Avvisi ai naviganti - Bollettino degli scout nautici anno 2 n. 13

Download Report

Transcript Avvisi ai naviganti - Bollettino degli scout nautici anno 2 n. 13

Avvisi ai naviganti
BOLLETTINO DI COLLEGAMENTO DEL SETTORE NAUTICO NAZIONALE
Agosto 2014 - Anno 2, Numero 13
Un numero breve in attesa di una ripartenza, a settembre, con notizie, foto e soprattutto l’apporto
di tanti.
Per ora, accontentiamoci di quanto pervenuto dai soliti volenterosi.
E comunque buone ferie a tutti e un giusto riposo dopo le fatiche dei campi e delle route estive.
Dalle regioni
Lombardia
Genova, Venezia, Pisa, Amalfi. Ma, cos’è, una lezione di geografia? Oppure sono le mete più ambite per la
Route Nazionale di quest’estate?
Ma noo! Vi ricordate le antiche Repubbliche marinare? Addirittura dal 697 fino al 1797: da tre a undici
secoli di indipendenza (anche se la definizione di Repubbliche nasce negli anni del 1800).
Allora è un trattato di storia?!Ma va… è solo l’inizio del V° Trofeo Velascout e
Fratelli della Costa!!! Otto equipaggi il primo pomeriggio, a cui se ne
aggiungono altri due il giorno dopo: Orsi, Ghepardi, Koala, Aquile da quel di
Brescia 13, Iene e Gheppi dalla bassa pianura bergamasca Morengo 1 (che
l’acqua la vedono ogni tanto nel fiume Serio),Colibrì da Cernusco Lombardone
1, Noviziato Desenzano giusto sulla riva del Lago di Garda e Alta Squadriglia
da Guastalla, in quel dell’Emilia giusto sotto un fiume vero, il Grande Po.Non
c’è tempo da perdere e bisogna sfruttare il vento che cala e lo splendido tempo:
una volta tanto i metereologi ci azzeccano e gli equipaggi si preparano alla
Gran Fondo, prima disfida per il Trofeo.Più facile dirsi che ‘remarsi’: qualche
intrepido scopre subito che pala, remo, pagaia, sono proprio attrezzi diversi e si
devono usare in modo diverso. Non solo: la pagaia semplice la adoperi con la canoa
canadese o nel rafting, la pagaia doppia è utilizzata con il kayak.
Una volta capito questo e riusciti ad entrare nei kayak o salire sulle canoe, arriva il bello: da Pisogne a
Lovere in linea retta sono 3 chilometri. Pochi?
Pagina 1
Beh, chiedetelo agli equipaggi del noviziato di Desenzano che impavidi hanno scelto la canoa canadese,
soprattutto quella a sette posti: tenere d’occhio la barca, pagaiare all’unisono, decidere all’unanimità la
direzione da prendere può avere come risultato un bel ribaltamento in acqua.
Una bella metafora della democrazia: puoi scegliere di fare quello che vuoi, ma sulla barca siamo in tanti e
se non troviamo un accordo … si va a fondo!
Non male neppure per i neofiti del kayak, specialmente per il doppio: troppo a destra, troppo a sinistra,
troppa fatica, non andiamo avanti, forse è meglio che torniamo indietro.
Niente affatto. I coraggiosi delle quattro Repubbliche marinare riescono ad approdare a Lovere per una
meritata merenda (perché altrimenti il rientro non è assicurato). La Gran Fondo per qualcuno è già vinta,
ma il ritorno è ancora da navigare ed allora sotto con le pagaie fino al Lido di Pisogne.
Tutto concluso? Macché!
Le ombre della sera sono già scese, la cena ha
ristorato le pance e i cuori dei naviganti, ma uno
splendido tesoro deve ancora essere trovato: il
Sacro Graal. OKKEY, il solito gioco. Bravi, bravi.
Voi state a casa vostra.
Noi l’abbiamo cercato davvero il tesoro, nelle
strette vie e nelle piazze dello splendido centro
storico di Pisogne, all’ombra dell’austera Torre
del Vescovo, eretta nel 1250 dal Vescovo di
Brescia e dove nel 1518 furono imprigionate e
arse vive 8 donne accusate di stregoneria.
Corse, disfide, passando in mezzo ai turisti
comodamente seduti davanti ai bar e un po’
stupiti di tutto questo movimento.
E il Sacro Graal? Mica facile trovarlo: qualcuno
pensava di trovare qualche sciocca imitazione di
calice, qualcuno ha veramente sognato di
recuperare una splendida coppa.
Eppure … vi ricordate “Indiana Jones e l’Ultima Crociata”?
Indiana Jones, giovane boy scout, cerca di impedire che la croce d'oro di Coronado cada in mano di alcuni
trafficanti di reperti e finisce per proseguire la ricerca del Santo Graal, dove è costretto ad affrontare tre
difficili prove per raggiungere la stanza del Graal e salvare la vita al genitore; superatele, si trova faccia a
faccia con il cavaliere crociato che da 700 anni custodisce il calice, il quale gli propone l'ultimo enigma: tra
tante coppe nella stanza, deve sceglierne una, per poi berci, il vero Graal. Pena di un eventuale errore è la
morte.
«L'archeologia si dedica alla ricerca dei fatti, non della verità... perciò toglietevi dalla testa città
abbandonate, viaggi esotici e scavi in giro per il mondo; noi non seguiamo mappe di tesori nascosti, e la
"X" non indica mai il punto dove scavare!» (Indiana Jones)
Appunto, la “X” non indica mai il punto dove cercare!
Nulla è come appare ed allora un semplice calice di terracotta (appositamente preparato per l’occasione)
appoggiato presso una scala in un cortile antico viene ignorato dai molti.
E uno solo diventa il felice possessore del Sacro Graal.
La notte è fatta per dormire e la stanchezza avvolge tutto il Centro Nautico Scout: altre sfide ci aspettano al
mattino ed è meglio conservare spirito, corpo e mente per la vittoria finale. Sveglia presto: gli equipaggi
sono un ancora un po’ disorientati, ma la domenica deve essere santificata e chiedere un po’ di protezione
per questa nuova giornata non guasta mai. Santa Messa e poi trasferimento al Lido per le competizioni
della mattinata.
‘Sbagliando si impara … a sbagliare’ ed allora gli esperti della Base fanno bella mostra delle loro
conoscenze argomentando su come guidare un kayak e soprattutto come si governa la canoa canadese.
Perché le disfide sono proprio una serie di staffette con tutti gli equipaggi coinvolti: canoe canadesi, kayak
doppi, tavola da surf e … udite, udite: nuoto!
Partenze travolgenti ed entusiasmo alle stelle, i capi equipaggio non hanno più voce. Ma la bestia nera
delle gare si dimostra ancora una volta la canoa canadese: alcuni equipaggi proprio non ce la fanno
Pagina 2
neppure a raggiungere le boe di ritorno e se non fosse stato per l’intervento dello staff della Base
sarebbero ancora oggi lì a ruotare intorno.
La gara finale di nuoto mette in bella mostra possenti nuotatori e presunti galleggianti: nonostante la
temperatura dell’acqua sia più vicina al capodanno russo, tutti riescono a raggiungere la riva e a chiudere il
singolar tenzone.
Grandi calcoli e sequenza di algoritmi per la quadratura dei punteggi ottenuti.
Ed ecco a voi i vincitori di questo magnifico V° trofeo Velascout che quest’anno vede trionfare l’equipaggio
dei Gheppi del Morengo 1 e per il riconoscimento dei Fratelli della Costa l’equipaggio delle Colibrì del
Cernusco 1.
Per chi avrà coraggio, per chi vorrà vivere un’avventura eccezionale, non cercate una soluzione stradale!
Prenotatevi fin d’ora al 2015 Velascout. Davvero inusuale!
Marche
Si è svolto presso la base di Falconara, a fine giugno, il campo
nautico al quale hanno partecipato 10 EG (di cui 8 F e 2 M)
provenienti da Emilia Romagna, Toscana e Marche e 5 capi
dello staff del Centro Nautico Grecale.
2 ragazzi sono stati utilizzati come maestri di specialità per
canoa e vela
Tutti gli EG erano molto motivati e sempre disponibili a tutte le
"avventure " proposte (fra cui anche la visita al Santuario di
Loreto).
Tecnicamente (causa maltempo) sono state realizzati i 3/4 delle
attività, senza avere però cali di entusiasmo tra i ragazzi.
Pagina 3
Le attività effettuate sono state: vela (sul cabinato della regione Marche, Aumpappa), sicurezza in mare
(con la partecipazione di personale della Guardia Costiera di Ancona), teoria di vela, kayak, uscita di
reparto a Numana (AN), manutenzione delle imbarcazioni, catechesi nautica con veglia serale.
Buona Rotta,
Maurizio Bastiano e Valeria Tiberi
Toscana
Autocostruiti, una sfida a pagaiate sul Lago di Bilancino
L'8 giugno si è svolta la prima regata di imbarcazioni autocostruite per E/G
Il Lago di Bilancino è stata il palcoscenico per la
prima gara di imbarcazioni autocostruite organizzata
dalla Pattuglia Nautica Toscana. L'evento, in
programma l'8 giugno alla base di Barberino del
Mugello, ha raccolto 87 iscritti per 15 squadriglie,
maschili e femminili, di cui una del reparto Villanova
1 di Bologna. L'inedito appuntamento, nato per
inserirsi nella formazione dei ragazzi in cammino
verso la specialità di squadriglia, ha visto per
protagonisti proprio gli stessi E/G che hanno
partecipato sia alla costruzione delle imbarcazioni
che alla successiva navigazione.
Le imbarcazioni sono state quasi tutte assemblate
sul posto, con un paio di squadriglie che sono addirittura arrivate alla base il giorno prima per ultimare il
proprio progetto. Esclusi due kayak e una barca a vela realizzata dalla squadriglia bolognese, tutte le
imbarcazioni erano più o meno zattere assemblate con materiali di riciclo che esaltavano la creatività dei
Pagina 4
ragazzi. Passando alla vera e propria gara, dopo i primi due gironi da sei e sette squadriglie per stabilire un
punteggio in base all'ordine di arrivo, i partecipanti si sono nuovamente sfidati cambiando avversari.
L'ultima parte si è infatti svolta in due fasi: prima si sono sfidate le ultime sei squadriglie, poi hanno
gareggiato per il podio le prime sette.
Delle squadriglie presenti cinque erano femminili e, tra queste, ben due del reparto Firenze 2 che ha
partecipato all'evento in toto: le probabilità di vittoria erano a loro favore ed infatti sono state proprio le
ragazze delle Linci ad aggiudicarsi il terzo posto in kayak. Davanti a questa squadriglia si sono piazzate
solo la barca a vela dei Bisonti del Villanova 1, arrivata seconda, e i vincitori dei Lupi dello Scandicci 1 con
il loro kayak. Il premio "miglior progetto" è andato alla squadriglia femminile Delfini del Prato 1 con una
zattera-catamarano realizzata con taniche da 25 litri, mentre il secondo posto se lo sono aggiudicato i
Puffini del Grosseto 1.
Al termine della giornata, la soddisfazione maggiore per la Pattuglia Nautica è stato il bel clima e
l'entusiasmo: tutti hanno finito la gara e persino gli ultimi, con un distacco di sette minuti dai primi, hanno
continuato a pagaiare felici fino all'arrivo. Elena Aiello (Pattuglia Stampa AGESCI Toscana)
STAGE NAUTICO PER CAPI, Rosignano (LI) 5-7
Settembre 2014
Giunto alla 5° edizione, ormai è diventato un
appuntamento fisso del calendario
Regionale. La grande affluenza di
partecipazione, i feedback positivi e la voglia
di "puntare in alto" per approfondire
laboratori ed attività, ci hanno spinto ad
aumentare la durata del campo, che
quest'anno sarà di 3 giorni.
Durante il campo vivremo, in un condensato di
emozioni e divertimento, varie esperienze
nautiche calate nelle specificità di ciascuna
branca e ne rileggeremo insieme le valenze educative per estrapolare aspetti pedagogici e metodologici.
Il campo mira soprattutto a farci capire che per sfruttare l'acqua come ambiente educativo non importa
essere skipper o marinai di lungo corso: voglia di sperimentarsi, buon senso e creatività rappresentano
caratteristiche ben più importanti!
Spesso capita che, di fronte ai sogni ambiziosi dei ragazzi, il capo non si senta all’altezza della situazione
e, purtroppo, tenda a frenarne l’entusiasmo. Le attività nautiche sono un esempio evidente, data la forte
componente tecnica che richiedono. L’ambiente acquatico rappresenta quindi un ottimo ambito per
stimolare i capi a diventare “trampolini di lancio” per i sogni dei ragazzi e non “zavorre”!
Le iscrizioni sono già aperte:
http://agesci.toscana.it/news.aspx?sid=17f6905445284d66be6e64c054d92014&codice_pagina=2013NEW00
000384
Le mappe del cielo
LA MAPPA DEL CIELO DI AGOSTO a cura di Giorgio Cusma
Continuiamo a proporvi le mappe del cielo stellato, mese per mese per fornire un sussidio alle vostre
osservazioni notturne. L’utilizzo di tali mappe è molto semplice e le indicazioni che vi forniamo dovrebbero
essere sufficienti ma se non ci fossimo spiegati bene considerateci a vostra disposizione per ulteriori
Pagina 5
consigli ed aiuti. Tenete presente che gli orari indicati sono quelli solari, poiché è in vigore l’ora legale,
dovete aggiungere un’ora a quelle segnate sulla carta.
Riportiamo le leggende relative alle costellazioni visibili, al centro del cielo, verso Sud, per quasi tutta la
notte e per tutto il mese. Con l’augurio di “cieli sereni” vi diamo appuntamento al mese prossimo!
Acquario
Benché gli astronomi greci, latini ed infine arabi assegnassero a questa costellazione la figura di un uomo
che con un vaso versa dell’acqua nella bocca del Pesce Australe, il nome Acquario non ha un legame certo
con alcun fatto mitologico.
Ci sono però alcune interpretazioni: gli egiziani lo collegavano con le piene del Nilo e credevano che fosse
proprio questa costellazione a causarle; per i Greci rappresentava Ganimede, il coppiere degli dei (vedi la
leggenda dell’Aquila).
Capricorno
II Capricorno è una figura mitologica mezzo caprone e mezzo pesce: in pratica un mezzo caprone con la
coda come quella delle sirene.
Secondo la leggenda si tratta del dio Pan, protettore della natura, figlio di Ermes e di una ninfa.
Non era molto gradito nell'Olimpo, dove vivevano quasi tutti gli dei, perché aveva piedi e coda di capra e
due piccole corna sulla testa. Ma egli non se ne doleva perché amava abitare sulla terra in mezzo alle
piante ed agli animali.
Il suo aspetto, non troppo gradevole, gli procurò anche un guaio d'amore: aveva conosciuto una ninfa di
nome Siringa e se n'era subito innamorato; lei però non gradì tale ammirazione e fuggì in una palude
trasformandosi in un canneto.
Vista l'impossibilità di rivedere la ninfa, il dio Pan si consolò tagliando alcuni fusti di canna e con essi
realizzò un particolare tipo di flauto da cui trasse dolci e malinconiche melodie.
Si trasformò in Capricorno in occasione di una rivolta di dei: accadde che Gea, adirata con Giove, perché
questi aveva cacciato il padre Crono dall'Olimpo (vedi la leggenda relativa alla costellazione dell'Auriga),
creò un drago, di nome Tifone, con cento teste. Tifone assieme ai Titani, personaggi giganteschi, assalì
Giove per togliergli il potere.
Per aiutare Giove in questa guerra, il dio Pan si trasformò in Capricorno e combatté contro Tifone
vincendolo.
Giove lo ricompensò trasformandolo nella costellazione che da allora brilla nel ciclo.
Delfino
La leggenda di questa costellazione prende lo spunto da una disavventura, finita bene, che ebbe come
protagonista un celebre suonatore di Cetra, Arione.
L’arte della musica ed in particolare il suono della cetra godeva di grande ammirazione e prestigio ai tempi
in cui visse questo musicista, per cui, un bravo cantore, raggiungeva presto una larga fama e con essa
anche la ricchezza.
Arione era molto famoso e veniva chiamato da tutte le parti per esibirsi in pubblico; in uno dei suoi viaggi si
recò in Sicilia e la sua musica lo rese incredibilmente popolare al punto che, al momento della sua partenza
per il viaggio di ritorno in Grecia, venne letteralmente ricoperto di ricchi doni.
La nave che lo riportava in patria con i suoi tesori era comandata da un brutto ceffo, più ladro che marinaio.
Quando la nave fu in alto mare la ciurma legò Arione e si impossessò delle sue ricchezze; per farla franca
però i pirati dovevano eliminare il testimone che, prima di venir assassinato, chiese di poter esaudire il suo
ultimo desiderio: suonare ancora la sua cetra.
Fu esaudito e la dolcezza della sua musica fece salire in superficie tutti gli animali marini, tra i quali c’era
anche un Delfino.
Conclusa la canzone, Arione fu gettato in mare, ma il Delfino fu subito al suo fianco e lo salvò facendolo
salire sulla sua schiena per dirigersi, subito dopo, verso la terraferma.
Così Ariore raggiunse senza difficoltà il porto di Corinto dove, dopo qualche giorno, giunse anche la nave
dei pirati che, attesi, furono immediatamente puniti per il loro atto malvagio.
Per premio al Delfino fu concesso un posto nel firmamento.
Pagina 6
Pagina 7
Posta
riceviamo e pubblichiamo questa riflessione
Nel vangelo di Marco, al capitolo 6°, versetto 45 si legge: “Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca”. Il
motivo contingente era dato dal fatto che la gente si accalcava vicino a Gesù ed egli, dalla barca, poteva
parlare con più comodo.
Questa la spiegazione esegetica del brano ma io mi sono permesso di darne una motivazione più ampia: il
mutare dei tempi costringe lo scautismo a scoprire la dimensione nautica della sua proposta.
Perché questa argomentazione – per così dire – cervellotica? Perché oggi le proposte inoltrate ai ragazzi
sono infinite: WWF, circolo del tennis, calcio, musica, danza ecc.: sono tutte possibilità ottime per indurre
un ragazzi a spendervisi dentro; se lo fa non abbiamo nulla da eccepire ma sappiamo benissimo che entro
queste realtà operative non viene tenuto in conto quello che crea la differenza : il valore umano della
persona.
Esempio: se in una squadra di calcio un ragazzo ha un problema di rapporti con i genitori, i compagni di
squadra gli dicono di non fare perdere loro tempo. Nello scautismo invece una simile difficoltà ha l’habitat
per essere messa in comune e sostenuta dalla comunità.
Come fare per ottenere il risultato che un ragazzo entri e rimanga nello scautismo? Ci sono molte risposte
ma una certamente è da riscoprire e rivalutare: la possibilità di avere anche attività nautiche interessa il
ragazzo e gli offre una chance in più per divertirsi e rimanere. Questo ultimo risultato – in ultima analisi – è
il più importante.
Nicolini Romano
Calendario attività nautiche
Ritenendo di fare cosa gradita ed utile riportiamo il calendario assemblato dei vari calendari delle attività
regionali che ci sono state comunicate. Ciò al fine non solo di una conoscenza di quanto si propone e si
realizza nelle varie regioni, ma anche per facilitare l’eventuale fruizione da parte di chi non avendo nella
propria realtà tale proposta fosse comunque interessato a partecipare o a far partecipare i ragazzi della
propria unità.
28-31 ago: Campo di tecniche nautiche per RS – Falconara – Centro Nautico Grecale - Marche
3 - 7 sett: Campo di Competenza Nautica - Lago d’Orta - Centro Nautico - Piemonte.
CONTIAMO DI ESSERE UTILI E PUNTUALI E FAR USCIRE IL TREDICESIMO NUMERO A FINE AGOSTO PER CUI
ATTENDIAMO DA TUTTI VOI, NOTIZIE, FOTO, CONSIGLI E QUANTO ALTRO POSSA SERVIRE A METTERCI IN RETE.
Invitiamo inoltre a mandarci indirizzi mail di altri capi del settore e non, che non lo ricevono.
E’ stato incaricato di raccogliere i vari contributi Enrico Brutti, pertanto le comunicazioni
vanno mandate all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Hanno collaborato in vario modo a questo numero, oltre a Chicco Brutti e Valerio Marcone: Giorgio Cusma,
Marco Saracini, Maurizio Bastiano e Valeria Tiberi, Fabio Bertoli, Nicolini don Romano.
Buon Vento dagli Incaricati e dalla Pattuglia Nazionale Nautica.
Pagina 8