Più reddito ai lavoratori per uscire dalla crisi

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Transcript Più reddito ai lavoratori per uscire dalla crisi

- giovedì 24 dicembre 2015 -
I segretari confederali Ianeselli,
Pomini e Alotti fanno il bilancio
del 2015: risultati importanti su
Fondo di solidarietà e Sanifonds
SINDACATO
l'Adige -
Pagina: 8 -
Ottenuto il coinvolgimento
dei lavoratori delle imprese
in cui investe il Fondo Strategico
partecipato da Laborfonds
Più reddito ai lavoratori
per uscire dalla crisi
Cgil Cisl Uil: dopo i sacrifici per il lavoro
riparte la contrattazione per alzare i salari
TRENTO - «Il 2016 dovrà segnare la ripartenza della contrattazione acquisitiva, la riapertura della questione salariale
sia per i dipendenti del comparto pubblico sia per quelli
del privato». Lo hanno ripetuto a più voci i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo
Pomini e Walter Alotti traccian-
Priorità a pubblico
impiego e contratti
aziendali. «In
Finanziaria troppo
poco per detassare i
premi di produttività»
do il bilancio dell’anno che sta
per concludersi. I tre segretari hanno messo l’accento sugli
importanti risultati conseguiti a livello locale grazie alla concertazione tra parti sociali e
con le istituzioni, in primis il
neonato Fondo di solidarietà
territoriale, ma hanno anche
rivendicato la necessità che gli
importanti sostegni che la finanziaria provinciale ha destinato alle imprese, accanto ai
segnali di ripresa economica,
diano spazio alla ripresa della
contrattazione per alzare i salari e gli stipendi.
«Con grande senso di responsabilità in questi anni, consapevoli del momento di difficoltà, ci siamo limitati ad una contrattazione difensiva - hanno
detto Ianeselli, Pomini e Alotti
- Durante la crisi i lavoratori
hanno fatto sacrifici per difendere l’occupazione. Adesso è
il momento di riaprire il confronto con le controparti, agendo anche su un opportuno adeguamento sul fronte salariale».
L’attenzione è al rinnovo del
contratto del settore pubblico
locale su cui i sindacati, pur apprezzando lo sforzo di un maggiore stanziamento, sostengono che le risorse messe a disposizione dalla Provincia non
sono ancora sufficienti «per trovare un accordo dignitoso per
i lavoratori». Nel settore privato invece il tema è la ripresa
della contrattazione di secondo livello. In questi anni molti
contratti aziendali sono stati
rivisti al ribasso o non rinnovati. In alcuni settori come il
commercio e il turismo il con-
tratto di secondo livello manca da moltissimo tempo.
Una spinta importante, ma non
sufficiente in questa direzione
dovrebbe arrivare dallo sgravio Irap per i premi di produttività previsto nella legge di stabilità provinciale. «Abbiamo ottenuto lo sgravio Irap per i premi di produttività ma avevamo
chiesto di più e ci è stato risposto che non c’erano risorse sufficienti, salvo assistere nelle ultime ore prima dell’approvazione della Finanziaria all’elargizione di nuovi sostegni alle
imprese, anche sul lavoro stagionale. Riteniamo che gli aiuti stanziati per le imprese debbano avere ricadute anche sui
lavoratori, attraverso la contrattazione. Inoltre «i tempi sarebbero maturi per avviare una
contrattazione partecipata che
veda il coinvolgimento dei lavoratori per migliorare l’organizzazione aziendale».
I sindacati confederali hanno
sottolineato l’importanza dei
risultati raggiunti nel 2015, in
particolare sul piano del welfare territoriale con l’avvio del
Fondo territoriale di solidarietà, «un accordo straordinario
che innova ed estende il nostro
sistema di welfare sociale non
solo per i lavoratori e che va-
Documento generato da Walter Alotti il 24/12/2015 alle 07:49:13
VERSO L’UNITÀ
Nella foto in alto, una
manifestazione di lavoratori
dell’industria. In basso i tre
segretari confederali Pomini
della Cisl, Ianeselli della Cgil,
Alotti della Uil. I risultati
conseguiti quest’anno, hanno
detto, sono stati possibili anche
grazie all’unità fra i tre
sindacati. Il Trentino potrebbe
essere antesignano dell’unità a
livello nazionale, dove si
riparla di Federazione unitaria.
lorizza il ruolo della nostra autonomia», e di Sanifonds, il fondo di sanità integrativa, che sarà operativo nel 2016. È in dirittura d’arrivo, infatti, la selezione per il direttore, c’è già la
contribuzione del pubblico impiego e c’è attesa per la transizione al fondo da parte dei privati. Resta da sciogliere il nodo sul ruolo della Regione,
bloccato dalle opinioni divergenti del presidente Ugo Rossi
e dell’assessora Violetta Plotegher.
Importante anche il risultato
ottenuto sul Fondo strategico,
dove sono investite risorse del
fondo pensione Laborfonds,
cioè dei lavoratori: è passato
il principio del coinvolgimento di lavoratori e sindacati nelle imprese in cui il Fondo investe.
F. Ter.
RADDOPPIANO GLI OTTIMISTI
Più ricavi per un terzo delle coop
TRENTO - Nella tradizionale inchiesta sul sentiment dei
cooperatori, pubblicata sull’ultimo numero di
Cooperazione Trentina, raddoppia il numero degli
ottimisti sulla prospettiva dei prossimi anni, 45% contro
il 19% dell’anno scorso, e si dimezza quello dei
pessimisti, 22% contro il 55%. Torna quindi la fiducia nel
futuro mentre il 2015 viene considerato anno di crisi dal
22% delle coop intervistate contro il 35% dell’anno
precedente. Il fatturato quest’anno è cresciuto per il 30%
degli intervistati, contro il 22% del 2014. Questo
indicatore è però positivo soprattutto per le coop di
lavoro e sociali, mentre per la maggioranza delle
Famiglie cooperative i ricavi sono diminuiti. Aumenta il
personale dipendente nel 21% dei casi (15% nel 2014) e
ripartono con cautela gli investimenti. Più difficili le
condizioni di accesso al credito, dove il 5%, contro il 3%
del 2014, ha chiesto finanziamenti ma non li ha ottenuti.
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- giovedì 24 dicembre 2015 -
T R E N T I N O - Pagina: 22 -
I sindacati: «Ora far ripartire i salari»
Cgil, Cisl e Uil riaprono la stagione dei contratti: «Le risorse a sostegno delle imprese devono ricadere anche sui lavoratori»
di Daniele Peretti
◗ TRENTO
Se i dati lasciano intravedere
l’uscita dal tunnel della crisi, i
sindacati trentini annunciano
che il 2016 dovrà segnare la riapertura della stagione dei contratti. Se il contesto economico
migliora, si deve parlare della
condizione economica dei lavoratori, perché la ripresa si incentiva dando un maggiore potere
di spesa ai cittadini e innescando una positiva reazione a catena della produzione. Lo hanno
ripetuto ieri a più voci i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil,
Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, tracciando il
bilancio dell'anno che sta per
concludersi per il lavoro e il sindacato.
I tre segretari hanno messo
l'accento sugli importanti risultati conseguiti grazie alla concertazione tra parti sociali e istituzioni, il neonato fondo di solidarietà territoriale e Sanifonds
(«Speriamo ci facciano sapere
cosa decidono sul ruolo della
Regione»), ma hanno anche rivendicato la necessità che gli
importanti sostegni che la finanziaria provinciale ha destinato
alle imprese trovino una giusta
valorizzazione nella riapertura
del confronto sui rinnovi contrattuali, sia quelli di primo livello come nel caso del pubblico
impiego, sia quelli aziendali o
territoriali nel privato. In alcuni
settori come il commercio e il
turismo il contratto di secondo
livello manca da moltissimo
tempo.
Una spinta importante, ma
non sufficiente in questa direzione dovrebbe arrivare dallo
sgravio Irap per i premi di produttività previsto dalla finanziaria provinciale: «Avevano chiesto di più e ci è stato risposto
che non c'erano risorse sufficienti, salvo assistere nelle ultime ore prima dell'approvazione in aula della finanziaria all'
elargizione di nuovi sostegni alle imprese, anche sul lavoro stagionale», hanno attaccato i tre
segretari.
Gli anni della crisi - hanno ricordato - sono stati anni di ammortizzatori sociali e blocco di
quasi tutti i contratti: il pubblico
impiego è fermo dal 2009 e nell'
emergenza sono state bloccate
anche le contrattazioni di secondo livello. «Il contesto generale ha detto il segretario della Cgil
Franco Ianeselli - parla di una
ripresa che interessa tutti i settori ad esclusione di quello edile
che in Trentino non registra an-
Da sinistra i tre segretari generali: Lorenzo Pomini (Cisl), Franco Ianeselli (Cgil) e Walter Alotti (Uil) (foto Panato)
cora quelle note positive che si
iniziano a riscontrare a livello
nazionale. Tuttavia è venuto il
momento di chiedere un maggior impegno ai datori di lavoro
con i quali vorremmo far ripartire la contrattazione, ma anche
nella difesa dell'occupazione e
a favore dei giovani». Al centro
dell'azione sindacale non solo i
rinnovi contrattuali, ma anche
un maggiore impegno a difesa
dei lavoratori non standard e
dei precari che - come ha detto
Walter Alotti (Uil) - «hanno pagato l'emergenza generale finendo ai margini dell'attenzione». Per il segretario della Cisl
Lorenzo Pomini la Provincia si
è finora caratterizzata per interventi parziali: «In questo momento all'imprenditoria Rossi
ha dato molto. Oltre agli sgravi
fiscali, c'è la provincializzazione di alcuni impianti di risalita
solo per fare qualche esempio
Dalla prima pagina
NELLE CRONACHE
le risorse
■ PERETTI A PAG. 22
Sindacati in coro
«Nuovi contratti
per i lavoratori»
I sindacati lanciano la stagione dei nuovi contratti in Trentino: «Le risorse a sostegno delle
imprese devono ricadere anche sui lavoratori»,
dicono in coro i segretari di Cgil, Cisl e Uil.
ed allora non si può favorire
sempre solo una parte: nel 2016
si dovrà pensare ai lavoratori». I
sindacati escludono che un riavvio della contrattazione possa
in qualche modo danneggiare
l'occupazione, anzi «se si riesce
a dare un ulteriore impulso all'
economia non potrà che beneficiarne anche l'occupazione»,
prima di tutto quella giovanile
che dovrà essere aiutata incentivando la staffetta generazionale
ancora troppo poco utilizzata.
«Se la nostra Provincia - ha detto ancora Pomini - svetta per un
elevata qualità della vita, allora
bisogna anche potenziare la capacità di spesa dei cittadini che
resta uno dei fattori base dello
sviluppo. È chiaro che le contrattazioni si riapriranno laddove è possibile farlo, senza andare ad arrecare ulteriori danni alle aziende in difficoltà».
©RIPRODUZIONERISERVATA
- giovedì 24 dicembre 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 7
I sindacati
di Erica Ferro
Se c’è una questione in
cima ai pensieri del sindacato
trentino per il 2016, è certamente quella contrattuale: riuniti ieri mattina «per fare il
punto della situazione», nessuno dei segretari di Cgil, Cisl
e Uil ha dimenticato di inserire
fra le priorità il tema dei contratti di lavoro, in particolare il
rinnovo di quello dei dipendenti pubblici, una partita
«che deve meritare la chiusura
entro i primi mesi dell’anno»
secondo Franco Ianeselli
(Cgil), e in maniera «dignitosa» per Walter Alotti (Uil).
«Contribuirebbe anche a rimettere in moto la macchina
dell’economia» ricorda Lorenzo Pomini (Cisl). Sul tavolo, fra
le altre, anche la questione del
«monitoraggio dei risultati e
degli equilibri fiscali che ci sono in provincia» e «la spending review dell’ente pubblico
sulle società partecipate».
Cgil, Cisl e Uil fissano le priorità
«Rinnovare i contratti pubblici»
mini — perché fatto in provincia di Trento e per l’ampia copertura che riesce a offrire».
TRENTO
Il welfare
L’agenda
Nei rapporti
con la
Provincia (nella
foto la sede) i
sindacati
puntano al
rinnovo dei
contratti
pubblici
Fra i risultati positivi di un
anno di lavoro il segretario
della Cgil annovera anche il tema della previdenza complementare («Sembra ci sarà il
coinvolgimento delle rappresentanze sindacali all’interno
delle aziende in cui si investirà
con il fondo strategico») e
quello di Sanifonds, in attuazione dal 2016: «Finalmente la
Provincia ha versato i soldi per
i dipendenti pubblici e la selezione del responsabile è in fase di completamento — spiega — C’è attesa per la transizione anche dai comparti privati. L’unica nota di
scoramento riguarda la posizione della Regione, che non è
ancora chiara».
La ripresa
Se è vero, poi, come fanno
notare i sindacati, che il 2015 si
chiude con una seppur timida
ripresa occupazionale ed economica, ecco che l’obiettivo
principale per il 2016 diventa
Aziende monitorate
Spa
Allo studio anche un osservatorio pubblico indipendente
che monitori gli effettivi risultati delle imprese che usufruiscono di agevolazioni fiscali
per misurarne l’efficacia in
modo oggettivo: «La legge di
stabilità è molto ricca e ridistributiva soprattutto a favore
delle imprese — conclude Pomini — Ci piacerebbe aprire
un tavolo con la Provincia per
capire l’entità del carico fiscale, individuare quali sono i
grandi contribuenti e quelli
che ricevono più di quanto riescano a dare».
Erica Ferro
Cgil, Cisl e Uil
chiedono la
razionalizzazione delle
partecipate
I rapporti interni
«Il sindacato trentino inizia
e chiude il 2015 in maniera
unitaria, e questa è una buona
notizia» sostiene Ianeselli.
Trasversale alle sigle sindacali
è pure la soddisfazione per la
nascita, recentissima, del fondo di solidarietà territoriale,
«un risultato storico per l’autonomia e la contrattazione tra
parti sociali — sottolinea Po-
far ripartire la contrattazione.
«Determinati» dunque, come
dice Alotti, sul rinnovo del
contratto ai dipendenti pubblici, fermo dal 2009, e pure
sulla «apertura di piattaforme
contrattuali territoriali per
l’artigianato, il turismo e il
commercio o aziendali per il
settore privato».
Il segretario della Uil, inoltre, auspica di aprire il confronto sulla «spending review
della Provincia in merito alle
società partecipate» e porta al
centro dell’attenzione il tema
dell’energia, che «può diventare una partita utile per tutti i
consumatori della provincia».
Armonia Lorenzo Pomini (Cisl), Franco Ianeselli (Cgil) e Walter Alotti (Uil) (foto Rensi)
Documento generato da Walter Alotti il 24/12/2015 alle 07:49:13
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