Nel Quartiere - Parrocchia di S. Sisto in Colognola

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Transcript Nel Quartiere - Parrocchia di S. Sisto in Colognola

Nel Quartiere
“Asilo Infantile” di Colognola e il Nido d’Infanzia
“Il bosco delle coccole”
Micaela e lo Staff educativo
... Dentro
il quartiere:
INSIEME VERSO
UNA NUOVA
PROGETTUALITà
EDUCATIVA ...
Presentare una struttura educativa non è facile, anzi è un
compito molto complesso, ma cercherò di raccontarla partendo dalla sua anima, cioè da chi la vive, non da chi la
frequenta, ma da chi si emoziona e crea relazioni significative quotidianamente, in spazi pensati ad hoc, perché in
fin dei conti “ciò che si muove nella pancia è più importante di cosa frulla per la testa”.
Nel tempo le cose si sono evolute, d’altro canto come
poter rimanere sordi dinnanzi ai cambiamenti che hanno
coinvolto tutti: operatori della prima infanzia, studiosi, ricercatori, bambini, famiglie e le diverse agenzie educative; quando si parla di educazione non si può non tenere
conto dei bisogni e delle esigenze delle persone obbligando, continuamente; gli educatori (cioè tutti gli adulti che
si prendono cura di un bambino) a mettersi in gioco per
cercare di osservare il mondo della prima infanzia da
un’altra prospettiva. La responsabilità di chi si occupa
dell’educazione dei bambini è contribuire alla diffusione
di una cultura dell’infanzia che metta in evidenza maggiormente i reali bisogni e le straordinarie potenzialità dei
bambini. Pertanto il progetto educativo della nostra struttura che coinvolge una fascia d’età che va dai zero ai sei
anni vuole dar forza e voce ai diritti dei bambini, genitori ed educatori per un’educazione partecipata e di alta
qualità capace di promuovere una sempre maggiore consapevolezza che il ruolo della scuola è di produrre cultura dell’educazione e non solo di offrire prestazioni educative. Più complessivamente, quindi, il risultato che si vuole conseguire è quello di contribuire ad un generale miglioramento della qualità della vita dei bambini.
IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO
è lo strumento attraverso il quale vogliamo rendere trasparente e leggibile ciò che facciamo e il perché delle nostre scelte quotidiane, pertanto condividere un progetto
educativo significa raccontare “un’idea di bambino, di famiglia e di educazione” che possa essere fruibile da tutti.
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A
bitare, non è conoscere, è sentirsi a casa ospitati da uno spazio che non ci
ignora fra cose che dicono del nostro
vissuto;abitare è sapere dove deporre l’abito,
dove sentirsi a tavola, dove incontrare l’altro,
dove dire è u-dire, rispondere è co-rispondere.
Abitare è trasfigurare le cose, è caricarle di
sensi che trascendono la loro pura soggettività, è sottrarle all’anonimia, per restituirle ai
nostri gesti abituali che consentono al nostro
corpo di sentirsi, fra le “sue cose”, presso di sé.
A. Galimberti
PER NON PERDERE LA BUSSOLA:
I NOSTRI RIFERIMENTI PEDAGOGICI
• Per arrivare a provocare e a far vivere con piacere ai
bambini la comunicazione e la relazione con gli altri
bisogna proporsi di conoscere ciascun bambino nella
sua personale identità. L’osservazione e l’attenzione
alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun piccolo
ospite è quindi il primo impegno degli educatori;
• In tutti i bambini ci sono potenzialità che si devono
evolvere e crescere; è nei primissimi anni di vita che
si vanno costruendo le basi fisiologiche di tutte le future capacità di conoscere, capire, creare, sperimentare, mettersi in relazione . . . Quanto più l’ambiente in
cui il bambino vive è bello, riconoscibile, intimo e
quindi rassicurante, ricco di stimoli e di occasioni che
favoriscono il suo sviluppo psico – fisico, con adulti
attenti, competenti e affettuosi che lo accompagnano,
tanto più ampio diventerà il livello di avvio delle sue
capacità;
... I NOSTRI SENSI ... ATTIVITÀ QUOTIDIANE ...
• La progettazione educativa accompagna la vita in
struttura e solo dopo aver terminato il periodo dedicato all’ambientamento, momento speciale, in cui si
osservano i bambini, propone attività diversificate rispetto all’età dei bambini, tali da permettere loro di
esprimersi, attraverso tecniche e modalità diverse: linguaggio, fantasia, corporeità;
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di crescita e di conquista. Nel gruppo di lavoro viene garantito e valorizzato sia l’apporto personale nella costruzione dei percorsi educativi, organizzativi ed operativi, sia
il confronto costruttivo tra le singole professionalità (educatrici, coordinatrice e personale dedicato alla cura degli spazi e alla preparazione del pranzo), nel definire le
ipotesi, nel prospettare le strategie e le procedure educative e nel verificare i percorsi realizzati. Inoltre, si intende
sostenere le famiglie nella costruzione e nel consolidamento del ruolo genitoriale, sia attraverso la condivisione
quotidiana dell’esperienza, delle feste sia attraverso gli incontri a tema, mirati ad affrontare dubbi, curiosità e difficoltà legate alla crescita dei figli.
IL FARE STORIA: LA DOCUMENTAZIONE
ATTIVITÀ IN SEZIONE . . . DAL LABORATORIO
PER I 5 ANNI “FIORI PER RACCONTARE”
• Il gruppo di lavoro condivide “La filosofia della lumaca” (rif. Teorici G. Zavalloni), quella del tempo lento, tempo del quotidiano, tempo scandito dai riti, tempo a misura di bambino, quel tempo che caratterizza
ogni singola storia di crescita.
• Fra gli spazi educativi di scoperta e di nuovi stimoli,
particolarmente importante è il giardino: la natura nei
suoi mutamenti è fonte di scoperta e di sensazioni
nuove. La struttura del giardino è luogo di rifugio, di
scoperta, di movimento, di incontro e di lavoro;
. . educando all’aria aperta . . .
• La conoscenza e la scoperta delle risorse del territorio
è anch’esso fondamentale per la costruzione del sé; i
bambini si mettono alla prova ogni qual volta scoprono i propri limiti e le proprie risorse, affrontando un’esperienza come andare in piscina, in biblioteca, immergendosi nel potere del racconto, o in un parco del
quartiere.
“Giocare è una cosa seria! I bambini di oggi
sono gli adulti di domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi aiutiamoli a sviluppare
tutti i sensi aiutiamoli a diventare più sensibili.
Un bambino creativo è un bambino felice!“
Bruno Munari
Per ripensare, analizzare e organizzare il “fare” delle
educatrici, valorizzare l’attività del bambino e informare
e rendere partecipi i genitori della progettazione.
Detto questo riteniamo fondamentale, dare ad ogni
bambino la possibilità di esprimersi secondo le sue potenzialità e caratteristiche in un ambiente sicuro, divertente,
ricco e stimolante, promuovendo così una cultura dell’infanzia che miri a valorizzare le esperienze dei bambini e
che dia il giusto spazio e peso al valore di conquistare una
personalità indipendente dalle figure adulte di riferimento.
Per concludere spero di aver catturato un pochino della
vostra attenzione e aver suscitato in voi un pochino di curiosità . . a proposito sono Micaela, la nuova coordinatrice psicopedagogica . . . se così fosse . . . quale miglior occasione per conoscerci, darci una stretta di mano e scambiare qualche parola? ... e allora prendete nota ci vediamo:
sabato 9 gennaio 2016
IL RUOLO DELL’EDUCATORE
dalle ore 9:00 alle ore 12:00
al nostro Open day
È prezioso e significativo nello stabilire quotidianamente relazioni con i bambini e con le loro famiglie che hanno una parte attiva nei momenti di cura della struttura.
È fondamentale, poiché partecipa alla costruzione dell’identità di ciascun bambino e di ciascuna famiglia, lasciando una traccia indelebile nella loro storia personale
NOTIZIARIO COLOGNOLA
in via Costantina 6
tel. 035.310542
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Nel Quartiere
• La proposta dei percorsi educativi viene elaborata settimanalmente, il lunedì, durante le ore di staff, dalle educatrici e fa riferimento a una
progettazione più ampia che
abbraccia l’intero anno ed è
volta a consentire una serena
crescita del bambino.
• Le attività saranno adattate
alle esigenze e ai bisogni dell’età: ci saranno occasioni per
lavorare in gruppi omogenei,
ma si valorizzeranno anche
quelli eterogenei, entrambi
occuperanno uno spazio a loro adatto e si farà particolare
attenzione ai singoli, nel pieno rispetto delle libertà e delle esigenze personali;
NATALE A TUTTO MONDO
Nel Quartiere
Innanzitutto vorremmo ringraziare le persone che all’interno della
comunità di Colognola ci permettono di far conoscere le nostre
iniziative scolastiche attraverso il Bollettino parrocchiale.
Noi siamo la Scuola dell’infanzia statale di Colognola di via Linneo
e per questo primo incontro abbiamo deciso di farvi partecipi della
nostra festa di Natale.
Il titolo della nostra festa è “NATALE A TUTTO MONDO” perchè
per noi il significato di Natale è: Gesù luce del mondo che porta pace,
fratellanza fra tutte le nazioni e religioni. Questo scambio di auguri che
concretizziamo nella festa di Natale con i genitori è la conclusione di
un percorso didattico, educativo dove i bambini hanno avuto modo di
conoscere, parlare, apprezzare le Nazioni delle varie etnie presenti nella
nostra scuola. Lo scopo principale del progetto è stato quello di far
scoprire gli usi e i costumi dei popoli, ma soprattutto, di sviluppare nel
bambino un atteggiamento di condivisione, collaborazione e rispetto
delle nostre e delle altrui tradizioni.
S. Natale 2015 bi
bim
Auguri da tutti i fanzia
l’in
della Scuola del nola
statale di Colog
Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente i genitori che con la
loro partecipazione attiva in classe e alla festa hanno reso speciale e
unico tutto questo.
I Bambini, Le Insegnanti augurano un sereno Natale.
Livia
Regalo del CONI
Due defibrillatori per
il campo dell’Oratorio
e dell’Azzanella.
Questi due si
aggiungono a quello
già presente in
Oratorio.
LAVASECCO
ORIETTA
di Scalercio Orietta
orari:
da lunedì a venerdì:
sabato:
8.15-12.30 14.30-19
8.30-12.30
Via della Vittoria 1/E – Colognola (Bergamo)
Tel. 035.0601068
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Amici di Colognola
Agostino Cardinali
Nel Quartiere
Meraviglie Storiche
Non è la prima volta che L’Eco di Bergamo richiama e
descrive con note dettagliate e foto significative luoghi
della periferia che formano e sono la città invisibile.
Agglomerati agricoli, edifici storici, opere d’arte di un
passato antico, ricco di storia, che normalmente sfuggono
e restano nascosti ai più, luoghi importanti che raccontano la nostra storia, come Gorle, Lallio, Grumello e tanti
altri.
Di questa storia fa parte anche Colognola che è un quartiere della cintura cittadina: anche qui si incontrano luoghi
definiti “Corpi Santi”, insediamenti antichi che hanno
sempre mantenuto rapporti intensi con il centro della città.
Perchè “Corpi Santi”?
Questa denominazione nasce nella Roma dei primi cristiani che si radunavano in luoghi fuori le mura della città
dove spesso seppellivano i corpi dei fedeli e dei Martiri.
Sono luoghi vecchi di secoli, collegati da una viabilità
rurale e tutti in rapporto stretto con il centro cittadino.
È doveroso scoprire questi luoghi storici perché sono
l’antitesi alla periferia alienante di oggi, elementi di una
profonda identità di appartenenza.
Nei vari insediamenti si trovano cascine, Chiesette e, segnale di un importante rapporto con l’acqua, canali irrigui.
Di questi canali, nel nostro Borgo ce n’è un esempio ancora esistente: la Roggia Guidana che, fiancheggiando il
bosco a sinistra della chiesa di San Sisto in Agris, attraversa la circonvallazione, prende a scorrere tra le abitazioni di via Carso, nei tempi andati facendo girare la ruota del Molino Cardinali, attraversa la via San Bernardino,
entra nel convento della Suore Sacramentine, costeggia il
Centro Anziani, esce allo scoperto di fronte alla Chiesa di
San Pietro ai Campi (chela di Murtì de la pest) e delle
scuole medie, torna a sparire per riemergere alla Madon-
Altro luogo importante da ricordare, sconosciuto ai più
come appartenente al Borgo, sono le “Ca’ Nöe” di via Zanica, oggi ci paiono lontane, ma un tempo erano collegate a Colognola dal “put Testa”, che scavalcava l’ingresso
dell’autostrada.
Oggi di questo importante collegamento fra i luoghi del
Borgo non resta più nulla, nemmeno le fondazioni; tutto
inglobato e fatto sparire per ingrandire il casello autostradale di Bergamo.
Le Ca’ Nöe, agglomerato abitativo costituito da tre
grandi cortili, già nel 1508 aveva un importanza particolare, infatti rientravano in quel movimento, iniziato nel
XII secolo, che prevedeva l’allargamento della città verso
la campagna per il bisogno di raccogliere più velocemente i generi alimentari qui prodotti.
Alle Ca’ Nöe sorge una pregevole Chiesetta dedicata a
San Nicolò, ultimata nel 1744 e decorata da pregevoli affreschi, che ha la particolarità di essere edificata sopra
due roggie irrigue che scorrono verso Azzano San Paolo.
Con queste brevi parole, partite ricordando i “Luoghi
Santi” fuori dalla città, si sono citati i cinque luoghi simbolo della “Pietà Popolare” del nostro Borgo di Colognola: San Sisto In Agris, San Pietro ai Campi, San Nicolò, la
Madonnina del Rastello e La Chiesetta della Salvagna, si
confida che questi richiami storici non restino lettera morta o puro esercizio di scrittura, ma che chi di dovere, autorità Comunali e quant’altro, sappiano leggere e soprattutto valorizzare queste nostre meraviglie storiche che se
lasciate nell’oblio come sono da tempo, finiranno per degradarsi a tal punto da sparire, come già successo parzialmente ai fantastici affreschi della Chiesetta della Salvagna, che grazie al più totale abbandono e all’incuria sono
spariti per sempre.
nina del Rastello, costeggiare dietro le case di via Stezzano per attraversare la stessa via, raggiungere la Maiscoltura, passare sotto il portico della Chiesetta della Salvagna
per poi passare il “confine” e proseguire per Stezzano.
Lungo il percorso nel Borgo si possono vedere ancora “i
ös-cére” che venivano chiuse per deviare l’acqua e irrigare i campi per “i röde de aqua pagade” .
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Per lunghi anni la Comunità e la Parrocchia di Colognola hanno beneficiato dell’azione intelligente e dell’attiva collaborazione dei componenti la famiglia Corvo, residente in via San Bernardino, 116.
Eccoli in breve:
Zina, funzionario del Ministero dell’Agricoltura e socia
dell’ Azione Cattolica;
Franco, ragioniere impiegato agli Acquedotti Civici di
Bergamo e Presidente della Giunta Parrocchiale di Azione Cattolica
Don Pierino, sacerdote che ha operato a Albino come
Direttore dell’Oratorio e poi come Parroco nella Parrocchia di Sant’Anna in città.
Il germe dell’operosità, il comportamento, l’esempio di
vita di queste persone non si è assopito né è stato vano, infatti, oggi, il giovane figlio di Franco, Paolo è Direttore
del Laboratorio si Sociologia all’università di Bra – Pollenzo in provincia di Cuneo e membro del Consiglio Direttivo Italiano di Sociologia Religiosa; inoltre è autore di
innumerevoli pubblicazioni e attività di ricerca.
Sono state evidenziate alcune affermazioni, frutto di
studi di vari fenomeni sociali, che Paolo Corvo ha reso alla stampa, affermando che nella società contemporanea vi
è in atto una sorta di autosecolarizzazione, infatti è molto
difficile distinguere gli stili di vita e i valori che ci sono
nei cattolici, rispetto a altri componenti la società civile di
diversa formazione, provenienza sociale e cultura.
Questa è una sfida che nei prossimi anni si dovrà affrontare. Si è affievolita l’identità culturale del cattolicesimo che non è costituito da simboli, ma da valori che devono essere vissuti e applicati, come la solidarietà che affievolendosi ha determinato una profonda crisi nel mondo
Cattolico, che inoltre ha un po’ di paura dell’incontro con
le altre religioni.
Sono venuti meno gli elementi centrali della religione
che si è ridotta a formalismo, esteriorità, fatto culturale
non vissuto realmente.
Vi è la crisi dei movimenti ecclesiastici, come ad esempio L’Azione Cattolica, si è inoltre interrotto il rapporto
con la vita delle persone, l’individualismo ha preso il sopravvento e c’è difficoltà a parlare di Fede alla gente.
Bisogna aver molto coraggio, come dimostra Papa Francesco, a andare contro corrente. Le sfide sono molte: dalla bioetica all’eutanasia, dalla clonazione al rapporto con
la natura, con Dio, con il mondo, temi tutti che rivoluzionano il nostro modo di pensare.
Affrontare tutto questo richiede una grande preparazione, ma anche una buona capacità di comunicazione e di
relazione con le persone, quindi non tutti saranno in grado di svolgere questa delicata missione.
Il messaggio cristiano va seminato a poco a poco, creando relazioni, altrimenti la Santa Messa potrebbe diventare
un normale e insignificante momento della vita, quasi come fare la spesa al supermercato con sottofondo di musichette.
NOTIZIARIO COLOGNOLA
Va mantenuto e intensificato il nocciolo fondamentale
della FEDE, cambiando e semplificando il linguaggio di
comunicazione pur mantenendone la sacralità.
E’ sempre stato difficile parlare di Fede, lo zio di Paolo,
Don Pierino, ormai deceduto da 23 anni, nelle sue omelie
sapeva, con molto sforzo e grande capacità, trasmettere i
concetti e le idee con linguaggio adatto a ogni categoria di
persone che lo ascoltava.
Grazie Paolo per il ricordo dello zio Don Pierino, amato
e stimato sacerdote di Colognola che formava ai tempi una
bella squadra di “Don” guidati dalla ferrea disciplina di
Monsignor Giacomo Donati, ol Preost. Qui li ricordiamo:
Don Angioletto Paravisi, Don Angelo Cavenati, Padre
Lino Maggioni, Padre Ettore Fasolini, Padre Luigi Sala,
Padre Alfiero Ceresoli e Padre Giacomo Milani.
Tempi moderni
Dopo aver ideato e realizzato le Case del Commiato,
luoghi attrezzati, accoglienti, sereni e ordinati, ma impersonali perché lontani dall’abitazione, in cui oggi si usa
portare la salma del Caro Estinto in attesa della funzione
religiosa e della sepoltura, oggi sono nati anche i Cimiteri Privati.
Da non confondere con i normali Cimiteri Comunali,
questi luoghi della memoria, sono vicini a casa, magari
nella stessa via, dove vengono conservate le ceneri dei defunti.
In pratica sono delle aree che si rendono disponibili perchè cessano attività commerciali, ex negozi, ex uffici, che
anzichè restare vuote e inutilizzate, vengono opportunamente trasformate per accogliere le une delle ceneri.
Familiari che desiderano far restare vicino alla propria
abitazione le ceneri dei propri cari, con queste strutture, lo
possono fare, evitando di sobbarcarsi il viaggio al Campo
Santo per la visita dei propri cari.
La notizia viene da Padova, la città di Sant’Antonio, dove la Società Memoria, l’ha proposta, nonostante la Legge lo proibisca.
Per la cronaca: in questi spazi vengono accolte solo urne con le ceneri, non le salme; l’accesso è riservato ai soli familiari che entrano con un badge, una tessera tipo
Bancomat; l’apertura per le visite è dalle 7.00 alle 23.00;
è prevista la video sorveglianza continua; le urne vengono conservate negli Armadi della Custodia, che comprendono 48 cellette da quattro posti.
C’è pure il tariffario: ogni urna ha un costo di deposito
annuo di 80 euro e per gli interessati c’è il prendi 4 e paghi 3 infatti c’è lo sconto famiglia, depositando quattro
urne in una celletta paghi per 3 quindi 240 euro anziché
320 euro.
Dulcis in fundo, all’ingresso dei Mc Ceneris, così sono
chiamati questi luoghi, c’è un accogliente salottino con distributore del caffè e una biblioteca.
Avevano ragione i nostri vecchi quando dicevano:
“Me piaseres campà a mo ‘n po de agn per vet i bei laur
che i tep nöf i ‘nventerà”.
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Nel Quartiere
Il sociologo
Francesco Benigni
Corale richiesta da parte dei rappresentanti delle associazioni del nostro quartiere perché il Comune, nella
elaborazione dei dati statistici ed anagrafici relativi a
Colognola, rispetti i suoi confini storici, coincidenti con
quelli della Parrocchia S. Sisto. Questo il testo della petizione inviata nei giorni scorsi al Sindaco e, per conoscenza, alla stampa cittadina:
“I sottoscritti, residenti nel quartiere cittadino di Colognola e referenti di realtà associative ivi operanti,
- rilevato dalla stampa cittadina, oltre che dai dati demografici del Comune di Bergamo pubblicati sul sito ufficiale del Comune, che il quartiere di Colognola viene
erroneamente circoscritto al solo nucleo abitato a sud
della circonvallazione cittadina (come da allegata cartina di recente pubblicata da L’ECO), e che pertanto
l’elaborazione di tali dati non rispetta le reali dimensioni storiche e geografiche del quartiere, i cui confini,
coincidenti con quelli della Parrocchia S. Sisto, sono
quelli del territorio dell’ex Comune di Colognola del
Piano, annesso alla città di Bergamo nel 1927, che si
estendono ben oltre la circonvallazione;
- verificato che per effetto di tale delimitazione territoriale vengono “annessi” a quartieri limitrofi vie e luoghi che son parte integrante del quartiere di Colognola
e della sua storia, quali la zona dell’ex stabilimento
Gres di Colognola, la chiesa di S. Sisto in Agris, prima
parrocchiale della località di Colognola, con la nuova
via Colognola ai Colli che suggella il gemellaggio tra il
nostro quartiere e la località di Colognola ai Colli (VR);
- considerato il fondamentale ruolo oggi ricoperto nelle nostre comunità dalle parrocchie che, grazie alle proprie strutture e ai numerosi volontari che in esse operano a favore dei giovani, degli anziani soli, degli emarginati e degli indigenti, svolgono un’importante funzione
sussidiaria in campo socioassistenziale, oltre che ricreativo e culturale, e costituiscono punto di riferimento e di identità per una comunità che ad essa si rivolge
in occasione di importanti momenti e tappe della pro-
NOTIZIARIO COLOGNOLA
pria esistenza, e considerata per questo la necessità di
poter disporre di dati statistici e anagrafici completi relativi al proprio territorio, per programmare con maggiore efficacia, oltre che la propria missione pastorale,
la propria complementare azione a favore dei più deboli e bisognosi, in collaborazione con le realtà associative del quartiere;
- ritenuto per quanto sopra di fondamentale importanza per la Parrocchia S. Sisto di Colognola che l’elaborazione dei dati statistici dei residenti del quartiere
venga effettuata tenendo conto dei suoi confini reali, per
altro coincidenti con quelli storici,
rivolgono istanza all’Amministrazione comunale
perché vengano impartite le più opportune disposizioni agli uffici competenti affinché, a partire dal prossimo
anno, i dati demografici del Comune di Bergamo relativi ai residenti nei vari quartieri cittadini tengano conto,
per quanto riguarda il nostro quartiere, dei suoi confini
storici e parrocchiali, che si estendono, oltre la circonvallazione sull’asse di via S. Bernardino, fino a Via Canovine (lato sud) da una parte, e alle vie Galli (primo
tratto lato sud) e Ravizza dall’altra; questo indipendentemente dal fatto che per i servizi scolastici gli utenti,
fermo restando il loro diritto di scegliere il plesso che
preferiscono, vengano indirizzati verso le strutture scolastiche del quartiere di S. Tomaso de’ Calvi, che, essendo ubicate a sud del quartiere, sono più facilmente
fruibili da quanti abitano a nord del nostro quartiere.
Vive cordialità”
Amici Biblioteca
Colognola Amici di Colognola
Associazione
Arcobaleno Associazione Ceralacca
Avis e Aido
Centro Terza Età
Circolo Gramsci
Colognola per il suo Futuro
Dire, fare, musicare
Nuova Colognola
Parrocchia S. Sisto Colognola
S. S. D. Sankaku
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Nel Quartiere
Il quartiere chiede il rispetto dei propri confini storici
Come ben sapete, con l’inizio della scuola è riiniziato
l’anno scout e noi non
abbiamo perso occasione
per lanciarci sempre con rinnovata passione nelle attività e nei
giochi di inizio anno!
Come ogni anno abbiamo iniziato subito a concentrarci
sull’ accoglienza dei nuovi arrivati, ma non solo!!
Tra poco arriveranno le vacanze di natale, e con esse il
Campo Invernale! Dunque il branco (8-12 anni) se ne
andrà per 3 giorni nella ridente Corna Imagna; il reparto
(12-16anni) andrà per ben 4 giorni in una
ridente località vicino a Gromo ed i ragazzi più grandi, quelli della compagnia (1618), hanno deciso di andare tutti insieme
a visitare Rovereto! Insomma un inizio coi
fiocchi! Vivremo cosi l’ opportunità non
solo di giocare e divertirci tutti assieme,
ma anche di visitare posti nuovi, staccare
per un poco dal caos cittadino e soprattutto goderci le piccole gioie del vivere e
crescere insieme!
Chiaramente, non essendo la stagione
piu calda dell’anno, nonostante il nostro
amore per il cielo stellato faremo un’eccezione e saremo comodamente accolti
da case ed edifici ben caldi, per poterci
rilassare e scaldare ben benino, inframmezzando momenti di avventura in
mezzo alla neve al calore del fuoco
domestico, per goderci il meritato riposo
e coccolarci un poco!
Che dire! Come sempre siamo carichi, pronti a partire zaino in spalla e sorriso stampato sul viso, pronti a scoprire il mondo, e, così facendo, un pochino noi stessi!
Gli scout CNGEI sono presenti a Colognola ininterrottamente da 30 anni. Per qualsiasi informazione,
contattare il Capo Gruppo di Colognola. Paolo 333-7832301 [email protected]
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NOTIZIARIO COLOGNOLA
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Aut. n. 286
Nel Quartiere
Preparazione per il
Campo Invernale scout!
Nel Quartiere
LA NATURA DIETRO L’ANGOLO
La settimana di eventi naturalistici
“La natura dietro l’angolo”, per il primo anniversario di apertura di San Sisto Hostel, è terminata presso la Casa
della Comunità con una interessantissima conferenza dal titolo “Sulle tracce
del lupo”, tenuta da Luca Giunti,
guardaparco del Parco Naturale Alpi
Cozie.
Egli ha descritto in modo molto chiaro e dettagliato le abitudini del lupo, i
luoghi italiani in cui vive e come è possibile farne avvistamenti.
A conclusione della meravigliosa
esperienza di tutta la settimana, vogliamo mostrare un piccolo campionario di
immagini, inviateci dai bambini delle
classi quinte elementari del quartiere,
che hanno partecipato ai laboratori dell’ornitologo naturalista Roberto Ostellino, evidenziando che, per ovvia mancanza di spazio, si tratta solo di un
campione, scelto del tutto casualmente,
e che non si vuole, quindi, penalizzare
nessuno.
I lavori dei bambini saranno conservati in Ostello, a ricordo dell’impegno
e dell’interesse che essi hanno mostrato per il tema della natura.
In ogni caso, per vedere integralmente le relazioni dei bambini, si rimanda
al sito dell’Ostello:
www.sansistohostel.com/eventi,
dove sarà possibile anche ripercorrere tutte le varie fasi che hanno caratterizzato la settimana.
Il guardaparco
Luca Giunti.
Clara
NOTIZIARIO COLOGNOLA
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Nel Quartiere
La Terra,
casa di
pace
La comunità cristiana consapevole della propria identità e desiderosa di tessere dialogo, con questa iniziativa
vuole esprimere la volontà di impegnarsi concretamente
per una città più fraterna e pacifica, nel rispetto delle differenze e capace di collaborazione e rispetto. Si vuole anche sensibilizzare la comunità cristiana stessa e il quartiere sull’importanza della questione etica nella definizione
di un patto per il clima, nel giorno in cui si aprono i negoziati alla Conferenza Onu di Parigi. Un’occasione troppo
importante: non possiamo lasciarcela sfuggire senza passi
qualificanti. Anche nella consapevolezza che il quartiere
di Colognola vive in un permanente contesto di disagio
per la presenza quotidiana di decine di aerei in fase di decollo dal vicino aereoporto di Orio al serio.
Si vuole inoltre porre l’attenzione dell’opinione
pubblica su alcune delle criticità che il nostro Paese
vive con riferimento al riscaldamento globale: dissesto del territorio, calo della produttività agricola, flussi migratori crescenti sono questioni apparentemente
scollegate ma che trovano invece il loro filo conduttore proprio nella sottovalutazione dell’allarme ambientale e delle sue conseguenze globali.
Uno sguardo etico, quello che la comunità cristiana
intende avere, fa comprendere come un clima vivibile
non sia «un elemento accessorio per la vita civile, ma
componente imprescindibile del bene comune; è anzi
uno di quei beni comuni globali che solo un’azione sinergica contro il degrado può tutelare. La cura della nostra casa comune, anche rispetto al mutamento climatico, costituisce quindi un impegno che esige un agire condiviso.
Alcuni momenti della fiaccolata e preghiera di
lunedì 30 novembre.
Incontro con il prof. PANDOLFI
Si terrà DOMENICA 17 GENNAIO il consueto
appuntamento annuale con il prof. Filippo Maria
Pandolfi, organizzato dagli Amici di Colognola.
Argomento della conferenza di quest’anno è un
tema di estrema attualità;
“Questo nostro tempo: le sfide per il mondo, le
sfide per l’uomo“.
L’incontro si terrà alle ore 16.00 presso la sala
parrocchiale.
NOTIZIARIO COLOGNOLA
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Centro Terza Età
Verso il Natale
Come lo scorso anno, anche quest’anno si è ripetuta l’esperienza del
mercatino di oggetti di hobbistica senonchè, sulla scorta dell’esperienza
dello scorso anno, il mercatino ha assunto maggiori proporzioni, tanto che
si è dovuto svolgere nel salone grande.
Detto mercatino è stato aperto tutti i
pomeriggi da sabato 21 novembre a
domenica 29 novembre, aperto a tutti,
soci e non soci, in quanto il ricavato
della vendita degli oggetti confezionati è devoluto ad opere di beneficienza.
Quest’anno il Direttivo ha deciso di
devolvere il ricavato a due Enti di ricerca: all’Associazione Paolo Belli
per la lotta contro la leucemia e all’Istituto di ricerche farmacologiche
Mario Negri.
La disponibilità del salone grande ha
dato la possibilità di esporre molte più
opere e disporle coreograficamente in
modo da dare un aspetto festoso in tema con i prodotti che riproducevano.
Alle ore 15,00 di sabato 21 novembre, il Presidente sig. Fornoni Serafino
ha salutato i convenuti ed ha espresso
parole di ringraziamento per tutti i collaboratori e un saluto all’Assessore alle Politiche Sociali, Sig.ra Marchesi
Maria Carolina; era presente inoltre il
nostro parroco don Francesco.
Ha avuto poi inizio l’afflusso dei visitatori che hanno espresso meraviglia
e soddisfazione, e hanno dato un consistente contributo in fatto di acquisti
dei soggetti esposti.
È stato veramente un grande successo tanto che i soggetti in esposizione
sono stati acquistati in grande quantità; basti dire che al termine della settimana di esposizione sono stati realizzati ben 5.000,00 euro, che verranno
assegnati alle suddette istituzioni nell’ordine di 2.500,00 euro ad ognuna.
In occasione della festa per il pranzo
di Natale, di sabato 19 dicembre saranno invitati i rappresentanti di dette
istituzioni ai quali verranno consegnati i relativi assegni.
Artefici principali dell’iniziativa sono state le signore Donatella Bonarini,
Luisella Maffioletti e il sig. Angelo
Malanchini collaborati da qualche altra socia che dava una mano saltuariamente. Hanno lavorato per ben 8 mesi,
anche a casa propria, per comporre i
soggetti esposti, confezionati a mano,
dando prova di inventiva e buon gusto.
Queste signore, nostre socie, hanno
fatto un lavoro artigianale di squisita
fattura e bisogna dare atto di una grande pazienza e buona volontà, anche
con sacrificio per una buona riuscita
della manifestazione.
L’allestimento della sala è stato realizzato dal nostro vice-presidente Cancelli Lodovico, procurandosi anche il
materiale necessario rifacendosi alla
sua esperienza come vetrinista quando
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DICEMBRE 2015
era in attività lavorativa, aggiungendo
quel tocco di classe che ha dato risalto
agli oggetti esposti. Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti i componenti del Direttivo Lodovico, Ciliano, Anna e Giulia, dal Presidente sig.
Fornoni Serafino, e in particolare a
Cancelli Lodovico, per la loro collaborazione al fine di ottenere la migliore
riuscita della manifestazione. Il Consiglio Direttivo esprime unanimemente la
piena soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione e per la numerosa partecipazione. Un ringraziamento
a tutti coloro che hanno manifestato
sensibilità alla finalità dell’evento.
Ed ora veniamo ai programmi a venire.
• Tesseramento: venerdì 8 gennaio
2016 inizia il rinnovo del tesseramento, dalle ore 15,00 alle 17,30, tutti i
martedi e i venerdì del mese di gennaio; nel mese di febbraio il tesseramento avverrà solo nei giorni di martedi per chiudersi martedi 24 febbraio.
Come lo scorso anno, la quota è di euro 3,00 per chi rinnova la tessera e di
euro 5,00 per i nuovi tesserati.
• Per quanto riguarda il cenone di capodanno, il ritrovo è alle ore 20,00 del
31 dicembre 2015.
• Anche per la festa di carnevale è
stata fissata la data di sabato 6 febbraio alle ore 20,00.
Le feste natalizie sono prossime e gli
eventi tragici di questi ultimi tempi
fanno correre il pensiero alle nostre
connazionali Valeria Solesin, di Venezia, e alla dottoressa Rita Fossaceca, di
Novara, che hanno perso la vita rispettivamente nell’attentato di Parigi da
parte di terroristi, e in Kenia da parte
di una gang di rapinatori. Ovviamente
un pensiero va anche a tutte le vittime
del terrorismo e alle loro famiglie.
A tutti i soci, alla comunità del quartiere, ai nostri sacerdoti che curano le
nostre anime, ai nostri medici e farmacisti che curano nostri corpi, un caloroso augurio di BUON NATALE e
BUON ANNO di serenità e pace.
Umberto Castelli