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Transcript Eco dello studente

Aprile - Maggio 2015
Eco dello Studente
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11 i confini di city
3 attaccare con violenza
13 pieno di inutile crudeltà
14 Un lato del rettangolo
15 gioco della "papera" con i
dadi
16 poter attore
17 scalata
18 la moglie di Giacobbe
17
11
19
21
22
ORIZZONTALI
11 musica del '900
1 che è o pare assurdo
21 Tom di Baltimora
4 in certe zone è temperato
5 riservato in breve
6 fondo di bottiglia
17 ballerina Duncan
8 infermiera che assiste il parto
2 presidente del consiglio
italiano dal 1900-1901
4 iniziali di Cocciante
5 peso del recipiente
6 nome della martini
7 che rendono alienati
8 ritardo dal primo in
classifica
9 con questo il genitivo è
complemento di argomento
10 nome arabo con "o" come
iniziale
16
18
20
12
10
15
17
1 coppia di carpe
2 praticare lo sci
6
7
9 priva di malattie
14 animale da seta
10 eccentrico del motore
16 si fa allo sportello
17 i due puntini sulle...
18 le ultime di matto
19 fucili e pistole
12 colpo di canottiere
20 i confessi
OROSCOPO a cura di Viola D’Armiento
Il segno del Mese
SAGITTARIO:
Il segno del mese è lo sagittario,che avrà buoni esisti in
campo lavorativo. Invece per chi cerca delle soluzioni, le
troverà molto presto. Per quanto riguarda l'amore è un periodo
molto importante: molti potranno confermare la propria
relazione,mentre altri sono ancora attaccati al passato e
devono cercare di aprirsi a nuove emozioni.
SCORPIONE:
Questo mese inizia con un po di polemiche,infatti se si sta iniziando
un nuovo progetto potreste essere un po' impazienti e per questo
bisogna fare chiarezza. In amore potrebbe esserci qualcosa di
concreto in vista,ma bisogna sempre avere molta prudenza.
CAPRICORNO:
Essendo persone molto ambizione,questo mese dovrete fare delle
scelte,sia in campo lavorativo che in amore. Potreste iniziare nuovi
progetti o attività legate a ciò a cui siete appassionati. In
amore,invece,cercate delle risposte dalle persone vicine perché molto
spesso vi lasciano in dubbio.
BILANCIA:
Dovete riflettere sulla vostra vita e su ciò che volete in futuro. Nel lavoro le
cose procedono per il meglio,ma rimanere con la giusta concentrazione
perché qualcuno potrebbe mettervi alla prova. In amore per chi ha una
relazione deve capire se è o meno la persona giusta per stesso,poiché ci
saranno incontri che cambieranno molte cose.
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N. 7
Eco dello studente
12 più accusativo è
complemento di argomento
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GIORNALE AUT ORGANIZZATO DEL MONTESSORI
Dicembre 2015
N.7
_________________________________________________________________________________
ASSAD, PUTIN E LA QUESTIONE SIRIANA
19 bottiglia incendiaria
Il governo russo di Vladimir Putin decide qualche mese fa di eliminare l'isis dalla Siria alleandosi con il presidente Assad,
scatenando le ire e le paure dell'occidente, che secondo i quotidiani russi vede in maniera distorta il leader siriano dipingendolo
come un tiranno che invece dovrebbe essere considerato da tutti come un alleato.
20 esempio
Il disastro sul Campidoglio nell’anno del
Giubileo
21 ortaggio viola simpatico
22 produttore di miele
ACQUARIO:
È un periodo molto difficile e dovrete cercare delle soluzioni adeguate.
Nel lavoro sono cambiate molte cose e dovrete affrontare tutto con
tranquillità e positività. In amore è il momento di cambiare,ci sono storie
che non funzionano,quindi dovete guardarvi intorno invece di perdere
tempo.
PESCI:
In questo periodo siete un po tesi e questa tensione potrebbe riversarsi sia
in amore che nel lavoro. In amore,dovete mettere da parte la malinconia
ed essere ottimista. In campo lavorativo dovete seguire i vostri
sogni,quindi se avete dei progetti cercate di portarli a termine.
ARIETE:
In questo periodo siete un po scontrosi e tutto ciò è causato dallo stress
accumulato nel lavoro. Se ci sono occasioni che potrebbero aprirvi strade
sbagliate dovete cambiare direzione e puntare su ciò che vi appassiona di
più. In amore siete ancora attaccati al passato,mentre dovete pensare al
presente e alle persone che vi circondano.
TORO:
Negli ultimi mesi avete trovato una posizione di equilibrio. In amore
potrebbero esserci nuovi incontri postivi,quindi non dovete mai perdere
le speranze. Nel lavoro se avete fatto richieste nel passato,questo periodo
arriveranno le risposte,invece se aspettate nuove occasioni,si
presenteranno presto.
GEMELLI:
Per questo segno si prospettano mesi molto impegnativi. Nel lavoro
dovrete essere decisi su ciò che volete portare a termine e considerare le
varie occasioni che vi si presentano. In amore le scelte sono tante,ma in
questo periodo avete bisogno di stare soli per pensare meglio a ciò che
volete veramente dalla persona che starà al vostro fianco.
CANCRO:
I mesi che si presentano saranno faticosi,ma con le vostre capacità
riuscirete ad uscirne vincitori. I vecchi legami in amore resteranno con
voi,ma avete bisogno di più tempo per voi stessi. Nel lavoro state
ottenendo buoni risultati e un consiglio è quello di continuare così e con
la massima tranquillità.
LEONE:
Siete persone molto attive e avete molte cose da portare avanti. Grazie a
questo ci sono molte opportunità lavorative per voi. In amore chi è solo
cerca compagnia,invece chi ha una relazione stabile deve iniziare a
pensare di prendere decisioni definitive.
VERGINE:
Dopo un periodo di riposo è il momento giusto di fare dei cambiamenti
nella propria vita. Siete molto pensierosi e ciò potrebbe compromettere il
lavoro. In amore invece è un periodo di alti e bassi,ma presto le cose
troveranno di nuovo un equilibrio.
Per comprendere a
fondo le vicende che
hanno costretto
Ignazio Marino a
cedere la poltrona di
sindaco dopo le
“coltellate” ricevute
alle spalle dai 26
consiglieri - in
maggioranza del suo
partito - che hanno
deciso di dimettersi
facendo saltare il
governo capitolino,
è necessario fare un
passo indietro di
alcuni mesi.
Michelangelo Ricci
Nel dicembre del 2014
ci fu la prima retata di
arresti
nell’inchiesta
“Mafia Capitale”,così fu
resa nota la cupola di
appalti
che
vedeva
coinvolti
politici,
palazzinari,
dirigenti
pubblici, ex membri dei
Nar e gruppi terroristi
della destra neofascista
romana attivi tra 1977 e
il 198. Gruppi di cui era
esponente lo stesso
Massimo Carminati a
capodell’organizzazione,
insieme a Salvatore
Buzzi.
Non elogiamo l’ISIS
Già allora, dopo i primi 39
arresti, diversi consiglieri
dell’Assemblea
Capitolinafurono
costretti
alle dimissioni, tra cui il
presidente del Consiglio
Comunale Mirko Coratti, e
alcuni membri della giunta
Marino,come
Daniele
Ozzimo assessore alla casa
del
Campidoglio;
inevitabilmente,
Continua pag. 2
Il 13 novembre il
mondo
rimane
sconvolto dai fatti di
Parigi e da quel giorno
scoppia una bomba
mediatica, simile a
quella che già a
gennaio di quest'anno
era esplosa. Questo ha
provocato un continuo
afflusso di notizie
nelle
nostre
case
attraverso
approfondimenti, TG,
e
quant'altro
Se
facciamo tutto ciò per
ventiquattro morti a
Parigi
Mario E. Simmaco
cosa dovremmo fare
per
duemila
il
Nigeria?
Questa
non è tutta colpa dei
media perché se
l'appartamento di un
nostro vicino di
casa viene rapinato,
ovviamente
noi
saremmo molto più
interessanti rispetto
a se viene rapinato
un appartamento in
un altro quartiere, di
conseguenza
il
lettore
o
lo
spettatore europeo,
sbagliando
Continua pag. 3
Tutte le relazioni, i gossip e i pettegolezzi nel non-totale anonimato
SPOTTEDMONTESSORI svela i segreti del nostro Istituto!
Lo staff lascia nel dubbio:” Forse torneremo, forse no”.
di Gianlorenzo Fabbri
Continua pag. 5
PAUSA CAFFÈ
Martina Padua
.
Premettendo che le mie NON SONO verità
assolute e che non voglio spacciarmi per una
Bibbia o quant’altro;l’idea era banalmente di
appuntare qualche riflessione scaturita da
avvenimenti di vita più che quotidiana. Si tratta
di argomenti forse irrilevanti ,forse interessanti
(magari nessuno dei due) che ho il piacere di
condividere,senza fonti,copyright e nessun tipo di
saccenteria.
Detto questo,buona lettura.
Continua pag.4
SE VOLETE SCRIVERE
chiunque voglia entrare a far parte
della redazione dell'eco dello
studente può contattarci alla mail
[email protected]
Attacco a Kundiz, crimine di
guerra o incidente?
Alice Salvetti
Aperto nel 2011, l’ospedale di
Medici Senza Frontiere (MSF)
situato a Kunduz è l’unico centro
chirurgico di tutto il nord
Afghanistan , esso offre cure
mediche professionali ed immediate
a coloro che non possono permettersi
di farsi curare in cliniche private ed
evitando a molti feriti di dover
affrontare lunghi viaggi per arrivare
agli altri ospedali della regione.
Continua pag.2
Eco dello Studente
Dicembre 2015
N. 7
Il disastro sul Campidoglio nell’anno del Giubileo
Pagina 2
Michelangelo Ricci
Per comprendere a fondo le vicende
che hanno costretto Ignazio Marino a
cedere la poltrona di sindaco dopo le
“coltellate” ricevute alle spalle dai 26
consiglieri - in maggioranza del suo
partito - che hanno deciso di dimettersi
facendo saltare il governo capitolino, è
necessario fare un passo indietro di
alcuni mesi.
Nel dicembre del 2014 ci fu la prima
retata di arresti nell’inchiesta “Mafia
Capitale”,così fu resa nota la cupola di
appalti che vedeva coinvolti politici,
palazzinari, dirigenti pubblici, ex
membri dei Nar e gruppi terroristici
della destra neofascista romana attivi
tra 1977 e il 198. Gruppi di cui era
esponente lo stesso Massimo
Carminati a capo dell’organizzazione,
insieme a Salvatore Buzzi.
Già allora, dopo i primi 39 arresti,
diversi consiglieri dell’Assemblea
Capitolina furono costretti alle
dimissioni, tra cui il presidente del
Consiglio Comunale Mirko Coratti, e
alcuni membri della giunta
Marino,come Daniele Ozzimo
assessore alla casa del Campidoglio;
inevitabilmente, l'allora sindaco
Ignazio Marino cominciò a ricevere
una fortissima pressione mediatica.
A giugno poi nell’ambito della stessa
inchiesta vennero arrestate altre 44
persone, perlopiù ex manager delle
cooperative, ed ex assessori e
consiglieri, alcuni dei quali si erano
dimessi a dicembre dopo la prima
retata.
Poco apprezzato dai cittadini, sempre
più frustrati dal malfunzionamento dei
servizi nella città, detestato dal Partito
Democratico romano, corrotto e ostile
al rinnovamento proposto dal sindaco,
e oltremodo fastidioso per il Presidente
del Consiglio. Innervosito dal calo di
consenso al Pd, causato anche dalla
vicenda di Mafia Capitale , Marino
continuò con grande difficoltà la sua
strada al governo della capitale.
Fino a quando, già affiancato ad
agosto del 2015 dal prefetto e
commissario al Giubileo Franco
Gabrielli, due mesi fa rassegnò le sue
dimissioni con la minaccia di ritirarle
qualora ci avesse ripensato, e infatti
così accadde.
Dunque si torna ai fatti del 30 ottobre
nel giorno in cui, dopo aver ritirato le
dimissioni, Marino viene deposto dal
suo incarico per mano della sua stessa
maggioranza.
La prima considerazione che non si
può non fare è che se oggi la città si
trova amministrata da due prefetti,
Tronca e Gabrielli, assolutamente
impreparata a gestire un evento come
quello del Giubileo, la colpa è da
attribuire a molteplici responsabili.
Quando l’attività di un consiglio
comunale è anche solo potenzialmente
infiltrata e condizionata da attività
mafiose si è soliti procedere allo
scioglimento.
Marino infatti avrebbe dovuto
rassegnare le sue dimissioni a giugno
affermandosi come estraneo alla
vicenda di Mafia Capitale e
denunciando il livello di inquinamento
mafioso che aveva colpito la sua
amministrazione. Scegliendo invece di
restare al Campidoglio, con il nulla
osta di un segretario-premier
spaventato dall’inarrestabile ascesa del
Movimento 5 Stelle; l’ex sindaco ha
deciso di ergersi a baluardo della
legalità e inevitabilmente dopo i viaggi
ai Caraibi e qualche cena pagata con i
soldi del comune (almeno così pare) è
stato deposto senza se e senza ma.
Ma le responsabilità politiche quindi,
non possono non essere addossate tutte
al Partito Democratico, che di
democrazia, come emerge chiaramente
dalla vicenda, se ne intende parecchio.
Partito che oggi riesce nella mirabile
impresa di trovarsi addirittura con un
indice di gradimento inferiore a quello
dell’era Marino.
E cosa resta a Roma?
Un’emergenza abitativa enorme che
tocca quasi 100.000 persone in attesa
di una casa, un trasporto pubblico
inefficiente e oltremodo costoso che
sta progressivamente diventando
privato, una situazione di degrado nelle
periferie che rimane irrisolta, una
gestione dell’accoglienza ai migranti
indecente che lascia centinaia di
persone nelle mani delle Cooperative
di Mafia Capitale o peggio le reclude
nei centri di identificazione e
detenzione dove si vedono privati delle
condizioni igenico-sanitarie primarie,
un livello di manutenzione stradale a
dir poco scadente, una vergognosa
amministrazione del problema rifiuti, e
un aumento della microcriminalità
impressionante.
Almeno, per fortuna, la capitale ha
guadagnato due personalità preziose di
incredibile integrità morale.
Due uomini, entrambi prefetti,
determinati a riportare l’ordine nella
città nell’anno del giubileo.
Oggi Roma sta progressivamente
diventando una città modello, è
evidente a tutti.
Dopo aver indetto un piano sgomberi
che ha buttato in mezzo alla strada
centinaia di persone, aver vietato di
manifestare, aver diviso la curva e aver
annientato gli spazi di aggregazione
presenti nella città, con i due sceriffi le
cose vanno decisamente bene.
D’altronde fanno quello che li riesce
meglio, come non capirli, Tronca e
Gabrielli:
uomini di poche parole e molti
manganelli.
Eco dello Studente
Dicembre 2015
N. 7
Pagina 7
Attacco a Kundiz, crimine di guerra o incidente?
Aperto nel 2011, l’ospedale di Medici Senza Frontiere (MSF)
situato a Kunduz è l’unico centro chirurgico di tutto il nord
Afghanistan , esso offre cure mediche professionali ed
immediate a coloro che non possono permettersi di farsi curare
in cliniche private ed evitando a molti feriti di dover affrontare
lunghi viaggi per arrivare agli altri ospedali della regione.
Nonostante il suo ruolo fondamentale, questo luogo non è stato
risparmiato dalle grandi mani nere della guerra, che sembrano
essere capaci di arrivare ovunque. Lunedì 3 ottobre alle 2:08 di
mattina l’ospedale è stato ripetutamente bombardato per un
lasso di tempo pari ad un’ora, gran parte della struttura viene
avvolta dalle fiamme, i muri crollano e molti pazienti
impossibilitati a lasciare i loro letti muoiono bruciati insieme
ad alcuni membri del personale MSF. Il bilancio è di 22 morti,
tra i quali 12 operatori MSF e 3 bambini, i feriti sono 394 e
vengono curati con mezzi di fortuna nel reparto
,miracolosamente intatto, di degenza. Un’incredibile tragedia
ha colpito quel luogo già pregno di sofferenza e disperazione,
membri del personale hanno lavorato senza sosta per cercare di
salvare più vite possibili, allestendo una sala chirurgica di
fortuna e utilizzando il materiale medico sfuggito al fuoco; le
testimonianze di infermieri e feriti sopravvissuti sono
agghiaccianti, raccontano di uomini bruciati vivi nei loro
capezzali, di urla disperate e di macerie soffocanti.
Ma perché colpire un ospedale?
É quello che cercano di capire i collaboratori di MSF, com’è
stato possibile un bombardamento “accidentale” sull’ospedale,
quanto tutte le parti del conflitto mediorientale sapevano
perfettamente le coordinate dell’ospedale, e soprattutto perché i
bombardamenti sono continuati per un’altra mezz’ora dopo la
segnalazione dell’avvenimento alle forze armate statunitensi e
Afghane?
Inizialmente le forze armate di Kabul affermano che
nell’ospedale si nascondevano degli appartenenti a una cellula
terroristica ma è Washington ad assumersi la responsabilità
dell’accaduto. Il motivo del bombardamento sarebbe stato una
risposta ad alcuni colpi di arma da fuoco da parte dei talebani
contro gli alleati afghani degli USA, e l’ospedale sarebbe stato
colpito per sbaglio durante la risposta all’attacco.
Alice Salvetti
Ma questa versione dei fatti rimane sospetta, dato che i
bombardamenti sono stati estremamente precisi e sono
avvenuti ripetutamente, con intervalli di 15 minuti ; sembra
come se fossero mirati a distruggere l’ospedale, inoltre le
coordinate di questo erano ben note alle forze armate
americane.
Il 7 ottobre sono arrivate le scuse pubbliche di Obama a MSF,
ma il cordoglio del presidente non è abbastanza secondo la
presidentessa di MSF, Jaoanne Liu ,che rilasciando
un’intervista sul sito ufficiale dell'organizzazione afferma che
l’attacco è una chiara violazione delle Convenzioni di Ginevra,
che stabiliscono che è vietato attaccare un ospedale che ospita
feriti di guerra.
Durante un incolto al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra ,
la presidentessa Liu si è espressa sull’accaduto con dure parole
: “L’attacco USA contro l’ospedale MSF a Kunduz rappresenta
la più grave perdita di vite umane durante un attacco aereo mai
subita dalla nostra organizzazione. Decine di migliaia di
persone a Kunduz non possono più ricevere cure mediche
proprio ora che ne hanno più bisogno. Oggi diciamo basta.
Anche la guerra ha delle regole.
A Kunduz i nostri pazienti sono bruciati vivi nei loro letti.
Medici, infermieri e personale di MSF sono stati uccisi mentre
lavoravano. I nostri colleghi si sono dovuti operare a vicenda.
Uno dei nostri medici è morto su un tavolo operatorio
improvvisato sulla scrivania di un ufficio, mentre i suoi
colleghi cercavano di salvargli la vita.
Oggi offriamo un tributo a tutte le persone che sono morte in
questo ripugnante attacco. E offriamo un tributo agli operatori
di MSF che, mentre vedevano i loro colleghi morire e mentre il
loro ospedale era ancora in fiamme, hanno continuato a trattare
i feriti.”.
É stata inoltrata una richiesta d’indagine sui fatti accaduti alla
Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale, ma prima
di poter attivare tale inchiesta è necessario che gli Stati Uniti e
il governo di Kabul diano l’autorizzazione a procedere, se le
accuse al governo degli USA dovrebbero rivelarsi veritiere , il
governo potrebbe essere imputato per crimini di guerra.
Sul sito ufficiale di MSF è stata avviata una petizione per
l’approvazione delle indagini da parte del governo Obama,
ricordiamo che è semplice per tutti firmarla e che ogni
contributo è fondamentale per ottenere chiarezza su questa
tragedia.
Eco dello Studente
Dicembre 2015
N. 7
Pagina 6
L’Emigrazione
Monica Ines Avitabile
Sin dal XX secolo l' emigrazione è
raddoppiata, e secondo le statistiche,
un abitante su cinquanta è straniero.
L'emigrazione è sempre stato un
fenomeno
che
ha
colpito
particolarmente l'Italia. Soprattutto
negli ultimi cinque anni enormi
masse di profughi, provenienti da
Paesi attualmente in guerra (Libia,
Siria, Afghanistan), giungono senza
sosta sulle coste, con la prospettiva di
cambiare vita e con la speranza di un
futuro migliore rispetto all'esistenza
che conducevano nei loro Paesi di
origine Tre sono le principali cause
di questo fenomeno, sempre più in
aumento, vale a dire:
 la guerra
 la carestia
 la fame.
Negli ultimi anni, non sembrano
essere solo questi i motivi, per cui si
decide di lasciare la propria terra
natale. Dalla sola Italia infatti partono
ogni anno circa 27mila laureati e
specializzati
nelle
più
grandi
accademie italiane, in cerca di un
lavoro che risponda ai loro requisiti
professionali. Molti di questi sono
inseriti nell'ambito della ricerca e si
propongono, insieme ai loro progetti,
a Paesi maggiormente sviluppati e
propensi ad investire in questi ambiti,
per
ottenere
così
titoli
e
riconoscimenti.
In passato chi era costretto a lasciare
il proprio Paese per i tanti motivi già
citati prima, partiva con la speranza
di tornarvi un giorno, nonostante
sapesse che ciò non sarebbe stato
possibile a causa delle grandi
distanze, nonché degli alti costi non
sempre facilmente sostenibili. Mentre
in passato erano uomini soli o intere
famiglie a migrare, oggi lo si fa
sempre più individualmente, avendo
come primo obiettivo una propria
affermazione professionale e
successivamente una vita personale.
Il motivo di questo “ viaggiare
individualmente” è forse dovuto al
fatto che molti tra gli attuali migranti
considerano la famiglia una massima
responsabilità, alla quale bisogna
attribuire attenzione e prudenza.
Oggi ci giungono dal passato
racconti, lettere, fotografie che
testimoniano questo fenomeno
sviluppatosi già un secolo fa, quando
ancora non erano presenti quei mezzi
di comunicazione che attualmente
influenzano la nostra società. Il più
sviluppato in assoluto è senz'altro
internet, con il quale grazie ad un
semplice click, possiamo tenerci oggi
informati sulle notizie di fatti di ogni
genere che avvengono a ogni ora nel
mondo. Infatti, quando si emigra si
conosce già prima della partenza il
luogo di arrivo e la sua cultura. In
passato, invece, del luogo di arrivo
non si aveva alcuna conoscenza
Inoltre un tempo le persone che
arrivavano in un Paese straniero non
godevano di alcuna forma di
assistenza e per poter sopravvivere
erano costrette con i propri scarsi
mezzi ad imparare la lingua, e ad
adeguarsi il prima possibile a leggi e
costumi del Paese ospite. Oggi,
invece, gli immigrati godono di una
forma di assistenza fornita da varie
associazioni private o dallo stato
stesso che garantiscono loro un primo
soccorso,
una
sussistenza
e
l'insegnamento della lingua, il tutto al
fine di una migliore e più rapida
integrazione sociale dell' immigrato e
della sua famiglia. Noi tutti ci
auguriamo che questo diverso
approccio
al
problema
dell'immigrazione possa prevenire
eventuali conflitti sociali e culturali
con lo scopo di favorire una migliore
vita per tutti i vecchi e nuovi cittadini.
Eco dello Studente
Dicembre 2015
N. 7
Pagina 3
Non elogiamo l’ISIS
Pausa caffè
Mario Edoardo Simmaco
Il 13 novembre il mondo rimane sconvolto dai fatti di
Parigi e da quel giorno scoppia una bomba mediatica,
simile a quella che già a gennaio di quest'anno era
esplosa. Questo ha provocato un continuo afflusso di
notizie nelle nostre case attraverso approfondimenti, TG,
e quant'altro Se facciamo tutto ciò per ventiquattro morti
a Parigi cosa dovremmo fare per duemila in Nigeria?
Questa non è tutta colpa dei media perché se
l'appartamento di un nostro vicino di casa viene rapinato,
ovviamente noi saremmo molto più interessanti rispetto a
se viene rapinato un appartamento in un altro quartiere, di
conseguenza il lettore o lo spettatore europeo, sbagliando
sarà sicuramente molto più attento a Parigi che alla
Nigeria.
Con l'esplosione di questa miccia abbiamo anche fatto una
infinita pubblicità all'ISIS che si è rafforzato e ha
dimostrato di avere la forza di attaccare perfino nel cuore
della Europa. E noi l'abbiamo elogiato per settimane; io
credo che una organizzazione terroristica come quella
dello Stato Islamico vada combattuta facendo sì uscire
articoli sull'accaduto ma non esagerando altrimenti si
entra in circolo vizioso che porterà sempre a più morte,
come infatti sta già accadendo: prima l'attentato alla sede
di Charlie Hebdo in 7 gennaio di quest'anno, a cui è
seguito una campagna mediatica paragonabile a quella per
l'11 settembre, allora l'ISIS avendo provato ha potuto fare
un'altra strage di venticinque morti ricevendo altrettanta
campagna mediatica se non di più. È ovvio che se si
continua per questa strada le stragi continueranno, dunque
invece di mandare navi e aerei a bombardarli con degli
effetti collaterali superiori ai risultati ottenuti, dovremmo
trattare la notizia come siamo abituati a trattare le notizie
delle numerose stragi nel continente africano. Questo, io
credo, che basti ad indebolire moltissimo lo stato
Islamico, perché prima di tutto con meno pubblicità
avrebbero meno Foreign fighter, perché sarebbero visti
meno invincibili e infine perché poi sarebbero meno
incoraggiati a commentare altri massacri e inizierebbero a
scomparire, probabilmente più lentamente di quanto lo
possono fare con un bombardamento, ma sicuramente in
modo più sano. E in fondo chi a dato tutta quella visibilità
e tutto quel potere ad al-Qaida? La campagna mediatica
che ha seguito la strage del'11 settembre. Ma questo
succede con tutti i terroristi di ogni tipo, anche con le
Brigate rosse, che con la morte di Aldo Moro ricevette
moltissima pubblicità dai media e lo stesso il gruppo
neofascista, Nuclei Armati Rivoluzionari dopo la strage di
Bologna.
Ma questo avviene anche quando l'ISIS rapisce qualche
ostaggio per poi chiedere il riscatto, i governi non
dovrebbero accontentarli, altrimenti si rischia di fare il
loro gioco e finanziarli, e dunque saranno incentivati a
rapirne altri.
Martina Padua
L’Huffington Post pubblica una serie di pubblicità degli
anni 50 che rivelano una società basata sul
maschilismo,razzismo e tendenze a una vita poco
sana,come dimostrano svariate insegne e altre immagini
spinte al livello sessuale che chiaramente oggi non
potrebbero mai essere pubblicate.
La mia riflessione nasce proprio dal sorriso provocato
spontaneamente nel lettore che riconosce quanto il
presente sia “avanti” socialmente parlando e le figure in
questione siano superate o ingenue. Eppure in qualche
modo quelle fotografie mi hanno fatto
riflettere,rimanendomi impresse per ore;fino ad arrivare al
fatidico dubbio che forse non tutto il progresso che
implicitamente si crede di aver fatto è stato realmente
perseguito. Dal punto di vista di ideali, o meglio di
moralità alcuni termini sono stati prontamente censurati
diventando un po’ i Tabu dei nostri giorni. Oggi bisogna
trattarli con i guanti certi argomenti addentrandosi come
elefanti in una cristalleria tra un non essere equivocati e
una voluta presa di posizione generalmente
controcorrente. Ora mi chiedo quale sia lo scopo, per fare
un esempio banale, di tutte quelle battute sulle quali si
scherza sopra, rispetto alla sottomissione ormai vecchio
stampo della donna all’uomo;per poi andare a rimarcare
storie sentite e risentite riguardo quanto all’acquisizione
da parte della donna degli stessi identici diritti
dell’uomo,quanto socialmente i due sessi si trovino sullo
stesso piano,ma ciononostante andare a collocare la
donna comunque in cucina. Ugualmente le parole “negro”
o “giallo”, mutatesi in insulti ma prontamente sostituite da
altri ridicoli nomignoli moralmente accettati solo al fine
,sempre necessario, di identificare e caratterizzare un
individuo dal colore della pelle ,anche se leggermente,
meno roseo. Quali sono i riscontri effettivi nella società di
oggi di queste immancabili limitazioni, quando
analizzando determinate situazioni paradossalmente ne
fuoriesce che in un autobus pieno fatta eccezione per un
posto accanto a una persona “non bianca” si preferisce
rimanere in piedi piuttosto che sedersi? Chiaramente
l’esempio è stato appositamente elasticizzato per poter
essere portato in questo modo burbero all’esagerazione,
eppure se qualcuno lo trova ridicolo qualcun altro la pensa
diversamente mentre un terzo è pronto a descriverla come
un’esperienza vissuta in prima persona. Ad ogni modo
trovo estremamente curioso osservare i vari casi simili a
questi ma di sicuro l’argomento è già talmente vasto e la
mia riflessione altrettanto generale che apparirebbe quasi
fuori tema continuare a disquisirne.
Ma ora la mia domanda che ribadisco essere
semplicemente un dubbio , è rivolta a voi:non vi pare che
si possa parlare di una società lievemente ipocrita?
Sul nostro sito tutte le foto www.ecodellostudente.it
Eco dello Studente
Dicembre 2015
N. 7
Pagina 4
Dicembre 2015
Eco dello Studente
Pagina 5
SPOTTEDMONTESSORI svela i segreti del nostro
Istituto!
Assad, Putin e la questione siriana
Il governo russo di Vladimir Putin decide qualche mese
fa di eliminare l'ISIS dalla Siria alleandosi con il
presidente Assad, scatenando le ire e le paure
dell'occidente, che secondo i quotidiani russi vede in
maniera distorta il leader siriano dipingendolo come un
tiranno che invece dovrebbe essere considerato da tutti
come un alleato.
Contemporaneamente Washington calunnia o vede in
maniera distorta il cobelligerante di Putin presidente di
uno stato che fa parte della lista delle nazioni definite dal
governo statunitense come "stati canaglia", di cui fanno
parte tutti i paesi che mettono a rischio la sicurezza
mondiale incitando il terrorismo e cerca di arrivare a un
compromesso. Quando il leader russo ha incontrato con
tutti gli onori il presidente siriano, evento molto celebrato
dalla stampa russa, che continua a riempire le sue pagine
con articoli idilliaci e panegirici riguardanti il suo
magnifico esercito che ogni giorno sempre di più
sconfigge il nemico e impavido si prepara a debellarlo del
tutto.
L'Europa allora non sa se vedere la Russia come la
descrive il neo premio Nobel per la letteratura Svjatlana
Aleksievič, quindi un paese che tende a tornare indietro
al regime dittatoriale dell'Unione Sovietica con un
presidente che si ispira a Stalin, oppure vedere i Russi
come essi cercano cercano di mostrarsi cioè gli angeli
liberatori dell'Europa dalla minaccia dell'isis. Come già è
avvenuto nella seconda guerra mondiale il vecchio
continente e l'ONU chiama in aiuto la potenza
statunitense la quale come modus operandi ha quello di
muoversi poco inizialmente e vedere se la situazione si
sistema da sé; in caso contrario, entra in guerra molto
seriamente, e infatti, anche in questo caso ha applicato il
suo metodo temporeggiando fino a poco tempo fa ,
secondo l'Atlantic ciò è dovuto a una questione di
responsabilità belliche tra il congresso e la Casa Bianca
esattamente come avvenne nel 1941. Invece ora sembra
almeno da quanto dice Obama che la coalizione stia
combattendo molto seriamente contro il sedicente Stato
Islamico.
Intanto la Russia avanza e sempre di più sembra
avvicinarsi il giorno in cui il presidente fantoccio Bashar
al-Assad ritornerà al potere di uno stato che secondo la
dottoressa Aleksievič sarà molto simile a una Repubblica
Socialista facente parte dell'impero sovietico.
N. 7
di Mario Edoardo Simmaco
di Gianlorenzo Fabbri
E l'Italia? Il nostro paese nel 2010 aveva decorato il
presidente Siriano con la massima carica che la presidenza
della repubblica può concedere ma poi l'abbiamo revocata
per demerito nel 2012. In questo momento il presidente
Renzi non sembra intenzionato a inviare militari in
missione in Siria poiché come il resto dell'occidente
aspetta la mossa degli Stati Uniti i quali però sono abituati
a muoversi solo a seguito di noi europei; a differenza del
premier, la ministra Pinotti ha detto di aver inviato due
tornado in Siria ma solo per ricognizione, ma a quanto
pare non basta visto che Washington ci esorta a inviare un
maggiore contingente in Siria. Ma il medio oriente
dovrebbe essere sorvegliato dall'alto dal califfo protettore
dei luoghi sacri dell'islam Re Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz
che però se n'è lavato le mani affidando tutto a
Washington, infatti sui principali quotidiani del suo regno
non si trova altro che articoli elogiatori dei suoi titoli ma
alcunché riguardo alla crisi siriana. L'unico governo
islamico che oltre a pagarne le conseguenze, dovute alla
forte emigrazione, cerca di combattere quel conflitto che
dovrebbe essere contro l'isis é proprio la Turchia. Nazione
guidata dal presidente Erdogan, ex tiranno, poiché
diventando sostenitore degli Stati Uniti ha smesso di
esserlo,cerca di incitare la NATO a combattere; a parer
mio probabilmente sarà proprio la Turchia che questa
volta sostituirà gli europei e porterà sul fronte l'esercito
statunitense, nonostante i vari conflitti diplomatici t con la
Russia.
Breve biografia di Bashar al-Assad
Assad è un personaggio di cui si era smesso di parlare fin
dalla fine dall'anno scorso, quando insieme al suo partito
aveva vinto le elezioni ritornando ad essere il presidente
della Siria, questo a seguito di una votazione
multipartitica in cui secondo il regime, la Russia, il
Venezuela e altri paesi non sarebbe stata commessa
alcuna irregolarità. Ovviamente il governo di Washington
e l'Unione Europea la pensano diversamente, definendo
queste elezioni come una "farsa costruita nel sangue",
votazioni avvenute poco dopo la guerra civile siriana,
figlia della primavera araba, in cui il presidente,
massacrando il suo popolo con bombe chimiche, perdeva
tutto il rispetto che fino allora aveva ottenuto sul piano
internazionale, debellando l'alleanza con gli Stati Uniti e
anche con il nostro paese. La famiglia al-Assad è da
generazioni governatrice della Siria, infatti anche il padre
Ḥāfiẓ al-Asad fu presidente, tra l'altro mantenne la sua
carica per trent'anni divenendo così il presidente con il
mandato più duraturo, anche lui ebbe atteggiamenti
dittatoriali nei confronti della popolazione che però portò
a rinascere delle ceneri lasciate da chi precedentemente
aveva governato.
Ask.fm è entrato con prepotenza all’Istituto Montessori. Uno tra i
social più in voga degli ultimi anni, utilizzato da milioni di persone
specialmente in Italia, è stato protagonista indiscusso tra gli studenti
del centrale nell’ultimo mese.
L’8 ottobre 2015 nasce “SPOTTED via Livenza” da parte di
un’utente, come prevede la tradizione dell’adocchiamento virtuale,
rigorosamente anonimo che in poche ore raccoglie l’attenzione di
molti ragazzi e ragazze della scuola. In tempo ancor più breve di
anonimo rimane ben poco: tra richieste di nomi, cognomi e numeri di
cellulare le domande si sommano ininterrottamente alle risposte. Allo
stesso modo dei docenti che ogni giorni ci valutano, vengono
assegnati voti e si stilano classifiche ben precise in base al piano,
l’anno o addirittura l’indirizzo scolastico andando ad identificare i
soggetti più meritevoli di attenzione. Il dibattito nei giorni seguenti
prosegue con personalità di spicco e dall’alto profilo intellettuale,
alcune delle quali non sembrano avere problemi a rivelare la loro
identità, continuando a disquisire di quanto la natura sia stata più o
meno generosa. A una settimana dall’apertura i toni s’iniziano a fare
accesi, con uscite sicuramente non sempre felici né opportune e con
prese di posizione tanto decise quanto sofferte da parte di fratelli e
sorelle più grandi o amici di vecchia data che si difendono l’un l’altro
a colpi di affermazioni e similitudini non propriamente attinte
dall’Accademia della Crusca.
Non mancano inoltre i sospetti sull’identità dell’amministratore dello
spotted. Tra dicerie e voci di corridoio nascono non poche congetture
su chi ci sia dietro il quale risponde prontamente alle domande senza
però far trapelare la sua persona e senza replicare in maniera
equivoca anzi prendendosi gioco di chi cerca di provocarlo.
L’11 novembre lo staff di SPOTTED via Livenza scrive: “Ragazzi
abbiamo deciso che una volta arrivati a 1000 risposte e 100 followers
avremo smesso e così sarà. Forse torneremo, forse no, grazie a tutti,
vi vogliamo bene!” e così si congeda dalle nostre giornate, lasciando
un vuoto non facilmente colmabile. È stata una scelta saggia
abbandonare? Probabilmente sì, il profilo iniziava a non essere più
tanto seguito e con la privacy - e non solo - di studenti anche di
primo anno bisogna usare le doverose precauzioni, come dice il detto
“lo scherzo è bello quando dura poco”. Che cosa avrà portato alla
nascita di questo spotted? Fortunatamente la nostra scuola ha sempre
avuto belle presenze ed è opinione comune che sicuramente anche
nei prossimi anni questo standard sarà mantenuto, o forse anche
superato, e ciò ha suscitato in questi primi mesi di scuola un certo
interesse. Indubbiamente questo pozzo d’informazioni ha scritto una
pagina indelebile della storia recente del nostro istituto, ritornerà a
farlo?
Sudoku
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