[GDV_F1 - 10] TESTATA-GDV/GIORNALEVICENZA/EC/01

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gv13387
BMW Motorrad
GT18772
IL GIORNALE DI VICENZA
Così
ho fatto
l’impresa
ECONOMIA&FINANZA
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Mercoledì 26 Febbraio 2014
BPVI.Roadshow:“Minibondday”aLondra
OggiaLondrailMinibondDay,roadshowcon50investitoriistituzionalie
BpVitragliorganizzatori.Previstol’interventodelvicedgAndreaPiazzetta.In
streamingsulsitowww.finanzaonline.comdalle10.30(oradiLondra).
STORIA. Metamorfosi diun’aziendadi Poveche conuna rivoluzionedi prodottoe diprocessoha vintola crisie costruito ricchezzasulterritorio
Lastufa si salva lapellecon il pellet
L’impresarilevatada unfondo di privateequity
nel2007ha un trenddicrescitadel20% all’anno
Il2013chiude conil record:35milionidi fatturato
Roberta Bassan
POVE DEL GRAPPA
Conto della serva: «Chi spende 1.500 euro l’anno per il riscaldamento, con il pellet può
spenderne 800. Le stufe hanno un prezzo abbordabile e in
un paio d’anni si ripagano».
Agonizzare o cambiare pelle.
Agonizzare con i caminetti
monoblocco di nicchia rivestiti con il marmo della zona che
non tirano più o salvarsi la vita cambiando pelle. Anzi pellet. La Caminetti Montegrappa, immersa in una conca d’ulivi a Pove del Grappa si è salvata, eccome. Il driver iniziale
della crescita aziendale è stato
il risparmio sul combustibile.
Hanno fatto i conti: 30% in meno del metano, 40% in meno
del gasolio. Le vendite sono decollate. I bilanci nero su bianco: dai 15 milioni di giro d’affari del 2006, l’azienda è passata
a 28 milioni nel 2012, il record
è assegnato al bilancio d’esercizio 2013 che segna 35 milioni, 6 milioni di margine operativo lordo (quasi 3 più dell’anno precedente), 2,5 milioni di
utile. La pelle nuova - progettazione e produzione di stufe a
pellet per salvarsi da una crisi
che poteva schiacciare un’impresa fondata da sei soci nel
1976 - è stato il core business
adattato ai tempi e alla domanda. Ma l’intuizione da sola
non sarebbe bastata.
FONDO, IL RILANCIO. L’ingresso
7 anni fa del fondo di private
equity Alto Capital II (arrivato
in due step a controllare l’intero pacchetto azionario) gestito da Alto Partners fondato da
Raffaele de Courten, Massimo
Perona e Stefano Scarpis, ex
Mediobanca, ha nel capitale
decine di investitori tra imprenditori ed istituzionali ed è
stato il motore del rilancio. Il
cda è presieduto da Silverio
Zancesco, con vice Erio Piva,
entrambi tra i fondatori dell’azienda 40 anni fa, consiglieri
Alberto Trinca, classe 1972 (figlio di Flavio, presidente di Veneto Banca) e Paolo Gai, che è
anche direttore generale, padovano, ex Marzotto, Snia,
Montedison. Il rilancio lo definisce in due parole: «Efficentamento di gestione». Di fatto
lo sviluppo dell’azienda ribaltata come un calzino, anche
con la consulenza di GC&P di
Export50%
20MILAPEZZI ANNUI
METÀ SIESPORTANO
CONALTROMARCHIO
Metàdellaproduzione in
Italia,l’altrametà
all’estero,soprattutto
Franciaseguitada Belgio,
Germania,Spagna.
All’esteroilprodotto èin
crescitae viene
commercializzatocon un
altrobrand, Cmg:«La
tecnologiaMade inItaly
nonè ancora sinonimodi
affidabilitànel settore
comeinvece per
l’enogastronomia».Il
marchiocosì “cammuffa”.
Asolo, esperti in lean organization e specialisti per le Pmi, ha
prodotto un’impresa in quanto a risultati.
ILPROCESSODILAVORO.Niente
polvere né rumore dentro al
capannone dove ci si limita ad
assembleare quanto arriva dall’indotto, un centinaio di fornitori stretti in un giro di 30-40
ILRICONOSCIMENTO. Fortuna,presidentecda
Balkanzinc “vicentina”
investimentodell’anno
Balkanzinc Ad, azienda avviata lo scorso anno in Bulgaria
su iniziativa di imprenditori
italiani e in particolare vicentini, ha ricevuto il riconoscimento “Investimento dell'anno
2013” da parte dell'Agenzia
per gli investimenti InvestBulgaria. Il premio viene assegnato ogni anno alle 8 aziende che
hanno realizzato i progetti di
investimento più significativi
nel Paese.
Alla cerimonia, con il premier bulgaro Plamen Oresharski e il ministro dell’Economia
Dragomir Stoinev, è stato pre-
Fortuna (al centro)premiato
miato Giuseppe Fortuna, presidente del Cda di Balkanzinc
e presidente del Raggruppamento di Valdagno di Confin-
L’ing. PaoloGai,consigliere delegato edg dell’azienda
Nelcapannonedi PovedelGrappa silavoracon metodo innovativo
chilometri tra Verona, Padova, Vicenza. A Pove c’è la testa:
100 dipendenti, tra cui 50 tra
progettisti, designer, esperti
di marketing e logistica, che diventano 120 nel periodo “caldo” che inizia ad ottobre quando le richieste di stufe a pellet
viaggiano al massimo. Nessuno è stato licenziato nonostante la rivoluzione di prodotto,
scaldanti) disponibili in varie
potenze, l’“abito” cambia a seconda dei gusti e delle tasche.
Il tutto crea non poche economie di scala. I corpi vengono
consegnati al cliente in due
colli diversi: lo scheletro con
tutti i suoi organi e l’abito. Le
collezioni cambiano due volte
all’anno, ogni stagione ha le
sue novità, linee, materiali.
chi faceva i caminetti in marmo è stato formato alla nuova
linea di produzione: la chiave
di volta del successo aziendale. Un modello, piace ricordare al dg Gai, che ricorda le piattaforme cross brand del gruppo Audi Volkswagen e le cover
intercambiabili dei cellulari.
Quindi la base è composta da
quattro piattaforme (i corpi ri-
IL FUTURO. Il fondo ha portato
a casa risultati eccellenti. Pronti a vendere? Cauto Gai: «Stiamo presentando domanda
per ampliare il capannone, investiamo ancora in sviluppo
tecnolgico e nell’ottica caldaie
e camini a pellet. Per il resto ci
stiamo guardando intorno.
Prima o poi si uscirà». •
[email protected]
CONFINDUSTRIA. L’assemblea del consorzioche serveelettricità egas acirca1200 imprese
dustria Vicenza.
Lo scorso anno Balkanzinc
ha portato a termine la realizzazione di un impianto industriale per la zincatura di strutture in acciaio, creando 40
nuovi posti di lavoro nella regione di Ruse, nel Nord Est della Bulgaria al confine con la
Romania. L’investimento, pari a 2,5 milioni di euro, è stato
realizzato in collaborazione
con UniCredit Bulbank, parte
del gruppo UniCredit.
«L’investimento - informa
una nota - rappresenta un contributo tecnologico per il tessuto industriale bulgaro. Nel breve periodo l’azienda mira a diventare uno dei punti di riferimento nel segmento industriale della zincatura sia nel nord
della Bulgaria sia Romania. •
GU14660
Ferro - Lamiere - Policarbonato
Tubi Travi - Pannelli - Isolanti - Grigliati
Energindustria:«Risparmio
del10% sullabolletta dei soci»
Brunetti:«MaloStato orariducagli oneri: valgonoil40% deltotale»
Maria Elena Bonacini
Un lavoro di contrattazione
che consente alle aziende un risparmio del 10 per cento sull’energia, ma anche un’attività
di consulenza sempre più frequente all’interno delle imprese. Sono le linee di forza di
Energindustria, il consorzio
di Confindustria che acquista
energia e gas per le imprese, ricordate dal presidente Carlo
Brunetti nell’assemblea di lunedì sera a palazzo Bonin Longare sul bilancio del 2013. «Al
31 dicembre -spiega - il nostro
consorzio contava 1.141 aziende, quasi tutte piccole e medie.
Nel corso dell’anno abbiamo
fornito un miliardo e 300 milioni di kilowattora di energia
elettrica, per un importo di circa 210 milioni di euro, e circa
140 milioni di metri cubi di
gas, per circa 60 milioni di euro. Dall’inizio del nuovo anno
stiamo rifornendo circa 2.300
contatori di energia elettrica e
circa 1.400 di gas naturale».
Nonostante l’aumento di imprese servite, il consorzio ha
perso alcuni soci di grande rilievo: «Purtroppo abbiamo
perso gli enti pubblici: per l’approvvigionamento di energia
e gas devono ricorrere a gare
europee: il nostro consorzio
non è in grado di affrontarle».
La contrattazione, comunque, ha consentito al consorzio di far risparmiare ai propri
associati circa il 10% rispetto
alle bollette precedenti «e continua Brunetti - sulla base
dei prezzi contrattualizzati e
dalle attuali previsioni per la
parte variabile, si può stimare
che il prezzo della componente energia che le aziende consorziate pagheranno nel 2014
sarà mediamente più bassa di
circa il 6 per cento rispetto a
quanto pagato nel 2013».
I prezzi, però, dipendono solo in parte dal reale costo dell’energia e del gas, una
criticità rispetto alla quale il
presidente auspica un intervento governativo. «L’energia
e il gas costano sempre meno
ma in Italia questi prezzi incidono solo per il 35-40% sul
prezzo finale. Il resto sono oneri. Speriamo che questo nuovo
governo metta mano al problema, per avere un costo dell’energia più simile ai competitor europei. I contributi per le
aziende energivore sono solo
un palliativo».
Oltre alla contrattazione, negli ultimi tempi è stata molto
richiesta l’attività di consulenza tecnica in azienda. «Le imprese – racconta Brunetti – ci
chiedono sempre più spesso
di analizzare il loro consumo
energetico e di aiutarle a ren-
Veronafiere
“Progetto
fuoco”, cifre
darecord
VERONA
Ilpresidente CarloBrunetti
dere più efficiente il modo in
cui utilizzano l’energia. Sui
contributi per le aziende energivore abbiamo poi seguito un
centinaio di ditte, o aiutiamo
le imprese anche per i “certificati bianchi” per chi fa interventi
sull’efficientamento
energetico. Vista l’ampia richiesta stiamo anche studiando come e se strutturarci internamente per questo tipo di attività tecnica, o se ricorrere a
un soggetto esterno. Quello
che vogliamo fare, comunque,
è aiutare gli imprenditori a capire che quando si parla di riduzione delle spese - e le aziende ancora vive hanno già tagliato su tutto - non bisogna
sottovalutare l’energia. E il primo grande risparmio è consumare meno». •
Recordper numerodi
espositori,disuperficiee di
pubblico:è l’esitopiù che
positivo perla 9a edizionedi
“ProgettoFuoco”ospitata in
Fieraa Verona.Erano653 le
aziendegiunteda 36 Paesi per
esporresu 85mila metri quadri
adisposizione difrontea 75
milavisitatori professionalinei
cinquegiorni della rassegna.
«ProgettoFuoco-commentail
presidentedi“Veronafiere”
EttoreRiello-ha fattodi
Veronala capitale mondiale per
ognisoluzione improntataal
riscaldamentoda biomasse
legnose.Quella diquest’anno è
un’edizioneda record, con una
crescitadel20% degli
espositorie del 10%degli
operatorispecializzati. Numeri
chedannoragione allasceltadi
Veronafiere diinvestire
fortementesulla filiera
green». •