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LA STAMPA
DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014
.
Mondovì e Ceva .51
“Super” Tim torna a volare su Mondovì
Nuovo decollo del pilota inglese che, primo disabile in Europa, ha ottenuto qui il brevetto di mongolfiera
La storia
EMMANUELE BO
MONDOVÌ
er un pilota di mongolfiere ritornare a
Mondovì, capitale
italiana dei «balloons», è quasi un obbligo. Per l’inglese Tim Ellison, 55 anni, è stata un’emozione e una gioia: a gennaio,
nei cieli monregalesi, Tim era
diventato il primo pilota disabile d’Europa, ricevendo il
brevetto da John Aimo, istruttore e pluricampione di mongolfiera. Ieri mattina ha volato
per due ore di nuovo insieme
al suo insegnante e a Oscar
Lombardo, altro «capitano
coraggioso» di Mondovì.
P
Gonfiaggio
Al via
Il pluri
campione
e istruttore
di volo
in balloons
John Aimo
all’interno
del pallone
durante
le operazioni
per la
preparazione
al decollo
Di lato l’avvio
delle
operazioni
di decollo
ieri mattina
Sotto
Tim Ellison
ha preso
posto
nel cestello
assistito
dal team
CAMPIONATI ITALIANI
L’Aeroclub al lavoro
per ospitarli
dal 24 al 28 settembre
Per Ellison volare non è solo una sfida al suo handicap,
ma è nel suo «dna». È stato,
infatti, per dodici anni pilota
militare della Raf, la «Royal
Air Force» d’Inghilterra, fino
all’incidente del 1992, avvenuto con un aereo a decollo verticale, dopo del quale è stato
costretto a vivere sulla sedia a
rotelle.
«Volevo ottenere questo
brevetto perché in Europa
nessuno c’era ancora riuscito
- spiega Ellison -. Solo un americano ce l’aveva fatta prima
di me. Il volo in mongolfiera è
molto popolare in Inghilterra,
ma sono venuto a lezione a
Mondovì dove il tempo è migliore e poco ventoso: ideale». E aggiunge: «Mi trovo bene con gli
amici monregalesi e la città vecchia è davvero bella: l’ho visitata di nuovo in questi giorni».
«Tim è un ottimo pilota - spiega
Aimo -. Riesce a manovrare la
mongolfiera grazie al “remote
control”, speciale telecomando,
brevettato dal pilota monregalese Paolo Bonanno, con cui può
gestire il bruciatore che riem-
pie d’aria calda il pallone».
L’esperienza di Tim è diventata l’apripista per un’iniziativa
pionieristica. Da ottobre Mondovì ospiterà la prima sede internazionale della scuola di volo in mongolfiera per disabili,
sostenuta dalla Breitling Academy, il principale sponsor della Fai (Federazione Aeronautica Internazionale). «Per questo
progetto è stato fondamentale
l’appoggio di Brian Jones - conclude Aimo -, pilota legato alla
Breitling Academy, che nel 1999
fece il giro del mondo in mongolfiera con lo svizzero Piccard.
Mondovì è stata scelta come sede della scuola per la qualità degli istruttori e le condizioni meteo che consentono atterraggi
morbidi e sicuri».
Intanto Mondovì si prepara a
ospitare il Campionato italiano
di Mongolfiera, dal 24 al 28 settembre. «Presenteremo l’evento – conclude Paolo Oggioni,
presidente dell’Aeroclub Mongolfiere di Mondovì - venerdì alle 18, nella sede del club».
MONDOVÌ. LA DENUNCIA DELL’AVVOCATO MALATO DI SCLEROSI MULTIPLA
PROTEZIONE CIVILE. «OPERAZIONE TANARO AMICO»
“InPiemontechiha redditibassi
non puòpermettersiquellaterapia”
A 20 anni dall’alluvione
“prevenzione e cura”
sulle sponde dell’Ellero
La struttura Otip
per la iperbarica
non è accreditata
e costa molto
Vittorio
Bassino
L’avvocato
di Mondovì
che segnala
il «paradosso
sanitario»
da lui rilevato
ZAIRA MUREDDU
MONDOVÌ
«Nel paese degli sprechi e
degli scandali della sanità,
dalla Regione Piemonte viene negato il diritto alla salute. È tempo di voltare pagina». Così Vittorio Bassino,
avvocato monregalese, si rivolge alle massime cariche,
sanitarie e istituzionali, piemontesi. Una lettera aperta,
di denuncia nei confronti del
mancato accreditamento
dell’Otip, struttura d’eccellenza per la terapia iperbarica, che opera in Piemonte da
più di 20 anni.
Funziona come un pronto
soccorso, 24 ore su 24, accoglie le emergenze (150 ogni
anno) inviate dal «118». Specialmente intossicazioni da
monossido di carbonio. Garantisce, però, anche cure riconosciute fra i Lea, (livelli
essenziali di assistenza), per
lesioni cardionecrotiche,
osteomielite e la sindrome
da schiacciamento, solo per
citarne alcune. In quanto
«Lea» rimborsabili. Ciò nonostante, non è ancora stata accreditata per le cure continuative, per cui i pazienti devono anticiparne i costi e chiedere il rimborso all’Asl.
Il paradosso questa volta è
solo piemontese. Le stesse
strutture nel resto d’Italia sono accreditate da tempo. «In
Piemonte - spiega Lidio Maffi,
responsabile dell’Otip -, ci sono due strutture, la nostra e
quella di Novara. Nessuna è
accreditata».
«Non solo - aggiunge -, sono
molte le patologie che possono essere curate con la terapia iperbarica. In alcune Regioni ne riconoscono 20, tutte
rimborsabili. In Piemonte appena sei».
La patologia sofferta dall’avvocato Vittorio Bassino è
fra quelle «rimborsabili». Nel
1987 gli fu diagnosticata la
sclerosi multipla con conse-
guenti gravi difficoltà di deambulazione e nell’ultimo anno si è sviluppata una piaga da
decubito. L’ossigenoterapia
venne prescritta dal dottor
Ottonello del «Santa Corona»
di Pietra Ligure e si è confermata efficace, tant’è che i medici torinesi hanno ridotto le
sedute da 75 a 30.
«La terapia funziona - conferma -. Un esempio di buona
sanità, ostacolato dalla burocrazia e dalla classe politica
miope». Perchè senza l’accreditamento - rileva il legale -,
chi ha un reddito medio basso
incontra gravi difficoltà ad anticipare i costi della terapia ed
attendere il rimborso. Persone anziane, con pensioni minime, a cui per primi viene consigliata la terapia iperbarica.
Una seduta costa circa 80
euro. Ma da sola non basta.
«Il costo di un ciclo può superare i 10 mila euro, con la
conseguenza che molti infermi sono costretti a rinunciare
a questa cura - dice Bassino -.
Inoltre la Regione Piemonte è
l’unica in Italia dove non è
rimborsabile la cura per l’ipoalusia improvvisa e la sclerosi
multipla. Chi ne ha il potere,
deve cambiare le cose. È inutile sciacquarsi la bocca con il
diritto alla salute, se poi non si
fa nulla».
Sabato un centinaio di volontari della Protezione civile sarà impegnato nelle operazioni
di pulizia dell’Ellero. Mondovì
ospiterà uno dei cantieri dell’operazione «Tanaro Amico
1994-2014, vent’anni di prevenzione», organizzata don la
Regione per i vent’anni dall’alluvione ’94.
Cinque i fronti di lavoro, nel
tratto urbano del torrente: a
monte e a valle del ponte Borgato, dal ponte della Madonnina, nei pressi della Passerella, del Comune e dal ponte Cavalieri d’Italia a quello delle
Ripe. In questi giorni si stanno definendo le squadre e suddividendo i compiti. Come
stanno facendo i 1500 volontari coinvolti nella maxi operazione lungo l’asse del Tanaro,
dal Cebano all’Albese, che dovranno mettere in sicurezza il
fiume pulendo alveo e sponde.
«Un servizio di importanza
straordinaria – dice il sindaco
Stefano Viglione - , profuso in
modo silenzioso e concreto
ogni anno. Ma, soprattutto,
capace di garantire sicurezza
alla città». Anche a Mondovì
le operazioni di allestimento
del cantiere inizieranno venerdì. Sabato si lavora dalle
7,30, fino a sera. Domenica la
conclusione delle opearzioni
di pulizia e la cerimonia uffi-
Nucetto
Prontaaoperare
labaselogistica
1 A Nucetto, molto col-
pito dall’alluvione ’94, la
base logistica dell’operazione. Venti i volontari del
gruppo del paese coinvolti. Con i colleghi del coordinamento provinciale puliranno il Tanaro e gli affluenti più a rischio. La base operativa sarà nel parco
del Gurei, dove si terrà la
cerimonia ufficiale. È in
programma alla fine dell’operazione, domenica,
alle 11. Attese le più alte cariche nazionali di Protezione civile e molti sindaci, di
oggi e di allora. «Il ritrovarsi dopo 20 anni è una memoria educativa. I giovani dice il sindaco Ivo Debernocchi - vedranno l’impegno e l’altruismo in eventi
così drammatici».
[Z. M.]
ciale, alle 11 a Nucetto, durante
la quale sarà presentato il libro
della giornalista de «La Stampa» Paola Scola, «Eroi nel fango», cronaca della grande alluvione e della rinascita.
[Z. M.]