Farmaci antiipertensivi

Download Report

Transcript Farmaci antiipertensivi

21/05/2014

Farmaci antiipertensivi

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

La pressione ematica è determinata da: • volume plasmatico • gittata cardiaca • resistenze periferiche regolate dall’equilibrio fra fattori contratturanti (endoteline, arginina-vasopressina, noradrenalina, angiotensina II, ecc.) e rilassanti (acetilcolina, bradichinina, monossido d’azoto, prostaciclina, ecc.); l’alterazione di questo equilibrio determina lo sviluppo di manifestazioni patologiche.

I sistemi regolatori più importanti sono: • Sistema nervoso simpatico • Sistema renina-angiotensina-aldosterone F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

1

Farmaci antiipertensivi 21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Ipertensione primaria (essenziale) • Eziologia non nota • Costrizione delle arteriole • Ipertrofia e iperplasia cellule muscolari vasali • Fattori ereditari poligenici ignoti • Influenze di fattori ambientali (dieta, esercizio fisico, obesità e consumo di bevande alcoliche) Ipertensione secondaria • Renale: stenosi renale, glomerulonefrite, nefrite interstiziale • Endocrina: feocromocitoma, sindrome di Cushing, aldosteronismo primario, patologie della tiroide e della paratiroide • Gravidanza: gestosi, eclampsia • Iatrogena: estrogeni, corticosteroidi, FANS, ciclosporina Terapia dell’ipertensione • Eliminazione fattori di rischio • Terapia farmacologica F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

2

Farmaci antiipertensivi

Vasodilatatori ad azione diretta ACE inibitori, antagonisti dell’AT II, inibitori della renina Antiipertensivi ad azione periferica Adrenergici ad azione centrale Diuretici F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi 21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

3

Farmaci antiipertensivi

Vasodilatatori ad azione diretta Riducono le resistenze periferiche determinando la dilatazione delle arteriole o per azione diretta sulla muscolatura liscia dei vasi o per inibizione dei meccanismi fisiologici preposti alla vasocostrizione. Sono spesso usati in associazione con β-bloccanti e diuretici tiazidici.

effetto ipotensivo immediato, attribuito alla liberazione di NO , ma di breve durata. determina iperpolarizzazione della cellula per apertura dei canali per il K + Associato a un diuretico in quanto provoca ritenzione idrica (uso prolungato). " causa il rilassamento diretto della muscolatura liscia arteriolare con un meccanismo non noto. E' il capostipite delle idrazinoftalazine.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Vasodilatatori ad azione diretta: derivati idrazinoftalazinici

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

4

Farmaci antiipertensivi

Vasodilatatori ad azione diretta: derivati idrazinopiridazinici / diamminopirimidinici Sono composti nel complesso più potenti e meno tossici dell'Idralazina.

• L’idracarbazina è un attivatore dei canali del potassio ed è usata nel trattamento dell'ipertensione grave refrattaria ad altri farmaci.

Il minoxidil provoca aumento del ritmo cardiaco e ritenzione di liquidi, per cui viene somministrato in associazione con un β-bloccante e/o un diuretico. Il corrispondente N-O solfato ne costituisce un metabolita attivo. Tra gli effetti indesiderati spicca l' ipertricosi .

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Vasodilatatori ad azione diretta: derivati diamminopirimidinici Sintesi del Minoxidil

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

5

Farmaci antiipertensivi

Modulatori del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone Il rilascio di renina è controllato: dai barocettori presenti nei vasi sanguigni; dai recettori dello ione sodio della macula densa: le cellule epiteliali nella parte corticale dell’ansa di Henle ; dal meccanismo di feedback dell’AT; dal SNC (mediato dal rilascio delle catecolamine).

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

6

Farmaci antiipertensivi

Modulatori del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone Angiotensinogeno (γ2-globulina di 452 aa , la cui porzione N-terminale è costituita da 14 aa )

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone L’Angiotensina II, ottenuta mediante un processo ACE-dipendente (oppure non ACE-dipendente), interagisce con recettori specifici (AT1 e AT2).

I recettori AT1 mediano gli effetti vasocostrittori e il rilascio di aldosterone . Tali recettori sono GPCRs; il legame dell’Angiotensina II a livello della muscolatura liscia vascolare dà luogo a produzione di IP3 e DAG mediata da PLC (da cui l’effetto vasocostrittore).

In altri tessuti l’attivazione di AT1 è contraddistinta da differenti meccanismi di trasduzione, ad es. l’inibizione dell’AC.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

7

Farmaci antiipertensivi

Ulteriori coinvolgimenti dell’Enzima di Conversione dell’Angiotensina La Bradichinina agisce localmente promuovendo l’aumento della permeabilità capillare , della vasodilatazione e della sintesi di prostaglandine.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Prodotti del metabolismo dell’Angiotensinogeno L’Angiotensina III conserva parte dell’attività del precursore: ha proprietà comparabili nello stimolare la secrezione di aldosterone, ma denota una riduzione (al 10 25%) delle proprietà vasocostrittrici dell’Angiotensina II.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 8

Farmaci antiipertensivi

Inibitori della Renina • • • • • • • Sostanze, di natura peptidica o non peptidica La cui struttura è simile a quella del substrato naturale e/o mima lo stato di transizione del legame peptidico (intermedio tetraedrico ad alta affinità di legame) generato nel processo di idrolisi enzimatica.

Sono stati sviluppati a seguito della determinazione della struttura tridimensionale della renina (1992), un'aspartil-proteasi.

Gli inibitori della renina presenti in concentrazioni adeguate nel plasma sono risultate in grado di ridurre l'attività della renina plasmatica e i livelli di AT II.

Limite legato alle ridotte biodisponibilità orale ed emivita plasmatica, conseguenze della struttura peptidica posseduta dalla maggioranza dei derivati più interessanti.

Uno dei composti più studiati è il Remikiren (Ro42-5892).

Recenti inibitori della renina caratterizzati da una struttura non peptidica.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Inibitori della Renina

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

9

Farmaci antiipertensivi

Inibitori della Renina

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

SAR inibitori della Renina Isosteri di peptidi utilizzati come mimetici dello stato di transizione: R1 e R2 sono gruppi alchilici che corrispondono alle catene laterali della Leucina e della Valina nella struttura del substrato.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

10

Farmaci antiipertensivi

Inibitori della Renina peptidici e peptidomimetici: i kireni L’unico inibitore della renina attualmente in fase clinica III è l ’Aliskiren (Novartis) che determina una riduzione della pressione simile a quella del Losartan, Valsartan e Irbesartan. Aliskiren (Tekturna) Approvato da FDA nel Marzo 2007 F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Duplice effetto degli ACE inibitori

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

11

Farmaci antiipertensivi

ACE inibitori: il Captopril Il veleno della vipera brasiliana Bothrops jararaca nonapeptide contiene un che potenzia gli effetti della bradichinina (Bradykinin Potentiating Factor), provocando la paralisi delle prede per rapida caduta della pressione sanguigna.

All'inizio degli anni '70, Byers e Wolfenden dimostrarono che l'acido 2 benzilsuccinico era in grado di inibire la carbossipeptidasi A dell' ACE .

, della quale si sapeva che le richieste strutturali e il funzionamento erano simili a quelli I ricercatori della Squibb elaborarono quindi un modello di potenziali inibitori dell'ACE caratterizzati dallo scheletro N-succinil prolinico .

l'acido 2-benzilsuccinico F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi 21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

12

Farmaci antiipertensivi

Modello teorico del sito di legame e del meccanismo d’azione dell’ACE Modello proposto da Cushman e Ondetti, 1979 F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Requisiti strutturali e classificazione degli ACE inibitori 1.

2.

3.

4.

5.

Opportuna configurazione assoluta.

Gruppo carbossilico terminale.

Gruppo ammidico.

Gruppo in grado di chelare lo ione zinco.

Sostituenti idrofobici per le interazioni con S1, S1’ e S2’ S2’ : modifiche del residuo prolinico; S1’ : sostituenti alchilici a catene corta; S1 : gruppi alifatici o arilalchilici non ramificati in α.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 13

Farmaci antiipertensivi

SAR degli ACE inibitori sulfidrilici F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

SAR degli ACE inibitori carbossilici

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

14

Farmaci antiipertensivi

ACE inibitori: sintesi del Captopril

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

ACE inibitori: sintesi del Captopril Catalisi DCC mediata F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

15

Farmaci antiipertensivi

Antagonisti dell’Angiotensina II • • • • • A causa della non specificità dell'ACE (che idrolizza ad esempio la sostanza P e le encefaline), gli ACE inibitori interferiscono con sistemi ormonali diversi dal RAS, provocando tosse secca e angioedema come effetti collaterali.

Il blocco diretto dei recettori dell‘AT II dovrebbe quindi avere il vantaggio di eliminare gli effetti collaterali associati agli ACE inibitori. Apportate modifiche nella sequenza amminoacidica dell'AT II, che hanno condotto a composti con attività antagonista , generalmente dimostrata in vitro, data la rapida metabolizzazione in vivo a derivati inattivi. La Saralasina (Sarenin) è l'unico derivato a struttura peptidica entrato nella pratica clinica. Usato negli USA per la diagnosi dell'ipertensione reno-vascolare. Provoca una rapida e marcata riduzione della pressione nell'ipertensione renina-dipendente. F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Sviluppo degli antagonisti dell’Angiotensina II

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

16

Farmaci antiipertensivi

Analogie tra gli antagonisti dell’Angiotensina II ed il peptide endogeno

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Antagonisti dell’Angiotensina II: i Sartani F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

17

Farmaci antiipertensivi

Antagonisti dell’Angiotensina II: i Sartani

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II H 2 N O OH +

Farmaci antiipertensivi

Antagonisti dell’Angiotensina II: sintesi del Losartan NH OMe MeOH NH N H O OH POCl 3 NH N H O Cl HN N O N N OH POCl 3 Br N N N N Cl Cl O H (H 3 C) 2 + N Cl H NaBH 4 Br POCl 3 + (H 3 C) 2 N O H N N Cl N + H H 2 O NH(CH 3 ) 2 Vilsmeier/Haack N N Cl OH N N N N Ph Ph Ph (HO) 2 B Ph Ph Ph N N N N N N Cl OH t-BuOK (Ph) 3 COt-Bu N Cl N H O H N HN N N N N Cl OH Br Br F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

18

Farmaci antiipertensivi

Antagonisti dell’Angiotensina II: sintesi del Losartan Preparazione del sintone acido boronico

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II •

Farmaci antiipertensivi

Diuretici Agiscono sul rene aumentando la produzione di urina: in genere riducono il riassorbimento tubulare degli elettroliti favorendone quindi l’escrezione (in particolare ioni sodio e cloro). • Utilizzati nella pratica medica per aumentare l’escrezione di elettroliti e acqua attraverso i reni (effetto ipovolemizzante). • Primi usi in terapia: stati edematosi di diversa origine (da insufficienza cardiaca congestizia, sindrome nefrotica, malattie epatiche croniche) ed in genere di forme patologiche caratterizzate da anormale ritenzione idrosalina.

• Uso attuale: farmaci cardiovascolari nella modulazione della terapia dell’ipertensione, da soli o in associazione con altri agenti ipotensivi.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

19

Farmaci antiipertensivi

Diuretici: sistemi renali per trasporto dei soluti

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Classificazione F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

20

Farmaci antiipertensivi

Diuretici

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici osmotici Agiscono in modo indiretto nel modificare il contenuto del filtrato glomerulare. Composti a basso peso molecolare a) filtrati passivamente a livello del glomerulo, b) riassorbiti in modo limitato da parte dei tubuli renali, c) inerti sia dal punto di vista farmacologico che metabolico, d) con una notevole idrosolubilità. Agiscono a livello dei segmenti del nefrone liberamente permeabili all'acqua (il tubulo contorto prossimale, la porzione discendente dell'ansa di Henle e i dotti collettori). Effetto diuretico (modesto): riduzione del riassorbimento passivo di acqua per la presenza nel tubulo di un soluto non riassorbibile. L'incremento di escrezione di acqua è accompagnato da un modesto aumento di escrezione di Na + (non vengono pertanto utilizzati nelle condizioni patologiche che richiedono una sostenuta eliminazione di Na + ).

Non frequentemente impiegati in terapia (profilassi di insufficienze renali acute).

Utili quando la produzione di urina è modesta (emorragie, traumi chirurgici, edema cerebrale, glaucoma).

Il mannitolo è il diuretico osmotico più utilizzato. F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21

21/05/2014 Farmaci antiipertensivi

Diuretici inibitori dell’anidrasi carbonica (AC) • • Classificati tra i diuretici che modificano glomerulare.

indirettamente il contenuto del filtrato Inducono diuresi poichè, contrastando la formazione di H 2 CO 3 tubulo prossimale, limitano la concentrazione di ioni H + a livello delle cellule del che servono per promuovere il riassorbimento del sodio (antiporto).

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici inibitori dell’anidrasi carbonica (AC) • • • L'inibizione di AC dà luogo, causa il HCO 3 , Na + e H 2 O.

mancato riassorbimento di Na + , l’escrezione di 1940: la Sulfanilamide, un agente chemioterapico, determinava l'alcalinizzazione delle urine di cane (pH=8). Ciò fu messo in relazione con un'attività inibitoria dell'AC, anche se era improponibile come diuretico.

Punto di partenza della ricerca di inibitori più efficaci della AC dotati di struttura solfonammidica.

Primo diuretico attivo per via orale, inibitore della AC, introdotto in terapia (1953).

Effetto diuretico che dura 8-12 h.

Azione diuretica limitata, poichè interviene l'acidosi metabolica.

Acetazolamide e derivati impiegati nel trattamento del formazione di umor acqueo), negli stati di assenza convulsiva, per correggere stati di alcalosi metabolica e aumentare l'escrezione renale di acidi deboli (ad esempio i barbiturici nei casi di intossicazione).

glaucoma (riduzione della F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

22

Farmaci antiipertensivi

SAR diuretici inibitori dell’anidrasi carbonica (AC)

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici inibitori AC: Sintesi dell’Acetazolamide F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

23

Farmaci antiipertensivi

Diuretici dell’Ansa di Henle Diuretici " diretti ". Agiscono in prevalenza a livello del segmento spesso del tratto ascendente dell'ansa di Henle, dove inibiscono il sistema luminale di simporto Na + -K + /2Cl .

Bloccano quindi il riassorbimento di NaCl , in un segmento del nefrone dove tale riassorbimento è particolarmente efficace.

Producono una diuresi piuttosto intensa. Classe di farmaci caratterizzata da analogie farmacodinamiche più che strutturali.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici dell’Ansa di Henle: derivati solfonammidici Si ha attività ottimale quando sono presenti sostituenti in posizione 2, 3 e 4. Nella posizione 2 o 3 conveniente avere un è gruppo amminico.

Nella posizione 4, oltre al Cl e C 6 H 5 O-, possono essere presenti: C 6 H 5 NH , C 6 H 5 S-, C 6 H 5 CO-.

Gruppi ingombranti in orto rispetto al gruppo SO 2 NH rispetto al Cl. 2 aumentano l’attività F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 24

Farmaci antiipertensivi

Diuretici dell’Ansa di Henle: sintesi della Furosemide

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici dell’Ansa di Henle: sintesi dell’Acido etacrinico F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

25

Farmaci antiipertensivi

Diuretici del tubulo distale (Tiazinici) • • • • • • • Ottenuti da modificazioni strutturali degli inibitori dell’AC, anche se l'attività inibitoria dell'AC dimostrata dai diuretici tiazidici non è correlata alla loro attività saluretica (escrezione di ioni sodio e cloro). Diuretici di media intensità.

Agiscono prevalentemente sui segmenti iniziali del tubulo distale, inibendo il riassorbimento di NaCl , in seguito ad inibizione del cotrasporto Na + -Cl . Causano riassorbimento di Na + in questa zona del nefrone, stimolazione dell'attività della pompa Na + K + ATP-asica dei dotti collettori e aumento di escrezione di K + .

Tiazidi e clortalidone aumentano il riassorbimento di Ca ++ nel tubulo distale. Riducono le resistenze vascolari, proprietà che ne ha consentito l'impiego come farmaci di prima scelta nella cura dell'ipertensione. Altre indicazioni terapeutiche: insufficienza cardiaca congestizia, diabete insipido nefrogeno.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici del tubulo distale (Tiazinici)

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

26

Farmaci antiipertensivi

Diuretici tiazinici: sintesi dell’Idroclorotiazide

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici risparmiatori di potassio • • Agiscono sulla porzione terminale del nefrone (tubuli e dotti collettori), deputata al controllo della omeostasi del potassio.

Hanno una debole azione diuretica, ma dato l'effetto anticaliuretico, vengono usati per compensare la perdita di potassio conseguente all'impiego di altri diuretici (tiazidici e diuretici dell'ansa).

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

27

Farmaci antiipertensivi

Classificazione diuretici risparmiatori di potassio

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici risparmiatori di potassio

Aldosterone

• • L’Aldosterone, agendo sulla trascrizione genica, incrementa l’attività sia dei canali per il Na+ sulla membrana apicale che della ATP-asi Na + /K + sulla membrana basolaterale. Determina un aumento del potenziale elettrico transepiteliale, che facilita il riassorbimento del Na K + .

+ dal lume tubulare (e il suo accumulo interstiziale), con incremento della secrezione di Riassorbimento di Na + e H 2 O Aumento della volemia

Aumento di pressione

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

28

Farmaci antiipertensivi

Diuretici risparmiatori di potassio Lo Spironolattone è un antagonista competitivo sul recettore per l'aldosterone

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Diuretici risparmiatori di potassio Sintesi dello Spironolattone F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

29

Farmaci antiipertensivi

Modulatori colinergici Vedasi Farmaci del sistema colinerigico

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

30

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale α 2 agonisti La Metildopa (L-α-metildopa) attraversa la BEE dove viene decarbossilata ad -(S) Metildopamina, convertita a sua volta in modo stereospecifico nella (1R,2S) Metilnoradrenalina.

Quest’ultima si comporta come agonista α2-adrenergico , inibendo l’attività del sistema simpatico ed abbassando quindi la pressione ematica. Dei tre composti, solo la metildopa è in grado di passare a livello centrale.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale α 2 agonisti Cl H N Cl HN Clonidina N Dexmedetomidina Guanfacina Guanabenz F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 31

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale α 2 agonisti

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale α 2 agonisti E’ possibile osservare la somiglianza strutturale fra noradrenalina e clonidina. Nella clonidina la presenza di due sostituenti in orto impedisce la rotazione dell'anello fenilico.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

32

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione centrale α 2 agonisti Sintesi di Clonidina ed analoghi F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Bloccanti dei recettori adrenergici Bloccanti del neurone adrenergico α-bloccanti β-bloccanti F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 33

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Interferenti con l’accumulo o con il rilascio

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Interferenti con l’accumulo o con il rilascio Sintesi della Guanetidina F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

34

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Inibitori della biosintesi

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica α1 antagonisti • • • • • • La Prazosina è il prototipo di questo gruppo (α1/α2 circa pari a 1000).

E' un importante antagonista competitivo del recettore α1.

Ha anche azione diretta (vasodilatatrice) sulla muscolatura liscia.

Viene utilizzata nel trattamento dell'ipertensione.

Non ha azione cardiostimolante come altri α -bloccanti.

Effetti collaterali : ipotensione ortostatica.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

35

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica α1 antagonisti • Questi composti sono più stabili della prazosina e quindi possiedono un’azione più prolungata.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica α 1 antagonisti • L'anello piperazinico non è essenziale per l'attività α 1 e può essere sostituito con una catena lineare.

È un α 1 antagonista che viene utilizzato come antiipertensivo e nel trattamento dei disturbi della prostata.

È in commercio dal 1999.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 36

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica SAR α 1 antagonisti • • Numerosi studi della relazione struttura-attività hanno permesso di evidenziare che la selettività per i recettori α1 e α2 può essere modulata con opportune sostituzioni in posizione 2.

Il prototipo degli antagonisti competitivi α1-selettivi è il 500-1000).

WB 4101 (α1/α2 circa pari a I due gruppi metossilici in orto determinano elevata affinità. La loro sostituzione o il loro spostamento provocano riduzione di attività.

La configurazione del centro chirale in 2 è determinante.

La presenza del gruppo amminico secondario è importante.

Il ponte etereo non è essenziale, mentre lo è la distanza tra i due sistemi ciclici.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica α 1 antagonisti: sintesi del WB 4101

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

37

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica β

bloccanti

Il DCI è il lead compound degli antagonisti β selettivi. Non ha avuto applicazione pratica in quanto si è dimostrato successivamente un agonista parziale.

Il Pronetalolo è stato il primo β bloccante di interesse terapeutico (I generazione). Utilizzato come antianginoso ed antiaritmico, è stato ritirato in quanto provocava linfosarcomi nei ratti.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica β

bloccanti

21/05/2014

Derivati aril-isopropilamminici Derivati aril-ossi-isopropilamminici F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

38

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica β

bloccanti

• Il Timololo ( Blocadren) viene venduto come singolo enantiomero (forma S) ed è impiegato nel trattamento dell'ipertensione, nell'angina pectoris, negli attacchi cardiaci.

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica β

bloccanti: analogie strutturali

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

39

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica SAR β

bloccanti

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica β bloccanti: sintesi del Timololo F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

40

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Antagonisti β 1 selettivi: relazione struttura selettività

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Antagonisti β 1 selettivi: relazione struttura selettività F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

41

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Antagonisti β 1 selettivi: relazione struttura selettività

21/05/2014

F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Antagonisti β 1 selettivi di ultima generazione F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

42

Antagonismo β

Farmaci antiipertensivi

Modulatori adrenergici ad azione periferica Antagonisti α 1 β Antagonismo α1 F. Ortuso – Chimica Farmaceutica e Tossicologica II

21/05/2014 43