Relazione - IPASVI Torino

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Outcome Clinici , l’esperienza dell’IRCCS, IEO di Milano
Giorgio Magon
Risultati dell’assistenza infermieristica: una sfida da cogliere per esistere
Torino, 2 dicembre 2014
Nursing outcome
Florence Nightingale, morbilità e morbidità militari in Crimea;
Virginia Henderson, indipendenza del paziente (ADL);
– cambiamento misurabile nello stato di salute del paziente correlato alle
prestazioni infermieristiche (Marek);
_ condizione clinica, comportamento o percezione del paziente/caregiver
sensibile agli interventi infermieristici (Gordon);
_ percezione misurabile del paziente o della sua famiglia concettualizzata
come variabile e largamente «influenzata da» o «sensibile a» le cure
infermieristiche (IOWA outcome project);
Nursing outcome
- aspetti dell’esperienza, del comportamento e dello stato di salute del
paziente, che sono determinati, in tutto o in parte, dall’assistenza
infermieristica ricevuta; con variazioni che dipendono dalla qualità e dalla
quantità dell’assistenza stessa (Griffiths).
- lo status di una diagnosi infermieristica dopo un intervento assistenziale;
ovvero, la variazione della diagnosi nel tempo (Warren & Coenen, 1998).
- lo stato, l’insieme o il comportamenti/o e/o le percezioni del paziente,
della famiglia e del caregiver conseguenti ad uno o più interventi
assistenziali (Johnson e Maas 1997) .
Nursing outcome
Esiti rilevanti e pertinenti dell’assistenza infermieristica per i quali esistono
prove di efficacia empirica che evidenziano la relazione tra il contributo
apportato dagli infermieri e i risultati sul paziente. Rappresentano quindi la
conseguenza o gli effetti degli interventi erogati dagli infermieri e si
manifestano con cambiamenti nello stato di salute, nel comportamento o
nella percezione del paziente e/o con la risoluzione del problema attuale
per il quale l’assistenza infermieristica è stata prestata (Doran).
Key Words
Risultato – EBP – GCP- Intervento Professionale
Assistenza Infermieristica determinante di uno scostamento.
Quali e quanti NSO
Lohr - Mortatlità, eventi avversi, complicanze durante il ricovero in
ospedale, guarigione inadeguata, prolungamento del problema clinico,
peggioramento dello stato di salute, declino della qualità di vita;
Hegyvary – Clinici (risposta dei pazienti all’assistenza), Funzionali (ADL),
Finanziari (costi e degenza media) e Percettivi (soddisfazione);
Staggers e Brosch – individuano 3 categorie , centrati sul paziente, sul
provider del trattamento e sull’organizzazione;
Doran – eventi avversi, benessere del paziente, soddisfazione del
paziente.
• Sicurezza
•
•
•
•
•
•
•
•
Efficacia
Compassione
• IADL e Self care
• Soddisfazione del
paziente rispetto
all’assistenza
• Comunicazione
• Ricorso alla
contenzione
Quali e quanti NSO
Lesioni da pressione
Cadute accidentali
ICA, Polmoniti
ICA, Infezioni tratto
urinario
Errori di
somministrazione
Mortalità
ICA, Infezione ferita
chirurgica
Percezione
adeguatezza dello staff
• Livello dello staff
• Soddisfazione e
benessere dello staff
• Skill mix dello staff
• Qualità percepita
dell’ambiente di lavoro
• Tasso di assenze
operatori
• Utilizzo di agenzie per
il reclutamento dello
staff
• Certificazioni staff
(Griffiths)
Quali e quanti NSO
POSITIVI
Evidenziano
il
ruolo
di
prevenzione e il contributo
positivo apportato da infermieri
nell’ambito del processo di cura
NEGATIVI
Forniscono indicazioni per
politiche manageriali e di
gestione del personale,
evidenziando cosa accade ai
pazienti se gli infermieri sono
pochi o vengono sostituiti con
personale non qualificato
Contesto Organizzativo e
Misurazione degli Outcome
La presenza di una cultura del lavoro che tenda a sviluppare cultura professionale,
interdisciplinarietà, disegno organizzativo, equità e giustizia, unitamente alla
presenza di un adeguato numero di operatori con competenze certificate, è in
grado di ridurre la mortalità nei nostri ospedali e centri di cura.
Cultura del lavoro e cultura organizzativa – prerequisito essenziale per l’esercizio
di una professionalità reale, orientata al raggiungimento di standard elevati di
qualità e sicurezza, in grado di determinare le condizioni per outcome
pianificabili, osservabili e misurabili.
Contesto Organizzativo e
Misurazione degli Outcome
Aiken et al. (1997) hanno messo a punto una struttura teorica fondata sulla
premessa che i modelli organizzativi che offrono agli infermieri un’autonomia
sostanziale ed un controllo maggiore delle risorse a livello delle unità operative
e che migliorano le relazioni tra infermieri e medici, consentono di ottenere
migliori outcome per i pazienti, una diminuzione delle complicanze e della
mortalità, nonché un livello maggiore di soddisfazione per gli infermieri stessi.
La soddisfazione dei pazienti rappresenta un outcome di fondamentale rilevanza
per la componente infermieristica (Jennings et al.1999).
Contesto Organizzativo e
Misurazione degli Outcome
Documentare e misurare gli
outcome
Un modo per conoscere, documentare e monitorare il contributo
dell’infermieristica consiste nell’utilizzare un sistema informativo strutturato,
valido e affidabile, sufficientemente sensibile da catturare gli elementi centrali
delle cure infermieristiche in un potente e limitato set di dati. (Palese, 2014)
Per questo negli anni è aumentata l’attenzione verso il Nursing Minimum Data
Set (NMDS), quale strumento adeguato per ottenere specifiche informazioni
sull'assistenza infermieristica dagli esistenti database sanitari (Goossen et al.,
1998; Wereley et al., 1991; Goossen et al., 2002; Goossen et al., 1998 p. 2;
Sermeus et al. 1994)
Documentare e misurare gli
outcome
NMDS insieme minimo di elementi di informazione, caratterizzato da
definizioni uniformi e categorie o dimensioni pertinenti all’assistenza
infermieristica in grado di soddisfare i bisogni di numerosi utenti (Rayan &
Delaney, 1995).
Inizialmente il NMDS non era collegato agli esiti: nei primi modelli, gli
infermieri registravano solamente i problemi dei pazienti e gli interventi
effettuati (Turtiainen et al., 2000).
Solo successivamente sono stati inclusi gli outcome, che costituiscono oggi
l’aspetto prioritario da documentare. Registrare solo gli esiti raggiunti,
piuttosto che tutte le attività svolte, ridurrebbe sensibilmente il tempo che gli
infermieri utilizzano per la documentazione (Palese et al., 2008) .
Esperienza IEO
MATERIALI E METODI
1) Confronto con esperto
2) Focus group
3) Formazione specifica gruppo di lavoro
P
R
E
4) Definizione e condivisione checklist di valutazione
delle cartelle cliniche
5) Analisi 50 cartelle di area medica
T
E
S
T
Esperienza IEO
MATERIALI E METODI
6) studio pilota in area medica
7) Implementazione in tutte le aree con PN attivato
P
O
S
T
8) Analisi 50 cartelle di area medica
9) Focus group
T
E
10) Implementazione nei servizi
S
T
Oncology Nursing Minimum Data Set
ONMDS composto da 15 categorie e 49 esiti
Dolore
Esiti cute e annessi
Esiti da accessi vascolari e trattamenti medici
Esiti gastro-intestinali
Esiti genito-urinari
Esiti respiratori
Esiti da squilibrio idro-elettrolitico
Esiti neurologici
Sicurezza
Disagio psicosociale
ADL
IADL
Stato funzionale
Stato nutrizionale
Self care
accertamento
ACCERTAMENTO VERS 3 PDF.pdf
pianificazione
pianificazione VERS 4 PDF.pdf
Come possiamo valutare gli esiti sensibili all’assistenza
infermieristica?
Necessitiamo di 49 scale?
CTCAE
Il CTCAE è uno strumento elaborato dal National
Cancer Institute ed utilizzato nella sperimentazione
clinica per la descrizione degli eventi avversi legati al
trattamento
Ogni evento avverso viene valutato attraverso una scala
SCALA DI TOSSICITA’
GRADO
DESCRIZIONE
Assenza di AE o parametro entro i
0
limiti della norma
1
Evento avverso lieve
2
Evento avverso moderato
3
Evento avverso severo
Evento avverso che mette in pericolo
4
la vita o invalidante
5
Morte correlata all’AE
LA TRADUZIONE
1
2
3
Sintomi moderati;
alterazione introito (acqua
abbondante, o altri
lubrificanti, dieta morbida,
cibi ricchi d’acqua); flusso
di saliva non stimolata 0.10.2 ml/min.
Difficoltà a mantenere un
adeguato introito
alimentare; indicata la NE o
NPT; flusso di saliva non
stimolata <0.1 ml/min.
4
ESITO
ESITI GASTROINTESTINALI
SECCHEZZA DELLE FAUCI: Dry
Sintomatica (saliva secca
mouth
e densa) senza
Ridotta salivazione nel cavo orale. alterazione significativa
della dieta; flusso di
saliva non stimolata <0.2
ml/min.
STOMATITE: Mucositis oral
Asintomatica o sintomi Dolore moderato; non
Infiammazione della mucosa orale minimi, trattamento non interferisce con
indicato.
l’assunzione di cibo;
indicata la modifica della
dieta.
DISFAGIA: Dysphagia
Difficoltà alla deglutizione
Sintomatica, capace di
mangiare una dieta
normale.
Dolore severo, interferisce
con l’assunzione di cibo.
Sintomatica con
Alterazione severa
alterazione dell’assunzione dell’assunzione di
di cibo/deglutizione.
cibo/deglutizione; indicata
l’ospedalizzazione, NE o NPT.
Conseguenze
potenzialmente fatali,
indicato trattamento
urgente.
Conseguenze
potenzialmente fatali,
indicato trattamento
urgente
Quali outcome ?
1. Aumento del livello di soddisfazione dell’utenza (dati
customer 2010/2014);
2. aumento della soddisfazione dei professionisti (questionari
somm. ad infermieri, medici, coordinatori);
3. miglioramento dei processi di continuità delle cure intra ed
extra ospedaliere;
4.aumento della segnalazione di near miss nella prescrizione
e somministrazione dei farmaci;
5. stimolo alla nascita di progetti complementari
VALORI Complessivi IEO
Domanda n. 003 Accoglienza ed informazioni ricevute sull'organizzazione di reparto
pre nulla soddisfatto
mediamente soddisfatto
molto soddisfatto
2009
2010
2011
3,9
2,5
2,6
19,9
15,2
19,6
76,2
82,3
77,8
2012
2013
2014
1,63
1,6
1
12,8
12
10,2
85,5
86,4
88,8
Domanda n. 005 Assistenza del personale infermieristico
per nulla soddisfatto
mediamente soddisfatto
molto soddisfatto
2009
2010
2011
2,7
2
0,8
13,3
8,9
8,9
84
89,1
90,3
2012
2013
2014
1,2
0,6
0,7
8,4
7,3
5,1
90,4
92,1
94,2
Domanda n. 007 Cure a lei prestate
per nulla soddisfatto
mediamente soddisfatto
molto soddisfatto
2009
2010
2011
2012
1,6
0,5
0,7
0,6
13,3
8,7
7,7
7,5
85,1
90,8
91,6
91,9
2013
0,5
5,8
93,7
2014
0,2
5,5
94,3
Abbiamo mantenuto costante il controllo sui dati rivevati dalla customer sactisfaction
Estratto dal report IEO della customer sactisfaction degli anni 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014 di cui si riportano le domande n. 003, 005,
007, rappresentative per la soddisfazione dell’utenza rispetto ai professionisti infermieri.
© IEO 2013
26
4) L’avere un’infermiere di riferimento le ha dato maggiore sicurezza?
6 mesi
12 mesi
si
89
98
no
10
2
non risposta
1
0
100
100
sempre
79
90
frequentemente
18
10
raramente
2
0
mai
0
0
non risposta
1
0
100
100
sempre
63
77
frequentemente
29
22
raramente
2
1
mai
3
0
non risposta
3
0
100
100
sempre
79
89
frequentemente
19
10
raramente
0
0
mai
0
0
non risposta
2
1
100
100
Totale
5) Si è sentito/a ascoltato/a dal suo infermiere di riferimento?
Totale
6) Ha potuto parlare con il suo infermiere di riferimento riguardo
all'andamento della sua degenza?
Totale
7) Quando ha rivolto domande agli infermieri, con quale frequenza ha
ottenuto risposte?
Totale
ANALISI DATI-"Valutazione a 6/12 mesi dall'implementazione del modello per l'erogazione dell'assistenza infermieristica del Primary Nursing".
Questionario per il paziente
A 6 mesi questionari somministrati n. 190 - questionari compilati n. 188 A 12 mesi questionari somministrati n. 132 - questionari compilati n.
132 Valori espressi in %
Il livello soglia, al di sotto del quale sono state predisposte azioni di miglioramento, si è definito corrispondente al 90%
© IEO 2013
27
8) Ha ritenuto le risposte ricevute comprensibili?
6 mesi
12 mesi
si
87
99
no
10
0
non risposta
3
1
100
100
66
90
26
8
8
2
100
100
si
77
98
no
12
0
non risposta
11
2
100
100
si
64
83
no
11
6
non lo ritengo necessario
10
6
non risposta
15
5
100
100
79
87
7
5
10
5
4
3
100
100
Totale
si
9) L’infermiere di riferimento le ha presentato il collega che, al termine del turno, le ha dato il
no
cambio?
non risposta
Totale
10) Ha percepito continuità nell’assistenza, tra un turno e l'altro degli infermieri?
Totale
11) Il suo infermiere di riferimento l’ha coinvolta nell'organizzazione della dimissione?
Totale
si
12) I suoi familiari, previo suo consenso, sono stati coinvolti durante la degenza e al momento no
della dimissione?
non lo ritengo necessario
non risposta
Totale
ANNO
TURNOVER NEGATIVO
ASSENTEISMO NON
PROGRAMMATO
2009
7,20 %
-
2010
5,10 %
3,80 %
2011
6,70 %
4,80 %
2012
6,90 %
3,90 %
2013
4,30 %
4, 00 %
Questionario infermieri 12 mesi; domanda 3
"Ritiene che il Primary Nursing risponda
adeguatamente alle necessità dei pazienti?"
Questionario infermieri 12 mesi; domanda 4
"Ritiene che il Primary Nursing risponda
adeguatamente alle sue aspettative
professionali?"
7% 0%
0%
14%
43%
35%
58%
43%
molto
abbastanza
un po'
per nulla
molto
abbastanza
un po'
per nulla
Descrizione dell’andamento dell’Incident Reporting nel
2013
Il trend delle segnalazioni si mantiene generalmente in aumento nel corso degli
anni 2009-2013, sia in termini di segnalazioni assolute che indicizzate al numero di
ricoveri. La maggior parte (790, il 68% del totale) è rappresentata da near miss
(eventi non accaduti perché intercettati da una barriera di protezione). La
prevalenza di near miss è stata finora considerata un fattore positivo, permettendo
di agire preventivamente sugli errori che potrebbero in futuro, se ripetuti e non
intercettati, portare ad un evento effettivo con danno.
Analogamente agli anni precedenti, la maggior parte delle segnalazioni proviene da
infermieri (55%).
Percentuale di segnalazioni infermieristiche su totale di segnalazioni di
eventi indesiderati
1400
90%
1308
77%
80%
1144
1200
70%
1000
928
872
829
60%
65%
800
50%
40%
600
27%
30%
400
18%
16%
20%
200
10%
0
0%
2009
2010
Totale Segnalazioni
2011
2012
2013
% Segnalazioni Infermieristiche
Gli standard JCI
Capitolo: Obiettivi Internazionali per la sicurezza del paziente (IPSG)
… Migliorare l’efficacia della comunicazione tra gli operatori…
Le consegne face to face e la relazione diretta tra i professionisti
e tra i professionisti e il paziente
Capitolo:Qualifiche e formazione del personale (SQE)
...L’organizzazione utilizza un processo predefinito a garanzia che
conoscenze e capacità del personale sanitario corrispondano ai
L’assegnazione con case method e l’elaborazione della matrice delle abilità.
bisogni dei pazienti…
… L’organizzazione ha una procedura standardizzata per identificare
le responsabilità infermieristiche e per assegnare gli incarichi clinici
in base alle credenziali di ciascun infermiere e ai requisiti normativi…
o u
F
Capitolo: Educazione del paziente e dei familiari (PFE)
…L’organizzazione fornisce l’educazione sanitaria a supporto della
partecipazione attiva del paziente e dei familiari alle decisioni
terapeutiche e ai processi assistenziali…
Capitolo: Diritti del paziente e dei familiari (PFR)
…L’organizzazione supporta il diritto di partecipazione al processo
di cura del paziente e dei familiari…
cs
La pianificazione condivisa delle cure e la pianificazione del educazione
verso il self care
La condivisione del piano di cura con il paziente e tutti i
responsabili delle cure
Capitolo: Cura del paziente (COP)
…Esiste un processo atto a integrare e coordinare l’assistenza fornita
a ciascun paziente…
La presa in carico della persona nella continuità delle cure
Capitolo: Accesso all’assistenza e continuità delle cure (ACC)
…L’organizzazione progetta e implementa processi atti a garantire
la continuità dei servizi sanitari offerti al paziente al suo interno e
il coordina mento tra gli operatori sanitari…
Il coordinamento intra ed extra ospedaliero delle cure
GRAZIE !
Dott. G. Magon
Direttore SITRA
IRCCS – Istituto Europeo di Oncologia
Milano