colorazione - Master in Pneumologia Interventistica

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Transcript colorazione - Master in Pneumologia Interventistica

La citologia agoaspirativa:
metodologia e R.O.S.E.
Cristina Maddau
Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica
Unità Operativa di Citopatologia
CITOLOGIA AGOASPIRATIVA POLMONARE
TBNA: AGOASPIRATO TRANSBRONCHIALE
EBUS-TBNA
LESIONI PERIFERICHE
FNA: AGOASPIRATO TRANSTORACICO
TAC guidato
Il 70-80% dei tumori polmonari
al momento della diagnosi non è
resecbile e quindi il materiale
diagnostico è rappresentato da
preparati citologici o da piccole
biopsie.
Il prelievo citologico deve fornire materiale
adeguato per consentire la diagnosi , la
tipizzazione sia morfologica che bio-molecolare.
E’ fondamentale giungere alla diagnosi prima
di iniziare qualsiasi trattamento terapeutico,
utilizzando la procedura meno invasiva per il
paziente.
I tumori polmonari. Linee guide per la pratica clinica, 2009
CITOLOGIA AGOASPIRATIVA
Definizione della natura delle lesioni
Classificazione dell’ istotipo
Identificazione delle metastasi
Definizione di istotipo nei pazienti non operabili
Determinazione di fattori prognostici e delle
mutazioni :EGFR , ALK, ecc
P. Boccato, Citopatologia Diagnostica,vol.VIII/1
CITOLOGIA POLMONARE
La buona qualità del preparato
è alla base di una corretta interpretazione diagnostica
Operatori competenti e con esperienza
Materiale mal conservato o degenerato
Scarsa cellularità
Necrosi e infiammazione
Stretta collaborazione con gli operatori:
endoscopisti, clinici, patologi,radiologi,ecc
Notizie cliniche ed anamnestiche
T.B.N.A.
Preparazione del materiale citologico
 allestimento dei preparati
 fissazione
 colorazione
 citologia on-site
Allestimento
Il materiale prelevato deve essere
strisciato immediatamente
1. Materiale solido/semisolido
Degenerazione
2. Materiale liquido
Se materiale prelevato è liquido viene posto in una provetta
o contenitore con il fissativo e processato in laboratorio
 la tecnica di centrifugazione
 la tecnica dello strato sottile.
CITOLOGIA IN FASE LIQUIDA
1.
2.
3.
dispersione del materiale aggregato
aspirazione e raccolta delle cellule su di un filtro
trasferimento delle cellule sul vetrino in un’area
circolare in monostrato
Striscio
Striscio
Colorazione Papanicolaou
Strato sottile
Strato sottile
T.B.N.A.
Preparazione del materiale citologico
 allestimento dei preparati
 fissazione
 colorazione
 citologia on-site
Fissazione
La fissazione deve essere fatta immediatamente
per evitare fenomeni di essiccamento e/o degenerazione
La fissazione può essere fatta con:
• immersione in alcool etilico a 95%
• fissativo spray
• fissazione all’aria
“L’errata fissazione è fonte di diagnosi non
accurata e pregiudica la valutabilità
del preparato”
rigonfiamento cellulare
distorsione del citoplasma
P. Boccato, Citopatologia Diagnostica,vol.VIII/1
Degenerazione
da tardiva o
errata
fissazione
T.B.N.A.
Preparazione del materiale citologico
 allestimento dei preparati
 fissazione
 colorazione
 citologia on-site
Colorazioni in
Citologia Polmonare
Papanicolaou
Ematossilina-eosina
May-Grunwald Giemsa
T.B.N.A.
Preparazione del materiale citologico
 allestimento dei preparati
 fissazione
 colorazione
 citologia on-site
Il termine cyto-assistance è citato nella
letteratura internazionale con diversi sinonimi
 Near patient FNA diagnosis: NPFD
 Immediate on site interpretation of FNA
 Cyto-assisted US-guided biopsy
 Real time cytology
 Rapid On Site Evaluation: ROSE
R.O.S.E.




Allestimento dei preparati
Valutazione dell’adeguatezza
Eventuale ripetizione e/o altre indagini
Un immediato orientamento diagnostico
 Riduzione dei tempi diagnostici
 Riduzione rischi e complicanze per il
paziente
 Procedura di basso costo, ma con elevato
rendimento diagnostico
Gasparini, Respiration 2005
ROSE
Prelievo eseguito dal radiologo, dal pneumologo interventista,
dal patologo
Allestimento eseguito da personale tecnico, infermieristico, dal
citopatologo
Valutazione adeguatezza materiale: citopatologo o dal
pneumologo dopo specifico training
Inquadramento pre-diagnostico on-site: citopatologo
dedicato alla patologia polmonare
Giorni fissi di sedute bioptiche programmate, con pazienti pre-selezionati
RUOLO DEL CITOPATOLOGO ON-SITE
Definire se il materiale è ADEGUATO o meno per ogni
prelievo effettuato
Decidere se il materiale è sufficiente per una diagnosi di
certezza, anche solo dopo un prelievo
Formulare una diagnosi preliminare
Allestire preparati e campioni per le eventuali indagini
di completamento diagnostico e prognostico
Prevedere la possibilità di eseguire le indagini molecolari
necessarie nel sospetto di adenonocarcinoma
Colorazioni rapide
Ematossilina
Rapida
Diff-Quick
Papanicolaou
M.G.G.
COLORAZIONE RAPIDA
 Fissazione in alcool a 95° per 20’’
 Lavaggio rapido in acqua corrente
 Colorazione in Ematossilina per 20-30’’
 2 lavaggi rapidi in acqua corrente
 Passaggio in alcool a 95° per 10’’
 Colorazione con EA50 per 15’’*
 Lavaggio rapido in acqua corrente*
 Montaggio con mezzo acquoso
I passaggi con l’asterisco possono essere saltati
colorazione rapida
colorazione rapida
colorazione Papanicolaou
VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA
Non ci sono dati concordi in letteratura
La valutazione dell’adeguatezza è un criterio soggettivo
specialmente in assenza di parametri definiti ed inoltre
ha una scarsa riproducibilità interosservatore
•I criteri di adeguatezza variano a seconda della lesione target
Nella TBNA di un linfonodo viene definita valutando la
quantità di linfociti sufficiente ad escludere una metastasi
E’ difficile definire QUANTI linfociti sono sufficienti
Skov BG, Baandrup U, Jakobsen GK et al. Cytopathologic diagnoses of fine-needle aspirations
from endoscopic ultrasound of the mediastinum: reproducibility of the diagnoses and
representativeness of aspirates from lymph nodes. Cancer 2007;111:234–41.
CRITERI DI ADEGUATEZZA:
1. Linfociti
La componente linfoide deve essere costituita da almeno 40 linfociti
per campo microscopico nel punto piu’ cellulato del vetrino.
*Endobronchial ultrasound-guided transbronchial needle aspiration cytology: a state of the art
review, Cytopathology Vol 2 Issue 1 pages 6–26, February 2010
S. E. H. Cameron, R. S. Andrade
2. Riconoscimento delle cellule bronchiali
L’epitelio respiratorio può mostrare
modificazioni reattive far pensare ad un
adenocarcinoma ben differenziato
Le cellule bronchiali possono essere introdotte durante il prelievo, più
raro è il riscontro di macrofagi alveolari e di elementi flogistici.
….macrofagi alveolari
Campioni non diagnostici
materiale alterato da sangue
allestimento non idoneo
campioni in cui sono presenti elementi cellulari
normali, come macrofagi e cellule bronchiali
…..quando non è adeguato, si ripete
Se il numero massimo di passaggi consigliati (3-5)
non dà risultati si passa ad un altro target
Oppure
si ipotizza una altra modalita’ diagnostica
Prelievo adeguato con assenza di malignità
Amartoma- amartocondroma
Processi infiammatori
Funghi
Ascessi
Granulomi- Sarcoidosi: sensibilità EBUS-TBNA 83,3%
Flogosi
Sensibilità 75%-95% - Specificità 95%-100%
Accuratezza diagnostica 96%
“Falsi Positivi”
(0%-4%)
errore interpretativo
Iperplasia reattiva
atipica
Infiammazione granulomatosa
Polmonite
Effetti radio/chemioterapia
“Falsi Negativi”
( 1%-28%)
problemi tecnici
sede della lesione
errato posizionamento dell’ago
necrosi e flogosi perilesionale
problemi interpretativi
neoplasie ben differenziate
Chest 2004 Feb;125(2):532-40
INDICAZIONI CLASSIFICATIVE
Diagnosis of Lung Cancer in Small Biopsies and Cytology
Implications of the 2011 International Association for the Study of Lung Cancer/
American Thoracic Society/European Respiratory Society Classification
William D. Travis, MD; Elisabeth Brambilla, MD; Masayuki Noguchi, MD; Andrew Nicholson, MD; Kim Geisinger, MD; Yasushi
Yatabe, MD; Yuichi Ishikawa, MD; Ignacio Wistuba, MD; Douglas B. Flieder, MD; Wilbur Franklin, MD; Adi Gazdar, MD; Philip
S. Hasleton, MD; Douglas W. Henderson, MD; Keith M. Kerr, MD; Iver Petersen, MD; Victor Roggli, MD; Erik Thunnissen, MD;
Ming Tsao, MD
Diagnosis of Lung Adenocarcinoma
in Resected Specimens
Implications of the 2011 International Association for the Study of Lung Cancer/
American Thoracic Society/European Respiratory Society Classification
William D. Travis, MD; Elisabeth Brambilla, MD; Masayuki Noguchi, MD; Andrew Nicholson, MD; Kim Geisinger, MD; Yasushi
Yatabe, MD; Yuichi Ishikawa, MD; Ignacio Wistuba, MD; Douglas B. Flieder, MD; Wilbur Franklin, MD; Adi Gazdar, MD; Philip
S. Hasleton, MD; Douglas W. Henderson, MD; Keith M. Kerr, MD; Iver Petersen, MD; Victor Roggli, MD; Erik Thunnissen, MD;
Ming Tsao, MD
CLASSIFICAZIONE CITOLOGICA
ADENOCARCINOMA: 50%-60%
SQUAMOSO: 30%.35%
GRANDI CELLULE: 10%
Indagini ICC per classificare i NSCLC-NOS
Carcinoma a piccole cellule
Meno comuni: carcinoma
sarcomatoide,
carcinoide tipico e atipico,
carcinoma tipo ghiandole
salivari .
Altri tipi estremamente rari.
METASTASI
La citologia è accurata nel 90-100% dei
NSCLC ben differenziati e nei
carcinomi a piccole cellule
Nei carcinomi scarsamente differenziati,
nei carcinomi a grandi cellule, i soli criteri
citologici possono non essere sufficienti per
l’identificazione dell’istotipo.
In questi casi è necessario affiancare
all’esame citologico lo studio di
immunocitochimico di marcatori per
la distinzione degli istotipi nei NSCLC
ANTICORPI
Adenocarcinoma polmonare
TTF1, Napsina A , CK7
Carcinoma cellule squamose
P63 , citocheratina 5/6
SCLC
Carcinomi neuroendocrini
CD56, Cromogranina, TTF1
Categoria NSCLC-NOS: inferiore al 5%
ADENOCARCINOMA
Aggregati cellulari con cellule coese in monostrato
Strutture
acinari e papillari
Citoplasma
basofilo, abbondante, finemente vacuolizzato
o con grossi vacuoli (muco)
Nucleo
eccentrico, grande,pallido
Cromatina
chiara, finemente dispersa
Nucleolo
prominente,spesso multiplo,piccolo o più grande
Strutture acinari e papillari
Presenza di muco
Nucleo eccentrico, grande
Nucleoli prominenti
Aggregati cellulari con cellule in monostrato
CARCINOMA SQUAMOSO
cellule isolate pleomorfe
larghi lembi di cellule in monostrato
nucleo ingrandito, ipercromico, picnotico
citoplasma orangiofilia o basofilo
cromatina irregolarmente dispersa e ipercromica
infiammazione e necrosi
CARCINOMA SQUAMOSO
cellule cheratinizzate
cellule pleomorfe
CARCINOMA A PICCOLE CELLULE
Cellule piccole disperse picnotiche
Molding
Necrosi tumorale
DIFFICOLTA’ DIAGNOSTICHE
….sospetto di microcitoma
La diagnosi differenziale è:
• SCLC / linfociti
• SCLC/ linfoma
diviene fondamentale conservare una buona quota di
materiale per le indagini immunocitohimiche, poiché
la morfologia da sola non sempre puo’ dare una
risposta di certezza
Diagnosi citologica: carcinoma a piccole cellule
CD56+
CD 56+
TBNA:
Adenocarcinoma
polmonare
TTF1+
METASTASI POLMONARI
Le metastasi polmonari si ritrovano nel
30-50% dei pazienti con pregressa storia neoplastica,
ma possono rappresentare il primo esordio del tumore
Adenocarcinomi
mammella, rene
intestino, prostata
Carcinomi squamosi
sede anatomica adiacente
al tratto respiratorio
Melanomi , sarcomi, linfomi
DIFFICOLTA’ DIAGNOSTICHE : paziente con pregresso
adenocarcinoma del retto.
La diagnosi differenziale è: Carcinoma primitivo / metastasi
anamnesi del paziente,dati clinici/radiologici
Metastasi da adenocarcinoma del colon
Citocheratina 20 +
TBNA: paziente con pregressa neoplasia della mammella.
Recettore estrogenico +
Recettore progestinico +
TTF1-
Recettore estrogenico
Recettore progestinico
TBNA:
paziente pregresso melanoma
Grazie per l’attenzione