ROMANIA: CACCIA ALLA TORTORA

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ROMANIA: CACCIA ALLA TORTORA
2014-2015
Fra i vari uccelli che nel periodo dell’apertura estiva sono
oggetto di caccia attiva la tortora rappresenta senza dubbio una
delle prede più ambite soprattutto da parte dei cacciatori di
minuta selvaggina che vi dedicano grande tenacia e molta
passione. II sistema più praticato è quello dell'appostamento da
un capannello posticcio di frasche, ben mimetizzato con la
vegetazione locale , in prossimità dei luoghi di pastura o di
maggiore traccheggio e di affilo dei selvatici.
Nelle prime ore del mattino dalla levata del sole fino verso le
nove le tortore, con volo veloce e falchettante, si recano in
piccoli branchi a procurasi il cibo nei terreni agricoli, nei campi
aperti e nelle brughiere, nelle campagne ricche di stoppie con residui di colture cerealicole, grano orzo avena e
mais, di cardare secche, di macchiette di sambuco e di appezzamenti di girasole dei cui semi maturi sono
particolarmente ghiotte.
Le zone prescelte devono essere ricche di acqua, canali di bonifica, fosse di irrigazione, fiumi e ruscelli con gli
argini coperti da boschetti o da piante isolate dove questi sospettosi e diffidenti uccelli corrono subito a
mettersi al sicuro al primo allarme.
A mano a mano che il sole si alza sull'orizzonte e il caldo si fa sentire le tortore si dirigono prima
all'abbeverata e poi si rifugiano fra le folte e fronzute chiome dei boschi circostanti dove rimangono immobili
e ben nascoste durante l'afa canicolare fino alle prime ore dopo mezzogiorno quando si spostano nuovamente
in cerca di pastura, pressappoco con le stesse abitudini del mattino.
La caccia al 'beverino' si pratica nei luoghi dove i selvatici si recano a dissetarsi. Nella mattinata da verso le
nove alle undici e nel primo pomeriggio quando gli uccelli si rimettono in movimento dopo la sosta meridiana.
Gli specchi d'acqua preferiti sono quelli appartati e solitari ombreggiati da filari di alberi, situati in aree
tranquille e silenziose, lontano da movimenti di persone e da rumori di macchine agricole.
La caccia all’appollo si pratica sull’imbrunire al margine dei boschi e delle foreste dove le tortore vanno a
rifugiarsi per il riposo notturno. Questi “posatoi” sono facilmente individuabili dalle numerose fatte e dalle
spennate che si rinvengono sul terreno ai piedi degli alberi. Gli uccelli cominciano ad arrivare, isolati o in
gruppetti, di regola un'ora prima che il sole tramonti dietro la linea dell'orizzonte. Generalmente dove si è
sparato bene la sera avanti si fanno scarsi carnieri il giorno seguente, per cui queste poste serali vanno
cambiate in continuazione.
In Romania la caccia alla tortora è soprattutto legata alla
migrazione estivo-autunnale proveniente dai territori dell'Est
Europeo e del Continente Euro-Asiatico. Per le tortore di “passo”
la sosta di grossi contingenti di uccelli, generalmente compresa fra
l'ultima decade di agosto e la prima decade di settembre, può essere
più o meno lunga e condizionata oltre che dalla situazione meteo
anche dalla maturazione delle vaste piantagioni di girasole e quindi
dalle possibilità maggiori o minori per questi selvatici di soddisfare
le esigenze alimentari di cui hanno bisogno per sostenere il lungo
viaggio migratorio.
Ai primi temporali estivi , accompagnati da forti acquazzoni con
abbassamento della temperatura atmosferica le tortore partono
speditamente verso le regioni e i quartieri di svernamento
dell'Africa centro-orientale e dell'Asia Minore.