Nuovo indirizzo: agrario con alimentare e industriale

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Transcript Nuovo indirizzo: agrario con alimentare e industriale

VENERDÌ 23 GENNAIO 2015
Gela
LA SICILIA
.29
I «VICINI MOLESTI» HANNO RESPINTO LE ACCUSE DAVANTI AL GIP VACCARO
«Abbiamo più volte denunciato chi oggi ci accusa di stalking»
Chiesta la revoca del divieto di accesso
e dimora nella casa di abitazione
Hanno negato tenacemente di avere
assunto comportamenti persecutori
nei confronti del vicini di casa e, a
sostegno della loro autodifesa, hanno
ribaltato le posizioni, sostenendo di
essere loro le vittime. E’ in sintesi il
contenuto dell’interrogatorio reso ieri
al giudice per le indagini preliminari
presso il tribunale di Gela, Veronica
Vaccaro, dal cinquantaquattrenne G.
M. e dai suoi familiari, raggiunti tre
giorni fa da un’ordinanza con la quale
in breve
Lotta all’amianto
arriva Prunetti
Il comitato No Muos di Gela,
con la collaborazione
dell’Osservatorio Nazionale
Amianto ha organizzato per
il 26 gennaio alle 18,30 alla
libreria Mondadori la prima
tappa del tour siciliano di Alberto Prunetti, autore
del volume Amianto, una storia operaia. Lo scrittore
toscano racconterà la storia del padre e di Casale
Monferrato del luogo simbolo delle morti per la
polvere bianca.
ARTICOLO 4
Soddisfazione per le tre scuole gelesi all’Expo
La segreteria provinciale di Articolo 4 ha diffuso un
comunicato con cui esprime soddisfazione per
l’ottimo risultato ottenuto dalle tre scuole gelesi
l’Itis, il Vittorini e la Romagnoli che parteciperanno
a “Expo 2015” rappresentando l’intera provincia di
Caltanissetta. “Auspichiamo che questo traguardo
che conferisce lustro alla pubblica amministrazione
e alle scuole della nostra città - ha detto Giuseppe Di
Dio - possa servire come monito per una maggiore
attenzione ai bisogni e alle necessità che il mondo
della scuola richiede”
DISCARICA ABUSIVA A MANFRIA
Crescono i rifiuti e l’allarme tra i residenti
Sta diventando una vera e propria emergenza la
discarica abusiva sita all’ingresso di Manfria. Cresce
di giorno in giorno in lunghezza e larghezza ed i
rifiuti stanno invadendo la sede stradale mettendo
in pericolo l’incolumità degli automobilisti. Tra i
rifiuti ingombranti oltre a mobili ed
il Gip del Tribunale ha imposto loro il
divieto di dimora e di accesso nella
propria abitazione perchè indagati di
stalking condominiale.
Un’ipotesi accusatoria che l’intero
nucleo familiare si è visto piombare
addosso a seguito delle denunce
sporte da una loro vicina di casa che
lamentò comportamenti persecutori
messi atto ai suoi danni da G. M. e dai
suoi familiari. La famigliola di
presunti stalker è stata interrogata
nella mattinata di ieri dal Gip del
Tribunale Veronica Vaccaro alla quale
il difensore degli indagati, l’avv. Flavio
Sinatra, ieri stesso ha chiesto la
revoca del provvedimento emesso
dal Gip che vieta alla famigliola di
mettere piede nella propria
abitazione a tutela della serenità della
presunta parte offesa.
All’atto di formulare l’istanza di revoca
del provvedimento spiccato nei
confronti di G. M. e dei suoi familiari,
l’avv. Sinatra ha prodotto al Gip
Vaccaro un sfilza di denunce per
lesioni, minacce e stalking presentate
nel tempo dalla famigliola di presunti
stalker contro la presunta parte offesa.
Sull’istanza difensiva il Gip Vaccaro si
pronunzierà nelle prossime ore. Nel
corso dell’interrogatorio, gli indagati
hanno respinto tenacemente le accuse
e si sono definiti vittime di chi li ha
denunciati, sostenendo di avere subito
diverse angherie per le quali in diverse
occasioni si erano visti costretti a
rivolgersi alla giustizia.
IL PALAZZO DI GIUSTIZIA
D. V.
IL PROGETTO «CILIEGINO» DI AGROVERDE. Ancora sviluppi in vista della seduta consiliare di lunedì
Le forze politiche reclamano chiarezza
E’ stata rinviata l’udienza per il concordato della Mondello Spa
Rinviata al 25 febbraio, per indisponibilità del presidente, l’udienza al Tribunale di Gela sul concordato dell’impresa
Mondello, un caso legato alla vicenda
del cantiere per la costruzione delle
serre fotovoltaiche del progetto di Agroverde e che coinvolge tante imprese e
fornitori locali che hanno prestato la
loro opera per l’impresa Mondello senza ricevere il pagamento.
E’ uno dei risvolti di un progetto che
fa discutere tanto e su cui sono puntate
ancora le attese del territorio. Intanto il
consiglio comunale è stato convocato
dal presidente Fava per lunedì sera con
all’ordine del giorno proprio lo stato
del progetto Agroverde. «Se c’è qualche
alternativa per salvare il progetto– ha
commentato il presidente Fava – è bene
che se ne parli». «A noi non interessa sapere chi finanzia il progetto – è il commento del sindaco Fasulo – sono fatti
che riguardano Agroverde. Vogliamo
chiarezza sulla situazione. Si faccia ora
per non trascinarla lungo tutta la campagna elettorale».
Nelle ultime settimane sono accaduti dei fatti che saranno oggetto di discussione in aula. Da una parte c’è Agroverde che dice di avere i finanziatori
ma c’è bisogno di tempo, anche per vedere regolati i rapporti tra Regione e
Stato sui fondi Cipe destinati alla parte
agricola del progetto. E’ di due giorni fa
una lettera in cui la Regione scrive al Mise rassicurandolo sulla sua quota parte
di 14 milioni di euro di fondi e dando la
disponibilità a sottoscrivere gli atti necessari. Dall’altra parte ci sono stati consiglieri comunali e lo stesso presidente
Fava che hanno seguito un confronto tra
l’avv. Orazio Rinelli in rappresentanza di
nuovi finanziatori ed il presidente di
Agroverde Stefano Italiano. A quest’ultimo è stata presentata una lettera d’intenti in cui i finanziatori chiedono la
cessione dell’intero progetto (la spesa di
realizzazione è stata stimata in 300 milioni di euro), dei contributi Cipe e delle aree su cui sorgerebbero serre con
tetti fotovoltaici per 80 megawatt ed
un impianto termodinamico per 30
MW. I finanziatori pagherebbero le
somme dovute alla Mondello e ai proprietari terrieri lasciando alla cooperativa agricola le serre in comodato d’uso.
Una proposta a cui Agroverde non ha
dato risposta non si sa se perchè ha già
i suoi finanziatori o perchè non la ritiene accettabile considerato che si tratta
di cedere il progetto o ancora perchè
non la considera solida ed affidabile.
Bocche cucite in casa Agroverde. Il progetto fonda infatti le sue radici non tanto sul fotovoltaico quanto sull’agrindustria. E forse sarebbe il caso di chiedere
LA POSA DELLA PRIMA PIETRA NEL GIUGNO 2013
Il silenzio della cooperativa su una
lettera d’intenti presentata
dall’avvocato Rinelli
ad Agroverde non tanto chi sono i finanziatori e se li ha ma se il progetto così
come è oggi ha tecnicamente le potenzialità di creare vero sviluppo ed occupazione. Che è poi quello che dovrebbe
interessare in primis alla politica.
M. C. G.
AL PROCESSO «AGORÀ» IN APPELLO
IL PROCESSO «INFERIS» CONTRO IL CLAN ALFIERI
Avanzate dalla difesa
Alla sbarra in Tribunale
2 richieste d’assoluzione il «terzo polo» della mafia
elettrodomestici fuori uso anche casse di pesce e di
frutta. Nei giorni scorsi c’è chi ha pensato di
risolvere il problema appiccando il fuoco ai rifiuti.
Le fiamme hanno toccato solo una piccola parte
della maxi discarica. Dall’ amministrazione
comunale nessuna iniziativa per eliminare la
discarica ma soprattutto reprimere il fenomeno
cominciando dalle multe a chi viene scoperto a
gettare rifiuti.
IPAB «ANTONIETTA ALDISIO»
La Cgil chiede incontro col sindaco per i lavoratori
La Cgil con il segretario provinciale Ignazio Giudice
ha chiesto un incontro urgente al sindaco Fasulo e al
presidente del cda dell’Ipab «Antonietta Aldisio» per
conoscere quali idee, progetti, attività si stanno
attivando al fine di erogare le 16 mensilità arretrate
di retribuzioni ed i 4 anni di indennità accessorie al
personale.
FARMACIE DI TURNO
Servizio diurno: Pintaudi, via G. Verga n. 104. Tel.
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Protezione Civile 0933-938312.
La difesa è stata ancora di scena, ieri in
Appello a Caltanissetta, al processo per
mafia, estorsioni e traffico di sostanze
stupefacenti “Agorà” che si celebra
contro sette persone ritenute legate al
clan della Stidda. Sono state due le
richieste di assoluzione avanzate alla
Corte per altrettanti imputati già
riconosciuti colpevole, in primo grado,
di avere messo le mani nell’illecito. A
formulare le richieste è stato l’avv.
Maurizio Scicolone nell’interesse di
Alessandro Peritore, un ventitreenne già
condannato in primo grado a 2 anni per
associazione finalizzata al traffico di
droga, e per Emanuele Palazzo il
cinquantaseienne indicato come il
“deus ex machina” degli affari illeciti sui
quali i Carabinieri sollevarono il
coperchio con l’inchiesta “Agorà” ed
indicato come il nuovo capo del clan
degli Stiddari.
Per il suo ruolo apicale negli ambienti
degli Stiddari, Palazzo rischia di vedersi
confermare la condanna a 16 anni di
prigione che si vide infliggere dal
giudice per le udienze preliminari di
Caltanissetta che, in primo grado, lo
giudicò con l’abbreviato. Per i due
imputati, l’avv. Scicolone, ha chiesto alla
Corte di accogliere i motivi d’appello e
di riformare la sentenza di condanna in
assoluzione per non avere commesso il
fatto. Il processo è stato aggiornato al 3
febbraio per l’arringa dell’avv. Michele
Micalizzi. Lo stesso giorno, la Corte
potrebbe emettere la sentenza.
D. V.
Con l’esame dei testi d’accusa è
entrato nel vivo in Tribunale il
processo “Inferis” contro sette
persone rimaste coinvolte
nell’omonima operazione con la
quale nel gennaio di due anni fa si
ritenne di avere fatto scacco al
gruppo Alfieri, ovvero a quello che
viene indicato come il “terzo polo”
della mafia.
Agli incriminati furono contestate a
vario titolo le accuse di mafia,
estorsioni, usura, racket delle case
popolari, furti e danneggiamenti. Per
questo accuse, sotto processo in
Tribunale ci sono Francesco D’Amico,
Francesco Alma, Rosario Consiglio,
Felice Mirko Eros Turco, Giuseppe
Vinci e Giuseppe Palmieri.
Ieri davanti al collegio giudicante
presieduto dal dott. Paolo Fiore
hanno deposto due sovrintendenti
della Squadra Mobile di Caltanissetta
che si occuparono delle indagini. I
testi hanno tracciato il modo in cui fu
condotta l’attività d’indagine che ha
permesso di ricostruire la rete che si
muoveva attorno al boss Giuseppe
Alfieri “u ierru” e di accertare anche il
modo in cui si muoveva il mercato
delle angurie in città, settore, questo
in cui il gruppo Alfieri voleva imporre
la propria leadership.
Il processo è stato aggiornato al 26
febbraio per l’esame del collaborante
Emanuele Cascino, ex “pupillo” del
boss Alfieri.
D. V.
ALL’ITS «EMANUELE MORSELLI» DI PIANO NOTARO
Nuovo indirizzo: agrario con alimentare e industriale
Adesso si attende soltanto l’ufficializzazione da parte dell’Ufficio regionale
Serve solo la firma che garantisce
l’ufficialità, ma già all’Itis «Emanuele Morselli» guidato dal prof.
Andrea Tommaselli si respira aria
nuova con l’indirizzo agrario,
agroalimentare e agroindustriale.
Un nuovo corso tecnico che
possa dare agli studenti una
nuova occasione di apprendimento, un percorso scolastico
che possa permettere di intravedere nei vecchi mestieri una occasione lavorativa.
«Manca solo l’ok dall’Ufficio
scolastico regionale – ha detto il
dirigente scolastico Tommaselli
– ma non vogliamo farci trovare
impreparati all’appuntamento
così abbiamo pronte le convenzioni da firmare con il Comune di
Gela e Butera. Le due amministrazioni, infatti, sono state sensibili alla nuova programmazione
così il comune di Gela assegnerà
tre ettari di terra in contrada
Montelungo, mentre il sindaco di
ANDREA TOMMASELLI
Butera in una zona di sua pertinenza. Ma stiamo lavorando anche per creare una sinergia con le
aziende agricole e vitivinicole
presenti nella zona in modo da
permettere agli studenti di formarsi non solo dal punto di vista
teorico ma anche pratico».
Una scuola che guarda anche ai
vecchi mestieri visto che l’agricoltura sembra essere la nuova
industria, quella che dovrebbe inquinare meno e che dovrebbe
produrre cibi genuini. L’idea del
nuovo corso di studi è stata accolta favorevolmente dal sindaco di
Butera Luigi Casisi che ha già incontrato il dirigente scolastico
prospettando anche collaborazioni visto che molti studenti buteresi si stanno dedicando alla coltivazione diretta. La scuola cerca
di dare nuove occasioni a coloro i
quali intendono fare un passo indietro, lontano dalla grande industria. «Possiamo contare anche
sul supporto degli agronomi - ha
concluso il dirigente scolastico
Tommaselli - ma anche stringere
un accordo con l’Università di Catania, in particolare con il corso di
agraria affinché i nostri studenti
abbiano un’idea completa sul
mondo del lavoro e sulle scelte da
intraprendere».
L. M.