n-spezicronac - 7 - Comprensivo Santo Stefano Magra ISA12

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CAMPIONATO GIORNALISMO
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
7
Scuola Media
Schiaffini 1
SANTO
SANTO STEFANO
STEFANO
Le armi più potenti: libri e penne
Il futuro si costruisce con il coraggio e la forza dell’«istruzione»
“ONE child, one teacher, one
book, one pen, can change the
world” queste sono le parole di
Malala Yousafzai, una ragazza
che ha avuto il coraggio di combattere per il diritto all’istruzione. La sua storia è divenuta celebre con il blog da lei curato per la
Bbc nel quale documentava il regime dei talebani contrari ai diritti delle donne. Dopo Benazir
Bhutto ancora una volta una donna pakistana parlava del diritto
all’istruzione e alla libertà, proprio in una terra in cui i diritti sono solo per gli uomini. Le sue parole hanno fatto eco ovunque, in
molti hanno iniziato a parlare di
lei e dei terribili divieti imposti
dai talebani. Per i talebani la sua
voce era “troppo” ed era troppo
chiedere di studiare ed era troppo
alzare la testa e rivendicare i propri diritti e così un giorno, rientrando da scuola, nel vecchio pulmino, Malala insieme ad altre sue
compagne furono ferite, lei in bilico tra la vita e la morte ha subito
numerose operazioni. E’ stata curata da medici di tutto il mondo e
DIRITTI Malala Yousafzai e Iqbal Masih, due ragazzini simbolo
sono riusciti a farla sopravvivere.
Oggi Malala ha potuto riprendere
gli studi in una scuola nel Regno
Unito dove vive con la sua famiglia. Dopo l’attentato è divenuta
il simbolo di tutte le donne che
ancora oggi non possono studiare
ed è la più giovane candidata al
premio Nobel per la Pace: “Pren-
diamo in mano le nostre penne e i
nostri libri, sono le nostre armi
più potenti!”. Un altro simbolo
della lotta per i diritti umani e dei
bambini è stato Iqbal Masih, un
bambino pakistano che ci ha fato
aprire gli occhi davanti a un problema come quello dello sfruttamento del lavoro minorile. Lui
ed altri bambini, venduti dai propri genitori a causa di gravi problemi economici, erano costretti
a lavorare molte ore al giorno, incatenati, nutriti a mala pena costretti a dormire per terra come
animali. Un giorno Iqbal, bambino coraggioso come Malala, ha
avuto il coraggio di alzare la propria voce e rivendicare il diritto
di essere bambini e di studiare; così scappò cercando aiuto agli uomini del Fronte per la Liberazione del Lavoro Minorile, che arrestarono il loro”padrone”e molti altri sfruttatori. Iqbal divenuto attivista del Fronte per aiutare i bambini. Vinse il premio”Gioventù
in Azione”a Berlino ma il sogno
di Iqbal si conclude Il 16 aprile
del 1995 quando venne ucciso nel
suo villaggio. Il coraggio non ha
età e non conosce confini, così Iqbal e Malala due volti di una stessa medaglia sono l’esempio della
forza delle parole e dell’importanza dell’istruzione come vera arma
contro l’ingiustizia e le violenze.
Libri e penne le vere armi per vincere le nostre battaglie.
LA MALAVITA COLPISCE TUTTI, ANCHE I BAMBINI: DIMENTICARLI È COME UCCIDERLI DEFINITIVAMENTE
Abbattuti come aeroplani di carta in volo
DENUNCIA La crudeltà di chi
non occhi per guardare l’innocenza
COME gli aeroplani di carta, che proprio nel
momento in cui spiccano il volo e planano in alto,
il loro volo si interrompe bruscamente a causa
dell’inaudita crudeltà di chi non occhi per
guardare l’innocenza e cuore per amare. Bruciati,
uccisi con un colpo di pistola, sciolti nell’acido
queste sono le terribili fini che molti di loro
hanno fatto. La mafia non ha onore! Che onore o
rispetto si può pensare di ottenere quando,
davanti alle lucide pistole, a cadere sono dei
bambini armati solo dei loro sogni e della
speranza in quello che la vita gli avrebbe potuto
regalare se un infame senza coraggio non li avesse
uccisi? Una volta c’erano le cosiddette “leggi
d’onore”: donne e bambini non si toccavano.
Oggi non è più così. I piccoli, da vittime
accidentali cadute a causa di un proiettile
vagante, oggi sono diventati anche un vero e
proprio obiettivo. Sono centinaia i morti
innocenti ammazzati dalla camorra, troppi di
questi sono fanciulli. “Per favore cambiate vita,
convertitevi!” suonano come macigni le parole di
Papa Francesco, macigni che dovrebbero
scuotere gli animi e muovere il coraggio di essere
diversi e migliori, si può cambiare, sempre!
Dimenticare queste vittime è come ucciderle
definitivamente e a loro va il nostro pensiero, e
loro sono la nostra forza per avere un futuro
migliore. Giuseppe Di Matteo 11 anni, Cocò 3
anni, Domenico Gabriele 11 anni, Annalisa
Durante 14 anni, Mariangela Assaline 9 anni
1998, Nicholas Green 7 anni, Gaetano Marchitelli
15 anni, Domenico 3 anni e purtroppo tanti altri.
REDAZIONE IN CLASSE
LA PAGINA è stata realizzata dagli alunni
della classe II di Santo Stefano Magra composta da Alterini Luca, Battistini Sara, Benvenuti Claudia, Bernardini Francesca, Cabello Hower Saul, Cilloni Michela, Comelli
Adriana, De Vivo Chiara, Di Cristo Noemi,
Enache Lavinia, Ferrari William, Ferrari
Viola, Furletti Giancarlo, Gianrossi Matteo, Godani Martina, Ilie Roxana, Josanu
Eugenia, Maenza Siria, Masacci Michele,
Matrone Jacopo, Ruffini Nicolas, Sanguinetti Luca, Scaldara Giulia, Serpe Emanuele e Valerio Elisa. La docente tutor e la
Prof Roberta Parisi, la dirigente è la Prof
M.A. Rebecchi.
BAMBINI
I Diritti
non hanno
età
I DIRITTI non hanno età
e vestono i colori del mondo e parlano le lingue del
mondo. Dopo secoli di sfruttamento del lavoro minorile e della dignità del bambino, finalmente a New York,
il 20 novembre del 1989,
l’assemblea generale delle
nazioni unite ha approvato
la convenzione internazionale sui diritti dell’ infanzia
e dell’ adolescenza. I principi fondamentali sono quattro: Principio di non discriminazione; superiore interesse del bambino; diritto
alla vita, alla sopravivenza e
allo sviluppo del bambino;
ascolto delle opinioni del
minore. I bambini non devono essere utilizzati nel lavoro ma devono impegnarsi nello studio e nella crescita culturale e fisica. Saper
leggere e scrivere non è solo
uno strumento di promozione sociale ma un fondamentale diritto umano e pure ancora oggi più di 67 milioni
di bambini e 72 milioni di
adolescenti non vanno a
scuola. In una fase come
quella attuale si avverte la
necessità di porre una particolare attenzione al fenomeno della dispersione scolastica. Un ruolo significativo
potrebbero averlo le associazioni come “Save the children” che è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora
per migliorare la vita dei
bambini di tutto il mondo e
opera da oltre 60 anni in
119 paesi del mondo. I bambini devono imparare ciò di
cui hanno bisogno per vivere con gli altri. L’insegnamento è gratuito ed è il passaporto per un futuro migliore.
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