1 Creazione di query basate su query BEx

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Suite SAP BusinessObjects Business Intelligence Versione del documento: 4.1 Support Package 3 - 2014-04-03

Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

Sommario

1

1.1 1.2

1.3

1.4

1.5

Creazione di query basate su query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Quali interfacce è necessario utilizzare per lavorare con le query BEx?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Metadati supportati per query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Restrizioni durante l'utilizzo delle query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Accesso alle query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

1.4.1 Abilitazione dell'accesso alle query BEx . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

1.4.2 1.4.3 Definizione di una connessione BICS tramite la CMC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

Definizione di una connessione BICS a una query BEx in Information Design Tool. . . . . . . . . . 10

Creazione di una query Web Intelligence a partire da una query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 1.5.1 Definizione di query gerarchiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

1.5.2 1.5.3 Fattori di scala nelle query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Variabili del nodo della gerarchia nelle query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 1.5.4

1.5.5

1.5.6

1.5.7

Selezione di membri gerarchici nelle query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12

Informazioni sulla finestra di dialogo Imposta variabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Gestione delle variabili obbligatorie che non hanno un valore predefinito. . . . . . . . . . . . . . . . . 19

Per creare una query basata su una query BEx senza variabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

1.5.8

1.5.9

1.5.10

1.5.11 1.5.12 1.5.13

1.5.14

Per creare un documento basato su una query BEx che utilizza variabili. . . . . . . . . . . . . . . . . 21

Per aggiungere un secondo fornitore di dati di query BEx a un documento . . . . . . . . . . . . . . . 23

Modifica di un documento basato su una query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Per annullare una modifica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Informazioni sull'anteprima dei dati quando la query BEx include variabili. . . . . . . . . . . . . . . . 25 Modifica dell'origine dati per le query BEx. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

Modifica dell'origine dati quando le query BEx contengono variabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

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Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

Sommario

1 Creazione di query basate su query BEx

I documenti e i report vengono creati, modificati e aggiornati in base alle query BEx (query di Business Exchange) utilizzando l'interfaccia di Web Intelligence Applet o il client Web Intelligence Rich Client avviato da BI Launch Pad. Nell'interfaccia di Web Intelligence HTML è possibile visualizzare e aggiornare i documenti ma non modificarli.

Le query BEx sono query create utilizzando SAP BEx Query Designer, in base a InfoCube SAP in SAP NetWeaver Business Warehouse (SAP NetWeaver BW). Le query BEx recuperano i metadati dall'origine dati. Web Intelligence consente di connettersi a una query BEx tramite una connessione BICS (BI Consumer Services) e recuperare quindi i dati per la creazione di report.

Web Intelligence mappa automaticamente i dati della query BEx a gerarchie, attributi, dimensioni e indicatori, come nelle query gerarchiche basate su universi. L'accesso diretto a una query BEx SAP (tramite connessione BICS) non consente di rinominare, modificare o aggiungere metadati. Non è necessario creare un universo per le query BEx.

Il microcubo risultante viene rappresentato nel riquadro

Oggetti disponibili

sotto forma di struttura degli oggetti, ma utilizza un sottoinsieme delle funzionalità disponibili nelle query gerarchiche basate sugli universi. Le funzioni dei membri ElementiDiPariLivello , Elemento principale e Antenato non sono disponibili per le query BEx nella finestra di dialogo

Selettore membri

. Queste restrizioni sono descritte nella documentazione relativa alle funzionalità.

Nota

È possibile accedere solo alle query BEx per le quali è stato abilitato il flag per l'accesso esterno.

Nota

La mappatura di oggetti non è sempre equivalente; fare riferimento alle pagine relative alle equivalenze e alle restrizioni per assicurarsi che le query possano essere utilizzate correttamente.

Nota

Web Intelligence consente di creare un documento su una query BEx solo quando l'autenticazione della connessione alla query BEx è predefinita. La modalità di autenticazione richiesta non è supportata sulla query BEx al momento della creazione di un documento.

Informazioni correlate

Per creare una query basata su una query BEx senza variabili

[pagina 20]

È possibile creare una query utilizzando dati BEx che non contengono variabili. Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

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1.1 Quali interfacce è necessario utilizzare per lavorare con le query BEx?

Per creare query, visualizzare report, modificare o aggiornare report, si utilizzano le interfacce descritte di seguito.

Creazione di query

Per creare un documento o creare una query basata su una query BEx, è necessario utilizzare una delle seguenti interfacce: ● ● L'interfaccia di Web Intelligence Applet, accessibile da BI Launch Pad.

Web Intelligence Rich Client installato dalla suite SAP Business Objects.

Utilizzo dei report

Per visualizzare, modificare o aggiornare i report, è possibile utilizzare una delle interfacce di Web Intelligence: ● ● ● ● L'interfaccia HTML di Web Intelligence, accessibile da BI Launch Pad L'interfaccia di Web Intelligence Applet, accessibile da BI Launch Pad Web Intelligence Rich Client scaricato e installato da BI Launch Pad Web Intelligence Rich Client installato come componente della suite SAP Business Objects.

1.2 Metadati supportati per query BEx

Web Intelligence supporta diversi tipi di metadati presenti nelle query BEx.

Sono supportate le funzionalità dei metadati NetWeaver BW seguenti.

Metadati in query BEx Caratteristiche (incluse ora e unità) Gerarchie Cifre chiave di base Attributi di navigazione Attributi di visualizzazione Cifre chiave/formule calcolate Cifre chiave limitate Supportati Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì

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Metadati in query BEx Strutture personalizzate Variabili Supportati Sì Sì I tipi di metadati vengono mappati agli oggetti dell'universo che possono essere utilizzati per creare le query ed eseguire report.

Tabella 1: Mappatura dei metadati per query BEx Questi metadati per query BEx Caratteristica Gerarchia Livello gerarchia Attributo Proprietà della caratteristica (chiave, didascalia, de­ scrizione breve, descrizione media, descrizione lunga) Cifra chiave senza unità/valuta vengono mappati a questo oggetto Web Intelligence 4.x

Dimensione Gerarchia N/D (i livelli sono visualizzati nella finestra di dialogo

Selettore membri

) Attributo Attributo Cifra chiave con unità/valuta Indicatore (numerico) Valore della proprietà formattato (stringa) Indicatore (numerico) Unità/valuta della proprietà (stringa) Valore della proprietà formattato (stringa)

Mappatura delle caratteristiche di SAP Business Warehouse a oggetti dimensione di Web Intelligence

Per le origini dati basate su query BEx, le caratteristiche di SAP Business Warehouse (BW) vengono mappate a oggetti dimensione di Web Intelligence. In base al tipo di dati della caratteristica di BW, a queste dimensioni è assegnato un tipo specifico, ovvero STRING o DATE.

Anche se si è definita una caratteristica di BW in SAP Business Warehouse come tipo di dati numerico (NUMC), BW gestisce tale caratteristica come una stringa di caratteri di testo (STRING). Di conseguenza, quando viene utilizzata in un documento Web Intelligence, viene gestita come una stringa di caratteri di testo (STRING) e non viene considerata un tipo di dati numerico.

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Mappatura delle cifre chiave di SAP Business Warehouse a oggetti indicatore di Web Intelligence

Per le origini dati basate su query BEx, le cifre chiave di SAP Business Warehouse (BW) vengono mappate a oggetti indicatore in Web Intelligence. A seconda del tipo di dati della cifra chiave di BW, a questi indicatori è assegnato un tipo specifico, ovvero STRING, DATE o NUMERIC.

Tuttavia, nella progettazione di query BEx, se gli oggetti cifra chiave e caratteristica vengono disposti in righe e colonne in modo che le colonne dei risultati contengano tipi di oggetti diversi in ogni riga, il tipo dell'oggetto indicatore visualizzato nel report Web Intelligence sarà "STRING". Per evitare problemi in Web Intelligence, adottare la regola in base alla quale a ogni colonna corrisponde un solo tipo di dati. Il tipo di dati "STRING" viene quindi applicato quando riconosce tipi di dati eterogenei nella colonna. Questa situazione si verifica, ad esempio, quando la struttura di cifre chiave è impostata solo sull'asse Colonne. È inoltre possibile inserire entrambe le strutture sullo stesso asse della query BEx.

Esempio

Se una query BEx presenta una struttura contenente UNIT (ad esempio Valuta), TIME (ad esempio Data), una formula (ad esempio "Città è la X percentuale di Stato") e una stringa basata su Caratteristica (ad esempio Città), ognuno di questi tipi, una volta aggiunto, costituisce una riga separata della colonna. Nella sezione Colonne viene aggiunta una Cifra chiave, ad esempio Importo ordine. Il set di risultati quando si esegue questa query BEx è una tabella che include tutti questi oggetti/tipi differenti nelle righe della colonna. Tenere presente che UNIT e STRING sono tipi di dati che non è possibile ottenere in una DataCell (DataCell = ogni intersezione di due strutture BEx). Sono invece possibile i tipi NUMERIC (INTEGER o DOUBLE), PERCENT, DATE e TIME. Quando si crea un report Web Intelligence in base a questa query, l'oggetto indicatore viene mostrato come "STRING" a causa dei diversi oggetti/tipi inclusi nel set di risultati per la colonna.

Nota

se si desidera manipolare i risultati, ad esempio, aggiungendo aggregazioni, è possibile modificare l'indicatore di Web Intelligence mappato nel report convertendolo, tramite una formula, in tipi di dati diversi.

1.3 Restrizioni durante l'utilizzo delle query BEx

Nota

L'amministratore BI deve verificare che la query BEx sia conforme alle restrizioni relative alla creazione dei report descritte nella tabella riportata di seguito.

Funzionalità query BEx Nodi collegati Nodi di livello inferiore Restrizione in Web Intelligence I nodi collegati non vengono visualizzati.

I nodi di livello inferiore vengono sempre visualizzati dopo il nodo principale.

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Funzionalità query BEx Numero decimale Numero di oggetti consentiti in una query Variabili dipendenti in caratteristiche composite e oggetto principale Visualizzazione di righe/colonne in forma gerarchica Variabili su valori predefiniti Variabili pronte per l'input Filtri come valori predefiniti Operatore OR Espansione a livello Restrizione in Web Intelligence La definizione di numero decimale della query BEx non viene utilizzata in Web Intelligence. Utilizzare invece il valore formattato, se è necessario mantenere l'esatta impostazione decimale nel report. È anche possibile applicare l'impostazione decimale nella tabelle e nel grafico del report.

Non utilizzare più di 50 oggetti in una query BEx, altrimenti si verificherà un errore.

Quando sono presenti dipendenze tra le variabili in caratteristiche composite e relativo oggetto principale, le dipendenze non sono garantite.

Non è possibile visualizzare una gerarchia globale da una gerarchia dell'asse. Le caratteristiche, le gerarchie e le cifre chiave che compongono la gerarchia vengono conservate.

Non definire variabili su valori predefiniti in query BEx. Le variabili verranno richieste senza alcun effetto sulla query BEx. Definire invece il valore predefinito nel filtro.

Se si definiscono variabili pronte per l'input in BEx Query Designer, non è possibile immettere manualmente una stringa nel pannello del prompt in Web Intelligence. È solo possibile effettuare una selezione da un elenco di valori. L'input manuale non è attualmente supportato per le query BEx. Evitare di utilizzare variabili abilitate per l'input perché vengono utilizzate solo nelle eccezioni. Le eccezioni non vengono valutate, pertanto non verrà visualizzato nessun prompt a tale riguardo.

Non supportati, vengono rimossi dalla query BEx. Il filtro verrà ignorato o, se viene utilizzata una variabile, verrà visualizzato il relativo prompt ma la risposta dell'utente verrà ignorata. Spostare qualsiasi restrizione basata su una variabile nell'area dei filtri, perché venga presa in considerazione per la creazione di report.

Non supportato. L'operatore OR non è supportato da alcune origini dati OLAP come le query BEx né dagli universi unx OLAP in Microsoft Analysis Services (MSAS) e Oracle Essbase.

Per impostazione predefinita, le gerarchie non vengono espanse a un determinato livello. Livello00 è sempre il livello predefinito. Per riprodurre questo comportamento, espandere la tabella e il grafico presenti nel report, quindi salvare il documento. L'amministratore IT può ridefinire questo valore predefinito utilizzando l'interfaccia CMC. Tenere presente però che se il valore è troppo elevato, Web Intelligence recupera i dati dell'intera gerarchia e questo potrebbe influire notevolmente sulle prestazioni e sulla stabilità del sistema. L'autore del report deve sempre indicare in modo esplicito il numero di livelli della gerarchia che desidera recuperare durante la progettazione delle query di report.

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Funzionalità query BEx Classificazione e gerarchie Unione sulla chiave per l'oggetto aziendale OLAP Aggregazione dell'indicatore di query BEx Eliminazione di query Eccezioni delle query Selezione complessa Omissione degli zeri Layout predefinito della query Posizione dei nodi di livello inferiore Calcoli locali ("Classifica", "Minimo") Calcoli/Calcoli locali Restrizione in Web Intelligence La classificazione su una tabella in cui è presente una gerarchia non tiene conto della struttura gerarchica dei dati. Quando si definisce una classificazione in una tabella che contiene una gerarchia, la classificazione diventa semplice.

La sincronizzazione dei dati dello stesso oggetto dalla stessa origine (cubo o query BEx) si basa sulla chiave interna del valore di tali oggetti.

Gli indicatori che si aggregano con la funzione di somma aggregano la somma in Web Intelligence. Altri tipi di aggregazione degli indicatori vengono delegati.

Disponibile per origini di query .unv, OLAP e BEx. Per altri tipi di origine la funzione non è disponibile.

Non vengono tenute in considerazione in Web Intelligence. In Web Intelligence applicare invece la formattazione condizionale.

Quando viene definita una variabile per supportare la selezione complessa, non sono disponibili equivalenti. Questa restrizione è limitata alla selezione intervalli.

Le righe con valori pari a zero non vengono rimosse dalla tabella prodotta.

Le posizioni predefinite delle caratteristiche in righe e colonne non vengono riprodotte.

Si trovano sempre sotto i livelli superiori.

Le cifre chiave per la definizione dei calcoli locali vengono rimosse dalla query BEx. Evitare di utilizzarli e preferire nel report la funzione di calcolo equivalente.

Gli indicatori in cui viene utilizzato "Calcola singolo valore come" verranno omessi. Comporterebbero infatti la visualizzazione di risultati incoerenti negli strumenti client. Il calcolo dipende principalmente dal layout dei dati richiesti, ad esempio ordine in cui sono richieste le caratteristiche, attivazione/disattivazione della riga dei risultati, pertanto può essere facilmente interpretato in modo errato. Per evitare errori di interpretazione, questi calcolo vengono automaticamente disattivati.

È consigliabile non utilizzare le seguenti funzioni di calcolo: %GT, %CT, SUMCT, SUMRT, Leaf perchè, come spiegato in precedenza, potrebbero non funzionare correttamente negli strumenti client. Non è possibile filtrarle perché i dati relativi ai calcoli non vengono esposti tramite l'interfaccia, pertanto Query Designer deve assicurarsi che tali calcoli non vengano utilizzati. Se si attiva il flag MDX in BEx Query Designer, viene verificato l'utilizzo di questi calcoli.

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Funzionalità query BEx Righe di risultati Formula con calcolo Strutture di indicatori gerarchiche Visualizzazione gerarchica di un intero asse Funzionalità di sostituzione del drill Condizioni Indicatori Gerarchia Attributi Layout predefinito Restrizione in Web Intelligence Si consiglia di utilizzare in sostituzione i riepiloghi Web Intelligence.

Si consiglia di evitare di utilizzare percentuale dei risultati.

Formula con calcolo perché potrebbe non essere supportata nel layout del report, ad esempio nel caso di un report relativo alla quota Le strutture di indicatori gerarchiche vengono visualizzate come elenchi semplici di indicatori, ma è possibile utilizzare strutture non di indicatori gerarchiche.

Tale funzione non è supportata. È possibile ottenere risultati analoghi direttamente in Web Intelligence.

Non è disponibile una funzionalità di sostituzione del drill su un oggetto proveniente da una query BEx (non esiste un percorso di navigazione).

Non utilizzare condizioni. Quando viene eseguita la query, le condizioni, se presenti nella query, non vengono applicate.

Non possono essere utilizzati nei filtri.

Non può essere utilizzata contemporaneamente in set di risultati e filtri.

Non può essere utilizzata contemporaneamente in set di risultati e filtri.

● ● L'accesso Web Intelligence non tiene in generale conto del layout predefinito della query BEx. Utilizzare il Pannello delle query per ottenere i seguenti effetti: ● Disposizione delle caratteristiche in righe e colonne Presentazione predefinita (ad esempio Testo/ Presentazione chiave) Membri della struttura con lo stato nascosto (visualizzabile) o visibile

1.4 Accesso alle query BEx

Per accedere alle query BEx è necessario soddisfare determinate condizioni.

Per accedere alle query BEx è necessario soddisfare le seguenti condizioni: ● ● È possibile accedere solo alle query BEx per le quali è stata abilitata l'opzione per l'accesso esterno in BEx Query Designer.

È necessario disporre dei diritti di protezione appropriati per accedere alle query BEx e utilizzarle per la creazione di report.

L'amministratore BI definisce la connessione nella CMC o, in alternativa, è possibile utilizzare Information Design Tool per pubblicare la connessione alla CMC. Il metodo più semplice è utilizzare la CMC.

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1.4.1 Abilitazione dell'accesso alle query BEx

Alle query BEx è possibile accedere solo mediante altri strumenti, incluso Web Intelligence, se per tali query è stato abilitato l'accesso esterno in BEx Query Designer.

L'utente o l'amministratore BI deve completare le attività seguenti: 1. In BEx Query Designer selezionare la query a cui accedere tramite Web Intelligence.

2. Nel riquadro

Proprietà

selezionare Avanzate e assicurarsi che sia stato abilitato l'accesso esterno.

3. Salvare la query.

4. Ripetere i passaggi precedenti per tutte le query BEx che si desidera rendere disponibili per Web Intelligence.

Web Intelligence può ora accedere alle query BEx.

1.4.2 Definizione di una connessione BICS tramite la CMC

È possibile connettersi alle query BEx tramite le connessioni BICS create e salvate nella Central Management Console. È possibile definire una connessione a una singola query BEx o a un InfoProvider contenente più query BEx.

Per definire una connessione BICS nella CMC è necessario disporre dei diritti di amministratore appropriati.

1. Accedere alla CMC.

2. Scegliere Connessioni OLAP .

3. Definire una nuova connessione.

Nella finestra

Nuova connessione

, nella finestra di dialogo

Provider

, selezionare

SAP Business Information Warehouse

.

4. Immettere le informazioni sulla connessione e i dettagli del sistema.

5. Salvare la connessione.

Per connettersi a una query BEx, è anche necessario definire una connessione BICS in Information Design Tool.

1.4.3 Definizione di una connessione BICS a una query BEx in Information Design Tool

Per connettersi a una query BEx, è possibile definire una connessione BICS in Information Design Tool. È possibile definire una connessione a una singola query BEx o a un InfoProvider contenente più query BEx.

1. In Information Design Tool utilizzare la procedura guidata

Nuova connessione OLAP

per definire una connessione OLAP e scegliere il driver middleware per il client BICS di SAP NetWeaver BW.

2. Pubblicare la connessione in un repository accessibile da parte di Web Intelligence.

È ora possibile utilizzare Web Intelligence per selezionare la connessione e connettersi alla query BEx.

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1.5 Creazione di una query Web Intelligence a partire da una query BEx

Una volta connessi a una query BEx, Web Intelligence mappa i metadati della query BEx agli oggetti della queryWeb Intelligence.

Per selezionare gli oggetti appropriati per la creazione di una query gerarchica è necessario utilizzare il Pannello delle query di

Web Intelligence

. È possibile aggiungere filtri e prompt esattamente come quando si creano query sugli universi, anche se in alcuni casi vengono applicate determinate restrizioni. Fare riferimento alla sezione

Restrizioni durante l'utilizzo delle query BEx

.

Informazioni correlate

Restrizioni durante l'utilizzo delle query BEx

[pagina 6]

Selezione di membri gerarchici nelle query BEx

[pagina 12] Utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, disponibile da un oggetto gerarchia nel

Pannello delle query

, per selezionare i membri di una gerarchia per la query.

1.5.1 Definizione di query gerarchiche

Una query gerarchica contiene almeno un oggetto gerarchico.

È possibile creare query gerarchiche basate su universi che supportano dati gerarchici o basate su query BEx che accedono direttamente a Info Query SAP. I dati gerarchici possono provenire da database relazionali o OLAP, a seconda di come i dati sono strutturati nell'universo.

Nota

un'origine dati relazionale non è una vera e propria gerarchia, ma un percorso di navigazione.

È possibile includere le gerarchie come oggetti risultato o filtro. Quando si crea una query gerarchica, il

Pannello delle query

di Web Intelligence offre ulteriori funzionalità per l'utilizzo dei dati gerarchici. Se, ad esempio, si include una gerarchia come oggetto risultato, è possibile scegliere membri della gerarchia da visualizzare nel risultato. Le funzionalità disponibili nel Pannello delle query gerarchiche dipendono dall'origine dei dati gerarchici a cui si accede.

L'insieme di risultati generati da una query gerarchica consente di eseguire un'analisi dei dati gerarchici. Ogni oggetto della gerarchia nella query produce una colonna gerarchica nel report. È possibile espandere i membri per visualizzarne i membri secondari, ad esempio è possibile espandere il membro [US] per visualizzarne gli stati in una gerarchia [Geografia].

Gli indicatori nel blocco vengono aggregati in base al membro a cui sono associati. Una query gerarchica contenente la gerarchia [Clienti] e gli indicatori [Vendite unitarie] e [Costo negozio] restituisce ad esempio l'insieme di risultati seguente: Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

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Clienti Tutti i clienti US CA OR Albania Vendite unitarie 364.707

276.773

45.506

32.104

10.324

Costo negozio 371.579

234.555

67.999

56.700

12.325

Informazioni correlate

Selezione di membri gerarchici nelle query BEx

[pagina 12] Utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, disponibile da un oggetto gerarchia nel

Pannello delle query

, per selezionare i membri di una gerarchia per la query.

1.5.2 Fattori di scala nelle query BEx

Quando una query BEx contiene indicatori che vengono mappati da cifre chiave scalate, il fattore di scala sull'indicatore viene visualizzato nel report risultante.

Se il fattore di scala viene modificato per la cifra chiave, la modifica viene riflessa nel report quando questo viene aggiornato. Il fattore di scala viene visualizzato per il nome dell'indicatore nel report e per l'attributo dell'indicatore nel

pannello delle query

.

1.5.3 Variabili del nodo della gerarchia nelle query BEx

I prompt presenti sulle caratteristiche dei nodi della gerarchia nelle query BEx vengono definiti variabili dei nodi della gerarchia.

In presenza di una variabile del nodo della gerarchia, la funzione di selezione dei membri è disabilitata per la gerarchia. Il prompt correlato alla variabile del nodo della gerarchia viene visualizzato in fase di esecuzione.

1.5.4 Selezione di membri gerarchici nelle query BEx

Utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, disponibile da un oggetto gerarchia nel

Pannello delle query

, per selezionare i membri di una gerarchia per la query.

Nella gerarchia seguente viene illustrato il comportamento di selezione dei membri nelle query BEx.

Mondo

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EMEA Europa Medio Oriente Africa America del Nord Asia PAC Asia Pacifico Australia Filippine Nuova Zelanda America del Sud Regola Se si seleziona un membro di una gerarchia a un dato livello, vengono selezionati tutti i membri padre della gerarchia.

Esempio È sempre selezionato il livello principale. Non è possi­ bile selezionare un livello specifico.

Se si deseleziona un membro quando il relativo mem­ bro principale è già selezionato, vengono deselezionati anche tutti i membri secondari del membro principale.

Se Pacifico e tutti i membri secondari sono già selezio­ nati e si deseleziona Australia, vengono deselezionate anche Filippine e Nuova Zelanda. Vengono visualizzate le selezioni dei membri seguenti: ● ● Europa Pacifico Se si seleziona un membro con alcuni dei relativi mem­ bri secondari già selezionati, vengono selezionati tutti i membri secondari.

● ● Se Europa è selezionato e si seleziona EMEA, vengono selezionati anche Medio Oriente e Africa. Vengono vi­ sualizzate le selezioni dei membri seguenti: EMEA Elementi secondari di EMEA Se si seleziona un membro quando i membri discen­ denti sono già selezionati, vengono selezionati anche tutti gli elementi secondari del membro e tutti gli ele­ menti di pari livello dei membri discendenti selezionati.

● ● ● ● Se si seleziona Asia PAC quando Australia è già selezio­ nato, vengono selezionati anche Asia, Pacifico (ele­ menti secondari di Asia PAC) e Filippine e Nuova Ze­ landa (elementi di pari livello di Australia). Vengono vi­ sualizzate le selezioni dei membri seguenti: Asia PAC Elementi secondari di Asia PAC Pacifico Elementi secondari di Pacifico Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

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Informazioni correlate

Restrizioni durante l'utilizzo delle query BEx

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Selezione di membri gerarchici nelle query BEx

[pagina 12] Utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, disponibile da un oggetto gerarchia nel

Pannello delle query

, per selezionare i membri di una gerarchia per la query.

1.5.4.1 Per selezionare i membri della gerarchia di query BEx per relazione

Per una query BEx è possibile selezionare i membri di una gerarchia in base alla relazione.

Nota

le query BEx possono essere modificate solo nell'interfaccia di Web Intelligence Applet o nel client Web Intelligence Rich Client a cui si accede tramite BI Launch Pad.

1. Aprire in modalità

Progettazione

o

Dati

un documento Web Intelligence che utilizza una query BEx.

2. Nella scheda Accesso ai dati , nella sottoscheda Fornitore di dati , fare clic su

Modifica

.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

3. Aggiungere un oggetto della gerarchia nel riquadro Oggetti risultato del

Pannello delle query

.

4. Fare clic sulla freccia accanto all'oggetto della gerarchia per aprire la finestra di dialogo

Selettore membri

.

5. Nella scheda Membri fare clic con il pulsante destro del mouse su un membro al quale applicare una funzione.

Nel menu vengono visualizzate le opzioni seguenti: Opzione Descrizione Elementi secondari Aggiunge tutti i membri secondari del membro all'elenco dei mem­ bri selezionati.

I membri immediatamente sotto il membro selezionato sono i rela­ tivi elementi secondari.

I membri vengono visualizzati come Elementi secondari di [membro selezionato] nell'elenco.

Nota

non è possibile includere elementi secondari e discendenti dello stesso membro. Se è stato già selezionato Discendenti prima di selezionare Elementi secondari , i discendenti vengono rimossi dall'elenco e sostituiti con gli elementi secondari.

Discendenti Aggiunge tutti i membri discendenti del membro all'elenco di mem­ bri selezionati.

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Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

Creazione di query basate su query BEx

Opzione Descrizione Tutti i membri immediatamente sotto il membro selezionato nella gerarchia sono i relativi discendenti.

I membri vengono visualizzati come Discendenti di [membri selezionato] nell'elenco.

Nota

non è possibile includere elementi secondari e discendenti dello stesso membro. Se è stato già selezionato Elementi secondari prima di selezionare Discendenti , gli elementi secondari ven­ gono rimossi dall'elenco e sostituiti con i discendenti Elemento principale Antenati La funzione Elemento principale non è disponibile nelle query BEx.

La funzione Antenati non è disponibile nelle query BEx.

Elementi di pari livello La funzione ElementiDiPariLivello non è disponibile nelle query BEx.

Discendenti fino a livello denominato Utilizzare l'elenco di nomi di livello per scegliere il livello.

Discendenti fino a Scegliere il numero di livelli da includere nella selezione.

6. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Selettore membri

.

I membri selezionati vengono visualizzati al di sotto dell'oggetto della gerarchia nel riquadro Oggetti risultato . Quando si esegue la query, nel risultato vengono inclusi solo questi membri.

Nota

Non è possibile escludere i membri della gerarchia nelle query BEx.

Informazioni correlate

Creazione di prompt per selezionare i membri mediante la finestra di dialogo Selettore membri

[pagina 16] È possibile rimandare la selezione finché la query non verrà eseguita. In questo caso, all'utente verrà richiesto di selezionare i membri durante l'esecuzione della query.

1.5.4.2 membri Ricerca di membri nella finestra di dialogo Selettore

È possibile cercare membri specifici in una gerarchia nella finestra di dialogo

Selettore membri

.

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Creazione di query basate su query BEx

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1. Aprire un documento Web Intelligence in modalità

Progettazione

o in modalità

Dati

.

2. Nella scheda Accesso ai dati , nella sottoscheda Fornitore di dati , fare clic su

Modifica

.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

3. Aggiungere un oggetto della gerarchia nel riquadro Oggetti risultato del

Pannello delle query

.

4. Fare clic sulla freccia accanto all'oggetto della gerarchia per aprire la finestra di dialogo

Selettore membri

.

5. Nella scheda Membri fare clic sul pulsante Cerca per aprire la finestra di dialogo

Cerca

.

Nota

la ricerca viene eseguita sempre sull'intera gerarchia memorizzata nel database, anziché solo sui membri già recuperati mediante la finestra di dialogo

Selettore membri

.

Nota

se Abilita livelli è selezionato nella scheda

Livelli

, il pulsante Cerca è disabilitato.

6. Immettere il testo nella casella

Cerca testo

.

Nella ricerca è consentito l'uso dei caratteri jolly.

Carattere jolly * Descrizione Sostituisce qualsiasi stringa di caratteri ?

Sostituisce un singolo carattere 7. Selezionare una delle opzioni seguenti: ○ ○ Fare clic su Fare clic su Cerca nel testo per cercare il testo visualizzato dei membri.

Cerca nella chiave per cercare nelle chiavi di database.

8. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Selettore membri

.

1.5.4.3 Creazione di prompt per selezionare i membri mediante la finestra di dialogo Selettore membri

È possibile rimandare la selezione finché la query non verrà eseguita. In questo caso, all'utente verrà richiesto di selezionare i membri durante l'esecuzione della query.

Nota

le query BEx possono essere modificate solo nell'interfaccia Web Intelligence Applet o in Web Intelligence Rich Client tramite BI Launch Pad.

Nota

la selezione nei prompt dei membri è limitata alla selezione esplicita dei membri. L'utente non può selezionare i membri utilizzando funzioni quali Antenati o Elemento principale .

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Creazione di query basate su query BEx

Nota

in questa fase si applicano le regole sulla selezione dei membri mediante funzioni. Fare riferimento al collegamento alla fine di questo argomento.

Per creare prompt per la selezione di membri: 1. Aprire un documento Web Intelligence in modalità

Progettazione

o in modalità

Dati

.

2. Nella scheda Accesso ai dati , nella sottoscheda Fornitore di dati , fare clic su

Modifica

.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

3. Aggiungere un oggetto della gerarchia al riquadro Oggetti risultato nel

pannello delle query

.

4. Fare clic sulla freccia accanto all'oggetto della gerarchia per aprire la finestra di dialogo

Selettore membri

.

5. Nella scheda Prompt fare clic su Abilita parametro .

Nota

quando si seleziona questa opzione, le selezioni nelle altre schede vengono disattivate.

6. Immettere il testo nella casella Testo del prompt .

7. Se si desidera che il prompt selezioni per impostazione predefinita i valori selezionati in precedenza quando viene visualizzato, fare clic su Mantieni selezionati gli ultimi valori .

8. Se si desidera che il prompt selezioni i valori predefiniti quando viene visualizzato, fare clic su Imposta valori predefiniti , quindi su Modifica e selezionare i valori predefiniti.

9. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Elenco di valori

.

10. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Selettore membri

.

Il testo del prompt viene visualizzato al di sotto della gerarchia nel

pannello delle query

.

Informazioni correlate

Per selezionare i membri della gerarchia di query BEx per relazione

[pagina 14]

Per una query BEx è possibile selezionare i membri di una gerarchia in base alla relazione.

1.5.4.4 Per selezionare i membri di un nodo selezionato in base alla profondità relativa

È possibile definire la profondità di una gerarchia per la quale si desidera recuperare le informazioni. Per definire la profondità relativa, utilizzare il selettore dei membri.

Nota

Questa funzionalità è disponibile solo quando la query BEx include una variabile del nodo della gerarchia nella caratteristica utilizzata per la query.

1. Aprire in modalità

Progettazione

o

Dati

un documento Web Intelligence che utilizza una query BEx.

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2. Nella scheda Accesso ai dati , nella sottoscheda Fornitore di dati , fare clic su

Modifica

.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

3. Aggiungere un oggetto della gerarchia nel riquadro Oggetti risultato del

Pannello delle query

.

4. Fare clic sulla freccia accanto all'oggetto della gerarchia per aprire la finestra di dialogo

Selettore membri

.

5. Nella scheda

Profondità relativa

selezionare: ○ ○ Tutti i discendenti del nodo della gerarchia per la query per gestire tutti i discendenti del nodo della gerarchia selezionato.

Membri della gerarchia in base a profondità relativa per restituire dati da una profondità relativa nella gerarchia. Selezionare il numero di livelli sotto il nodo selezionato per i quali vengono restituiti i dati. È possibile impostare un livello di profondità differente per ogni variabile del nodo della gerarchia.

6. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Selettore membri

.

Quando si esegue la query, viene richiesto di selezionare un nodo; la query restituisce i dati dal nodo selezionato fino alla profondità specificata.

1.5.4.5 Per selezionare i membri di un nodo selezionato in base ai livelli

È possibile definire il numero dei livelli di una gerarchia da cui recuperare dati più dettagliati.

1. Aprire in modalità

Progettazione

o

Dati

un documento Web Intelligence che utilizza una query BEx.

2. Nella scheda Accesso ai dati , nella sottoscheda Fornitore di dati , fare clic su

Modifica

.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

3. Aggiungere un oggetto della gerarchia nel riquadro Oggetti risultato del

Pannello delle query

.

4. Fare clic sulla freccia accanto all'oggetto della gerarchia per aprire la finestra di dialogo

Selettore membri

.

5. Nella scheda

Livelli

selezionare Abilita livelli e scegliere i livelli fino ai quali si desidera restituire i dati.

Nota

I livelli devono iniziare dalla radice selezionata e non possono essere ignorati.

6. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo

Selettore membri

.

Quando si esegue la query, i dati vengono recuperati fino al livello selezionato. Se si seleziona un'altra gerarchia in fase di aggiornamento, la selezione dei livelli viene ancora applicata alla nuova gerarchia e restituisce i nodi e i valori della nuova gerarchia, fino al livello selezionato.

1.5.5 Informazioni sulla finestra di dialogo Imposta variabili

Utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per immettere o modificare i valori delle variabili nella query BEx.

Quando si crea per la prima volta un documento basato su una query BEx che contiene variabili, se la query BEx include almeno una variabile obbligatoria senza un valore predefinito, la finestra di dialogo

Imposta variabili

viene visualizzata automaticamente con tutte le variabile e i relativi valori predefiniti, se disponibili (incluse le variabili facoltative). Quando si salvano i valori delle variabili, viene visualizzato il

Pannello delle query

ed è possibile selezionare gli oggetti per il documento.

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Nota

Attualmente, l'opzione

Imposta prompt

relativa a ogni variabile non viene visualizzata automaticamente quando si seleziona per la prima volta la query BEx per il documento. Dopo la creazione dell'universo transitorio e la visualizzazione degli oggetti nel

Pannello delle query

, è possibile aprire la finestra di dialogo

Imposta variabili

e accedere alla finestra di dialogo

Imposta prompt

.

1.5.6 Gestione delle variabili obbligatorie che non hanno un valore predefinito

Se utenti differenti aggiornano una copia di un documento basato su una query BEx che presenta una variabile obbligatoria senza un valore predefinito, è necessario utilizzare il gestore delle variabili durante la progettazione della query per definire la modalità di gestione della variabile per gli utenti. Quando il report viene pubblicato per più utenti, è possibile assicurarsi che all'utente venga presentato un valore di prompt predefinito appropriato.

Per utilizzare i valori BEx predefiniti, nel gestore delle variabili selezionare l'opzione Usa valori predefiniti definiti per query BEx in fase di esecuzione . La modalità di utilizzo dei valori predefiniti BEx dipende dalle impostazioni nel gestore delle variabili e dal modo in cui l'utente risponde al prompt Elimina ultimi valori di prompt selezionati quando la query viene eliminata.

Workflow quando il progettista di query sceglie di utilizzare i valori predefiniti delle query BEx in fase di esecuzione

1. Quando la query contiene una variabile BEx obbligatoria, il progettista sceglie di utilizzarne il valore predefinito e seleziona Usa valori predefiniti definiti per query BEx in fase di esecuzione .

2. Quando un utente esegue il report, la query visualizza il prompt per la variabile BEx. Il valore predefinito proposto è "A". L'utente sceglie un altro valore, ad esempio "C".

3. Il report contiene i risultati per il valore "C" selezionato dell'utente.

4. L'utente elimina il report. Il processo di eliminazione visualizza un messaggio di avviso in cui viene chiesto se l'utente desidera eliminare l'ultimo valore selezionato ('C').

Se l'utente: ● ● Seleziona Elimina ultimi valori prompt selezionati , la query recupererà "A" come valore prompt predefinito, poiché in fase di progettazione della query è stata selezionata l'opzione Usa valori predefiniti definiti per query BEx in fase di esecuzione .

Non seleziona Elimina ultimi valori prompt selezionati , la query recupererà "C" come valore prompt predefinito, poiché questo valore è stato l'ultimo valore prompt selezionato.

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Workflow quando il progettista di query sceglie di utilizzare non i valori predefiniti delle query BEx in fase di esecuzione

1. Quando la query contiene una variabile BEx obbligatoria, il progettista sceglie di non utilizzarne il valore predefinito, ad esempio "A", e sceglie un altro valore, ad esempio "B". Il progettista non ha selezionato l'opzione Usa valori predefiniti definiti per query BEx in fase di esecuzione .

2. Quando un utente esegue il report, la query visualizza il prompt per la variabile BEx. Il valore predefinito proposto è "B", ovvero il valore selezionato dal progettista di query. Tuttavia, l'utente sceglie un altro valore, ad esempio "C".

3. Il report contiene i risultati per il valore "C" selezionato dell'utente.

4. L'utente elimina il report. Il processo di eliminazione visualizza un messaggio di avviso in cui viene chiesto se l'utente desidera eliminare l'ultimo valore selezionato ('C').

Se l'utente: ● ● Seleziona Elimina ultimi valori prompt selezionati , la query recupererà "A" come valore prompt predefinito, poiché in fase di progettazione della query è stata selezionata l'opzione Usa valori predefiniti definiti per query BEx in fase di esecuzione .

Non seleziona Elimina ultimi valori prompt selezionati , la query recupererà "B" come valore prompt predefinito, poiché questo valore è stato selezionato nel gestore delle variabili in fase di progettazione della query.

1.5.7 variabili Per creare una query basata su una query BEx senza

È possibile creare una query utilizzando dati BEx che non contengono variabili.

Per accedere alla query BEx, è necessario che l'opzione Autorizza accesso esterno alla query sia abilitata in BEx Query Designer.

1. In un documento Web Intelligence aperto in modalità

Progettazione

o

Dati

, fare clic sull'icona Nuovo nella barra degli strumenti File .

2. Nell'elenco

Seleziona un'origine dati

, selezionare Bex , quindi OK .

3. Selezionare la connessione BICS appropriata nella finestra di dialogo.

4. Selezionare la query BEx nel riquadro laterale e fare clic su OK . Se una connessione BICS è basata su un InfoCube, potrebbero essere disponibili diverse query BEx.

Se nella query BEx sono presenti variabili, a seconda del tipo di variabile, viene visualizzata la finestra di dialogo Imposta variabili nella quale è possibile definire le proprietà delle variabili. Per ulteriori informazioni sulle variabili BEx e sulla finestra di dialogo Imposta variabili, vedere il collegamento in basso. Viene visualizzato il

Pannello delle query

in cui vengono mostrati gli oggetti della query come gerarchie, dimensioni e attributi. Se la query BEx desiderata non è visualizzata, utilizzare BEx Query Designer per assicurarsi che nella query sia selezionata l'opzione Autorizza accesso esterno alla query .

5. Definire la query e i filtri di query utilizzando gli oggetti disponibili.

Nota

quando si crea una query Web Intelligence basata su una query BEx che contiene una o più variabili obbligatorie alle quali non è assegnato un valore predefinito, se si seleziona un elenco di valori o si prova a

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Creazione di query basate su query BEx

utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, viene visualizzato un messaggio di errore. Utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per impostare i valori per la variabile obbligatoria.

Nota

nelle query BEx non è possibile applicare un filtro agli oggetti risultato.

Nota

se la query BEx connessa include variabili lato server SAP, è possibile modificare il valore della variabile nel

Pannello delle query

. Fare clic sull'icona Imposta variabili nella barra degli strumenti di

Pannello delle query

e selezionare una nuova variabile.

6. Per eseguire la query, fare clic su Esegui query . Se sono presenti più query e si desidera eseguirne solo una, fare clic su Esegui query e selezionare la query da eseguire.

1.5.8 Per creare un documento basato su una query BEx che utilizza variabili

È possibile creare un documento basato su una query BEx che contiene variabili.

1. In un documento Web Intelligence aperto in modalità

Progettazione

o

Dati

, fare clic sull'icona Nuovo nella barra degli strumenti File .

2. Nell'elenco

Seleziona un'origine dati

, selezionare Bex , quindi OK .

3. Selezionare la connessione BICS appropriata nella finestra di dialogo.

4. Selezionare la query BEx nel riquadro laterale e fare clic su OK . Se una connessione BICS è basata su un InfoCube, potrebbero essere disponibili diverse query BEx.

Se nella query BEx sono presenti variabili, a seconda del tipo di variabile, viene visualizzata la finestra di dialogo Imposta variabili nella quale è possibile definire le proprietà delle variabili. Vedere la tabella in basso per ulteriori informazioni sulla definizione delle variabili BEx e l'utilizzo della finestra di dialogo

Imposta variabili

.

5. Definire la query e i filtri di query utilizzando gli oggetti disponibili.

Nota

quando si crea una query Web Intelligence basata su una query BEx che contiene una o più variabili obbligatorie alle quali non è assegnato un valore predefinito, se si seleziona un elenco di valori o si prova a utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, viene visualizzato un messaggio di errore. Utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per impostare i valori per la variabile obbligatoria.

Nota

nelle query BEx non è possibile applicare un filtro agli oggetti risultato.

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Nota

se la query BEx connessa include variabili lato server SAP, è possibile modificare il valore della variabile nel

Pannello delle query

. Fare clic sull'icona Imposta variabili nella barra degli strumenti di

Pannello delle query

e selezionare una nuova variabile.

Se la query BEx selezionata contiene variabili, è necessario utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per definire o modificare i valori delle variabili. I passaggi da eseguire dipendono dal tipo di variabile (obbligatoria o facoltativa) e dalla presenza o meno di un valore predefinito.

Tabella 2: Impostazione delle variabili per le query BEx Se la query BEx contiene… Operazione da eseguire Variabili obbligatorie in cui almeno una va­ riabile non prevede un valore predefinito.

Utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per inserire le varia­ bili obbligatorie. Il pulsante OK è abilitato quando tutte le variabili obbligatorie presentano un valore. A questo punto, viene visualiz­ zato il

Pannello delle query

e la struttura mostra il contenuto della query BEx così come è stato generato nell'universo transitorio. È dunque possibile aprire di nuovo la finestra di dialogo

Imposta varia­ bili

e modificare le proprietà di

Imposta prompt

.

Nota

Se si annullano le impostazioni della finestra di dialogo

Imposta variabili

: a. Se si utilizza l'interfaccia dell'applet, viene visualizzata l'inter­ faccia principale di Web Intelligence senza documenti aperti. Se era già aperto un altro documento durante questo passaggio, sarà stato già richiesto di salvare o ignorare le modifiche all'inizio della creazione della query BEx.

b. Se si utilizza l'interfaccia Rich Client, viene visualizzata la home page.

Variabili obbligatorie con valori predefiniti (le variabili facoltative non influiscono sul comportamento).

Viene automaticamente visualizzata la finestra di dialogo

Imposta variabili

durante la creazione dell'universo transitorio e nel

Pannello delle query

vengono visualizzati i metadati.

Solo variabili facoltative, in cui almeno una variabile non prevede un valore predefi­ nito.

Viene creato l'universo transitorio e nel

Pannello delle query

ven­ gono visualizzati i metadati senza aprire la finestra di dialogo

Impo­ sta variabili

.

Variabili facoltative, ognuna delle quali prevede un valore predefinito. Non sono disponibili variabili obbligatorie.

Viene creato l'universo transitorio e nel

Pannello delle query

ven­ gono visualizzati i metadati senza aprire la finestra di dialogo

Impo­ sta variabili

.

È ora possibile eseguire la query per il documento. È possibile modificare le variabili in un secondo momento accedendo alla finestra di dialogo

Imposta variabili

tramite il

Pannello delle query

.

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Creazione di query basate su query BEx

1.5.9 Per aggiungere un secondo fornitore di dati di query BEx a un documento

Il documento corrente è già basato su una query BEx e si desidera aggiungere una seconda query BEx come ulteriore fornitore di dati.

1. In un documento Web Intelligence aperto in modalità

Progettazione

o

Dati

fare clic sull'icona Aggiungi un nuovo fornitore di dati nella barra degli strumenti File .

2. Nell'elenco

Seleziona un'origine dati

, selezionare Bex , quindi OK .

3. Selezionare la connessione BICS appropriata nella finestra di dialogo.

4. Selezionare la query BEx nel riquadro laterale e fare clic su OK . Se una connessione BICS è basata su un InfoCube, potrebbero essere disponibili diverse query BEx.

Se nella query BEx aggiuntiva sono presenti variabili, a seconda del tipo di variabile, viene visualizzata la finestra di dialogo Imposta variabili nella quale è possibile definire le proprietà delle variabili. Vedere la tabella in basso per ulteriori informazioni sulla definizione delle variabili BEx e l'utilizzo della finestra di dialogo Imposta variabili .

5. Definire la query e i filtri di query utilizzando gli oggetti disponibili.

Nota

quando si crea una query Web Intelligence basata su una query BEx che contiene una o più variabili obbligatorie alle quali non è assegnato un valore predefinito, se si seleziona un elenco di valori o si prova a utilizzare la finestra di dialogo

Selettore membri

, viene visualizzato un messaggio di errore. Utilizzare la finestra di dialogo

Imposta variabili

per impostare i valori per la variabile obbligatoria.

Nota

nelle query BEx non è possibile applicare un filtro agli oggetti risultato.

Nota

se la query BEx connessa include variabili lato server SAP, è possibile modificare il valore della variabile nel

Pannello delle query

. Fare clic sull'icona Imposta variabili nella barra degli strumenti di

Pannello delle query

e selezionare una nuova variabile.

Tabella 3: Impostazione delle variabili per una query BEx aggiuntiva Se la query BEx contiene… Operazione da eseguire Variabili obbligatorie in cui almeno una va­ riabile non prevede un valore predefinito.

Quando si seleziona la nuova query BEx, nella finestra di dialogo

Im­ posta variabili

vengono visualizzate tutte le variabili della query BEx appena aggiunta con gli eventuali valori predefiniti. Vengono visua­ lizzate solo le variabili del fornitore di dati appena aggiunto.

Se le variabili sono condivise tra la query BEx originale e la nuova query BEx, i relativi valori non vengono precompilati con quelli im­ messi per la query iniziale. Sebbene l'opzione di unione delle varia­ bili BEx sia attiva, in questa fase non viene eseguita alcuna unione. Immettere le variabili obbligatorie e fare clic su OK .

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Se la query BEx contiene… Operazione da eseguire Viene visualizzato il

Pannello delle query

e la struttura mostra il con­ tenuto della nuova query BEx generato dall'universo transitorio sot­ tostante.

Creare ed eseguire la query.

Nella finestra di dialogo dei prompt visualizzata vengono mostrate le variabili dei due fornitori di dati in base all'impostazione dell'op­ zione "Unisci prompt (variabili BEx)" del documento: ● ● Se l'opzione Unisci è attiva, nella finestra di dialogo vengono uniti i prompt condivisi dalle due query BEx. I valori da visualiz­ zare sono quelli immessi in precedenza per il primo fornitore di dati.

Se l'opzione Unisci non è attiva, nella finestra di dialogo i singoli prompt vengono visualizzati separatamente, con valori distinti per ogni fornitore di dati.

Variabili obbligatorie con valori predefiniti (le variabili facoltative non influiscono sul comportamento).

Viene creato l'universo transitorio e nel

Pannello delle query

ven­ gono visualizzati i metadati senza aprire la finestra di dialogo

Impo­ sta variabili

.

Solo variabili facoltative, in cui almeno una variabile non prevede un valore predefi­ nito.

Viene creato l'universo transitorio e nel

Pannello delle query

ven­ gono visualizzati i metadati senza aprire la finestra di dialogo

Impo­ sta variabili

.

Variabili facoltative, ognuna delle quali prevede un valore predefinito. Non sono disponibili variabili obbligatorie.

Viene creato l'universo transitorio e nel

Pannello delle query

ven­ gono visualizzati i metadati senza aprire la finestra di dialogo

Impo­ sta variabili

.

1.5.10 Modifica di un documento basato su una query BEx

È possibile modificare i fornitori di dati di una query BEx nella finestra di dialogo

Imposta variabili

.

Il documento include diversi fornitori di dati, alcuni dei quali (non tutti) si basano sulle query BEx.

Quando si modificano i fornitori di dati, viene visualizzata la finestra di dialogo

Imposta variabili

se è presente una variabile obbligatoria senza valori. Questa situazione può verificarsi solo se è stata aggiunta una variabile obbligatoria a una delle query BEx sottostanti in seguito alla creazione e al salvataggio del documento.

1. In un documento Web Intelligence, nella scheda Accesso ai dati fare clic su Modifica .

Viene visualizzata la finestra di dialogo

Imposta variabili

con le variabili della query BEx relative al primo fornitore di dati basato su BEx nel documento, che presenta variabili obbligatorie senza valori. Vengono visualizzate tutte le variabili della query BEx, non solo quelle obbligatorie senza valori.

2. Immettere i valori delle variabili obbligatorie mancanti e fare clic su OK .

Viene visualizzata la finestra di dialogo

Imposta variabili

con le variabili della query BEx relative al secondo fornitore di dati basato su BEx nel documento, che presenta variabili obbligatorie senza valori. Vengono visualizzate tutte le variabili della query BEx, non solo quelle obbligatorie senza valori.

3. Immettere i valori delle variabili obbligatorie mancanti per la seconda query BEx e fare clic su OK .

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Creazione di query basate su query BEx

4. Ripetere il passaggio precedente finché non vi saranno più fornitori di dati BEx con variabili obbligatorie senza valori predefiniti.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

con gli oggetti disponibili.

5. Nella finestra di dialogo dei prompt visualizzata vengono mostrate le variabili di tutti i fornitori di dati in base all'impostazione dell'opzione "Unisci prompt (variabili BEx)" del documento: a) Se l'opzione Unisci prompt (variabili BEx) è abilitata, nella finestra di dialogo vengono uniti i prompt condivisi dalle query BEx. I valori da visualizzare sono quelli immessi in precedenza per il primo fornitore di dati.

b) Se l'opzione Unisci prompt (variabili BEx) è disabilitata, nella finestra di dialogo i singoli prompt vengono visualizzati separatamente, con valori distinti per ogni fornitore di dati.

Dopo aver immesso i valori dei prompt, è possibile eseguire la query per il documento.

1.5.11 Per annullare una modifica

È possibile annullare un'azione di modifica in una query BEx.

Si dispone di un documento Web Intelligence con uno o più fornitori di dati aperti per la modifica.

1. Nella scheda

Accesso ai dati

fare clic su Modifica .

Viene visualizzata la finestra di dialogo

Imposta variabili

con le variabili della query BEx relative al primo fornitore di dati basato su BEx nel documento, che presenta variabili obbligatorie senza valori. Vengono visualizzate tutte le variabili della query BEx, non solo quelle obbligatorie senza valori.

2. Chiudere la finestra di dialogo

Imposta variabili

.

La chiusura della finestra di dialogo

Imposta variabili

comporta l'annullamento dell'intera operazione di modifica. La finestra di dialogo

Imposta variabili

non viene visualizzata per gli altri fornitori di dati.

1.5.12 Informazioni sull'anteprima dei dati quando la query BEx include variabili

Le variabili con valori mancanti non influiscono su questa funzione.

La finestra di dialogo dei prompt di runtime viene visualizzata e invita l'utente a rispondere alle variabili in tutti i casi. In questa fase, inoltre, l'utente dovrebbe avere già risposto alle variabili nella finestra di dialogo

Imposta variabili

durante la creazione del documento o durante la modifica della query. È possibile visualizzare l'anteprima della query come qualsiasi altro documento.

1.5.13 Modifica dell'origine dati per le query BEx

È possibile modificare l'origine dati di un documento basato su una query BEx.

Origine dati originale Una query BEx Modificata in...

Un universo .unv

in un'origine OLAP Creazione di query di SAP BusinessObjects Web Intelligence basate su query BEx

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Origine dati originale Una query BEx Modificata in...

Un'altra query BEx Quando si modifica l'origine, viene avviato automaticamente il

Pannello delle query

. ed è necessario modificare la query di conseguenza.

1.5.14 Modifica dell'origine dati quando le query BEx contengono variabili

Quando si modifica il documento da un tipo di origine dati in un'origine dati BEx in cui la query BEx include variabili obbligatorie senza valori, Web Intelligence applica i valori più appropriati alle variabili.

1. In un documento Web Intelligence aperto in modalità

Progettazione

selezionare

Modifica origine

.

2. Selezionare una o più origini dati esistenti dal documento e scegliere una query BEx che presenti almeno una variabile obbligatoria senza valori predefiniti come origine dati di destinazione.

Nel passaggio di mappatura vengono generati oggetti di destinazione e i valori mancanti vengono inseriti automaticamente tramite un meccanismo detto di "migliore adattamento".

3. Convalidare la mappatura.

Viene visualizzato il

Pannello delle query

.

4. Nel

Pannello delle query

aprire la finestra di dialogo

Imposta variabili

e convalidare o modificare i valori delle variabili nel modo appropriato.

È possibile eseguire la query e salvare il documento.

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