Risultati di prove condotte in Puglia per la protezione

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Transcript Risultati di prove condotte in Puglia per la protezione

La protezione della vite da
peronospora
Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione
in Agricoltura “Basile Caramia” Locorotondo
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e
degli Alimenti
Agostino Santomauro, Crescenza Dongiovanni,
Franco Faretra
Plasmopara viticola
Periodica
Ricorrente
In Puglia il patogeno è dannoso
solo in alcune annate
Fattori avversi alle infezioni primarie
nel meridione
 La siccità autunno-invernale può ostacolare
la maturazione delle oospore
 La siccità primaverile può inibire la
germinazione delle oospore
 Incrementi termici in fine inverno possono far
germinare le oospore eventualmente mature
in assenza di vegetazione recettiva
Difficoltà nella previsione delle
infezioni nel meridione
 Regola dei 3 dieci e
calcolo del ciclo di
incubazione?
 Pioggia preparatoria ?
 Pioggia infettante ?
 Modelli previsionali ?
Linee guida di intervento
GERMOGLIAMENTO
INIZIO E FINE FIORITURA
ALLEGAGIONE
PREINVAIATURA
CHIUSURA
Effettuare 1-2
applicazioni
con formulati
rameici
Effettuare 2 trattamenti
ad inizio e fine fioritura
Alla comparsa dei sintomi,
effettuare interventi con
prodotti dotati di attività
bloccante e proseguire con
formulati di maggiore
persistenza sino a quando le
condizioni ambientali sono
favorevoli alla malattia
MATURAZIONE
Alla comparsa dei sintomi,
effettuare interventi con
prodotti dotati di attività
bloccante e proseguire con
formulati di maggiore
persistenza sino a quando le
condizioni ambientali sono
favorevoli alla malattia
Peronospora larvata
Linee guida di intervento
Nei vigneti di uva da tavola coperti per l’anticipo non è
in genere necessario alcun trattamento
Prova peronospora: materiali e metodi
•
•
•
•
•
•
•
Località: S. Pancrazio Salentino (Brindisi)
Cultivar: ‘Negroamaro’ (uva da vino)
Sistema di allevamento: controspalliera
Schema statistico: blocchi randomizzati con 4 parcelle da
12 piante circondate da file di bordo non trattate
Trattamenti: con pompe a zaino a motore eroganti
l’equivalente di 1000 l/ha
Rilievi: su tutti i grappoli e su 100 foglie per parcella
Parametri calcolati: percentuale di foglie e grappoli infetti e
percentuale media di superficie dei grappoli o delle foglie
infette
Schema della prova
Formulati
commerciali
Dosi di
formulato
(g o ml /ha)
Numero e dei
trattamenti
(intervallo)
-
-
-
Fluopicolide+propineb
Fosetil Al+solfato di rame
R6 Pasadoble
R6 Bordeaux WG
200
500
5 (10-12 gg)
3 (12 gg)
Metalaxyl-M+Mancozeb
Fosetil Al+solfato di rame
Ridomil Gold MZ
R6 Bordeaux
250
500
5 (10-12 gg)
3 (12 gg)
Forum MZ
R6 Bordeaux
220
500
5 (10-12 gg)
3 (12 gg)
Programmi di intervento
Testimone non trattato
Dimethomorph+mancozeb
Fosetil Al+solfato di rame
100
45
90
40
80
35
70
30
60
25
50
20
40
15
30
10
20
5
10
0
0
Precipitazioni (mm)
50
Umidità relativa
media
(%) massima (°C)
Temperatura
Temperatura (°C) - Umidità relativa (%)
Andamento meteorologico durante
la prova
Temperatura minima
(°C)
Precipitazioni giornaliere (mm)
Dati di infezione su foglie
Diffusione
80
Comparsa sintomi:
fine maggio
70
a
60
a
50
40
30
a
b b
20
10
b
b b b
b b b
0
1
4 giugno
Testimone non trattato
Fluopicolide+propineb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
2
29 giugno
3
12 luglio
Metalaxyl-M+mancozeb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
Dimethomorph+mancozeb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
Date dei trattamenti: 19 e 26 aprile; 6, 17 e 29 maggio; 7, 18 e 28 giugno
Dati di infezione su grappoli
Diffusione
a
Comparsa sintomi:
primi di giugno
b
b
b
20 giugno
Testimone non trattato
Fluopicolide+propineb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
a
b
b
b
5 luglio
Metalaxyl-M+mancozeb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
Dimethomorph+mancozeb (5)
Fosetyl-Al+rame solfato (3)
Date dei trattamenti: 19 e 26 aprile; 6, 17 e 29 maggio; 7, 18 e 28 giugno
La protezione della vite da oidio
Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione
in Agricoltura “Basile Caramia” Locorotondo
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e
degli Alimenti
Agostino Santomauro, Crescenza Dongiovanni,
Franco Faretra
Erysiphe necator
Elevata adattabilità alle condizioni di
clima caldo arido degli ambienti dell’Italia
meridionale
Difficoltà della protezione
• Necessità di effettuare numerosi
interventi
• Rischio della presenza di residui di
fungicidi nell’uva
• Rischio di acquisizione di resistenza ai
fungicidi da parte del patogeno
Criterio di intervento
PREVENTIVO
Attendere la comparsa dei primi sintomi
significa compromettere la produzione
ed eseguire più trattamenti del necessario
Linee guida di intervento
Protezione continua
da inizio fioritura ad invaiatura
Interventi prima dell’inizio fioritura
solo quando necessario
Prova oidio: materiali e metodi
•
•
•
•
•
•
•
Località: Corato (Bari)
Cultivar: ‘Bombino nero’ (uva da vino)
Sistema di allevamento: controspalliera
Schema statistico: blocchi randomizzati con 4 parcelle da
10 piante circondate da file di bordo non trattate
Trattamenti: con pompe a zaino a motore eroganti
l’equivalente di 1000 l/ha
Rilievi: su tutti i grappoli di ciascuna parcella
Parametri calcolati: percentuale di grappoli infetti, gravità,
Indice di McKinney
Schema della prova
Formulati
commerciali
Dosi di
formulato
(g o ml /ha)
Numero e dei
trattamenti
(intervallo)
-
-
-
Fluopyram+tebuconazole
Luna Experience
350
5 (12-14 gg)
Quinoxyfen+myclobutanil
Arius System
1250
5 (12-14 gg)
Penconazole
Topas 10 EC
300
5 (12-14 gg)
Programmi di intervento
Testimone non trattato
Dati di infezione su grappoli
Diffusione
Comparsa sintomi:
primi di luglio
a
a
b
b
b
15 luglio
Testimone non trattato
Fluopyram+tebuconazole (5)
b
b
b
26 luglio
Quinoxyfen+myclobutanil (5)
Penconazole (5)
Date dei trattamenti: 24 maggio; 5 e 17 giugno; 1 e 15 luglio
Punti critici generali della protezione
 Idonee azioni di prevenzione
 Accurati e frequenti monitoraggi sulla coltura
 Scelta appropriata dei fungicidi
 Rispetto dell’etichetta (dosi di applicazione, tempi di
carenza, ecc.)
 Idonei mezzi di distribuzione
 Volumi di distribuzione non inferiori a 800-1000 l/ha per
il tendone e 600-700 l/ha per le controspalliere
 Passaggio dei mezzi di distribuzione in tutti gli interfilari
 Grappoli resi liberi dall’effetto schermante della
vegetazione