QUEL POSTO AL DI LÀ DEI CONFINI DEL MONDO

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QUEL POSTO
AL DI LÀ
DEI CONFINI DEL MONDO
Fabio Castiglia
B&B edizioni
di comunicarte srl
via ezio tarantelli, 16
22076 mozzate (co)
www.bebedizioni.com
www.comunicarte.eu
grafica e stampa:
comunicarte srl
prima edizione: settembre 2014
1.
Quando hai cinque anni, difficilmente riesci ad
immagazzinare scene di vita e portarle insieme a
te nella valigia dei ricordi, perchè il più delle
volte, man mano che gli anni passano, queste
sfuggono e si dissolvono nell'aria, per poi
appoggiarsi sulle nuvole, proprio là dove solo gli
angeli possono vederle. Eppure le immagini e le
sensazioni della sera di quel 25 Novembre 1992,
in cui avevo cinque anni compiuti da poco più di
un mese, ancora le porto con me, e credo che
resteranno per sempre impresse nella mia mente.
1
Ero seduto sul divano con mio padre, le mie
gracili gambe erano distese sulle sue cosce, il
telecomando nero ricoperto da uno spesso strato di
gomma era appoggiato sul pavimento e di fronte a
noi la televisione accesa era sintonizzata su canale
5, dove stavano trasmettendo la partita di
Champions League "A.C. Milan contro I.F.K.
Gothenburg".
Nella
cameretta
mio
fratello
silenziosamente montava un castello di Lego, in
cucina mia madre lavava le stoviglie sporcate
durante la cena consumata poco prima creando un
magico sottofondo alla telecronaca di Nando
Martellini, lo scorrere dell'acqua ed il tintinnio dei
piatti e delle posate sembravano infatti stessero
tenendo
il
ritmo
al
canto
entusiasta
del
telecronista. Intanto Marco Van Basten, il "cigno
di Uthrecht", prendeva per mano il Milan e lo
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portava verso il trionfo segnando a ripetizione, con
la stessa naturalezza col quale io e mio padre
respiravamo sul morbido divano in pelle. Uno,
due, tre, quattro goals, ed uno tra questi portava
con se una particolare magia, un incantesimo che
mi ha piacevolmente condannato ad amare il
calcio per tutta la vita... Eranio si trovava in area
di rigore, nella parte destra, e conduceva il pallone
verso
il
fondo
del
campo,
quando
improvvisamente decise di effettuare una sterzata
con il piede destro, alzare la testa per un millesimo
di secondo ed effettuare un "cross morbido" verso
quel fazzoletto di terreno situato tra il dischetto di
rigore e la linea più lunga della stessa area.
Proprio lì c'era lui, uno degli attaccanti più forti
della storia del calcio, posizionato spalle alla porta
fissando la palla come se gli stesse sussurrando
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qualcosa per via telepatica, gli domandò il punto
preciso in cui sarebbe arrivata e lei gli diede
appuntamento in aria, verso il cielo, dove si
sarebbero potuti incontrare da soli, senza che
nessuno potesse disturbarli, allora sfruttò tutta la
forza che aveva nelle gambe per saltare in alto,
verso le stelle, mostrò a tutto lo stadio la scarpa
nera con i tacchetti di gomma dura del piede
sinistro e dopodichè impattò con il piede destro la
sfera di cuoio, che rimbalzò sull'erba davanti al
portiere per poi andare a gonfiare la rete alle sue
spalle.
Da quella sera il mio cuore pulsa più forte, e fa
circolare in ognuno dei millimetri del mio corpo,
un sangue nel quale naviga , come una gondola
per i canali di Venezia, un bellissimo pallone di
cuoio.
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Questo libro vuole inviare un messaggio a tutti
coloro che guardano il giuoco del calcio in
maniera distaccata, per non dire snobbistica, e lo
giudicano, puntano il dito verso di lui accusandolo
di essere una grossa scatola colma zeppa di
ignoranza, maleducazione e violenza, insomma un
portatore sano di cattivi esempi. Il calcio, come
tutti gli sport, è un portatore sano di buoni
principi,
come
il
raggiungimento
e
il
mantenimento del benessere fisico e mentale, il
rispetto delle regole, il confronto leale con un
avversario ed il divertimento. Il calcio, visto da un
certo punto di vista, si può definire come il
riflesso, su di un grande specchio, della vita.
Come nella vita per raggiungere degli obbiettivi
bisogna darsi da fare, lavorare, sudare e non
arrendersi mai; come nella vita a volte bisogna
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saper accettare una sconfitta, cadere, ma subito
rialzarsi da terra e tornare a lottare; come la vita il
calcio è passione, gioia, serenità, delusione,
rabbia, un altalenarsi di emozioni che ci fanno
crescere e migliorare di giorno in giorno.
Questo è il calcio, questo è lo sport, ed ogni volta
che, indirizzando il vostro sguardo verso di esso,
non troverete davanti ai vostri occhi immagini che
si accostano ai principi riportati su queste righe,
ma al contrario scoprirete scene ricche di messaggi
negativi, parole diseducative ed azioni sprezzanti
della vita, provate a mettere bene a fuoco la vostra
vista, a sgranarvi un poco gli occhi, ad avvicinarvi
lentamente, in punta di piedi, solo allora potrete
vedere, tutt' attorno allo sport , un muro invisibile,
indistruttibile, invalicabile, ed al di fuori di queste
mura solamente in pochi riusciranno a percepire
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chiaramente il suo profumo, il suo sapore, a
sentire la sua dolce musica... la sua essenza.
Tempo fa anche io non riuscivo a vedere
quell'insormontabile muro, non capendo così dove
finiva lo sport e dove iniziava il mondo esterno...
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Indice
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31
38
52
65
74
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1. L'innamoramento, Prefazione
2. Una strana sensazione
3. Ho visto
4. L'inizio del viaggio, La prima volta
5. Torneo di Natale
6. Un'insolita domenica mattina
7. Il predestinato
8. La libertà
9. In un parco nel centro del mondo
10. La linea magica
11. Riflessione
12. Quei benedetti novanta minuti
A VOI
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