FAQ N. 1 - astem gestioni

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FAQ. 1
1. Quesito:
Nel Paragrafo 9.2.23 Pompa di Circolazione c’è scritto che la pompa dovrà essere fornita solo su
richiesta della committenza, mentre nel paragrafo 9.3.12 c’è scritto che la pompa dovrà sempre
essere fornita.
A quale dei due paragrafi dobbiamo fare riferimento per l’offerta?
Risposta:
A tutti e due: tutte le centrali a basamento hanno le pompe “solo su richiesta del committente”,
mentre le centrali murali devono essere considerate comprese di pompe.
2. Quesito:
I prezzi dei sistemi di scambio su basamento con scambiatore saldobrasato e con scambiatore
ispezionabile nell’ allegato 14004 – EPU001 sono già comprensivi di pompa o no?
Risposta:
I prezzi dei sistemi di scambio su basamento con scambiatore saldobrasato e con scambiatore
ispezionabile nell’ allegato 14004 – EPU001 sono esclusi di pompa.
3. Quesito:
Sempre nell’ allegato 14004 – EPU001 nella pagina 1 l’ultima colonna da sinistra ha come
descrizione “inserire prezzo pompa” cosa significa? Dobbiamo compilare il suddetto allegato? Se
si dovremmo inserire il suddetto allegato nell’ offerta economica?
Risposta:
Si dovete compilare il suddetto allegato, indicando semplicemente il prezzo.
4. Quesito:
Capitolato speciale d’Appalto – Elaborato 14004-CSA001
ART. 13 - Attività di costruzione skid
La prima fornitura, riguardante i prime 5 SST composte da 8 scambiatori, dovrà essere
consegnato entro 14 (quattordici) giorni naturali e consecutivi dalla data di affidamento
dell’appalto, possibilmente anticipando.
Le tempistiche sono molto strette da rispettare perchè le consegne previste da Alfa Laval Svezia
sono di 21 giorni , a meno che si possano fornire le STT con un manichino e poi installare gli
scambiatori corretti in un secondo momento. Per quanto riguarda lo scambiatore Ispezionabile in
Cat. IIIa i tempi di consegna sono di 70 giorni se si considera la “Pratica PED” alle tempistiche
dobbiamo aggiungere 7/10 giorni circa.
Risposta:
Le tempistiche indicate in appalto non possono variare, non vi sono problemi ad accettare la
fornitura tramite simulacro dello scambiatore, in questo caso l’impresa dovrà dichiarare che
eseguirà l’installazione degli scambiatori a proprio carico ed indicare i tempi di installazione.
5. Quesito:
Attività di costruzione skid
L’impresa dovrà fornire ogni componente necessario per l’esecuzione del collaudo, in particolare:
il misuratore differenziale di pressione certificato negli ultimi 6 mesi, il materiale per il
montaggio. Nel caso si trovassero palesi incongruenze sul lato primario, si eseguiranno i test
anche sul lato secondario (l’impresa dovrà fornire il materiale necessario (misuratore di portata e
pompe ad inverter) ed eseguire le modifiche necessarie. In caso di contestazioni si eseguiranno
test a banco.
Il mancato superamento dei test porta al rigetto della fornitura e all’attribuzione delle spese per
la sistemazione delle sottocentrali.
E’ possibile specificare il fondo scala dello strumento da utilizzare il tipo se elettronico e
meccanico, e la tolleranza sulla reali misura di Dp rispetto a quanto richiesto.
E’ possibile sapere il Dp della sola sottocentrale in quanto sui disegni è riportato quello generale
con i collegamenti al primario.
Risposta:
Non vogliamo specificare il tipo di strumento che, di noleggio dell’impresa, dovrà essere adatto allo
scopo, ma presumiamo già in possesso delle varie imprese partecipanti. Verrà tollerato uno
scostamento del 20% massimo che comprende tutti gli errori strumentali. Il Dp indicato nel disegno
lo consideriamo valido per lo skid di fornitura.
6. Quesito:
Elaborazione della pratica PED della sottocentrale di scambio fornita.
E’ possibile specificare meglio cosa si intende “Elaborazione della pratica PED della sottocentrale”
in quanto questa è normalmente considerata secondo la direttiva un insieme valutata come tale
e poi marchiata secondo le procedure interne aziendali.
Risposta:
Non siamo sicuri di aver inteso la domanda, lo skid di vostra fornitura deve essere certificato PED,
cioè marchiato CE e accompagnato dalla documentazione prevista da tale normativa.
7. Quesito:
5.1.2 - Attività di messa a norma di legge dell’impianto modificato opere da eseguire su richiesta
eventuale del committente, per cui però l’appaltatore non può esimersi dall’eseguirle, pena la
rescissione del contratto, per le quali è necessaria specifica quotazione. Pensiamo sia molto
difficile valutare questo tipo di attività senza fare un accurato sopralluogo su tutte le centrali
termiche, vi chiediamo inoltre se avete eseguito delle verifiche sull’eventualità di presenza
amianto nelle stesse, analizzando sia l’ambiente che il materiale di isolamento?
Risposta:
Le quotazioni dovranno essere fornite, in caso di richiesta, dopo l’aggiudicazione dell’appalto.
Dovete considerare questa richiesta come un obbligo di eseguire un preventivo accurato e tenerne
fede nel caso il prezzo venga considerato congruo.
8. Quesito:
Certificato di conformità alle norme EN 1434 e di taratura individuale a banco del sistema di
contabilizzazione.
Per questo tipo di attività serve fare un ordine ben preciso al fornitore dei contatori di calore con
la possibilità che i tempi di consegna si dilatino. Normalmente esistono i certificati di
taratura/calibrazione generali per tipologia di contatore, come si deve procedere??
Schema di processo elettro strumentale su carta timbrato e firmato.
Intendete uno schema realizzato secondo le norme ISA?? O secondo le norme UNI??,
Timbrato e firmato da professionista o basta dall’Amministratore / Direttore Tecnico?
Risposta:
Premesso che il misuratore di portata deve essere certificato MID, potete procedere con i certificati
di taratura/calibrazione.
In riferimento agli schemi lasciamo libertà alle imprese purché gli schemi siano a “norma”, gli
schemi devono essere timbrati da tecnico abilitato, normalmente il Direttore Tecnico è abilitato, ma
dipende dalla configurazione aziendale.
9. Quesito:
Documentazione preliminare da fornire in fase di offerta.
Schema di processo dimensionata di tutte le sottocentrali previste – la mancanza di
corrispondenza con gli schemi a base di gara saranno motivo di esclusione Non è possibile
rispettare gli schemi in quanto la sonda contrassegnata con TT103 con regolatore RVD non è
compatibile.
Calcolo delle perdite di carico di ogni singolo skid che dimostri il rispetto dei parametri richiesti e
riportati sulle tavole di progetto (schemi funzionali), il calcolo deve riportare le perdite di carico
dello scambiatore, valvole di regolazione, filtro, valvole di intercettazione.
Il vero dimensionamento è già stato eseguito dal progettista in tutte le sue componentistiche
principali come scambiatore, diametri delle tubazioni, valvole di regolazione, contatori, queste
indicazioni sono da riverificare??
Nel caso si trovino delle incongruenze con gli elaborati grafici come ci si deve comportare per non
incappare nel rifiuto della fornitura??
Risposta:
La sonda TT103 è un refuso, verrà installata solo in alcune sottocentrali e non verrà collegata al
regolatore (la sonda si deve considerare da non fornire, il pozzetto si)
In riferimento al calcolo delle perdite di carico, il progettista non ha indicato vari elementi dando
libertà all’impresa di indicarli, pertanto il calcolo deve essere fornito.
Le incongruenze devono essere indicate prima dei termini di gare e ve ne daremo risposta come per
la sonda TT103.
10. Quesito:
8.0 - Documentazione definitiva da fornire venti giorni dopo l’affidamento della gara.
Schema meccanico dimensionato di tutti i sistemi di scambio per le sottocentrali previste – la
mancanza di corrispondenza con gli schemi a base di gara sarannomotivo di rescissione
contrattuale;
Si intende un lay-out secondo schemi ISA o UNI?
Risposta:
Lasciamo libertà alle imprese purché gli schemi siano a “norma”
11. Quesito:
Disegno esecutivo di tutti i sistemi di scambio previsti, la mancanza di corrispondenza con gli
schemi a base di gara saranno motivo di esclusione;
Si intende un disegno 3D di tutta la sottocentrale?
Disegno esecutivo di tutti i sistemi di scambio murali previste dovrà essere dato disegno
particolareggiato costruttivo;
Si intende un disegno 3D di tutta la sottocentrale?
Risposta:
Non si intende un disegno 3D, ma un disegno esecutivo composto da pianta e sezioni.
12. Quesito:
Per alcune sottocentrali d’utenza, nelle quali è prevista la presenza di due o più gruppi di scambio
termico, alcune apparecchiature, come ad esempio il misuratore di portata e il contacalorie,
potranno essere comuni ai gruppi, e quindi non montate sullo skid, ma sul collettore comune,
questa possibilità non è oggetto di valutazione ai fini della gara ma sarà oggetto di una eventuale
successiva analisi alla quale il fornitore aggiudicatario si dovrà rendere disponibile per valutare
eventuali benefici tecnico economici .
Per questo tipo di centrali in questo modo non si rischia di installare un contatore troppo grosso e
con grandi errori nelle fasi di transizione termica?
Risposta:
Per questo e per altro chiediamo una disponibilità obbligata alla valutazione. La domanda
comunque non è congruente ai fini della gara.
13. Quesito:
Gli scambiatori dovranno essere progettati per pressioni di progetto: PN25 Scambiatore di calore
a piastre acciaio inox Aisi 316 L di tipo saldo brasato per potenze fino a500 kW max e del tipo
ispezionabile con guarnizioni tipo clip-on non incollate per potenze superiori, a meno di
specifiche esigenze della Committente (vedi tabella di dettaglio).
Dovranno essere garantite le perdite di carico indicate in progetto
Le perdite di carico non possiamo garantirle noi ma bensì il costruttore dello scambiatore con i
suoi sistemi di calcolo, inoltre noi come costruttore di sottocentrali utilizzando ALFA LAVAl ed
adottando le tabelle che sono allegate alla specifica non possiamo esserne responsabili.
Risposta:
Le tabelle inserite in gara sono una proposta, non vi è obbligo del loro rispetto ne nelle taglie ne nel
fornitore che può benissimo non essere Alfa Laval, a patto di garantire la piena compatibilità come
richiesto.
14. Quesito:
In modo particolare è necessario gli scambiatori di calore siano certificati ROHS ai sensi della
Direttiva 2002/95/CE.
La Direttiva RoHS è la
normativa
2002/95/CE
(chiamata
omunemente RoHS
dall'inglese: Restriction
of
Hazardous
Substances
Directive) adottata
nel
febbraio del 2003 dalla Comunità europea, È collegata strettamente con la direttiva sulla
rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (detta RAEE) 2002/96/CE che regola
l'accumulazione, riciclaggio e recupero per le apparecchiature elettriche e fa parte di un'iniziativa
di legge per risolvere il problema dell'enorme quantitativo di rifiuti generati dalle
apparecchiature elettroniche obsolete, come può avere uno scambiatore questa certificazione??.
E’ eventualmente un refuso?? Forse è riferito alle apparecchiature elettriche/elettroniche
installate sullo SKID??
Risposta:
Non è un refuso, riguarda lo scambiatore e possiamo dirvi che i maggiori produttori di scambiatori
in ambito europeo ed americano possiedono tale certificazione. Si consiglia di verificare se il
produttore ha questa certificazione nel caso si decida di installare marche minori e/o non europee.
15. Quesito:
A richiesta della committenza e per i vari tipi di saldatura previsti, i saldatori saranno sottoposti
alla verifica dell'effettiva professionalità in conformità a quanto stabilito al paragrafo
precedente.
A questo punto richiedete un test come se fosse una nuova qualifica del saldatore? chi giudica se
le saldature sono corrette?
Risposta:
Si richiede di ignorare questo paragrafo per le saldature in stabilimento, ma considerarlo valido solo
per le saldature in opera. Nel caso vi fossero saldature in opera la verifica verrà eseguita da
professionista del settore, la prova consiste in una saldatura e in caso di contrasti si procederà alla
verifica tramite radiografia.
16. Quesito:
I controlli sulle saldature del circuito primario saranno effettuati in accordo a quanto previsto per
le reti nella presente specifica tecnica
Non riusciamo a capire il punto “a quanto previsto per le reti”, potreste specificare meglio?
Risposta:
Paragrafo da ignorare.
17. Quesito:
7 – Coibentazioni
Il carter dovrà risultare freddo al tatto e la parte elettrica protetta per evitare rotture per
mancanza di circolazione d’aria.
A che carter Vi riferite?
Risposta:
Al carter della sottocentrale murale.
18. Quesito:
9.2.8.1 - Circuiti Primari
. Valvola di ingresso sottostazione
Le valvole di intercettazione, in entrata e in uscita dalle sottostazioni sul circuito primario,
saranno del tipo a disco con soffietto, esenti da manutenzione, e con estremità flangiate UNI PN
25.
Esse dovranno avere corpo in acciaio fuso ed otturatore inox.
In alternativa potranno essere impiegate valvole a farfalla PN25; il tipo da usare sarà specificato
sullo schema di centrale.
Dai disegni si evince che queste valvole sono quelle comunemente chiamate di radice, sulla
sottocentrale sono installate altre valvole a sfera di cui non si trova menzione nella specifica.
Risposta:
Le valvole di intercettazione sul primario devono essere di tipo a sfera, tipo naval-oy / ivr
19. Quesito:
. Valvola di intercettazione a sfera
Le valvole a sfera inserite sui secondari dei circuiti di riscaldamento dovranno avere corpo in
acciaio ASTM A 105 e sfera in acciaio AISI 316, comando a leva e attacchi flangiati. II valore di PN
non dovrà essere inferiore a 16.
Questo tipo di valvole per i circuiti secondari è molto costoso e secondo noi una qualità eccessiva,
proponiamo per limitare i costi valvole con corpo in ghisa sferoidale con e sfere in ottone
cromato e tenute in PTFE è possibile??
Risposta:
E’ possibile, ma dovrà essere specificato in sede di offerta
20. Quesito:
Le valvole a sfera inserite cui secondari dei circuiti dell'acqua calda sanitaria potranno avere
corpo ed estremità flangiate in bronzo con sfera oscillante in ottone e guarnizioni di tenuta in
PTFE.
Normalmente sui circuiti acqua calda sanitaria per limitare i costi si utilizzano valvole a sfera
filettate in ottone con sfera cromata tenute in PTFE e leve in acciaio è possibile??
Risposta:
No, non è possibile.
21. Quesito:
Valvola di taratura e by pass
La valvola di taratura sul circuito secondario sarà del tipo a disco a flusso avviato, con corpo in
ghisa PN16 e flangiata UNI PN 16.
Per una migliore regolazione e l’eventuale blocco della regolazione è possibile utilizzare una
valvola di bilanciamento??
Risposta:
E’ possibile, ma dovrà essere specificato in sede di offerta
22. Quesito:
Per scambiatori di potenza termica singola superiore a 580 kW (500.000 kCal/h) la portata
discarico deve essere suddivisa tra almeno 2 valvole di sicurezza, nel caso in cui tali impianti
abbiano uno o più vasi di espansione chiusi.
Con la nuova “Raccolta R Edizione 2009” questa prescrizione è superata “vedi R.3. capitolo 2.2.2
deve comunque essere rispettata, va ad aumentare i costi dello SKID?
Risposta:
In merito alla dotazione dei dispositivi di sicurezza, fermo restando la dotazione minima prevista per
l’ottemperanza alla normativa PED e/o alla raccolta R ed. 2009 (che si ricorda non espressamente
applicabile in quanto le stc dovranno essere certificate come “insieme PED”), si precisa che
l’installazione del pressostato di massima è una richiesta vincolata dalla Committente, mentre sono
ammesse deroghe rispetto agli schemi allegati in gara in merito al numero di valvole di sicurezza in
funzione della potenzialità dell’impianto, qualora già approvate all’interno della qualifica di insieme
PED
23. Quesito:
I vasi di espansione che non rientrano nei limiti previsti per la sorveglianza degli apparecchi a
pressione e quelli di capacità minore di 25 litri, indipendentemente dal fatto che siano montati o
meno in batteria sull'impianto, devono essere:
. sottoposti, a costruzione ultimata, ad una prova idraulica, a pressione non inferiore a 1,5volte la
pressione di progetto, da eseguirsi a cura del costruttore;
. muniti di targa, applicata in modo inamovibile su una parte essenziale e visibile del vaso di
espansione, recante le seguenti indicazioni:
Questa frase è superata con l’entrata in vigore della direttiva 97/23 CE e con la nuova “Raccolta R
Edizione 2009”.
Negli schemi idraulici ci evince che tutti i vasi di espansione sono collegati secondo noi in modo
errato in quanto l’eventuale aria presente nella tubazione impedirebbe un corretto
funzionamento del vaso stesso “vedi vari manuali Edilclima” inoltre il diametro Dn 20 non è
compatibile con quanto previsto nella “Raccolta R Edizione 2009”. Punto R.3. capitolo 5.1 e 5.2, in
quanto il diametro di attacco del vaso non inferiore a 18 mm. e soddisfare la regola che D Interno
= √ P/1,163, nei casi non fosse soddisfaOa si deve ricorrere ad un doppio vaso con un aOacco Dn
1” ¼, in questo caso come procediamo??
Risposta:
Per l’ottemperanza alla normativa PED e/o alla raccolta R ed. 2009 (che si ricorda non
espressamente applicabile in quanto le stc dovranno essere certificate come “insieme PED”), in
merito ai vasi di espansione ed ai relativi collegamenti, potete adottare la soluzione da voi
individuata.
24. Quesito:
E’ compito dell’Appaltatore verificare l’idoneità della valvola regolatrice scelta allo scambiatore
adottato.
La verifica si deve limitare al modello di valvola ed il relativo attuatore o deve essere ricalcolata,
in questo caso servono i parametri di calcolo “Dp max, autorità ecc.”
Risposta:
La verifica si deve limitare al modello di valvola ed il relativo attuatore.
25. Quesito:
il prodotto dovrà essere compatibile al “Sistema Libero 500 di Amarc DHP” attualmente installato
e funzionante Negli schemi “QEST e QEST-1” è citato alla pag. 3 ed alla pagina 9 un regolatore di
marca differente ed esattamente RVD 230 Siemens che allo stato attuale è superato dal modello
RVD 250 o RVD 255 se in versione OEM inoltre la scheda tecnica “Datasheet 5_Regolatore SST” è
quella di un altro regolatore il modello RVD 260, è possibile chiarire meglio il tutto??.
Risposta:
Sono stati presi come riferimento i modelli di regolatori della famiglia RVD Siemens attualmente
montati sulle sottostazioni, pertanto come schede di riferimento possono essere presi anche i
regolatori RVD 250 o RVD 255
26. Quesito:
. Almeno N° 6 ingressi per sensori di temperatura configurabili;
. Almeno N° 2 ingressi analogici 0÷10V per eventuali acquisizioni di segnali di pressione, o altro.
. N° 2 uscite analogiche (0-10V; 4-20mA) per comando eventuali valvole di regolazione.
. Almeno N° 6 uscite digitali a relè.
Se si deve installare RVD alcune di queste specifiche non sono perfettamente compatibili con il
regolatore scelto
Impostazione del menù di interfaccia su tre livelli: 1° Utente, 2° Installatore, 3° Manutentore. Il
livello utente è libero mentre gli altri due sono accessibili tramite password.
Se si deve installare RVD alcune di queste specifiche non sono perfettamente compatibili con il
regolatore scelto
Risposta:
Premesso che il regolatore è una vostra scelta, si devono ritenere i requisiti sopra indicati come
orientativi, per cui ad esempio la fornitura dell’RVD Siemens o dell’AVD Amarc, regolatori ad oggi
presenti sulle sottocentrali esistenti, è ritenuta conforme: in merito a questo specifico aspetto gli
elementi minimi richiesti sono:
- La possibilità di acquisire la misura di almeno 6 sensori di temperatura
- La disponibilità di almeno due uscite per la regolazione di elettrovalvole (ad es. a tre punti, DC
0...10 V, DC 4...20 mA, 0...1000 Ohm)
- La disponibilità di almeno 6 uscite digitali
Risulta invece un refuso da non considerare il riferimento al segnale di pressione
27. Quesito:
La singola centralina dovrà essere munita di apposito display che visualizzi i settaggi ed i
parametri impostati.
. Sonda di mandata circuito secondario
. Sonda di ritorno circuito secondario
. Sonda di ritorno circuito primario
. Sonda esterna
Non viene menzionata la sonda siglata TT103 presente sui disegni in quanto non è un segnale che
RVD può accettare cosa fa fede??
Risposta:
La TT103 deve essere ignorata, non va al RVD, deve essere previsto solo il pozzetto.
28. Quesito:
La termoregolazione a punto fisso deve essere prevista sugli scambiatori per produzione di acqua
calda sanitaria. II regolatore agirà sulla valvola a due vie posta sul primario.
Oltre alla valvola, al regolatore andranno collegate:
a) sonde per il rilievo della temperatura di mandata dell'acqua sanitaria; dovranno avere elevata
velocità di risposta, con costante di tempo non superiore a 5 sec;
b) termostato di blocco a riarmo manuale sul lato utente, che andrà ad agire sulla valvola,
Non viene menzionata per i circuiti sanitari la funzione antilegionella, deve essere
opportunamente prevista??
Risposta:
SI
29. Quesito:
Le sonde per la misura della temperatura ACS possono essere ad immersione senza guaina?
Risposta:
NO
30. Quesito:
9.2.14 - Sequenziatore per regolazione in cascata
In alcuni casi ove la SST è composta da più SKID, è richiesta la presenza del sequenziatole
(tipo Siemens RMK770-1, Amarc AVD o similari), Nello schema elettrico “QEST-1” pag. 9 è
previsto un ”sequenziatore RP4102 della Controlli, non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte
pensiamo che sia un prodotto Obsoleto, inoltre non compatibile con le marche menzionate come
dobbiamo procedere??
Risposta:
Fornendo un sequenziatore tipo Siemens RMK770-1, Amarc AVD o similari.
31. Quesito:
Sistema di contabilizzazione dell’energia termica ceduta di tipo statico ad ultrasuoni tipo UH50
della Siemens, istallato sul ritorno del circuito primario composto da:
Negli schemi elettrici “QEST e QEST-1” pag. 11 / 14, si parla di un contacalorie modello WSG3G.5
Siemens che non è compatibile con quanto scritto nella specifica e soprattutto è ormai fuori
produzione, è forse un refuso??
Risposta:
SI
32. Quesito:
9.2.17 - Quadro elettrico di sottocentrale
Negli schemi elettrici “QEST e QEST-1” pag. 3 sono presenti delle apparecchiature non
compatibili con quanto previsto in specifica:
- Camical 200;
- RVD 230;
- RP4102 (Controlli)
Mi confermate che sono dei refusi??
Risposta:
SI
33. Quesito:
Per il circuito secondario della SST dovranno essere previsti al minimo n° 2 manometri completi di
rubinetti di intercettazione montati a monte ed a valle del circuito in grado di stimare oltre che le
pressioni assolute anche la perdita di carico della sottostazione.
Secondo la “Raccolta R Edizione 2009” questi non devono essere dei semplici rubinetti almeno
sulla mandata ma dei rubinetti a tre vie con attacco per manometro di controllo (vedi R.3. al
punto 2.1.1 g).
Inoltre si precisa che per i fondo scala dei termometri deve essere max. 140 °C, ad oggi sul
mercato anche il più grosso produttore di componenti per centrali termiche la Caleffi propone i
suoi termometri con fondo scala 120 °C, la richiesta delle specifiche comporta un esecuzione
speciale, come ci dobbiamo comportare??
Con le seguenti condizioni minime: PN 16, T max 95°C, cassa acciaio verniciato, diametro 80 mm,
rubinetto a spillo in ottone, scala 0÷10 bar, accuratezza ± 2% sul fondo scala.
Secondo la “Raccolta R Edizione 2009” il fondo scala dei manometri deve essere tra 1,25 e 2 volte
la pressione di scarico della valvola di sicurezza o della pressione idrostatica dell’impianto (vedi
R.2. al punto 2.2.) come ci dobbiamo comportare??.
Risposta:
Si accetta strumentazione compatibile alla raccolta R, non si accettano deroghe sul materiale
indicato.
34. Quesito:
Dotate di sensore a termoresistenza al platino (Pt 100 o 500 Ohm a O °C, secondo DIN43760 cl.A)
e testina stagna portamorsetti di collegamento (IP 66).
Questo tipo di sonde non sono compatibili con le sonde che legge RVD in quanto sono del tipo
LG-NI 1000, inoltre non sono compensate e non sono IP 66 come si deve procedere??
Risposta:
Si accettano sonde del tipo LG-NI 1000, o altre compatibili in funzione del sistema di regolazione
scelto
35. Quesito:
Per questa tipologia (Skid murale) valgono tutte le considerazioni fatte per gli SKID a basamento.
Si fa presente che non sono citate le dimensioni massime ed il relativi pesi, particolari peraltro
molto importanti in quanto devono essere fissate a muro.
Si fa inoltre presente che spesso per gli SKID murali per contenere ingombri e peso, nonché i costi
tutti gli organi principali, filtri, valvole regolazione, intercettazione sono del tipo o a saldare o
filettato.
Non esiste nessun schema idraulico degli SKID murali Rs + AS come devono essere predisposti??
Risposta:
Si è preferito non allegare schemi, i concorrenti dovranno fornire i loro schemi, predisposti sulla base
delle indicazioni fornite nei capitolati ed in modo analogo a quanto svolto per le sottostazioni a
basamento.
36. Quesito:
Note generali per Skid
Inoltre in nessun punto si trova menzione della valvola di scarico termico, componente previsto
“Raccolta R Edizione 2009”, e spesso fonte di discussioni con l’ISPESL stesso, come ci si deve
comportare in quanto ci possono essere più opzioni su questo accessorio di sicurezza??
Risposta:
Le valvole di scarico termico devono essere aggiunte nel caso lo riteniate opportuno, nella modalità
prevista dalla normativa.