-ADDITIVI, CONSERVANTI e COLORANTI

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6/10/2014
-ADDITIVI, CONSERVANTI e COLORANTI - studio-nutrizionale
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ADDITIVI e CONSERVANTI
(fonte Ministero della Salute)
Il Decreto Ministeriale del 31 marzo 1965 definisce gli additivi chimici consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze
alimentari in questo modo:
"Sono considerati additivi chimici quelle sostanze, prive di potere nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo, che si aggiungono in
qualsiasi fase di lavorazione alla massa o alla superficie degli alimenti per conservare nel tempo le caratteristiche chimiche, fisiche o
fisico-chimiche, per evitare l'alterazione spontanea o per impartire ad essi, oppure per esaltarne favorevolmente particolari caratteristiche
di aspetto, di sapore, di odore o di consistenza".
Nel 1997 il Decreto Ministeriale del 4 agosto 1997, stabilisce che:
"Per additivo alimentare si intende qualsiasi sostanza normalmente non consumata come alimento, in quanto tale, e non utilizzata come
ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente ai prodotti
alimentari per un fine tecnologico, nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o
immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali
alimenti, direttamente o indirettamente".
Le parole «additivi chimici» riportate nel titolo e nell'articolato del decreto ministeriale 31 marzo 1965, sono sostituite dalle parole
«additivi alimentari»
Classi di additivi
COLORANTI
I coloranti sono sostanze che conferiscono un colore ad un alimento o che ne restituiscono la colorazione originaria, ed includono
componenti naturali dei prodotti alimentari e altri elementi di origine naturale, normalmente non consumati come alimenti né usati come
ingredienti tipici degli alimenti.
EDULCORANTI
Gli edulcoranti sono sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce ai prodotti alimentari o per la loro edulcorazione estemporanea.
ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI E DAGLI EDULCORANTI
Si intendono per:
1. "conservanti" le sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento
provocato da microorganismi;
2. "antiossidanti" le sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento
provocato dall'ossidazione, come l'irrancidimento dei grassi e le variazioni di colore;
3. "coadiuvanti", inclusi i solventi veicolanti, le sostanze utilizzate per sciogliere, diluire, disperdere o altrimenti modificare fisicamente
un additivo alimentare senza alterarne la funzione tecnologica (e senza esercitare essi stessi alcun effetto tecnologico) allo scopo di
facilitarne la manipolazione, l'applicazione o l'impiego;
4. "acidificanti" le sostanze che aumentano l'acidità di un prodotto alimentare e/o conferiscono ad esso un sapore aspro;
5. "correttori di acidità" le sostanze che modificano o controllano l'acidità o l'alcalinità di un prodotto alimentare;
6. "antiagglomeranti" le sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di un prodotto alimentare ad aderire una all'altra;
7. "antischiumogeni" le sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma;
8. "agenti di carica" le sostanze che contribuiscono ad aumentare il volume di un prodotto alimentare senza contribuire in modo
significativo al suo valore energetico disponibile;
9. "emulsionanti" le sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi
immiscibili, come olio e acqua, in un prodotto alimentare;
10. "sali di fusione" le sostanze che disperdono le proteine contenute nel formaggio realizzando in tal modo una distribuzione
omogenea dei grassi e altri componenti;
1. "agenti di resistenza" le sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei frutti o degli ortaggi, o che interagiscono
con agenti gelatificanti per produrre o consolidare un gel;
2. "esaltatori di sapidità" le sostanze che esaltano il sapore o la fragranza o entrambi di un prodotto alimentare;
3. "agenti schiumogeni" le sostanze che rendono possibile l'ottenimento di una dispersione omogenea di una fase gassosa in un
prodotto alimentare liquido o solido;
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4. "gelatificanti" le sostanze che danno consistenza ad un prodotto alimentare tramite la formazione di un gel;
5. "agenti di rivestimento" (inclusi gli agenti lubrificanti) le sostanze che, quando vengono applicate sulla superficie esterna di un
prodotto alimentare, gli conferiscono un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo.
6. "umidificanti" le sostanze che impediscono l'essiccazione dei prodotti alimentari contrastando l'effetto di una umidità atmosferica
scarsa o che promuovono la dissoluzione di una polvere in un ambiente acquoso;
7. "amidi modificati" le sostanze ottenute mediante uno o più trattamenti chimici di amidi alimentari, che possono aver subito un
trattamento fisico o enzimatico e possono essere fluidificati per trattamento acido o alcalino, sbiancati;
8. "gas d'imballaggio" i gas differenti dall'aria introdotti in un contenitore prima, durante o dopo aver introdotto in tale contenitore un
prodotto alimentare;
9. "propellenti" i gas differenti dall'aria che espellono un prodotto alimentare da un contenitore;
10. "agenti lievitanti" le sostanze, o combinazioni di sostanze, che liberano gas aumentando il volume di un impasto o di una pastella;
11. "sequestranti" le sostanze che formano complessi chimici con ioni metallici;
12. "stabilizzanti" le sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fisico-chimico di un prodotto alimentare. Essi
comprendono le sostanze che rendono possibile il mantenimento di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili in
un prodotto alimentare ed includono anche sostanze che stabilizzano, trattengono o intensificano la colorazione esistente di un
prodotto alimentare;
13. "addensanti" le sostanze che aumentano la viscosità di un prodotto alimentare.
In Europa, la lista degli additivi alimentari ammessi è visionata dal Comitato Scientifico dell'Unione Europea che li individua con la lettera E
ed un numero.
Naturalmente prima di entrare nella lista un additivo deve superare la valutazione di sicurezza condotta effettuando esperimenti e
analizzando tutte le informazioni tossicologiche disponibili sugli additivi.
Per una maggior sicurezza la quantità di un additivo che può essere assunta giornalmente nella dieta senza rischi è più bassa del livello
zero.
Per livello zero si considera la quantità che se ne può ingerire senza che questo generi alcun effetto tossico dimostrabile.
Il livello zero rappresenta la centesima parte della dose che possiamo assumere e viene definita DGA ovvero dose giornaliera
ammissibile.
A che cosa servono?
Gli additivi sono ingredienti che hanno lo scopo di migliorare il prodotto nell'aspetto e nella sicurezza alimentare, la maggior parte sono di
origine naturale come l'acido citrico o l'anidride carbonica, le pectine e i sorbati.
Altri sono sotto accusa per la loro pericolosità, si pensi ai coloranti giallo-rossi usati nei succhi di frutta e sospettati di favorire l'iperattività
nei bambini (benzoato di sodio).
Gli additivi e i coloranti sono indicati in etichetta quindi il consumatore è in grado di verificare la loro presenza o assenza. Chi li accusa
ritiene che la dose giornaliera accettabile venga decisa secondo regole che non tengono conto dell'accumulo della sostanza durante tutta
la vita.
Attualmente i più criticati sono indicati nella tabella sottostante.
Additivi e patologie
Esistono tra gli additivi alimentari alcune classi per le quali è stata riscontrata una vera risposta allergica (immunologica), quelli incriminati
sono:
1. Coloranti. In alcuni soggetti sensibili sono state osservate reazioni alla tartrazina (E102, un colorante alimentare giallo) e al carminio
(E120 o cocciniglia rossa).
I sintomi includono eruzioni cutanee, congestione nasale e orticaria, anche se l'incidenza è molto bassa (secondo le stime 1-2
persone su 10.000) e, raramente, reazioni allergiche IgE-mediate per il carminio.
Sono stati riportati anche casi di asma provocata dalla tartrazina in soggetti particolarmente sensibili, seppure con un'incidenza
estremamente bassa.
1. Solfiti. Tra le sostanze che possono causare problemi in soggetti sensibili vi è il gruppo dei cosiddetti solfitanti, che comprende vari
additivi a base di solfito inorganico (E220-228), tra cui il solfito di sodio, il bisolfito di potassio e il metabisolfito, contenente biossido
di zolfo (SO2)
Questi conservanti vengono usati per controllare la crescita microbica nelle bevande fermentate e trovano largo impiego da oltre 2000
anni nel vino, nella birra e nei prodotti a base di frutta.
Nei soggetti sensibili (asmatici), i solfiti possono scatenare asma, con difficoltà respiratorie, fiato corto, respiro affannoso e tosse.
1. Il glutammato monosodico (MSG) e l'aspartame. Il glutammato monosodico, o MSG, è composto da sodio e acido glutammico.
Quest'ultimo è un aminoacido che di trova in natura negli alimenti ricchi di proteine, come le carni e i latticini, per esempio nel
Camembert.
L'MSG è anche un esaltatore di sapidità impiegato nei piatti pronti, in alcune specialità cinesi, nelle salse e nelle zuppe.
Pare sia la causa di una serie di effetti collaterali dovuti alla sua ingestione, tra cui mal di testa e formicolio.
Tuttavia gli studi scientifici non dimostrano alcun legame tra l'MSG e queste reazioni, suggerendo che i responsabili degli eventuali effetti
negativi possano essere altri componenti del pasto o addirittura reazioni psicologiche.
Analogamente, l'aspartame, sostanza ad elevato potere dolcificante (ottenuta anch'essa da aminoacidi presenti in natura, ossia acido
aspartico e fenilalanina) è stato accusato da due studi italiani di provocare forme tumorali!!!!!!!
I NITRATI
I nitrati sono sostanze chimiche diffuse nell' ambiente, che possono accumularsi nelle verdure e nell' acqua a causa di eccessivo uso di
fertilizzanti. i nitrati possono trasformarsi in nitriti e successivamente in nitrosamine, sostanze cancerogene,potenzialmente molto
dannose per la salute. vediamo nel dettaglio.
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Cosa sono i nitrati ?
I nitrati sono composti azotati e nella loro formula chimica contengono azoto N e ossigeno O.
A cosa servono i Nitrati?
Sono elementi indispensabili alla vita vegetale:nutrono le piante che sono in grado di metabolizzarli , rendendoli preziosi elementi alla
loro crescita e allo sviluppo .
L' uomo trae beneficio dall' assunzione di Nitrati?
Sfortunatamente , questi stessi composti così utili alle nostre colture vegetali, non sono altrettanto indispensabili all’ uomo. Infatti i nitrati ,
una volta assimilati dal nostro organismo, vengono ridotti a nitriti. Queste molecole se incontrano amine o aminoacidi
reagiscono formando le nitrosamine, universalmente riconosciuto come sostanze cancerogene e ad azione mutagena.
L’associazione italiana per la ricerca sul cancro invita a non utilizzare acqua contenente nitrati, né per bere né per cucinare.
Reazione chiamica all' inteno del corpo umano.
I nitrati, che possono trasformarsi in nitriti anche nel terreno, una volta entrati nel sistema circolatorio possono provocare la
modificazione dell’emoglobina ( metaemoglobina ) con riduzione dell’ apporto di ossigeno tissutale.
Nei soggetti debilitati e nei bambini possono provocare una grave malattia (Blue baby syndrome).
Stomaco.
I nitrati raggiunto lo dello stomaco, formano le nitrosamine , potenti sostanze a effetto cancerogeno.
Colon
I nitrati a livello del colon interagiscono con i succhi biliari trasformandoli in un altro pericoloso agente cancerogeno il
metilcolantrene.
Vediamo le principali fonti d’ inquinamento
Per la loro capacità di nutrire le piante, sono utilizzati in agricoltura. Il settore agro alimentare prevede un massiccio impiego di
fertilizzanti azotati, con inquinamento del suolo e delle falde acquifere. La contaminazione è anche dovuta alle dispersioni delle reti
fognarie, allo scorretto smaltimento dei liquami . Il terreno si è così saturato di azoto con conseguente inquinamento delle falde acquifere.
Un’altra fonte di inquinamento sono gli ortaggi freschi che possono contenerne a causa dei trattamenti intensivi utilizzati in agricoltura.
Quanto più elevato è il quantitativo di concime utilizzato, maggiore sarà la sua concentrazione all' interno della pianta.
Un’ altra importante fonte di inquinamento da nitrati , sono gli insaccati.infatti, vengono addizionati i nitrati negli insaccati al solo fine
di rendere più conservabili prodotti e per esaltarne il sapore ed il colore.
Leggi sui nitrati e nostra tutela.
Limiti di legge: la pericolosità dei nitrati è regolamentata da leggi che pongono un limite alla loro presenza.
In Italia la normativa vigente (D.P.R. n°236 del 24/05/88) fissa i limiti massimi di nitrati nelle acque potabili a 50 mg/l . L’organizzazione
mondiale della sanità suggerisce un limite per i nitrati pari a 10 mg per litro. Sopra i 50 mg/l si possono avere danni anche a grave a carico
della nostra salute.
È necessario sapere che l’inquinamento da nitriti proviene dall’acqua solo per una percentuale del 15-20%. La restante parte è dovuta alla
presenza nei vegetali coltivati in maniera intensiva, come visto in precedenza e negli alimenti di origine animale, soprattutto carni ed
insaccati.
In Italia La quantità di nitrati che assumiamo quotidianamente con l’alimentazione, è stimata in circa 180 mg per persona adulta.
Ricerche mediche hanno confermato che il consumo d’acqua contenente nitrati può provocare problemi di carattere tossico anche grave.
Come tutelarsi ? Piccoli consigli
La bollitura concentra maggiormente il loro contenuto in quanto non evaporano. Sono preferibili gli ortaggi a foglia che trattengono
meno nitrati. Chi ha la fortuna coltivarli in proprio, non ecceda nell’ utilizzo del concime,e non lo utilizzi un mese prima della raccolta.
ASPARTAME
Aspartame : Sostanza Tossica di libera vendita che contiene Metanolo
Si è parlato molto dell’ aspartame, evidentemente non a sufficienza, dal momento che continua ad essere regolarmente utilizzato come
additivo dolcificante in moltissime preparazioni
L’aspartame contiene metanolo , ovvero alcool metilico per un quantitativo del 10% circa. Il metanolo deriva direttamente dall’
Aspartame, ed è un veleno mortale. Qualche anno la truffa del vino al metanolo, costò la vita e la vista a svariate persone che ignare ,
bevevano vino contenete il metanolo. Il metanolo viene liberato gradualmente nell’ intestino quando il gruppo metilico dell'aspartame
incontra l'enzima chimotripsina.
Il metanolo viene quindi convertito in formaldeide. La formaldeide dà luogo alla formazione di acido formico. La formaldeide è
una neurotossina mortale ! La tossicità dell' acido formico è ben nota. L’ acido formico viene usato come attivatore degli sverniciatori per
i rivestimenti all'uretano ed a resina epossidica. Immaginate quali danni può provocare alle nostre cellule !
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Ulteriori aggravanti per l’ intossicazione da Aspartame
L' assorbimento di metanolo nel corpo è accelerato quando viene ingerito metanolo libero. Il metanolo libero si forma nell'aspartame
in tutti i casi in cui venga riscaldato oltre i 30 °. Questo può accadere in qualunque prodotto contenente aspartame , venga riscaldato.
All'interno del corpo il metanolo si trasforma in acido formico ed in formaldeide..
Valutazioni del rischi di accumulo da parte dell’ EPA, Agenzia per la protezione ambientale USA
L 'EPA dichiara che il metanolo "è un veleno ad accumulo,con un bassissimo tasso di eliminazione. Nel corpo, il metanolo viene ossidato
in formaldeide ed in acido formico.
Questi metaboliti sono tossici.
" Il limite massimo di consumo giornaliero , secondo l ‘EPA è di 7,8 mg al giorno.
Un litro di bevanda dolcificata con aspartame può contenere anche 56 mg di metanolo.
Non è insolito che ci fruitori abituali di prodotti contenenti aspartame arrivino ad ingurgitare in una sola giornata, anche 250 mg
!
Conclusioni
L’ aspartame è ancora utilizzato solo per motivazioni economiche. È un prodotto di sintesi su cui è possibile vantare diritti commerciali .L’
alternativa naturale , la Stevia, non garantiva altrettanti margini di profitto. E’ stato ampiamente dimostrato che l’ Aspartame è tossica.
I produttori hanno fatto controanalisi cercando di dimostrare che il quantitativo tossico è poco e che per avere danni bisogna
assumerlo in dosi elevate e continuative.
Mi sembra ragionevole fare una riflessione: quindi possiamo avvelenare i cibi, tanto il contenuto tossico cancerogeno è irrilevante
se non presente in dosi eccessive.
Ma a quanti alimenti di cui ci nutriamo è stato applicato lo stesso metro di giudizio?
Tanti , troppi.
Le sostanze tossiche sono cumulative e diminuiscono le nostre difese immunitarie.
Creano tumori ed invecchiamento precoce.
Forse l’ aspartame da solo non è sufficiente ad ucciderci, ma se aggiungiamo tutto il resto ? l’ acqua contente cloro, il benzene nelle
bibite, i nitrati sulle verdure, gli ormoni nelle carni…
Queste motivazioni mi paiono più che sufficiente per non assumere Aspartame.
Ritengo doveroso avvisare quanti non lo sappiano dei pericoli che corre ingurgitando una Coca Cola Diet o Zero ( contiene aspartame )o
dolcificare il caffè ,o bere qualsiasi altra bibita che lo contenga.
SOSTANZA
Acido lattico Brut
SIGLA
E270
Acido formico e i suoi sali
E236 E237
E230
Difenile
Acido benzoico, benzoato di sodio, Da E 210
di potassio e di calcio
a E213
Anidride solforosa e solfiti
Da E220 a
E 228
Acido propanoico per i suoi sali
Nitriti
Acido sorbico e i suoi sali
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IN QUALI ALIMENTI
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Antimuffa sulle banane e agrumi
Bevande analcoliche, succhi di frutta,
sciroppi, marmellate
Bibite a base di frutta, succhi, dolci,
pesce conservato
E280
Pane e prodotti da forno,
trattamento dei formaggi
E 249 e E Mantengono rosso il colore delle carni
250
Da E 200 Antibatterici e antimicotici si
e E 203
trovano in formaggi, grassi e oli, burro, margarine,
maionese, gnocchi, caramelle, bibite
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PROBABILI RISCHI
Nessuno, va evitato negli alimenti
per i bimbi sotto i 6 anni
Supposti cancerogeni, hanno
effetto diuretico
Tossico e probabilmente
mutageno
Ad alte dosi sono tossici.
Riducono le vitamine,
possono provocare irritazione
gastrica, sono pericolosi per gli
allergici
Possono provocare emicranie
Quando si combinano con
altre sostanze tipo le ammine
generano nitrosammine
cancerogene
Associati a nitriti possono formare
sostanze mutagene
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CONSERVANTI e COLORANTI:
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