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LA PROVINCIA DI VARESE
MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2014
Pmi Day Il nostro viaggio nelle aziende/2
Da Brindisi a Varese. Fino a Vodafone
Una start-up creata da Serafino Memmola ha trasformato la città nella Silicon Valley dell’antifurto
Ora Cobra è un colosso che ieri ha aperto le porte ai ragazzi della Frank. Raccontando una “favola”
VARESE
FABIO GANDINI
C’era una volta un ragazzo pugliese, emigrato al Nord tra
la fine degli anni ’60 e l’inizio del
decennio successivo in cerca di
lavoro.
Da Brindisi a Varese il passo
non deve essere stato né breve, né
facile: a sorreggerlo ci sono la passione per l’elettronica - ardore che
lo spinge a cimentarsi continuamente nella costruzione di circuiti e schede elettriche – e un’idea
che presto gli svelerà la strada
maestra.
Innovativo per l’epoca
furto chiamato Cobra ed arriverà
a prendere lo stesso nome per
definire la propria azienda, realtà
che nel corso degli anni si trova a
vendere i propri dispositivi alla
quasi totalità delle case automobilistiche, espandendosi anche in
Cina e Corea per localizzarsi vicino ai costruttori asiatici.
Le intuizioni di chi guida la Cobra non sono finite. Viene pensata
e realizzata una scatola nera –
anch’essa da installare nei veicoli
- capace di mandare messaggi ad
un satellite e da lì ad una sala di
controllo per rilevare la velocità,
identificare il guidatore e controllare i suoi comportamenti al volante: una manna per le
assicurazioni, in grado
in questo modo di
quantificare con più raziocinio il premio loro
dovuto dall’assicurato,
senza contare le possibili applicazioni in caso
di incidenti.
Il giovane entra infatti
in contatto con altri
uomini nel fiore degli
anni e decide con loro
di provare ad adattare
uno di questi circuiti
elettrici ad un’automobile, a scopo di antifurto: quando il malintenzionato apre la
portiera e provoca auNovecento dipendenti
tomaticamente l’acTecnici al lavoro Arriva il giorno in cui
censione della luce inquell’ex piccola azienterna, si crea un picco di tensione da - diventata gruppo internazioche fa scattare l’allarme. Sempli- nale e leader di comparto con diece, efficace e per l’epoca assoluta- ci filiali e 900 dipendenti in tutto
mente innovativo.
il mondo - entra nella morsa della
Il circuito esplode, ma è un bot- crisi, situazione quasi inevitabile
to non letterale che cambia la geo- avendo come clienti i produttori
grafia imprenditoriale del territo- di automobili.
rio: in tanti incominciano ad inveMantenere la barra dritta non
stire nel settore e Varese diventa è facile: Cobra ci riesce e, grazie
la Silicon Valley degli antifurti.
alla scatola nera, viene “notata”
Nascono Gemini, Orvel e poi e poi rilevata nel 2014 da una
Delta Elettronica – prima sede un grande multinazionale di servizi
sottoscala con due persone e una telefonici, fortemente interessata
segretaria – start up (all’epoca alle comunicazioni fra auto e saprobabilmente non si definiva co- tellite.
sì) che vede la luce nel 1975 grazie
Quel ragazzo degli anni settanalla lungimiranza di quel ragazzo, ta si chiama Serafino Memmola
deciso a mettere sul piatto i gua- e si è ora ritirato a vita privata,
dagni del boom inatteso. La Delta lasciando ad altri il suo solido teincomincia a produrre un’anti- stimone; quella grande multina-
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Qui ci hanno creduto
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zionale è invece Vodafone ed oggi
controlla il 100% di Cobra; la “favola” appena raccontata è quella
ascoltata ieri - nel secondo giorno
del Pmi day - dai ragazzi della
scuola media Anna Frank di Varese, ormai troppo grandi per le fiabe ma non per storie vere che riassumano in modo così incredibile
il nostro “saper fare”.
A descrivere il lungo viaggio è
stato Dario Capelli, responsabile
del personale e da 25 anni nella
storica sede tra Masnago ed Avigno. Capelli ha anche svelato indirettamente quello che forse è un
altro segreto di successo: il 90%
dei dipendenti della produzione
è costituito da donne, le più adatte
per un lavoro che richiede precisione ed attenzione nella sua ripetitività. 1
La parabola di un gioiello
Nel 2008 fatturato record
Poi cambio di rotta e rilancio
L’acquisizione da parte di Vodafone
è la nuova realtà di Cobra, chiamata
a confrontarsi con il futuro dopo la
resistenza messa in campo nelle congiunture economiche sfavorevoli.
Nella crisi si può ritrovare anche una
partedellagenesidiquestoimportante passaggio di proprietà.
«Abbiamo avuto per 15 anni una crescita annua del fatturato intorno al
20% - spiega Dario Capelli – raggiungendo il record proprio all’inizio del
2008.Dalìilcrollo:inpochimesisiamo
Informatici e geniali: ed ecco il premio
e senza testo”, soluzione pensata
per ovviare ad un problema comune nei siti di e-commerce: la
pubblicazione di immagini contenenti link ad altri indirizzi, operazione vietata spesso dai regolamenti interni; Matteo Tegnenti,
di Castronno per “Determinare
la similarità tra oggetti pubblicati
sul web”, programma capace di
rilevare la similitudine nella descrizione di un prodotto per capire se esso è inserito nella sezione
corretta.
VARESE
Solide competenze accademiche mixate con la capacità di ricerca
e di rielaborazione in progetti concreti,
appetibili per un’azienda del settore:
sono questi i requisiti che hanno portato
ieri alla premiazione di cinque studenti
iscritti al corso di laurea magistrale in
Informatica dell’Università degli Studi
dell’Insubria.
I premi consegnati e l’iniziativa
sono frutto di una collaborazione
fra il Dipartimento di Scienze Teoriche Applicate dell’ateneo varesino ed il Gruppo 7Pixel, leader in
Italia nel settore della comparazione dei prezzi e dello shopping
online dal 2002.
Sinergia ateneo-impresa
«Occasioni come questa sono per
noi molto importanti, perché testimoniano concretamente i buoni risultati che possono derivare
dalla sinergia tra mondo accademico e impresa», ha sottolineato
la professoressa Elena Ferrari,
presidente del corso di laurea in
Informatica, mentre il rettore Al-
Il rettore Coen con la professoressa Ferrari e i cinque giovani premiati
Comparazioni
berto Coen Porisini si è soffermato sull’esigenza – perfettamente
compresa dai premiati – di saper
coniugare studio ed originalità.
«Questi ragazzi possiedono innanzitutto dei requisiti di merito.
Per partecipare, infatti, era necessario avere la media del 27 nelle materie del primo anno di corso. Solo con l’applicazione negli
studi si può aspirare alla presentazione di idee valide per il mon-
E ancora, Andrea Fiore, di Cuasso
al Monte per la “Categorizzazione automatica del testo”, progetto che prevede la rilevazione della
categoria di un elemento in base
al testo scritto da un utente.
Infine Emanuele Marisio, di
Varese, con “Determinare la qualità del testo descrittivo di un prodotto”, software che controlla la
correttezza di una parola inserita
in un testo in base alla comparazione con un dizionario. 1 F. Gan.
do del lavoro». I vincitori dell’assegno in denaro messo a disposizione da 7Pixel sono Marco Compagnoni, di Inarzo, per il progetto
“Identificazione automatica del
brand da immagini”, creazione di
un software in grado di comprendere da un semplice scatto il nome del prodotto ritratto, nello
specifico alcuni profumi; Matteo
Tosi, di Bolladello di Cairate, per
“Classificazione di Immagini: con
1.Cobra ha ideato la rivoluzione degli antifurti e la scatola nera per
le auto: una vera e propria svolta che l’ha resa multinazionale
2 .Gli studenti della media Anna Frank ieri in azienda
passati da 8 a 3 milioni di euro, con le
fabbriche di automobili che ci chiudevano sotto gli occhi coinvolgendoci
nel vortice».
La sopravvivenza fino al 2010 non ha
comportato grossi sconvolgimenti,
diventando poi ripresa e stabilità negli anni successivi. Lo scampato pericolo ha però reso necessario pensare
ad un cambio di rotta: indispensabile
diventare più grandi per essere meno
esposti ai venti delle oscillazioni economiche. «Abbiamo fatto quattro
tentativi con altrettanti fondi diversi
non andati a buon fine – continua il
responsabiledelpersonaledellasede
varesina – Il pericolo, in questi casi, è
quello di essere acquisiti senza una
vera prospettiva di continuità».
L’arrivo di Vodafone, interessata all’offertaproduttivadiCobraeinparticolare alla “scatola nera”, è sembrato
diverso: «Si sono presentati bene e
conrispetto–concludeCapelli–dimostrando concreta voglia di investire.
Ora siamo l’unica azienda a produrre
in un gruppo legato principalmente
all’offerta di servizi. Difficile fare previsioni per il futuro: questa annessione può però dare grandi prospettive,
specie se la “scatola nera” diventasse
obbligatoria per tutte le auto ». F.GAN.
Confartigianato-Cassano
Patto bis per la liquidità
CASSANO MAGNAGO
Il Comune rinnova l’accordo
con Confartigianato Varese per sostenere gli imprenditori di fronte alle necessità di liquidità e finanziamenti. L’entità
del fondo messo a disposizione è di
50mila euro.
È stata, infatti, sottoscritta ieri
mattina la proroga dell’accordo
tra Comune di Cassano Magnago
e Confartigianato Imprese Varese (con la sua struttura per il credito Artigianfidi Lombardia).
Obiettivo dell’intesa, che fa leva sul concetto di prossimità e
sempre maggiore attenzione ai
bisogni dell’impresa, è quello di
costituire un fondo monetario
per il sostegno all’accesso al credito delle micro e piccole realtà
produttive del territorio.
L’impegno congiunto di risorse pubbliche e private, infatti,
permette di massimizzare l’effetto volano delle risorse rendendole disponibili nella misura più
efficace possibile. Inoltre, lo stru-
mento della contro garanzia è più
che mai funzionale all’incremento del volume dei finanziamenti
concessi dagli istituti di credito.
Da gennaio a dicembre 2013,
le garanzie concesse da Confartigianato Imprese Varese con Artigianfidi Lombardia sono state 43
per un ammontare totale di
969mila euro.
«Un impegno importante - dichiarano Mauro Colombo (direttore generale di Confartigianato
Imprese Varese) e Andrea Bianchi (direttore di Artigianfidi
Lombardia) - che ha sottolineato
nuovamente la prontezza e la
professionalità di Confartigianato Varese nel sostenere, affiancare e consigliare le imprese di
fronte ai futuri scenari dell’economia e alle sfide dai cambiamenti dei mercati».
«Da qui i prodotti nel campo
del credito definiti secondo le
priorità e le esigenze degli imprenditori». 1 V. Des.