il deposito doganale - Camera di Commercio Livorno

Download Report

Transcript il deposito doganale - Camera di Commercio Livorno

Seminario presso la di Camera di Commercio di Livorno
Piazza del Municipio, 48 – LIVORNO
Martedì 10 giugno 2014. Orario: 09.30 – 13.00
Seminario nell’ambito della convenzione
con Sprint Toscana
“I depositi doganali e i depositi fiscali IVA:
Regole, procedure e aspetti operativi”.
a cura della dott.ssa Daniela Miele
Seminario presso la di Camera di Commercio di Livorno
Piazza del Municipio, 48 – LIVORNO
Martedì 10 giugno 2014. Orario: 09.30 – 13.00
“I depositi doganali e i depositi fiscali IVA:
Regole, procedure e aspetti operativi”
Dott.ssa Daniela Miele
DIREZIONE INTERREGIONALE DI TOSCANA, SARDEGNA E UMBRIA
UFFICIO DELLE DOGANE DI LIVORNO
Riferimenti:
Dott.ssa Daniela Miele
Funzionario Tributario
Agenzia delle Dogane e MonopoliDirezione Interregionale di Toscana, Sardegna e Umbria
Ufficio di Livorno
Indirizzo e-mail: [email protected]
SEMINARIO C.C.I.A.A.
DI
LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE «I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi
In tantissimi mi hanno scritto per avere del
materiale o riferimenti sulla materia:
ho scritto una pubblicazione completa sul
Bollettino
Tributario
informazione n. 18
del 30-09-2010
10-06-2014
di
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
3
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Articolo:
Disciplina tributaria
del Deposito Doganale
Che tratta del
Deposito Doganale
Per richiederla:
[email protected]
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
4
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
IL REGIME DEI DEPOSITI DOGANALI
 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: REGOLAMENTI COMUNITARI E NORMATIVA NAZIONALE, CON RELATIVA PRASSI
APPLICATIVA (ARTT. 84-90 C.D.C. E ARTT. 98-113 C.D.C.; ARTT. 496-523 D.A.C. E ARTT. 524-535
D.A.C.; ALL.TI 37, 67 E 68 D.A.C.; ARTT. 55, 87, 90, 97, 149-163, 303-308 T.U.L.D.; ART. 12 D.LGS. N.
374/1990; D.M. N. 55/2000; CIRCOLARE N. 16/D DEL 2006);
 TIPOLOGIE: PUBBLICI E PRIVATI; 6 CATEGORIE;
 PRESUPPOSTI PER L’AUTORIZZAZIONE AL REGIME; DOMANDA (ALL.TO 67 D.A.C.); ISTRUTTORIA;
AUTORIZZAZIONE E COSTITUZIONE (DISCIPLINARE DI SERVIZIO);
 CENNI ALLA COESISTENZA DI DIVERSE AUTORIZZAZIONI; DEPOSITI MISTI; PROBLEMATICHE OPERATIVE;
 CENNI SUI TERMINI DEI VARI PROCEDIMENTI;
 GARANZIA NEL DEPOSITO DOGANALE E INTERRELAZIONI CON LA GARANZIA NEL DEPOSITO IVA ALLA
LUCE DEL D.L. N. 70/2011 (C.D. “DECRETO SVILUPPO”); TIPOLOGIE DI ESONERI;
 OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI;
 TENUTA CONTABILITÀ MATERIE: REGISTRI (ARTT. 515, 516, 528, 529 E 530 D.A.C.; ARTT. 105, 106 E
107 C.D.C.) E SCRITTURE SEPARATE PER AUTORIZZAZIONI SPECIFICHE;
 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RELATIVE ALLE MERCI COMUNITARIE (ART. 106 C.D.C.);
 CONTROLLI SUL REGIME: CENNI ALLA METODOLOGIA; CONTROLLI ORDINARI E STRAORDINARI (ART. 161
T.U.L.D.); SOPRALLUOGHI (IDONEITÀ DEI LUOGHI IN SEDE DI AUTORIZZAZIONE; APPOSIZIONE TARGHE;
ETC.); CHECK LIST;
 DISCIPLINARE DI SERVIZIO;
 INVENTARI QUADRIMESTRALI (ART. 515 D.A.C., ART. 529 D.A.C. E CIRCOLARI N. 371/91, N. 212/93, N.
167/1995; ETC.);
 FRODI, IRREGOLARITÀ NELL’UTILIZZO DEL REGIME, RILIEVI FORMALI E SOSTANZIALI; SANZIONI
AMMINISTRATIVE/ASPETTI PENALI.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
5
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Un
……attimo per capire chi siamo
- è una delle 4 Agenzie fiscali nate, il 1° gennaio 2001 (Decreto legislativo n. 300 del 1999).
- Incorporazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato dal 1° dicembre 2012 – DL. 6 luglio 2012 n.
95 convertito L. 2012 n. 135
FUNZIONI
- Piena osservanza della normativa comunitaria, attività di controllo, accertamento e verifica
relative alla circolazione delle merci e alla fiscalità interna connessa agli scambi internazionali
(IVA e dazi).
- Verifica e controlla scambi, produzione e consumo dei prodotti e delle risorse naturali soggetti
ad Accisa.
- Contrasta gli illeciti di natura extratributaria, (traffici illegali di droga, armi, beni del patrimonio
culturale, prodotti contraffatti o non rispondenti alle normative in materia sanitaria o di sicurezza,
nonché commercio internazionale di esemplari di specie animali e vegetali minacciate di
estinzione, protette dalla Convenzione di Washington).
- Provvede anche alla raccolta dei dati statistici per la redazione della bilancia commerciale.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
6
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Alcuni Numeri
- Risorse umane circa 9.000 professionalità:
- 80 Uffici delle dogane
- 175 Sezioni operative territoriali
-n. 15 Laboratori chimici.
- Nell’ambito dell’Agenzia opera il Servizio Autonomo
Interventi Settore Agricolo (S.A.I.S.A.), che cura gli
adempimenti relativi agli aiuti comunitari connessi alle
esportazioni dei prodotti agricoli.
*Dati non ancora comprensivi dei Monopoli
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
7
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Alcuni Numeri
Incorporando i Monopoli, l’organizzazione dell’area
Monopoli:
- Risorse umane circa 2.400 dipendenti
- in 5 Direzioni centrali alle dipendenze di un Vicedirettore
dell’Agenzia.
- A livello territoriale/locale, si articola in 14 Uffici regionali,
svolgono tutte le attività in materia di gioco e tabacchi
lavorati.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
8
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
NORMATIVA DOGANALE
CODICE DOGANALE COMUNITARIO (C.D.C.)
Regolamento CEE 2913/92 del 12/10/1992 del Consiglio
DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DEL CODICE DOGANALE COMUNITARIO
(D.A.C.)
Regolamento CEE 2454/93 del 2/7/1993 della Commissione
Altre fonti normative nazionali
Testo unico delle Leggi doganali (T.U.L.D.) DPR 23/1/1973 n. 43
Altre fonti di primo grado
Circolari Varie
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
9
Depositi Doganali
 Disposizioni orizzontali: Sono disposizioni comuni a
tutti i regimi doganali economici e riguardano la
gestione generale dei regimi dal momento del rilascio
dell’autorizzazione all’appuramento dell’operazione.
Da art. 84 a 90 CDC e art. 496 ad art. 523 Reg.CE
2454/93
 Disposizioni verticali: Riguardano le disposizioni
specifiche del regime DDP.
98-113 CDC; artt. 524 - 535 Reg.CE 2454/93
 Normativa Nazionale
e artt. 55, 97, da 149 a 162, 303-308 del T.U.L.D
 Circolari (di riferimento per la prassi doganale)
n. 16/D del 2006
n. 45/D del 2003
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
10
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
NORMATIVA DOGANALE
Allegato 67; Allegato 68; Allegato 71; Allegato 72: del DAC.
Artt. da 149 a 170 del T.U.L.D.;
D. lgvo 376 del 9.11.1990;
Legge 685 del 12.05.1930;
R.D. n. 126 del 16.01.1927;
D.L. n. 2290 del 1.07.1926;
Circolare: n. 212 del 9.07.1993; n. 371 del 21.12.1991;
Dipartimentale prot. 5141/VII del 16.09.99; Circolare n° 30/D del 28.01.2001;
Circolare n° 55/D del 20/08/2002; Circolare n° 48/D del 07/12/2005; Circolare
16/D del 28/04/2006;
Linee Guida pubblicate in: GUCE C 269 del 24/09/2001 e GUCE C 219 del
07/09/2005;
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
11
Depositi
Alcuni Numeri: SU LIVORNO
Depositi Doganali: n. 60 circa
Di cui Depositi IVA: n. 25 circa
Deposito Fiscale Accise anche Deposito Iva
soltanto 2 e recentissimi.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
12
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi
Alcuni Numeri: SU PISA
Depositi Doganali: n. 39 circa
Di cui Depositi IVA: n. 10 circa
Deposito Fiscale Accise anche Deposito Iva
zero.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
13
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi: Diversi istituti
IL DEPOSITO DOGANALE, relativo alle merci terze in
sospensione di diritti doganali e alle merci comunitarie previste
dall’articolo 98, lettera b), del Codice Doganale Comunitario
(C.D.C.) istituito con Regolamento (CEE) n. 2913/92.
IL DEPOSITO FISCALE ACCISE, riguarda i prodotti nazionali
e comunitari in sospensione di accisa. Decreto legislativo 26
ottobre 1995, n. 504, TUA (testo unico delle Accise).
IL DEPOSITO FISCALE IVA, riguardano i beni nazionali e
comunitari in sospensione dall’imposta sul valore aggiunto.
Regolati ai sensi dell’articolo 50 bis del D.L. 30 agosto 1993, n.
331, convertito dalla Legge 29 ottobre 1993, n. 427, e che
sono gestiti in conformità a quanto dispone il D.M. 20 ottobre
1997 n. 419.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
14
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi: Diversi istituti
il deposito doganale è infatti un regime doganale a differenza degli altri due.
È regolato da una disciplina comune totalmente armonizzata a livello
comunitario (con due Regolamenti CE n. 2913/92 e 2454/93).
Al contrario i depositi fiscali Accise e IVA, sono invece istituiti e regolati
attraverso delle direttive ce non sono esecutive di per se, necessitano di un
recepimento che può essere differente da ciascuno Stato membro; sebbene
vi siano una base di principi comuni stabiliti da apposite Direttive
Comunitarie, rimangono tuttavia mancanti di una disciplina totalmente
armonizzata a livello comunitario.
Lo strumento utilizzato dal legislatore è infatti il Regolamento nell’uno e le
sole Direttive negli altri.
I Depositi Doganali e Depositi Fiscali ai fini Accise esistono in tutti gli
Stati Membri, mentre non tutti gli Stati Membri prevedono i Depositi Iva.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
15
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA: Definizione
Il Deposito Iva è uno strumento operativo, “istituto di diritto nazionale”
il quale consente di custodire temporaneamente (eventualmente anche
ai fini della lavorazione) sia beni nazionali che comunitari in
sospensione di imposta quindi lo scopo è prevalentemente economicofinanziario.
DEFINIZIONE (Art. 50 bis, punto 1)
“luoghi per la custodia di beni nazionali e comunitari che non siano destinati
alla vendita al minuto nei locali dei depositi medesimi”
NATURA
Luogo fisico: per la custodia di beni nazionali/comunitari.
istituto sospensivo: consente di effettuare diverse operazioni senza
pagamento IVA (differimento) - ma non esenti.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
16
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA
Non tutti i Paesi prevedono i Depositi Iva:
Lussemburgo, Austria
poiché possono già contare su efficaci procedure interne di dilazione del
pagamento dell’iva
Lettonia, Polonia
Non lo hanno istituito
E’ molto diffuso in Olanda, in Germania, in Belgio
Moderatamente in Francia
Poco diffuso nel Regno Unito (procedure di rimborso iva rapide)
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e nota (12) D. Desiderio Ferrajoli Milano 2006
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
17
17
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Panoramica degli altri Stati
In Italia si riconduce all’esistenza di locali idonei e predeterminati
con l’introduzione fisica della merce
senza la cosiddetta ipotesi di “deposito virtuale”
Questo orientamento annulla la possibilità invece riconosciuta in altri Stati
Membri di prescindere dalla preventiva esatta individuazione dei locali di
stoccaggio
(Olanda, Paesi Bassi, etc.)
DEPOSITO VIRTUALE
In Olanda, Regno Unito, Ungheria, i controlli sono più documentali che
fisici; La vigilanza e il controllo fisico sono residuali e non richiedono la
predeterminazione del luogo fisico.
Perché: Accompagnati da Maggiore flessibilità e sofisticati sistemi contabili e
logistici di Tracking.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e nota (12) D. Desiderio Ferrajoli Milano 2006
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
18
Depositi IVA
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Panoramica degli altri Stati
Panoramica altri Stati
Mentre i Depositi Fiscali Accise e
Doganali esistono in ogni paese
Non in tutti gli Stati Membri
sono stati istituiti i Depositi IVA
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e nota (12) D. Desiderio Ferrajoli Milano 2006
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
19
Depositi IVA
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Panoramica degli altri Stati
Panoramica altri Stati
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 nota (12) D. Desiderio Ferrajoli Milano 2006
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
20
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA
Soggetti ope legis (Abilitati)/Autorizzati
L’art. 50-bis del D.L. 331/1993 elenca in dettaglio punto 1, lett a) e b):
SOGGETTI ABILITATI (L 286 del 2006 collegato alla manovra finanziaria 2007):
imprese esercenti magazzini generali, muniti di autorizzazione doganale;
i depositi fiscali accise e i depositi doganali; depositi doganali di
custodia e lavorazione lane di cui al D.M. 28.11.1934;
che gestiscono depositi franchi, oppure operanti in punti franchi;
******
L’art. 50-bis del D.L. 331/1993 elenca in dettaglio punto 2:
SOGGETTI AUTORIZZATI
imprese autorizzate dalla Direzione Regionale delle Entrate o dalla
Direzione Provinciale per le Provincie Autonome di Trento e Bolzano e della
Valle d’Aosta;
altri soggetti che riscuotono la fiducia dell'Amministrazione finanziaria;
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
21
21
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA
DDP – ex lege/ope legis
L’art. 50-bis del D.L. 331/1993 punto 2 bis, per i soggetti al
punto 1, anteriormente l’avvio, apposita comunicazione:
I depositi doganali e fiscali accise, al primo comma, lett. a) b),
dell’art. 50 bis del D.L. 331/93, sono depositi IVA
«ope legis»
«ex lege»
nel senso che è la stessa legge ad attribuire loro tale
caratteristica.
ADEMPIMENTI:
- Semplice Comunicazione
Finalità della comunicazione: consentire la valutazione della
congruità della garanzia prestata dal soggetto autorizzato; istituire
il registro; contrastare e prevenire frodi fiscali.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
22
22
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA: Tipi di DDP
QUINDI ANCHE I DDP POSSONO ESSERE D IVA
chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Dogane nella Circolare
16D/2006:
Depositi Doganali di tipo A, C, D ed E (a condizione per
quest’ultimo che il deposito sia un luogo fisico*).
Sono esclusi la tipologia B ed F.
* SUL DDP DI TIPO E
SEMBRA ESSERCI IN ATTO UNA INVERSIONE DI MARCIA!!!!!!!
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
23
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi IVA
tipi di DDP
DDP POSSONO ESSERE D IVA
La possibilità di operare come deposito IVA è consentita ai
depositi doganali privati di tipo A, C, D e E.
Tale possibilità è invece preclusa:
- per i depositi doganali di tipo B, perché non è prevista la figura
del depositario, né l’obbligo di istituire una apposita contabilità,
- così come per quelli di tipo F, essendo depositi doganali
pubblici gestiti dall’autorità doganale sotto la propria responsabilità.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
24
Depositi Doganali
Sospensivo
 Transito esterno
 Deposito doganale
 Perfezionamento attivo (nella forma della
sospensione)
 Trasformazione sotto controllo doganale
 Ammissione temporanea
Sono considerati regimi sospensivi in quanto consentono la
sospensione dei diritti doganali al momento della loro introduzione
all’interno della Comunità.
Art. 84 Reg. CE 2913/92.
Le merci non perdono la loro natura di merci estere, come avviene
invece nei regimi definitivi.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
25
Depositi Doganali
Accesso ai Regimi: economici e sospensivi
 Il ricorso a qualsiasi regime economico è
subordinato al rilascio di una autorizzazione.
Art. 85 Reg. CE 2913/92
Art. 497 Reg.CE 2454/93
 Il vincolo delle merci ad un regime sospensivo
può essere subordinato alla costituzione di una
garanzia o deposito cauzionale.
Art. 88 Reg. CE 2913/92
Art. 87 DPR 43/73
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
26
Depositi Doganali
Economico
 Deposito doganale
 Trasformazione
controllo doganale
sotto
 Ammissione temporanea
 Perfezionamento passivo
 Perfezionamento attivo
Art. 84 c. 1 lett. a) Reg. CE
2913/92
- Agevolano le attività economiche, di
immagazzinamento,
trasformazione o altri utilizzi legati al
traffico internazionale.
- Per lo più riconducibili ad una
riduzione complessiva del costo finale
del prodotto.
-Agevolano
i
processi
delocalizzazione produttiva.
di
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
27
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Caratteristiche
L’enorme sviluppo degli scambi internazionali e la diffusione su scala
sempre più ampia dei processi di delocalizzazione produttiva, hanno
fatto sorgere per le imprese la necessità sempre più pressante di
disporre di idonee infrastrutture atte a consentire la movimentazione, lo
stoccaggio e l’eventuale “lavorazione” delle merci sia in arrivo che in
partenza.
A questa esigenza risponde il regime del deposito e le sue diverse
tipologie
In contropartita si analizzerà come, però, a tali benefici la Unione abbia
previsto l’assoggettamento dell’operatore a determinati controlli, a
regole sulla tenuta della contabilità e abbia previsto la costituzione di
una garanzia.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
28
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Caratteristiche
Il regime del deposto doganale è disciplinato dalla normativa
comunitaria che lo ha ridefinito e ridisegnato, con l’introduzione di
considerevoli semplificazioni procedurali e conseguenti nuove
prescrizioni imposte ai gestori, rispetto a quanto sancito dal precedente
T.U.L.D.
Ad esempio eliminazione dell’obbligo di chiusura a doppia chiave; tra le
prescrizioni introdotte invece la tenuta della contabilità materie.
A seguito del Codice Doganale Comunitario le disposizioni nazionali, ed in
particolare quella del Testo Unico delle Leggi Doganali in Italia, operano come
residuali, integrative, limitate al campo di applicazione della materia non
regolamentata dal Diritto Comunitario o che lo stesso lascia alla disciplina degli
Stati membri o che non è in contrasto.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
29
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Caratteristiche
Consente di detenere merci non comunitarie in sospensione da:
- dazi;
- misure di politica commerciale (eccetto quelle previste per l’entrata
nella Comunità: Salute, ecc. in termini quantitativi non qualitativi);
- fiscalità interna;
Possono essere introdotti tutti i tipi di merce (con opportune
cautele).
Non è previsto un limite temporale alla giacenza (art. 108 CDC).
E’ necessaria un’autorizzazione per la gestione da parte di privati.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
30
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
Coesistenza di diverse autorizzazioni nelle stesso
luogo:




Il deposito fiscale Accise;
Il deposito IVA;
Temporanea Custodia;
Deposito di approvvigionamento;
N.B. Lo stesso luogo non può essere autorizzato per
più di un deposito doganale(art. 526 p. 2 Dac).
N.B. ferma restando una separata gestione contabile
degli stessi (e individuazione della merce in ogni
momento).
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
31
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Vantaggi
Fonte: Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei sistemi logistici
Facilita e agevola il commercio e il libero scambio
…………………….in particolare permette in qualsiasi
momento la spedizione all’estero delle merci
depositate o la loro vendita sul mercato nazionale.
………………….Il grande vantaggio di effettuare acquisti
nel momento in cui l’offerta sul mercato terzo è più
favorevole.
……………..e di vendere quando la domanda sul mercato
interno o esterno è più propizio.
…………Assicura una tempestiva consegna delle merci
richieste alla clientela.
TUTTO considerando che la merce è in sospensione da dazio e
non subisce le misure di politica commerciale.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010 e Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
32
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Vantaggi
per rispondere alla più svariate esigenze
logistiche degli operatori, la disciplina
consente
lo spostamento di tali merci da un sito ad un
altro;
–
–
–
l’assoggettamento al regime (vincolo) in un ufficio
doganale diverso da quello di controllo del regime
stesso;
la rimozione temporanea;
il trasferimento da un deposito all’altro.
Fonte: Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
33
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Vantaggi
–
–
–
–
Favorisce quindi l’approvvigionamento senza dover anticipare il
pagamento dei diritti doganali, spesso molto onerosi.
Offre la possibilità di protrarre i termini previsti per
l’assegnazione alle merci di una destinazione doganale. La
permanenza delle merci in regime di deposito doganale non è
invece soggetta ad alcuna limitazione temporale.
Hanno la funzione di permettere l’appuramento di altri regimi
sospensivi e di ottenere il pagamento anticipato delle restituzioni
agricole.
Il richiedente, al fine di ridurre il costo di gestione
dell’immagazzinamento, può ottenere l’autorizzazione ad
immagazzinare contemporaneamente nello stesso deposito sia
merci estere che: nazionali o comunitarie.
Fonte: Tesi di Laurea 2009 - facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
34
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
Fonte: Tesi di Laurea per facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
Il deposito doganale è “qualsiasi luogo, autorizzato
dall’autorità doganale e sottoposto al suo controllo, in cui
le merci possono essere immagazzinate alle condizioni
stabilite” (art. 98 par. 2 CDC).
deputato ad immagazzinare:
- merci non comunitarie senza che siano assoggettate ai dazi
di importazione, all’IVA o a qualsiasi altra imposizione o
restrizione di politica commerciale, eventualmente prevista per
la loro immissione in libera pratica. (precisazione: non Tasse
portuali)
- merci comunitarie previste all’ art 98, lettera b) (C.D.C.) per le
quali una normativa comunitaria specifica prevede, a motivo
del collocamento in deposito doganale l’applicazione di misure
connesse all’esportazione.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
35
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
La gestione di un deposito doganale è subordinata:
–
al rilascio di una autorizzazione;
–
alla costituzione di una garanzia;
–
alla dimostrazione dell’esigenza economica di
immagazzinamento.
Il deposito doganale deve essere destinato
principalmente alla custodia delle merci;
è prevista la possibilità di effettuare:
–
manipolazioni usuali;
–
operazioni di perfezionamento attivo;
–
di trasformazione sotto controllo doganale.
(Art. 527 DAC non devono essere però predominanti, ossia prevalenti
rispetto la funzione primaria di immagazzinamento delle merci)
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
36
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Pubblico
Il deposito può essere pubblico o privato (art. 99 CDC;
art. 153 NCDC)
CLASSIFICAZIONE (Art. 525 Dac)
Pubblico: utilizzato da qualsiasi persona.
–
–
–
Tipo A: Gestito da un Ente pubblico o privato; Utilizzato da qualsiasi depositante per
immagazzinare la merce; Sotto la responsabilità del gestore/depositario; Magazzini
Generali.
Tipo B: Gestito da un Ente pubblico o privato; Sotto la responsabilità del depositante
(utilizzatore); La contabilità delle merci è tenuta attraverso documenti commerciali o
amministrativi (dichiarazioni di vincolo) accettati dalla Dogana (non esiste in Italia).
Tipo F: Gestito direttamente dalla Dogana. Le scritture della Dogana costituiscono la
contabilità di magazzino.
Privato:
se destinato unicamente ad
immagazzinare merci del depositario (ma
non necessariamente di sua proprietà).
Fonte: Tesi di Laurea per facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
37
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Privato
CLASSIFICAZIONE (Art. 525 Dac)
Pubblico: utilizzato da qualsiasi persona.
Tipo A. Tipo B. Tipo F.
Privato: se destinato unicamente ad
immagazzinare merci del depositario.
Tipo C: Riservato al depositante delle merci e nel quale si identificano depositario e depositante,
senza
che il primo debba necessariamente essere il proprietario della merce. Il
depositario deve tenere la contabilità di magazzino e l'iscrizione della merce a regime.
Tipo D: Identico al deposito C, ma con la particolarità che all'atto dell'immissione delle merci in
libera gli elementi di tassazione da prendere in considerazione sono quelli
riconosciuti o ammessi al momento del vincolo della merce al regime di deposito
doganale (cfr. art. 112, paragrafo 3 del Codice doganale comunitario). All'entrata in
deposito la merce deve essere identificata in tutti i suoi elementi compreso il valore;
Procedura semplificate “automatica”. Ciclo produttivo veloce.
Tipo E: non è necessario predeterminare il locale, tuttavia il responsabile deve indicare, in
qualsiasi momento, agli organi di controllo, l'esatta ubicazione della merce.
Tale regime di deposito permette l'immagazzinamento della merce in impianti di stoccaggio,
di proprietà del titolare dell'autorizzazione. Il depositario deve tenere la contabilità materie e
l'iscrizione della merce raggiungono le istallazioni di stoccaggio, gli impianti.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
38
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: tipo E UNA parziale eccezione
La caratteristica principe consente l’applicazione del regime senza che le merci
siano immagazzinate in un locale predeterminato (virtual warehouse).
La novità risiede nel fatto che il depositario è dispensato dall’onere di
predeterminazione dei locali, il chè permette una certa flessibilità. Detenere le
merci in più luoghi situati ovunque, sul territorio nazionale e comunitario; anche
quindi non confinanti, dell’impresa del titolare dell’autorizzazione.
Il responsabile del deposito deve tuttavia essere in grado di indicare in
qualsiasi momento all’ufficio doganale di controllo l’esatta ubicazione della
merce.
A tal fine è richiesto in genere di adottare un apposito sistema informatico
che gestisca la contabilità e la logistica relativa alle merci vincolate, una
apposita contabilità.
Possono essere applicate le procedure semplificate tranne che per le merci
agricole soggette al prefinanziamento.
Un’autorizzazione per un deposito di tipo E può prevedere il ricorso alle
procedure relative al tipo D.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
39
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: tipo E UNA parziale eccezione
ESEMPIO HONDA Motor Europe
Manca infatti una compiuta individuazione di uno spazio ben
delimitato, poiché in questo caso va ad identificarsi con l’intero
impianto produttivo del depositario.
(DDP in 5 Stati Membri con contabilità in Belgio)
Fonte: Massimo Fabio - Manuale di diritto e pratica doganale 2008 - IPSOA
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
40
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: CONDIZIONI PER L’AUTORIZZAZIONE art
85 e art 86 CDC:
- Persona richiedente stabilita nella Comunità (art. 100 Cdc)
- Affidabilità del soggetto (art. 100 Cdc)
- Sussistenza condizioni economiche (art. 100 Cdc)
- Possibilità di sorveglianza con oneri proporzionati alle
esigenze economiche del deposito (art. 86 ultimo comma
CDC e art. 527 p.3 DAC)
- Prestazione di garanzia (art. 86, 88, 104 Cdc )
- Disponibilità di idonei locali (eccetto per alcune tipologie)
-Tenuta di contabilità (105, 106 CDC e 528, 529, 530 Dac)
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
41
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
SOGGETTI (art. 99 del CDC)
Depositario =
deposito doganale.
Persona (fisica o giuridica) autorizzata a gestire un
Obblighi del depositario art 101 del Cdc e 104 apposita garanzia per la
gestione del regime.
Depositante = Persona (fisica o giuridica) vincolata dalla dichiarazione
doganale di assoggettamento delle merci al regime del deposito o quella cui
sono stati trasferiti diritti ed obblighi di tale persona.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
42
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
La domanda deve essere presentata alle Autorità doganali
(paese) responsabili per i luoghi destinati ad essere
riconosciuti come depositi doganali o per i luoghi in cui è
tenuta la contabilità principale del richiedente (tipologia E)
(art. 498 let. a) del DAC).
Nel caso di richiesta di autorizzazione unica è:
il luogo di tenuta della contabilità principale (art. 497 p 4
DAC).
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
43
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
Depositario (art. 101 del CDC)
Obblighi del depositario
a) di garantire che le merci non siano sottratte alla sorveglianza doganale
durante la loro permanenza nel deposito doganale (203 cdc),
b) di rispettare gli obblighi risultanti dall'immagazzinamento delle merci
che si trovano in regime di deposito doganale,
c) di osservare talune condizioni particolari fissate nell'autorizzazione.
art. 104 del CDC apposita garanzia per la gestione del regime.
Fatto salvo l'art. 88 CDC, l'autorità doganale può chiedere al depositario
di fornire una garanzia in relazione alle responsabilità facenti capo allo
stesso.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
44
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
MERCI AMMESSE art 98 CDC (merci vincolate al regime)
A) merci non comunitarie
in sospensione da dazi, dall’applicazione di misure di politica commerciale e da altri diritti
(IVA, Sovrimposte di confine);
B) merci comunitarie
per le quali una normativa comunitaria specifica prevede, a motivo del collocamento in
deposito doganale l’applicazione di misure connesse all’esportazione;
In presenza di un’esigenza economica e purché non venga compromessa la
sorveglianza, l’Autorità doganale può consentire oltre l’attività di immagazzinamento,
operazioni di perfezionamento, trasformazione (art. 106 CDC e 534 DAC - Merci non
vincolate al regime).
La norm. Europea non prevede un termine massimo di vincolo al regime ad esclusione di
alcune tipologie di merce (salvo per prodotti agricoli soggetti a prefinanziamento con
restituzione, di norma 6 mesi).
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
45
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
MERCI AMMESSE ai sensi del DAC e CDC
A) merci vincolate al regime, merci estere/non comunitarie (art 98
par. 1 lett. a)
B) merci non vincolate, al regime merci estere/non comunitarie (art
106 par. 1) Trasformazione, perfez. Attivo.
C) merci vincolate al regime, merci comunitarie (art 98 par. 1 lett.
b)
D) merci non vincolate al regime, merci comunitarie (art. 106 par.
1)
Art. 106 cdc: a condizione di una specifica esigenza economica ravvisabile.
ad esempio: nella disponibilità, da parte del soggetto istante, di un magazzino unico
da destinare a ricovero di ogni tipologia di merce trattata nell’esercizio di impresa.
Art. 106 cdc a Condizione di garantire la vigilanza/controllo. Nell’autorizzazione
può essere disposta la modalità d’identificazione della merce comunitaria per
distinguerla dalle merci vincolate al regime, art. 534 e ss del D.A.C; annotate nella
contabilità del depositario.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
46
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
MERCI AMMESSE ai sensi del DAC e CDC
A) merci vincolate al regime, merci estere/non comunitarie (art 98
par. 1 lett. a)
B) merci non vincolate, al regime merci estere/non comunitarie (art
106 par. 1) Trasformazione, perfezionamento.
C) merci vincolate al regime, merci comunitarie (art 98 par. 1 lett.
b)
D) merci non vincolate al regime, merci comunitarie (art. 106 par.
1)
Manipolazioni,
perfezionamento attivo e trasformazione non
possono essere predominanti rispetto l’attività di immagazzinamento
merci (art. 527 DAC).
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
47
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
per cercare di rispondere alla più svariate esigenze economiche e
logistiche degli operatori, la disciplina comunitaria consente:
-1) l’assoggettamento al regime (vincolo) in un ufficio doganale
diverso da quello di controllo del regime stesso, senza ricorrere alla
procedura del transito; ciò consente di conseguire notevoli economie,
evitando una duplicazione delle operazioni;
Il luogo dove deve essere presentata la dichiarazione è l’ufficio di controllo,
competente sul luogo del deposito. Essa può essere presentata anche in
un ufficio diverso, che viene denominato di vincolo e che può essere situato
anche in un altro Stato membro.
Es: Si pensi a merci terze introdotte nel territorio della comunità, la dogana
di ingresso vincola al regime e le fa proseguire verso il luogo di deposito
sito in un altro Stato membro, evitando di vincolare le merci al regime di
transito. L’ufficio di vincolo informerà quello di controllo.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
48
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
per cercare di rispondere alla più svariate esigenze economiche e logistiche
degli operatori, la disciplina consente:
- 2) la rimozione temporanea (art. 110 CDC), per periodi di tempo limitati e
per il conseguimento di specifiche finalità, valutate caso per caso. Le merci
quindi possono essere temporaneamente rimosse dal deposito in cui sono
custodite. Le rimozioni sono di regola consentite allo scopo di far fronte ad
eventi straordinari (alimenti che devono essere rimossi dalla cella frigorifera
per guasti all’impianto di refrigerazione) o per procedere a manipolazioni (si
pensi alla pastorizzazione degli alimenti);
- 3) il trasferimento da un deposito (art. 111 DAC) all’altro, secondo la
procedura normale o semplificata. Di cui all’allegato 68 del D.A.C
Le operazioni devono essere preventivamente autorizzate, l’autorità doganale ne
individua altresì le condizioni e i casi.
Nella contabilità di magazzino devono figurare.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
49
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Presupposti soggettivi
I requisiti soggettivi (personalità dell’autorizzazione)
si fondano sul concetto dell’intuitus personae;
fanno riferimento a soggetti che (art. 86 e 100 CDC):
non siano imputati per un delitto, che non abbiano
riportato condanne penali, per violazioni norm.
doganali e fiscali,
che non abbiano commesso violazioni amministrative
gravi e ripetute in materia doganale o fiscale,
che non siano sottoposti a procedure fallimentari, di
concordato preventivo, di amministrazione controllata,
Ecc.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
50
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Presupposti soggettivi
Modificazioni soggettive (che devono tempestivamente essere
comunicate):
I
requisiti
soggettivi
(personalità
dell’autorizzazione)
Possono determinare:
Mero adeguamento/rettifica del provvedimento già rilasciato
(rettifica dell’autorizzazione con annotazioni delle variazione
intervenute).
Rilascio di un nuovo provvedimento ampliativo sotto forma di
VOLTURA
(conferimento o affitto d’azienda, fusione,
trasformazione ditta individuale in società etc.).
Personalità dell’autorizzazione/comodato del deposito
Es. I locali autorizzati concessi in comodato o altro titolo di
godimento a soggetto diverso dal titolare del provve.to.
Sarà consentito?
Fonte: Tesi di Laurea per facoltà Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
51
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Presupposti oggettivi
I requisiti oggettivi invece riguardano :
–
Giustificazione
economica.
l’operatore
deve
dimostrare l’esigenza dell’immagazzinamento con
riferimento ai traffici internazionali realmente esistenti
o programmati, da comprovare a mezzo di idonea
corrispondenza
commerciale,
contratti,
lettere
d’intenti, richieste della clientela. (art. 100 CDC)
–
Idoneità dei locali e degli spazi. Le aree da adibire a
deposito devono essere idonee alla tutela degli
interessi erariali e della sicurezza fiscale. (Art 516 DAC)
–
Prestazione della garanzia. essendo i diritti dovuti
sospesi per tutto il periodo di stoccaggio all’interno del
deposito. la garanzia è fissata sulla base della
presumibile entità dei diritti. (art. 88,104,189 CDC)
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
52
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Disciplinare di servizio
Vi è un modello standard Ma l’elemento fondamentale è
la personalizzazione alla realtà del Depositario.
Contieni tutte le norme attuative e “pratiche” per la
gestione del deposito.
Descrive (circolare 16/D 2006):
• la forma approvata di contabilità di magazzino, l’inventario.
• Gli uffici di vincolo e appuramento.
• Riferimenti sulla garanzia.
• Le merci vincolate e non vincolate al regime.
• Eventuali manipolazioni, trasferimenti, rimozioni o autorizzazioni
specifiche.
• Etc.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
53
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Benefici/Controlli
Si è agito sia verso la semplificazione per
l’operatore economico
Ma la contropartita è il potenziamento dei
controlli a posteriori e mirati (ordinari e/o
straordinari).
Ai benefici riconosciuti dalla Comunità al regime del
deposito, la disciplina ha previsto l’assoggettamento
dell’operatore a determinati controlli e ha sancito
regole sulla tenuta della contabilità.
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
54
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Contabilità
Le innovazioni introdotte dalle norme
comunitarie, come dettato dall. art. 528 del
D.A.C. il depositario dei depositi A,C,D,E è
obbligato a mantenere una
specifica contabilità di magazzino
il cui scopo principale è quello di poter
verificare e controllare la quantità di merci
ancora vincolate al regime (105 CDC e 529
Dac) e non vincolate (art 106 p. 2; 534 Dac;
535 p. 2).
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
55
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Contabilità
10-06-2014
–
Dalle scritture deve risultare tutta la movimentazione
nonché le relative giacenze all'interno del deposito
doganale, non soltanto delle merci assoggettate al
particolare regime, ma anche di quelle di cui viene
parimenti consentito l'immagazzinamento negli stessi
locali del deposito ai sensi degli artt. 98 e 106 del
C.D.C.
–
Il depositario ha l’obbligo di istituire e tenere
aggiornata la contabilità di magazzino riguardante
tutte le merci assoggettate al regime e di porla a
disposizione dell’autorità doganale per i controlli
di competenza, precisando il luogo in cui è
conservata.
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
56
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Contabilità- Momento di registrazione
–
Momento di registrazione (art 107 del CDC) “non
appena introdotte nel deposito” (eccezione se è anche
T.C. allora dal momento del vincolo all’introduzione).
–
salvo quanto prevista per il DDP di tipo E (art. 530
DAC) quando le merci raggiungono le istallazioni di
stoccaggio del titolare.
–
Iscrizione dell’appuramento del regime avviene al più
tardi dell’uscita delle merci del deposito.
Idoneità del sistema di contabilità, le cui modalità vengono
definite al rilascio dell’autorizzazione. Importanza fase
istruttoria e descrizione nel disciplinare di servizio.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
57
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Contabilità- Cronologico
CONTABILITÀ-MATERIE, è costituita da:
Un Registro di carico e scarico (vidimato dalla
dogana di controllo) sul quale devono essere annotate, in
ordine cronologico tutte le partite di merce in entrata ed
in uscita, dettagliate con tutti gli elementi significativi e
con l’indicazione dei documenti doganali (e/o fiscali)
emessi per le operazioni.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
58
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Contabilità-Partitario
da schede partita (partitario): intestate per tipologia di merce
distinta per codice di nomenclatura, con l’indicazione degli
elementi significativi, del carico, dello scarico con la menzione
dei documenti di riferimento, in modo che in ogni momento sia
possibile avere contezza del carico, dello scarico e della
rimanenza che deve essere perfettamente corrispondente alla
giacenza fisica in deposito.
Le registrazioni devono essere effettuate in registri distinti
a seconda del regime cui sono vincolate o delle operazioni da
effettuare (merci terze) ovvero della finalità per cui sono state
immagazzinate (merci comunitarie).
Il tutto descritto e richiamato nel disciplinare.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
59
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali
Ricorso
al
solo
supporto
informatico
(dipartimentale n. 725/VII/SD 26-6-1999).
-In ogni momento possano essere leggibili.
-La registrazione su supporto cartaceo a semplice
richiesta del funzionario verificatore.
Deve essere Autorizzata e valutata caso per caso.
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
60
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi Doganali: Inventario
L’inventario (529 p.1; 530 DAC) non
sostituisce
la
contabilità
di
magazzino, ma la integra costituendo
un ulteriore strumento per la
effettuazione di controlli più efficaci e
riscontri sulle movimentazioni.
Quadrimestrale
Circ. 371/1991
Circ. 212/93
Fonte: Bollettino Tributario n. 18 del 30-09-2010
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
61
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Depositi
In tantissimi mi hanno scritto per avere del
materiale o riferimenti sulla materia:
ho scritto una pubblicazione completa sul
Bollettino
Tributario
informazione n. 18
del 30-09-2010
10-06-2014
di
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
62
Il materiale è puramente informativo relativo a conoscenze personali, vietata la riproduzione
Articolo:
Disciplina tributaria
del Deposito Doganale
Che tratta di del Deposito
Doganale
Per richiederla:
[email protected]
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
63
Grazie per la cortese attenzione!
Riferimenti:
DIREZIONE INTERREGIONALE DI TOSCANA, SARDEGNA E UMBRIA
UFFICIO DELLE DOGANE DI LIVORNO
Riferimenti:
Dott.ssa Daniela Miele
Funzionario Tributario
Agenzia delle Dogane e MonopoliDirezione Interregionale di Toscana, Sardegna e Umbria
Ufficio di Livorno
Indirizzo e-mail: [email protected]
10-06-2014
SEMINARIO C.C.I.A.A. DI LIVORNO - DOTT.SSA D. MIELE
«I depositi doganali e i depositi fiscali IVA. Regole, procedure e aspetti operativi»
64