Transcript Locandina 1
WORKSHOP 2014 IL ROVESCIO DELLA MIGRAZIONE UN’ANALISI COMPARATIVA SU TUTELA E DIRITTO ALLA SALUTE 16.10.2014 La globalizzazione della salute mentale: un progetto neoliberale David Ingleby Università di Amsterdam Introdurranno l’incontro il Dr. Elvezio Pirfo (Direttore del DSM ASLTO2) e la Dr.ssa Barbara Martini (responsabile ‘Intercultura’ del DSM ASLTO1) Secondo i sostenitori delle nuove sindromi legate alla migrazione (la più nota è certamente la “Sindrome d’Ulisse”, ma non meno nota è la “Sindrome Italia” - variante che si differenzia per colpire gli immigrati che ritornano nei paesi d’origine e che sarebbe diffusa in paesi come la Moldavia, la Romania e l’Ucraina), nel 2003 erano già trecentomila gli stranieri affetti da disturbi connessi all’area ansioso-depressiva (senso di colpa, nervosismo, insonnia, alterazioni del tono dell’umore ecc.). Si stima oggi, secondo le stesse fonti, che quel numero sia raddoppiato. Nell’articolo di Serrano, “Sindrome d’Ulisse: la salute mentale degli immigrati e la latitanza delle istituzioni pubbliche”, scritto a difesa della categoria diagnostica usata per la prima volta dal gruppo spagnolo SAPPIR (Servicio de Atención Psicopatológica y Psicosocial a Inmigrantes y Refugiados, Barcellona, s’incontra il seguente passaggio: “L’immigrato interpreta spesso questi sintomi come frutto della cattiva sorte provocata dal malocchio che ‘qualcuno’ gli ha fatto o dalla stregoneria. Altri interpretano la propria situazione come un castigo divino per aver infranto qualche norma sociale del gruppo d’appartenenza come, per esempio, l’aver rifiutato di sposare la parente indicata dalla famiglia, oppure per aver offeso qualcuno”. Questo approccio continua a pensare il paziente immigrato come un soggetto portatore di “arretratezza, ignoranza, superstizione”, scrive recentemente David Ingleby. A partire da un approccio critico nei confronti del movimento di salute mentale globale (Global Mental Health), David Ingleby analizzerà gli interventi sanitari che nei Pesi Occidentali sono caratterizzati da una crescente medicalizzazione e psicologizzazione, e i cui limiti si riflettono spesso proprio nel mancato incontro con i bisogni della popolazione straniera. Coordinatori del progetto: R. Beneduce e S. Taliani in collaborazione con Irene Bono (CPS) all’interno del Progetto FEI e del programma EU-MED Per iscriversi è necessario inviare una email a [email protected] I seminari si terranno nell’aula 3D233 (terzo piano - Dipartimento di CPS Lungo Dora Siena 100A) dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,00 Per scaricare il programma: http://www.twai.it/article/353/il-rovescio-della-migrazione; http://www.twai.it/article/354/globalizzazione,-migrazioni-e-salute-mentale; http://www.mediteu.org/?q=content/globalizzazione-migrazioni-e-salute-mentale