disfunzioni non fisiologiche - Nuova Scuola di Osteopatia Treviso

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Transcript disfunzioni non fisiologiche - Nuova Scuola di Osteopatia Treviso

DISFUNZIONI
NON FISIOLOGICHE
SINCONDROSI SFENOBASILARE
Dott. Tebaldi Roberto
Fisioterapista Osteopata Professionista D.O. M. R.O.I.
Docente al polo universitario Pordenone presso Nuova Scuola di Osteopatia
STRAINS
possono essere S. verticali alto e basso, e S. laterali; questi
possono essere fisiologici (mantengono i loro assi di
movimento) e traumatici (facendo traslare gli assi).
L'iter è sempre lo stesso, ossia:
1- presa a 4 dita
2- srotolamento fasciale
3- still-point
4- ascolto
5- test di induzione
6- tecnica di correzione
7- rivalutazione
STRAIN VERTICALE ALTO
La parte sfenoidale della SSB va in alto (le grandi ali
vanno in basso, come in flessione cranica), mentre la
basilare va in basso (le bozze vanno in alto come in
estensione cranica); l'ascolto vede gli indici andare verso
la flessione ed i mignli verso l'estensione; si testa in
F cranica (perchè lo sfenoide è facilitato verso la
flessione) portando gli indici in basso
ed i 5°in basso; la correzione associa
una inspirazione polmonare con apnea
durante la flessione cranica.
STRAIN VERTICALE BASSO
!
tutti i parametri si invertono: gli indici vengono verso l'O.
ed i mignoli vanno verso il basso; si testa in un momento
di estensione cranica, perchè è quello in cui lo sfenoide
viene facilitato nel movimento; si corregge in estensione
cranica con una espirazione ed apnea
espiratoria polmonare.
STRAIN LATERALE
SINISTRO
la parte sfenoidale della SSB va a sx mentre quella basilare
a dx; così indice e mignolo sxx vanno avanti, mentre i dxx
indietro.! Si testa in F cranica e si corregge associando la
inspirazione nel momento di F craniale.
STRAIN LATERALE
DESTRO
!
in questo caso la parte sfenoidale della SSB va a dx mentre
la basilare va a sx: indice e mignolo dxx vanno avanti,
mentre i sxx vanno all'indietro; si testa in flessione
cranica, e si corregge in un momento di
flessione craniale associando una
inspirazione polmonare.
COMPRESSIONE
è la disfunzione più grave che si possa formare, in cui tutto
è bloccato!!!
all'ascolto non va nulla!!!
!
tre tecniche per decomprimere la SSB:
COMPRESSIONE
Presa a 4 dita - indici sulle grandi ali sfenoidali e mignoli
sulle bozze occipitali, mentre i pollici sono incrociati sulla
volta; fissiamo l’occipite serrando leggermente i mignoli e
solleviamo gli indici verso il soffitto sollevando lo
sfenoide. Arriviamo alla prima barriera e aspettiamo il
rilasciamento delle tensioni... gli indici dovrebbero andare
da soli verso il soffitto.
Si aspetta per un paio di minuti, e se ciò
non accade si useranno gli “utensili
complementari”:
COMPRESSIONE
Variante per la decompressione per bimbi sotto i 5 anni –
l'O afferra i pilastri esterni del frontale con gli indici con
un movimento a virgola verso l'alto mentre il medio è
sopra le grandi ali dello sfenoide, i mignoli bloccano
l'occipite, e si decomprime poi la SSB.
UTENSILI
flessione dorsale delle caviglie: chiediamo al pz di flettere
dolcemente le caviglie fino a circa 95°; questo mette in
tensione la catena fasciale posteriore ed il sacro va in
estensione meccanica, quindi in flessione cranio-sacrale; è
importante fare flettere leggermente e dolcemente le
caviglie, altrimenti si ottiene l’effetto contrario.
!
inspirazione lenta e profonda mantenendo la
dorsiflessione. L'inspirazione deve essere seguita da
un'apnea e si aspetta che il cranio parta in flessione.
COMPRESSIONE
!
Via occipito-fronto/sfenoidale – ci si siede al lato del pz
supino; mano caudale sotto l’occipite trasversalmente,
mentre la cefalica prende tra pollice e medio, o indice, le
grandi ali dello sfenoide; si deve controllare sempre
l’espressione del pz, perché questa è una tecnica molto
forte. Se le mani sono piccole possiamo attuare una presa
frontale appena dietro ai pilastri esterni
del frontale
Si mantiene fisso l’occipite e si solleva
verso il soffitto lo sfenoide-frontale... si
mette in tensione e si aspetta il
rilassamento.
COMPRESSIONE
Tecnica del grasping – l’O. è in piedi a lato del pz, con la
mano cefalica sotto l’occipite longitudinalmente; si fa
aprire la bocca al pz e si entra con indice e medio
scivolando lungo l’arcata superiore dei denti, arrivando
alle tuberosità posteriori dei mascellari, e si mette il pollice
su nasion; si chiude la pinza tridigitale immobilizzando
mascellari, palatini ed etmoide; si
fa indietreggiare l'occipite come se lo
portassimo in estensione e portiamo
avanti il blocco anteriore sollevando il
gomito; mettiamo in tensione e
aspettiamo che si rilassi.