Rassegna Stampa 4

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QdS.it
Impresa e sviluppo
Quotidiano di Sicilia
Sabato 12 Aprile 2014
Troppi ostacoli per le idee dei siciliani
UOTIDIAODISICILIA
Unioncamere: rispetto al 2012 è in aumento il numero dei marchi depositati in Sicilia mentre calano leggermente i brevetti
I geni di casa nostra, in 211 casi, hanno preferito rivolgersi ad altri enti camerali italiani
PALERMO - Occhiali speciali anti
colpo di sonno, caffettiera moka con
dosatore regolabile, materiale composito autoilluminante, oppure un nuovo
modello di pala microeolica, sono questi alcuni esempi delle 73 richieste di
brevetto depositate nelle nove Camere
di commercio siciliane durante il 2013.
Il numero, però, sale a 211 se si considerano anche i siciliani che hanno presentato domanda presso un altro ente
camerale italiano, a causa, spesso ma
non solo, della sfiducia degli organi siciliani per i brevetti fatti on-line che
però hanno un costo di tasse minore.
Stesso discorso vale anche per la registrazione dei marchi: 1.457 in Sicilia e altre 1.744 richieste presentate da
siciliani al di là dello Stretto. A fotografare i numeri delle invenzioni made
in Sicily è Unioncamere Sicilia che ha
recentemente chiuso un progetto di divulgazione e informazione in materia
di qualità industriale.
“L’incontro conclusivo del progetto
‘La proprietà industriale’ – dichiara
Vittorio Messina, vicepresidente di
Unioncamere Sicilia - conferma la validità di un percorso che promuove la
diffusione di una cultura della Proprietà Industriale fondata sulla gestione dinamica dei beni immateriali,
L’approfondimento
Due siciliani che
hanno avuto
successo a Malta
superando la diffusa concezione statica
che riconduce i diritti di PI a meri strumento di protezione, per non dire di
costo. La crisi economica e finanziaria
ha provocato un forte rallentamento
dell’economia, con gravi ripercussioni
sulle imprese, ma da più parti, al contempo, viene segnalata l’importanza
dell’innovazione e della ricerca con
Il futuro dell’agricoltura nelle
aziende a km 0 e km 100.000
CATANIA - “L’agricoltura ha bisogno di fatti, di aziende moderne ed
innovative e non di populismo e protezionismo”. Sono le parole di
Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura Catania, sullo stato
dell’agricoltura in Sicilia. “C’è chi si ostina a riesumare termini del
passato, come ‘latifondismo’, che non ci appartengono. Si insiste in
battaglie contro i mulini a vento in una società ed un’economia che
cambiano inesorabilmente e che dovrebbero spingere a mutare anche
gli agricoltori e chi li rappresenta”. “Il futuro dell’agricoltura non lo fa
il latifondismo e non lo fa la piccola realtà dei mercatini . Lo fanno
aziende che guardano al km zero ovvero al territorio, ed al km centomila ovvero all’internazionalizzazione, con lo stesso interesse;
imprese che ragionano in termine di filiera, che si organizzano, creano
cooperative, si associano, cercano aggregazioni inter-settoriali, realizzano reti”. “La crescita del sistema agricolo nazionale esige
strategie e progetti imprenditoriali forti, coraggiosi, legati a mirate politiche di investimento .Richiede imprese attrezzate per accrescere la
competitività e la capacità di vincere la sfida della globalizzazione”,
conclude Selvaggi.
una maggiore consapevolezza della
proprietà industriale, riconosciuta
Sfiducia negli organi
come fattore competitivo e di crescita
soprattutto per le PMI”.
siciliani e in molti casi
Il confronto con l’anno precedente
costi di registrazione
parla di un incremento dei marchi, passati da 1.249 a 1.457, mentre calano
minori
leggermente i brevetti: si va dai 79 del
2012 ai 73 del 2013. A livello provin- l’investimento. L’approccio alla mateciale a fare la parte del leone è stata la ria della qualità industriale in Sicilia è
provincia di Catania con 28 invenzioni ancora una novità, ma stiamo mettendo
depositate. Seguono Palermo (13), su una rete di contatti che possa dare
Caltanissetta (12) e
una mano agli interessati per afMessina (10).Ultime
frontare al meglio ogni criticità.
Enna (5), Ragusa e SiCi ha dato molta soddisfazione
racusa (entrambe 2 riil portale www.brevetti.sicilia.it
chieste) e Agrigento
che riesce a dare una buona visi(1). Nessuna invenbilità agli inventori e recentezione depositata a Tramente ha superato 10.000
pani.
utenti”.
“Oggi – racconta
“Affinché le imprese e i cittaMarco Calì, consulente
dini possano beneficiare di un
esperto di Proprietà Insistema di proprietà industriale
tellettuale e Innova- Vittorio Messina (gp) efficiente – conclude Messina zione - la materia dei
occorre anzitutto che le strutture
brevetti è molto specialistica e occorre preposte al presidio dei connessi proappoggiarsi ad un consulente che porti cedimenti amministrativi di concesl’inventore a ragionare e pianificare sione e registrazione dei titoli siano
pienamente rispondenti alla propria
missione istituzionale. In tal senso, il
sistema camerale fa la sua parte garanA livello provinciale a
tendo un prezioso servizio attraverso il
puntuale funzionamento degli Uffici
fare la parte del leone
brevetti e marchi”.
è stata la provncia di Ct
con 28 invenzioni
Gaia Perniciaro
Erano circa 20 le invenzioni
messe in mostra da Unioncamere
a Palermo a conclusione del
progetto ‘La proprietà industriale
- strumento competitivo a sostegno delle pmi siciliane’ e di
queste solo una è stata commercializzata.
A spiegare il perché le dichiarazioni di Davide Valenza e
Giacomo Spallina che, fondata la
Jack&David Ltd, entro 15 giorni
vedranno distribuito il loro
Dymason da Capriol in tutte le
Leroy Merlin d’Italia.
“Siamo Impiantisti – racconta
Giacomo Spallina - e la nostra
idea è nata un anno e mezzo fa
dalla pratica. Principalmente gli
ostacoli che abbiamo incontrato
sono stati economici, abbiamo investito di tasca nostra più di
100.000 euro e ho preferito
credere in questo progetto
piuttosto che comprare una casa
per me e la mia famiglia.
Abbiamo depositato circa tre
brevetti e due marchi. Per entrare
nel mercato, poi, siamo andati in
imprese che forniscono le ferramenta siciliane senza risultato,
Capriol invece, che ha sede a
Lecco, ci ha dato subito fiducia e
siamo fieri di questo perché è il
primo nel settore ferramenta”.
“DyMason – spiega Davide
Valenza – è un attrezzo che serve
a posizionare in maniera rapida e
precisa le scatoline elettriche da
incasso 503 e 504 e, per produrre
la nostra idea su vasta scala e permettere a Capriol di distribuirla al
consumatore, abbiamo preferito
registrare la nostra società
Jack&David Ltd a Malta. In quell’Isola non solo le tasse sono decisamente più basse di quelle
italiane, 35% con un rimborso di
6/7 se reinvesto in loco, e la burocrazia è più snella e veloce, ma
anche è presente uno scalo
portuale efficiente e ottimo per la
distribuzione commerciale che
raggiunge ogni angolo del mediterraneo”. (gp)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli strumenti e le modalità operative per una corretta
gestione ambientale e della sicurezza in azienda
Seminario finale sull’Ambiente e la Sicurezza nelle Imprese realizzato da Euro Soluzioni 2000 insieme ai suoi partner di progetto
Piani formativi Health, SI.QU.R.A., Edil Safe, Edil Green, Orange Green e Cantieri Sicuri finanziati da Fondimpresa
2-I
CATANIA - Euro Soluzioni 2000
srl ed i partner di progetto, Università
degli Studi di Catania per il tramite
del CAPITT, LS Finance srl, Gruppo
Focus srl ed FCS Consulting, hanno
realizzato un Seminario finale sui
piani Formativi realizzati sul territorio siciliano relativamente alle tematiche ambientali e della sicurezza.
Il seminario si è trasformato in
un’opportunità formativa per le
aziende riguardo le procedure essenziali e gli strumenti operativi di
una corretta gestione ambientale e
della sicurezza. Dopo un’attenta descrizione delle caratteristiche dei
singoli piani, modalità di svolgimento, feed-back e risultati ottenuti
ad opera della dott.ssa Concita
Birritta (coordinatrice di progetto
Euro Soluzioni), la quale ha illustrato
i percorsi formativi realizzati, le ore
di formazione svolte (5912), le
aziende (70) e i lavoratori (566)
coinvolti, ed il contributo dei singoli
partner attraverso lo staff impiegato,
si sono aperti i Focus di approfondimento rivolte alle aziende.
Nello specifico ha aperto il FOCUS
il dott. ing. Mario Finocchiaro - Consigliere Delegato Commissione
Energia, Ambiente Sostenibilità Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania - che ha affrontato
il tema del SISTRI quale sistema innovativo ed all’avanguardia per la
tracciabilità dei rifiuti.
“… tale sistema è sicuramente necessario al fine di rendere più trasparente il sistema di gestione a
livello nazionale ed informatizzare
l’intera filiera dei rifiuti speciali e dei
rifiuti urbani a livello nazionale mediante il Catasto Nazionale dei Rifiuti
…. se pur ancora non pienamente
collaudato, il Sistema semplifica le
procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle
imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di
maggiore trasparenza, conoscenza e
prevenzione dell'illegalità…” afferma
l’ing. Finocchiaro.
A seguire l’intervento del dott. ing.
Enzo Livio Maci - Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania - delegato per la
Commissione “Qualità e Sicurezza” ha riguardato la normativa in materia
Il seminario ha visto
l’alternarsi di diversi
momenti di crescita e
confronto comune
Un momento del seminario
di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro e cioè il cosiddetto “Testo
Unico” sulla sicurezza. L’ing. Maci
ha illustrato, partendo dalle origini
della normativa italiana in materia di
sicurezza (decreti degli anni ’50),
passando attraverso i decreti abrogati
degli anni ’90 (D.Lgs 626/94 e
D.Lgs. 494/96), i principali obblighi
del datore di lavoro e del dirigente
derivanti dal vigente D.Lgs. 81/08. In
particolare ha evidenziato l’im-
portanza del ruolo dell’informazione,
della formazione e dell’addestramento, della redazione del Documento di Valutazione dei Rischi e
della designazione del Responsabile
del Servizio di Prevenzione e Protezione.Conclude questi interessanti
focus il dott. ing. Delfo Manoli il cui
intervento ha riguardato gli obblighi
non delegabili a carico del datore di
lavoro tra cui rientra quello relativo
alla valutazione di tutti i rischi
presenti nell’ambiente di lavoro ed
alla conseguente elaborazione del
Documento di Valutazione dei Rischi.
L’ing. Manoli ha approfondito
quest’ultimo aspetto evidenziando
che la valutazione dei rischi, oltre ad
essere fondamentale ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro e
delle malattie professionali, è un
processo dinamico che consente la
messa a punto di politiche di gestione
dei rischi sul lavoro. “…ogni datore
di lavoro deve, quindi, analizzare tutti
i fattori di rischio presenti, documentando gli esiti, verificando l’efficienza delle misure di sicurezza
adottate e provvedendo a rielaborare
la valutazione per garantire che essa
rimanga sempre aggiornata…all’interno del documento trovano
spazio, tra l’altro, una relazione che
dettaglia i criteri adottati per la valutazione, le misure di prevenzione e di
protezione da attuare ed il programma di miglioramento nel tempo
dei livelli di sicurezza…” afferma
l’ing. Manoli.
Il seminario si è concluso con
un’interessante dibattito che ha
permesso ulteriori momenti di
crescita e di confronto comune, in
attesa dei prossimi appuntamenti formativi.