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(ROMA, TORINO, MILANO, altro nome di città) È CASA NOSTRA

Percorsi “magici” alla scoperta dei mille volti delle nostre città

ma anche cinese, indiana, bengalese, ecc. I cinque percorsi qui elencati costituiscono alcuni esempi di possibile lavoro nelle ultime classi della scuola primaria, o nelle prime della media inferiore, a partire dalla lettura del libro “Habiba la Magica”, di Chiara Ingrao (vedi scheda allegata). Il libro ha come protagonista una bimba afroitaliana e i suoi amici e amiche di origine “romana de Roma” Gli obiettivi del lavoro proposto sono di: - sollecitare il protagonismo e la creatività di bambini e bambine, con particolare attenzione a quelli/e di origine straniera - rafforzare il senso di appartenenza alla città di tutti e tutte - valorizzare le identità “multiple” e un rapporto creativo fra origini familiari e identità del territorio - avvicinare centro e periferia, storia e presente - potenziare la capacità di esprimere i sentimenti, costruire l’amicizia e la solidarietà, gestire le differenze e i conflitti - Se lo si ritiene opportuno, il lavoro può concludersi con un evento finale, comprendente una o più delle seguenti opzioni: incontro con l’autrice del romanzo, allestimento di una mostra dei lavori prodotti (testi, disegni, fotografie, ecc.), spettacoli e drammatizzazioni, incontro con l’amministrazione comunale e consegna a tutti i bambini e bambine di un certificato di cittadinanza della città.

PERCORSI DI LAVORO 1: Esploriamo le paure (rif. Cap.1-2)

Lettura dei primi due capitoli del libro, con disegni, testi e riflessioni su quanto letto, e in particolare sui temi: - Habiba ha paura di molte cose, e tu? Di cosa hai paura, perché? - Habiba incontra la magia: che cos’è per te la magia? Perché ai bambini piacciono tanto le storie di magia?

2: Esploriamo le identità (rif. Cap.3-6)

Lavoro collettivo e individuale sui seguenti temi: - Habiba è nata a Roma, e sua mamma ci tiene molto che si senta pienamente italiana: “il suo futuro è qui”. Zia Aminata, invece, pensa che “tua figlia per Loro non sarà italiana mai” e crede che Habiba debba far conto solo sulle sue radici africane. Chi ha ragione? È davvero necessario, scegliere fra l’identità italiana e quella delle origini familiari, o le diverse identità si possono intrecciare, e come? - Mappatura delle origini familiari presenti in classe: da quali paesi stranieri, da quali regioni d’Italia, da quali quartieri della città - Raccolta di foto e di storie sulle origini familiari - Mappatura delle diversità religiose, e riflessione sulle eventuali differenze e conflitti che suscitano - Mappatura delle identità/appartenenze calcistiche

3: Esploriamo la città (rif. Cap 7 e 8)

3.1. Nelle scuole -

di Roma

: a. Uscite in città per visitare uno o più dei monumenti che Habiba incontra nei suoi voli magici, e in particolare:

Castel Sant’Angelo

, che nella fiaba è il luogo dove si ritrovano le statue risvegliate dalla magia di Habiba (è lei che insegna all’Angelo a staccarsi dal piedestallo per imparare a volare, ed è lui che indicandole Roma le dice: “è casa tua”). Se c’è tempo, a questa visita si può aggiungere l’incontro con il Garibaldi del Gianicolo, che è un altro personaggio importante del capitolo 8. In entrambi i casi, ai riferimenti “magici” si può mescolare la conoscenza di alcune parti della storia della città, dall’antica Roma al papato, fino alla lotta per l’unità d’Italia. - -

I due Marc’Aurelio

: quello “vero” e restaurato, che nella fiaba stando chiuso nel museo è diventato superbo (considera Habiba una schiava e vorrebbe cacciarla via), e il suo “gemello povero”, cioè la copia che sta in piazza in mezzo alla gente, e che invece accoglie Habiba con gentilezza. Anche in questo caso, si può mescolare l’esperienza magica con l’acquisizione di conoscenze storiche e la riflessione sul rapporto fra “il potere” e “il popolo”

Il Pasquino

, che nella fiaba riconosce subito Habiba come “vera romana”: oltre a visitare la statua, bambini e bambine possono preparare le loro “pasquinate”, scrivendo rime sulle cose che non vanno nella città e nella loro vita, appenderle al collo di Pasquino, inviarle al sindaco. Questa visita può includere anche una visita ad altri personaggi di questi capitoli, come

la Fontana dei Fiumi

di Piazza Navona e

la colonia felina di largo Argentina

-

Il Colosseo

, dove nella fiaba Habiba partecipa a un banchetto con tutti i gatti di Roma. Si può riprendere il tema del rapporto fra gatti e rovine romane, e più in generale degli animali randagi, selvatici, ecc. (vecchi e nuovi) che popolano la città; contemporaneamente si può conoscere la storia dell’Anfiteatro Flavio. b. Elaborazione e raccolta di testi, foto e disegni su quanto letto nella fiaba e sulle esperienze fatte nelle uscite 3.2. Nelle scuole

di altre città

Nel libro, una parte importante del percorso di Habiba è la scoperta della città, e l’incontro dialogo con i suoi monumenti. In questo percorso si propone alle classi di lavorare alla scoperta e riappropriazione della propria città e della sua storia: - Nella fiaba, l’Angelo di Castel Sant’Angelo viene risvegliato dalla magia di Habiba, risveglia con lei altri monumenti della città, e prima di separarsi le indica Roma e le dice: “è casa tua”. E noi, quali monumenti vorremmo risvegliare? Cosa ci direbbero, cosa ci diremmo? Costruire le varie tappe di un percorso magico nella propria città, e inventare dialoghi con i suoi monumenti. - Nella fiaba, la statua del Pasquino è quella a cui i romani appendono testi con le loro proteste. Esiste una statua simile nella nostra città? Quali proteste vorremmo consegnarle? Bambini e bambine possono preparare le loro “pasquinate”, scrivendo rime sulle cose che non vanno nella città, appendendole in un luogo significativo e inviandone una copia al sindaco. - Habiba partecipa a un banchetto al Colosseo con i gatti di Roma: ci sono gatti randagi nella nostra città? E altri animali? Anche animali selvatici? Cercarli, disegnarli, fotografarli, farne un censimento.

4: Esploriamo l’amicizia (rif. Cap 9-12, ed eventualmente oltre, fino alla conclusione del libro)

Lavoro collettivo e individuale sui seguenti temi: - l’amica del cuore di Habiba è Silvia, che è diversa da lei in molte cose: e tu? Ce l’hai un amico/amica del cuore? In che cosa siete simili, in che cosa diversi/e? Pensi che per far durare un’amicizia sia meglio essere simili, diversi, o non fa differenza? Quali sono le differenze che possono minacciare di più un’amicizia? - nella storia, l’amicizia fra Silvia e Habiba a un certo punto entra in crisi e sta quasi per rompersi: ti è mai capitato? E perché? Avete fatto pace, o l’amicizia si è rotta? Come si fa a gestire le litigate, in un’amicizia? - nella storia, l’amicizia ricomincia quando Silvia si accorge che Habiba ha bisogno di lei: pensi che sia giusto? Ti è mai capitato? - nei capitoli seguenti, l’amicizia e “la congiura” fra bambini/e si rivela fondamentale per risolvere i problemi: ti è mai capitato? O ricordi altre volte in cui il gruppo invece di aiutare ti ha messo in difficoltà?

5: Esploriamo i sogni (riflessioni generali su tutto il testo)

Discussione generale, e produzione di testi, disegni e altri materiali sul tema: - E tu, se avessi una Scopetta magica, cosa vorresti fare? - Dove vorresti volare, a chi vorresti fare scherzi?