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www.gazzetta.it lunedì 5 gennaio 2015 anno 119 - numero 3 euro 1,40
LA SUPERSFIDA DI DOMANI: PODOLSKI SARÀ IN PANCHINA Tevez-Icardi, il tango gol che fa ballare Juve-Inter
Carlitos cerca la 1
a
rete ai nerazzurri, Maurito si esalta coi bianconeri E Galeone e Ulivieri raccontano i loro allievi Allegri e Mancini
BOCCI, BREGA, DELLA VALLE, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 8-9-10-11
Tablet gothic heavy cp 8
Regular
rosa uno
L’ANTICIPO Lazio-Samp: chi va ancora più in alto?
Pioli e Mihajlovic: +17 punti in due rispetto allo scorso anno
CIERI, GRIMALDI A PAGINA 13
L’ANALISI
di
Nicola Cecere
25
SEI RICCHI REGALI PER LA BEFANA
Lazio Samp per confermarsi al terzo posto; 2) la presentazione di Cerci a San Siro di un Milan che a Dubai aveva anticipato la crisetta Real; 3) il debutto di Zola col Cagliari; 4) l’ultima chiamata per il Parma e la nuova chance viola per il salto in alto; 5) il test esterno del Napoli dopo la coppa; 6) dulcis in fundo, il derby d’Italia.
L’ARTICOLO A PAGINA 25
IL COMMENTO
di
Paolo Condò
25
MADRID, COSÌ CADONO GLI DEI
Quando vinci ventidue partite di fila non è evidente soltanto il tuo valore, ma anche la benevolenza degli dei. Logico quindi che il Real Madrid chiuda la sua formidabile striscia in un pomeriggio che è sì di forma grigia, ma nel quale i dettagli altre volte fortunati gli dicono male tutti assieme.
L’ARTICOLO A PAGINA 25
SCATTA IL MERCATO: GLI OBIETTIVI DELLE GRANDI
ALLA PROVA DEI NOVE
I colpi che possono cambiare la faccia alla Serie A. La Juve insegue
TRATTA TIVE Sneijder
e
Rolando
L’Inter è su
Lavezzi
,
Shaqiri
e
Diarra
. La Roma punta sul difensore romeno
Chiriches
Per
Diamanti
pista Fiorentina. Il Napoli vuole Mario
Suarez
e la Lazio bussa per
Hoedt
DI CHIARA, DI FEO, GOZZINI, LAUDISA, SIDOTI ALLE PAGINE 2-3-5
PROGRAMMA & CLASSIFICA 17 a GIORNATA
OGGI LAZIO-SAMPDORIA (ORE 20.45) DOMANI (ORE 15) UDINESE-ROMA (ORE 12.30) CHIEVO-TORINO EMPOLI-VERONA GENOA-ATALANTA MILAN-SASSUOLO PALERMO-CAGLIARI PARMA-FIORENTINA CESENA-NAPOLI (ORE 18) JUVENTUS-INTER (ORE 21) JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI SAMPDORIA GENOA MILAN FIORENTINA UDINESE PALERMO 39 36 27 27 27 26 25 24 22 22 INTER SASSUOLO EMPOLI TORINO VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-1) (-1) un punto di penalizzazione w
IL ROMPIPALLONE
di
GENE GNOCCHI Problemi per Giovinco a Bologna.
A fine carriera vuole un posto nel piccolo coro dell’Antoniano.
21 20 17 17 17 16 15 12 9 6
SNEIJDER del Gala, 30 anni obiettivo Juve RICCI
ALLE PAGINE 22-23
ROLANDO Porto, 29 anni obiettivo Juve SHAQIRI Bayern, 23 anni obiettivo Inter
CLAMOROSO!
REAL K.O.
A VALENCIA DOPO 22 VITTORIE Ancelotti cade: 2-1 Ma il Barcellona (sconfitto dalla Real Sociedad) non ne approfitta
LAVEZZI Psg, 29 anni Obiettivo Inter DIARRA Lokomotiv, 29 Obiettivo Inter CHIRICHES Tottenham, 25 Obiettivo Roma 7
PSG REVOLUTION Pocho e Cavani fuori rosa Parte l’assalto a Pogba e CR7
I due «italiani» pure multati. Ai ferri corti anche Thiago Motta
GRANDESSO A PAGINA 7
LE STORIE DA NON PERDERE
1
Pernat il moto-manager «Marquez cade troppo Rossi può insidiarlo»
IANIERI
A PAGINA 27 2
Basket: colpo di Sassari alla maratona di Venezia Poz perde: «Lascerei»
CHIABOTTI, FRANZI
ALLE PAGINE 28 E 29 3
Addio Anghileri Grande firma Gazzetta memoria del nuoto
GREGORI E REDAELLI
A PAGINA 34
DIAMANTI Guangzhou, 31 Obiettivo Fiorentina SUAREZ Atletico, 37 anni Obiettivo Napoli HOEDT Az Alkmaar, 20 Obiettivo Lazio
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2
Primo piano
R
Via al mercato
Sneijder, Shaqiri, Chiriches Sempre e solo stranieri
1
La Juventus insegue pure Rolando. L’Inter tra Lavezzi e Diarra. Il Napoli sogna Suarez. Il mercato riapre con le solite abitudini. Mentre il Milan aspetta sornione...
Carlo Laudisa
MILANO @carlolaudisa S i riparte con la pancia già piena. Eppure Juve e In ter hanno ancora tanto appetito. L’apertura ufficiale delle contrattazioni coincide con le trame bianconere per Sneijder e Rolando, mentre l’Inter ha gli occhi puntati su Shaqiri senza tralasciare l’al ternativa Lavezzi. E dire che i nerazzurri hanno appena por tato a casa Podolski, rispon dendo al colpoCerci del Mi lan. Mentre il Napoli con Gab biadini e Strinic ha bruciato i tempi, chiudendo gli affari an cor prima delle feste, lancian do un chiaro messaggio al campionato. Ora la frenesia è generale, con la caccia aperta ai rinforzi tanto attesi. E non è un caso che la maggior parte delle trattative riguardino gio catori provenienti dall’estero. I CAMPIONI La temperatura è già alta per questo mercato che chiuderà i battenti il 2 febbra io. C’è tanta voglia di fare, a di spetto delle risorse sempre risi cate. Ad esempio, la Juve si tra scina dall’estate il nodo del di fensore e sta lavorando per convincere il Porto a cedere l’ex interista Rolando con un semplice prestito. Il difensore ha detto sì da tempo, i contatti con i portoghesi sono giorna lieri e questa settimana potreb bero dare le attese novità. An cor più significativa l’operazio neSneijder. Allegri cerca un trequartista di rendimento e ha abbozzato un’intesa con l’olandese, nonostante ieri il suo agente Albers abbia scari cato sul Galatasaray tutte le difficoltà dell’operazione: lo ro, invece, un assenso di massi ma lo hanno già dato a Marotta e Paratici. Una clausola da 20 milioni farebbe apparire im possibile questo ingaggio, ma Wes ha voglia di tornare in Ita lia. E la Juve conta sul suo ap poggio per ingaggiare questo braccio di ferro con il club tur co. Occhio, allora, a possibili R
Col Galatasaray è maratona per Wes Mercoledì decisivo per lo svizzero e Leiva nerazzurri
R
I sogni europei di Fiorentina e Lazio passano per i sì di Diamanti e Hoedt
cambi di direzione nelle pros sime settimane.
ATTESA INTER I contatti con Shaqiri sono stati soddisfacen ti. Lo svizzero è disposto a dire sì ai nerazzurri, nonostante la concorrenza del Liverpool (so prattutto) e dell’Everton. Lo scoglio più duro è rappresenta to dal Bayern che continua a chiedere 15 milioni. Anche con il club bavarese, Fassone e Au silio hanno aperto il dialogo ed entro fine settimana attendo no un’apertura che sinora è stata solo parziale. Intanto do podomani il fratelloagente dell’ex Basilea tornerà a Mila no per fare il punto con lo staff di Thohir. Ecco perché è sem pre viva l’alternativa di Lavezzi che ormai ha rotto col Psg. L’ar gentino guadagna 4,5 milioni, i 3 proposti dall’Inter non ba stano. E comunque bisogne rebbe far calare anche le prete se del Psg. Ora è dietro stacca to, ma se non si sblocca Shaqi ri... Proseguono spediti anche i contatti con la Lokomotiv Mo sca per Lassana Diarra, primo nella lista di Mancini. Occhio, però, anche a Lucas Leiva: an che per lui si attende una rispo sta dal Liverpool mercoledì. E nel calderone ci sono sempre anche le candidature di Pau linho del Tottenham e Cama cho del Malaga. MILAN SORNIONE Berlusconi
WESLEY SNEIJDER
NATO IL
9 GIUGNO 1984
A
UTRECHT (OLANDA)
RUOLO
CENTROCAMPISTA
ALTEZZA
170 CM
PESO
67 KG Galatasaray
50
% Juventus
50
%
ROLANDO
NATO IL
31 AGOSTO 1985
A
SAO VICENTE (CAPO VERDE)
RUOLO
DIFENSORE
ALTEZZA
190 CM
PESO
80 KG Porto
30
% Juventus
70
%
XHERDAN SHAQIRI
NATO IL
10 OTTOBRE 1991
A
GNJILANE (KOSOVO)
RUOLO
CENTROCAMPISTA
ALTEZZA
169 CM
PESO
72 KG Everton
10
% Inter
50
%
EZEQUIEL LAVEZZI
NATO IL
3 MAGGIO 1985
A
VILLA GOBERNADOR (ARGENTINA)
RUOLO
ATTACCANTE
ALTEZZA
173 CM
PESO
75 KG Psg
30
% Inter
35
%
LASSANA DIARRA
NATO IL
10 MARZO 1985
A
PARIGI (FRANCIA)
RUOLO
CENTROCAMPISTA
ALTEZZA
173 CM
PESO
73 KG Lokomotiv Mosca
30
% Inter
70
%
VLAD CHIRICHES
NATO IL
14 NOVEMBRE 1989
A
BACAU (ROMANIA)
RUOLO
DIFENSORE
ALTEZZA
184 CM
PESO
78 KG Tottenham
30
% Roma
70
% Cresciuto nell’Ajax, ha giocato anche con Real Madrid, Inter e Galatasaray, laureandosi campione nazionale in tutti e 4 i paesi. Con l’Inter ha anche vinto Champions e Mondiale per Club.
IN NAZIONALE
Per lui 28 reti in 111 presenze e come miglior risultato la finale ai Mondiali del 2010.
LE SUE SQUADRE AJAX
2003-2007
REAL MADRID
2007-2009
INTER
2009-gen. 2013 GALATASARAY da gennaio 2013 Grande fisico e ottimo stacco, il portoghese dopo la parentesi al Napoli e la stagione all’Inter, la scorsa estate è tornato al Porto, con il quale ha totalizzato 17 reti in 174 partite.
IN NAZIONALE
Diciannove gare senza reti con la partecipazione al Mondiale 2010 e agli Europei 2012.
LE SUE SQUADRE BELENENSES PORTO NAPOLI INTER PORTO
2004-2008 2008-gen. 2013 gen. 2013-giu. 2013 2013-2014 da settembre 2014 Liverpool
40
% Esterno di grande velocità e dal dribbling secco, Shaqiri ha vinto 3 titoli con il Basilea, prima di passare nel 2012 al Bayern dove ha collezionato 81 presenze e 17 gol vincendo, tra l’altro, Bundesliga, Champions e Mondiale per club.
IN NAZIONALE
Per lui 15 reti in 42 partite e gli ottavi conquistati in Brasile.
LE SUE SQUADRE BASILEA
2009-2012 BAYERN MONACO da agosto 2012 Liverpool
35
% Vinto il titolo in Argentina con il San Lorenzo, «El Pocho» è arrivato al Napoli dove in 5 stagioni ha segnato 48 gol in 188 partite conquistando la Coppa Italia nel 2012. Poi il passaggio al Psg con 2 Ligue e 25 reti in 108 partite.
IN NAZIONALE
Per lui 4 reti in 37 partite, tra cui 6 all’ultimo Mondiale.
LE SUE SQUADRE
SAN LORENZO
NAPOLI PSG
2004-2007 2007-2012 da settembre 2012 Dal Le Havre si trasferisce al Chelsea nel 2005: in Inghilterra, veste anche le maglie di Arsenal e Portsmouth, poi Spagna (Real Madrid) e Russia (Anzhi e Lokomotiv Mosca).
IN NAZIONALE
Ha esordito con i Bleus nel 2007, rimanendo nel giro fino al 2010.
LE SUE SQUADRE
LE HAVRE 2004-2005
CHELSEA
2005-2007
ARSENAL
PORTSMOUTH gen. 2008-gen. 2009 REAL MADRID 2007-gen. 2008 gen. 2009-2012
ANZHI
LOKOMOTIV MOSCA 2012-2013 da set. 2013 Al suo attivo, prima dell’esordio da professionista, ha anche un’esperienza nelle giovanili del Benfica. Il Tottenham lo ha acquistato dalla Steaua Bucarest nel 2013 per 9,5 milioni.
IN NAZIONALE
Ha debuttato nel 2011: pilastro della difesa della Romania, di cui spesso è anche capitano.
LE SUE SQUADRE ARDEALUL BENFICA
CURTEA DE ARGES 2004-2007 2007-2008 2008-2010
PANDURII
STEAUA BUCAREST gen. 2012-2013
TOTTENHAM
2010-gen. 2012 da settembre 2013
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
GLI AFFARI GIÀ CONCLUSI
0 CERCI
Dall’Atletico Madrid al Milan: prestito per 18 mesi ai rossoneri dopo un inizio di stagione in Spagna da dimenticare PRESENZE 9 MINUTI 249 GOL 1
0,6 PODOLSKI
Dopo due anni e mezzo all’Arsenal, arriva all’Inter in prestito per sei mesi: ai Gunners vanno 600mila euro PRESENZE 13 MINUTI 327 GOL 3
14 GABBIADINI
Il Napoli ha investito 14 milioni per l’attaccante cresciuto nell’Atalanta ed esploso nella Sampdoria PRESENZE 15 MINUTI 1.081 GOL 9
0 STRINIC
Per Benitez, anche l’esterno croato arrivato a costo zero dal Dnipro: si è svincolato e ha firmato fino al 2018 PRESENZE 16 MINUTI 1.395 GOL 0
3 PINILLA
Rinforzo in attacco per l’Atalanta: dal Genoa è arrivato il cileno, prestito con obbligo di riscatto a 3 PRESENZE 12 MINUTI 744 GOL 4
2 MENDEZ
Colpo in prospettiva per la Roma, che ha preso il 18enne uruguaiano dal Peñarol.
Andrà al Perugia PRESENZE 0 MINUTI 0 GOL 0
Da sinistra, il portiere della Fiorentina Neto, 25 anni, l’attaccante del Milan Giampaolo Pazzini, 30, e la punta della Roma Marco Borriello, 32, tutti in scadenza di contratto a giugno
ANSA/FORTE/ANSA dichiara chiuso il mercato, ma con i rossoneri bisogna sem pre fare attenzione. Se ci fos sero delle uscite, Galliani è pronto a fare le sue mosse.
Non a caso tiene sempre in cal do Pasqual della Fiorentina, pallino di Inzaghi. E poi a cen trocampo molto dipenderà anche dall’uscita di Van Ginkel che vuol tornare al Chelsea. PIANI ROMA Sfumato Baba, diretto al Borussia Dortmund, la priorità è il centrale. Chiri ches ha da tempo detto sì, ma il Tottenham chiede un presti to con obbligo di riscatto. Ecco perché spunta anche l’alterna tiva Munoz del Palermo. In tanto a breve verrà definito l’arrivo dell’attaccante Eze quiel Ponce dal Newell’s Old Boys. Ma resterà in Argentina sino a giugno. Perso Neto, Garcia ha chiesto di tornare al la carica con il Saint Etienne per il portiere Ruffier: ovvia mente per l’estate. NAPOLI SAZIO?
Per Benitez può esserci ancora un’oppor tunità per rinforzare il centro campo. Inler sta valutando va rie offerte, così Bigon lavora su due tracce spagnole. Il pre ferito è Mario Suarez dell’Atle tico Madrid, ma è gettonato anche Camacho del Malaga.
Entrambi costano, ma garanti scono qualità. SPRINT VIOLA In attesa di no tizie su Giovinco, la Fiorentina si sta adoperando per riportare in Italia Alessandro Diamanti, intristito dall’esperienza in Ci na. E comunque il club dei Del la Valle intende dar corpo alle ambizioni europee. PUNTELLO LAZIO Anche Lotito intende completare la rosa di Pioli per aiutarlo a togliersi qualche sfizio. La trattativa più importante riguarda il di fensore olandese Hoedt, a sca denza con l’Az Alkmaar, che chiede un milione per liberarlo subito. È lotta contro il tempo per averlo a Roma prima del derby.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALESSANDRO DIAMANTI
NATO
IL 2 MAGGIO 1983
A
PRATO
RUOLO
CENTROCAMPISTA
ALTEZZA
180 CM
PESO
75 KG Guangzhou
30
% Fiorentina
70
% La sua carriera si «impenna» nel 2007 con il passaggio dall’AlbinoLeffe al Livorno.
IN NAZIONALE
Diciassette presenze e un gol.
LE SUE SQUADRE PRATO EMPOLI
1999-2000 2000-2001
FUCECCHIO ALBINOLEFFE
2001-2002
PRATO
FLOR. VIOLA gen. 2003-giu. 2003
PRATO
2002-gen. 2003 2003-2004 2004-gen. 2006
PRATO
gen. 2006-2007
LIVORNO
WEST HAM ago. 2009-ago. 2010
BRESCIA
2007-ago. 2009 ago. 2010-ago. 2011
BOLOGNA GUANGZHOU
ago. 2011-feb. 2014 da febbraio 2014
MARIO SUAREZ
NATO IL
24 FEBBRAIO 1987
A
MADRID (SPAGNA)
RUOLO
CENTROCAMPISTA
ALTEZZA
188 CM
PESO
80 KG Atletico Madrid
50
% Napoli
50
% La sua carriera è legata quasi interamente all’Atletico Madrid, in cui è cresciuto prima di esordire in prima squadra. Dopo le esperienze con Valladolid, Celta e Maiorca, nel 2010 è tornato ai Colchoneros.
IN NAZIONALE
Ha esordito nel 2013 e collezionato due presenze.
LE SUE SQUADRE
ATLETICO MADRID
VALLADOLID
CELTA VIGO 2004-2006 2006-2007 2007-2008
MAIORCA
2008-2010 ATLETICO MADRID da set. 2010
WESLEY HOEDT
NATO IL
6 MARZO 1994
A
ALKMAAR (OLANDA)
RUOLO
DIFENSORE
ALTEZZA
192 CM
PESO
82 KG Az Alkamaar
50
% Lazio
50
% Difensore centrale mancino, dopo le prime cinque giornate di Eredivisie trascorse in panchina, è diventato titolare inamovibile nell’Az Alkmaar: dodici presenze e un gol.
IN NAZIONALE
Non ha ancora esordito con la maggiore, ma vanta diverse convocazioni con quelle giovanili, fino all’Under 20.
LE SUE SQUADRE
AZ ALKMAAR da settembre 2013
In fila per Giovinco Le storie inquiete dei cento svincolati con il destino in mano
1
Lo juventino è conteso da Fiorentina, Torino e Bologna E al Milan il rinnovo è pronto soltanto per Abate
MILANO I casi spinosi di Neto e Gio vinco pongono all’atten zione la strana condizione dei giocatori in scadenza di contratto. In Serie A sono un centinaio i professionisti che saranno liberi al 30 giugno.
Molti di loro resteranno in tre pida attesa sino a fine stagio ne, ma i più fortunati sono nel la condizione di scegliere e tengono tutti in ansia. Anche perché il regolamento interna zionale parla chiaro: dal 1° gennaio ciascuno di loro ha la facoltà di avviare contatti con altri club senza più dover dar conto ai suoi attuali datori di lavoro. A Firenze ci sono rima sti male per la decisione del portiere brasiliano di non rin novare: tanto più che c’è la Ju ve ad aspettarlo a braccia aper te. Ma anche in casa biancone ra gli umori della Formica Ato m i c a c r e a n o q u a l c h e grattacapo alle strategie del club. Si sono fatte avanti la Fio rentina, il Torino e il Bologna, ma lui non trova pace. Ai viola direbbe sì di corsa ma le due società faticano a parlare.
L’idea di sposare la causa gra nata lo solletica solo in parte né lo attira l’idea di scendere in clic
STOP ALLE TRATTATIVE IL 2 FEBBRAIO ALLE 23 ULTIMI GIORNI A MILANO
Oggi prende il via il calciomercato invernale. Chiusura delle trattative il 2 febbraio alle ore 23. Sede istituzionale delle trattative sarà sempre l’Ata Hotel Executive di Milano che negli ultimi giorni ospiterà la kermesse. Per quanto riguarda la chiusura del mercato di riparazione le date non sono le stessein tutti i Paesi: in Russia il mercato chiuderà il 27 febbraio, in Portogallo le operazioni si concluderanno il 4 febbraio. In Spagna, invece, chiusura anticipata: il 30 gennaio. In Inghilterra, come in Italia, stop alle trattative il 2 febbraio. Infine Argentina 19 gennaio-15 febbraio e Brasile 23 gennaio-16 aprile.
Serie B, nonostante la società di Saputo sia pronta a fargli ponti d’oro. Il rovello animerà le prossime settimane, con il ri schio che il suo cambio di ma glia faccia scalpore. A Firenze la campagna dei prolunga menti è particolarmente deli cata, visto che sono in scaden za anche Aquilani, Pasqual, Vargas e Pizarro, per citare so lo i più importanti.
SEBASTIAN GIOVINCO
NATO IL A
TORINO
RUOLO
ATTACCANTE
ALTEZZA
164 CM
PESO
59 KG Torino
20
% 26 GENNAIO 1987 Fiorentina
30
% CASI MILAN Dato semaforo verde ad Abate, il club di via Al do Rossi ha in pancia un po’ di situazioni in sospeso. La più importante riguarda De Jong che a fine stagione potrebbe dare l’addio. Salvo clamorosi colpi di scena, però, la stessa sorte sembra dover toccare an che a Pazzini, Mexes, Essien, Bonera e Abbiati. Galliani non ha fretta, l’impressione è che la strategia sia quella di un radi cale svecchiamento da luglio in poi. Juventus
25
% Bologna
25
% Cresciuto nella Juventus, nel 2007 viene mandato in prestito a Empoli, dove fa la sua prima esperienza in Serie A. Poi, due stagiono alla Juve e altre due a Parma tra prestito e comproprietà, prima del ritorno alla base.
SPINE ROMA Anche in casa giallorossa abbondano gli esu beri. Borriello ed Emanuelson appaiono a fine corsa, mentre le condizioni fisiche di Balza retti non fanno ben sperare.
Diverso il caso dello stagionato Keita: Garcia vuol tenerlo, si sta trattando.
IN NAZIONALE
Ventuno presenze e un gol.
LE SUE SQUADRE JUVENTUS EMPOLI JUVENTUS PARMA JUVENTUS
2004-2007 2007-2008 2008-2010 2010-2012 da settembre 2012 ALTRI CASI Alla Sampdoria poi c’è l’incredibile storia di Romero, il vice campione del mondo che non rientra nei pa rametri economici della socie tà di Ferrero. Un discorso a parte meritano Di Natale a Udine e Toni a Verona. I due goleador sempre sull’orlo della pensione. Entrambi sul campo dimostrano che la scelta potrà essere fatta con serenità a fine torneo. A proposito di bandie re, anche a Cagliari bisognerà valutare il feeling dei veterani Conti e Cossu con la gestione di Gianfranco Zola. All’Inter le scelte di Campagnaro e Jona than non destano apprensioni.
Tocca a Mancini decidere se dare a Carrizo una nuova chance. Alla Lazio ci sono un bel po’ di bivi. Se Klose appare destinato all’addio insieme a Sculli e Ciani, va verso la con ferma Braafheid. Non sembra avere molte chance neanche Ledesma. Che ne sarà, invece, di Mauri? La questione è aper ta. Se non smette Lotito lo tie ne volentieri...
c.lau.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Primo Piano
R
Via al mercato
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
ALL’ESTERO Gila verso il Montreal Nizza: Ben Arfa
1
City, pronti 12 milioni per Praet Leicester: Defoe e pure Kramaric
JOSIP ILICIC
VICINO AL TORINO
Il 26enne trequartista sloveno della Fiorentina è arrivato in Italia al Palermo nel 2010 dal Maribor, per poi trasferirsi in viola nell’estate del 2013 AP
FERNANDINHO
VICINO AL VERONA
Il 27enne brasiliano del Gremio è un mancino esterno d’attacco. In carriera ha giocato, tra le altre, anche all’Al-Jazira, al San Paolo e all’Atletico Mineiro
PAOLO DE CEGLIE
NEL MIRINO DEL VERONA
Il 28enne esterno sinistro del Parma, in prestito dalla Juventus, potrebbe trasferirsi alla corte di Mandorlini in uno scambio con Brivio, altro esterno mancino LAPRESSE
Samp-Muriel: blitz a Londra Toro-Ilicic, maratona per il sì
1
Ferrero vede Pozzo e alza l’offerta per il colombiano. Il Verona aspetta Fernandinho e Doria, tratta De Ceglie con il Parma. Gonzalez al Cagliari
Filippo Di Chiara Luca Sidoti
A ffari sempre, anche di domenica, senza sosta.
La fiera dei sogni non chiude mai. E se c’è da prende re un volo per sbloccare un af fare si fa... Così ieri con un blitz londinese la Sampdoria ha cer cato di sbloccare la trattativa Muriel con l’Udinese: il braccio di ferro va avanti da giorni, il giocatore ha scelto di partire, i bianconeri sono fermi sulla ri chiesta di 15 milioni di eu ro. Dopo un’offerta ini ziale di 8 milioni più bonus, ieri la Samp ha dato uno strattone deciso alla trattati va. Il d.s. Osti e il presidente Ferrero hanno raggiunto Pozzo a Londra: l’of ferta è salita a 10 mi lioni più bonus. E la Samp ha fretta di chiude re: forte della volontà del giocatore, aspetta una risposta a stretto giro di posta dall’Udi nese e sta pensando anche a delle alterna tive (piace il viola Ilicic, ma il Toro è
LUIS MURIEL
C’È LA SAMPDORIA
L’attaccante colombiano dell’Udinese ha 23 anni LAPRESSE avanti, trattato Kramaric del Rijeka che però è andato al Lei cester). L’Udinese, a sua volta, dovesse cedere Muriel, punte rebbe sul milanista Niang. Re stando sotto la Lanterna, fase di attesa per il Genoa: per Fa cundo Ferreyra si aspetta l’ok definitivo del Newcastle. AFFARI TORO Avanti sottotrac cia ma con un’unica missione: rinforzare l’attacco. Ilicic arri verà, ma c’è da aspettare anco ra qualche giorno, mentre per la punta i nomi sono quelli di Zapata (che il Napoli considera incedibile in questo momento), Bergessio e Giovinco. MOSSE VERONA Quello del Ve rona sarà un mercato scoppiet tante: oggi sarà ufficiale l’arri vo di Greco, ma dal Brasile il club di Setti attende notizie per l’esterno offensivo Fernan dinho del Gremio. Un interme diario, inviato dal club giallo blù, è in Brasile per sbloccare l’affare. E c’è un altro brasi liano nel mirino: il difen sore Doria, inseguito a lungo dalla Juve. Ma qui la trattativa è in sa lita perché la ri c hiest a del Marsiglia è fer ma sugli 8 milioni. Intanto sul fronte esterni, a destra c’è in pole Cacciatore (si tratterebbe di un ritorno) mentre a sinistra c’è l’idea De Ceglie e a centro campo si lavora per Khrin. LE ALTRE Il Palermo, in questo momento, è concentrato so R
Dovesse partire il colombiano, l’Udinese punterebbe su Niang
R
Atalanta: sale Emanuelson. Il Cesena vuole Biondini e Brighi
prattutto sui rinnovi di Barreto, Muñoz, Dybala e Ujkani. ma il d.s. Baccin sta monitorando anche il mercato delle punte e in questo momento in pole c’è Melchiorri del Pescara, con la partenza di Makienok, destina zione Molde.
IN CODA Per l’Atalanta la priori tà è un esterno destro, dopo i k.o. di Estigarribia e Raimondi: in questo momento la pista più calda è quella del giallorosso Emanuelson, con Obi in alter nativa; a centrocampo, sebbene i movimenti siano legati esclusi vamente alla eventuale parten za di Baselli, piace l’interista Khrin (ma c’è la concorrenza del Verona), mentre lo sloveno Kur tic è stato tolto dal mercato dal la Fiorentina. Il Parma, in attesa che Taçi giunga in città, presto ufficializzerà l’arrivo in prestito del centrocampista granata No cerino. E sarà uno dei tanti mo vimenti gialloblù: ad esempio, sfumato lo scambio Mendes Gonzalez, sempre con il Verona si tratta per un altro scambio, stavolta tra De Ceglie e Brivio. Il Cesena punta a rinforzarsi a centrocampo: il sogno è il ritor no dell’ex Biondini (Sassuolo), ma piacciono anche Brighi e Be nassi. Colpo a segno per il Ca gliari. Ieri il club di Giulini ha chiuso per il difensore centrale Gonzalez del Verona: prestito gratuito con diritto di riscatto.
Ora la priorità diventa l’ingag gio di un portiere: Brkic era in pole, ma c’è anche la Fiorentina e il giocatore ha preso tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alberto Gilardino, 32 anni, al Guangzhou dal 2014
Di Feo-Gozzini
I l giro del mondo di Alberto Gilardino: do po la Cina (metà stagione da 16 partite e 5 gol) potrebbe arrivare il Canada. Nono stante gli altri due anni di contratto con l’ex club di Lippi, il bomber è vicino ad accettare la proposta del Montreal Impact (due anni di contratto, trasferimento a titolo definitivo) e di una Mls sempre più stellata. In particolare, la franchigia della famiglia Saputo (la stessa del Bologna) è sempre ghiotta di italiani: l’anno scorso ce n’erano sei, tra cui Di Vaio e Nesta, per adesso il Gila ritroverebbe il solo Donadel, già suo compagno ai tempi della Fiorentina.
MOSSE INGLESI Il Manchester City va all’as salto di Praet, gioiello di centrocampo dell’An derlecht: pronta un’offerta da 12 milioni, per bruciare sul tempo la concorrenza del Borussia Dortmund. L’Inter depenna dall’elenco degli obiettivi Ben Arfa, che ha rescisso il contratto con il Newcastle (era in prestito all’Hull) e sta per tornare in Francia al Nizza. Il Liverpool fa altri passi avanti per anticipare il ritorno di Origi: per far rientrare subito il centravanti belga dal prestito pronti 6 milioni per il Lilla.
Un movimento che comunque non pregiudica l’interesse dei Reds per il bomber del Valencia Paco Alcacer. L’Arsenal intanto in mediana pro va a stringere per William Carvalho, in difesa si osserva la situazione di Hummels che però in caso di uscita dal Borussia preferirebbe il Man chester United. Oltre a Rabiot per il centro campo, il Tottenham tenta l’assalto anche a Ntep, attaccante del Rennes. Il Leicester poten zia l’attacco: ha quasi definito il ritorno di De foe (era in Mls) e oggi dovrebbe prendere an che Kramaric. Il croato aveva quasi chiuso con il Chelsea che però non ha affondato il colpo: sorpasso Foxes, affare da 9 milioni più bonus.
ALTRI AFFARI E il Lilla perso Origi cosa fa? Al suo posto si punta a uno tra Skuletic (Partizan) e Sightorsson (Ajax), col secondo in pole. Il Psg potrebbe fare uno scambio di mediani con il Newcastle: Cabaye in Inghilterra in cambio di Moussa Sissoko. Il Monaco punta il difensore mancino Pezzella (River Plate). In Portogallo, il Benfica prova a chiudere per l’attaccante del Penarol Jonathan.
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PARIGI O CARA
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 7
CONTENUTO PREMIUM
Rivoluzione PSG
LAVEZZI E CAVANI DIRANNO «ADIEU» MA CHE ARRIVI...
I DUE PUNITI E SUL MERCATO, MOTTA RIBOLLE. PARTE L’ ASSALTO A POGBA E CRISTIANO RONALDO
IL RACCONTO di ALESSANDRO GRANDESSO
CORRISPONDENTE DA PARIGI (FRANCIA) Twitter @agrandesso I l clima è ormai esplosivo. In pochi giorni il Psg si è trasformato in una bomba ad orologeria.
Tarata sul mercato di gennaio. Con un’onda d’urto assicurata anche su quello estivo. Alla rottura evi dente con Lavezzi e al gelo con Cavani, si aggiunge anche lo strappo con Thiago Motta. I primi due sono finiti fuori rosa, multati dopo il colpevole ri tardo al rientro dalle ferie, bollato come «inam missibile e inaccettabile» dal tecnico Laurent Blanc. Il centrocampista azzurro medita un addio precoce, demotivato dal deterioramento dell’am biente. Così il progetto parigino potrebbe cambia re volto in tempi brevi. Ma in modo ambizioso, con un ritorno in auge di una politica di investimenti audaci. Da tradursi in estate con l’assalto a Paul Pogba e l’agguato a Cristiano Ronaldo. Scalata da brividi, resa possibile solo dal ridimensionamento del perimetro imposto dal fairplay finanziario dell’Uefa. L’IMPENNATA DEL FATTURATO Il Psg ha capovol to le sanzioni della scorsa primavera, che cassaro no il mega contratto di partnership con il ministe ro del turismo del Qatar. Accordo da 200 milioni di euro a stagione, ridotto di metà, ma compensa to con un’aggressiva politica di ricavi che di fatto proietta il Psg verso un fatturato da oltre 500 mi lioni. Facendolo rientrare nella categoria delle so cietà virtuose, libere di muoversi sul mercato con entrate adeguate. Così, già a marzo, potrebbe arri vare il via libera che permetterebbe al Psg di or chestrare una nuova campagna acquisti trionfale.
Da addobbare con l’offensiva su Pogba, simbolo di rinascita della Francia di Deschamps e talento dal futuro radioso. In linea con i piani di gloria di un club che dopo aver fatto irruzione nell’élite del calcio europeo vuole bruciare i tempi per alzare la
In Coppa Lens e Monaco ok, passa anche il Quevilly Oggi i parigini a Montpellier
PARIGI (a.g.) Vietato sbagliare. Il Psg va a Montpellier non solo per convalidare il biglietto per i 16mi di coppa di Francia, trofeo iscritto tra gli obbiettivi stagionali, ma soprattutto per inaugurare il nuovo corso voluto da Blanc e dirigenti dopo il poco convincente girone di andata in campionato, chiuso al terzo posto. E il rischio di steccare c’è senza i puniti Cavani e Lavezzi, comunque squalificato, e in assenza di Motta e Sirigu infortunati. C’è Verratti. Presente Ibrahimovic. A Lens, invece, non inciampa il Lione con il solito gol del capocannoniere Lacazette (2-3). Resta in quota anche il Monaco: 2-0 a Nimes senza affanni e con reti, una per tempo, di Silva e Germain. Passa il turno il Quevilly (D), eroico finalista perdente nel 2012 contro il Lione (1-0), battendo ai rigori l’Orleans (B).
Sopra Paul Pogba, 21 anni. Di fianco il portoghese Cristiano Ronaldo, 29. A sinistra Ezequiel Lavezzi, 29 anni e Edinson Cavani 27 REUTERS/AFP Champions League. Da qui l’obiettivo primario: Cristiano Ronaldo. Un fuoriclasse assoluto in cam po e garanzia di introiti fuori. Il portoghese, in sca denza di contratto nel 2018, è considerato incedi bile dal Real Madrid, ma il prossimo cinque feb braio festeggerà 30 anni. Età che spinge verso nuove riflessioni di carriera. Così, il Psg potrebbe assestare il colpo ad effetto, come lo furono quelli di Ibrahimovic e Thiago Silva, strappati al Milan nel 2012. E quello di Cavani, prelevato dal Napoli l’anno dopo per la cifra record, in Francia, di 64 milioni. IN VENDITA In questa prospettiva vanno lette le sanzioni inflitte ieri a Lavezzi, ormai deciso a cam biare aria, e a Cavani che il Psg medita di cedere, ma d’estate e a un prezzo che compensi l’investi mento iniziale e il conseguente valore simbolico.
Operazione complessa, in un contesto delicato. Scosso appunto dal caso dei due sudamericani, rientrati solo il 2 gennaio a Parigi dalle ferie, quando invece erano attesi in ritiro a Marrakesh il 28 dicembre. Giorno in cui Blanc aveva proclama to la nuova rotta per rimediare ad una prima parte di campionato deludente, al terzo posto dietro al Marsiglia di Bielsa e al Lione: «Ora chi sgarra fa i conti con me». Lavezzi e Cavani l’hanno sconfessa to quasi in diretta, finendo però una settimana fuori rosa, con doppi allenamenti quotidiani, e multe stimate in 141mila euro per l’uruguaiano e in 91mila per il Pocho. In virtù anche dei pieni poteri che la direzione ha affidato a Blanc, ma solo per scongiurare un possibile tracollo. Anche per ché il gruppo è sempre più teso, complice la rivali tà sempre meno latente tra Ibrahimovic e Thiago Silva, che rivendicano entrambi un legame diretto con il presidente Al Khelaifi. E i francesi si lamen tano dei privilegi concessi alle star. Rabiot, Ca baye e Chantome cercano nuovi lidi, in prestito o in cessione. Nel mezzo naviga il deluso Thiago Motta. Il centrocampista ha chiesto di essere cedu to, non sentendosi valorizzato, né difeso dalle cri tiche. L’Italia è una priorità. Milano un’opportuni tà, ma stavolta sulla sponda rossonera. Mentre al la finestra stanno Manchester United e Real. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A
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SI GIOCA DA LAZIO-SAMP ALLA NAZIONALE QUANTO CALCIO FINO A MARZO
Si riparte OGGI LAZIO-SAMPDORIA
Oggi riparte la A con l’anticipo della 17 a di andata. Alle 20,45 a Roma c’è Lazio Sampdoria, una sfida che vede di fronte le rivelazioni, terze col Napoli a 27 punti: la Lazio di Pioli (foto), secondo miglior attacco, contro la Samp di Mihajlovic, quarta miglior difesa.
Domani le altre sfide SPICCA JUVE-INTER
Domani si giocano tutte le altre partite: ore 12.30 Udinese-Roma; ore 15 Chievo-Torino; Empoli-Verona; Genoa-Atalanta; Milan-Sassuolo; Palermo-Cagliari; Parma-Fiorentina; ore 18 Cesena- Napoli; ore 21 Juventus-Inter (nella foto Allegri)
Torna la Coppa Italia ENTRANO LE BIG
Martedì 13 torna la Coppa Italia con gli ottavi. Entrano in gioco le big. Si parte con Milan-Sassuolo alle 21. Il 14 alle 18 c’è Parma-Cagliari, alle 21 si gioca, invece, Torino-Lazio. Giovedì 15 tocca alla Juventus che sfida il Verona alle 21 allo Juventus Stadium.
A Tevez manca il nerazzurro: l’unica big a cui non ha fatto gol
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La Juve dall’Apache vuole un avvio diverso: nel 2014 restò a secco per cinque gare di fila
Fabiana Della Valle
MILANO A coppa. nche in Argentina il 6 gennaio è giorno di re gali: non è la Befana a portarli ai bambini, come da tradizione italiana, ma i Re Magi. Chissà se Carlitos Tevez chiederà aiuto a loro per esau dire il suo desiderio: iniziare il nuovo anno segnando all’In ter, unica grande a cui in Italia non ha ancora fatto gol. Per l’argentino sarebbe il modo più bello per festeggiare l’arri vo del 2015. E anche per can cellare la sconfitta in Super PARTIRE AL MASSIMO Il 2014 calcistico di Tevez si è concluso con due reti al Napoli nella sfi da di Doha, ma non era comin ciato alla stessa maniera. Anzi, l’argentino a inizio anno aveva fatto fatica a ritrovare la strada del gol. Era rimasto a secco nella prima partita, il big ma tch della Befana contro la Ro ma, e anche nelle 4 successive di campionato. Il primo centro del nuovo anno è datato 9 feb braio, doppietta al Verona. Poi però non si è fermato più: 24 centri tra campionato, Coppe europee e Supercoppa. Curio sità: l’ultima avversaria della mini serie in negativo di inzio 2014 era stata proprio l’Inter: a segno Chiellini, Vidal e Licht 10
i gol segnati finora da Tevez in 15 partite: l’argentino per ora è capocannoniere, titolo che è uno degli obiettivi della sua stagione. Ha chiuso il 2014 con 24 reti
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le squadre italiane a cui Tevez non ha mai fatto gol: oltre all’Inter (due gare per un totale di 180’), ci sono Chievo, Empoli, Palermo e Cesena
steiner, ma non Tevez. TABÙ NERAZZURRO Stavolta però Carlitos ha messo l’Inter nel mirino. Quest’anno ha già segnato al Milan a San Siro, al la Roma (doppietta), alla La zio e al Napoli (altra doppiet ta) in Supercoppa. Manca l’In ter, unica grande che ancora non è affondata sotto i suoi colpi. Non sono tante le squa dre che Tevez ha risparmiato da quando è arrivato in Italia: oltre all’Inter, nell’attuale Se rie A ci sono Chievo, Empoli, Palermo e Cesena. Le ultime tre sono neopromosse, quindi la scorsa stagione non c’erano.
In più Carlitos nella gara d’an data contro il Cesena non ha giocato e contro l’Empoli è en trato nel secondo tempo. Con l’Inter invece è stato in campo 180’ divisi in due partite, ma non sono bastati. Domani, giorno dell’Epifania, l’Apache vuole ripresentarsi allo Sta dium nella sua versione divi na. Per mantenere il primato in classifica e per tenere a di stanza Icardi, che con due gol in meno (8 contro 10) lo inse gue per strappargli il comando tra i marcatori.
RICARICA ARGENTINA Tevez ha chiuso il 2014 dando fondo a tutte le sue energie. «Sono stanco», ha ripetuto spesso nei giorni trascorsi a Doha. Dal Qatar è volato direttamente in Argentina, dove ha trascorso il Natale insieme alla sua fami glia. Il modo migliore per recu perare le energie, soprattutto per uno come lui che soffre tanto di nostalgia. Gli amici, i familiari, l’
asado
, le serate con i Piola Vago (un gruppo musi cale di Buenos Aires nato nello stesso quartiere di Tevez) a rit mo di cumbia. Carlitos non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare a casa. Per lui il con cetto di famiglia è molto allar gato, gli piace vivere circonda to da chi gli vuole bene. Paren ti e amici fanno la spola tra i due continenti per stargli vici no, ma non è la stessa cosa che vivere in Argentina. Per questo l’attaccante ha già detto che ha intenzione sì di rispettare il contratto con la Juve fi no al 2016, ma non di rinnovare. COME DEL PIERO Prima però ha alcune missio ni da portare a termi ne. Per esempio con quistare il secondo scu detto consecutivo con la Juventus. Poi vincere la classifica cannonieri: è già successo in Premier League (stagione 201011 con il City, 21 come Berba tov), adesso vuole centrare l’obiettivo anche in Italia.
L’ultimo juventino a riuscir ci è stato Alessandro Del Pie ro (stagione 200708), Tevez ha ereditato il suo numero e vuole seguire le sue orme. Per questo non può permettersi un inizio d’anno ad andamento lento, come nel 2014. Finora in campionato Carlitos ha viaggiato a ritmi strepitosi: 10 gol in 1.149 minuti giocati, ovvero uno ogni 115 minuti.
Mica male. E poi insieme al l’Inter arriva anche Roberto Mancini, suo allenatore ai tem pi del City ma soprattutto l’uo mo che l’anno scorso, quando allenava il Galatasaray, buttò lui e la Juve fuori dalla Cham pions. Non sarebbe male pren dersi una rivincita. E iniziare il nuovo anno esattamente come ha finito quello vecchio: se gnando.
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I due attaccanti argentini di Juventus e Inter Carlos Tevez, 30 anni, e Mauro Icardi, 21
PEGASO-REUTERS
LA SFIDA
ARGENTINI A CONFRONTO IN QUESTO CAMPIONATO
GOL SEGNATI
10
TIRI A PARTITA
3,6 8
OCCASIONI CREATE
33 12 2,8
% PRECISIONE AL TIRO
41,8 58,7
% PASSAGGI
84 74
% DUELLI VINTI
46
AMMONIZIONI
1 58 0
Doppia spinta Pogba: «Rabbia Supercoppa e scudetto»
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«Del mio futuro parla Raiola e non l’ho sentito: l’unico domani che conta è la sfida all’Inter, che per me è come un derby»
ti errori. Adesso però siamo nel 2015, la Supercoppa appartie ne al passato e noi dobbiamo pensare solo ad andare avanti e dimenticare quello che è acca duto. La sfida con l’Inter è come un derby, una partita sempre difficile, vogliamo vincerla». MILANO C hiedetegli tutto, ma non di parlare di ciò che ne sa rà di lui. Per Paul Pogba l’unico futuro che conta è Juve Inter, una partita che sente co me se fosse un derby e che vuo le vincere a tutti i costi. Il resto, ovvero le cifre faraoniche che i top club sembrano disposti a spendere pur di acquistarlo, al momento sono questioni che non lo riguardano. Ieri il cen trocampista bianconero ha rila sciato un’intervista a Sky Sport e ha liquidato così il capitolo mercato: «Non ho sentito Raio la in questi giorni, non lo so se è tranquillo o no». Paul preferisce parlare della prossima partita, una sfida da vincere a tutti i co sti anche per dimostrare che la Supercoppa è stata solo un inci dente di percorso: «Siamo an cora un po’ tristi e delusi per quello che è successo a Doha contro il Napoli, perché dove vamo vincere quella partita e non lo abbiamo fatto. Abbiamo sbagliato su alcune cose molto importanti e noi non possiamo permetterci di commettere cer
Paul Pogba, 21 anni
FORTE AVANTI IN COPPA Il 2015 per Pogba può essere quello della consacrazione. A 21 anni il francese ha già lo status del big.
L’obiettivo dichiarato è il Pallo ne d’oro, prima però c’è un altro tricolore da conquistare e so prattutto il palcoscenico euro peo su cui continuare a danza re. «Speriamo di vincere un al tro scudetto — racconta il cen trocampista —, di andare ancora più lontano rispetto a due anni fa in Champions
A DOHA ABBIAMO FATTO ERRORI IMPORTANTI, CHE NOI NON POSSIAMO PERMETTERCI IN COPPA VOGLIAMO ANDARE OLTRE I QUARTI, MA PER BATTERE IL BORUSSIA SERVE IL 100%
PAUL POGBA CENTROCAMPISTA JUVE (quando la Juventus si fermò ai quarti,
ndr
). Per battere il Bo russia dovremo essere al 100%.
Sono partite molto dure, da gio care con grande intensità. Noi dobbiamo puntare ad essere al 100% sempre».
PERFEZIONISTA Paul ha passa to le vacanze a Dubai, vicino di stanza del milanista Montolivo.
Sa che da uno come lui ci si aspetta sempre il massimo: «Devo migliorare in tutto, so che posso dare di più e devo far lo senza che nessuno me lo di ca». Lo scorso anno la vittoria sulla Roma dopo la sosta natali zia spianò la strada verso il tito lo. Pogba spera che domani allo Stadium succeda lo stesso.
f.d.v.
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 Ancora Coppa Italia IL MARTEDÌ C’È LA ROMA
La settimana successiva ancora ottavi di Coppa Italia con le altre quattro partite. Martedì 20 alle 21 c’è Roma Empoli. Mercoledì 21 due partite: alle 18 Fiorentina-Atalanta e alle 21 Inter Sampdoria. Si chiude giovedì 22 alle 21 con Napoli-Udinese.
A febbraio riecco la Champions IBRAHIMOVIC CONTRO MOU
Il 17 febbraio torna la Champions con gli ottavi: subito Psg-Chelsea e Shakhtar-Bayern. Il 18 tocca a Schalke-Real e Basilea-Porto. Il 24 oltre alla Juve, Manchester City Barcellona. Il 25 Arsenal-Monaco e Bayer Leverkusen-Atletico Madrid.
E poi riparte la Europa League QUATTRO ITALIANE IN CAMPO
Il 19 febbraio riparte l’Europa League. In campo alle 19 tre italiane: la Roma (a sinistra Garcia), uscita dalla Champions, ospita il Feyenoord, il Torino l’Athletic Bilbao. A Trabzon gioca il Napoli. Alle 21.05 ci sono Tottenham Fiorentina e Celtic-Inter. Ritorni il 26.
Gli altri ottavi di Champions LA JUVE CONTRO IMMOBILE
Il 24 febbraio scende in campo in Champions League l’unica italiana rimasta, la Juventus. Andata (ore 20,45) allo Juventus Stadium contro il Borussia Dortmund dell’ex Ciro Immobile (foto). Il ritorno in Germania si gioca il 18 marzo.
A marzo la Nazionale C’E’ LA BULGARIA
Potrebbe esserci uno stage dal 9 all’11 febbraio, ma è certo che la Nazionale giocherà il 28 marzo in Bulgaria a Sofia per le qualificazioni europee. Il 31 marzo a Torino c’è l’amichevole con l’Inghilterra. Il 12 giugno ancora qualificazioni a Zagabria in Croazia.
A Icardi manca il bianconero: quando lo vede, la butta dentro
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Contro la squadra di Allegri, Mauro ne ha fatti 4 in 3 gare senza mai perdere. Ed è l’unica certezza nell’attacco dell’Inter
Luca Taidelli
@LucaTaidelli «P pareggio. iù fischiano e più mi carico». Vista l’atmo sfera che attende l’In ter domani sera allo Stadium, Mauro Icardi promette scintille.
Del resto quando vede la Juven tus Maurito si accende a pre scindere. Tre volte ha incrociato i bianconeri, con uno score di quattro reti per due vittorie e un CHE POKER Il meglio l’argenti no lo ha dato in maglia Sampdo ria. Nel 2013, il giorno della Be fana proprio come domani, da sbarbato e sconosciuto ha se gnato la doppietta che condan nò Buffon e compagni alla se conda (e ultima...) sconfitta in terna in campionato. Prima c’era riuscita soltanto la stessa Inter con Stramaccioni, il 3 no vembre 2012. Due gol belli e pe santi, bissati al ritorno con la ci liegina sul 32 blucerchiato a Marassi, il 18 maggio 2013. Al tro giro altra corsa, ma in ma glia nerazzurra, la scorsa sta gione. A San Siro arriva «Il Ne mico», Mazzarri parte con un 3 511 in cui Alvarez assiste Palacio. Maurito entra al 68’ e impiega appena 5’ a far esplode re lo stadio con un destro tutto istinto su assist dello stesso Al varez. «Il gol segnato l’anno scorso ha appena spiegato Icardi ? Ho capito cosa vuol di re la Juve per gli interisti. Esulto sotto la curva e mi accorgo di due cose: lo stadio che trema tutto e le facce dei tifosi stravol te dall’emozione. Bellissimo». Anche se un minuto dopo Vidal farà 11. A LEZIONE DI MENTALITÀ Al ritorno Maurito sta ancora recu perando dall’intervento all’er
È il 6 gennaio 2013: Mauro Icardi ha appena segnato il 2-1 definitivo con cui la Samp batte la Juve allo Stadium
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Le reti segnate da Icardi in questa stagione: 8 in campionato, tra cui una tripletta al Sassuolo e una doppietta al Verona, e 4 in Europa League
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Le presenze di Icardi in Serie A, di cui 31 con la maglia della Sampdoria e 38 con l’Inter (22 la scorsa stagione, 16 in quella in corso)
nia e l’Inter perde 31. «La diffe renza fra noi e loro ha aggiunto Mauro ? La mentalità vincente.
Loro ce l’hanno, grazie al lavoro di Conte in questi anni. Segnano un gol e ne vogliono un altro, così vincono. Noi no: facciamo gol e ci abbassiamo, ci copria mo, così becchiamo il pareggio.
Ci siamo abituati così e non va bene. Dobbiamo crescere. Alla Juve toglierei Tevez e Pirlo. Per batterli ci vorrà una grande In ter, che giochi di squadra». E servirà un Icardi «da fischi».
Lui attende sereno il big match e se dovesse segnare ancora la dedica più probabile sarebbe per Wanda Nara, che tra il 10 e il 15 giugno gli regalerà la pri ma figlia.
UNICA CERTEZZA IN ATTACCO Maurito è la certezza di un at tacco in evoluzione. Aspettando il mercato, Mancini balla tra il rombo, l’albero di Natale e l’amato 4231. Ma anche quando mischia le carte in alle namento, là davanti c’è sempre Icardi. Che domani a Torino po trebbe avere al fianco Palacio, ma anche un’anomala coppia di trequartisti come Kovacic ed Hernanes. Maurito cercherà di fare ancora male a Buffon, ma sta capendo che per fare il salto di qualità il suo calcio deve evol versi: «Alla Samp facevo reparto da solo ha ammesso , poi al l’Inter ho cominciato ad aspetta re la palla in area. A me l’area piace, è la mia tana, mi ci sento bene, ma ora devo uscire di più, aiutare i compagni».
CONTRATTO E MERCATO Per ora dalla «tana» ha messo insie me 12 reti stagionali: 8 in cam pionato e 4 in Europa League.
Numeri che aiutano a tenere vi vi anche gli spifferi di mercato, perché non si è ancora trovato l’accordo per il rinnovo (e ade guamento dell’ingaggio) di un contratto comunque in scaden za nel 2018 e perché il 21enne di Rosario è uno dei pochi giocato ri in rosa con cui si potrebbe fare cassa. Tanto che nei giorni scor si si è parlato di un interesse del la stessa Juventus, dopo che Te vez ha fatto capire che la prossi ma sarà l’ultima stagione in bianconero. L’Inter però vuole costruire il futuro su Kovacic e Maurito e non cederà. A meno che a giugno non arrivi una pro posta indecente, sui 30 milioni.
Cifra che potrebbero offrire in pochi. E ieri in Inghilterra sono tornate a circolare voci che vor rebbero il Chelsea di Mourinho interessato a Icardi per il dopo Drogba.
A RITMO DI TANGO Per ora nel la testa del bomber c’è soltanto l’Inter. E il duello a ritmo di tan go con quel Carlito Tevez che in una stagione e mezza in A ha se gnato quasi a tutti. Ma non al l’Inter. Malgrado Mauro non perda occasione di dire che il suo idolo è sempre stato Batistu ta, dall’
Apache
il nerazzurro avrebbe molto da imparare pro prio a livello di sacrificio, mobi lità e partecipazione alla mano vra. Nel dubbio, però, è meglio non fischiarlo.
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Kovacic chiede aiuto: «Non posso vincere da solo»
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Dopo la buona partita contro la Lazio, il croato è chiamato a riconfermarsi: «Ma le responsabilità sono di tutti»
Matteo Brega
INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) È passato (quasi) un anno.
Era il 2 febbraio 2014, do mani sarà il 6 gennaio 2015. Roberto Mancini si atten de che sia l’Epifania di Mateo Kovacic. La sua manifestazione definitiva. Dopo la prova con tro la Lazio si riparte contro la squadra che appunto quasi un anno fa gli fece passare una se rata malinconica. «Ma che cosa ci fa Kovacic in marcatura su Li chtsteiner nell’attimo fatale dell’10? Boh, mistero poco gaudioso. “Kova” l’idea del gio co ce l’ha e la palla pro Palacio lo dimostra, ma è un ragazzo e attorno a sé ha il deserto del tartaro, nel senso che l’Inter pa lesa poca pochissima pulizia di gioco» fu il giudizio della Gaz zetta, 5,5 il voto.
DA WM AL MANCIO C’era Wal ter Mazzarri allora, ci sarà Ro berto Mancini domani. Dopo aver faticato a trovare il centro di gravità attorno a WM, lo ha trovato con il Mancio. Un po’ interno esterno d’attacco, un
Mateo Kovacic, 20 anni
FORTE po’ trequartista. Però sempre in campo, sempre al centro delle attenzioni. E domani potrebbe essere la gara della maturità in cui prendersi anche qualche re sponsabilità in più. «Speriamo di fare tutti bene e le responsa bilità sono di tutti. Un giocatore non può vincere da solo ha ri sposto in conferenza ieri . Con tro la Juventus o il Milan sono sempre partite speciali. Possia mo fare bene». Parole che ser vono ad allargare il cerchio del la fiducia a tutta la squadra. Re sta innegabile però che Mateo accentri su di sé la maggior par te delle attenzioni juventine.
Lui che, a detta del connazio nale Luka Modric, meriterebbe di giocare in un grande club.
GRANDE CLUB «L’Inter è un
IL REAL MADRID?
SONO IN UN GRANDE CLUB E STO RINNOVANDO. NON MI MANCA NULLA FIRMARE A VITA PER L’INTER? PREFERISCO NON PARLARE TROPPO DEL MIO FUTURO
MATEO KOVACIC TREQUARTISTA INTER grande club, non stiamo facen do benissimo ma con Mancini e nuovi giocatori possiamo tor nare grandi ha risposto . Sto veramente bene e stiamo par lando del rinnovo: siamo vicini e sono contento». Appunto, il rinnovo fino al 2019 è ormai co sa fatta, manca soltanto l’an nuncio ufficiale. Ma firmereb be a vita per l’Inter? «È una do manda un po’ pesante per me e preferisco non parlare troppo del mio futuro. Posso dire che siamo vicini, ma sono ancora giovane». Ora occhi al campio nato: «Siamo indietro in classi fica e speriamo di vincere con tro la Juventus, abbiamo biso gno di punti perché altrimenti davanti scappano. E noi puntia mo al terzo posto».
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 10
Serie A
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Leonardo Bonucci, 27 anni, vince un contrasto di testa contro Higuain in Supercoppa
LAPRESSE
Difesa allegra, troppi gol presi Allegri chiede più attenzione
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Quattro reti subite nelle ultime 3 gare e una vittoria nelle ultime 5: la Juve vuole tornare invulnerabile
Lukas Podolski, 29 anni, spunta tra la folla di tifosi interisti all’aeroporto di Linate il 2 gennaio
ANSA
Podolski ci sarà ma dalla panca Mancio si copre con Guarin
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Il transfer di Poldi atteso per pranzo. Gioca il colombiano, chi sta fuori tra Palacio ed Hernanes?
Fabiana Della Valle
MILANO S econdo Massimiliano Al legri gli scudetti si vinco no in difesa: se non pren di gol, prima o poi uno lo fai.
Non a caso la Juventus in testa alla classifica ha la miglior dife sa del campionato. Però nelle ultime tre partite i i bianconeri hanno subito quattro gol (due in campionato e due in Super coppa). In pratica nelle ultime 5 gare solo due volte la porta bianconera è rimasta inviolata (con Atletico e Fiorentina), ma sono anche le uniche due in cui i bianconeri non sono nemme no riusciti a segnare, e quindi a vincere. Un aspetto su cui lavo rare e da migliorare. UOMINI CONTATI Dalla Fioren tina al Napoli, il bottino è di una sola vittoria: il 31 a Caglia ri, poi solo pareggi più la scon fitta di Doha (arrivata ai calci di rigore). Un piccolo campanello d’allarme c’è e arriva dalla dife sa, finora punto di forza della 4
i gol incassati dalla Juventus nelle ultime tre partite: due in Supercoppa contro il Napoli e due in campionato, contro Cagliari e Sampdoria
Juventus. Delle 7 reti incassate in campionato, 3 sono arrivate nelle ultime 4 partite. Un se gnale di stanchezza, dovuto an che alla mancanza di alternati ve in quel reparto: con Barzagli sempre indisponibile (non è mai stato utilizzato dall’inizio della stagione) e con Caceres che ha messo insieme solo sei presenze (anche lui a lungo k.o.), Allegri ha avuto a disposi zione solo tre centrali: Bonucci (16 presenze in campionato), Chiellini (13) e Ogbonna (14).
All’inizio, quando la Juve gio cava con la difesa a tre, sono stati tutti costretti al superlavo ro. Anche sulle fasce le alterna tive scarseggiano: con Asamo ah e Romulo infortunati, Alle gri a parte Padoin non ha molte altre alternative a Lichtsteiner ed Evra.
PIÙ ATTENZIONE Dall’inferme ria arrivano buone notizie: Ca ceres è tornato ad allenarsi con il gruppo dopo le vacanze e spe ra di rientrare con l’Inter. Però, essendo reduce da due infortu ni consecutivi (lesione musco lare alla coscia sinistra) e fermo da tre mesi (la sua ultima appa rizione è stata il 5 ottobre con tro la Roma), al massimo lo ve dremo in panchina. Passi avan ti anche per Marrone, anche lui tornato in gruppo e utilizzabi le, quando sarà pronto, come centrale. Contro l’Inter però Al legri al centro s’affiderà ai soliti noti Bonucci e Chiellini, con Li chtsteiner a destra ed Evra a si nistra. Ma il problema, secondo il tecnico, non sono gli uomini bensì l’attenzione: a Doha Max si è arrabbiato molto per la pal la persa da cui è nato il secondo gol di Higuain. Sono queste le leggerezze che bisogna evitare.
Soprattutto quando di fronte hai l’Inter di Icardi e Palacio.
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Luca Taidelli
@LucaTaidelli C’ è grande ottimi smo. Lukas Podol ski con ogni proba bilità farà parte dei convo cati per la sfida contro la Ju ve n t u s . I e r i è s t a to completato lo scambio dei contratti tra gli avvocati del l’Inter e quelli dell’Arsenal.
Questa mattina, all’apertu ra del mercato, il documen to verrà depositato in Lega e, salvo contrattempi, entro l’ora di pranzo verrà com pletato l’iter burocratico Tms e visto di esecutività che porterà al tesseramen to. NON ANCORA IN GRUPPO A quel punto Mancini potrà inserire il tedesco in lista e decidere con calma se e co me impiegarlo contro i bian coneri. Improbabile che Poldi vada in campo dal l’inizio, anche perché non gioca 90’ dallo scorso 9 di 600
migliaia di euro pagate per il prestito di Lucas Podolski. Diventeranno 850mila in caso di qualificazione all’Europa League e un milione per il terzo posto
by stravinto 40 sul Milan di Le onardo. Poldi avrà a disposi zione la rifinitura di questo pomeriggio e il risveglio mu scolare di domattina per con vincere Mancini. Che potrebbe puntare su Hernanes, assente allo Stadium il 2 febbraio scor so proprio perché non arrivò in tempo il transfer dalla Lazio.
cembre e neppure ieri si è potu to allenare in gruppo, vista l’assenza dell’assicurazione medica. Per lui soltanto un la voro personalizzato col profes sor Carminati, prima di cenare con alcuni dirigenti della socie tà, che sta facendo di tutto per facilitarne l’inserimento in questi primi giorni milanesi.
QUELLA VOLTA CHE WES...
Se davvero Podolski dovesse esor dire domani, a pochi giorni dall’atterraggio sul pianeta In ter, i tifosi potranno sperare nell’«effetto Sneijder». Sbarca to a Milano il 27 agosto 2009, l’olandese che «non conosceva nemmeno i nomi dei compa gni» (Mou dixit) due giorni do po giocò da protagonista il der CENTROCAMPISTA IN PIÙ Ieri però il Profeta non è stato pro vato esterno nel 4231, bensì come trequartista al fianco di Kovacic nel modulo ad albero di Natale. Mancini sembra in somma aver deciso di iniziare con relativa prudenza, rinfor zando la mediana con Guarin, oltre a Medel e Kuzmanovic. La soluzione più probabile rima ne comunque quella con il rombo e la coppia IcardiPala cio in attacco. Hernanes e Po dolski quindi potrebbero esse re le armi in corsa per puntare sullo sfruttamento delle fasce.
Confermato l’assetto difensivo con Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus e D’Ambrosio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DESTINI INCROCIATI Figli d’arte in movimento: Rapaic-Inter, Mancini-Haladas
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La Primavera nerazzurra accoglie l’attaccante croato. Torna in Ungheria l’erede di Roberto. E oggi si parla di Susic
Matteo Brega
O ggi è il giorno di Rapaic, padre e figlio. A Milano infatti sono attesi sia Mi lan, il papà, ex attaccante del Perugia e attuale rappresentan te di Susic (il centrocampista dell’Hajduk Spalato vicino al l’Inter), sia Boris, l’attaccante del 1997 che si aggregherà alla Primavera nerazzurra. Que st’ultima è una trattativa ormai conclusa da metà novembre.
Arriva in prestito con diritto di riscatto e poi da luglio si tramu terà in un triennale. Rapaic ju nior resterà in Primavera anche nella prossima stagione, se guendo l’iter che negli ultimi due anni hanno percorso anche Bonazzoli e Puscas. Una scelta precisa della società che sta pa gando, visto che i due attaccan ti appena accennati sono già ar rivati in prima squadra. Rapaic junior tra l’altro continuerà la sua fase riabilitativa per un in fortunio alla spalla. Continuerà
Boris Rapajc, 17 anni
per un paio di settimane un la voro personalizzato prima di essere aggregato completa mente alla Primavera di Stefa no Vecchi. CAPITOLO SUSIC Sarà più atti
Andrea Mancini, 22 anni
va la giornata del padre, Milan, che è atteso a Milano per siste mare la questione Susic. Il cen trocampista bosniaco (con pas saporto belga) va a scadenza con l’Hajduk nel 2016 e arrive rebbe all’Inter in prestito con di diritto di riscatto. È intorno al riscatto che ruota il finale della trattativa. L’Hajduk vorrebbe 5 milioni, l’Inter terrebbe più bas sa la quota, intorno ai 2. Insom ma, ci sarà da trattare, anche se ormai dalle dichiarazioni di Su sic anche alla
Gazzetta
sembra che lui abbia deciso: «Tifo Inter da quando ero bambino e ha preso Ronaldo. Non potrei desi derare altro». Sul centrocampi sta si è mosso anche il Siviglia recentemente. Entro questa set timana si dovrebbe conoscere il futuro di Susic. Oggi l’incontro servirà per mettere chiaramen te le carte sul tavolo e da lì poi partire per limare le distanze.
MANCINI JR IN UNGHERIA Fu turo già scritto invece per An drea Mancini, figlio di Roberto.
Il centrocampista 22enne, svin colato dopo l’ultima avventura all’Honved Budapest, torna a giocare in Ungheria e vestirà la maglia dell’Haladas. Sarà com pagno di squadra di Tommaso Rocchi e anche di Raffaele Alci biade. Il difensore, scuola Ju ventus, è in arrivo dall’Honved in prestito oneroso con obbligo di riscatto a luglio. Mancini ri parte dall’Haladas con la spe ranza di trovare quella conti nuità che finora non ha trovato.
Dopo le giovanili tra Monza, In ter e Bologna, arriva per lui la sesta maglia della carriera da professionista.
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PIÙ CHE COLLEGHI
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I padrini li guardano
GIOVANNI GALEONE E RENZO ULIVIERI HANNO VISTO ALLEGRI E MANCINI CRESCERE CALCISTICAMENTE E POI DECOLLARE: OGGI LI SPIEGANO COSÌ
Il maestro Giovanni Galeone, 73 anni, con il suo pupillo Massimiliano Allegri, 47 ai tempi del Milan
ANSA
«IL MIO MAX, POCA ESTETICA E TANTA LETTURA»
L’INTERVISTA di ALESSANDRA BOCCI
Q uesta storia comincia effettivamente nel 1991, quando i diri genti del Pescara si presentano a Pavia per ingaggiare Massara. Ma co mincia anche prima, 58 anni fa, a Coverciano. «Ero con la nazio nale dei giovani, partita di alle namento contro la Nazionale maggiore. Eravamo un bel grup petto, Mariolino Corso, Alberto si e altri. Di là c’erano tanti gio catori forti, compreso Boniperti, noi però ci muovevamo bene.
Gli rubavamo palla senza nem meno toccarlo e lui gridava “È fallo”. Eravamo molto rispettosi, ai più vecchi davamo del lei, ma io pensavo: che arroganza, sta arbitrando lui, non l’arbitro. Ho giurato che non sarei mai stato juventino». Giovanni Galeone, scopritore e padre calcistico di Massimiliano Allegri, non ha mai messo piede allo Juve Sta dium. «Ovviamente mi sentirei fuori posto».
gente si sarebbe comportato co me ha fatto lui con la Juve. Piano piano li ha portati ad accettare il fatto che con tre difensori in Eu ropa non si può andare avanti e ha cambiato con leggerezza, scegliendo il momento giusto.
Esteticamente potrebbe fare di più, ma quando ti trovi a rivesti re certi ruoli le cose cambiano.
Allenare il Milan è impegnativo, e Max ha vinto al primo colpo.
Con la Juve servirebbe qualcosa in più per l’Europa, tipo un cen travanti un po’ più cattivo, ma sono certo che farà bene».
Quando ha capito che avrebbe fatto l’allenatore?
«Sono andato a vedere come la vorava all’Aglianese, ho visto
«HA CAMBIATO LA DIFESA A TRE NEL MOMENTO GIUSTO»
GIOVANNI GALEONE SU MASSIMILIANO ALLEGRI
Quindi il suo figlioccio le ha dato un dispiacere...
«Ma no, è lavoro e lui è andato in una squadra che vince. La Juve è forte, però è anche potente. È la squadra della più famosa fami glia italiana».
quanto lo rispettavano i giocato ri in una situazione societaria difficile. Da episodi come questo si capiscono tante cose, d’altra parte io sapevo già che era un leader nato. L’ho preso ancora una volta con me al Perugia e dopo una settimana governava lo spogliatoio».
Ha ragione Garcia?
«Garcia fa giocar bene le sue squadre, la Roma è una bellezza, ma, come dire, è un allenatore molto diverso da Max. D’altra parte è francese e i francesi sono sempre un po’ spocchiosi».
Il suo pupillo invece le dà soddi sfazioni?
«Soltanto un allenatore intelli
Ci racconti il primo incontro.
«Eravamo andati a cercare di prendere Massara dal Pavia, ma aveva tante richieste. La presi dentessa, Giusy Achilli, mi disse “Prendetevi anche Allegri, così potrò giustificare alle altre so cietà il fatto che vi ho dato Mas sara”. Io non lo volevo Allegri, non sapevo chi fosse. Poi l’ho vi sto in azione. Sa, non sono come certi allenatori di adesso, che i primi giorni lavorano senza il pallone. Il pallone per me è la prima cosa. E quando ho visto Max ho detto ai miei collabora tori: “Massara è bravo, ma que sto è un giocatore”. Aveva nume ri tecnici non indifferenti e da giocatore ha avuto meno di quanto avrebbe meritato».
Forse non aveva il carattere adatto ad arrivare al top...
«Il mondo è pieno di giocatori che non ottengono quello che sarebbe giusto per loro. Prenda Mancini: un grande del calcio italiano, ma da giocatore, e pen so per esempio alla Nazionale, ha avuto meno di quanto meri tasse».
I detrattori dicono che Allegri sia un allenatore provinciale...
«Che cosa vuol dire? Crede che tanti allenatori sarebbero stati bravi quanto lui in una situazio ne come quella che ha trovato al la Juve, con una accoglienza dei tifosi diciamo non calorosa?
Proprio questo dimostra che Massimiliano provinciale non è.
Ho avuto due giocatori con men talità da tecnico: lui e Gasperini.
Gasperini un gran tattico, Max eccellente nel trovare il punto debole degli avversari. Nella let tura della partita è formidabile».
Parla così perché per lei è come un figlio...
«Anche per mia moglie, che lo adora. E lui non manca mai di dire: mister, mi saluti la signora Checca».
Scusi, ma le dà ancora del lei?
«Cosa c’è di strano? Ai miei tem pi si usava. E Max è uno che sa stare al mondo».
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Un giovane Roberto Mancini (50 anni) allora allenatore della Fiorentina con Renzo Ulivieri , 73
AP
«IL MIO MANCIO, MANAGER CHE NON SI SMONTA»
il tempo anche ai difensori più mastini».
anche molto bene, no?».
L’INTERVISTA di ANDREA ELEFANTE
«D
i o b o n o
che fatica: prima di f a r g l i cambiare idea, era una guerra». Detto da Renzo Ulivieri fa un po’ sorridere non è che lui abbia la testa morbidissima e co munque il ricordo di oggi dà la misura del rapporto di allora, e parliamo di più di trent’anni fa: con Roberto Mancini fu pa ce e guerra, appunto. Forse ai tempi più guerra che pace, ma quel che resta è la stima di fondo, «e se così non fosse, non mi avrebbe chiamato ap pena tornato all’Inter». Allora potevano essere padre e figlio, oggi sono colleghi che il tem po ha cambiato il giusto: e for se neanche troppo, in realtà.
Avete litigato di più allora, o quando lei si oppose alla deroga per fargli allenare la Fiorentina?
«Ma non era una questione per sonale: a parte che erano con trari tutti gli allenatori e non so lo io, mica ce l’avevo con Manci ni, ce l’avevo con una norma che non poteva esistere, ma fu impo sta da Petrucci».
E quando lo allenava, alla fine si imponeva lei?
«Di sicuro prima si discuteva.
Anche perché ne passava di tem po prima di smontarlo e di fargli cambiare idea. Sempre che la cambiasse davvero, in realtà non succedeva quasi mai: aveva
«DA GRANDE GIOCATORE, SA COME CHIEDERE I TOP PLAYER»
Quel ragazzino era davvero così forte, Ulivieri?
«Di sicuro più dei 17 anni che aveva: era già giocatore, an che mentalmente».
Nel senso?
«Furono due anni duri, spes so vedevamo le cose da due punti di vista diversi. Lui si sentiva un 10, voleva giocare mezzapunta; io lo vedevo Bo ninsegna, forse anche perché uno là davanti mi mancava».
E chi aveva ragione?
«Tutti e due. Lui perché a quei tempi ti marcavano mol to stretto e qualcosa ci rimet teva, a stare così vicino alla porta. Ma avevo ragione an ch’io a farlo studiare da gran de attaccante: mi pare che in “vecchiaia” lo abbia fatto, e RENZO ULIVIERI SU ROBERTO MANCINI un bel caratterino, diciamo pure un caratterone».
Senti chi parla
«E infatti che se la prenda pure finché morirò insisterò a dirlo: lui ha fatto una carriera straor dinaria, ma forse da punta pura lo sarebbe stata ancora di più, soprattutto in Nazionale. Anche perché allenandolo ho visto co se che forse in tanti non sanno».
Tipo?
«Tipo che era, o comunque sa rebbe stato, fortissimo anche di testa: nella gambe aveva la dina mite e dunque uno stacco da fer mo con il quale poteva mangiare
E poi?
«E poi era velocissimo: sui 100 metri bruciava anche Vier chowod, meglio di lui solo Chiorri e Luca Pellegrini. Ha sempre scelto di usare soprat tutto la tecnica, il talento: aves se puntato di più anche sul fisi co, che aveva, sarebbe stato con anni e anni di anticipo il prototi po dell’attaccante moderno».
Però faceva dei gol che erano po esie
«Anche per me, soprattutto quando li preparavamo. Come quello nel settembre 1982, terza giornata: da neopromossi avevo maledetto il calendario, ma poi si vinse con Juve, Inter e Roma una dietro l’altra. Quel gol l’avevamo studiato: movimento a uscire di Francis, palla dentro di Brady e Mancini in faccia a Di Bartolo mei. Segnò esattamente così».
Da allenatore: la stupisce che an che nell’Inter stia virando sul «suo» 4-2-3-1?
«No, perché le ultime esperien ze sono sempre quelle che ti danno le maggiori sicurezze e il primo istinto è adattare i gioca tori al tuo sistema, oppure farte li comperare. In questo lui è sempre stato bravo e sa perché?
Perché è stato un grande gioca tore e chi lo è stato è più bravo a spiegare cosa serve per fare le grandi squadre: i grandi gioca tori, appunto».
Ma lo vede cambiato anche lei?
«Un po’ forse sì. Mi sembra più pacato, più sicuro: una sicurez za più consapevole, ecco. Dicia mo che lo vedo più allenatore manager, e sono sicuro che non si offenderà».
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Luci azzurre a San Siro Una Nazionale si offre a Conte
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Da Zaza a Cerci, da Berardi a El Shaarawy Quanti uomini per il c.t. in Milan-Sassuolo L’ITALIA DOMANI AL MEAZZA
Una possibile Nazionale in campo domani in Milan-Sassuolo (manca solo il portiere)
Ignazio ABATE
21 / 1
Alessio CERCI Andrea POLI Francesco ACERBI
1 / 0
Riccardo MONTOLIVO Mattia DE SCIGLIO
16 / 0 3-4-3
Giacomo BONAVENTURA
14 / 0
Nicola BERARDI
0 / 0
Nome COGNOME PRESENZE / GOL
5 / 1 Fabio Licari
Z aza è il presente, El Shaa rawy e Cerci il futuro pros simo, Berardi quello più lontano (si spera non troppo).
Luci azzurre a San Siro. Luci della ribalta Nazionale in Milan Sassuolo: Conte è spettatore in teressato — anche se è in vacan za e non sarà allo stadio domani — perché gli si sono ristretti i ra gazzi azzurrabili. Siamo sotto il 40%, percentuale da Premier, e quindi non è più possibile tra scurare nessun candidato. Inza ghi e Di Francesco gliene gesti scono una dozzina, titolari e aspiranti. La rincorsa alla ma glia, o allo stage, parte da qui.
Con riflettori accesi,
noblesse oblige
, su Zaza.
Antonio Conte, 45 anni, c.t. dell’Italia dal 19 agosto 2014. Ha già allenato Siena, Arezzo, Bari, Atalanta e Juve (con la quale ha vinto 3 scudetti e 2 Supercoppe italiane)
GETTY Stephan El Shaarawy sono, nei piani di Conte, la chiave per ap plicare in Nazionale la formula Guardiola. Cioè con un attac cante esterno che superi l’uomo e crei superiorità (protetto da un difensore centrale che si al larga coprendogli le spalle). Co me Robben nel Bayern («blinda to» da Benatia). El Shaarawy non riesce a ritrovare la condi zione del primo anno rossonero, ma gli ultimi segnali sono inco raggianti (per quel che vale, an che nell’amichevole con il Real).
Cerci, ultimo arrivato, cerca ma glia fissa e quel ritmo mancato all’Atletico: in amichevole con tro l’Albania è stato tra i miglio ri. Conte, questi due, li sogna la notte. ZAZA LA STELLA Simone Zaza è il giocatore con cui più s’identi fica, oggi, l’Italia. Più di Buffon e Pirlo, più di De Rossi. Zaza è la novità, è il giovane un po’ naif dai colpi sorprendenti, è quello che improvvisa a centrocampo con colpi di prima, alla Ibra, «tagliando» le difese rivali.
Spettacolare. Se per la pri ma punta azzurra i gio chi sono da fare (Im mobile, Pellè, Okaka...), per il secondo attaccan te c’è un solo no me, a meno che Vazquez non cambi qualche equilibrio. Za za ha già segnato a San Si ro, al Milan, nell’ultima del lo scorso campionato (Sas suolo k.o. 12). Obiettivo: eguagliare in campionato il rendimento azzurro. A pro posito di centravanti: Giam paolo Pazzini, quello vero, sarebbe stato con Conte da subito. Non ha avuto molto spazio con Inzaghi.
DE SCIGLIO IN FASCIA Un tempo di Mattia De Sciglio si diceva: è l’erede di Maldini.
Partenza bruciante, poi qualche dolore di crescita.
Non è comunque da tutti giocarsela a destra (il lato dove rende di più) e a sini stra, laterale nella difesa a quattro o esterno di una me diana a cinque. Ma ora ser ve l’ultimo scatto per non vivere di rimpianti. In un’ipotetica graduatoria il milanista è oggi un passo dietro Darmian, l’altro esterno della nuova Italia.
In questo ruolo non c’è abbondanza: alle loro spalle il sempre positivo Pasqual, però non titolare nella Fiorentina, più Anto nelli e Maggio. Per questo anche Ignazio Abate po trebbe lanciare l’assalto a una maglia: era partito co me frecciarossa in questo campionato, l’infortunio gli ha complicato la vita.
Finalmente al rientro, do mani, anche se dovrebbe partire dalla panchina.
QUEI DUE ALLA ROBBEN I mi gliori esterni d’attacco abitano oggi al Milan: Alessio Cerci e SPERANZA ACERBI France sco Acerbi, la storia più bella del 2014 con la guarigione dal R
Pochi selezionabili ormai: il c.t. non può trascurare nessuno. E i giochi sono apertissimi
tumore culminata nella convo cazione azzurra, è il punto d’in contro tra Milan (appena 4 me si, e 6 presenze, nel 2012) e Sas suolo (questa è la seconda sta gione). Ne ha parecchi di centrali azzurri e azzurrabili da vanti — compresi De Rossi e gli Under 21 Rugani e Romagnoli — ma quei 9’ contro l’Albania sono stati un bel messaggio. C’è sempre una speranza.
TRE MEDIANI ROSSONERI An drea Poli, Jack Bonaventura e Riccardo Montolivo potrebbero comporre una mediana azzurra.
Montolivo, rientrato dall’inci dente che gli ha negato il Mon diale, non è il prototipo di mez zala per cui Conte stravede, e anche da play, ruolo milanista, sembra avere la strada sbarrata da Pirlo, De Rossi e Verratti. Mai dire mai però. Altrimenti nean
Simone ZAZA
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Stephan EL SHAARAWY IN PANCHINA
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che Andrea Poli potrebbe sogna re: finora ha sempre gravitato nel giro azzurro, come il laziale Parolo, senza avere spazio (3’ in Norvegia). Ma appartiene alla categoria degli «utili». Quello più convincente sembra Bona ventura anche se la sua attitudi ne a ricoprire più ruoli (mezza la, esterno a quattro, attaccante laterale, trequartista), invece di averne uno fisso, potrebbe rive larsi una complicazione. Ha tec nica e senso del gol.
QUALE BERARDI?
L’interrogati vo più forte per la Nazionale, e forse per il calcio italiano, ri guarda Nicola Berardi: qual è il suo valore effettivo al di là di un carattere molto difficile che, fi nora, ne ha un po’ limitato le chance? Attaccante totale — può giocare centrale o laterale su ogni fascia —, talento indi scutibile, ha ancora 20 anni.
Senza, il Sassuolo fatica a vince re. Ha detto «no» a Conte che lo voleva alla Juve (che lo control la, come Zaza). Adesso la Nazio nale ne sta proteggendo la cre scita, ma prima o poi dovrà ri spondere alla fatidica domanda.
Lo aspettiamo. © RIPRODUZIONE RISERVATA GDS LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA DIFESA ROSSONERA Alex & Zapata coppia centrale Come al debutto
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Inzaghi si è affidato a loro nel primo turno con la Lazio e poi solo contro la Fiorentina
G.B. Olivero
MILANO L a stagione era iniziata proprio così: Alex e Zapata in mezzo alla difesa, MilanLa zio 31. Poi, per un motivo o per l’altro, la composizione della squadra (e quindi anche del reparto arretrato) è cambiata sempre e la strana coppia brasilcolombiana è stata schie rata da Inzaghi solo in casa contro la Fiorenti na (11). Domani a San Siro con il Sassuolo il tecnico riproporrà Alex e Zapata per bloccare i vari Zaza, Berardi e Sansone e per prolunga re l’ottimo momento del Milan. Che significa una buona serie di risultati positivi (2 vitto rie, 3 pareggi e una sola sconfitta, contro il Genoa, dall’8 novembre in poi) e una ritrova ta solidità difensiva: appena due gol subiti ne gli ultimi cinque incontri. Adesso il Milan ha più equilibrio e l’autostima genera anche maggiore serenità nelle situazioni difensive più complicate. Nella prima parte della sta gione i momenti difficili creavano incertezza e ansia, nelle ultime settimane invece sono stati gestiti con tranquillità e attenzione. Un paio di mesi fa il Milan avrebbe sofferto so prattutto dal punto di vista psicologico l’infe riorità numerica a Roma. Prima della sosta, invece, ha quasi tratto maggiore forza dalla difficoltà dell’impresa e solo nel recupero i giallorossi hanno creato una grande occasio ne, sventata da Diego Lopez su Gervinho.
SALTO IN ALTO «Siamo in un bel momento – spiega Zapata a Milan Channel –, abbiamo re cuperato giocatori importanti. Siamo motiva ti per la sfida con il Sassuolo, che ha dimostra to di essere una squadra molto compatta pa reggiando sia contro la Roma sia contro la Ju ve. Sarà una partita davvero difficile, la stiamo preparando al meglio perché ci deve dare un impulso per tornare più in alto in clas sifica». Il Milan avrà un gennaio ricco di impe gni, con cinque o sei partite (dipende dal pas saggio del turno in Coppa Italia) in cui Inza ghi avrà bisogno di tutta la rosa per continua re a inseguire gli obiettivi stagionali. Cioè il ritorno in Europa e il successo in Coppa Italia.
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CHE FESTA A TORRES
Erano 45.000 i tifosi dell’Atletico Madrid che ieri sono andati al Vicente Calderon per la presentazione di Fernando Torres
Milan, la prima dell’anno è una garanzia
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I rossoneri non perdono alla ripresa del campionato dopo Natale da 17 anni Da allora, ben quattordici vittorie e tre pareggi: la Befana è certezza
Marco Pasotto
MILANO D al momento che a Berlu sconi le certezze piaccio no molto – ne ha parec chie e non sempre aderenti alla realtà, come quella di aver mes so a disposizione dell’allenatore una rosa alla pari di Juve e Ro ma –, ne apprezzerà senz’altro una particolare e beneauguran te: è da 17 anni che il Milan non perde la prima partita di cam pionato dell’anno nuovo, dopo la sosta natalizia. Una vita fa.
Per trovare una sconfitta occor re infatti sfogliare il calendario a ritroso fino al 5 gennaio 1997: LazioMilan 30, in panchina c’erano Zeman e Sacchi, nel Mi lan giocava Roberto Baggio e nella Lazio Nedved. Mastour non era ancora nato.
SOLO TRE PARI Diciassette anni sono davvero tanti, ed è qualco sa che da semplice curiosità po trebbe diventare materia di stu dio. Perché in tutto questo tem po sono andati in scena Milan molto diversi fra loro: squadre da scudetto, ma anche da classi fica mediocre. Eppure la conti nuità della prima sfida dell’an no è stata mantenuta. Con una forza impressionante, e qui sta il secondo motivo di stupore: di queste diciassette gare i rosso neri ne hanno vinte ben quat tordici. Insomma, una Befana con una calza senza carbone e piena di cose buone.
CONTINUITÀ Ovviamente è qualcosa che non ha una spie gazione razionale. Non c’è nem meno il fattore campo domi nante: nove volte a San Siro, ot to in trasferta. Verrebbe da dire
Kakà realizza il secondo gol in Milan-Atalanta 3-0 dello scorso gennaio
AFP che le centinaia di giocatori suc ceduti lungo gli anni sono sem pre stati super professionali sot to le feste: poco panettone e tante corse solitarie e prima del rientro fra i ranghi. Oppure, scorrendo le partite, si potrebbe dire che il calendario è stato per lo più benevolo. Un fattore rea le solo in parte: è vero, per fare qualche esempio troviamo Ata lanta, Piacenza, Lecce, Bologna e Reggina, ma si sono presenta te anche Napoli, Roma, Juve e Inter. In alcuni casi il Milan ha fatto dei veri show. Su tutti il 52 al Napoli del gennaio 2008.
Risultato poco consueto ripetu to pure col Lecce nel 2005 e col Genoa nel 2010. L’anno scorso fu 30 sull’Atalanta, col Milan che – inutilmente – provò a ri partire dopo un’andata da incu bo; stavolta andrebbe bene semplicemente per dare conti nuità alle ultime esibizioni. E a una tradizione da preservare.
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Serie A
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LA SFIDA Brasiliani felici E Anderson ora sfida Eder
Stefano Pioli, 49 anni, alla Lazio da questa stagione dopo l’esperienza a Bologna
ANSA
Pioli e Mihajlovic Spettacolo e punti Nessuno come loro
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Lazio a +7 sulla passata stagione, Samp a +10. In serie A quest’anno le loro squadre sono cresciute più di tutte PERCHÉ VEDERE LAZIO SAMPDORIA
Terze contro, il ritorno di Candreva, poi Mihajlovic, De Silvestri, Okaka, Romagnoli: mille derby in uno. In tribuna centrale, un bonus: Lotito vs Ferrero. Stadio Olimpico, ore 20.45
Stefano Cieri Filippo Grimaldi
L a sfida tra le due squadre rivelazione della Serie A è soprattutto il duello tra i due tecnici più «performanti» del campionato. Sì, perché Ste fano Pioli e Sinisa Mihajlovic hanno portato Lazio e Samp doria ad un inaspettato terzo posto attraverso il più alto in cremento di punti rispetto a un anno fa. Ben dieci in più per la Samp di Mihajlovic, sette per la Lazio di Pioli. Nessuno in A ha fatto meglio. E il merito non può essere che loro, di questi due tecnici così diversi caratte rialmente (serio, mai una pa rola fuori posto il laziale, istrionico e trascinatore il do riano) ma egualmente geniali nel dirigere le loro squadre dal la panchina. PIOLI CHIAMA I TIFOSI Il bel lo, però, viene ora. «Ci attende un gennaio difficile — ammet te Pioli —. Affronteremo av versari molto forti, ma la prima partita è sempre quella più im portante. Occhio dunque alla Samp che Mihajlovic sta gui dando molto bene. È la squa dra rivelazione del campiona to, è una formazione molto compatta, visto che ha perso una sola partita. Ma anche noi ci stiamo esprimendo su buoni livelli e vogliamo mantenere il terzo posto». Il tecnico laziale sente che il momento è decisi vo per la sua squadra e così, per la prima volta da quando è a Roma, chiede esplicitamente aiuto ai tifosi: «Spero che ven gano numerosi all’Olimpico e che ci diano una mano. E’ vero che il derby si avvicina, ma a quello penseremo dalle 11 di domani sera. Prima c’è la sfida con la Sampdoria, una partita che per noi è fondamentale».
Sinisa Mihajlovic, 45 anni, guida la Samp, di cui fu giocatore, da novembre 2013
AP
LORO RIVELAZIONE NOI NON MALE SFIDA DECISIVA PER IL 3° POSTO
STEFANO PIOLI ALLENATORE LAZIO
FERRERO È ROMANISTA? PAZIENZA, NESSUNO È PERFETTO
SINISA MIHAJLOVIC ALLENATORE SAMPDORIA QUEL PRECEDENTE...
Mihajlo vic è (anche) un cuore laziale della prima ora, ma proprio per questo motivo in uno dei suoi sermoncini alla squadra ha ricordato quello che era ac caduto a Bogliasco nove mesi fa. Quando, dopo una delle (rare) prestazioni negative dei suoi, battuti all’Olimpico per due a zero dai biancocelesti, li aveva puniti la mattina dopo con un allenamento all’alba.
«Ma da allora il gruppo è cre sciuto molto — ricorda oggi Si nisa fiducioso — , tanto che se vinciamo darò due giorni libe ri. Se andasse male, però... mai più riposi». Fra ironia e realtà, resta il fatto che la Samp è cam biata molto negli ultimi mesi, soprattutto nella testa, grazie a questo illustre ex che, rispon dendo alla chiamata di Edoar do Garrone, oltre un anno fa, ha saldato un debito morale che sentiva di avere contratto vent’anni prima.
IO VOGLIO CRESCERE Stasera Mihajlovic spera «di dare un di spiacere ai tifosi della Lazio, e pazienza se il mio presidente è romanista. Nessuno è perfetto.
Pioli è un allenatore che stimo, fa giocare molto bene le sue squadre, che praticano un cal cio aggressivo». Oggi Sinisa non avrebbe comunque avuto Gabbiadini (squalificato), ma nelle ore decisive per l’arrivo di Muriel una sua frase su que st’ultimo la dice lunga sul suo stato d’animo: «Muriel è infor tunato, Messi non sta bene, mentre a Cristiano Ronaldo diamo ancora un giorno di ri poso...». A buon intenditor, po che parole: «Ci vogliamo rin forzare, non indebolire, ma il nostro mercato dipende pure dal mercato degli altri club. Io vorrei fare un salto di qualità migliorando il nostro valore del dieci, quindici per cento».
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Felipe Anderson, 21 anni, alla Lazio dal 2013
LAPRESSE
Nicola Berardino Filippo Grimaldi
B rasiliani al potere, LazioSamp è anche questo. Felipe Anderson scatta in pole.
Stasera, toccherà a lui rullare sulla de stra del tridente della Lazio. Candreva ha smaltito lo stiramento che lo ha fermato per tre gare, ma contro la Sampdoria partirà dal la panchina. C’è il derby all’orizzonte (dome nica 11 gennaio), soprattutto però c’è Felipe Anderson al top. «Le ultime prestazioni gli hanno dato maggiore fiducia. Credo abbia ampi margini di miglioramento» ha spiegato il tecnico Pioli. Il ventunenne brasiliano, cre sciuto nel Santos all’ombra di Neymar, sta at traversando il suo periodo migliore in bian coceleste. Dicembre è stato il mese d’oro.
Contro il Varese, in Coppa Italia, ha rotto il digiuno del gol che durava da un anno (un solo centro in Eurora League a Varsavia). Si è sbloccato anche in campionato, a Parma il colpovittoria, poi la doppietta nel pari di San Siro con l’Inter. In mezzo anche due assist (pro Mauri), nel successo con l’Atalanta. È l’astro nascente della Lazio. Creatività e fiuto del gol: si sta rivelando l’acquisto pregustato nel 2013 quando venne inseguito per 6 mesi e pagato 9 milioni. «Voglio essere importante per la Lazio. Contro la Samp, che è una gran de squadra, dobbiamo vincere per mantene re il terzo posto».
IO VADO DI FRETTA
In una Sampdoria orfana, ahimè, di Gabbiadini, Mihajlovic punterà for te ancora una volta su Eder, uno dei brasiliani più... italiani del nostro campionato. Sinisa ha annunciato novità («preparo tre sorprese, scommettiamo che non le indovinate in for mazione?»), ma Eder rimane una splendida certezza. Soltanto lui e Okaka hanno giocato quest’anno tutte le partite, con il brasiliano rimasto in campo complessivamente per 1.214 minuti (con quattro reti all’attivo, tre in meno dell’ormai ex Gabbiadini), il quarto mi glior risultato del gruppo di Sinisa, dietro a Okaka, Palombo e De Silvestri. Di questa Samp, il brasiliano ha visto tutto, visto che a Genova era arrivato nella cupa stagione fra i cadetti, contribuendo poi in maniera deter minante alla vittoria nei playoff nel 2012, do po avere debuttato in maglia blucerchiata in casa del Gubbio. E’ storia di tre stagioni fa, eppure sembra un racconto d’altri tempi.
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Napoli, è Gabbiadini mania «Voglio un gol alla Juve»
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Tifosi in delirio, aeroporto bloccato, l’ex Sampdoria va via da un’uscita secondaria: «Quanto affetto: dovrò sdebitarmi e farò parlare il campo»
Mimmo Malfitano
NAPOLI M anolo Gabbiadini ha capito subito che cosa l’attende, appena sbarcato a Capodichino ha avuto modo di verificare che da queste parti il calcio viene prima di ogni altra cosa. E in vadere un aeroporto, con tutti i disagi provocati alle persone in partenza e in arrivo, lo dimo stra chiaramente: 200, 500, 1000 persone. Ciascuno ha contato a modo proprio. Resta il fatto che allo scalo napoleta no è atterrato un giovane pro mettente, un calciatore di 23 anni che, finora, ha dimostrato soltanto di avere discrete qua lità tecniche, che con il tempo sicuramente potrà migliorare, e non un Sivori (5.000 persone in delirio alla stazione di Mer gellina) o un Maradona (70.000 persone al San Paolo per salutarlo). Per la cronaca, l’attesa dei tifosi è stata co munque vana, perché l’appros simazione del servizio all’in terno dello scalo napoletano, ha consigliato alla sicurezza di utilizzare un’uscita secondaria per evitare al giocatore di re stare intrappolato nella calca che si sarebbe creata al suo passaggio. Commosso da tanto entusiasmo, il giocatore ha poi
Da sinistra, Manolo Gabbiadini, 23 anni, in maglia Napoli dopo le visite mediche, e la folla a Capodichino
MI DISPIACE NON AVER INCONTRATO I TIFOSI AZZURRI.
LA NAZIONALE? C’È PRIMA IL NAPOLI
MANOLO GABBIADINI ATTACCANTE NAPOLI dichiarato a Sky «Mi dispiace non aver potuto incontrare i ti fosi, li ringrazio di tanto entu siasmo. Mi piacerebbe segnare un gol alla Juventus per ripa garli. La nazionale? Ora penso a far bene col Napoli» LA RESPONSABILITÀ La gente da lui si aspetterà subito la dif ferenza. Ma bisognerà dargli del tempo per ambientarsi in una realtà collaudata, che do vrà aiutarlo a inserirsi senza chiedergli nulla di straordina rio. L’impressione, invece, è che intorno a questo ragazzo si siano create troppe aspettati ve, magari frettolose, mentre lui dovrà provare a vincere la concorrenza di gente come Mertens e Callejon, in attesa che Lorenzo Insigne ritorni a completa disposizione.
ALTERNATIVA Ci penserà Rafa Benitez, in ogni modo, a gestir ne l’inserimento nel gruppo.
Gli ultimi sei mesi alla Samp doria li ha vissuti a fasi alterne, Sinisa Mihajlovic non gli ha ga rantito quella continuità che il ragazzo pensava di meritare, perché spesso gli ha preferito la coppia EderOkaka. Nono stante la precarietà, Gabbiadi ni ha segnato 7 reti in campio nato (13 presenze) e 2 in coppa Italia, in altrettante partite. Il Napoli lo ha ingaggiato per col mare il vuoto sulla sinistra cre atosi con l’infortunio di Insi gne, anche se il tecnico doria no l’ha spesso utilizzato a de stra per favorirne i rientri e, dunque, le conclusioni di sini stro, essendo lui un mancino.
In quella posizione, però, Beni tez utilizza Callejon che calcia bene anche di sinistro e potreb be spostarsi sulla fascia oppo sta. Insomma, di alternative ne ha a disposizione tante l’alle natore spagnolo. Dopo l’infor tunio di Insigne è toccato a Dries Mertens giocare in quel ruolo, ma le prestazione del belga non sono state convin centi.
CONTRO LA JUVE Dovrà atten dere domenica, Gabbiadini, per l’esordio con la maglia del Napoli, dovendo scontare una giornata di squalifica. E’ pro babile che Benitez non lo porti a Cesena, dove domani sera (ore 18) il Napoli riprenderà a difendere il terzo posto che oc cupa insieme con Lazio e Sam pdoria. Oggi, il ragazzo si sot toporrà alle visite mediche e da mercoledì verrà aggregato al gruppo. L’esordio potrebbe av venire proprio contro la Juve, che fino a sabato ne aveva la comproprietà e che prima di Natale ha già incassato un suo fantastico gol nell’11 contro la Sampdoria.
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TACCUINO
CHIEVO Manto rifatto contro il Torino
Domani a Verona i giocherà su un manto erboso completamente nuovo la partita Chievo-Torino.
La sostituzione si è resa necessaria in seguito al forte deterioramento subito dal campo del Bentegodi, I lavori si sono sviluppati in più fasi, dallo smaltimento del tappeto erboso al ripristino dell’impianto di riscaldamento, dal riposizionamento delle quote del sottofondo in sabbia al posizionamento del nuovo manto erboso.
CALCIO FEMMINILE Coppa Italia agli ottavi
L’attività di calcio femminile riprende domani con gli ottavi di finale della coppa Italia (ore 14.30): Acese-Domina Napoli, Res Roma-Pink Bari, Firenze Riviera di Romagna, Reggiana Verona, Torres-Mozzanica, Alba-Brescia, Amicizia Lagaccio-Inter; Marcon Tavagnacco (ore 15.30)
IN CAMPANIA Petardi in campo a S.Antonio Abate
Incidenti in Sant’Antonio Abate- Nocerina terminata 1 0, gara valevole per il campionato di Eccellenza campana. Nel primo tempo i tifosi ospiti hanno lanciato 12 petardi. Nell’intervallo hanno poi rotto un cancello per entrare, ma la Polizia ha evitando il peggio impedendo contatti fra le tifoserie.
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ne ha realizzate su azione solo una (le altre su piazzati).
Massimo Cecchini
ROMA S e volessimo usare un ger go movimentista in stile anni Settanta, potremmo definire questo articolo una sorta di controinformazione persino un po’ imbarazzante.
Perché l’informazione «tout court», d’altronde, sarebbe ine vitabilmente a senso unico. Con la sfida tra Udinese e Roma che incombe, come fare a discutere due monumenti in cammino co me Totò Di Natale e Francesco (Checco) Totti?
CHE NUMERI Basterebbe pensa re che in un calcio di Serie A anemico ormai di campioni, il capitano bianconero ha realiz zato 201 gol nel massimo cam pionato in 404 partite e quello giallorosso 237 in 571 presen ze, dopo aver trascorso più di metà carriera giocando tre quartista e pensando perciò più a far segnare gli altri che se stes so. Il resto è quasi una conse guenza: due titoli di capocan noniere della A per Di Natale, uno (con Scarpa d’Oro) per Tot ti e, soprattutto, una valanga di reti bellissime che tuttora riem piono per ore il palinsesto di in finite trasmissioni televisive.
Non è un caso che entrambi sia no rispettivamente settimo (il bianconero) e secondo nella classifica dei cannonieri della Serie A di tutti i tempi guidata da Silvio Piola. Se invece consi deriamo solo i calciatori in atti vità la coppia non ha rivali: pri mo (il giallorosso) e secondo in classifica, con sfide incrociate – cominciate nel 2003 – spesso ricche di gol. Totti infatti al l’Udinese (Coppe comprese) ha segnato complessivamente 16 volte e Di Natale 14 ai gialloros si. Domanda: se non avessero giocato solo alla Roma (Chec co) e ad Empoli e a Udine (To tò), quanto avrebbero vinto?
Totò Di Natale, 37 anni, all’Udinese dal 2004 e Francesco Totti, 38 anni, alla ventitreesima stagione consecutiva nella Roma
AP ACTIVA
Il calcio di Totò e Checco «Noi, infiniti e cannibali»
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Tra gol e primati Di Natale e Totti illuminano ancora Udinese e Roma Ma personalità e rendimento mandano in crisi i loro possibili eredi
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i titoli di capocannoniere in Serie A per Di Natale: nel 2009 10 con 29 reti e nella stagione successiva con 28. Nello scorso torneo ha chiuso a quota 17
ETÀ E LIMITI Con queste cre denziali e questa fedeltà, non sorprende che l’adorazione del le rispettive tifoserie sia totale.
Ma nei rispettivi ambienti, c’è chi segnala un rovescio della medaglia. Totti ha 38 anni, Di Natale 37, e se il bianconero ha dato a volte segnali d’addio, il giallorosso non ci pensa. Il tem po però sta chiedendo in qual che modo conto a entrambi. In questa stagione Totò ha giocato 16 partite in campionato se gnando 8 reti (più 1 presenza e 4 reti in Coppa Italia; Checco 11 in campionato realizzando 2 gol (più 5 presenze e 2 gol in Champions). In apparenza sem pre unici e infiniti, anche se si scopre che Di Natale ha messo a segno 91 dei suoi ultimo 100 gol solo in casa, mentre Totti in questa stagione delle sue 4 reti 5
i trofei di Totti con la Roma: lo scudetto nel 2000-01, la Coppa Italia nel 2006-07 e nel 2007-08 e la Supercoppa Italiana nel 2001-02 e nel 2007-08
EREDI IN CRISI Se il capitano della Roma, poi, ha una duttili tà tattica che gli consente di gio care con chiunque, non è un mi stero che quello dell’Udinese, da quando è passato a fare il centravanti (circa quattro an ni), prediliga moduli che non prevedono troppi compagni a pestargli i piedi. Inoltre, se con sideriamo che la personalità dei due è grande, non meraviglia che anche quest’anno i loro pos sibili e potenziali alter ego siano assai malinconici. Non è un ca so, in fondo, che Muriel e De stro siano accomunati dal fatto di essere al centro di voci di mercato che li vogliono in par tenza: subito il colombiano e in estate per l’italiano. Mettere in panchina Di Natale e Totti – e soprattutto lasciarceli, a dispet to delle prestazioni, per dare continuità ai loro eredi veri o presunti – non è impresa facile, anche se a livello di personalità entrambi hanno dimostrato delle carenze evidenti. Come dire, quasi un avviso all’urugua iano Mendez (ieri arrivato a Ro ma per essere girato a Perugia) e all’argentino Ponce (che sbar cherà in estate in giallorosso).
Morale? Alla fine Stramaccioni e Garcia hanno scelto la linea di un impiego diversificato: Di Na tale gioca spesso ma in casa sempre, mentre Totti è sempre in campo nei match che conta no. Perciò, pur con tutto il ri spetto per l’Udinese, al momen to Destro dovrebbe giocare al Friuli, mentre il capitano si scal da in vista del derby di domeni ca con la Lazio. Ma 90 minuti sono lunghi e così occhio di nuovo agli incroci magici dal profumo di gol. Avviso: gli ere di, se esistono, meglio si diano una mossa. Perché con Totò e Checco a Udine e Roma il futuro fa presto a diventare passato.
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Serie A
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Fiorentina-Neto separati in casa Club e tifosi sono arrabbiati
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Il portiere, pronto a firmare per la Juve, verso la tribuna. I viola ora valutano Brkic
Giovanni Sardelli
FIRENZE S eparato in casa. E pronto al paraorecchie. L’argo mento Neto ha accompa gnato le feste dei tifosi viola, impennandosi ulteriormente nei primi giorni del nuovo an no. Dopo l’ufficialità della rot tura, il vaso degli scenari può essere aperto. Come noto, oggi a Firenze piomberanno il pa tron Andrea Della Valle e il pre sidente Cognigni. A loro il com pito di stabilire i prossimi passi, in accordo con lo staff tecnico.
Insieme a Montella verrà quin di delineata la strategia da te nere nei confronti del brasilia no. A partire da Parma.
MALUMORE La società è rima sta delusa per il no al rinnovo. I tifosi l’hanno presa anche peg gio, nonostante la notizia fosse nell’aria da un bel po’. Indub biamente anche la più che pro babile destinazione futura (Ju ventus) ha contribuito ad appe santire l’aria. Su siti e social network «irriconoscenza» ed «ingratitudine» sono i concetti che si accavallano con maggior frequenza. E, seppur anonimo, ieri è apparso anche uno stri scione sui cancelli del Franchi: «Protetto, coccolato, difeso. Per Neto tutto questo non ha pe so…» il testo della scritta rossa sul lenzuolo bianco. Giusto se gnalare che in mezzo alla va langa di offese per il calciatore, c’è anche chi ha attribuito parte della colpa alla tempistica (len ta) dell’offerta finale. Manife stando preoccupazione per i prossimi casi teoricamente spi nosi. Babacar e Savic, entrambi in scadenza nel giugno 2016.
DECISIONI Oggi., quindi, maxi riunione tra proprietà e parte tecnica. La società farà capire i propri intendimenti, ma lasce rà autonomia decisionale all’al lenatore. Come già accaduto in passato con il caso Montolivo. Il centrocampista giocò titolare tutta la stagione 201112 pur avendo comunicato l’addio a parametro zero al termine della stagione. Montella per Neto stravede, avendolo difeso e pro tetto insieme a Della Valle nel periodo buio del brasiliano.
Con la piazza unita nel chiede
Norberto Murara Neto, 25 anni, alla Fiorentina dal gennaio 2011
ANSA i fischi dei propri sostenitori in un ruolo delicato come quello del portiere, però, potrebbe non essere molto semplice. Tut ti argomenti che verranno trat tati oggi.
Lo striscione appeso ieri al Franchi
re un portiere titolare diverso.
«Non ho problemi a far giocare un calciatore in scadenza, a patto di vederlo sereno» disse l’Aeroplanino prima di Natale.
Neto è ragazzo serio e posato: dopo la pioggia di critiche del passato ha persino spalle più larghe del normale. Giocare tra ATTESA TATA, NO SEPE Ballot taggio aperto, quindi. Se Neto dovesse finir fuori, in porta an drebbe Tatarusanu. Portiere di Coppa (in Europa League gioca lui) e titolare della nazionale romena. Ma fermo a zero minu ti in A. Monitorato Brkic (Udi nese), sfumato Sepe (classe 1991): il portiere, in prestito ad Empoli, rinnoverà con il Napoli.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL BRASILIANO Da brocco a eroe La scalata iniziò fermando Marchisio Alessandra Gozzini
MILANO N eto è l’uomo delle sca late: per prima cosa ha dovuto risalire le ge rarchie. Quattro anni fa faceva il terzo portiere alla Fiorenti na, vice del vice del numero uno. A inizio novembre 2010, durante una spettacolare ro vesciata in allenamento, il ti tolare Frey atterra sul ginoc chio rendendo necessaria la terza operazione al crociato della carriera. Alla fine dello stesso mese, in una trasferta non banale di campionato (cioè contro la Juventus) il vi ce Boruc si allunga in una pa rata: sublussazione alla spal la. Alla Fiorentina serve un nuovo titolare, si apre il mer cato d’inverno e Pantaleo Cor vino, ex d.s. viola, vola in Bra sile, dove aveva già pescato Matos e preso appunti su Felipe Melo. La botte ga dell’Atletico Para naense ha merce carissima, per stile può essere para gonata al nego zio Udinese: Ne to è un giovanis simo titolare, Cor vino lo convince con la promessa di un futuro da big viola e un contratto da 400 mila euro. TRIONFO Neto è poi dovuto ri partire dai suoi stessi errori: fini rà quella stagione in panchina (lo stop di Boruc si rivela meno serio del previsto), e inizierà a sedere anche i due campionati successi vi, ancora riserva di Boruc e poi di Viviano. Nell’estate del 2013 gli affidano la porta ma dimentica di chiuderla: trema a fine agosto contro il Grasshopper (retropas saggio horror sul piede di Ben Khalifa, gol), e si ripete a fine set tembre quando è maldestro com plice del colpo Gobbi, che in Fio rentinaParma fa 22 nel recupe ro. La curva che lo fischia e ne in voca un sostituto lo porterà poi in trionfo: nel ritorno della semifi nale di coppa Italia contro l’Udi nese compie un miracolo su Mu riel. Neto, uomo di fede, è ora be atificato: «In questi anni difficili mi ha aiutato la mia ragazza Maira. Sen za di lei mi sarei buttato dalla finestra». La Fio rentina è in finale, i com pagni lo lodano e lo stadio lo invoca. Altri prodigi lo porteran no a infrangere una serie di record di im battibilità viola. Ah, ha scalata era ini ziata il 20 ottobre 2013: aveva stop pato Marchisio e permesso il triplo show di Pepito.
Si, era Fiorenti naJuventus.
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IL BLOG
DELLA SERIE A
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Rifinitura a porte chiuse oggi per il Sassuolo, che domani sfida il Milan a San Siro: ieri per i neroverdi di Di Francesco riscaldamento, sviluppo manovra ed esercitazioni sulle palle inattive. Hanno lavorato a parte Ettore Gliozzi e Thomas Manfredini (influenzato)
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QUAGLIA-AMAURI
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E IL DEBUTTANTE
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GASTON SILVA
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PER IL COLPACCIO
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L’italo brasiliano anche a Verona va a caccia del primo gol in campionato dopo i due in Europa League
TORINO
Fabio Quagliarella, 31 anni, nato a Castellammare di Stabia, punto fermo dell’attacco
LAPRESSE
Francesco Bramardo
U n veterano over 34 e un debuttante in Serie A poco più che ventenne.
Giampiero Ventura, in attesa delle novità di mercato, per la sfida contro il Chievo dovrà far legna con la rosa allestita in estate, con qualche errore di valutazione di troppo. A Vero na i granata dovranno fare a meno di Moretti, lo stakanovi sta sempre presente (23 pre senze tra campionato ed Euro pa League) fino allo stop per squalifica. Un’assenza impor tante per il reparto arretrato, non soltanto per il minutaggio e per il ruolo, ma per la sicurez za che ha regalato a tutta la di fesa, sempre presente quando c’è da dare una mano in area di rigore. L’altro rebus l’allenato re del Torino se lo porta dietro dall’inizio dell’anno, il dubbio su chi assegnare la seconda maglia di attaccante al fianco di Quagliarella, o se giocare addirittura con una sola punta.
DEBUTTO Ieri la squadra ha ef fettuato un allenamento tatti co alla Sisport e nella partitella l’allenatore genovese ha mi schiato le carte. Nel ruolo di marcatore di sinistra si sono al ternati sia Gaston Silva che Bo vo, i più indicati a coprire il vuoto lasciato da Moretti. Per l’uruguaiano Gaston Silva si tratterebbe di interpretare il ruolo naturale ricoperto in pa tria, nel Defensor, club con il quale aveva conquistato le se mifinali della Coppa Liberta dores e sarebbe il suo debutto nel nostro massimo campiona to. Maluccio la prima in Euro pa League con il Bruges, un crescendo nelle gare successi ve per il ventenne, fino alla buona prestazione con assist e gol al Copenaghen. Cesare Bo vo è l’alternativa, in questo ca so a suo favore gioca l’espe rienza, anche se verrebbe ridi segnata la difesa con lui a sini s t r a , G l i k c e n t r a l e e Maksimovic a destra.
AMAURI La seconda maglia in attacco come partner di Qua gliarella potrebbe finire ad Amauri. Fuori dai radar Lar rondo e Barreto, sul mercato, l’attaccante italobrasiliano è in vantaggio su Martinez per un posto da titolare. L’italobrasi liano, un ex al Bentegodi (ha giocato con il Chievo dal 2003 al 2006, 90 partite e17 gol), in maglia granata è ancora alla ri cerca del primo gol in campio nato (ha segnato due volte in Europa League). Da sfatare an che un altro tabù per l’attac cante, che non ha mai segnato contro la sua ex squadra in no ve partite giocate con maglie diverse.
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ZOLA VERSO LA PRIMA «CONTRO IL PALERMO
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CURIAMO I DETTAGLI
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E STIAMO COMPATTI»
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CAGLIARI
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HELLAS IN ALLARME:
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TONI K.O. A UN PIEDE
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MANDORLINI PENSA
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A LANCIARE NENÉ
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VERONA
Il tecnico Gianfranco Zola, 48 anni
LAPRESSE
Mario Frongia
ASSEMINI (CAGLIARI) I l dubbio Sau è l’ultimo dettaglio di un gruppo che riparte carico a mille. Il Cagliari di Zola accelera. Oggi dopo la rifinitura si saprà se la punta sarà con vocata per la trasferta di Palermo. Impe gnato con un programma specifico per chiudere i conti con la distrazione di pri mo grado all’adduttore della coscia de stra, Sau è assente dal 9 novembre, ma tch con il Genoa. Da allora, anche per il suo k.o., la squadra ha sofferto e non po co. Dal bomber in forse — ma per il Cese na al Sant’Elia l’11 gennaio, dovrebbe es serci — al cambio di passo. E di mentali tà. Ad Asseminello il ritmo è mutato. Zo la ha chiesto ai suoi di giocare sereni e concentrati. «Con la testa pesante non si va da nessuna parte. Stiamo bene — dice l’allenatore — abbiamo lavorato con en tusiasmo». Il campionato è lungo, c’è tempo per voltare pagina. «Dobbiamo curare i dettagli e stare compatti. Il resto, non conta». Ovvero, la classifica non si guarda. E guai a chi vede il Barbera come l’ultima spiaggia. Il lavoro guidato dal preparatore Rapetti (ex di Leonardo, Ga sperini e Mourinho) è nitido: più intensi tà e meno quantità. Sul piano della con dizione, Cossu e soci stanno bene.
MERCATO Con Brkic (Udinese) che pren de tempo, il d.s. Marroccu tiene d’occhio Padelli (Torino), Bardi (Livorno) e Avra mov (Atalanta). Rallenty anche su Diaki tè (Deportivo), Pavoletti (Sassuolo) e Fa raoni (Udinese). Ma si registra una new entry: Gonzalez (difensore, Verona) en tra nell’orbita rossoblù.
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Luca Toni, 37, seconda stagione a Verona
PLPRESS
Matteo Fontana
VERONA H ellas in allarme: Luca Toni è in dubbio per Empoli. L’impiego del centravanti per la prima partita del 2015, al Ca stellani, è incerto.Le probabilità per il suo utilizzo si sono ridotte dopo l’ultimo allena mento del Verona al centro Paradiso di Pe schiera del Garda. A pesare sulla condizione di Toni è una botta a un piede nel derby con il Chievo. Ha resistito finché ha potuto, la pun ta dell’Hellas, nella stracittadina, ma a metà secondo tempo ha dovuto arrendersi. E alla ripresa, dopo la sosta natalizia, le notizie non sono state piacevoli. Toni non si è mai prepa rato con il resto del gruppo, per lui, soltanto cure fisioterapiche e lavoro differenziato. Oggi è in programma la rifinitura, ma il suo impiego a Empoli è, al momento, da esclude re. Tanto più che il Verona, a gennaio, affron terà un calendario impegnativo: dopo l’Em poli, la partita in casa con il Parma e la dop pia sfida alla Juve, tra Coppa Italia e campio nato. In chiusura, la visita dell’Atalanta al Bentegodi. GRANDE APPORTO Proprio per questo moti vo diventerà necessario, per Mandorlini, centellinare Toni. Presenza a cui è difficile ri nunciare, dato l’apporto offerto all’Hellas in un anno e mezzo, da quando è stato ingag giato, nel luglio 2013. Nel 2014 sono stati 19, compresa la Coppa Italia, i gol segnati da Lu ca. Meglio di lui, in un anno solare, nella sto ria del Verona hanno fatto soltanto Domeni co Penzo (21 reti nel 1982) e Preben Elkjaer, arrivato a quota 20 nel 1985, l’anno dello scudetto. Non dovesse rientrare in extremis a Empoli, al suo posto verrebbe schierato Nené.
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IL NAPOLI RESTA
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LA BESTIA NERA:
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CI VOGLIONO
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I GOL DI ALMEIDA
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Hugo Almeida, 30 anni, attaccante portoghese del Cesena
IPP 1
Al Manuzzi contro gli azzurri 40 anni senza successi: il portoghese deve svegliarsi al più presto
che nell’ultimo turno di cam pionato, prima della sosta na talizia, ha dato segni di rinasci ta conquistando nel recupero della partita contro il Sassuolo un pareggio voluto e meritato.
Di Carlo attende il primo squil lo di Hugo Almeida, il giocato re più quotato per curriculum dell’organico cesenate.
CESENA Andrea Tosi
N ella rincorsa alla salvez za, il Cesena comincia il nuovo anno contro l’av versario storicamente più osti co. Perché il Napoli, da quaran t’ anni ad oggi, cioè dalla pri mavera del 1974 quando risale la prima sfida tra le due squa dre, ha sempre fatto risultato.
In particolare, nei quindici pre cedenti scontri diretti giocati al Manuzzi tra serie A e B, il bi lancio parla di 8 pareggi e 7 vit torie degli azzurri: il Napoli è la bestia nera del Cesena che ha battuto la squadra di Beni tez solo una volta, in un’ami chevole di Ferragosto, ma non l’ha mai superata in confronti ufficiali, né in casa né altrove.
SEGNI DI RINASCITA Provare a spezzare questo tabù è una missione difficile ma non im possibile per questo Cesena, CONCRETEZZA L’attaccante portoghese, approdato in terra romagnola sul mercato degli svincolati con una preparazio ne approssimativa, ancora non si è calato nei ritmi della serie A e nelle esigenze tattiche del club bianconero, facendo ve dere soltanto qualche sprazzo del suo talento ma senza mai trovare la via della rete. Un as so così non serve alla causa ce senate, perciò Almeida deve diventare più concreto e deve farlo in fretta. Non c’è tempo per altri passi falsi. Di sicuro, gli serve un gol per sbloccarsi e imboccare la strada giusta, ma gari proprio contro una big. Il camminoi della salvezza passa da lui, altrimenti bisognerà trovare un’alternativa. Il mer cato di gennaio infatti potreb be spingere Almeida su altri li di (ci sono rumors che lo da rebbero in Grecia), ma a Cese na lo aspettano ancora per imprimere una svolta alla clas sifica.
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I NUMERI
3
le vittorie del Chievo nei 12 confronti di Serie A contro il Torino, tutte ottenute in casa.
Dal febbraio 2007 il Chievo non vince in A con i granata
9
le sconfitte del Cesena: i bianconeri hanno vinto al debutto contro il Parma e basta (1-0). In tutte le altre 15 partite hanno incassato gol
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le sfide tra Palermo e Cagliari in Serie A: i rosanero hanno vinto 7 volte, i rossoblù 9 volte. Dall’aprile 2007 i sardi non si impongono in Sicilia
RITIFERÒ PER LA ROMA AL 91’, PRIMA L’UDINESE DARÀ TUTTO
ANDREA STRAMACCIONI ALLENATORE UDINESE
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 19
Magic +3
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Campionato
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GIORNATA
a
Atalanta senza gol lontano da casa?
«Ci penserà Denis»
1
I nerazzurri non segnano in trasferta da 653’ Colantuono: «Fare 0-0 o 3-3 per me è uguale» Col Genoa non c’è Pinilla, il tecnico carica il Tanque
IL PROGRAMMA
OGGI Lazio-Sampdoria
ore 20.45
DOMANI Udinese-Roma
ore 12.30
Chievo-Torino, Empoli-Verona, Genoa-Atalanta, Milan-Sassuolo, Palermo-Cagliari, Parma-Fiorentina
ore 15
Cesena-Napoli
ore 18
Juventus-Inter
ore 21
CLASSIFICA
SQUADRE PT G PARTITE V N P RETI F S JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI SAMPDORIA GENOA MILAN FIORENTINA UDINESE PALERMO
39 16 12 3 1 34 7 36 16 11 3 2 28 11 27 16 8 3 5 28 19 27 16 7 6 3 28 20 27 16 6 9 1 22 14 26 16 7 5 4 21 15 25 16 6 7 3 25 18 24 16 6 6 4 21 13 22 16 6 4 6 20 22 22 16 5 7 4 22 26
INTER SASSUOLO EMPOLI TORINO VERONA CHIEVO
21 16 5 6 5 25 23 20 16 4 8 4 17 21 17 16 3 8 5 17 22 17 16 4 5 7 12 18 17 16 4 5 7 18 27 16 16 4 4 8 12 19
ATALANTA CAGLIARI CESENA
15 16 3 6 7 11 21 12 16 2 6 8 21 29 9 16 1 6 9 13 30
PARMA (-1)
6 16 2 1 13 16 36 * 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
18
a
GIORNATA
Sabato 10 gennaio
SASSUOLO-UDINESE (ore 18) TORINO-MILAN (ore 20.45)
Domenica 11 gennaio, ore 15
INTER-GENOA (ore 12.30) ATALANTA-CHIEVO CAGLIARI-CESENA FIORENTINA-PALERMO ROMA-LAZIO SAMPDORIA-EMPOLI VERONA-PARMA NAPOLI-JUVENTUS (ore 20.45)
Matteo Spini
BERGAMO S ette e non più. È quello che si augura l’Atalanta, che da sette trasferte di fila non trova la via del gol e che è partita per Genova con l’intenzione di interrompere l’astinenza: domani saranno centoquattordici giorni senza reti lontano dal Comunale, vi sto che l’unica partita con al meno un suo marcatore nel ta bellino risale allo scorso 14 set tembre e a CagliariAtalanta, primo impegno stagionale fuo ri casa.
NUOVI GOL?
Quasi quattro me si e 653’ dopo la rete di Boakye al Sant’Elia, i bergamaschi ri vedono il rossoblù, ma quello del Genoa, una delle squadre più sorprendenti del campio nato: non proprio l’occasione migliore per sperare di tornare a esultare. Senza gol non si vin ce, ma Stefano Colantuono ta glia corto: «Più che ai numeri dobbiamo pensare a fare punti: la nostra unica preoccupazione è muovere la classifica, dunque 00 o 33 sarebbe la stessa cosa.
Poi, chiaramente, senza segna re non si può vincere». La spe ranza viene dall’attacco: il mercato ha regalato Pinilla (che però domani non gioche rà), l’ultima del 2014 ha risve gliato Denis: «La sua doppietta contro il Palermo è importante a livello mentale. Pinilla lo cer cavamo da tempo, è un gioca tore di grande qualità, che può dare una mano al nostro repar to offensivo: è stata brava la so cietà a muoversi in anticipo, anticipando la concorrenza di altri club. I due insieme? Valu teremo, è possibile», continua il tecnico nerazzurro.
MISSIONE GENOA L’Atalanta è partita ieri pomeriggio in pull man per Genova, dove oggi ef
I dubbi di Gasperini: esterno destro e sostituto di Perotti
GENOVA (a.d.r.) Gian Piero Gasperini ha un solo problema: sostituire lo squalificato Perotti in attacco. Due le soluzioni sperimentate in questi ultimi giorni di lavoro sul campo dal tecnico rossoblù: con Lestienne o Fetfatzidis sulla corsia di sinistra al fianco di Matri e Iago Falque, quest’ultimo ieri festeggiato per il suo venticinquesimo compleanno. Altro dubbio a centrocampo, tra Sturaro ed Edenilson. Sarà decisivo per le scelte del tecnico l’allenamento in programma oggi pomeriggio al Signorini di Pegli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA fettuerà la rifinitura: un segna le ulteriore che la prima partita del 2015 è ritenuta molto im portante. «Da questa seconda parte del campionato mi aspet to qualcosa in più, in linea con il girone di ritorno della scorsa stagione: dobbiamo fare me glio e abbellire la nostra classi fica. Il Genoa in estate si è rin forzato e sta facendo benissi mo: in casa ha battuto Juven tus e Milan e fatto soffrire un po’ tutti, servirà una partita in telligente e attenta». Senza prendersi troppi rischi: proba bile la riproposizione di Zappa costa esterno alto davanti a Bellini, con Moralez a sinistra e Bianchi insieme a Denis. In panchina Gomez, non convo cato Pinilla: «Starà ad allenarsi a Zingonia, è ovvio visto che proviene dalla squadra che an diamo ad affrontare», ha detto
German Denis, 33 anni, attaccante e capitano dell’Atalanta
ANSA Colantuono, che per la prima volta porterà in panchina Ros seti, reduce da un lungo infor tunio. Dato statistico: le ultime tre sfide tra Genoa e Atalanta al Ferraris e le ultime tre in as soluto si sono chiuse in parità.
Nessuno 00, nessuna sconfit ta: vista la serie da cui è redu ce, l’Atalanta non disdegnereb be un replay.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMANI ore 15 a Genova STADIO Ferraris 1. PERIN 8. BURDISSO 14. RONCAGLIA 91. BERTOLACCI 4. DE MAIO 88. RINCON 13 ANTONELLI 16 LESTIENNE
1
1,90
X
3,10
2
4,20
77. ZAPPACOSTA ARBITRO
Irrati
ASSISTENTI
Vuoto-Ranghetti
IV
Di Fiore
ADD.
Rocchi-Di Paolo
PREZZI
da 11 a 101 euro
TV
Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 2 HD
9 MATRI 69. STURARO 9. BIANCHI 6. BELLINI 24 IAGO 16. BASELLI 19. DENIS 2. STENDARDO 17. CARMONA
26 PUNTI
11. MORALEZ
GENOA
3-4-3
93. DRAMÉ PANCHINA
23 Lamanna, 39 Sommariva, 5 Izzo, 3 Antonini, 87 Rosi, 21 Edenilson, 92 Mussis, 33 Kucka, 18 Fetfatzidis.
ALLENATORE
Gasperini.
BALLOTTAGGI
Sturaro-Edenilson 60-40%, Lestienne-Fetfatzidis 60-40%.
SQUALIFICATI
Perotti (3).
DIFFIDATI
Antonelli, De Maio, Iago, Rincon, Roncaglia.
INDISPONIBILI
Marchese (20 giorni), Mandragora (5 giorni).
ALTRI
Tino Costa, Lucarini, Parente, Soprano, Santana, Panico.
DRITTE SÌ
Matri
NO
Sturaro
29. BENALOUANE 57. SPORTIELLO
15 PUNTI
ATALANTA
4-4-2
PANCHINA
1 Avramov, 20 Biava, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 31 Molina, 7 D’Alessandro, 25 Spinazzola, 10 A. Gomez, 27 Rosseti, 99 Boakye.
ALLENATORE
Colantuono.
BALLOTTAGGI
Bellini-Biava 65-35%, Bianchi-D’Alessandro 70-30%.
SQUALIFICATI
Cigarini (1).
DIFFIDATI
Boakye, Migliaccio, Benalouane, Carmona.
INDISPONIBILI
Estigarribia (4 mesi), Raimondi (4 mesi), Cherubin (7 giorni).
ALTRI
Frezzolini, Pinilla.
DRITTE SÌ
Zappacosta
NO
Bellini
DAMMI IL 5 LE SICUREZZE
HIGUAIN
Se è quello della Supercoppa, si sbranerà il Cesena in un boccone
EL SHAARAWY
Sarà caricato dalla doppietta al Real...
RADU
È rientrato benissimo dall’infortunio
VAZQUEZ
Ha chiuso il 2014 alla grande
BIZZARRI
Viaggia a una media voto impressionante
5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO
MARCATORI
10 RETI Tevez (2, Juventus).
8 RETI Icardi (2, Inter); Menez (4, Milan); Callejon (Napoli); Di Natale (Udinese).
7 RETI Higuain (1, Napoli); Dybala (1, Palermo); Gabbiadini (Sampdoria).
6 RETI Matri (Genoa); Djordjevic e Mauri (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1, Roma).
5 RETI Osvaldo (Inter); Vidal (2, Juventus); Vazquez (Palermo); Cassano (1, Parma); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese); Toni (2, Verona).
4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Defrel (Cesena); Paloschi (Chievo); Tonelli (Empoli); Babacar (Fiorentina); Kovacic (Inter); Llorente e Morata (Juventus); Zapata (Napoli); Rigoni (Palermo); Destro (Roma); Eder (1, Sampdoria); Glik e Quagliarella (Torino); Nico Lopez (Verona).
GAZZA
WEB
www.gazzetta.it
Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul sito rosa, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi di presentazione della Magic giornata.
NENE’
Vice-Toni? Sì, ma non ha ancora lasciato il segno quest’anno...
LESTIENNE
Chi si rivede: per ora è una delle delusioni
GOBBI
Interno di centrocampo? Mah...
CAMPAGNARO
Terzino contro la Juve: lasciate perdere...
PIRIS
La Roma gli evoca brutti ricordi...
20
Magic +3
R
Campionato
OGGI ore 20.45 a Roma STADIO Olimpico
1
1.75
X
3.35
2
4.75
27 PUNTI
8. BASTA 7. F. ANDERSON 23. EDER 26. RADU 22. MARCHETTI 3. DE VRIJ 16. PAROLO 27. CANA 19. LULIC 6. S. MAURI 24. LEDESMA 9. F. DJORDJEVIC 9. OKAKA
LAZIO
4-3-3
PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 13 Konko, 39 Cavanda, 17 Pereirinha, 23 Onazi, 20 Biglia, 32 Cataldi, 87 Candreva, 14 B. Keita, 11 Klose. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI S. Mauri-Candreva 70-30%, Ledesma-Biglia 70-30%, F. Djordjevic-Klose 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biglia, Cavanda, Marchetti, Radu. INDISPONIBILI Braafheid (50 giorni), Ciani (30 giorni), ALTRI Sculli, Tounkara.
DRITTE SÌ
F. Anderson
NO
Cana
19. REGINI
Ederson (10 giorni), Gentiletti (75 giorni), A. Gonzalez (15 giorni).
ARBITRO
Calvarese
ASSISTENTI
Meli-Galloni
IV
Di Liberatore
ADD.
Russo-Melchiori
PREZZI
da 10 a 150 euro
TV
Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD, Supercalcio HD; Premium Calcio HD
14. OBIANG 22. RIZZO 86. CACCIATORE 21. SORIANO 17. PALOMBO 28. GASTALDELLO
27 PUNTI
2. VIVIANO 5. ROMAGNOLI
SAMPDORIA
4-3-1-2
PANCHINA
33 Romero, 1 Da Costa, 44 Fornasier, 26 Silvestre, 10 Krsticic, 4 De Vitis, 6 Duncan, 32 Marchionni, 27 L. Djordjevic, 18 Bergessio, 77 Wszolek, 7 Fedato.
ALLENATORE
Mihajlovic.
BALLOTTAGGI
Gastaldello-Silvestre 60-40%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Eder, Okaka, Duncan, Silvestre.
INDISPONIBILI
De Silvestri (5 giorni).
ALTRI
Ivan, G. Sansone, Massolo.
DRITTE SÌ
Eder
NO
Viviano
DOMANI ore 12.30 a Udine STADIO Friuli
31. KARNEZIS 11. DOMIZZI 5. DANILO 89. PIRIS 19. GUILHERME 6. ALLAN 33. KONE 26. PASQUALE 10. DI NATALE 27. WIDMER 8. FERNANDES 22. DESTRO 7. ITURBE 4. NAINGGOLAN 1
4.20
X
3.35
2
1.85
ARBITRO
Guida
ASSISTENTI
Marzaloni-Crispo
IV
Paganessi
ADD.
Tagliavento Maresca
PREZZI
da 30 a 230 euro
TV
Sky Calcio 1 HD, Supercalcio HD; Premium Calcio
13. MAICON 8. LJAJIC
22 PUNTI
15. PJANIC
UDINESE
3-5-1-1
PANCHINA
1 Brkic, 22 Scuffet, 14 Belmonte, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 21 Hallberg, 77 Thereau, 82 Geijo.
ALLENATORE
Stramaccioni.
BALLOTTAGGI SQUALIFICATI
Pasquale-Gabriel Silva 60-40%, Fernandes-Geijo 55%-45%. Heurtaux (1), Pinzi (1).
25. HOLEBAS DIFFIDATI ALTRI DRITTE SÌ
Fernandes, Badu, Pasquale, Widmer.
INDISPONIBILI
Muriel (15 giorni), Wague (Coppa d’Africa), Badu (Coppa d’Africa), Evangelista (Sub 20), Zapata (Sub 20).
Meret, Faraoni, Coda, Jadson, Jaadi, Bochniewicz. Di Natale
NO
Guilherme
16. DE ROSSI 44. MANOLAS
36 PUNTI
23. ASTORI 26. DE SANCTIS
ROMA
4-3-3
PANCHINA
28 Skorupski, 1 Lobont, 50 Somma, 2 Yanga-Mbiwa, 35 Torosidis, 3 Cole, 82 Emanuleson, 6 Strootman, 32 Paredes, 24 Florenzi, 9 Borriello, 10 Totti.
ALLENATORE
Garcia.
BALLOTTAGGI
Iturbe-Florenzi 60-40%, Destro-Totti 60-40%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Nainggolan, De Rossi, Florenzi.
INDISPONIBILI
Balzaretti (da valutare), Castan (da valutare), Uçan (3 giorni), Keita (Coppa d’Africa), Gervinho (Coppa d’Africa), Sanabria (Sub 20).
ALTRI
Curci.
DRITTE SÌ
Nainggolan
NO
Astori
DOMANI ore 15 a Milano STADIO San Siro 13. RAMI
1
1,57
X
3,75
2
5,75
28. BONAVENTURA 2. DE SCIGLIO 33. ALEX 23. DIEGO LOPEZ 16. POLI 17. C. ZAPATA 4. MUNTARI 92. EL SHAARAWY 18. MONTOLIVO 7. MENEZ 25. BERARDI 10. ZAZA ARBITRO
Di Bello
ASSISTENTI
Preti-De Pinto
IV 8. BIONDINI
Vivenzi
ADD.
Mazzoleni-Fabbri
PREZZI
da 19 a 341 euro
TV
Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio 1 HD
11. VRSALJKO
25 PUNTI
MILAN
4-3-3
PANCHINA
32 Abbiati, 1 Agazzi, 20 Abate, 81 Zaccardo, 14 Albertazzi, 15 Essien, 8 Saponara, 98 Mastour, 19 Niang, 11 Pazzini.
ALLENATORE
Inzaghi.
BALLOTTAGGI
Rami-Abate 60-40%.
SQUALIFICATI
Armero (1), De Jong (1), Mexes (1).
DIFFIDATI ALTRI DRITTE SÌ
Rami.
INDISPONIBILI
Cerci.
Honda (Coppa d’Asia), Bonera (da valutare), Van Ginkel (da valutare), Mexes (15 giorni).
Bonaventura
NO
De Sciglio
17. N. SANSONE 4. MAGNANELLI 28. CANNAVARO
20 PUNTI
7. MISSIROLI 31. PELUSO 47. CONSIGLI 15. ACERBI
SASSUOLO
4-3-3
PANCHINA
1 Pomini, 16 Polito, 3 Longhi, 5 Antei, 20 Bianco, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Chibsah, 33 Brighi, 14 Pavoletti, 83 Floro Flores, 99 Floccari.
ALLENATORE
Di Francesco.
BALLOTTAGGI
Biondini-Brighi-Chibsah 65-20-15%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Taider, Vrsaljko, Floro Flores.
INDISPONIBILI
Pegolo (60 giorni), Manfredini (45 giorni), Taider (Coppa d’Africa).
ALTRI
Celeste, Ariaudo, Gliozzi, Sereni
DRITTE SÌ
Zaza
NO
Peluso
DOMANI ore 15 a Palermo STADIO Barbera
70. SORRENTINO 12. G. GONZALEZ 6. MUNOZ 23. FEDDAL 25. MARESCA 8 E. BARRETO 7. LAZAAR 9. DYBALA 27. RIGONI 89. MORGANELLA 20. VAZQUEZ 23. IBARBO 17. FARIAS 4. CRISETIG 1
1,90
X
3,35
2
4,00
ARBITRO
Peruzzo
ASSISTENTI
Cariolato-Carboni
IV
Passeri
ADD.
Gavillucci-Ripa
PREZZI
da 14 a 225 euro
TV
Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 5
21. BALZANO 7. COSSU
22 PUNTI
20. EKDAL
PALERMO
3-5-2
PANCHINA
1 Ujkani, 19 Terzi, 4 Andelkovic, 2 Vitiello, 3 E. Pisano, 13 Emerson, 21 Quaison, 18 Chochev 14 Della Rocca, 15 Bolzoni, 10 Joao Silva, 99 Belotti.
ALLENATORE
Iachini.
BALLOTTAGGI
Feddal-Andelkovic 70-30%.
SQUALIFICATI
nessuno
DIFFIDATI
nessuno.
INDISPONIBILI
Daprelà (15 giorni).
8. AVELAR ALTRI
Fulignati, Bamba, Ngoyi, Milanovic, Makienok, Bentivegna, Monteleone.
DRITTE SÌ
Vazquez
NO
Feddal
5. CONTI 32. CEPPITELLI
12 PUNTI
27. CRAGNO 15. ROSSETTINI
CAGLIARI
4-3-3
PANCHINA
1 Colombi, 14 F. Pisano, 3 Murru, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 16 Dessena, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 9 Longo, 13 Caio Rangel.
ALLENATORE
Zola.
BALLOTTAGGI
Balzano-F. Pisano 60-40%, Crisetig-Dessena 70-30%, Farias-Caio Rangel 70-30%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Balzano, Farìas, Ceppitelli, Cossu, Ekdal.
INDISPONIBILI
Sau (7 giorni).
ALTRI
Carboni, Muroni, Giorico, Barella, Loi.
DRITTE SÌ
Farìas
NO
Ceppitelli
PORTIERI
GIOCATORE
ABBIATI (MIL) AGAZZI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CORDAZ (PAR) CRAGNO (CAG) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) GILLET (TOR) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)
DIFENSORI
GIOCATORE
ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALBIOL (NAP) ALEX (MIL)
MAGIC MEDIA 5.31
4.50
5.97
5.50
4.69
4.62
5.40
5.12
4.25
4.56
5.50
5.00
6.00
4.93
4.83
5.17
3.25
5.25
4.38
5.86
6.20
4.50
4.79
3.82
5.54
5.44
4.96
4.75
5.31
3.17
5.09
6.25
4.29
4.88
3.35
MAGIC MESE 5.38
6.00
5.50
4.63
3.50
4.88
5.88
4.38
4.25
5.25
5.88
5.83
3.83
3.25
4.63
6.25
4.88
4.13
2.75
4.25
6.25
3.75
5.25
5.50
MEDIA VOTO 6.19
5.50
6.63
6.50
5.94
6.12
6.35
6.29
5.75
6.22
6.50
6.00
6.33
5.93
6.17
6.17
5.75
6.50
5.88
6.43
6.40
6.00
5.96
5.68
6.11
6.44
6.12
6.75
6.22
5.17
6.31
6.25
6.00
6.00
5.73
MAGIC CAMPO 4.88
3.50
5.88
5.00
5.13
4.75
5.10
5.17
2.50
5.06
6.00
5.00
6.13
5.33
5.00
5.13
2.50
5.00
6.00
5.75
5.75
5.50
4.38
4.21
5.42
6.30
4.30
4.50
5.13
3.25
5.00
9.00
4.93
4.33
3.67
OPTA INDEX
977 1018 321 434 384 1331 755 857 765 886 1023 591 631 418 409 497 669 680 709 948 325 436 812 1238 84 69 62 40 79 87 66 68 60 70 40 61 52 50 70 87 54 -
GAZZA INDEX
62
a a a a a a S a a a S a a S R
66 86
R a a a a a R a a a R a a a a
65 74 43
a a a a a a MEDIA VOTO 6.30
6.23
5.59
5.46
6.12
MAGIC MEDIA 6.60
6.32
5.41
5.39
5.88
MAGIC MESE 6.13
5.00
4.67
MAGIC CAMPO 6.30
6.80
5.38
5.25
5.67
OPTA INDEX
876 227 624 252
GAZZA INDEX
53 69 59 69 61
a a S a
ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ANTEI (SAS) ANTONINI (GEN) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BALZANO (CAG) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BELMONTE (UDI) BENALOUANE (ATA) BENEDETTI (CAG) BIANCHETTI (EMP) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACCIATORE (SAM) CACERES (JUV) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CASSANI (PAR) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHIELLINI (JUV) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (PAR) DE MAIO (GEN) DE SCIGLIO (MIL) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DODO' (INT) DOMIZZI (UDI) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EDIMAR (CHI) EMANUELSON (ROM) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAL) FELIPE (PAR) FORNASIER (SAM) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GASTALDELLO (SAM) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (VER) GONZALEZ G. (PAL) HEGAZI (FIO) HENRIQUE (NAP) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP)
5.64
5.59
5.75
5.92
5.92
6.19
5.73
5.73
6.12
5.83
6.00
5.00
5.85
5.88
6.00
5.45
6.30
6.00
5.50
5.50
5.00
6.00
5.94
6.25
5.50
5.67
5.94
5.63
6.17
5.00
6.00
5.54
5.85
6.08
5.69
5.61
5.71
5.67
6.12
6.07
5.67
6.00
5.45
5.93
5.70
5.57
6.19
5.46
5.50
6.25
5.38
5.94
5.69
5.56
5.80
5.77
5.86
5.83
6.00
4.90
5.27
5.89
6.00
6.17
5.68
5.53
5.75
5.75
6.33
5.94
6.04
5.70
6.88
5.75
6.06
5.00
5.81
5.88
5.94
5.18
6.37
5.80
5.20
5.50
5.00
6.04
5.81
6.25
5.25
5.50
5.69
5.50
6.00
5.00
5.58
5.42
5.70
5.92
5.62
5.50
5.58
5.83
6.47
6.27
6.56
5.88
5.18
5.80
5.70
5.43
6.96
5.35
5.40
6.45
5.38
6.19
5.62
5.59
5.60
5.70
5.82
5.83
6.31
4.70
5.32
5.75
6.00
6.58
-
598 503 25 1177 363 881 -37 982 859 571 247 495 643 264 68 910 525 537 35 1221 907 722 176 246 643 679 958 707 101 627 706 718 175 492 1010 362 682 1302 259 241 594 869 1094 920 279 293 316 82 163 993 -112 762 -130 698 70 58 46 64 74 53 62 77 74 65 52 60 83 76 46 71 59 64 62 56 75 76 41 55 63 46 68 74 46 72 50 76 72 71 61 91 44 63 35 59 63 77 37 78 56 -
S a a S S a S a a S S S a a S a a R a a S a S R R S a R R a S a S S S S a S a S S a S a S a a S R R S a R S S S a R 5.67
5.50
5.75
5.17
5.25
5.88
6.38
6.67
4.75
6.50
5.00
7.00
6.25
6.17
5.67
5.33
4.83
5.63
6.17
5.83
7.00
6.75
6.13
5.50
5.83
6.25
5.50
9.83
4.83
5.50
5.88
5.50
6.88
6.00
5.13
4.75
5.33
6.50
5.83
6.17
6.07
5.50
5.83
6.67
5.88
7.17
6.06
9.50
5.50
6.67
5.17
7.50
5.88
5.00
6.79
5.25
5.13
5.63
5.79
5.38
6.00
5.25
5.13
5.40
5.79
6.50
6.25
5.64
5.50
6.10
4.75
5.70
5.40
5.63
6.56
6.14
7.33
5.86
5.60
6.08
5.50
5.50
6.17
5.70
5.25
6.90
5.60
5.63
5.50
6.00
5.75
5.75
5.75
6.88
5.25
5.67
5.93
6.50
-
IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KONKO (LAZ) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) LUNA (VER) MAGGIO (NAP) MAGNUSSON (CES) MAICON (ROM) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARTIC (VER) MASIELLO (TOR) **MASIELLO A. (ATA) MAZZOTTA (CES) MBAYE (INT) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORGANELLA (PAL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) PALETTA (PAR) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (PAL) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAR) RISTOVSKI (PAR) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (ROM) SORENSEN (VER) STENDARDO (ATA) **STRINIC (NAP) TERRANOVA (SAS) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) TOROSIDIS (ROM)
6.38
5.83
5.66
5.00
5.93
5.25
5.83
5.77
6.17
6.00
5.29
5.67
5.75
5.60
6.22
5.68
6.19
5.90
5.58
5.69
5.56
5.83
5.65
5.50
5.62
5.84
5.83
6.05
6.00
5.50
5.25
6.08
5.33
5.90
5.50
5.50
5.46
6.11
5.62
5.64
5.25
5.25
6.00
5.92
5.83
6.00
5.50
6.25
5.64
5.50
5.83
6.04
5.81
5.56
5.83
5.56
4.88
5.87
5.50
6.22
6.00
5.88
5.83
6.19
5.70
6.09
6.15
6.38
5.50
5.56
5.00
5.96
5.25
5.83
5.82
6.53
6.00
5.29
5.63
5.67
5.60
6.22
5.71
6.04
5.93
5.25
5.50
5.56
5.83
5.65
5.50
5.56
6.00
5.75
6.00
5.21
6.29
5.38
5.55
4.75
5.19
5.88
6.12
6.13
6.00
4.50
5.00
5.96
5.33
5.90
5.31
5.31
5.50
5.50
6.50
5.64
5.33
6.06
6.79
6.06
5.38
5.67
5.62
4.88
5.90
5.50
6.44
5.71
5.88
5.87
6.56
5.60
6.25
6.00
386 695 585 771 177 794 320 718 508 1030 560 1009 791 925 765 362 192 138 725 379 187 838 373 572 -150 807 505 173 -28 408 519 485 240 988 902 913 990 1021 186 1359 135 564 167 736 1196 867 485 896 570 814 1003 457 1128 430 51 68 51 56 70 55 55 76 71 73 68 68 63 60 56 54 60 76 58 62 73 53 39 55 72 59 47 75 74 53 78 67 46 63 84 50 49 43 84 50 81 62 76 84 49
S a a a a S S a a S a R S S a S S a S a a S S R S a R a R a S S S S a a a a a S a S R a a a S a R a a S a R a R a S 6.50
5.50
4.25
5.50
5.33
5.50
4.75
5.67
6.33
5.75
5.67
5.63
6.00
5.67
5.67
5.50
6.75
6.00
5.88
6.00
5.25
5.25
5.25
5.17
6.75
5.00
5.25
6.13
6.17
7.25
7.13
7.38
5.25
5.38
7.25
5.50
5.67
6.00
6.25
6.38
7.13
6.88
5.50
7.00
3.50
5.44
5.00
5.56
5.00
6.13
5.71
7.00
5.83
5.64
5.88
5.60
6.25
5.64
5.80
5.93
5.67
5.38
5.38
6.00
5.88
5.50
5.17
6.56
5.92
6.08
6.00
4.50
4.00
6.30
6.00
5.67
5.25
5.63
5.21
6.67
6.00
5.83
5.50
5.13
6.00
5.92
6.38
5.50
5.38
6.50
5.33
5.67
6.00
6.71
5.38
5.20
5.67
5.75
4.50
5.94
5.00
5.80
6.25
5.50
5.88
6.25
5.50
6.56
5.92
VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI)
5.33
5.50
5.62
6.04
5.88
5.85
5.58
6.05
5.22
5.50
5.46
5.92
5.92
5.60
5.54
6.32
4.33
5.67
5.67
6.25
5.33
6.83
5.00
5.50
5.50
5.75
5.70
5.75
5.67
6.88
459 580 1242 638 390 1089 26 60 61 74 68 60 88
a R S a a a R
CENTROCAMPISTI
GIOCATORE MEDIA VOTO
ALLAN (UDI) ANTONELLI (GEN) AQUILANI (FIO) BADELJ (FIO) BARRETO E. (PAL) BASELLI (ATA) BASHA (TOR) BELLOMO (CHI) BENASSI (TOR) BERTOLACCI (GEN) BIDAOUI (PAR) BIGLIA (LAZ) BIONDINI (SAS) BIRSA (CHI) BOLZONI (PAL) BONAVENTURA (MIL) BRIENZA (CES) BRIGHI (SAS) CAIO RANGEL (CAG) CAMPANHARO (VER) CANDREVA (LAZ) CAPELLO (CAG) CARBONERO (CES) CARMONA (ATA) CASCIONE (CES) CATALDI (LAZ)
5.95
5.62
6.00
5.95
6.38
5.14
5.75
6.11
-
CHIBSAH (SAS) CHOCHEV (PAL)
6.00
5.90
CHRISTODOULOPOULOS (VER)
6.00
COFIE (CHI) COMAN (JUV) CONTI (CAG) COSSU (CAG) CRISETIG (CAG)
5.78
6.38
5.77
5.97
5.88
5.50
6.20
6.32
5.71
5.93
5.75
6.27
5.90
6.07
5.96
5.17
6.33
5.94
5.83
CROCE (EMP) CUADRADO (FIO) D'ALESSANDRO (ATA) DAVID LOPEZ (NAP) DE FEUDIS (CES) DE GUZMAN (NAP) DE ROSSI (ROM) DE VITIS (SAM) DELLA ROCCA (PAL) DESSENA (CAG) DONSAH (CAG) DUNCAN (SAM) EKDAL (CAG) EL KADDOURI (TOR) ESSIEN (MIL) FARNERUD (TOR) FELIPE ANDERSON (LAZ) FERNANDES (UDI) FERNANDEZ M. (FIO) FETFATZIDIS (GEN) FLORENZI (ROM) GARGANO (NAP) GAZZI (TOR)
6.10
5.70
6.12
5.68
5.58
5.83
6.12
5.86
6.19
6.08
5.89
5.96
5.75
5.90
5.91
5.75
6.05
6.55
6.50
6.10
6.29
5.96
MAGIC MEDIA 6.28
6.69
5.83
5.96
5.60
6.80
5.95
5.50
6.00
6.10
5.40
6.78
5.43
5.42
6.50
6.88
6.25
7.14
6.50
6.53
6.29
5.79
5.77
6.63
5.86
5.17
6.71
5.83
6.17
5.21
6.40
6.55
5.71
5.97
5.70
6.80
6.00
5.50
6.00
5.80
7.12
5.00
5.50
5.93
6.00
5.70
6.36
5.72
6.62
5.50
6.13
5.73
MAGIC MESE 6.13
6.83
6.00
5.50
7.00
4.67
5.50
5.50
5.75
5.50
5.75
5.63
6.50
9.13
7.50
8.63
6.00
5.67
5.17
7.63
5.83
8.25
6.63
6.25
5.75
6.13
7.25
5.33
5.75
5.50
4.67
5.50
4.63
5.75
7.13
5.00
5.38
5.33
MAGIC CAMPO 6.00
6.50
5.60
6.07
5.88
6.60
5.50
6.00
6.25
6.50
5.50
8.00
5.58
5.33
7.50
6.10
6.21
7.67
6.50
5.71
6.00
5.60
6.13
6.69
5.64
5.17
7.08
5.88
6.25
5.00
6.57
7.13
5.63
6.13
6.00
6.57
6.10
6.00
6.00
5.67
8.17
5.13
5.64
5.69
6.00
6.25
7.00
5.63
8.00
5.63
5.79
5.93
OPTA INDEX
572 1012 312 898 264 560 395 65 376 110 48 648 459 374 414 1264 506 1054 598 426 404 658 978 211 877 172 23 288 578 911 45 319 28 1007 378 342 199 452 297 429 441 391 999 101 668 523 267
GAZZA INDEX
65 79 53 80 56 76 56 48 86 63 73 63 57 64 59 67 80 52 52 82 61 75 51 58 73 70 48 70 53 77 57 57 65 51 55 57 78 57 52 51 45
S S S S S S a S S S S S S S S a S a S S S S a S S a S S S S a S S S S
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 DOMANI ore 15 a Verona STADIO Bentegodi 21. FREY 87. ZUKANOVIC 1. BIZZARRI 12. CESAR 56. HETEMAJ 3. DAINELLI 23. BIRSA 14. COFIE 43. PALOSCHI 13. IZCO 69. MEGGIORINI 27. QUAGLIARELLA 17. MARTINEZ 14. GAZZI
16 PUNTI
7. EL KADDOURI 20. VIVES
1
2.90
X
2.90
2
2.55
ARBITRO
Abisso
ASSISTENTI
Gava-Stefani
IV
Tonolini
ADD.
Valeri-Aureliano
PREZZI
da 21 a 64 euro
TV
Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 4
33. PERES 19. MAKSIMOVIC
CHIEVO
4-4-2
36. DARMIAN PANCHINA
25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 34 Biraghi, 26 Edimar, 84 Manganì, 6 Kupisz, 24 Schelotto, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 10 M. Lopez.
ALLENATORE
Maran.
BALLOTTAGGI
Cofie-Schelotto 60-40%.
SQUALIFICATI
Botta (2).
DIFFIDATI
Hetemaj, Dainelli, Cesar, Radovanovic.
INDISPONIBILI
Gamberini (7 giorni), Radovanovic (da valutare).
ALTRI
Puggioni.
DRITTE SÌ
Izco
NO
Birsa
21. GASTON SILVA 25. GLIK
17 PUNTI
1. GILLET
TORINO
3-5-2
PANCHINA
30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 32 Masiello, 3 Molinaro, 4 Basha, 94 Benassi, 8 Farnerud, 22 Amauri, 10 P. Barreto.
ALLENATORE
Ventura.
BALLOTTAGGI
Gaston Silva-Bovo 60-40%.
SQUALIFICATI
Moretti (1).
DIFFIDATI
El Kaddouri, Glik, Peres.
INDISPONIBILI
nessuno.
ALTRI
Larrondo, Nocerino, Perez, Sanchez Miño.
DRITTE SÌ
Glik
NO
El Kaddouri
DOMANI ore 15 a Empoli (Firenze) STADIO Castellani 23. HYSAJ 26. TONELLI 33. SEPE 11. CROCE 24. RUGANI 21. MARIO RUI 88. VECINO 6. VALDIFIORI 18. VERDI 7. MACCARONE 17. N. LOPEZ
1
1.95
X
3.25
2
3.80
ARBITRO
Giacomelli
ASSISTENTI
Marrazzo-Schenone
IV
Longo
ADD.
Mariani-Candussio
PREZZI
da 20 a 150 euro
TV
Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 6
71. MARTIC 20. CHRISTODOULOPOULOS 10. TAVANO 99. NENE’ 77. TACHTSIDIS 5. SORENSEN
17 PUNTI
EMPOLI
4-3-1-2
PANCHINA
1 Pugliesi, 28 Bassi, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre, 95 Rovini.
ALLENATORE
Sarri.
BALLOTTAGGI
nessuno.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Croce, Maccarone, Mario Rui.
INDISPONIBILI
Guarente (da valutare).
ALTRI
Shekiladze, Biggeri, Perticone, Laxalt.
DRITTE SÌ
Rugani
NO
Hysaj
33. AGOSTINI 10. HALLFREDSSON 18. MORAS
17 PUNTI
1. RAFAEL 2. GU. RODRIGUEZ
VERONA
3-5-2
PANCHINA
22 Benussi, 95 Gollini, 40 Ale. Gonzalez, 25 Marques, 28 Brivio, 16 Luna, 26 Sala, 30 Campanharo, 27 Valoti, 19 Greco, 7 Saviola, 9 Toni.
ALLENATORE
Mandorlini.
BALLOTTAGGI
Martic-Sala 60-40%, Nenè-Toni 80-20%.
SQUALIFICATI
Marquez (1).
DIFFIDATI
Campanharo, Ionita.
INDISPONIBILI
Ionita (da valutare), Obbadi (20 giorni), Jankovic (da valutare), J. Gomez (da valutare).
ALTRI
Cappelluzzo, Fares.
DRITTE SÌ
N. Lopez
NO
Tachtsidis
DOMANI ore 15 a Parma STADIO Tardini
1
1
4,00
X
3,25
2
1,90
83. MIRANTE 29. PALETTA 6. LUCARELLI 18. GOBBI 11. DE CEGLIE ARBITRO
Damato
ASSISTENTI
Costanzo-Fiorito
IV
Stallone
ADD.
Tommasi-Nasca
PREZZI
da 15 a 100 euro
TV
Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3
15. COSTA 21. LODI 17. PALLADINO
6 PUNTI
PARMA
3-5-2
2. CASSANI 8. J. MAURI 99. CASSANO 33. M.GOMEZ
28. ALONSO PANCHINA
22 Iacobucci, 1 Cordaz, 4 Mendes, 19 Felipe, 20 Bidaoui, 13 Ristovski, 33 Rispoli, 31 Mariga, 70 Lucas, 9 Pozzi.
ALLENATORE
Donadoni.
BALLOTTAGGI
Costa-Mendes 55-45%.
SQUALIFICATI
Galloppa (1), Santacroce (1).
DIFFIDATI ALTRI DRITTE SÌ
Lodi, Mendes.
INDISPONIBILI
(Coppa d’Africa). Coda (50 giorni), Ghezzal (30 giorni), Jorquera e Biabiany (da valutare), Belfodil e Acquah Lila, Sarr, Coric. J. Mauri
NO
Lodi
11. CUADRADO 14. M. FERNANDEZ 17. JOAQUIN 15. SAVIC 7. PIZARRO 16. KURTIC 2. GO. RODRIGUEZ
24 PUNTI
12. TATARUSANU 19. BASANTA
FIORENTINA
3-5-1-1
PANCHINA
1 Neto, 23 Pasqual, 4 Richards, 40 Tomovic, 55 Hegazi, 5 Badelj, 6 Vargas, 10 Aquilani, 32 Lazzari, 8 Marin, 72 Ilicic, 77 El Hamdaoui.
ALLENATORE
Montella.
SQUALIFICATI BALLOTTAGGI
Borja Valero (1). Tatarusanu–Neto 55-45%, Kurtic–Aquilani 70-30%, Alonso–Pasqual 60-40%.
DIFFIDATI
Aquilani, Pizarro, Savic, Alonso.
ALTRI INDISPONIBILI
Rossi (70 giorni), Bernardeschi (60 giorni), Lupatelli (60 giorni), Babacar (3 giorni).
Lezzerini, Brillante, Iakovenko, Octàvio, Bagadur.
DRITTE SÌ
M. Fernandez
NO
Kurtic
DOMANI ore 18 a Cesena STADIO Manuzzi
1
9,00
X
4,50
2
1,33
14. VOLTA 5. GIORGI 1. LEALI 6. LUCCHINI 25. CAPELLI 77. ZÉ EDUARDO 34. CASCIONE 3. MAZZOTTA 27. ALMEIDA 7. CARBONERO 11. BRIENZA 9. HIGUAIN 17. HAMSIK 7. CALLEJON ARBITRO
Massa
ASSISTENTI
Musolino-Giallatini
IV
Petrella
ADD.
Orsato-Baracani
PREZZI
da 30 a 125 euro
TV
Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio 1 HD
11. MAGGIO 77. GARGANO
9 PUNTI
CESENA
3-5-1-1
PANCHINA
30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 15 Krajnc, 17 Magnusson, 24 Perico, 4 Valzania, 8 De Feudis, 56 Pulzetti, 9 A. Rodriguez, 18 Djuric, 19 Succi.
ALLENATORE
Di Carlo.
BALLOTTAGGI
Volta-Krajnc 60-40%, Brienza-A. Rodriguez 70-30%.
SQUALIFICATI
Defrel (1).
DIFFIDATI
De Feudis, Lucchini, Coppola.
INDISPONIBILI
Marilungo (20 giorni), Renzetti (10 giorni), Tabanelli (da valutare).
ALTRI
Coppola, Garritano, Cazzola.
DRITTE SÌ
Cascione
NO
Mazzotta
14. MERTENS 5. BRITOS 26. KOULIBALY 19. LOPEZ
27 PUNTI
1. RAFAEL 33. ALBIOL
NAPOLI
4-2-3-1
PANCHINA
45 Andujar, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 3 Strinic, 88 Inler, 8 Jorginho, 22 Radosevic, 6 De Guzman, 91 D. Zapata.
ALLENATORE
Benitez.
BALLOTTAGGI
Lopez-Jorginho 60-40%, Mertens-De Guzman 60-40%.
SQUALIFICATI
Gabbiadini (1).
DIFFIDATI
Koulibaly, Ghoulam, Britos.
INDISPONIBILI
Zuniga (da valutare), Insigne (3 mesi), Michu (da valutare), Ghoulam (Coppa d’Africa)
ALTRI
Rosati, Palma.
DRITTE SÌ
Higuain
NO
Britos
GIORGI (CES) GOMEZ (ATA) GRASSI (ATA) *GRECO (VER) GUARIN (INT) GUILHERME (UDI) HALLBERG (UDI) HALLFREDSSON (VER) HAMSIK (NAP) HERNANES (INT) HETEMAJ (CHI) IAGO (GEN) ILICIC (FIO) INLER (NAP) IZCO (CHI) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KRHIN (INT) KRSTICIC (SAM) KUCKA (GEN) KUPISZ (CHI) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (EMP) LAZAREVIC (CHI) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LODI (PAR) LUCAS SOUZA (PAR) LULIC (LAZ) MAGNANELLI (SAS) MANGANI (CHI) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MARIN (FIO) MARRONE (JUV) MASTOUR (MIL) MATTIELLO (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MOLINA (ATA) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORO (EMP) MUNTARI (MIL) MUSSIS (GEN) M'VILA (INT) NAINGGOLAN (ROM) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PEPE (JUV) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (JUV) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM)
5.73
5.57
6.00
6.00
5.80
5.67
5.83
5.57
5.95
5.97
5.95
5.77
5.70
6.06
5.36
6.14
5.55
5.82
6.09
5.50
5.83
5.96
5.79
5.88
5.62
5.75
5.62
5.67
5.36
5.33
6.17
5.87
5.00
5.50
6.47
6.19
5.00
6.00
5.81
6.32
5.77
6.12
6.21
6.00
5.73
5.50
6.27
6.12
6.12
6.33
5.58
6.00
5.86
5.83
5.83
5.92
6.00
5.67
5.00
5.40
6.68
5.67
6.27
5.83
6.00
5.55
5.57
6.00
5.75
6.60
5.60
5.92
6.14
6.41
5.87
6.40
5.95
5.90
6.44
5.71
6.29
5.36
5.86
6.84
5.50
5.83
6.17
6.14
6.00
5.50
6.00
5.50
5.67
5.32
5.33
6.70
5.67
4.50
5.50
6.70
6.19
5.00
6.00
6.00
7.91
5.63
7.62
6.36
6.00
6.00
5.50
6.42
7.12
6.08
6.87
5.85
5.81
6.11
5.67
5.67
6.58
5.88
6.11
5.00
5.40
7.29
6.08
6.60
5.67
6.00
5.50
5.50
5.25
5.50
5.83
4.88
5.88
6.75
6.13
6.50
4.83
6.50
8.00
5.83
6.00
6.00
5.00
6.25
5.25
7.00
5.67
6.50
6.25
5.75
8.50
5.88
8.63
6.13
5.33
5.88
7.67
6.50
8.33
6.38
5.50
6.00
5.67
7.75
5.50
7.50
6.67
-
60 53 64 42 48 66 72 29 74 71 62 67 75 44 75 67 51 58 47 70 61 52 58 48 71 65 76 66 54 77 49 80 62 59 67 84 77 80 76 48 64 72 55 74 33 59 51 -
S S S S a a a S S a S S S S a a a S a S a S a a S S S S a a S S a a a S S S S a S S a S a a S a S a a S a a S a R S 5.40
6.00
5.88
5.38
5.50
6.25
5.43
5.75
5.75
5.75
6.50
5.50
6.75
6.25
6.50
5.36
5.80
6.63
5.83
5.67
7.00
6.13
5.75
6.50
5.50
5.75
5.43
6.19
6.25
5.50
6.25
7.33
6.00
6.36
5.25
6.50
5.57
4.50
7.07
6.17
5.93
10.50
5.57
8.06
5.50
5.60
5.93
5.75
5.50
5.75
5.83
6.70
5.00
5.13
7.29
6.25
6.57
5.75
6.50
578 336 463 591 513 534 637 581 563 140 275 524 583 26 972 117 710 -1 361 157 746 387 532 1086 165 827 521 498 1202 883 1245 62 944 885 843 650 523 943 845 1050 693 93 793 434 1114 21 254 893 13 638 81 91 POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) PULZETTI (CES) QUAISON (PAL) RADOSEVIC (NAP) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) RIZZO (SAM) SALA (VER) SAPONARA (MIL) SCHELOTTO (CHI) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM) SPINAZZOLA (ATA) STROOTMAN (ROM) STURARO (GEN) TACHTSIDIS (VER) VALDIFIORI (EMP) VALOTI (VER) VALZANIA (CES) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)
ATTACCANTI
GIOCATORE
AGUIRRE (EMP) AMAURI (TOR) BARRETO P. (TOR) BELOTTI (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (ROM) CALLEJON (NAP) CASSANO (PAR) DENIS (ATA) DESTRO (ROM) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC (LAZ) DJORDJEVIC L. (SAM) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL HAMDAOUI (FIO) EL SHAARAWY (MIL) FARIAS (CAG) FEDATO (SAM) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GEIJO (UDI) GIOVINCO (JUV) GOMEZ M. (FIO) HIGUAIN (NAP) HUGO ALMEIDA (CES) IBARBO (CAG) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ)
6.42
6.00
5.96
5.75
6.12
6.22
6.06
6.00
5.38
5.62
6.12
4.00
6.15
5.83
6.27
5.50
5.90
6.27
6.13
6.04
6.18
5.69
5.77
5.50
5.93
7.08
5.96
6.62
5.75
6.85
6.17
6.31
6.00
5.38
5.62
5.92
4.00
5.85
6.10
6.47
5.00
6.50
7.07
6.27
6.23
7.32
5.69
6.07
6.25
5.86
5.33
6.17
5.50
8.63
5.75
6.17
6.00
6.00
5.83
5.13
6.63
9.17
6.33
7.13
7.50
5.50
5.67
5.83
6.08
5.92
6.69
5.50
6.71
6.20
6.17
6.00
5.13
5.60
5.70
5.71
6.56
5.00
5.63
6.06
5.88
6.08
9.00
5.50
6.19
5.00
6.00
553 344 77 897 447 540 162 214 260 294 454 749 650 -172 484 1197 720 635 1316 289 554 1210 97 66 61 54 74 68 67 68 69 56 64 50 81 68 68 88 60 51 55
R a R a S S R S S S S a a S R S
DOMANI ore 21 a Torino STADIO Juventus Stadium
1
1,45
X
4,00
2
7,00
26. LICHTSTEINER 1. BUFFON 19. BONUCCI 3. CHIELLINI 21. PIRLO 33. EVRA 6. POGBA 23. VIDAL 14. LLORENTE 8. PALACIO ARBITRO
Banti
ASSISTENTI
Nicoletti-Dobosz
IV
Bianchi
ADD.
Rizzoli-Gervasoni
PREZZI
tutto esaurito
TV
Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio HD
8. MARCHISIO 10. TEVEZ 13. GUARIN 14. CAMPAGNARO 9. ICARDI 10. KOVACIC 18. MEDEL 23. RANOCCHIA
39 PUNTI
17. KUZMANOVIC
21 PUNTI
1. HANDANOVIC
JUVENTUS
4-3-1-2
PANCHINA
30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 20 Padoin, 5 Ogbonna, 38 Mattiello, 37 Pereyra, 39 Marrone, 7 Pepe, 12 Giovinco, 11 Coman, 9 Morata.
ALLENATORE BALLOTTAGGI
Allegri.
SQUALIFICATI
nessuno. nessuno.
33. D’AMBROSIO DIFFIDATI ALTRI DRITTE SÌ
Marchisio, Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Pogba.
INDISPONIBILI
Motta.
Vidal Barzagli (35 giorni), Asamoah (75 giorni), Romulo (75 giorni).
NO
Evra
5. JUAN JESUS ALLENATORE BALLOTTAGGI SQUALIFICATI DIFFIDATI INDISPONIBILI PANCHINA
Mancini. nessuno.
30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 15 Vidic, 22 Dodò, 25 Mbaye, 88 Hernanes, 20 Obi, 44 Krhin, 90 M’Vila, 7 Osvaldo, 97 Bonazzoli. Guarin-Hernanes 80-20%, Palacio-Hernanes 55-45%.
Juan Jesus, Ranocchia, Dodò.
Nagatomo (Coppa d’Asia).
ALTRI
Jonathan, Donkor, Podolski.
DRITTE SÌ
Guarin
NO
Medel
INTER
4-3-1-2
MEDIA VOTO 5.82
5.85
6.12
5.90
5.50
5.46
5.75
6.09
6.00
5.41
5.88
6.39
6.00
5.72
6.47
6.25
6.50
6.32
5.58
5.00
5.86
5.89
7.00
6.50
5.55
5.97
5.50
6.27
5.87
5.81
5.50
5.79
5.75
7.62
7.13
5.75
6.79
8.11
7.16
MAGIC MEDIA 5.77
6.50
6.50
5.90
5.46
5.77
6.11
8.06
7.00
9.50
6.77
6.21
5.00
6.41
6.25
4.33
5.67
6.11
5.50
10.00 6.50
5.80
6.50
7.06
5.62
6.65
7.53
6.19
5.00
5.79
5.75
5.17
5.33
6.83
5.67
6.00
MAGIC MESE 5.83
7.00
5.83
5.17
5.00
5.75
6.00
6.63
5.00
6.83
5.75
6.25
8.88
8.38
5.50
7.50
6.63
5.19
5.50
9.94
6.36
MAGIC CAMPO 5.75
6.19
7.00
6.00
5.00
5.93
5.60
8.19
6.44
9.50
6.36
6.43
6.50
6.40
6.75
5.83
6.13
5.80
7.17
5.71
6.38
5.75
4 907 611 607 114 385 333
OPTA INDEX
252 402 659 70 390 119 658 1385 1141 228 485 401 105 478 429 56 468 442 394 640 452 206 186 74 56 57 44 59 55 62 89 73 -
GAZZA INDEX
-
a
59 67 61
a S
49 46 84 60 55 55 60 57
S S a a S R S S S a
67 48 50 56 69
S S S a S S R S S S S S
KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (GEN) MAXI LOPEZ (CHI) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MORATA (JUV) NENE' (VER) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) OSVALDO (INT) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR)
5.73
6.29
5.87
5.50
6.12
5.62
6.00
5.50
5.75
5.95
6.40
5.67
5.85
6.25
6.00
5.58
5.44
6.55
7.71
6.67
5.44
6.77
6.38
7.25
5.75
5.75
6.27
7.50
5.58
6.69
6.78
7.94
5.79
6.31
5.67
7.25
6.50
5.17
6.63
6.83
6.13
6.50
5.67
5.50
5.50
6.75
7.25
6.13
7.13
7.21
6.80
7.21
5.50
6.79
6.00
5.71
5.50
5.67
6.33
7.20
5.67
6.42
6.31
6.50
5.40
6.30
59 616 400 202 19 133 508 403 628 623 131 1043 509 -19 855 675 642 44
S S a a S S a S a S S S a a S
55 76 69 42 75 67 65 59 78 67 56 55 60 46 46 61
S S
PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (SAS) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) POZZI (PAR) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) ROSSETI (ATA) ROVINI (EMP) SANSONE N. (SAS) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)
6.03
5.83
5.67
6.20
6.22
6.00
5.88
5.50
5.50
5.73
6.77
6.03
6.09
6.30
6.29
5.77
6.87
6.33
5.67
7.40
6.91
6.71
6.16
5.83
6.75
6.17
8.87
7.00
6.97
7.00
8.00
6.91
7.50
7.75
5.75
5.75
6.25
6.50
5.38
6.75
7.00
7.75
6.50
8.88
9.17
6.44
6.38
5.50
8.33
6.71
7.17
5.88
6.00
9.00
5.79
9.42
6.69
6.19
6.63
7.33
6.50
583 353 172 66 441 119 542 -30 17 197 859 473 557 692 729 1162 78 57 63 57 58 60 79 57 66 69 86 72
a a a a
Che cosa sono i primi due numeri?
La media voto, poi la Magic media. Quella
del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto.
Magic Campo
: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta.
Opta e Gazza Index
. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata.
Come leggere il dato?
I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
22
Mondo
R
Spagna DAL DERBY CON L’ATLETICO AL K.O. AL MESTALLA
13 SETTEMBRE L’ULTIMO K.O.
Il Real Madrid, prima di ieri, non perdeva dal Derby con l’Atletico al Berbabeu (1-2) AP
25 OTTOBRE TRIONFO COL BARÇA
La serie di 22 vittorie culmina col trionfo in casa con il Barça (3-1) ACTION
4 NOVEMBRE
LIVERPOOL STESO Anche in Champions il Real è un rullo (6 su 6): tra le vittime anche gli inglesi LAPRESSE
12 DICEMBRE L’ULTIMA IN LIGA
L’ultima vittoria in Liga per la squadra di Ancelotti è ad Almeria (4-1) ACTION
LA CORSA DEI BLANCOS
16 SETTEMBRE Real -Basilea 5-1
(Champions)
20 SETTEMBRE Deportivo-Real 2-8
(Liga)
23 SETTEMBRE Real-Elche 5-1
(Liga)
27 SETTEMBRE Villareal-Real 0-2
(Liga)
1 OTTOBRE Ludogorets-Real 1-2
(Champions)
5 OTTOBRE Real-Athletic 5-0
(Liga)
18 OTTOBRE Levante-Real 0-5
(Liga)
22 OTTOBRE Liverpool-Real 0-3
Champions)
25 OTTOBRE Real-Barcellona 3-1
(Liga)
29 OTTOBRE Cornella-Real 1-4
(Coppa del Re)
1 NOVEMBRE Granada-Real 0-4
(Liga)
4 NOVEMBRE Real-Liverpool 1-0
(Champions)
8 NOVEMBRE Real-Rayo 5-1
(Liga)
22 NOVEMBRE Eibar-Real 0-4
(Liga)
26 NOVEMBRE Basilea-Real 0-1
(Champions)
Fatal Valencia L’imbattibile Real Madrid si ferma a 22
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In vantaggio con CR7 si fa rimontare: è l’argentino Otamendi l’eroe del match
Filippo Maria Ricci
CORRISPONDENTE DA MADRID C arlo se lo sentiva: «Il 2015 porterà con se una brutta notizia. Termine rà la striscia di vittorie conse cutive». Ce l’aveva detto par tendo per le vacanze natalizie, fresco campione del mondo.
Realismo più che pessimismo, anche perché il 2015 iniziava con visite a Mestalla e al Calde ron: «Appunto», il commento di Ancelotti. E così è stato: do po 22 trionfi di fila e un incre dibile 8110 di score il Madrid è caduto 21 a Valencia, lo stesso risultato della sconfitta al Ber nabeu con l’Atletico il 13 set tembre, preludio all’inattesa e brillantissima serie.
ERRORI E SUPER OTAMENDI Una sconfitta immeritata giun ta al termine di una gara mera vigliosa per intensità, pathos, ambiente e ritmo che il Valen cia ha saputo gestire al meglio, cavalcando l’onda emotiva di Mestalla, lottando e rimontan do approfittando al meglio del le concessioni del Madrid, che ha sbagliato il 20 con Ronaldo e il 21 con Bale, del fortunoso pareggio ed ergendosi sul l’energiche spalle del centrale argentino Otamendi, preso do po aver venduto a carissimo prezzo Mathieu al Barcellona: quello che si dice un affarone.
E ORA L’ATLETICO «La sconfitta prima o poi doveva arrivare — ha detto Ancelotti —. Abbiamo fatto le cose bene prima di que sta sconfitta e faremo le cose bene dopo. Certo non è che ora ci dimentichiamo quanto di buono fatto in questi mesi. Ab biamo avuto occasioni chiave che non abbiamo sfruttato, nel calcio succede. Ma abbiamo chiuso bene fisicamente, ora pensiamo all’Atletico». Che do podomani aspetta il Madrid nell’andata degli ottavi di Copa del Rey galvanizzato dalla vit toria col Levante ed entusia smato dall’arrivo di Torres.
RONALDO, SOLO IL RIGORE Senza Modric Ancelotti ha schierato il suo 11 migliore e al 16’ ha trovato il vantaggio con un rigore offerto da un ingenuo mani di Negredo e trasformato da Ronaldo. Per Cristiano 26 reti in questa Liga ma anche
VALENCIA 2 REAL MADRID 1
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) su rigore al 13’ p.t.; Barragan (V) al 7’, Otamendi (V) al 21’ s.t.
VALENCIA (4-4-2)
Diego Alves 7; Barragán 7 (dal 28’ s.t. Feghouli 6), Mustafi 7, Otamendi 8,5, Orban 7; Piatti 6 (dal 23’ p.t. Gayá 7), Enzo Pérez 6,5, Parejo 6,5, André Gomes 7; Negredo 5 (dal 33’ s.t. Rodrigo 6), Paco Alcácer 6.
PANCHINA Yoel, Vezo, De Paul, Gil.
ALLENATORE Nuno 7.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Gayà, Enzo Perez, Mustafi, Alcácer, Parejo e Orban.
REAL MADRID (4-3-3)
Casillas 6; Carvajal 5,5, Pepe 6, Sergio Ramos 5, Marcelo 5,5; Isco 6, Kroos 6, James Rodriguez 5 (dal 26’ s.t. Khedira 6); Bale 4 (dal 26’ s.t. Jesé 5), Benzema 6,5 (dal 31’ s.t. Hernández 5,5), Cristiano Ronaldo 5,5.
PANCHINA Keylor Navas, Arbeloa, Varane, Illarramendi.
ALLENATORE Ancelotti 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Sergio Ramos, Isco e Carvajal.
ARBITRO Gil Manzano 6 NOTE Spettatori 50.000 circa. Tiri in porta 4-7, tiri fuori 4-8, angoli 3-11, fuorigioco 1-0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’ 135
Real e Barcellona non perdevano nello stesso turno dal 30 aprile 2011: Real Sociedad Barça 2-1, Real Madrid-Saragozza 2-3. Sono 135 turni, 3 anni e 8 mesi
una prestazione incolore, così come quella di Bale e James Rodriguez. Il Valencia non ha mollato, ha benedetto l’errore di Ronaldo che dopo aver salta to anche il portiere Diego Alves con un angolo decisamente acuto non ha centrato la porta vuota e ha tratto benefici dal l’infortunio di Piatti: il suo so stituto Gayà ha messo in gran de difficoltà Bale e Carvajal. LA RIMONTA E IL 4-4-2 Poi ad inizio ripresa Barragan ha se gnato il suo primo gol in Liga dopo quasi 8 anni: evento tanto raro che per verificarsi è stato necessario un decisivo aiuto da parte di Pepe, che con un tocco ha ingannato Casillas sicuro della presa. Ha ringraziato l’egoismo di Bale che lanciato da una furbata di Benzema ha galoppato da solo fino a Diego Alves giusto per farsi stoppare da Otamendi (sempre lui). E ha visto Mestalla saltare con lo stesso Otamendi sulla testa di Sergio Ramos per il 21. Sesto gol incassato dal Madrid su an golo quando in tutta la scorsa Liga furono appena 5, per il Va lencia ottava rete su corner, una in meno dello specialista Atletico. Ancelotti ha cambiato
INGHILTERRA Il Chelsea rialza la testa ma in coppa servono i big
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Mou rivoluziona la squadra con il Watford, la svolta quando entrano Willian e Diego Costa
Stefano Boldrini
CORRISPONDENTE DA LONDRA S tavolta prosa e non poe sia. Il terzo turno di Cop pa d’Inghilterra non ci re gala storie leggendarie, a parte lo 03 rimediato da Qpr in casa con lo Sheffield United, club di League One, ma tutte le grandi hanno sudato per mettere sotto rivali di categorie inferiori: il Manchester City è andato sotto con lo Sheffield Wednesday, lo Stoke solo negli ultimi 10’ è riu scito a battere i gallesi del Wrexham, club della Conferen ce, la nostra serie D. Al temuto replay, va il Southampton, co stretto a pareggiare 11 con l’Ipswich: la ripetizione si gio cherà il 14 gennaio. L’Arsenal supera 20 l’Hull, con i colpi di Mertesacker (20’) e Sanchez (82’) nella replica della finalis sima del maggio 2014.
CHELSEA OK I Blues rialzano la testa dopo la batosta (35) in cassata con il Tottenham, ma soffrono per superare il Wa tford. Mourinho rinfresca la squadra con 8 elementi nuovi rispetto al ko di Capodanno, ma nel primo tempo vede le streghe. La svolta arriva con gli inserimenti di Willian e Diego Costa. Il primo apre le danze con un tiro da 20 metri al 58’, poi, al 70’ e 72’, le reti di Remy e Zouma.
LE DUE DI MANCHESTER Lo United gioca sul campo dello Yeovil, ultimo in League One.
Tutto esaurito – 9264 spettatori – e Red Devils messi al frusta di fronte ad Alex Ferguson. De Gea salva lo United sullo 00, ma al 64’ Herrera sblocca il ri sultato. Lo spagnolo viene am monito «per festeggiamenti ec cessivi». Van Gaal rilancia Di Maria al posto di un anonimo Falcao e l’argentino, al rientro dopo l’infortunio, sigla il 20 al 90’. Il City sprofonda all’Etihad con lo Sheffield Wednesday – gol di Nuhiu al 14’ –, ma è salva to da Milner, che trova il modo migliore per festeggiare i 29 an ni. L’inglese segna al 66’ e 90’, sempre su assist di Silva. Com mento laconico di Pellegrini: «Abbiamo giocato male».
ALTRE Una sassata di Benteke permette all’Aston Villa di tro vare all’88’ il golqualificazione con il Blackpool. Il Sunderland abbatte il Leeds di Cellino con il difensore olandese van Aanholt al 33’. Memorabile la figuraccia del Qpr, umiliato 30 dallo Sheffield Utd. McNulty trova l’10 in contropiede al 36’, nella ripresa doppietta di Campbell Ryce (49’ e 90’). Gara d’altri tempi a Dover, dove su un cam po in pessime condizioni, non lontano dalle «bianche scoglie re», il Crystal Palace fa poker: Dann al 10’ e 34’, Gayle al 68’ e Doyle all’87’. Il Dover gioca in South Conference: il nostro campionato di Eccellenza.
FESTA La magia della FA, il tor neo calcistico più antico al mondo, resiste. Stadi affollatis simi: 59.439 spettatori per Ar senalHull, 41.010 ChelseaWa tford, 44.309 Manchester City Sheffield Wed, 31.201 Sou thamptonIpswich, Coppa d’Inghilterra.
30.307
SunderlandLeeds, 19.423 Sto keWrexham. Pienone anche a Dover: 5.645. E la chiamano © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ex detenuto Evans all’Oldham I tifosi contrari
(bold) Il centravanti gallese Ched Evans, uscito dalla galera ad ottobre dopo aver scontato metà della pena di 5 anni per una condanna per stupro, potrebbe giocare nell’Oldham (League One, la terza serie inglese). Il 26enne Evans, accostato agli Hibernians di Malta due giorni fa, dovrebbe iniziare oggi un periodo di prova. L’Oldham aveva escluso 35 giorni fa di essere interessato all’ex dello Sheffield United e della nazionale gallese, ma i recenti risultati negativi avrebbero fatto cambiare idea ai dirigenti. Immediato la petizione dei tifosi contrari al tesseramento: raccolte 5mila firme in 90 minuti.
20 DICEMBRE SUL TETTO DEL MONDO
Il Real batte il San Lorenzo (2-0) e vince il Mondiale per Club EPA
4 GENNAIO IL TONFO
La sconfitta di ieri a Valencia: al Madrid non basta il gol di Cristiano Ronaldo REUTERS LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 23
Follia Luis Enrique: troppo turn-over E il Barça va k.o.
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Messi, Neymar e Dani Alves in panchina: la Real Sociedad vince con un autogol di Jordi Alba
29 NOVEMBRE Malaga-Real 1-2
(Liga)
2 DICEMBRE Real-Cornella 5-0
(Coppa del Re)
6 DICEMBRE Real-Celta 3-0
(Liga)
9 DICEMBRE Real-Ludogorets 4-0
(Champions)
12 DICEMBRE Almeria-Real 1-4
(Liga)
16 DICEMBRE Cruz Azul-Real 0-4
(Mondiale per club)
20 DICEMBRE Real-San Lorenzo 2-0
(Mondiale per club).
La delusione di Cristiano Ronaldo (a sinistra) e due espressioni di Carlo Ancelotti (sopra): sono le immagini che rendono l’idea del brutto pomeriggio del Real Madrid a Valencia
AP/AFP/LAPRESSE l’assetto tattico dei suoi pas sando dal 433 al 442 con Khedira e Jesé al posto di Ja mes Rodriguez e Bale, il for cing del Madrid è stato assolu to ma compromesso dagli erro ri di testa di Ramos e Ronaldo e dall’incredibile salvataggio di Otamendi su Isco, con Diego Alves battuto. Il Valencia, che in questa Liga in casa ha già battuto l’Atletico e perso all’ul timo minuto col Barça, non vin ceva col Madrid da 12 partite (5 anni e 8 mesi): c’è voluto un «partidazo» per chiudere stri sce che sembravano infinite.
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LA SITUAZIONE
I RISULTATI
Diciassettesima giornata. Sabato Atletico Madrid-Levante 3-1; Siviglia-Celta Vigo 1-0; Elche-Villarreal 2-2; Malaga-Almeria 1-2; Deportivo La Coruna-Athletic Bilbao 1-0. Ieri Getafe-Rayo Vallecano 1-2; Valencia-Real Madrid 2-1; Espanyol-Eibar 1-2; Real Sociedad-Barcellona 1-0.
Oggi Cordoba-Granada (ore 20.45)
CLASSIFICA
Real Madrid* 39; Barcellona e Atletico Madrid 38; Valencia 34; Siviglia* 33; Villarreal 31; Malaga 30; Eibar 23; Celta Vigo, Espanyol e Rayo Vallecano 20; Athletic Bilbao 19; Real Sociedad 18; Getafe 17; Deportivo La Coruna e Almeria 16; Levante 15; Granada* 13; Cordoba*, ed Elche 11. *una gara in meno.
MERCOLEDI ATLETICO-REAL
Questa settimana si cono gli ottavi di finale della Coppa del Re. Mercoledì (ore 21) l’ennesima sfida tra Atletico Madrid e Real. Il ritorno al Bernabeu è in programma giovedì 15. Il Barcellona, invece, gioca giovedì in casa contro l’Elche alle 22 (il ritorno è giovedì 15). CORRISPONDENTE A MADRID L’ occasione era d’oro, e il Barcellona l’ha but tata via. Scesi in cam po due ore dopo la sconfitta del Madrid i catalani aveva no l’opportunità di scaval care i rivali (che devono re cuperare una partita) e is sarsi in testa alla Liga e in vece hanno perso 10 ad Anoeta. Con una certa dose di sfortuna e un burrascoso rush finale, però il risultato è quello e le scelte di Luis Enrique porteranno strasci chi polemici.
TRIPLETE DELLA REAL La Real Sociedad dal canto suo ha conquistato la sua strana «triplice corona»: ha solo 18 punti in classifica e la metà li ha fatti battendo in casa Real, Atletico e Bar cellona. Come dire: supe rarsi di fronte al grande av versario e perdersi di fronte agli altri. La giornata si chiude così in maniera per fetta per l’Atletico, che ha recuperato 3 punti alle due rivali per il titolo.
LE SCELTE DI «LUCHO» A San Sebastian, per iniziare, tante sorprese. Al momento della lettura delle forma zioni, quando si scopre che Messi e Neymar vanno in panchina in ottima compa gnia con Piqué, Dani Alves e Rakitic. E’ vero che per l’argentino è ormai una consuetudine iniziare se duto la prima gara dell’an no nuovo, conseguenza delle vacanze nella patria lontana, ma vista la sconfit ta del Madrid e la dipen denza del Barça dall’estro del suo fenomeno la scelta non sembra illuminata. E doppiarla poi con l’esclu sione di Neymar fa entrare la decisione nella zona d’ombra che spesso con traddistingue il Luis Enri que pensiero. Davanti in campo Munir, Suarez e Pe dro, e le sorprese non sono
La festa dei giocatori della Real Sociedad per la vittoria sul Barça
AFP finite perché dopo 85 secondi Jordi Alba ha messo con scarsa considerazione la testa su un cross dalla destra di Canales segnando un autogol coi fioc chi.
CAMBI E PRESSIONE Il Barcel lona spaesato ci ha messo 27 minuti a imbastire un’azione decente, e nel primo tempo non ha creato praticamente nulla. Pessimo gioco e fortuna che la Real Sociedad, che ave va iniziato la giornata a 2 pun ti dalla retrocessione, non era in grande vena: giusto un tiro di Canales fermato da Bravo.
Luis Enrique ha avuto il merito di rettificare rapidamente: do po l’intervallo fuori l’invisibile Munir e dentro Messi e al 13’ Neymar ha sostituito Pedro.
L’ultimo cambio, incomprensi bile: Dani Alves per Mathieu.
Nella ripresa il Barça ha alzato il fuoco sotto il pentolone ba sco, il portiere Rulli è stato de cisivo due volte su Suarez però i catalani hanno ancora una volta dato l’impressione di di pendere dall’estro dei propri attaccanti e non da un gioco pensato e manovrato. Grande confusione soto il cielo blau grana, la classifica della Liga che si accorcia e domenica al Camp Nou un bollente Barça Atletico.
f.m.r.
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REAL SOCIEDAD 1 BARCELLONA 0
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORE Autorete di Jordi Alba al 2’ p.t.
REAL SOCIEDAD (4-2-3-1)
Rulli 7; Carlos Martinez 7,5, Ansotegi 7, Iñigo Martinez 7,5, De la Bella 7; Bergara 7, Granero 7; Xabi Prieto 7, Canales 7 (dal 48’ s.t. Hervias s.v.), Castro 6,5 (dal 21’ s.t. Finnbogason 5); Vela 7 (dal 45’ s.t. Ruben Pardo s.v.).
PANCHINA Zubikarai, Gaztañaga, Yuri, Elustondo.
ALLENATORE Moyes 7.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Vela e Iñigo Martinez per comportamento non regolamentare; Granero per proteste; Finnbogason, Bergara per gioco scorretto.
BARCELLONA (4-3-3)
Bravo 6,5; Montoya 5, Mascherano 6,5, Mathieu 6 (dal 25’ s.t. Dani Alves 5,5), Jordi Alba 5; Xavi 5, Busquets 6, Iniesta 5,5; Munir 5 (dal 1’ s.t. Messi 6), Suarez 6, Pedro 6 (dal 13’ s.t. Neymar 6).
PANCHINA Ter Stegen, Piqué, Rakitic, Rafinha.
ALLENATORE Luis Enrique 5 ESPULSI nessuno.
AMMONITI Dani Alves per gioco scorretto; Jordi Alba e Neymar per comportamento non regolamentare.
ARBITRO Del Cerro Grande 5,5.
NOTE spettatori 28.000 circa.
Tiri in porta 1-5, tiri fuori 2-6, angoli 4-7, fuorigioco 2-2 Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’
RUSSIA Anzhi: il giovane Magomedov ucciso in un agguato in strada
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Il difensore stava tornando a casa dai genitori quando è stato crivellato a colpi di mitra
T ragedia nel calcio russo: un 20enne calciatore del l’Anzhi, Gasan Magome dov, è rimasto ucciso da una raffica di mitra sparata da dei criminali mentre si trovava nella sua auto. E’ lo stesso club russo, in cui in passato hanno militato anche Samuel Eto’o e Roberto Carlos, a riferire la vi cenda in una lunga ricostruzio ne sul proprio sito internet.
L’episodio è avvenuto nella notta di sabato sera, quando Magomedov dopo aver giocato a calcio con degli amici, li ha accompagnati per poi dirigersi a casa dei genitori in un villag gio del nord del Caucaso, pre cisamente nella regione del Daghestan che da tempo è og getto di attentati. DAGHESTAN RISCHIOSO In torno a mezzanotte il giovane che milita nella seconda squa dra dell’Anzhi ha telefonato ai familiari per informarli che era sulla strada di casa. Ma dopo
Gasan Magomedov, 20
ANSA qualche attimo gli stessi fami liari hanno sentito una raffica di arma da fuoco automatica.
Usciti fuori dal cancello, i geni tori hanno visto la macchina del figlio crivellata di colpi e Gasan ferito all’interno. Il gio vane calciatore è stato subito soccorso ma ormai era troppo tardi ed è morto durante il tra sporto in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni della poli zia i motivi dell’agguato non sono ancora noti. Di una cosa il club russo è certo, che Mago medov e non ha provocato nes suno, come ha detto il d.g. del l’Anzhi Sergey Korablev. Mago medov avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 17 gennaio, lo scorso anno ha debuttato nella squadra U21 e quest’anno ha collezionando 16 presenze in 18 partite nell’Anzhi due, come esterno sinistro.
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TACCUINO
SERIE TV Maradona a Cuba per «De Zurda»
L’AVANA
(r.r.) Diego Maradona da oggi sarà a Cuba, dove anni fa si era rifugiato per disintossicarsi dalla droga, per girare nuove puntate della serie “De Zurda” su Telesur: il programma aveva fatto molto discutere durante i Mondiali 2014.
TURCHIA Besiktas battuto, Gala secondo
ISTANBUL
Il Galatasaray si è imposto per 2-0 in casa del Besiktas nell’atteso big match della 16/a giornata del campionato turco. Le reti dell’ex juventino Felipe Melo al 50’ e di Burak Yilmaz al 96’. Il Galatasaray grazie a questa vittoria aggancia proprio il Besiktas al secondo posto in classifica con 35 punti, uno in meno della capolista Fenerbahce.
COPPA D’AFRICA L’Algeria perde Abeid e Belkalem
ALGERI
La Nazionale algerina perde Mehdi Abeid e Essaid Belkalem in vista della prossima Coppa d’Africa. Lo ha annunciato la Federazione algerina (FAF). Abeid è stato sostituito dal giocatore del Metz, Ahmed Kashi, alla sua prima convocazione con i Fennecs.
24
Serie B
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Il personaggio
Iuliano dalla polvere alle stelle Ora tocca a lui salvare il Latina
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Esonerato Breda: prima panchina da professionista per l’ex azzurro I trionfi con la Juve e poi la macchia della squalifica per uso di cocaina
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRE PANCHINE LA CURIOSITA’ Perugia, multa di 10 mila euro ai sovrappeso
Andrea Camplone, 48
LAPRESSE
PERUGIA (an.me.) I giocatori del Perugia si ritrovano oggi dopo la pausa con il terrore di multe salate. Il tecnico Camplone, infatti, sottoporrà tutti alla prova bilancia. «Per coloro che non avranno rispettato le consegne della dieta durante la pausa per le festività di fine anno – ha detto il presidente Massimiliano Santopadre - Camplone ha predisposto multe sino a 10 mila euro». Dovranno pagare «coloro che dimostreranno con il sovrappeso di non essersi comportati seriamente». Da oggi il Perugia andrà in ritiro ad Ardea (Roma), dove resterà fino al 10 gennaio.
LA SITUAZIONE SI RIPRENDE IL 17
Roberto Pelucchi
L a ruota del calcio gira sem pre: gol, esultanze, vittorie, ma anche delusioni, in ciampi, squalifiche. E poi di nuo vo su, come sulle montagne rus se. Mark Iuliano ha vissuto il pe riodo d’oro da calciatore con la Juventus, vincendo 4 scudetti, una coppa Intercontinentale, una Intertoto, una Supercoppa europea e 3 italiane tra il 1996 e il 2003, e con la maglia azzurra è stato anche vice campione d’Eu ropa nel 2000. Poi è finito nella polvere, stritolato dal vizio figlio forse di una fama difficile da ca valcare: squalificato per 24 mesi (poi ridotti a 22) per uso di coca ina quando la carriera era già al tramonto (al Ravenna, poi risar cito con 10 mila euro). E adesso la prima panchina professionisti ca con il Latina al posto dell’eso nerato Breda società che lo ave va accolto pochi mesi fa per gui dare la Primavera dopo l’espe rienza con gli Allievi del Pavia.
TRIONFI E GUAI Il calabrese Iu liano è stato un buon difensore che ha nobilitato la propria car riera con il decennio in maglia bianconera, soprattutto con Lip
Mark Iuliano, 41 anni, a sinistra ai tempi della Juve, a destra alla guida della Primavera del Latina. Ha giocato anche con Salernitana, Bologna, Monza, Maiorca, Sampdoria, Messina, Ravenna e San Genesio
SPOSITO-LIBRALATO pi in panchina e a fianco di cam pioni come Vialli, Zidane, Ferra ra, Montero, Nedved, Conte, Del Piero. Fu lui a commettere il fallo da rigore (non concesso) su Ro naldo che avvelenò la corsa scu detto 199798 e che ancora oggi è motivo di astio tra interisti e ju ventini. Quando fu trovato posi tivo all’antidoping, non cercò di negare ciò che era evidente. «Mi è dispiaciuto che la cocaina, che è debolezza e vizio, mi sia stata contestata come praticadoping disse in un’intervista . Ricorrere alla cocaina è un grave sbaglio, ma non siamo davanti allo spor tivo che cerca di migliorare le sue prestazioni sportive, semmai all’uomo che cede alla cocaina per debolezza e vizio personale.
Fermo restando che è giusto combattere la piaga, parliamo di fragilità umana, non di doping».
IL CASO Il suo nome tornò alla ribalta nell’ottobre 2013 quan do, da allenatore degli Allievi na zionali del Pavia, fu squalificato per sei mesi con l’accusa di avere minacciato di morte un arbitro.
Iuliano disse, però, di aver solo difeso un proprio giocatore dagli insulti razzisti del direttore di ga ra. Iuliano è stato più fortunato di alcuni suoi colleghi (da Pagot to a Flachi) ai quali non è stato perdonato il vizio della cocaina: toccherà a lui, adesso, dimostra re di meritarsi questa fiducia.
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Il prossimo turno COSÌ LA PRIMA DI RITORNO
Sabato 17 gennaio, ore 15 Bari-Entella (2-0); Brescia-Frosinone (0-1); Cittadella-Modena (1-1); Lanciano-Catania (3-3); Latina Vicenza (0-0); Pro Vercelli-Avellino (0-1); Spezia-Varese (1-2); Ternana-Crotone (2-0); Trapani-Pescara (0-0). Domenica 18, ore 18 Carpi-Livorno (1-1). Lunedì 19, ore 20.30 Bologna-Perugia (1-2).
La classifica IL CARPI VOLA: +9 SU FROSINONE E BOLOGNA
Così la classifica dopo 21 giornate: Carpi p. 43; Frosinone e Bologna 34; Spezia 33; Avellino 32; Livorno 31; Lanciano, Pro Vercelli e Trapani 30; Perugia 29; Pescara 28; Modena e Vicenza 27; Ternana e Bari 25; Entella 24; Brescia 23; Varese (-3) 22; Catania e Crotone 21; Latina 20; Cittadella 19.
Da sinistra Ezio Gelain, 53 anni, e Dario Marcolin, 43
Ufficiale: Gelain per il Livorno E Marcolin inizia
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Mercato: Djedje al Modena Il Varese stringe per Garofalo Anche il Bologna su Sciaudone
Banzola-Di Rienzo-Reggianini
I l Livorno ha ufficializzato l’esonero di Carmine Gautieri e la promozione in pri ma squadra di Ezio Gelain, che guidava la Primavera amaranto. Scelti anche i suoi colla boratori: vice Juriy Cannarsa, preparatore at letico Javier Livia e preparatore dei portieri Pietro Spinosa. Primavera affidata a Luciano Bruni. Gelain sarà presentato alla stampa mer coledì alle 12 al Centro Coni di Tirrenia. Primo allenamento con il Catania, invece, per Dario Marcolin: la sua presentazione è stata rinviata perché la squadra è in silenzio stampa, ci sarà quando verrà annunciato il d.s. Delli Carri.
MERCATO Nelle prossime ore l’attaccante francoivoriano Franck Dja Djedje, svincolato dalla Dinamo Minsk, dovrebbe firmare per il Modena, che punta anche Djuric e Garritano del Cesena. Sondato il terreno per l’esterno Fedato (Sampdoria), potrebbe tornare Burrai (Monza). Oggi a Milano incontro tra Gianluca Paparesta e Stefano Antonelli per chiarire la delicata posizione del d.s. del Bari. Stallo per l’ingaggio di Di Cesare: il difensore del Brescia chiede un triennale, mentre il Bari non va ol tre i due anni di contratto; il club potrebbe de viare sul compagno Antonio Caracciolo. Oltre allo Spezia, anche il Bologna è interessato a Sciaudone. Il Varese vuole affrettare i tempi per prendere Garofalo dal Novara, a cui andrà in cambio Cristiano. Ritorno di fiamma del Frosinone per Troianiello (Bologna).
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Lega Pro
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Gli anticipi della 19
a
giornata
La Spal soffia Zigoni alla Reggiana ma la punta non debutta nel derby
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Colpo di mercato alla vigilia della sfida di campionato Oggi si gioca anche Matera-Aversa
L a Lega Pro torna dopo la so sta con gli anticipi: Matera Aversa Normanna (C) alle 20 e SpalReggiana (B) alle 20.45: la Spal ha soffiato Zigoni (ex Monza) proprio ai rivali di stasera, ma l’attaccante non sarà in campo: va perfezionato il tra sferimento. ORE 20
MATERA-AVERSA NORMANNA MATERA (3-4-3)
Bifulco; D’Aiel lo, Faisca, Mucciante; Bernardi, Coletti, Iannini, Mazzarani; Leti zia, Albadoro, Madonia. (Baioc co, Mercadante, Gallozzi, Paglia rini, Di Noia, Turchetta, Busta mante). All. Auteri.
AVERSA NORMANNA (3-5-2)
Salese; Esposito, Giovannini, Cardinale; Del Prete, Capua, Ca tinali, Castellano, Vigliotti; Cice relli, De Luca. (Savelloni, De Ve na, Giannusa, Balzano, Papa, Martiniello, Carbonaro). All.
L’attaccante Gianmarco Zigoni, 23 anni
D’ANNIBALE Marra.
ARBITRO
Schirru di Nichelino (MenicacciVingo).
ORE 20.45
SPAL-REGGIANA SPAL (4-3-3)
plici.
Colombo.
ARBITRO
Menegatti; Lazzari, Aldrovandi, Gasparetto, Giani; Landi, Togni, Gentile; Di Quinzio, Germinale, Finotto. (Albertoni, Silvestri, Rosina, Bellemo, Cape ce, Filippini, De Cenco). All. Sem
REGGIANA (4-3-3)
Feola; Andreo ni, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Bruccini, Maltese, Angiulli; Ales si, Ruopolo, Siega. (Messina, Gueye, Palumbo, Parola, Vernoc chi, Tremolada, Sinigaglia). All.
Martinelli di Roma (LanotteStasi).
LE PARTITE DI DOMANI ORE 11
SudtirolArezzo (A); Mes sinaSavoia (C).
ORE 12.30
tana (C).
ORE 13
RenateTorres (A); San MarinoTuttocuoio (B); Bar lettaIschia e CasertanaSalerni L’AquilaAncona (B).
ORE 14
ro (C).
ORE 15
MonzaPro Patria e Vene zia Alessandria (A); Lucchese Pro Piacenza (B); LupaCatanza AscoliTeramo, Pontede raSantarcangelo e PratoCarra rese (B); Juve StabiaBenevento (C).
ORE 16
Feralpi SalòBassano e NovaraLumezzane (A); Pagane seFoggia (C).
ORE 17 ORE 18 ORE 20
CremoneseGiana (A); GubbioGrosseto (B).
Real VicenzaPavia (A); PisaForlì (B); CosenzaMelfi (C).
ORE 19.30
AlbinoLeffePordeno ne (A); SavonaPistoiese (B); LecceVigor Lamezia (C).
RegginaMartina (C).
ORE 20.45
ComoMantova (A).
LE CLASSIFICHE GIRONE A
Bassano p. 36; Novara 35; Alessandria e Pavia 34; Real Vicenza e Como 32; Monza e Fe ralpi Salò 30; Sudtirol 26; Vene zia 25; Arezzo 24; Cremonese e Torres 23; Giana 22; Renate 21; Mantova 20; Lumezzane 17; Pro Patria (1) 12; AlbinoLeffe 10; Pordenone 6.
GIRONE B
Ascoli p. 34; Pisa e Te ramo 32; L’Aquila 31; Reggiana 29; Gubbio, Pontedera e Pistoiese 26; Grosseto, Ancona e Tuttocuo io 25; Spal 24; Carrarese 23; Forlì e Savona 22; Lucchese 19; Prato 17; Santarcangelo 15; San Mari no 11; Pro Piacenza (8) 10.
GIRONE C
Salernitana p. 40; Be nevento 37; Juve Stabia 36; Ca sertana 33; Foggia (1) e Lecce 31; Matera 28; Catanzaro 27; Pa ganese 25; Vigor Lamezia 23; Lu pa Roma e Barletta 22; Martina e Melfi 20; Cosenza 19; Messina 17; Ischia 15; Savoia 13; Aversa 10; Reggina (4) 6. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCATO Grosseto, ecco Volpe Longo per la Paganese
Primo allenamento con il Grosseto per Volpe, svincolato dalla Salernitana. La Reggiana sta definendo l’acquisto di Silipo dal Torino. La Paganese ha praticamente chiuso l’accordo con il Bari per l’esterno Longo (era al Matera) ed è pronta a cedere Bocchetti e Herrera alla Salernitana. L’Aversa Normanna ha preso il portiere Despucches (Puteolana) e oggi ufficializzerà Nigro e Longomarsini, entrambi dal Messina; aperta anche una trattativa per Petriccioli (Avellino), mentre siamo ai dettagli per Ripa (Juve Stabia). L’Alessandria è a un passo dall’attaccante Mazzeo (dal Benevento). Juve Stabia, L’Aquila e Benevento su Carlini (Frosinone):
SERIE D Siena, primo k.o. in casa Sconfitto pure il Padova
(r.c.) Il Siena (E), battuto per la prima volta in casa dalla Massese (1-0) davanti a 4.000 tifosi e dopo 11 risultati utili, è raggiunto dal Poggibonsi; l’Altovicentino (C) supera 1-0 il Padova e si porta a -2 dalla vetta. Dopo il rinvio per neve di Campobasso-Termoli (F), sospesa per infortunio dell’arbitro anche Compr. Montalto-Gioiese (I): si recuperano il 14. Prime triplette del 2015 per Mair (Vado), Tonizzo (Fontanafredda) e Saraniti (Viterbese). Esonerati Valori (Trestina) e Monaco (Piacenza). Domani 4 posticipi: San Paolo-Abano e Ribelle-Scandicci (D), Bastia Sansepolcro e Ponsacco-San Giovanni Valdarno (E). Risultati e classifiche su Gazzetta.it.
OPINIONI
Torna il campionato SEI RICCHI REGALI NELLA CALZA DELLA BEFANA LA RIPARTENZA
di NICOLA CECERE
email: [email protected]
twitter: @nicecere I l confronto diretto Lazio Samp per confermarsi al terzo posto; 2) la presentazione di Cerci a San Siro di un Milan che a Dubai aveva anticipato la crisetta Real; 3) il debutto di Zola col suo Cagliari; 4) l’ultima chiamata per il derelitto Parma e la nuova chance viola per il salto in alto; 5) l’ennesimo test esterno del Napoli dopo i festeggiamenti per la coppa; 6) dulcis in fundo, il derby d’Italia.
Aspettando almeno sei regali, il nostro campionato celebra la giornata di una ricca (alla faccia della crisi) Befana. A cominciare dalla sfida di questa sera all’Olimpico, dove il tifoso romanista un po’ debole in grammatica, Massimo Ferrero, («daremo dolore AHI laziali») cercherà di chiudere la bocca al dotto latinista Claudio Lotito («Samp, Roma e Napoli: ci aspettano le Guerre Puniche»). L’ultimo successo Samp in casa Lazio risale al 23 gennaio 2005. Da allora solo un punto per i blucerchiati con gli uomini di Lotito sette volte vincitori (ultime tre con zero reti al passivo). Nonostante Mihajlovic vada sempre in campo scontro con in testa il successo, pensiamo che tornare imbattuto dallo stadio che lo ha visto protagonista con le due maglie lo potrebbe soddisfare. Diverso il discorso per Pioli che confortato dall’esplosione milanese di Anderson cercherà di mettere fieno in cascina in previsione derby e Napoli. Si prevede un bel match.
Ieri il Real è caduto in campionato: vuoi vedere che il successo rossonero di Dubai è più autentico di quanto si potesse ritenere? In tal caso, lecito attendersi un El Shaarawybis e poi, a partita in corso, l’innesto di Alessio Cerci, l’elemento che ha portato a cinque il numero teorico di esterni offensivi a disposizione di Inzaghi, che comunque sta considerando Menez punta centrale. Motivo principale del suo rendimento superiore rispetto ai tempi del PSG.
Gianfranco Zola, nel derby delle isole maggiori, proverà a risollevare un Cagliari piombato nel panico retrocessione e quindi attento anche alle opportunità di mercato. Magic box, come lo chiamavano i tifosi del Chelsea, comincia a 48 anni la carriera di allenatore italiano dopo le due stagioni non memorabili vissute sulla panchina del West Ham e quella spesa sulla panca del Watford. Auguri.
Roberto Donadoni cerca il colpo di coda per rimettere in corsa salvezza un Parma sempre in attesa di rivedere il miglior Cassano. Avversario duro e perciò stimolante una Fiorentina in serie positiva da cinque giornate (tre vittorie) e capace di ottenere più punti fuori casa (14). Se Montella centrasse il quinto successo esterno potrebbe poi perfezionare la rimonta alla zona Champions ospitando il Palermo.
Il Napoli, senza Gabbiadini (ieri sottratto all’abbraccio dei nuovi tifosi: perché?) tenterà di rovinare vieppiù la situazione del Cesena in modo da aspettare poi la Juve da terzo. Juve che nel frattempo dovrà superare un’Inter che sta cercando di migliorarsi anche sul mercato. Mancini, oltre che sulle sue forze, conta anche di sfruttare due possibili contraccolpi bianconeri: la Supercoppa e l’annuncio di Tevez. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La vignetta
di Stefano Frosini
La puntura
di Roberto Pelucchi
f
Dopo l’hip hip hurrà di Berlusconi, Cerci ha capito di essere passato dal calcio che conta al calcio che canta.
JORGE LORENZO Pilota di MotoGP
Con mi bici da piccolo #mallorca #1996 @lorenzo99 CLASSICPICS Sito di foto storiche
Una partita di scacchi giocata da umani, era il 1924 @History_Pics ARIANNA FONTANA Azzurra di short track
Ci portiamo a casa 3 medaglie d’oro e il titolo assoluto! @AryFonta
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
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La Liga REAL MADRID, COSÌ CADONO GLI DEI MA IL BARÇA STECCA IL COMMENTO
di PAOLO CONDÒ
twitter: @PaoloCond Q Sebastian.
uando vinci ventidue partite di fila non è evidente soltanto il tuo valore, ma anche la benevolenza degli dei.
Logico quindi che il Real Madrid chiuda la sua formidabile striscia in un pomeriggio che è sì di forma grigia, ma nel quale i dettagli altre volte fortunati gli dicono male tutti assieme, dal rocambolesco pari del Valencia alla quantità di occasioni mancate prima per andare 20, poi per tornare in vantaggio e infine, in extremis, per pareggiare. Niente di tragico: Mestalla è un campo tornato pericoloso, ci si può perdere senza vergogna, e dopo tutte quelle vittorie la bastonata era dietro l’angolo per stessa ammissione di Ancelotti. Nulla di grave anche perché il favore del cielo verso il tecnico italiano sgocciola comunque nella lunga serata, col Barcellona che spreca la chance di sorpassarlo in classifica perdendo male a San Luis Enrique non è cambiato rispetto ai giorni controversi di Roma, taglia le sue scelte con l’accetta come se il fattore umano non avesse spazio nella gestione di una squadra: Messi e Neymar hanno goduto di due giorni (concordati) di vacanza supplementare, e contro la Real Sociedad vanno in panchina come se due ore prima a Valencia non fosse successo niente. Siccome gli dei accecano chi vogliono perdere, a Luis Enrique non basta la ripresa con tutta l’argenteria sul tavolo e va detto che Suarez è davvero l’ombra del bountykiller di Liverpool per raddrizzare un match segnato dall’autorete di Jordi Alba. Al di là del peccato di presunzione dell’allenatore, l’intero Barcellona non sembra sapere a cosa giocare: quasi nessuna traccia del vecchio tiquitaka, e men che meno un’idea forte di calcio nuovo, che a questo punto sarebbe davvero necessaria. Così l’impressione autunnale di un Real favoritissimo rimane intatta anche nella domenica della caduta. Ancelotti ha spinto molto fino a Natale e non ha riposato quasi nulla tra il Mondiale per club e l’amichevole di fine anno col Milan negli Emirati. Dopo il doppio derby di coppa con l’Atletico, sarà bene rifiatare un po’. Fra l’altro la squadra di Simeone è la vera beneficiaria del primo weekend del 2015, visto che s’è ripresa tre punti puliti sia sul Real (che resta avanti di uno, più l’impegnativo recupero col Siviglia) sia sul Barça (raggiunto). Lo stato d’animo ideale per festeggiare in un modo tenerissimo, anche se francamente esagerato, il ritorno a casa di Fernando Torres. Volente o nolente figlia del marketing e quello inglese è senza pari la vox populi sostiene che il campionato più bello del mondo sia la Premier League. Boh. D’accordo sul magnifico clima che si respira in quegli stadi, ma dal punto di vista tecnico è difficile capire perché la lega migliore non venga considerata quella che ha espresso entrambe le finaliste della scorsa Champions, quella che ne ha vinte tre delle ultime sei, quella in cui giocano i due calciatori riconosciuti come i migliori del mondo (per tacere delle altre stelle), quella in cui l’improvviso rifiorire di una borghesia di squadre ha portato l’anno scorso al titolo dell’Atletico e ora all’ingresso di Valencia e Siviglia nell’area delle ambiziose. Guardatevi le classifiche dei tornei principali: nel giro di sei punti ci sono cinque formazioni in Spagna, quattro in Francia, due in Inghilterra e Italia, una sola in Germania. Viva la Liga, altroché.
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Scalato il Cerro Torre BRAVO PUCHER, UN’IMPRESA AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE L’AVVENTUROSO
di REINHOLD
MESSNER
M arkus Pucher è un alpinista austriaco di 38 anni. Mi dicono sia uomo semplice. Non lo conosco personalmente. So che è fortissimo sulla roccia. Nel 2013 ha salito in solitario il mitico Cerro Torre in 195 minuti. Lungo la via dei Ragni di Lecco. Notevole. Ma a me non interessano le cifre. Importanti sono le esperienze. E nei giorni scorsi Markus ne ha portato a casa una indimenticabile. Quasi sconvolgente. Ha infatti salito in «free solo» il Cerro Torre, lungo la stessa via sulla parete Ovest, e partendo in piena bufera. Mentre tutti gli alpinisti in azione nella zona si rintanavano nelle tende o nelle trune, le buche scavate nella neve. Nella bufera là non si scala. Invece Pucher è andato in vetta ed è tornato nel suo bivacco in 25 ore. Aveva con sé soltanto tre chiodi da ghiaccio e una corda di 60 metri. Non ha utilizzato soste lungo la via. Le bufere in Patagonia sono infernali: non si vede niente nel vento gelido e impetuoso. Orientarsi è difficilissimo e per scalare in libera in simili condizioni ci vuole una forza eccezionale: fisica, ma anche psicologica. L’impresa di Markus è pazzesca. Ai limiti dell’impossibile, compresa una caduta frenata all’ultimo riuscendo a piantare provvidenzialmente le due piccozze.
Il Cerro Torre è bellissimo, ma è anche la montagna di tante polemiche. Fin dalla prima salita, contestata (su essa indaga a fondo il libro «The Tower», scritto da Kelly Cordes e appena pubblicato negli USA). E poi la «via del Compressore» con tutti i suoi chiodi. Per finire alla recente rimozione di una parte degli stessi. Un’impresa così futuristica come quella di Pucher era «a rischio»: ma lui ha ripreso tutto con due telecamerine. Bravo. © RIPRODUZIONE RISERVATA DIRETTORE RESPONSABILE
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Ciclismo
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L’anteprima
Grande antipasto per gli amatori domenica 17
Ci sarà un’anteprima molto attesa alla sedicesima tappa del Giro d’Italia. Appuntamento nove giorni prima, cioè domenica 17 maggio, con la Granfondo Giro d’Italia, che sta già riscuotendo notevole interesse tra gli appassionati. I cicloamatori si cimenteranno a loro volta da Pinzolo ad Aprica, sullo stesso tracciato che i professionisti affronteranno martedì 26. Due i percorsi previsti per gli amatori: quello lungo, di 175 km, con il Mortirolo, e il percorso medio che si concluderà dopo 102 km al primo passaggio da Aprica.
Le iscrizioni sono già aperte e ci si può collegare al link: https://www.mysdam.net/store/ data-entry_30641.do. L’appuntamento si inserisce nel quadro di «Be In 2015», il programma di eventi di massa — non solo legati alla bicicletta — che Rcs Sport ha creato per quest’anno.
Da Coppi a Pantani: all’Aprica in scena il mito
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Presentate le due tappe valtellinesi del prossimo Giro d’Italia : il clou il 26 maggio. Lassù, nel ‘94, tutto il mondo scoprì il Pirata
Marco Pastonesi
INVIATO AD APRICA (SONDRIO) I l primo è Fausto Coppi. È il 31 maggio 1950. Partenza da Lugano, arrivo a Bre scia, 293 km, la tappa più lunga di quel Giro d’Italia, e la corsa ancora da decidere. L’Aprica è una montagna ignota, dunque misteriosa. È anche ombrosa, minerale e mineraria. Viene scalata dalla Valtellina verso la Valcamonica. Coppi attacca, gli resistono solo Robic, Koblet e Schaer, che indossa la maglia rosa. Magni soffre, Bartali pu re. Coppi conquista il gran pre mio della montagna e guada gna anche un minuto di abbuo no. Ma il gruppo reagisce, un manipolo si avvantaggia, c’è anche Alfredo Martini, secondo nella generale. La fuga è di quelle buone, Martini è maglia rosa virtuale, oltre che virtuo sa, tant’è che quando a 25 chi lometri dal traguardo gli salta la catena, ad Alfredo non salta no i nervi, infatti rientra, tira anche la volata al compagno Luciano Maggini, e per la Tau
È il 5 giugno 1994: Marco Pantani, qui all’attacco sul Mortirolo, si avvia a dominare la 15 a tappa del Giro da Merano all’Aprica
BETTINI reaPirelli è una doppietta, tap pa e maglia. PROFUMO gio, 16 a Sessantacinque anni dopo, Aprica raddoppia. La pri ma puntata martedì 26 mag tappa, da Pinzolo ad Aprica. La seconda mercoledì 27 maggio, 17 a tappa, da Tirano a Lugano. Tonale, Aprica, Mor tirolo: questi sono passi da gi ganti. Ponte di Legno, Edolo, Mazzo: questi sono incroci da eroi. Statale 42 e affluenti: que ste sono strade doc del Giro d’Italia. E a 141 giorni dal pron tivia, già si respira aria di cicli smo. Grande, storico, eterno.
Ieri sera la prima presentazio ne. Per il sindaco di Aprica Car la Cioccarelli è «un’affascinante opportunità», per il presidente della Comunità montana di Ti rano Annamaria Saligari è «una vetrina globale», per l’assessore regionale allo Sport Antonio Rossi è «la Lombardia del cicli smo, del turismo, del cicloturi smo», per il direttore del Con sorzio turistico cioè presidente del comitato organizzatore lo cale Gigi Negri è «un altro so gno che diventerà realtà», per il
L’ALTIMETRIA DELLA 16
a
FRAZIONE
PINZOLO
816 m GPM GPM GPM GPM
APRICA
1173m GPM
Campo Carlo Magno
1681 m
Folgaria
1259 m km 10 13,2 22,4
Passo del Tonale
1882 m 55,3 84,8 condirettore del Giro d’Italia Stefano Allocchio è «un appun tamentochiave della corsa», per il promoter, nonché cittadi no onorario di Aprica, Angelo Zomegnan, è «un’altra tappa di una storia infinita», per il c.t.
Davide Cassani è «uno dei tea tri del ciclismo». Senza contare 102,4
Tirano
433 m 114,5
Passo del Mortirolo
1854 m 140,1 157,4 175 GDS Gavia, Vivione e Crocedomini, altri palcoscenici per altre reci te, stavolta risparmiati.
GRANDE GUERRA Ha ragione Cassani: questo è un teatro del l’opera, verticale. La Pinzolo Aprica: 175 km e 4500 metri di dislivello, con cinque colli, LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Raid
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Dakar
Clamoroso: Roma rompe dopo 10 km Nelle moto Botturi 27°
Campo Carlo Magno, Tonale, Aprica, Mortirolo (da Mazzo) e ancora Aprica (entrambe le volte da Edolo via Santicolo, dove c’è «un pugnale» al 15%).
Poi la TiranoLugano: 134 km, passando per Teglio e Sondrio, quindi lungo l’Adda e il Lago di Como, su per la Croce di Me naggio, infine Porlezza e, per gli ultimi 7 km, la Svizzera. Per gli organizzatori del Giro è an che un percorso della memoria per «cucire» i due fronti della Grande Guerra – nel centenario dell’entrata dell’Italia nel con flitto mondiale —, perché in torno al Tonale furono anni di combattimenti e morti, di sof ferenze e silenzi.
PENDENZE Se il tempo — allar gando le strade, asfaltando la superficie, perfezionando le bi ci, moltiplicando i ciclisti — sembra aver addolcito il rigore delle pendenze, allo stesso tem po ha arricchito questa area di storie e ricordi. Il giovane (era il 1962) Vittorio Adorni, il pri mo a vincere sul traguardo del l’Aprica. Il venezuelano Leo nardo Sierra (nel 1990), attrat to dalle salite ma terrorizzato dalle discese. Marco Pantani, che qui prima si rivela (nel 1994) e che qui poi mai arriva (nel 1999, fermato alla parten za da Madonna di Campiglio).
E quel finale, più giallo che ro sa, fra Ivan Basso e Gibo Simo ni, Basso che nel 2006 vince mostrando la foto del neonato Santiago, e Simoni che lo accu sa di alto (perché l’accordo è stato stretto in cima al Mortiro lo) tradimento. Altre pagine aspettano di essere scritte.
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Nani Roma, 42 anni, sconsolato
Ilaria Morani
VILLA CARLOS PAZ (ARGENTINA) A ppena 10 chilometri, e la Dakar 2015 dà già il primo verdetto: Na ni Roma, campione in carica e favorito fra le auto, è estro messo dai giochi che conta no. Colpa di un problema al la pompa dell’olio della sua Mini. Roma ha dovuto aspet tare il camion dell’assistenza e ha perso oltre 3 ore. Poi, prima del secondo interme dio, si è fermato di nuovo: nella tarda serata italiana aveva 5 ore di ritardo. La sua Dakar è praticamente già fi nita. «Sono sconfortato», ha detto lo spagnolo. Nelle mo to, in difficoltà Alessandro Botturi (Yamaha): ha chiuso 27° a oltre 6’.
VINCITORI Nelle auto il pri mo leader è Nasser AlAttiyah (Mini). Il qatariota — che ha già vinto la Dakar nel 2011, oltre ad aver conquistato una medaglia di bronzo a Londra 2012 nel tiro a volo — si pro pone come uno dei piloti da battere di questa edizione.
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Lo spagnolo, campione in carica, tradito da un problema alla pompa dell’olio
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Mini si consola con la vittoria di Al-Attiyah. Nelle due ruote vince Sunderland
IN BREVE
PISTA A MANCHESTER
Revolution Series Viviani 2° al debutto «Che pubblico!»
Alla prima uscita di un anno che può essere quello della svolta, Elia Viviani (nella foto Bettini) ha quasi sbancato il velodromo di Manchester, sede della 3 a tappa delle Revolution Series, spettacolare circuito di kermesse che si sono inventati i britannici, attirando in pista alcuni dei big mondiali dei tondini e sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni. Un’idea subito vincente, in alternativa alle Sei Giorni e alle tappe di Coppa del Mondo. Viviani ha inaugurato la sua nuova avventura nel Team Sky mettendo insieme i terzi posti nel giro lanciato, nello scratch e nella corsa a punti, poi ha centrato il 2° nel km e il 1° nell’eliminazione in coppia col danese Marc Hester. Risultati che sono valsi ai due il 2° posto nella classifica finale dietro ai britannici Ed Clancy e Ollie Wood. «Dovevo spezzare il ritmo e all’inizio ho fatto un po’ fatica ma sono soddisfatto - ha detto Elia, il cui mirino è puntato da tempo sui Mondiali su pista dal 18 al 22 febbraio - . E poi sono rimasto impressionato. Biglietto a 30 sterline, non c’era un posto libero. Pubblico entusiasta, competente, sembrava un Mondiale».
DALLA DANIMARCA
«Riis, stai attento al rapporto della Commissione Uci»
Nuvole all’orizzonte di Bjarne Riis? È quello che si sostiene nel suo Paese, la Danimarca. È il sito web www.feltet.dk. a lanciare «l’allarme» a proposito del dirigente della Tinkoff-Saxo: «Quando la commissione indipendente voluta dall’Uci per indagare sul doping nel ciclismo a cavallo degli anni 90 e 2000 pubblicherà il suo rapporto, per Riis ci potrebbero essere dei problemi. Il suo ruolo nel ciclismo potrebbe essere messo in discussione». Il danese aveva già in passato confessato il doping per la vittoria al Tour 1996, ed era stato invitato dal presidente Uci Brian Cookson a testimoniare davanti alla Commissione.
Vincenzo Nibali, 30
LAPRESSE
DOMANI A MESSINA
Nibali in bici per beneficenza
Epifania in sella, come da tradi-zione, per Vincenzo Nibali. La maglia gialla pedalerà domani nella sua Messina (il via alle 10.30, da piazza Duomo) per raccogliere fondi e sostenere la lotta alla sindrome di Duchenne e Becker. Ci saranno anche il fratello Antonio e Giovanni Visconti.
Secondo l’argentino Orlando Terranova, anche lui su Mini.
Carlos Sainz (8°) meglio di Stephane Peterhansel (10°) nella sfida interna allo squa drone Peugeot. Nelle moto la prima tappa va a sorpresa al l’inglese Sam Sunderland (Ktm), davanti a Goncalves (Honda), Coma (Ktm) e Bar reda (Honda). Oggi la secon da, durissima tappa, da Villa Carlos Paz a San Juan: ben 625 km, di cui 518 cronome trati. Eurosport propone l’ar rivo in differita alle 20; a se guire, alle 23, i momenti sa lienti della giornata.
Prima tappa Buenos Aires-Villa Carlos Paz (175 km cronometrati)
Auto: 1. Al-Attiyah (Qat-Mini) in 1h12’50”; 2. Terranova (Arg-Mini) a 22”; 3. Gordon (Usa-Hummer) a 1’04”.
Moto: 1. Sunderland (GB-Ktm) in 1h18’57”; 2. Goncalves (Por-Honda) a 5”; 3. Coma (Spa-Ktm) a 1’12”; 27. Botturi (Yamaha) a 6’35”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 27
Motomondiale
R
L’intervista
A TU PER TU
CONTENUTO PREMIUM
Rock&roll Mondiale
IL FENOMENO
L’INTUIZIONE: ROSSI IN APRILIA
L’ingaggio nel ‘96, il titolo 125 nel ‘97 MILAGRO
L’AMICO
CAPIROSSI, PIÙ CHE UN CLIENTE
Con Loris, suo assistito dal ‘99 MILAGRO
IL RE DELLA 250
BIAGGI E IL TRIS CON NOALE
Con Biaggi, 3 titoli 250 su Aprilia MILAGRO
«OCCHIO MARC VALE SI GIOCA IL 10° TITOLO»
PERNAT , IL MANAGER PIÙ ESTROSO E DECORATO: «MARQUEZ SUPER MA CADE TROPPO, ROSSI PUÒ INSIDIARLO IANNONE TOSTO, UN FUNGO PORCINO»
IL LUTTO
SEPANG, FERITA APERTA
Accanto alla targa per Simoncelli MILAGRO
Carlo Pernat e il compianto Sic: personaggi fuori dal coro
MILAGRO
IL PRESENTE
IANNONE, NUOVA SCOMMESSA
Con l’abruzzese, ufficiale Ducati MILAGRO
L'IDENTIKIT
CARLO PERNAT
NATO A
GENOVA
IL
9 AGOSTO 1948
RUOLO
MANAGER NEL MOTOMONDIALE Inizia la carriera nelle due ruote nel 1974, alla Piaggio. Entra nel motorsport nel 1979, quando la Piaggio acquista la Gilera: è manager della squadra di cross. A fine 1984 accetta l’incarico di responsabile delle attività sportive Cagiva occupandosi di cross, Parigi-Dakar e, in seguito, velocità su pista. All’inizio del 1990 accetta di guidare le corse Aprilia, gestisce Rossi e Biaggi. Ha assistito, tra gli altri, Capirossi e Simoncelli. Ora segue Iannone e Corsi, inoltre è responsabile relazioni esterne del Team Italia.
L’INTERVISTA
C
di Paolo Ianieri
arletto sta per diventare nonno. «Belin, mica vuoi scriverlo, vero?».
Beh, la notizia è di quelle belle. Congratulazioni.
Maschio o femmina?
«Congratulazioni a mia figlia Serena, più che a me. Divento nonno a due ruote, un nonno vo lante. Deve ancora entrarmi in testa. E magari quando nascerà (giugno; bora dal 2014.
n.d.r.
) sarò in giro per il mondo...». Carletto è Carlo Pernat, una vita per e nelle moto (altre passioni dichiarate: don ne, Genoa e sigarette). Sotto di lui, come re sponsabile di team, manager o consulente, sono passati tutti i piloti italiani che hanno fatto la storia del Motomondiale degli ultimi 20 anni: da Max Biaggi a Loris Capirossi, da Valentino Rossi a Marco Melandri, fino al povero Marco Simoncelli e, oggi, Andrea Iannone. Ma anche le giovani promesse del Team Italia, con cui colla
Pernat, tutto cominciò nel...
«Era il 1979, con la Gilera, nel Mondiale cross.
Avevamo piloti come Rinaldi e Maddii».
La carta d’identità dice: nato il 9 agosto 1948.
«Nove agosto come Iannone. Due leoni. Tanti grandi piloti sono nati sotto quel segno. Per ora seguo Andrea e Corsi. Però è soprattutto con il Team Italia che ogni anno è come ricominciare.
Gestire una squadra a livello di marketing e co municazione mi piace. La Federazione ha rimes so in piedi una bella operazione. Fenati, Anto nelli sono usciti da lì. Quest’anno Andrea Loca telli correrà con Gresini. Al suo posto è arrivato Stefano Manzi, mentre è rimasto Matteo Ferra ri: per lui sarà un anno chiave».
A livello di giovani si rivede un po’ di luce.
«Il futuro per me non è male. L’arrivo del team di Valentino ha dato altri impulsi. Mi aspetto un salto di qualità di Bastianini e magari che Anto nelli impari a non cadere. Quello che accadeva da noi con l’Aprilia, negli ultimi anni lo hanno fatto gli spagnoli coinvolgendo gli sponsor. Gen te come Puig e Alzamora di moto ne capisce».
E in MotoGP?
«L’unico nome “nuovo” è Iannone. Per ora è il solo talento giovane su cui puntare».
Però deve ancora mostrare la testa dei campioni.
«Per me questa è una fantasia. Prima della Pra mac non era mai stato in un team ufficiale e ha impiegato un po’ ad adattarsi. Però nel 2014 ha fatto un bel salto di qualità e ora deve farne un altro. E non ha paura di Marquez. Lo ha battuto in Moto2 e l’ha fatto vedere più volte l’anno scor so. Marquez uno come Andrea lo patisce».
Che stagione sarà?
«Bellissima. Marquez è un fenomeno, ha una guida incredibile. Valentino ha rischiato di smettere e si è ritrovato grazie all’orgoglio. Si gioca il Mondiale. Poi attenti a Lorenzo: è il più completo di tutti, se si ritroverà sarà pericoloso.
Pedrosa, invece, non ha il passo di quei tre».
«Credo molto in Gigi Dall’Igna. Nel 2014 è stato bravo a sfruttare il regolamento e a portare in pista cose che funzionavano. Vi ricordate i tempi di Valentino? La nuova moto arriverà ai secondi test, ma se la Ducati farà un salto in avanti ci si divertirà. Dovizioso è un gran passista, Iannone uno che può vincere. Si spingeranno. Iannone è uno tosto, un fungo porcino. Come Rossi, Biag gi, Capirossi, Simoncelli. La famiglia è quella».
Torna l’Aprilia e Melandri non ha nascosto i dubbi.
«È un bene avere piu Case, ma ho l’impressione che abbiano un po’ anticipato i tempi. E capisco Marco: è un talento, correre per il 12°13° posto non è un grande stimolo».
Cosa gioca contro Rossi nella caccia al 10° titolo?
«Innanzitutto l’età, 36 anni contro 22 sono tanti.
Ma soprattutto bisognerà vedere come lavorerà la Yamaha. Se saranno a livello della Honda sin dall’inizio, allora Vale se la giocherà. Marquez potrebbe pagare l’eccessiva sicurezza. L’anno scorso ha fatto errori stupidi, cadere 14 volte in una stagione è tanto. Avere dietro Valentino, poi, è una bella rottura di palle».
Poi c’è la Ducati.
Con il team Cecchinello debutterà Jack Miller.
«Sono contrario al passaggio dalla Moto3 alla MotoGP. Tutti i grandi piloti che ho gestito io hanno fatto un percorso logico, passando attra verso le varie categorie. Allo stesso tempo, però, va detto che questa Moto2 non serve a nulla».
Chiudiamo: diventando nonno, cambia vita?
«Sei matto? Sono Carlo Pernat, non Roberto Sciacaluga!».
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28
Basket
R
Serie A: 14
a
giornata
Dyson poi Sosa Sassari show Venezia si ferma
1
Banco super nonostante le assenze. Nella Reyer brillano Peric e Stone. Sacchetti: «Prova importante»
Luca Chiabotti
INVIATO A VENEZIA A vete per caso visto Rus sell Westbrook contro gli Spurs a Natale? Il primo tempo di Jerome Dyson è stata la copia europea, im marcabile: 20 punti in 14’ in campo. Poi un gigantesco Jul yan Stone da 18 rimbalzi, 7 as sist, 5 recuperi, lo fa tornare un essere umano. Ma Sassari mostra la sua faccia più bella e interessante, quella di squadra che per ragione o per forza (le assenze di Sanders, Brooks e Devecchi, l’influenza di Lawal e Todic fuori dal quintetto) ha mille facce, lunghe, corte, mi cidiale in uno contro uno e non solo da annali del tiro da tre, con protagonisti diversi, magari dormienti come Logan per 30’, o Sosa e Todic decisivo contro il miglior giocatore del campionato, Peric, al suo apo geo (20 più 14 rimbalzi, con stoppate e recuperi).
VENEZIA 90 SASSARI 100 DTS
(19-21, 38-44; 60-54, 83-83) UMANA VENEZIA
: Goss 19
(3/10, 4/9), Dulkys 11 (1/4, 3/10), Viggiano 2 (1/5, 0/3), Peric 20 (5/8, 3/9), Ortner 4
(1/3); Stone 16 (6/9, 0/4), Ruzzier (0/1, 0/2), Ress 7 (0/1, 2/4), Nelson 7 (2/2, 1/1), Ceron 4 (1/1 da 3). N.e.: Antelli, Visconti. All. Recalcati.
BANCO SARDEGNA SASSARI
:
Logan 15 (2/6, 3/10), Dyson 29 (6/10, 3/9), Formenti (0/1 da 3),
Vanuzzo 4 (1/1), Mbodj 2 (1/2); Sosa 20 (4/10, 3/5), Lawal 9 (4/6), Chessa, B.Sacchetti 3 (1/2 da 3), Todic 18 (4/7, 2/4). N.e.: Sanders. All. R. Sacchetti.
ARBITRI
: Baldini, Biggi, Attard.
NOTA
- T.l.: Ven 10/22, Sas 20/24. Rim.: Ven 53 (Stone 18), Sas 42 (Lawal, Todic 7). Ass.: Ven 23 (Stone 7), Sas 12 (Sosa 5). Prog.: 5’ 9-7, 15’ 27-30, 25’ 46-52, 35’ 73-69. Usc. 5 f.: Todic 43’11” (87-94). Ant.: Peric 18’24” (34-36).
DUE TITOLARI «Abbiamo avu to un atteggiamento impor tante dice coach Meo Sac chetti cercato di farli pensa re, scombinare il loro gioco.
Con le tante assenze, siamo riusciti a trovare risorse diver se. Dyson è entrato in una otti ma condizione e ha attaccato il canestro in modo molto di retto, prima di un inevitabile calo e, mi piace parlarne ades so dopo 4 vittorie: stiamo gio cando da molte partite senza il tre e quattro titolari e il secon do cambio, se anche avessimo perso non sarebbe stato un problema, bisogna accettare queste situazioni, sappiamo che in questo campionato che 45%
La percentuale ai tiri liberi di Venezia, che ha sbagliato 12 dei 22 tiri tentati dalla lunetta. In stagione aveva il 75%, mai sotto il 55%. Sassari ha avuto l’83%.
una squadra più forte di tutte, tutte le altre hanno alti e bas si». Le squadre hanno il colpo del k.o. in canna: Sassari nel primo tempo, quando rinun cia ai lunghi per soffrire meno Ress e Peric, e si trova a +10 a inizio ripresa quando entra in pista anche Lawal dopo che Dyson ha aperto la difesa di Venezia che tira troppo da tre.
TAMPONAMENTO Ma Stone, che tampona con l’auto men tre viene alla partita, raggiun ge il palazzo durante il riscal damento ma non parte in quintetto, nel momento più difficile della gara, con due rimbalzi offensivi e la difesa, alza improvvisamente il livello emotivo e atletico della parti ta. E improvvisamente, la Reyer sui ritmi ritrovati, ritor na anche il tiro da tre, con un parziale di 212 foraggiato da Dulkys e Peric tocca il +9. Fat ta? No. Il quarto fallo di Goss libra Logan, 11 punti nell’ulti mo quarto e addirittura il Ban co è a +6 a 2’36” dalla fine ma la difesa di Stone su Dyson, anche sull’ultima azione, e Goss mandano la gara al sup plementare, dominato da Sas sari. TIRI LIBERI «Dispiace dice Carlo Recalcati : direi che la sciando perdere l’andamento della partita, un dato emerge su tutti: abbiamo sbagliato 12 liberi su 22 e con una percen tuale decente sarebbe stata una gara diversa, decisa da due rimbalzi offensivi non controllati. Volevamo capire se fossimo competiti contro una squadra che pur con delle assenze è abituata a giocare ad alto livello anche in Euro pa, lo siamo con armi differen ti da Sassari perché non siamo dei superatleti. All’inizio ab biamo ecceduto da tre, dove vamo essere più pazienti ci servirà per imparare ma ab biamo dimostrato di giocarce la alla pari». Dimenticavamo: che bella partita. Finalmente.
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Milano-Brindisi alle 20 su RaiSport 1
1
Nel posticipo l’ex Bucchi sfida l’EA7, imbattuta in casa da 24 gare
I
Jerome Dyson, 27 anni, top scorer con 29 punti: viaggia a 25.2 punti nelle ultime quattro partite
CIAMILLO ntontita dalla scoppola pre sa nell’esordio di Top 16 di Eurolega, Milano si rituffa in campionato, ospitando que sta sera (ore 20, Rai Sport 1) Brindisi, che si presenta al Fo rum al completo. Nell’EA7 inve ce manca solo Hackett. In regu lar season il Forum è un bunker: Milano ha una striscia aperta di 24 successi di fila e viene da 8 vittorie consecutive in campio nato, ma Banchi avverte: «Brin disi ha vinto le ultime 3 gare fuori casa, a Cantù, Pistoia e Avellino. I numeri parlano di una squadra coesa, con la difesa meno battuta del campionato».
COPPA ITALIA La sconfitta di Capo d’Orlando di sabato aveva già qualificato Cremona, che è andata a fare compagnia a Mi lano, Venezia, Sassari, Reggio Emilia, Brindisi e Trento. E pro prio il successo di ieri della Va noli su Avellino, lascia in bilico l’ultimo biglietto per il PalaDe sio (2022/2). Se la Sidigas bat terà Varese domenica prossima, sarà lei a centrare l’obiettivo.
Ma in caso di k.o., rientrerebbe ro in gioco Cantù, che ovvia mente deve però battere Roma.
A 14 punti ci potrebbe arrivare anche Pistoia, ma in nessuno dei tre casi di parità chiudereb be ottava. Nell’arrivo a tre, in fatti la classifica avulsa premie rebbe Cantù per la differenza canestri, così come se a quota 14 ci fossero irpini e brianzoli.
Con Avellino e Pistoia alla pari, passerebbe la Scandone.
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L'ANALISI
di MASSIMO
ORIANI
CONTINUITÀ E PROGRAMMAZIONE LA LEZIONE DELLE PRIME CINQUE
N
egli Stati Uniti dicono che ci sono solo due certezze nella vita: la morte e le tasse. In Italia ci fermeremmo alla prima... Nel basket però stiamo trovando una continuità che vi si avvicina molto (alla certezza, non alla morte...), seppur in un campionato che nemmeno può sognarsi di elevarsi alle vette del passato. Ecco quindi che cinque delle otto elette alle Final Eight di Coppa Italia sono le stesse dell’anno scorso. Milano, Venezia, Sassari, Reggio Emilia e Brindisi costituiscono ormai stabilmente il «core value» della serie A. Il loro valore deriva in primis dalla serietà societaria che permette programmazioni a lunga scadenza. Basta dare un’occhiata a chi le allena. Banchi è alla seconda stagione con Milano ma rappresenta uno dei punti fermi della professione di coach. Recalcati è al debutto con Venezia dove ha però portato l’esperienza di oltre 800 panchine. Sassari è nelle mani di Sacchetti dal 2009. Menetti guida la Reggiana da capo allenatore dal 2011 ma è cresciuto in società. Bucchi, altro caposaldo dei tecnici italiani, è all’Enel dal 2011. Non è un caso. Aggiungiamoci anche Cesare Pancotto con la sua splendida Cremona all’italiana e Trento, la squadra che gioca meglio in Italia, ed ecco che il comune denominatore è facilmente trovato. Tra le assenti rispetto all’edizione del Forum che incoronò la Dinamo, ci sono Roma e Siena. La prima si è notevolmente ridimensionata, quindi ci può anche stare. L’altra è sparita. Resta Cantù. Ieri tutti i risultati le hanno sorriso. Ora dovrà tifare Varese. Strana la vita, vero?
A proposito di continuità: ancora a zero dopo 14 partite (avanti così e il «primato» dell’Irge Desio dell’8990, che chiuse la stagione 030 rischia di saltare...) c’è Caserta, che, ma guarda un po’, ha cambiato tre allenatori in tre mesi. Markovski si è trovato a guidare la squadra fatta da Molin. Gli prendono due giocatori (Capin e Avramov) e tre giorni dopo lo cacciano. Così ora la bandiera Esposito si trova tra le mani la patata bollente. E domenica dovrà giocarsi una sfida fratricida con l’amico Dell’Agnello, assieme al quale vinse lo scudetto del ‘91. Potrebbe essere l’ultima spiaggia per la Juve. Finire a 8 da Pesaro con lo scontro diretto sfavorevole sarebbe una mezza condanna per chi non ha ancora vinto una partita. Strana la vita, vero?
I MIGLIORI DI GIORNATA
PUNTI
34
1. Kenny Hayes
CREMONA play-guardia 27 anni
2. Jeremy Hazell
BOLOGNA
3. Jerome Dyson
SASSARI
4. Adrian Banks
AVELLINO
5. LaQuinton Ross
PESARO 29 29 25 22
TIRI DA DUE
5/6
1. Giorgi Shermadini
CANTÙ pivot 25 anni
2. Dario Hunt
CAPO D’ORLANDO
3. Marco Cusin
CREMONA 9/11 7/9
4. Josh Owens
TRENTO
5. James Feldeine
CANTÙ 9/12 5/7
RIMBALZI
18
1. Julyan Stone
VENEZIA play 26 anni
2. Hrvoje Peric
VENEZIA
3. C.J. Williams
PISTOIA
3. Ed Daniel
VARESE
5. Josh Owens
TRENTO 14 11 11 10
TIRI DA TRE
3/4
1. Maxime De Zeeuw
ROMA ala-pivot 27 anni
1. Drake Diener
REGGIO EMILIA
1. Dominique Archie
CAPO D’ORLANDO
1. Kenny Hayes
CREMONA
5. Stefano Gentile
CANTÙ 3/4 3/4 3/4 3/5
I MIGLIORI DI GIORNATA
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 29
Pistoia fa arrabbiare il Poz «Pronto a dimettermi»
1
Il tecnico di Varese : «Indecorosi, chiedo scusa al nostro pubblico»
Antonio Franzi
VARESE L e parole più dure arrivano dallo stesso Pozzecco: «Dopo una prestazione in decorosa, sono disposto a tutto per questa società: anche a far mi da parte, se dovesse essere utile». Nel momento peggiore della sua esperienza da allena tore, «in due anni sulla panchi na, mai ho avuto tra le mani una squadra che abbia espresso un gioco così misero, inadeguato rispetto alla passione di un pub blico competente come quello di Masnago, cui chiedo perdo no», finisce per mettere a dispo sizione della società la sua posi zione un allenatore profonda mente deluso dopo aver visto la sua Varese messa k.o. da una Pi stoia concreta ed efficace, no nostante l’assenza di un uomo chiave come Cinciarini. TIRATORI Tutta la partita si è giocata sull’incapacità di una Varese che, tradita dai suoi tira tori Rautins e Diawara (rispetti vamente 2/11 e 3/11 da fuori), non ha saputo trovare sbocchi offensivi alternativi a uno steri le tiro al bersaglio dopo 24” di affanno. Come nel turno prece dente a Capo d’Orlando, di fronte a una difesa chiusa e at tenta nell’area – «Una vittoria frutto del sacrificio e della lot ta» dirà un soddisfatto Moretti – Varese non ha avuto la capacità di sviluppare il gioco in transi zione se non in pochi frangenti: quello del controbreak di 120 nel 1° quarto, con Robinson in evidenza (8/16 al tiro) per re
VARESE 67 PISTOIA
(23-21, 39-36; 51-51)
71
OPENJOBMETIS VARESE: Robinson 20 (5/9, 3/7), Rautins 7 (1/4, 1/7), Eyenga 3 (1/2), Diawara 8 (1/5, 2/6), Daniel 10
(4/9); Callahan 9 (1/2, 1/3), Okoye 5 (2/6, 0/1), Deane 5 (2/7, 0/1). N.e.: Casella, Balanzoni, Vescovi, Rossi. All.: Pozzecco.
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Hall 7 (1/3, 1/4), Williams 18 (6/15, 1/3), Brown 9 (4/9, 0/2), Milbourne 16 (4/10, 2/2), Amoroso 14 (2/4,
3/8); Filloy 4 (2/2, 0/5), Magro 3, Moretti (0/1, 0/1), Severini. N.e.: Mastellari. All.: Moretti.
ARBITRI NOTE -
: Mazzoni, Lo Guzzo, Weidmann.
T.l.: Var 12/21, Pis 12/20. Rimb.: Var 53 (Daniel 11), Pis 40 (Williams 11). Ass.: Var 12 (Deane 4), Pis 14 (Hall 4). Usciti 5 f.: Robinson 39’49” (67-69). Spett. 4363 per 68.929 euro.
Valerio Amoroso, 34 anni
CIAM cuperare l’ottimo inizio esterno (718 al 6’) promosso da un buon Williams e quello del fal lace sorpasso sul 5043 del 27’.
A Moretti, però, sono bastati un Amoroso chirurgico nelle 3 tri ple, giunte sempre al momento giusto, e l’apporto di Milbourne in appoggio a un Williams da doppiadoppia (anche 11 rim balzi) per conquistare il suo pri mo successo da allenatore a Va rese, anche se non basta per po ter ancora puntare alle Final 8.
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Hayes fa 34 e rimanda Avellino
1
Sidigas ancora a caccia delle Final 8. La Vanoli c’è già, Pancotto: «Tutto merito nostro»
Alessandro Rossi
CREMONA cesso nelle ultime 4 gare, è la prima volta: «Mi sono emozio nato per questi ragazzi — com menta Cesare Pancotto —.
Hanno giocato 40 minuti di estrema concentrazione, inten sità e lucidità. Non era facile, af frontavamo una squadra di alto livello. Oggi Cremona si fregia di una grande posizione di clas sifica. Apro il file Coppa Italia ora e lo riapriremo solamente a febbraio. Ce la siamo conqui stata con sudore e duro lavoro.
Non ci hanno regalato nulla». L a furia di Hayes (34 punti, 17 nel terzo quarto sui 19 di squadra) si abbatte su Avellino, che perde la seconda partita consecutiva e mette a ri schio la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Obiettivo già raggiunto dalla miglior Cre mona di sempre, dentro mate maticamente dopo il successo di Trento su Capo d’Orlando nell’anticipo e sicura della setti ma posizione nel tabellone di Desio. Per i lombardi, al 3° suc FUGA AVELLINO Dopo un 1° quarto sprint (1926, 50% da 3 punti), la Sidigas arriva anche a +12 (1931, 12’) grazie ad uno scatenato Banks. Nel momento peggiore, sono Vitali (8 assist nel primo tempo) e Cusin (10 punti all’intervallo) a tenere in linea di galleggiamento Cremo na. Il più 6 (6369, 31’) illude Avellino, travolta nel finale dal le giocate di Hayes e Ferguson,
CREMONA 88 AVELLINO
(19-26, 44-40; 63-64)
81
VANOLI CREMONA: Vitali 11 (1/4, 2/3), Hayes 34 (8/13, 3/4), Bell 8 (2/5 da 3), Clark 7 (2/7,
1/2), Cusin 14 (7/9); Gazzotti (0/1 da 3), Mian 3 (0/2, 1/3), Campani (0/1), Ferguson 11 (1/1, 3/7), Mei (0/1 da 3). All.: Pancotto.
SIDIGAS AVELLINO:
Gaines 19
(4/9, 3/5), Banks 25 (7/13, 0/1), Hanga 14 (2/4, 2/4), Harper 17 (5/8, 1/6), Anosike 4 (2/5);
Cavaliero (0/1, 0/5), Cortese, Trasolini 2 (1/1), Lechthaler. N.e.: Cadougan, Guglielmo, Severini. All.: Vitucci.
ARBITRI: NOTE -
Sabetta, Bartoli, Paglialunga.
T.l.: Cre 14/15, Ave 21/26. Rimb.: Cre 32 (Cusin 8), Ave 37 (Anosike 9). Ass.: Cre 20 (Vitali 10), Ave 4 (4 con 1). Progr.: 5’ 10 12, 15’ 29-34, 25’ 57-49, 35’ 76-71. Spett. 3300.
autori di 36 dei 44 punti della Vanoli nel 2° tempo. Due i dati chiave: il 29% (6/21) della Si digas nel tiro da tre punti e i soli 4 assist contro i 20 di Vitali e compagni. Solo 2 i punti dalla panchina per Frank Vitucci: «Cremona ha vinto con merito, noi siamo andati troppo a sprazzi. Pretendo che la panchi na ci dia un contributo adegua to. Dobbiamo avere qualcosa in più da parte di tutti. Saremmo dovuti essere più solidi nella metà campo difensiva. In attac co, in alcuni momenti, non ci siamo più passati la palla. Ca dougan? E’ rimasto in panchina per scelta tecnica». Il club rima ne vigile sul mercato per valuta re l’eventuale inserimento di un esterno. Intanto la qualificazio ne alle Final Eight passa dalla sfida contro Varese. Solo Cantù, in caso di arrivo a due o a tre (con Pistoia), può insidiare l’ot tavo posto.
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L’MVP
SASSARI
JEROME DYSON
27 ANNI
7,5
RISULTATI
DOLOMITI ENERGIA TRENTO UPEA CAPO D'ORLANDO OPENJOBMETIS VARESE GIORGIO TESI GROUP PISTOIA GRISSIN BON REGGIO EMILIA PASTA REGGIA CASERTA CONSULTINVEST PESARO ACQUA VITASNELLA CANTU'
90 73 67 71 95 74 83 103
ACEA ROMA GRANAROLO BOLOGNA VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO
90 84 88 81
UMANA VENEZIA
90
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 100 dts EMPORIO ARMANI MILANO ENEL BRINDISI
Oggi, 20
ASSIST
10
1. Luca Vitali
CREMONA play-guardia 29 anni
1. Andrea Cinciarini
REGGIO EMILIA
3. Julyan Stone
VENEZIA
4. Bobby Jones
ROMA
5. Gianluca Basile
CAPO D’ORLANDO 10 7 6 5
VALUTAZIONE
36
1. Kenny Hayes
CREMONA play-guardia 27 anni
2. Andrea Cinciarini
REGGIO EMILIA
3. Julyan Stone
VENEZIA
4. Giorgi Shermadini
CANTÙ
5. LaQuinton Ross
PESARO 34 32 31 30
Dyson decisivo in un posticipo spettacolare
Uno scoppiettante posticipo serale ci regala diverse performance scandite da grandi numeri. Difficile trovare un mvp: spettacolare doppia doppia di Stone capace di arpionare 18 rimbalzi. Anche Peric non è da meno: chiude con 20 punti e 15 rimbalzi. Poi ecco le invenzioni di Todic e Lawal e la continuità di Sosa e Logan, ma Jerome Dyson firma un primo tempo da urlo con 20 punti e nel finale torna decisivo. PUNTI 29 ASSIST 4 RIMBALZI 6
CLASSIFICA
SQUADRA
EMPORIO ARMANI MILANO UMANA VENEZIA BANCO DI SARDEGNA SASSARI GRISSIN BON REGGIO EMILIA ENEL BRINDISI DOLOMITI ENERGIA TRENTO VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO GIORGIO TESI GROUP PISTOIA ACQUA VITASNELLA CANTU' GRANAROLO BOLOGNA (-2) ACEA ROMA OPENJOBMETIS VARESE UPEA CAPO D'ORLANDO CONSULTINVEST PESARO PASTA REGGIA CASERTA
PLAYOFF RETROCESSIONE PT
22 22 20 20 18 18 16 14 12 12 10 10 10 10 6 0
G 13 14 14 14 13 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 V 11 11 10 10 9 9 8 7 6 6 3 0 6 5 5 5 P 2 3 F S 938 819 958 908 4 1051 990 4 983 911 4 856 799 5 1010 972 6 7 8 8 8 9 9 9 903 904 914 908 900 885 945 939 882 946 912 921 986 1014 856 884 11 855 1033 14 881 997
PROSSIMO TURNO DOMENICA 12/01, ORE 18.15
BRINDISI-REGGIO EMILIA (10/1, 20.30) SASSARI-CREMONA (10/1, 20.30) BOLOGNA-TRENTO CANTU'-ROMA CASERTA-PESARO CAPO D'ORLANDO-VENEZIA AVELLINO-VARESE (20.30) PISTOIA-MILANO (12/1, 20)
LE ALTRE GARE Cantù sbanca Pesaro e sogna ancora le Final 8 PESARO 83 CANTÙ
(16-24, 32-43; 56-78)
103
CONSULTINVEST PESARO
: K.
Williams 4 (1/4, 0/1), Musso 12 (1/8, 3/7), Raspino 2 (1/2, 0/2),
Ross 22 (6/10, 2/5), Judge 9 (4/7); Basile 1 (0/2, 0/1), Reddic 15 (3/10, 2/3), Gaines 18 (5/6, 2/5), Crow, Tortù (0/1 da 3). N.e.: Caverni. All.: Dell’Agnello.
ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 17 (4/6, 1/3), Feldeine 17 (5/7, 2/5), Laganà, Jones 6 (1/3, 0/1), Shermadini 16
(5/6); Gentile 17 (2/3, 3/5), Buva 9 (4/4), Hollis 8 (2/3, 1/2), E. Williams 8 (3/4), Abass 5 (1/2 da 3). N.e.: Bloise, Maspero. All.: Sacripanti.
ARBITRI:
Begnis, Aronne, Morelli.
NOTE -
T.l.: Pes 14/21, Can 27/32. Rim.: Pes 32 (Ross 7), Can 33 (Shermadini 10). Ass.: Pes 8 (Williams 3), Can 11 (Gentile 5). Progr.: 5’ 11-7, 15’ 25-31, 25’ 44-56, 35’ 68-95. F. tec.: Raspino 26’16” (46-62). Usc. 5f.: Basile 34’32 (66 94) Judge 36’26” (75-95). Spett. 3900 per 32.062 euro.
PESARO - Cantù è in netta ripresa, trova la seconda vittoria filata e sogna ancora le Final Eight, per la Consultinvest è il quarto k.o. consecutivo e l’ennesima grossa scoppola. Solo Ross regge il confronto, gli altri naufragano. «Abbiamo giocato un terzo quarto scellerato. Sette canestri più fallo presi sono un record. Le loro guardie ci hanno asfaltato» ha commentato Sandro dell’Agnello. Gentile è l’Mvp, Pesaro è uscita tra i fischi. Decisivi anche i lunghi. «All’inizio abbiamo perso troppi palloni, poi abbiamo dominato il ritmo partita. Sono contento, per la prima volta avevamo una settimana lunga e abbiamo lavorato bene», le parole di Pino Sacripanti.
Camilla Cataldo
Roma riparte e cerca una star Taylor o Young?
ROMA 90 BOLOGNA
(22-12, 39-32; 57-56)
84
ACEA ROMA: Stipcevic 14 (1/1, 3/5), Gibson 9 (3/5 da tre), Ejim 13 (3/5, 2/4), Jones 13 (5/12, 1/2),
Morgan 9 (4/10); Triche 12 (4/4, 1/2), De Zeeuw 14 (2/3, 3/4), D’Ercole 6 (2/2, 0/4), Sandri. N.e.: Kushchev, Reali, Pullazi. All.: Dalmonte.
GRANAROLO BOLOGNA:
Vercellino, Ray. All.: Valli.
Imbrò
12 (1/2, 2/5), Gaddy 17 (5/12, 2/2), White 9 (3/5, 1/4), Mazzola 4
(2/5, 0/2), Cuccarolo 11 (3/5); Hazell 29 (4/4, 5/9), Tassinari, Gilchrist 2 (1/2). N.e.: Benetti,
ARBITRI:
Mattioli, Bettini, Quarta.
NOTE -
T.l.: Rom 9/14, Bol 16/21. Rimb.: Rom 34 (Ejim 10), Bol 27 (Mazzola 7). Ass.: Rom 21 (Jones 6), Bol 13 (Gaddy 4). Progr.: 5’ 11-7, 15’ 30-20, 25’ 47-43, 35’ 74-70. F. tec.: Valli 11’47” (22-17). F. ant.: Hazell 30’44” (58-58). Usc. 5 f.: De Zeeuw 39’56” (90-82). Spett. 1958.
ROMA - L’Acea dà un calcio alla crisi (sei sconfitte nelle ultime sette gare) battendo i resti di Bologna (senza Fontecchio e con Ray in panchina). Eppure la Granarolo non ha sbracato, anzi ha tenuto testa fino alla fine, grazie a un Hazell fenomenale: nessun punto nel primo quarto, poi chiuderà a 29 (15 nei 10’ finali) con 5 triple (veniva da 0/13 nelle ultime tre uscite). «Sono stati bravissimi”», dirà il coach bianconero Valli, invece Dalmonte («obiettivo vittoria raggiunto») attende volti nuovi: Ebi sostituirà Morgan sotto canestro, mentre in ala arriverà uno tra Donell Taylor e Sam Young. Probabile inserimento, inoltre, di un altro italiano tra Magro (in uscita da Pistoia) e l’ex Veroli, Wojciechowski.
Mario Canfora
Super Polonara Caserta regge per 25 minuti REGGIO EMILIA 95 CASERTA
(21-15, 42-34; 69-50)
74
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cinciarini 16 (3/6, 2/2), Diener 17 (4/4, 3/4), Della Valle 12 (4/5, 1/5), Silins 2 (1/4, 0/2), Cervi 5 (2/2);
Mussini 7 (2/4, 1/4), Polonara 18 (2/2, 3/3), Pini 11 (4/4), Pechacek 5 (2/2), Rovatti 2 (1/1). N.e.: Kaukenas. All.: Menetti.
PASTA REGGIA CASERTA:
3/8), Mordente 11 (1/2, 1/4), (1/1). All.: Esposito.
Moore 8 (2/4, 0/2), Avramov 5 (1/3, 1/1), Vitali (0/4 0/1), Scott 16 (3/6 3/7),
Ivanov 10 (2/4); Antonutti 17 (2/3 Tessitori 2 (1/1), Tommasini 3 (0/1, 1/4), Capin (0/1 0/1), Michelori 2
ARBITRI:
Lamonica, Calbucci, Vicino.
NOTE –
T.l.: RE 15/23, Cas 21/25. Rim.: RE 31 (Cervi 8), Cas 26 (Scott 8). Ass.: RE 25 (Cinciarini 10), Cas 13 (Mordente 4). Progr.: 5’ 11-4, 15’ 35-25, 25’ 55-42, 35’ 82-58. Spett. 3500 per 61.146 euro.
REGGIO EMILIA - Reggio condanna Caserta al 14° k.o. di fila al termine di una partita che ha avuto storia sino a metà del terzo quarto. In quel momento la sfuriata offensiva di Polonara (18 punti con il 100% dal campo) ha girato completamente l’inerzia e per gli uomini di Esposito è calato il sipario. Troppo forte il collettivo di Menetti che conta 5 uomini in doppia cifra e un Cinciarini da 10 assist. «Siamo soddisfatti perché era una partita in cui avevamo tutto da perdere — confessa il coach reggiano —, bravi i miei ragazzi a tenere alta l’intensità difensiva». Non può arrendersi coach Esposito: «Salvarsi è un’impresa difficilissima, ma facciamo la corsa su Pesaro e ci crediamo. Mercato? Presto arriverà qualcuno».
Francesco Pioppi
Nba: Atlanta passa a Portland Cavs, altro k.o.
Atlanta sbanca Portland (che aveva vinto 15 gare interne su 17) e consolida il primato a Est. Dodici punti (pesanti) di Belinelli nella vittoria degli Spurs sui Wizards. Nel matinée di ieri, altra scoppola per i Cavs di David Blatt, sempre privi però di LeBron. Cleveland è stata travolta in casa da Dallas, quinta sconfitta nelle ultime 7 partite.
Ieri: Cleveland-Dallas 90-109 (Love 30; Ellis 20).
Sabato: Orlando-Charlotte 90-98 (Oladipo 21; Walker 30); Chicago-Boston 109-104 dts (Gasol 29; Turner 29); Houston-Miami 115-79 (Harden 28; Bosh e Wade 15); Minnesota-Utah 89-101 (Williams e Wiggins 20; Burke 28); San Antonio Washington 101-92 (Joseph 19; Beal e Wall 15); Denver Memphis 114-85 (Lawson 25; Gasol 18); Portland-Atlanta 107-115 (Aldridge 30; Millsap 27); Clippers-Philadelphia 127 91 (Paul 24; Wroten 27).
A-2 GOLD
Ieri la 15 a giornata: Barcellona Casalpusterlengo 75-79; Veroli-Biella 69-107; Napoli Mantova 78-76; Trieste Ferentino 70-90; Agrigento Jesi 82-78; Trapani-Brescia 88-94; Verona-Torino 95-87. Ha riposato: Casale Monferrato. Classifica
:
Verona 24; Brescia 22; Torino, Ferentino 18; Casale, Biella 16; Trieste, Mantova 14; Trapani, Agrigento 12; Barcellona, Jesi, Casalpusterlengo, Napoli 10; Veroli 4.
30
Sci di fondo
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Tour de ski
E’ una super Norvegia Spunta l’Italia: De Fabiani 7°
1
Ad Oberstdorf vincono in classico Northug e la Bjoergen: sorprese azzurre
Stefano Arcobelli
D e Fabiani: sta nascendo una stella? Al Tour de ski l’ardua risposta. Di sicu ro, Francesco è stato di parola rispetto al proclama della vigi lia: nella 15 km classifica di Oberstdorf, infatti, ha «rischia to» davvero di vincere. In testa a 600 metri dalla fine dopo un recupero di quasi un minuto, all’ingresso di uno strappetto che portava sul ponte, il valdo stano ha «spigolato» perdendo l’equilibrio e scomponendosi.
Lesti, lestissimi i giaguari nor dici nel sorpassarlo: ma l’az zurro ha ripreso per l’ultimo sforzo e tagliato il traguardo al 7° posto. Prima della sprint a skating di domani in val Mona stero è a 18” dal capoclassifica norvegese Petter Northug, che sul rettilineo della pista tedesca ieri ha bruciato il canadese Alex Harvey e lo svedese Hal fvarsson, già sul podio nel pro logo. Davanti a De Fabiani c’è l’altro asso Dario Cologna, tre volte vincitore del Tour. FELICE «E’ andata bene — dice Francesco, per la prima volta nei primi 10 di Coppa del Mon do —, nei primi chilometri di gara mi sentivo bene ma non riuscivo a rimanere davanti, so prattutto nel passo in spinta.
Non pensavo di arrivare in fon do attaccato ai migliori, l’ulti mo giro ci ho creduto, non mi sono accontentato della posi zione ma ho dato tutto, com preso sull’ultima salita dove ho provato ad allungare ma alla fi ne mi sono mancate le forze e la volata non è ancora il mio forte.
Il miglior tempo di giornata è un segnale importante, ho im parato che posso arrivare nelle prime posizioni. La vittoria di Pellegrino (ora attesissimo nel la sprint,
ndr
) a Davos ci ha in segnato che è possibile vincere.
Ora c’è una sprint: sarà difficile qualificarmi, ma sulle “distan ce” potrei rimanere ai vertici».
AZZURRI Si fa largo anche Didi Noeckler, 10°, e si conferma Roland Clara, 13°: un trio az zurro che potrà regalare gioie nella seconda parte del Tour sulle nevi italiane. «Finalmente dopo due anni sono riuscito a ritrovare le sensazioni giuste —
Francesco De Fabiani, 21 anni, valdostano, in stagione un 12° e un 13° posto: prima volta in carriera nei primi 10
fa Noeckler — sull’ultima salita mi sono accorto che potevo fare una gara da protagonista.
L’obiettivo era entrare nei primi 20, poi ho agganciato il primo gruppo, cercando di rimanere davanti ma in salita ho perduto qualche secondo. Voglio con centrarmi sulle gare in classico perché la salita del Cermis non si addice alle mie caratteristi che». Tra le donne, un puntici no di speranza per Virginia De Martin: ma il Tour in rosa è solo un affare per norvegesi. Con questa forma, marit Bjoergen rischia di vincere tutte le gare: e al traguardo delle 90 gemme ne mancano solo 4. Chi ferme rà la vichinga più grande?
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LA GUIDA
Uomini. 15 km tc
: 1. Northug (Nor) 42’01”2; 2. Harvey (Can) 6/10; 3. Halfvarsson (Sve) a 8/10; 4. Dyrhaug (Nor) a 2”; 5. Poltoranin (Kaz) a 2”1; 6. Cologna (Svi) a 2”3; 7. De Fabiani a 3”4; 8. Sundby (Nor) a 3”8; 10. Noeckler a 6”5; 13. Clara a 10”7; 35. Pellegrino a 1’31”9; 46. Di Centa a 2’13”8; 50. Pellegrin a 2’21”7; 59. D.Hofer a 3’00”8. 3’05”8.
Tour
(2/7): 1. Northug (Nor), 7. De Fabiani a 18”4; 10. Noeckler a 21”5; 13. Clara a 25”7.
Donne. 10 km tc
: 1. Bjoergen (Nor) 29’27”6, 2. Weng (Nor) a 56”2; 3. Johaug (Nor) a 56”8; 29. De Martin a 2’50”8; 35. Baudin a 3’06”9; 36. Debertolis a 3’09”9; 51. Stuerz a 4’01”6; 62. Vuerich a 6’07”7; 66. Laurent a 9’06”8. Tour (2/7): 1. Bjoergen (Nor), 29. De Martin a LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TACCUINO
COMBINATA NORDICA Pittin, una rimonta da 30 posizioni: è 6°
In Coppa del Mondo di combinata nordica, Alessandro Pittin sta tornando ai suoi grandi livelli: nella Gundersen di Schonach ha recuperato col miglior tempo nella 10 km di fondo (23’18”) passando da 36° a 6°, miglior risultato stagionale. E si lancia sulla prossima tappa francese di Chaux Neuve, dove 3 anni fa vinse 3 volte in 3 giorni. Prima vittoria in carriera per l’austriaco Lukas Klapper, a punti anche Armin Bauer e Samuel Costa. Risultati. 10 km+hs130: 1. Klaper (Aut) 24’23”2 (3); 2. A.Watabe (Gia) a 1” (7); 3. Schmid (Nor) a 2”3 (12); 4. Gruber (Aut) a 3”4 (14); 5. Graabak (Not) a 6”7 (19); 6. Pittin a 8”8 (36); 19. Bauer a a 36” (31); 28. Costa a 1’12”2 (24). CdM: 1. Riessle (Ger) 260; 2. Kokslien (Nor) 236; 3. A.Watabe (Gia) 228; 27. Pittin 40.
medaglia in sei edizioni dei Giochi.
Uomini:
1. Loch (Ger) 1’39”716 (1°+1°); 2. Langenhan (Ger) a 0”755 (5°+2°); 3. Mazdzer (Usa) a 0”809 (8°+3°); 13. D. FISCHNALLER a 1”227 (13°+17°); 19. K. FISCHNALLER a 1”454 (20°+21°); 22. MAIR a 1”600 (13°+28°); 25. E. RIEDER a 1”990 (26°+25°); 28. T. GRUBER a 2”060
Armin Zoeggeler premiato dalla Fil
(29°+26°).
Coppa:
1. Loch 463; 2. D. FISCHNALLER 366.
Staffetta:
1. Germania 2’44”493; 2. Canada a 1”901; 3. Lettonia a 2”462; 6. ITALIA a 3”480.
SLITTINO Fischnaller affonda Zoeggeler premiato
Male gli azzurri dello slittino a Koenigssee (Ger), nella quarta tappa di Coppa del Mondo: Dominik Fischnaller è 13°, peggior risultato stagionale, a oltre 1”2 dall’olimpionico Loch. La Germania ha anche dominato la staffetta: ha inflitto quasi 2” al Canada. Nel giorno del suo 41esimo compleanno, Armin Zoeggeler è stato premiato dalla federazione internazionale per la carriera conclusa col bronzo di Sochi, sesta
BIATHLON Hofer salta Oberhof per febbre: ecco Dutto
La febbre ferma Lukas Hofer, che dovrà saltare la tappa di Coppa del mondo di biathlon a Oberhof da mercoledì con una staffetta, una sprint e una mass start fino a domenica 11. Il d.t. Curtaz ha convocato Pietro Dutto che si aggiunge a Dominik Windisch, Christian De Lorenzi e Thomas Bormolini. Confermato invece il gruppo femminile con Dorothea Wierer e Karin Oberhofer (rispettivamente quarta e quinta in classifica generale), a cui si aggiungono Nicole Gontier, Lisa Vittozzi e Federica Sanfilippo fra le donne.
Sci
R
Coppa del Mondo
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 31
Simone Battaggia
INVIATO A ZAGABRIA (CROAZIA) D ice di aver deciso ieri, confortato dai tempi e dalle sensazioni nell’ultimo allenamento a passo Monte Croce. Nella testa di Man fred Moelgg, però, girava già da tempo l’idea di questo rientro da record. Era il 19 agosto quando, per un male detto balzo durante un alle namento a secco, si ruppe il tendine d’Achille destro. Il giorno dopo venne operato a Brunico e nelle settimane successive il suo forfeit per la stagione 201415 sembrava scontato. Un malanno del genere, infatti, di solito ri chiede un anno di stop. Il 32enne finanziere, invece, ha bruciato i tempi. Ai primi di novembre aveva sorpreso tutti postando su Facebook una sua foto con gli scarponi, gli sci e la neve sotto ai piedi in Val Senales. Ai primi di di cembre era già tornato ad al lenarsi con la squadra e quat tro giorni prima di Natale, nel gigante dell’Alta Badia, aveva fatto da apripista. Do mani, 140 giorni dopo l’in fortunio, «Manni» scenderà dalla collina di Sljeme. La stessa che nel 2010 lo vide secondo alle spalle di Razzo li.
Clamoroso Moelgg Rientra già a Zagabria
1
Domani in slalom a soli 140 giorni dall’intervento: «Ho fresato lo scarpone destro, lì il tendine d’Achille è cinque volte più spesso»
Manfred Moelgg, 32 anni.
In Coppa del Mondo ha conquistato 2 vittorie
AP
Moelgg, è emozionato?
«Essere qui è un bellissimo regalo per me. Manca qual cosina ancora, in azione non sono così pulito come vorrei.
Ma sono sulla buona strada».
Quando ha iniziato ad allenar si sul serio?
«Un mese e mezzo fa. In que sto periodo ho sempre cerca to di pensare positivo. La ria bilitazione era andata bene, i medici e i fisioterapisti ave vano fatto un gran lavoro e io non vedevo l’ora di ripartire.
Negli ultimi tempi, poi, mi sono davvero divertito. Ve dremo cosa riuscirò a dare in gara».
Sente ancora dolore?
«No. Sento che non riesco ancora a caricare in pieno sul piede, perché la parte destra non ha ancora la forza che dovrebbe avere, ma non sen to male. Ho dovuto fresare lo scarpone per stare più como do: da quella parte il tendine è spesso cinque volte rispetto all’altro».
NON SENTO DOLORE, SONO CURIOSO DI VEDERMI IN GARA E MI PIACEREBBE ANDARE AI MONDIALI MI MANCA ANCORA FORZA, MA LE SENSAZIONI DELL’ALLENAMENTO SONO MOLTO BUONE
MANFRED MOELGG SLALOM-GIGANTISTA
A che livello di condizione si sente? Al 50 per cento?
«Se fossi al 50% non sarei qui. Non mi interessa fare scena, punto a una grande gara».
I riscontri in allenamento?
«Abbastanza buoni. Negli ul timi test su un terreno ghiac ciato, come quello che trove remo qui, sono andati bene.
Ovviamente mi manca un po’ di condizione atletica, e su tracciati lunghi come quello di Zagabria ci si affatica mol to. Ma credo di aver lavorato bene anche su questo negli ultimi allenamenti».
Sta ottenendo buoni tempi?
«In squadra c’è chi va più for te ed è normale così, dato che i miei compagni si alle nano da un po’, ma sento che potrò dire la mia. La situazio ne del mio punteggio è com plicata, se non rientrassi ora dovrei saltare la stagione.
Faccio queste due gare di prova, qui e in gigante ad Adelboden, poi deciderò se proseguire la stagione».
Chi le è stato vicino, in questi mesi?
«I medici, gli allenatori, i fi sioterapisti, il mio preparato re atletico Simon Dapoz. E i miei genitori, logicamente.
Ho passato moltissimo tem po a casa».
Cosa le hanno detto, quando ha deciso di gareggiare a Za gabria?
«Gliel’ho comunicato mentre ero già in viaggio. Mi aspet tavano a casa, ho risposto “Ma come, ve l’avevo detto che c’era Zagabria...”. Con i miei allenatori abbiamo ca pito che questo era il mo mento giusto per rientrare».
La ingolosiscono i Mondiali?
«Sì. Però non ci penso, since ramente. Vivo alla giornata e ora c’è Zagabria. Per volare a Beaver Creek tante cose do vranno andare per il verso giusto».
Di che risultati avrà bisogno, per essere convocato?
«Non lo so di preciso, fino ad ora non ho mai partecipato a una riunione tecnica di squa dra. Di sicuro devo sciare for te come ho fatto negli ultimi anni ed essere davanti ai miei compagni».
Chi l’ha impressionata di più, finora?
«Hirscher continua a dimo strare un altissimo livello, a iniziare da Levi. Ma devo di re che in queste settimane mi sono concentrato soprattut to su me stesso».
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I RECUPERI RECORD
PIRMIN ZURBRIGGEN
Ai Mondiali di Bormio 1985 di sci vinse l’oro della discesa 9 giorni dopo essere stato operato al menisco. In quella manifestazione lo svizzero conquistò anche l’oro della combinata e l’argento nel gigante.
FRANCO BARESI
Ai Mondiali di calcio 1994 negli Stati Uniti si lesionò il menisco del ginocchio destro nel secondo incontro con la Norvegia. Il capitano venne operato a New York e 25 giorni dopo rientrò nella finale contro il Brasile
VALENTINO ROSSI
Il 6 giugno 2010 si fratturò tibia e perone della gamba destra durante le prove del Gran Premio d’Italia di motociclismo sul circuito del Mugello. Tornò in sella 41 giorni dopo nelle prove del Gran Premio di Germania al Saxelring
SLALOM DONNE Shiffrin, la ragazza terribile lascia tutte a due secondi
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8
a
La 19enne statunitense domina: seconda Zettel a 1”68, quinta Maze a 3”50. Costazza con tanti rimpianti, Brignone 14
a «L a vedi lì all’arrivo sor ridente, come se nien te fosse. Sembra che non si renda conto di cosa stia facendo». Kathrin Zettel trova le parole giuste per descrivere lo stupore e l’impotenza di tut te di fronte al dominio di Mika ela Shiffrin. La 19enne statuni tense è al secondo trionfo di fi la, dopo quello di Khutai, e alla 12esima vittoria in carriera. Su un tracciato difficile, su una ne ve dura, «da uomini», ha dato a tutte una lezione memorabile.
A iniziare dall’austriaca, secon da a 1”68, e a Tina Maze, quin ta a 3”50 su una pista che avrebbe potuto esaltare la sua potenza. La leader della specia lità, Frida Hansdotter, è quarta a 3”27: mantiene un punto di vantaggio, ma sa che restare al comando anche dopo lo slalom di Flachau, mercoledì 13, sarà un’impresa. Quanto alla terza, la norvegese Nina Loeseth, fe steggia il primo podio in otto anni di carriera con un distacco di 2”79. Inaudito, per uno sla lom femminile.
CONTROLLO TOTALE Non si può nemmeno dire che le due man che del fenomeno di Vail siano state perfette. Nella prima, sul muro finale, ha sbandato su una porta e per entrare in quel la successiva ha compiuto un’acrobazia inaccessibile a una comune mortale. Nono stante tutto, ha chiuso con un 8 decimi di vantaggio su Zettel, un margine raddoppiato nella seconda manche, condotta con una lucidità e una cattiveria fuori dal comune. «Se non l’avessi fatto, avrei rischiato di sbagliare e magari sarei arriva ta quinta – ha spiegato –. Per la prima volta nella mia vita, ho l’impressione di avere il totale controllo di me stessa». Merito anche di un lavoro approfondi to sui sci e scarponi, svolto pri ma di Natale a Santa Caterina Valfurva, e di un nuovo tecnico, lo svizzero Luca De Marchi, già responsabile delle velociste el vetiche. OCCASIONE PERSA L’Italia piazza tre atlete tra le prime 15, come non succedeva da più di due anni. Eppure prevale la sensazione di un’occasione persa. Soprattutto per Chiara Costazza, ottava. La trentina è stata la sola, ieri, ad aver fatto meglio della Shiffrin in un set tore, la parte alta della prima manche (36”83 contro 36”90).
Un paio di errori pesanti nella parte bassa hanno rovinato la festa. «Prevale il rammarico – spiega – perché la pista era du ra, tecnica, come piace a noi.
Un piazzamento tra le prime 10 è oro, ma c’è da mangiarsi le di ta». Sorride Federica Brignone: il 14° posto è il suo miglior piaz
Mikaela Shiffrin, 19 anni, già 12 vittorie in Coppa del Mondo
AP zamento in carriera nella spe cialità. «Finalmente ho messo in fila due manche – racconta –.
E’ anche una risposta a chi dice che dovrei lasciar perdere lo slalom. Evidentemente se lo faccio c’è un motivo». Irene Curtoni, 15esima, recupera un po’ più di fiducia. «Ne avevo bi sogno. La Shiffrin? Impressio na per la facilità con cui scia.
Per lei tutto è facile. Non cerca cose complicate, forse il suo se greto è questo».
si.ba.
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LA GUIDA
SLALOM DONNE
(Zagabria): 1. Shiffrin (Usa) 1’56”66; 2. Zettel (Aut) a 1”68; 3. Loeseth (Nor) 2”79; 4. Hansdotter (Sve) 3”27; 5. Maze (Slo) 3”50; 6. Mielzynski (Can) 4”02; 7. Gagnon (Can) 4”35; 8. COSTAZZA 4”62; 9. Hector (Sve) 4”76; 10. Thalmann (Aut) 4”99; 11. M. Gisin (Svi) 5”09; 12. B. Schild (Aut) 5”14; 13. Stiegler (Usa) 5”20; 14. BRIGNONE 5”52; 15. I. CURTONI 5”60; 16. Daum (Aut) 5”66; 17. Holdener (Svi) 5”74; 18. Noens (Fra) 6”22; 19. Saefvenberg (Sve) 6”28; 20. Gutierrez (And) 6”40; 21. Wirth (Ger) 6”76; 22. Duerr (Ger) 8”06. Rit. I m.: Pardeller, Hosp (Aut), Agnelli. Rit. II m.: Moelgg, Pietilae Holmner (Sve), Zuzulova (Slk), Kirchgasser (Aut).
Coppa del Mondo (14 prove): 1. Maze (Slo) p. 777; 2. Shiffrin (Usa) 545; 3. Fenninger (Aut) 487; 18. Brignone 178.
Coppa slalom (5 prove): 1. Hansdotter (Sve) p. 320; 2. Shiffrin (Usa) 319; 3. Maze (Slo) 294; 13. Costazza 103.
PROGRAMMA
Domani: slalom maschile a Zagabria (Cro, manche ore 15.05/18.10). 10/1: gigante maschile ad Adelboden (Svi, 10.30/13.30) e discesa donne a Bad Kleinkirchheim (Aut, 11.30). 11/1: slalom maschile ad Adelboden (10/13) e superG donne a Bad Kleinkirchheim (11.15).
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 32
Tennis
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Oggi gioca in doppio
Nadal, ora basta la salute «Non sono quello di prima»
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Era fermo da fine ottobre, adesso il rientro ufficiale a Doha: «Sto bene, ma non sacrificherò più il mio fisico per tornare numero uno»
Vincenzo Martucci
INVIATO A DOHA (QAT) @VinceMartucci «S ono felice di essere di nuovo a Doha. Comin cia una nuova stagio ne, e per me è una nuova sfida e una nuova motivazione». Un an no dopo il successo in Qatar, Rafa Nadal riparte in punta di piedi, come preferisce. Dopo i problemi al polso, l’operazione d’appendi cite, e la schiena rigenerata con le cellule staminali. Dopo che ha perso il numero 1 del mondo, il Masters e anche, malamente, l’ul timo match del 2014, ad ottobre a Basilea, contro il 17enne Borna Coric, sul quale aveva scommesso invitandolo ad allenarsi a casa sua, a Manacor: «Ho sbagliato programmazione nella seconda parte della stagione». Dopo le fiammate di Djokovic (impegnato con lui nel ricco torneo nel deser to) e, soprattutto, di Federer, il campione spagnolo non è solo più lontano dal vertice della classifi ca (numero 3), lo è soprattutto dai riflettori e dalle aspettative. ASPETTATIVE E così può recita re la parte che più gli piace: «Non sarò più quello del 2013, ho anco ra due anni di carriera davanti a me e, di sicuro, non metterò a ri schio la salute per tornare nume ro 1. Voglio giocare il più a lungo 6
Nel 2014, dopo il 9° trionfo al Parigi, Rafa ha vinto solo 6 match in 4 tornei: k.o. con Kyrgios a Wimbledon, Klizan a Pechino, Lopez a Shanghai e Coric a Basilea
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Le apparizioni di Nadal a Doha: l’anno scorso ha vinto per la prima volta il titolo (battendo in finale Monfils), finalista nel 2010 (perse con Davydenko)
possibile». Ufficialmente, non chiede altro, aspettando il Ro land Garros di maggio, dove so gna addirittura il decimo urrà.
Anche se i suoi tifosi e ancor di più rivali al vertice sanno benissi mo che al grande guerriero di Maiorca basta poco per riaccen dere il sacro fuoco. Basta magari qualche match a Doha. «Più riu scirò a giocare qui, più mi aiute rò», come chiosa lui, che s’è iscrit to anche al doppio, dove fa l’esor dio oggi, insieme all’amico Juan Monaco, contro la coppia forma ta da Simone Bolelli e Leo Mayer.
«Ho bisogno di migliorare, ma questo è normale». Così com’è normale che, tirato per la manica dai media nella prima sfida ai mi crofoni, sulla vittoria nel torneo dica: «Mai dire mai, nello sport, se sono in grado di giocare un pa io di match e vincerne un altro paio, magari la mia sensazione cambierà, e sentirò di essere più pronto per tutto». Perché non può negare che questo torneo gli pia ce, nel caldo, carico com’è di po tenza ed adrenalina dopo la pre parazione invernale. A dispetto dell’ennesima frenata: «Anche se questo è un torneo duro, con tanti buoni giocatori in tabellone». Perché la morale di Rafa è la soli ta, anno dopo anno: «Il mio obiet tivo è quello di essere competitivo in ogni torneo che gioco, sono fe lice perché mi sto allenando bene e sto lavorando molto duro. Sto facendo le cose giuste con l’attitu dine giusta».
TECNOLOGIA In attesa di ritro vare il sorriso sul campo, e maga ri di aggiungere un’altra gemma ai 14 titoli dello Slam, ultima mente Rafa s’è illuminato via web. Ha messo la prima pietra della Academy a suo nome, nella sua Manacor, e pubblicizza la nuova racchetta intelligente che trasmette ogni informazione al computer e promette statistiche a gogo da trasformare in punti nel lo sport degli imprevisti. Quelli che oggi attendono, in match ine diti, due dei tre italiani in tabello ne a Doha, dove sono in palio un milione e 220.000 petrodollari: Simone Bolelli contro Benjamin Becker e Paolo Lorenzi contro l’istrione Dustin Brown. Domani, SeppiLeo Mayer. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nadal nel torneo esibizione di Abu Dhabi:ha perso 6-2 6-0 da Murray e ha superato Wawrinka 7-6 6-3
REUTERS
LA GUIDA
Australian Open Dolore a una spalla Cilic verso il no
Marin Cilic verso il forfeit agli Australian Open. Il croato, vincitore degli Us Open 2014, dopo aver rinunciato al torneo di Brisbane dovrebbe essere assente anche nel primo torneo dello Slam in programma dal 19 gennaio. Cilic, infatti, accusa ancora problemi al braccio destro con dolore alla spalla e al gomito. Secondo Sportse Novosti non può allenarsi ed è ancora a riposo. Spera di riprendere per l’inizio di febbraio per il torneo di casa a Zagabria.
A BRISBANE
6 6-4 7-5. Prime eliminazioni eccellenti a Brisbane (Aus, 494.310 $ uomini, 1.000.000 $ donne, cemento): escono infatti la Petkovic, la Jankovic e l’ex top ten Stosur. Primo turno donne: Kanepi (Est) b.
Petkovic (Ger) 6-4 5-7 6-4; Tomljanovic (Cro) b. Jankovic (Ser) 7-6 (6) 6-0; Suarez Navarro (Spa) b.
Pironkova (Bul) 3-6 6-2 6-1; Svitolina (Ucr) b. Rybarikova (Slk) 6-0 6-2; Lepchenko (Usa) b. Stosur (Aus) 4-
DONNE IN CINA
Primo turno a Shenzen (Cina, 500.000 $, cemento): Schmiedlova (Slk) b. Koukalova (Cec) 6-3 4-6 7-6 (5); Babos (Ung) b. Wang Qiang (Cina) 6-7 (4) 6-1 6-4; Diyas (Kaz) b. Vekic (Cro) 6-3 6-1; Bacsinszky (Svi) b. Voegele (Svi) 6-1 4-6 6-4; Zheng Saisai (Cina) b. Dulgheru (Rom) 7-5 5-7 6-1; Vikhlyantseva (Rus) b. Friedsam (Ger) 2-6 6-3 6-3.
HOPMAN CUP
Nella prima giornata a Perth (Aus, cemento) successo della Repubblica Ceca sul Canada per 2-1, grazie a Lucie Safarova che ha battuto seccamente Eugenie Bouchard (6 0 6-4) e al doppio composto dalla stessa Safarova e da Adam Pavlasek, che hanno sconfitto Bouchard e Vasek Pospisil (6-4 6 2). Il punto del Canada lo ha conquistato Pospisil (7-6 6-2 su Pavlasek) e 3-0 della Polonia sull’Australia: A. Radwanska b. Dellacqua 6-2 6-3; Janowicz b. Ebden 3-6 7-5 6-0; Radwanska/Janowicz b. Dellacqua/Mitchell 8-6.
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4,67; € 4,67;
n. 24
Pallavolo
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Domani i quarti in gara unica
37 LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 33
I muri realizzati da Anzani fino ad ora in Superlega. E’ il secondo della classifica alle spalle del belga Van De Voorde di Latina, primo con 54 (a.a.)
INFORTUNATI
Fei e Sabbi fuori di certo Ritorna Papi
Simone Anzani (classe 1992), di Como, è uno dei migliori muratori del campionato italiano, grazie anche ai 7 colpi messi a segno l’altra sera con i campion d’Italia
TARANTINI 1
Anzani: i sogni concreti «In semifinale di Coppa»
Il centrale di Verona che ha appena schiantato i campioni d’Italia di Macerata: «Non dobbiamo guardare troppo avanti...»
Mario Salvini
P ronti via, si comincia e il 2015 porta un suggeri mento: per la cima della classifica, per i playoff e soprat tutto per l’imminente Coppa Italia ci sarà anche Verona. Se n’è accorta Macerata, martella ta l’altro ieri. Comincia a temer lo Perugia che la deve affronta re domani in casa nei quarti di Coppa. «Questa vittoria – e cioè il 31 di domenica alla Lube, è Simone Anzani che parla – ci dà molta sicurezza in più. Ed è quello di cui avevamo bisogno, perché all’inizio della stagione certi alti e bassi ci avevano crea to dubbi. Ora ci rendiamo conto che possiamo veramente gioca re alla pari con le migliori». 7 MURI Lui, Simone Anzani, il successo sulla Lube lo ha insca tolato coi suoi 7 muri. Per dar l’idea: nessuno ha mai fatto più di 7 muri a una squadra guidata in regia da Baranowicz in serie A1/SuperLega (prima di Anza ni a 7 erano arrivati Piano e Mengozzi). E già che siamo in argomento diciamo anche pro prio con Baranowicz, Simone ha avuto un po’ di cose da dire, domenica. «Niente di speciale, son faccende che succedono a volte sotto rete. Non ne voglio parlare, anche perché per me ha già parlato il campo. Non so se sia stata la mia miglior parti ta, forse sì, a livello di club sì.
Ma è stata la migliore di tutta la squadra: il merito dei miei muri è anche dei compagni che sono riusciti a staccare da rete la ri cezione di Macerata. Se no, con la palla in mano al palleggiato re di una squadra così, non li fai tutti quei muri».
(1)
TRENTO
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PIACENZA
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PERUGIA
(5)
VERONA * In casa della migliore classificata FRONTIERE Simone Anzani è al secondo anno di A1/SuperLe ga, ragazzo di frontiera, dove l’accezione non è metafora, è semplice constatazione geogra fica. Nato a Como (nel 1992), è cresciuto e vive a Bizzarone, lo calità spesso citata da Aldo, Giovanni e Giacomo (nello sketch degli svizzeri e ne «La banda dei babbi Natale»), a po
NEL WEEKEND FINALI A BOLOGNA
QUARTI (domani)* QUARTI (domani)*
SEMIFINALI
10 gennaio a Bologna
FINALE
11 gennaio a Bologna MODENA
(2)
RAVENNA
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MACERATA
(3)
LATINA
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RCS R
L’azzurro, ex calciatore: «La vittoria con la Lube ci dà molta sicurezza in più» Ci sono ancora posti disponibili al PalaDozza
Già venduti 3000 biglietti per le semifinali in programma sabato pomeriggio e 3500 per la finale di domenica del PalaDozza, a Bologna, ex Madison di Piazzale Azzarita, su una capienza totale di 5500 posti disponibili per assistere alle Final Four di Coppa Italia. Finale che come nella scorsa edizione (quando vinse il Copra Piacenza in finale sulla Sir Safety Perugia) si svolgeranno nel capoluogo emiliano.
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che centinaia di metri dalla do gana con la Svizzera. Dogana che mamma Paola e papà Al berto attraversano due volte al giorno, frontalieri, per andare al lavoro nel loro salone da par rucchieri a Chiasso. Un mestie re che lascia i lunedì liberi, così i signori Anzani non si perdono una partita del loro Simo. E quando si dice nessuna è nessu na: nemmeno Molfetta. «Nem meno a Vibo, l’anno scorso». Il che, da lassù, è una bella impre sa. «E’ il loro modo di starmi vi cino. Quando firmai per Treviso dicevano che gli sembrava di aver venduto loro figlio».
IMPARANDO DA GIANI «Fino a 16 anni ho giocato solo a calcio prosegue – poi forse ero trop po forte (ride), così un giorno ho accettato l’invito di un ami co per provare la pallavolo a Cagno, un paese vicino».
L’amico è Luca Butti, ora libero in A2 con Cantù. A cui Simone deve una carriera e l’Italia un gran centrale. Perché poi da lì sono arrivati il Trofeo delle Re gioni, le giovanili del Treviso e quelle azzurre. Le esperienze in A2 a Loreto e Sora. E poi Ve rona e la Nazionale. In pratica, dal 2013 in poi Simone ha sempre avuto Andrea Giani al lenatore (o tra gli allenatori), estate (coi Giochi del Mediter raneo vinti) e inverno. «Gli de vo molto, è un maniaco della perfezione, il che per me è molto importante. E’ così che sto migliorando, anche se non credo di aver ancora fatto un vero e proprio salto di qualità.
Ho ancora da crescere». E con lui può migliorare tutta Vero na. «Sì, altroché. Dobbiamo evitare certe pause, tenere i piedi per terra e guardare una partita alla volta. Inutile pen sare alla classifica o ai playoff, il nostro obiettivo ora è la se mifinale di Coppa Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA (m.c.) Piove sul bagnato per la Lube che non avrà Sabbi domani nella sfida con Latina. L’opposto infortunatosi alla caviglia destra a Verona, stamattina effettuerà gli esami per stabilire l’entità della distorsione, ma è certa la sua assenza sia con i laziali che nell’eventuale final four.
(m.c.) Non ci sarà neppure Alessandro Fei (distorsione piede destro) che è fuori da oltre un mese e riprenderà la preparazione solo ora. Giuliani probabilmente quindi dovrà utilizzare il modulo non i 3 schiacciatori: Kovar in diagonale a Baranowicz e Kurek e Parodi schierati in banda. Quasi senza cambi...
(m.mar) Samuele Papi sarà a disposizione di Radici per i quarti di Coppa Italia che Piacenza giocherà a Trento. Lo schiacciatore Copra era stato tenuto a riposo sabato con Ravenna per un affaticamento muscolare al retto addominale riscontrato dopo un allenamento.
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 34
Gazzetta in lutto
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Una grande firma
Aronne ci mancherai
Addio Anghileri memoria rosa: il suo stile era il rigore
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E’ morto a 87 anni il cronista che ha raccontato il nuoto per mezzo secolo
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DOMANDE A...
NOVELLA CALLIGARIS «Con lui il nuoto ebbe lo spazio che meritava»
Aronne Anghileri, morto ieri nella sua casa di Cologno Monzese due mesi dopo la moglie Regina (da cui ha avuto una figlia, Maria Luisa), era nato a Galbiate (Lec co) il 29 aprile 1927. Nuotatore della Canottieri Lecco, allenatore e dirigente (la sua squadra donne fu tricolore nel ’53 e ’54), laureato in legge, fu collaboratore della Gazzetta dal 1957 e divenne redattore dal 1° marzo 1962 chiamato da Zanet ti. Storica firma del nuoto, pallanuoto, scherma, bob e canottaggio, andò in pen sione il 1° maggio 1994 dopo aver seguito da inviato 8 Olimpiadi estive e una invernale, nonché 17 europei. I funerali si svolgeranno sabato mattina alle 10 presso la chiesa di San Giuliano, in piazza San Matteo a Cologno Monzese.
Claudio Gregori
E ra Poseidone, dio dell’ac qua. E col suo tridente, per mezzo secolo, ha tenuto a bada sirene e tritoni. Aronne Anghi leri era il nuoto. Si è spento ieri, un quarto d’ora dopo mezza notte, a 87 anni. Era cardiopati co, ma è stato il diabete a cau sargli il blocco renale, che gli è stato fatale. Era uscito dal San Raffaele per morire nella sua casa di Cologno Monzese.
PASSIONE UNICA Aronne è un nome biblico. Lo ha avuto dal nonno, Aronne Cima, industria le ferriero, cui è dedicato un vi colo del centro di Lecco. Non era fratello di Mosè e neppure ebreo. Eppure ha attraversato il Mar Rosso. Ha guidato il popolo del nuoto verso la Terra Pro messa. Dal Medioevo alla mo dernità. Certo, non è stato né il solo, né l’unico a promuovere gli sport dell’acqua. Ma nessu no lo ha fatto con la sua passio ne. Per mezzo secolo ha scritto sulla Gazzetta dello Sport. Era stato nuotatore (campione ita liano jrs), allenatore, dirigente.
Da ragazzo si allenava nelle ac que del lago di Como, nella pi
IL RICORDO
Aronne Anghileri fu anche nuotatore, allenatore e dirigente della Canottieri Lecco
scina da 25 metri nella darsena, dove prima si tuffava per strap pare le alghe urticanti. Le sue atlete della Canottieri Lecco, Nucci Solari (8 titoli e 11 prima ti italiani assoluti) e Wilma Francoletti (4 titoli e 14 re cord), sono nella storia. Il suo libro, dal titolo proustiano «Alla ricerca del nuoto perduto», è un capolavoro. Oltre al sapere ave va lo scrupolo del ricercatore e un grande senso storico. «Era competente e molto critico, mai superficiale. Profondo nelle in terviste e nel giudicare. Ti stuz zicava. Voleva sapere. Cercava la verità», dice Eraldo Pizzo, oro di Roma col Settebello, 16 scu detti. «Gli articoli più belli sui tuffi li ha scritti lui. Sapeva tut to. Era la competenza e la preci sione. Il suo libro è la bibbia de gli sport acquatici», aggiunge Klaus Dibiasi, 3 ori olimpici dal la piattaforma. Aronne Maria era nato a Galbiate il 29 aprile 1927, primo di 7 fratelli. Il più disciplinato e metodico. Così autorevole, che mamma Maria un giorno confidò: «Ho sogge zione di Aronne». Così i fratelli gli avevano affibbiato un so prannome ironico, «Il Maria». Gianni Brera, compagno di stanza all’Olimpiade, lo chiamò «Aronne L’Insonne», perché, mentre lui cercava di dormire, di notte ticchettava infaticabile sui tasti della sua Olivetti Lette
Aronne Anghileri con Giorgio Lamberti nel 1989 dopo il record del mondo
ra 22. Altri lo hanno chiamato «Anghilonne» e «Penna Bian ca». Era laureato in giurispru denza. Un uomo colto. Furio Lettich, titolare della rubrica nuoto alla Gazzetta negli Anni 50, lo designò come erede. Bre ra lo fece collaborare al Giorno.
Assunto alla Banca Commercia le di Piazza della Scala, quando Gualtiero Zanetti gli propose di entrare nella rosea, scelse la penna e si dimise.
INFALLIBILE La Gazzetta dello Sport era il tempio di cui Aron ne fu il sacerdote. Bastava poco per essere tacciato di empietà. Il suo occhio infallibile coglieva ogni cosa. Se scrivevi «Le Olim piadi di Atlanta» ti faceva nota re che «l’Olimpiade di Atlanta era una». Se usavi «olimpioni co» per «olimpico» errore che fu anche di Calvino e Brera – ti fulminava: «olimpionico è chi ha vinto». Se ti scappava «ha vinto la medaglia di bronzo», ti ricordava: «Uno solo vince, chi ha l’oro». Amava la precisione.
Aveva un concetto alto della pa rola, gioiello che non va sciupa to. Era un Maestro per i giovani.
Unico. I suoi pallini, nel notizia rio, erano cammei. Eclettico, in gioventù aveva fatto il giocatore e l’arbitro di calcio. Ha scritto anche di scherma, canottaggio, bob, sci, politica sportiva e sto ria olimpica. Esordì sulla scena olimpica a Roma ’60. Nuotando nella vasca di riscaldamento in tervistava Murray Rose e John Konrads. I suoi eroi furono Dawn Fraser e Schollander, Eu genio Monti e Mangiarotti, Spi tz e Shane Gould, il Settebello e Lamberti, Dibiasi e Cagnotto.
Quando il 28 gennaio 1966 l’ae reo che portava gli azzurri si schiantò a Brema, non si dimen ticò di quei ragazzi. Per mezzo secolo, con i fili di seta del ricor do, li ha tenuti in vita. Poseido ne, si sa, sposò una nereide, uscita dall’acqua. La moglie di Aronne, Regina, è appunto fi glia di Attilio Mercanti, campio ne italiano di canottaggio e ct azzurro a Helsinki ’52. Regina è scomparsa il 6 novembre. Posei done l’ha subito raggiunta. Ed è bello credere che, nell’Olimpo, ci sia una vasca molto più bella dei Bagni di Diana o della Cozzi dove Poseidone, deposto il tri dente, guazzi con Rora, Bian chi, De Gregorio, Chimisso, Lu ciana Massenzi, Carmen Longo, Daniela Samuele, guardato a vi sta dal coach Paolo Costoli e da Nico Sapio. I ragazzi di Brera al posto delle Sirene.
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Pizzicava Indro, insegnava giornalismo
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Puntiglioso, controcorrente: come quando inventò l’uscita della tangenziale
Daniele Redaelli
A ronne era un giornalista puntiglioso, lavorare con lui non era facile, ma insegnava il mestiere. Nel suo cassetto c’erano una ventina di microdizionari, tutte le lingue del mondo, volevi un vocabola rio italianoungherese, lui l’aveva «e non per caso» come rispondeva ironico a chi gli chiedeva: «Scusa Aronne, per caso hai…». Era una miniera di aneddoti, spesso caustici. La
Aronne Anghileri aveva donato a metà novembre il suo archivio alla facoltà di Scienze Motorie di Verona
sciava incombenze particolari ai giovani redattori: nella sede di piazza Cavour avevamo un grande terrazzo. Aronne aveva piantato un nocciolo di albicoc ca, altri di pera e mela. Le pian te, in un vaso troppo piccolo, crescevano stentate ma, rag giunto il mezzo metro d’altez za, preoccupavano Anghileri in partenza per le ferie che lui fa ceva tutte insieme, rigorosa mente al termine della stagione del nuoto, in autunno. L’ordine era quello di bagnarle, ma le istruzioni prevedevano anche quantità d’acqua e orario. I gio vani eseguivano con attenzio ne, perché al ritorno ci sarebbe stato l’esame pollice verde di Aronne.
ASSURDITÀ Leggendarie le sue battaglie contro assurdità e con trosensi. Una notte, munito di spray verde, coprì la scritta che concedeva l’uscita dalla tangen ziale (e non se ne capiva il moti vo) solo ai bus di linea. Il giorno dopo le auto, vedendo cancellato il divieto, transitavano libere.
Aronne aveva ancora le tracce di vernice sulle mani e sorrideva sornione, ma aveva vinto: l’usci ta di Cologno Nord è nata così.
Oppure quando pescò in casta gna in un articolo addirittura In dro Montanelli che ben conosce va e, proprio per questo, gli scris se con uno pseudonimo (Regi naldo Mercanti, versione maschile del nome della moglie: «se mi risponde, la lettera arri va»). Il grande Indro rispose in maniera superficiale e Aronne lo pizzicò ancora.
INVIDIA Un pomeriggio duran te i Giochi di Sydney, già in pen sione, venne in redazione e chia mò Stefano Arcobelli dopo il ter zo trionfo azzurro: «Che fortuna hai! All’esordio racconti 3 ori, io neppure uno in tanti anni. Per la prima volta in vita mia provo in vidia». La voce era incrinata e lui commosso, il nuoto era la sua ca sa. Solo l’adorata Regina poteva competere. Due mesi fa, al fune rale della moglie, mentre il carro gliela portava via, disse: «Io do vrei partire con lei». C’è quasi riuscito, oggi di certo sta bene.
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Novella Calligaris (3 medaglie olimpiche a Monaco 1972 e iridata degli 800 con record mondiale) ricorda Anghileri.
Che rapporto aveva?
«Di grande rispetto. Anghileri ha seguito tutta la mia carriera, dall’inizio alla fine. C’era ai Giochi di Monaco e ai Mondiali di Belgrado, agli Europei e ai tricolori. Ha scritto molto su di me. Gioie e lacrime. Ma, se devo essere sincera, non c’era un grande feeling tra noi. C’era grande differenza d’età e lui era più in contatto con altre nuotatrici».
Che peso ha avuto sull’evoluzione del nuoto?
«Con Aronne il nuoto e gli sport acquatici hanno avuto sulla Gazzetta, il giornale di riferimento per lo sport, lo spazio che meritavano. Questo anche grazie ai miei record, alle medaglie di Klaus Dibiasi e di Giorgio Cagnotto, ai record di Lamberti».
Conserva qualche articolo di Anghileri?
«Sì, quello che scrisse quando vinsi la medaglia d’oro negli 800 stile libero ai campionati del mondo di Belgrado il 9 settembre 1973. Un momento indimenticabile» (greg)
Il 4 gennaio è mancato
Aronne Anghileri
Lo piangono la figlia Maria Luisa, Massimo Zecchi ni e l’adorata nipote Giulia.- Le esequie si terranno il 10 gennaio alle ore 10, parrocchia San Giuliano, 4 gennaio 2015.
Partecipano al lutto: – Elena Rusconi Mercanti.
– Amalia Mercanti Damiani.
– Maria Mercanti Papoff.
Nonno
mi hai insegnato la vita.- Sarai sempre con me. La tua Giulia.
- Londra,
4 gennaio 2015.
La Direzione, le Redazioni e le Segreterie de La ricordo dell’amico
Aronne Anghileri
...indimenticabile colonna della Gazzetta e mae stro di giornalismo.
- Milano,
5 gennaio 2015.
Pino Allievi, Carlo Annese, Stefano Arcobelli, Giuseppe Castelnovi, Franco Carrella, Stefano Cazzetta, Alberto Cerruti, Luca Chiabotti, Riccardo Crivelli, Massimo Ciuchi, Sandro Filippini, Sergio Gavardi, Carlo Gobbi, Claudio Gregori, Stefania Grimoldi, Paolo Marabini, Lodovico Maradei, Vin cenzo Martucci, Gianni Merlo, Enrico Minazzi, Pie rangelo Molinaro, Fausto Narducci, Gian Luca Pa sini, Marco Pastonesi, Marco Pedrazzini, Ciccio Pesenti, Giuliana Pini, Marisa Poli, Paolo Pollo, Da niele Redaelli, Rita Redaelli, Riccardo Romani, Ildo Serantoni, Edi Signati, Cristina Tonelli, Elio Trifari, Enrico Valente e Flavio Vanetti ricordano commossi il compagno di tanti anni di lavoro
- Milano, Aronne Anghileri
e sono affettuosamente vicini ai familiari.
5 gennaio 2015.
Pino e Yole Zoppini sono vicini a Maria Luisa ri una vita con
Aronne Anghileri - San Felice,
4 gennaio 2015.
Emidia Zanetti Vitali è vicina con affetto, ai fa sa terrena di
Aronne Anghileri
e nel ricordo della stima, della lunga e "rosea" col laborazione professionale con l’amico di sempre, Gualtiero Zanetti.
- Milano,
4 gennaio 2015.
Aronne Anghileri
è mancato al nostro affetto, ma non nei nostri ri cordi.- Coi suoi articoli ha accompagnato i più en tusiasmanti momenti della nostra gioventù, inse gnandoci lo spirito critico e l’umiltà degli sportivi. Gli atleti della società Nuotatori Milanesi degli anni ’70.
- Milano,
4 gennaio 2015.
TUTTENOTIZIE
PALLAVOLO/A-1 DONNE Novara a rullo Colpo Scandicci Busto è stesa
NOVARA-CASALMAGG. 3-0
(25-14, 27-25, 25-9) IGOR NOVARA: Hill 12, Chiri-
chella 5, Barun 14, Klineman
5, Guiggi 11, Signorile 1; Sansonna (L), Alberti, Partenio 12, Bonifacio. N.e. Zanette, Kim.
All. Pedullà.
POMI’ CASALMAGGIORE:
Gibbemeyer 5, Bianchini 5, Tirozzi 1, Stevanovic 5,
Skorupa 1, Ortolani 9; Sirressi (L), Gennari 2, Agrifoglio, Klimovich 2, Zago 4. N.e. Quigliotti All. Mazzanti.
ARBITRI: Sobrero e Goitre.
NOTE Spettatori 3800 Durata set: 20’, 29’, 21’; tot. 70’. Igor: battute sbagliate 10, vincenti 3, muri 11, errori 3. Pomì: b.s. 7, v. 1, m. 7, e. 9. Trofeo Gazzetta: 6 Partenio, 5 Guiggi, 4 Barun, 3 Klineman, 2 Signorile, 1 Sansonna. (a.cri.)
SCANDICCI-BUSTO 3-0 (25-22, 25-23, 26-24)
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Lipicer Samec 17,
Garzaro 8, Muresan 10, Vanzurova 14, Stufi 9,
Vincourova 3; Ruzzini (L), Perinelli, Menghi. N.e. Lussana (L), Scacchetti. All.: Ballano. UNENDO BUSTO ARSIZIO:
Wolosz 1, Havelkova , Michel 12, Diouf 12, Marcon 3,
Lyubushkina 9; Leonardi (L), Rania 2, Perry 8, Degradi 2, Camera. N.e.Pisani. All.Parisi. ARBITRI: Santi e Saltalippi.
NOTE Spettatori 1.600.Durata set: 30’, 34’, 31’: tot. 95’. Del Bene: b.s. 7, v. 1, m. 9, s.l. 3, e. 20. Unendo: b.s. 6, v. 3, m. 10, s.l. 3, e 15. Trofeo Gazzetta: 6 Lipicer Samec, 5 Vanzurova, 4 Michel, 3 Diouf, 2 Garzaro, 1 Vincourova. (a.p.)
BERGAMO-URBINO 3-0 (25-18, 25-15, 25-21)
FOPPAPEDRETTI BERGAMO:
Radecka 2, Loda 11, Melandri 7, Plak 17, Blagojevic 8,
Deesing 9; Merlo (L), Sylla 4. N.e. Mori, Mambelli, Paggi, Tasca. All. Lavarini.
ZETA SYSTEM URBINO:
Santini 4, Leggs 3, Spelman 10, Lestini 8, Walker 6,
Agostinetto 2; Bruno (L), Zecchin, Richey, N.e. Fresco, Vujko, Giacomel. All. Ebana ARBITRI: Venturi e Prati NOTE Spettatori 1467, incasso 11.246. Durata set: 23’, 26’, 28’; tot. 77’. Foppapedretti: b.s. 9, v. 2, m. 7, s.l. 5, e. 17. Zeta Sistem: b.s. 7, v. 2, m. 6, s.l. 0, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 Radecka 5 Merlo 4 Deesing 3 Melandri, 2 Plak, 1 Loda (f.e.)
FORLI’–MODENA 0-3 (21-25, 12-25, 18-25)
VOLLEY 2002 FORLI’: Guasti
9, Ceron 2, Koleva 10, Ventura 5, Neriotti 6,
Stoltenborg 3;. Ferrara (L), Lancellotti, Rossi, Nazarenko, Prsa. All. Vercesi.
LIU JO MODENA: Piccinini 10,
Folie 3, Fabris 20, Ikic 5,
Heyrman 11, Rondon 4. Arcangeli (L), Maruotti. All. Beltrami. ARBITRI: Cappelletti e Oranelli.
NOTE Durata set: 27’, 22’, 22’; tot: 71’. Forlì: b.s. 11 , v. 2, m. 0, s.l. 2, e. 28. Modena: b.s. 8 , v. 8, m. 8, s.l. 6, e. 17. T. Gazz.: 6 Fabris, 5 Heyrman, 4 Neriotti, 3 Koleva, 2 Rondon, 1 Stoltenborg. (s.col)
CLASSIFICA
Novara 32; Modena 28; Conegliano;Casal maggiore, Bergamo 23; Busto, Montichiari 18; Scandicci 15; Firenze 11; Forlì 4; Urbino 0.
PROSSIMO TURNO
Sabato 10 Busto-Conegliano. Domeni ca 11: Piacenza-Scandicci; Casalmaggiore-Bergamo; Firenze-Novara; Modena Montichiari; Urbino-Forlì. LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 35
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FOOTBALL NFL
Così nel primo turno dei playoff. Nfc: Carolina-Arizona 27-16; Afc: Pittsburgh-Baltimore 17-30 (ora i Ravens affronteranno New England); Indianapolis- Cincinnati 26-10 (ora i Colts affronteranno Denver). L’ultima partita di 1° turno è Detroit-Dallas
SALTO: 4 TRAMPOLINI Il trionfo tedesco atteso dal 2002 Jacobsen: un caso
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Freitag regala una vittoria alla Germania Il norvegese ha usato una tuta aerodinamica?
Il norvegese Anders Jacobsen a Garmisch con una tuta irregolare?
L a 63 a edizione dei 4 trampolini tra record, gioia e sospetti. Sul Bergisel di Innsbruck, Ri chard Freitag, 23 anni, met te fine all’astinenza tedesca nella rassegna e dopo 49 tentativi, regala una vittoria attesa da 4024 giorni e da vanti a 22.000 spettatori.
L’ultima volta era riuscita a Sven Hannawald nel dicem bre 2002 a Oberstdorf.
«Questo successo ci fa im mensamente piacere» esulta Freitag. A una tappa dalla fine, l’Austria è a un passo dal setti mo trionfo consecutivo. Grazie al suo secondo posto, Stefan Kraft ipoteca il trionfo: il con nazionale Michael Hayböck dovrebbe recuperare domani a Bischofshofen 21.1 punti per superarlo. I due austriaci ieri hanno anche polverizzato sul trampolino di Bergisel il pri mato (134.5 metri) stabilito nel 2003 di Hannawald. Il nuo vo record di Kraft fissato nella prima manche (137 metri) l’ha ancora una volta superato Hayböck nel finale atterrando a 138 metri.
LONGEVO Storica anche l’im presa del giapponese Noriaki Kasai. Il suo terzo posto vale anche un altro record: a 42 an ni ora è il più anziano saltatore sul podio in una gara dei quat tro trampolini. Cancellato il primato dell´austriaco Sepp Bradl, 2° a Bischofshofen nel 1956, a 38 anni. Intanto è pole mica perchè dopo il successo a Garmisch, Anders Jacobsen si era ritrovato nel mirino degli avversari e anche della Fis: le immagini tv hanno svelato che il norvegese aveva usato una tuta che accresce l’aerodinami cità in volo tra il corpo e la braccia distese ai fianchi. La Fis ha ammonito prima della gara Jacobsen, che ha potuto gareg giare ma con una tuta regola mentare. Resta il caso.
c.r.
Risultati
(hs 130): 1. Freitag (Ger) 278.5 p. (135.5+132 m); 2. Kraft (Aut) 273.5 (137+127); 3. Ammann (Svi, 132+130.5) e Kasai (Gia 128.5+132) 263.7; 5. Schlierenzauer (Aut) 262.4; 6. Hayböck (Aut) 257.5; 7. Stoch (Pol) 252.8; 8. Freund (Ger) 249.4; 9. Jacob sen (Nor) 248.8.
SADOLA 181.2.
4 trampolini
(3/4): 1. Kraft 835.4.; 2. Hayböck 812.3; 3. Prevc 806.0; 4. Kasai 797.7; 50. BRE-
CdM
(12 su 32): 1. Hay böck 589; 2. Kraft 557; 3. Koudelka 556; 4. Fannemel (Nor) 537; 40. BRE SADOLA 31. Domani: 16.30 Bischo fshofen (hs 140): oggi qualificazioni 16.30 (Eurosport e Rai Sport 2).
MORTO TORMANEN
tecnico della Fis.
Il finlandese Jouko Törmänen, campione olimpico di salto con gli sci, è morto a 60 anni a causa di una grave malattia. Törmä nen, oro a Lake Placid 1980 è stato per molti anni presidente del comitato
GHIACCIO Short track Confortola e Fontana tricolori IPPICA Parigi: gli italiani non brillano Princess quinta
Solo dei buoni piazzamenti, ma nulla più. La missione parigina dei nostri trottatori vede come miglior risultato il terzo posto di Paparazzi (D. Locuqneux), tra l’altro di proprietà svedese, nel Prix de Vic-sur-Cère (m 2700) vinto da Very Love Blue (A. Abrivard) in 1.14.1. Fuori quadro Picone (Santo Mollo) e Positano d’Ete (M. Minopoli). C’era curiosità per il tentativo di Princess Grif (R. Andreghetti) nel Prix de Lille e la Varennina (che rientrava dal 29 novembre) non è stata molto fortunata: chiusa per buona parte del percorso, ha potuto sprintare solo in retta e non è andata oltre il quinto posto, davanti all’altro italiano Orione degli Dei (Vercruysse). Vittoria netta per lo svedese Chelsea Boko (B. Goop), a segno in 1.11.5. Nel convegno anche il Calvados al montato (m 2850) in preparazione al Cornulier: nettissimo successo di Uppercut de Manche (D. Bonne) in 1.13.
DEMURINO OK
Cristian Demuro ha vinto due corse a Nakayama ed è finito secondo in un gruppo 3. Dario Vargiu ha centrato una corsa a Kyoyo
Arianna Fontana, 24 anni
Ai valtellinesi Yuri Confortola, 28 anni e Arianna Fontana, 24, i titoli italiani assoluti di short track assegnati nel weekend al Tazzoli di Torino. Per il portacolori della Forestale si tratta del quarto successo dopo quelli di Aosta 2008, Claut 2010 e Torino 2012, per la Fiamma Gialla del quinto dopo Baselga 2009, Claut 2010, Torino 2012 e Bormio 2014. Yuri ha vinto tre prove su quattro (3° nei 3000 della Superfinal vinti da Tommaso Dotti), lei — reduce da un periodo di allenamento prenatalizio in altura, a Salt Lake City (Usa) – ha fatto l’en plein (500, 1000, 1500 e 3000). Da domani la Nazionale del c.t. Kenan Gouadec sarà di nuovo al lavoro a Courmayeur (Ao), in vista degli Europei del 23-25 gennaio a Dordrecht (Ola). Uomini: 1. Confortola 36.400; 2. Dotti 29.277; 3. Rodigari 22.141; 4. Gurini 20.081; 5. Viscardi 18.893; 6. Compagnoni 15.195; 8. Giordano (1° jr) 8157. Donne: 1. A. Fontana 40.000; 2. Viviani 31.870; 3. Peretti 22.897; 4. A. Valcepina 19.712; 5. Sighel (1 a jr) 17.613; 6. Tombolato 13.639.
PALLANUOTO Il Settebello cede agli Usa nell’ultimo test
Si è concluso il collegiale californiano tra il Settebello e gli Stati Uniti. Nell’ultima amichevole, a Los Angeles, gli americani si sono imposti 9-7 (3-1, 1-2, 1-2, 4-2). Reti azzurre di Di Fulvio (3), Luongo (2), Coppoli e Velotto. Il c.t. Sandro Campagna, che in questo match non ha gradito l’arbitraggio molto permissivo, traccia il bilancio: «Sono stati otto giorni intensi ed estremamente proficui tra allenamenti e partite di alta qualità. I più giovani hanno fatto un’importante esperienza. Torniamo a casa con maggiore coscienza dei nostri mezzi». Il 20 gennaio, a Torino, la sfida con la Croazia nella 3 a giornata di World League.
RECCO FANS
Il club di tifosi speciali dei campioni d’Italia diventa «Friends Waterpolo Pro Recco». Gli ultimi iscritti sono Flavio Briatore e il manager dello spettacolo Lucio Presta, amici del patron Gabriele Volpi. Si aggiungono a Lionel Messi, Bud Spencer, Carolina Kostner e ai conduttori Fabio Fazio, Piero Chiambretti e Paolo Kessisoglu.
La vittoria di Chelsea Boko
FORNI
Alessandro Velotto, 19 anni
EPA
ATLETICA
TRACK & FIELD NEWS CON LAVILLENIE E WLODARCZYK
Tradizionali scelte di fine anno per il prestigioso mensile statunitense Track & Field News che ha eletto l’astista francese Renaud Lavillenie e la martellista polacca Anita Wlodarczyk, neo primatisti mondiali, atleti mondiali 2014 (in ambito nazionale Justin Gatlin e Jenny Simpson). Uomini: 1. Lavillenie (Fra/asta) 328; 2. Bondarenko (Ucr/alto) 265; 3. Gatlin (Usa/100-200) 259; 4. Barshim (Qat/alto) 198; 5. Harting (Ger/disco) 145; 6. Birech (Ken/3000 sp) 130. Donne: 1. Włodarczyk (Pol/martello) 297; 2. Adams (N.Zel/peso) 286; 3. Ibargeen (Col/triplo) 274; 4. Perkovic (Cro/disco) 203; 5. Spencer (Giam/400 hs) 160; 6. G. Dibaba (Eti/1500-5000) 149. ASTA CANADESE (si.g.) A Belton, Texas (Usa), il 20enne Shawn Barber ha battuto il record canadese indoor dell’asta saltando 5.87 al primo tentativo. Secondo, con 5.72, Sam Kendricks (Usa).
CAMPACCIO Oggi (ore 14), al palazzetto dello sport di San Giorgio su Legnano (Mi), nell’ambito della presentazione dei top runners del Campaccio di domani, convegno «Atleti si diventa» con i d.t. azzurri Massimo Magnani e Stefano Baldini.
TOROITICH E MASAI (pe.m.) Pronostico rispettato al 61º cross di Amorebieta (Spa) coi successi dell’ugandese Martin Toroitich e della keniana Magdeline Masai. Per Toroitich è la quarta vittoria stagionale dopo Soria, Alcobendas e Venta de Baños. Uomini (km 10.7): 1. Toroitich (Uga) 32’01”; 2. Kipsiro (Uga) 32’01”. 3. Bezabeh 32’17”. Donne (km 6.7): 1. Masai 23’46”; 2. Fuentes Pila 23’47”; 3. Martin 23’52”.
MEZZA RECORD Alla 5 a mezza di Adana (Tur) vinta dal keniano Barselius Kipyego in 1h00’51”, con 1h01’21”, record europeo under 23 del turco Ali Kaya (4°), il mese scorso argento agli Europei di cross in Bulgaria. Il precedente (1h01’48”) apparteneva dal 1992 allo spagnolo Antoni Pena.
A NOLA (d.m.) Al marocchino Abdelkebir Lamachi il 1° trofeo Città di Nola (Na), km 10. Uomini: 1. Lamachi (Mar) 30’39”; 2. Iannone 30’58”. Donne: 1. Laraaichi (Mar) 35’12”.
Caldaro-Renon; Fassa-Milano (ore 21). Classifiche. Master Round: Asiago 65; Val Pusteria 60; Renon 56; Valpellice, Milano 51; Gardena 36. Playoff Round: Vipiteno 44; Cortina 37; Appiano 34; Egna 31; Fassa 26; Caldaro 13. QUI BOLZANO (m.l.) Doppio turno casalingo per il Bolzano a caccia del Master Round che oggi (ore 19.45), nel 35° turno di Ebel, riceve al Palaonda lo Znojmo (R.Ceca) e domani (ore 16), nel 36°, il Fehervar (Ung). Classifica: Salisburgo 51; Linz 45; Vienna 42; Villach* 41; Znojmo, Fehervar 39; Bolzano 36; Graz 34; Klagenfurt* 32; Innsbruck 31; Dornbirner 30; Lubiana 24 (*una in più).
MONDIALI JUNIORES All’Air Canada Centre di Toronto (Can). disputate nella notte italiana le semifinali dei Mondiali juniores: Svezia Russia e Canada-Slovacchia (oggi le finali). Quarti: Svezia-Finlandia 6-3; Russia-Stati Uniti 3-2; Canada Danimarca 8-0; Slovacchia-R.Ceca 3-0.
IPPICA
OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo Vi (inizio convegno alle 15) scegliamo Oceano del Rio (7), Pissarro Ferm (5), Niagara del Pino (13), Oro Smile (11), Magic Tr (15) e Rudy d’Orio (3).
SI CORRE ANCHE Trotto: Palermo (14.45). Galoppo: Varese (14).
NUOTO
MEMORIAL GIAVI (al.f.) A Montebelluna (Tv, 25 m). Uomini: 50 sl Bosa 22”38; 200 sl Zuin 1’46”83, Sciocchetti 1’48”32, Baggio 1’49”92, Colbertaldo 1’50”84; 100 ra Zampese 1’03”53; 200 mx Zbogar (Slo) 2’00”12. Donne: 50 sl Biondani 25”57; 200 sl, 200 mx Klinar (Slo) 1’59”37, 2’13”67; 100 ra Vozel (Slo) 1’08”58.
GRIMALDI A VERONA Riparte da Verona l’attività azzurra del fondo: con l’iridata Martina Grimaldi che si allenerà nel centro Castegnetti dove lavora pure Federica Pellegrini. Oltre a Rachele Bruni e Alice Franco, ci sono volti nuovi: Arianna Bridi, Barbara Pozzobon, Laura Sossai e Alisia Tettamanzi; tra gli uomini Andrea Bianchi, Nicola Bolzonello, Matteo Furlan, Mario Sanzullo, Matteo Sogne ed Edoardo Stochino, medagliato europeo a Berlino nella 25 km.
BEACH VOLLEY
TRICOLORE Nella seconda tappa del campionato italiano indoor, a Mussolente (Vi), vittoria di Filippo Romani-Fabrizio Andreatta che in finale hanno battuto Vanni-Andrea Lupo. Terzo posto per Abbiati-Tiziano Andreatta.
BOXE
PRIMI APPUNTAMENTI (r.g.) Fissato per il 10 gennaio a Tijuana (Mes), tra il locale Javier Mendoza (22-2-1) e lo sfidante Renan Trongco (Fil, 16-4) nei minimosca Ibf, il primo Mondiale 2015. A livello europeo, primo appuntamento il 17 gennaio a Saint-Quentin (Fra) per il vacante continentale supermedi tra il locale Hadillah Mohoumadi (18-3-1) e Mariano Hilario (Spa, 11-2). L’italiano Andrea Di Luisa (17-2), campione Ue, tramite la OPI2000 si propone per una sfida volontaria contro il neo campione. VENEZUELANI PER WSB (r.r.) Con il bronzo mondiale Gabriel Maestre (69 kg), la franchigia venezuelana ultimerà da oggi a L’Avana la preparazione in vista del debutto del 17 gennaio contro Astana, test contro i detentori di Cuba. Prima dell’esordio.
RUGBY
ECCELLENZA (i.m.) Nel completamento dell’8° turno di Eccellenza, il Mogliano vince in rimonta sul Calvisano, grazie a una meta di Boni in superiorità numerica per giallo a Ferraro e lo raggiunge in vetta. Le altre mete di Canavosio, Bergamo (C), Van Zyl (M), più 100% al piede di Seymour e Barraud. Terzo il Rovigo che batte 19-10 le Fiamme Oro nello scontro fra inseguitrici (mete di Ceccato, Caffini, Mahoney contro quella di Massaro). San Donà espugna L’Aquila 49-22 ed entrambe fanno il bonus mete. Classifica: Calvisano, Mogliano 31; Rovigo 27; Fiamme Oro, Viadana 24; San Donà 21; Padova 17; Lazio 15; L’Aquila 5; Prato 0.
AZZURRI ESTERI (ro.pa.) Così gli azzurri all’estero nel weekend. Premiership inglese (12° turno): Northampton-Newcastle 39-31 (Furno/Ne 70’ e un giallo); Leicester Bath 17-8 (Ghiraldini/L dal 63’, Rizzo/L dal 66’, Pasquali/L dal 77’, Barbieri/L dal 64’); Wasps-Sale 41-16 (Festuccia/W fino al 49’, Cittadini/W fino al 56’; Alb. De Marchi/S fino al 49’). Top 14 francese (15° turno): Lione-Stade Français 12-9 (Parisse/s 80’).
GHIACCIO
EUROPEI DI FIGURA SEDICI CONVOCATI AZZURRI
Nessuna sorpresa nelle convocazioni azzurre per gli Europei di figura (Stoccolma, 28/1-1/2): Anna Cappellini Luca Lanotte, campioni uscenti nella danza, guideranno un gruppo di sedici atleti (cinque esordienti nella rassegna). Uomini: Ivan Righini*. Donne: Roberta Rodeghiero, Giada Russo*, Micol Cristini*. Coppie: Valentina Marchei Ondrej Hotarek, Nicole Della Monica Matteo Guarise, Alessandra Cernuschi Filippo Ambrosini. Danza: Anna Cappellini-Luca Lanotte, Charlene Guignard-Marco Fabbri, Misato Komatsubara*-Andrea Fabbri* (*esordienti).
HOCKEY GHIACCIO
SERIE A (m.l.) Si disputa oggi il 7° turno della seconda fase di serie A (gare incrociate tra i due gironi). Programma. Ore 20.30: Vipiteno Asiago; Appiano-Gardena; Egna Valpellice; Cortina-Val Pusteria;
VARIE
CIASPOLADA (niba) Al bresciano Alessandro Rambaldini e alla catalana Laia Andreu Trias la 42ª Ciaspolada, corsa con le racchette da neve ai piedi in Val di Non, in Trentino. Quasi 4000 i partecipanti: Rambaldini ha preceduto di 16” il bellunese Claudio Cassi e di 26 il meranese Gerd Frick. Tra le donne seconda la reggiana Isabella Morlini, terza la lucchese Annalaura Mugno.
VELA
VOLVO OCEAN RACE (r.ra.) Lo scafo franco/cinese Dongfeng è al comando della 3 a tappa della Volvo Ocean Race (4642 miglia da Abu Dhabi a Sanya), 2° Abu Dhabi Ocean Race, 3° Team Alvimedica.
BARCELONA WORLD RACE (r.ra.) La flotta della Barcelona World Race è entrata nell’Atlantico e punta verso le Canarie. In testa Hugo Boss di Alex Thomson e Pepe Ribes, 2° Cheminees Poujolat, 3° Neutrogena. Unico scafo rimasto ancora in Mediterraneo, Spirit of Hungary che ha un distacco di 415 miglia dai primi.
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AltriMondi
R LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL FATTO DEL GIORNO LA RIFORMA DEL FISCO
Matteo Renzi durante una trasmissione tv: è presidente del Consiglio dal 22 febbraio del 2014
ANSA
La norma salva-Silvio è figlia di un progetto o è stata un errore?
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Berlusconi sarebbe stato subito candidabile grazie a un decreto Ora Renzi blocca tutto e cade dalle nuvole, almeno ufficialmente...
di GIORGIO DELL’ARTI
Grossi titoli sui giornali di ieri per via di una norma che po trebbe tirare fuori Berlusconi dal guaio della sentenza Me diaset, derubricare l’evasione fiscale per cui è stato condan nato in via definitiva a fatto amministrativo e non più pe nale, quindi permettergli di ri candidarsi fin dalle prossime elezioni, magari già nel 2015.
1
Beh, il Parlamento potrà sempre bocciare.
No, perché si tratta di un provvedimento che sta dentro un decreto attuativo e per di ventar legge ha bisogno solo di un parere delle commissioni Finanza di Camera e Senato.
Parere non vincolante. Mi spiego ancora meglio: il Parla mento ha rilasciato al governo una delega per attuare la rifor ma fiscale. Con questa delega in mano, nei limiti di quanto il Parlamento ha stabilito, il go verno può in un certo senso fa re quello che vuole. È quello che è poi accaduto anche con il Jobs Act, contestato anche perché si è detto che la delega in quel caso è quasi in bianco.
Questa è la nuova formula per far presto, che affianca o sosti tuisce il sistema dei decreti leggi. Io governo mi faccio de legare e poi procedo con i de creti attuativi (per il Jobs Act, ad esempio, sono sei). Badi che la leggedelega non è un’invenzione di Renzi, hanno fatto ricorso a quello strumen to — e massicciamente — an che i suoi predecessori. Il go verno Monti ha passato i primi otto mesi a emanare i regola menti di attuazione delle leggi varate dal governo Berlusconi.
Più o meno la stessa cosa per il governo Letta con quelli di Monti. Renzi ha cominciato avendo alle spalle 470 regola menti da emanare prima anco ra di aver varato una sola legge scritta dal suo governo.
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E allora?
Allora ecco i titoloni dei giornali. Ai quali qualcu no ha suggerito di andarsi a leggere quelle cinque righe dell’articolo 19bis, inserite se condo il sottosegretario Enrico Zanetti all’ultimo momento, e che potrebbero rappresentare il salvacondotto per il Grande Condannato. Prima di esami narle, diciamo subito che Ren zi ieri mattina, letti i giornali, ha mostrato di cadere dalle nu vole e ha bloccato tutto. Il co municato di Palazzo Chigi (che segue una dichiarazione del premier «non credo sia così ma se così fosse sono pronto a bloccare la legge e cambiarla») dice che Renzi «ha chiesto que sta mattina agli uffici di non procedere — per il momento — alla formale trasmissione alla Camera del testo approva to in Consiglio dei Ministri. La proposta tornerà prima in Consiglio dei Ministri, poi alle Commissioni, quindi di nuovo in Consiglio per l’approvazio ne definitiva entro i termini stabiliti dal Parlamento e cioè entro marzo 2015» (questo è il termine perché il decreto at tuativo in questione sia effica ce). Mostra di cadere dalle nu vole pure Berlusconi: «Non ne sapevo niente. È possibile che tutte le volte che c’è un provve dimento importante sul fisco, che riguarda milioni di italia ni, qualcuno si senta obbligato a mettere in mezzo me?».
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Spieghiamo questo mar chingegno diabolico.
Ma niente. L’articolo 19 bis del decreto delegato in que stione stabilisce che se la tua evasione è inferiore al 3% del tuo reddito imponibile, sei fuori dal penale. Paghi una multa, anche salata, e basta.
Quindi, per chi si trova in que ste condizioni, niente legge Severino anticorruzione, cioè non si viene più interdetti per sei anni dai pubblici uffici.
L’evasione di Berlusconi rag
LA CHIAVE Il provvedimento era inserito in un decreto attuativo: le Camere non avrebbero potuto opporsi
giunge a malapena il 2% del suo reddito. Quindi, bingo: se la norma passasse e fosse applicabile all’uomo di Arco re, l’ex Cav sarebbe fuori e potrebbe aspirare di nuovo — e da subito — alla presi denza del Consiglio. Ma è ap plicabile? I suoi avvocati di cono di no, parecchi dello schieramento avverso dico no di sì. Le parti, natural mente, si rovesceranno appe na la norma entrasse in vigo re.
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Che trucco c’è, sotto?
Mi sono messo a fare il maligno e, partendo da questo episodio, ne ho dedot to che il prossimo presidente della Repubblica sarà Prodi, forse eletto addirittura al pri mo colpo. Stia a sentire: Pro di a Renzi sta bene (gli stava bene anche l’altra volta), ma come superare la diffidenza di Berlusconi? Intanto il Pro fessore va a Mosca a parlare con Putin, mediatore molto influente ad Arcore. Ed esce infatti qualche dichiarazione berlusconiana possibilista.
Poi Renzi gli fa sentire il pro fumo di una specie di perdo no, con questo articolo 19bis.
Solo il profumo, però: i gior nali sono avvertiti, si indi gnano e Renzi mostra di ca dere a sua volta dalle nuvole con tutta la scena di ieri. Il 19bis non è soppresso, però, ma sarà riesaminato in un certo consiglio dei ministri che si svolgerà dopo le ele zioni per il Quirinale. Se Ber lusconi farà il bravo, ci sarà un regalino dentro l’uovo di Pasqua… L’elezione di Prodi si direbbe garantita: la sini stra Pd — che ha sempre det to di volere Prodi — non può dire di no. E nemmeno Berlu sconi. Scopa!
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È troppo machiavellico.
Ieri al Tg5 Renzi ha det to: «Tutte le volte che si parla di fisco è naturale in trecciarsi con uno dei tanti processi a Berlusconi. Noi non facciamo norme né ad né contra personam. Se si pensa che poi ci sia chissà quale scambio, non c’è problema: rimandiamo tutto a dopo le votazioni per il Quirinale e la fine dei servizi sociali di Ber lusconi a Cesano Boscone. I professionisti del retropen siero avranno modo di ricre dersi». Meraviglioso.
SMENTITA DI BERLINO Crisi di Atene La Merkel: «Resti nell’Euro e rispetti i patti»
La cancelliera Angela Merkel
REUTERS D opo le polemiche scate nate dalle indiscrezioni del settimanale
Der Spie gel
, Berlino cerca di fare chia rezza sulla questione greca.
«Non c’è nessun cambio di rot ta» circa una possibile uscita della Grecia dall’euro, ha detto ieri il portavoce della Merkel, Georg Streiter. Ciò non vuole dire, però, che la Germania sia disposta ad accettare tutto. Il governo tedesco «si aspetta che la Grecia rispetti i piani di ri sparmio concordati con i credi tori internazionali anche in ca so di vittoria della sinistra radi cale alle elezioni». Dunque se il 25 gennaio Alexis Tsipras aves se la meglio, dovrebbe portare avanti — a detta della Merkel — gli impegni europei. Un’ipo tesi quantomeno azzardata, vi sto che il movimento Syriza di Tsipras è prima di tutto antieu ro e che il suo leader si è detto più volte pronto a respingere la politica imposta dalla troika ad Atene, sostenendo che si è rive lata «catastrofica». Tsipras — che nei sondaggi continua a guadagnare voti lasciando die tro di un 3,1% Nuova Democra zia — ha anche promesso un aumento dei salari e chiesto inoltre una svalutazione del de bito ellenico in modo da ren derlo sostenibile. Il premier di centrodestra, Antonis Samaras, è convinto invece che Tsipras con la sua politica «porterà il paese alla bancarotta». Sul l’ipotesi di
Der Spiegel
ieri si è espresso anche Gianni Pittella, presidente del gruppo dei So cialisti e dei Democratici al Par lamento Ue: «L’uscita della Gre cia dall’euro avrebbe un effetto domino sull’intera eurozona».
NOTIZIE TASCABILI
SUCCESSO DELL’INIZIATIVA IN TUTTA ITALIA I FUNERALI DI UN AGENTE
New York, i “cops” voltano ancora le spalle a De Blasio
Anche ieri, durante i funerali dell’agente Wenjian Liu ucciso in servizio il 20 dicembre, i poliziotti di New York hanno voltato le spalle al sindaco Bill De Blasio. Il primo cittadino ha tentato una riconciliazione durante l’elogio funebre, ma gli agenti restano convinti che non li abbia difesi dalle polemiche post Ferguson.
Gli effetti dell’esplosione a Roma
ANSA
IL CONSIGLIERE INDAGATO PER MAFIA CAPITALE
Attentato contro la sede Pd di Coratti «La colpa è del linciaggio dei media»
Attentato nella notte, a Roma, contro il circolo Pd di Mirko Coratti, il consigliere indagato nell’inchiesta su Mafia Capitale e autosospeso dal partito. Intorno alle 3 in via della Bufalotta c’è stata una fortissima esplosione che ha danneggiato il locale, distrutto la serranda esterna e un muro che divide la sede da un bar. In frantumi anche diversi vetri di appartamenti vicini. Sembra che gli attentatori siano entrati da una finestra, abbiano cosparso il locale di liquido altamente infiammabile e quindi provocato l’esplosione. La Procura di Roma ha inviato un’inda gine e gli investigatori stanno già studiando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. «Ho subito un linciaggio mediatico che con antipolitica e rabbia crea un mix esplosivo capace di causare eventi del genere. Sono stupito e spaventato», ha detto Coratti.
La lunga fila davanti agli Uffizi di Firenze, visitati ieri da 6.200 persone
ANSA
File infinite davanti ai musei La domenica gratis funziona
Sarà che con questa crisi andare a vedere una bella mostra è diventato, purtroppo, un lusso. Sarà che persino Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato tutti ad approfittarne. Di certo, la settima edizione della domenica gratuita nei musei italiani è stata uno straordinario successo, con code lunghissime davanti alle maggiori attrazioni culturali e numeri impressionanti in tutte le località. «I primi dati sull’affluenza mostrano una forte partecipazione. I picchi sono stati registrati nelle grandi città ma anche nei piccoli centri i musei statali hanno avuto un boom di presenze», commenta il ministero dei Beni culturali. E il ministro Franceschini: «Il messaggio del Papa indica meglio di mille discorsi il valore della cultura».
UNA 69ENNE BOLOGNESE
Uccide il marito con un vaso «Mi maltrattava»
«Mi maltrattava». Questo ha detto alla polizia Rosangela Piredda, 69 anni, che nella notte tra sabato e domenica, nella sua abitazione nella periferia di Bologna, ha ucciso il marito 68enne, Roberto Belletti, rompendogli un vaso di cristallo in testa durante una lite. Poi ha colpito il corpo con un grosso coltello e con un paio di forbici.
L’ANGELUS A SAN PIETRO
Il Papa nomina 15 nuovi cardinali Due sono italiani
«Il mio auspicio per il 2015 è che si superi lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo». Sono le parole di Papa Francesco, ieri, in Piazza san Pietro per l’Angelus. «Questo sfruttamento — ha aggiunto — è una piaga sociale che mortifica i rapporti e impedisce una vita improntata a rispetto, giustizia e carità». Francesco ha annunciato che
Il Papa con il cardinale Montenegro
nominerà 15 nuovi cardinali: due sono italiani, Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona e Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento. Il 14 febbraio, poi, nominerà anche 5 cardinali non elettori, cioè con più di 80 anni.
LA CURIOSA INIZIATIVA
Annuncio sul web Così il «Guardian» cerca il direttore
Un annuncio per cercare il nuovo direttore. Lo ha fatto il quotidiano inglese «The Guardian» che nella sezione «Lavora con noi» del suo sito pubblica un’offerta di impiego per succedere ad Alan Rusbridger, che si è dimesso il 10 dicembre. Si richiede, tra l’altro, la capacità di «lavorare sotto pressione» e «essere credibili».
AltriMondi
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Il viadotto crolla dopo una settimana «Costato 13 milioni»
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L’opera sulla Palermo-Agrigento, inaugurata il 23 dicembre. L’ira di Renzi: «Qualcuno pagherà»
Il viadotto Scorciavacche, nel Palermitano, inaugurato il 23 dicembre e crollato prima di Capodanno
ANSA
Daniele Vaira
@danvaira E ra stato inaugurato il 23 dicembre, in anticipo di tre mesi rispetto ai tempi previsti: costato 13 milioni di euro, il viadotto Scorciavacche sulla PalermoAgrigento è crol lato a Capodanno. Metà carreg giata è sprofondata e la restante è stata colpita da una profonda spaccatura. L’Anas ha chiuso al traffico la strada statale 121 tra il chilometro 226 e il chilome tro 227 nei pressi di Mezzojuso e ha parlato «di un anomalo ce dimento del piano stradale». Il tratto era inaccessibile agli au tomobilisti « in via cautelativa» già dal 30 dicembre perché i tecnici avevano notato un av vallamento. Ma ieri, grazie ai social è diventato un caso na zionale.
AZIONI LEGALI L’Anas «valute rà le eventuali responsabilità della ditta costruttrice e del di
MESSA A RISCHIO LA SICUREZZA DEI CITTADINI: È INACCETTABILE
MAURIZIO LUPI MINISTRO DEI TRASPORTI rettore dei Lavori, che aveva au torizzato l’agibilità provvisoria, riservandosi di avviare nei loro confronti un’azione legale». La procura di Termini Imerese (Palermo) ha, invece, aperto un’inchiesta per crollo colposo e oggi sarà affidata ai periti una consulenza tecnica. L’ira del premier Matteo Renzi si è mani festata su Twitter, come già era successo per il caso dei vigili as senteisti: «Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Paghe rà tutto. #finitalafesta». Sul l’episodio è intervenuto anche il ministro dei Trasporti Mauri zio Lupi: «Un fatto inaudito e inaccettabile. Ho chiesto una relazione dettagliata sull’appal to, sui lavori e anche sulla com missione di collaudo». E poi ha promesso sanzioni: «Ogni ne gligenza e irresponsabilità non verrà e giustificata. Chi ha sba gliato risponderà alla legge del rischio che ha fatto correre alla sicurezza dei cittadini e dei danni che ha provocato».
L’OPERA Lungo i 34 chilometri interessati al progetto sono pre viste diverse opere: una galle ria, 5 nuovi viadotti, 12 svinco li, oltre a interventi di restauro, miglioramento sismico e ade guamento di 16 viadotti e ponti esistenti. All’apertura della va riante Scorciavacche, un nuovo tratto di un chilometro, il presi dente dell’Anas Pietro Ciucci aveva detto: «Un passo avanti verso la realizzazione dell’inte ro itinerario, strategico per l’Isola, perché è l’unico collega mento diretto tra le provincie di Palermo ed Agrigento». © RIPRODUZIONE RISERVATA
INCIDENTE IN VALSUSA Tenta un salto: muore a 14 anni sulle piste da sci
Un ragazzo di 14 anni, T. M., di Chieri (Torino), è morto ieri mentre insieme a parenti ed amici stava sciando a Claviere, località montana della provincia di Torino al confine con la Francia, in Alta Val di Susa. L’incidente è avvenuto nella zona detta del «Colletto Verde», a circa 2.200 metri di quota. Il ragazzo ha deciso di uscire dalla pista battuta e di tentare un salto fuoripista. Ma, dopo il balzo, ha perso il controllo degli sci ed è andato a sbattere di faccia su una roccia scoperta. L’impatto gli è stato fatale: ha riportato un trauma facciale gravissimo. Trasportato in elicottero all’ospedale di Pinerolo, il ragazzo è morto poco dopo l’arrivo, nonostante fosse già stato disposto per lui un ulteriore trasferimento il eliambulanza a Torino. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il quattordicenne sarebbe stato vittima di una sua stessa bravata: mentre gli amici e i parenti sono rimasti in pista, lui ha voluto uscire per tentare il salto. Quello di Claviere non è stato l’unico incidente sugli sci che ha colpito dei minorenni. A Pratonevoso, in provincia di Cuneo, un ragazzo di 11 anni è rimasto gravemente ferito mentre stava scendendo da una seggiovia. In Valseverenche, in Valle d’Aosta, un altro ragazzino è in gravi condizioni dopo essere caduto mentre faceva sci di fondo. Un escursionista è, invece, morto sul Monte San Mauro (Bl): è scivolato sul ghiaccio ed è finito in un canalone dopo aver fatto un volo di 200 metri.
Un elicottero dei soccorritori
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 37
PRIMA IN CLASSIFICA
Katy Perry nel video di «Dark Horse», il più visto del 2014 su YouTube
Katy Perry da record Twitter e YouTube impazziscono per lei
J ustin Bieber potrà an che “deliziare” i suoi fol lower postando le foto del jet che gli ha portato San ta Claus per Natale, ma è di gran lunga Katy Perry la vera regina di Twitter. La popstar ha iniziato il nuovo anno rag giungendo i 62,7 milioni di follower. Un numero spaven toso. Il 2014 le è servito infatti per surclassare il collega Ju stin, fermo ad “appena” 58,7 milioni di follower, sebbene il collega canadese, idolatrato dalle ragazzine di tutto il mondo, si impegni tantissimo per accontentare chi lo segue: 28 mila i tweet di Justin, con tro i 6200 della bella Katy, at tesissima dai fan italiani il 21 febbraio a Milano con il suo
Prismatic World Tour
. A dimo strazione di quanto sia “so cial” la Perry, un altro prima to: è il suo
Dark horse
il video più visto su YouTube nel 2014. Ma torniamo a Twitter e vediamo che cosa succede a casa nostra: il primo posto è di Mario Balotelli, che vanta ben 3,37 milioni di follower: secondo Valentino Rossi che ha superato i 3 milioni pur non essendo un grande “twit tatore”; terzo Jovanotti con i suoi 2,39 milioni di appassio natissimi fan.
CARGO A PICCO: OTTO DISPERSI
Un cargo cipriota è naufragato ieri al largo delle coste scozzesi (nella foto Afp). Risultano dispersi tutti gli otto membri dell’equipaggio della nave Cemfjord, sette polacchi e un filippino. Era in viaggio con un carico di cemento dalla Danimarca al porto di Runcorn. La notte precedente un altro cargo si era quasi semirovesciato davanti all’isola di Wright.
OROSCOPO LE PAGELLE
di ANTONIO CAPITANI
21/3 - 20/4 ARIETE
6-
La Luna è un stortarella. Forse perché il lavoro s’incaglia, i fallocefali rompono, casa e famiglia stressano. L’amor suino vi solleva, però. Meno male.
21/4 - 20/5 TORO
7+
La spigliatezza è il vostro plus, oggi. Così, un colloquio va bene, il lavoro pure. E il sudombelico ricava soddisfazioni un cicinìn più tangibili.
23/9 - 22/10 BILANCIA
6
Ogni piccolo intralcio vi sembra una tragedia. Siate obiettivi. L’amore è in fase tempora neamente moscet ta, il suino inside you s’esprime limitatally.
23/10 - 22/11 SCORPIONE 8
Arrivano conferme al vostro valore, aumenta la stabilità, cresce la creatività. E nel lavoro e nella fornicazione mostrate più furbizia del solito. Uau.
21/5 - 21/6 GEMELLI
7
Le finanze si giovano del vostro pragmatismo e, probabilmente, anche di una bottarella di glutei. Il lavoro premia, il cuore è contento, l’ormon di più.
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
6-
Sono tanti i pianeti favorevoli che costruiscono giorno per giorno il vostro successo. Ma oggi vi girano gli zebedei. Don’t strozz anyone, fornicate.
22/6 - 22/7 CANCRO
7
Ora motivati, ora sfigoplumbei: così siete oggi. State su e ottimizzate il vostro tempo, senza stress. Sudombelico beaterrimo, in vena di trasgredire.
23/7 - 23/8 LEONE
6,5
La stanchezza non comprometterà il buon esito del vostro impegno. Però un cicinìn di sedere cubico dovrete farvelo. Appannamenti for nicatori aleggiano.
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
6
Il lavoro stressa, certa gente è amabile come gli alligatori, le cartelle di Equitalia, gli arbitri di cognome Moreno. Tutelatevi. Forni cazion gustosa.
21/1 - 19/2 ACQUARIO
6+
Le soddisfazioni ve le togliete, ma potreste fare un pesto alla ligure con gli zebedei di certe persone: non siate pedanti, siate suini, ché vi fa bene.
24/8 - 22/9 VERGINE
7
Amici e clienti vi son fedeli e vicini, per quanto Saturno contro picchi duro su più fronti, specie se siete di agosto. Il sudombelico, però, finalizza.
20/2 - 20/3 PESCI
7,5
Il lavoro v’appaga. E vi fa reperire dati e contatti utili sia nell’immediato sia in prospettiva. L’amor stenta, ma il vostro sudombelico es muy fantasioso.
METEO
a cura di
ILMETEO.IT
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Roma
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DOMANI Milano
MAX MIN 6° -2°
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DOPODOMANI Milano
MAX MIN 5° -1°
Roma
MAX MIN 13° 1°
CONSIGLI
«LA TIGRE E LA NEVE»
TORNA BENIGNI CON LA SUA ULTIMA FAVOLA
Ultimi giorni di vacanza per i bambini e la Rai ne approfitta per proporre film adatti a tutta la famiglia. Se su Rai 1 andrà in onda il classico Disney del 1953 «Le avventure di Peter Pan», su Rai 3 ritroviamo Roberto Benigni con il suo ultimo film da regista, «La tigre e la neve», realizzato nove anni fa. Una storia d’amore tra poesia e guerra, una favola perfetta aspettando l’arrivo della Befana.
DA VEDERE STASERA SU RAI 3, ALLE 21.10
LO SPORT IN TV
calcio
juventuS-inter
Serie A 2009/10 (replica)
9.00
- Sky Sport 1
Bayernmonaco WerderBrema
Bundesliga (replica)
14.15
- Sky Sport 3
juventuS-roma
Serie A (replica)
18.30
- Sky Sport 1
lazio-Sampdoria
Serie A
20.45
- Sky Sport 1, Sky SupErCAlCIo, Sky CAlCIo 1
Spal-reGGiana
lega pro. prima divisione.
Girone B
20.45
- rAI Sport 2
WimBledon liverpool
FACup
21.00
- Fox SportS
lazio-Sampdoria
Serie A (replica)
22.45
- Sky Sport 3
atletica
croSS delcampaccio
DaSan Giorgio su legnano (Mi)
13.00
- rAI Sport 2
BaSket
clevelandcavalierS dallaSmaverickS
nBA (replica)
14.00
20.00
- Sky Sport 1
ea7milano enelBrindiSi
Serie A maschile - rAI Sport 1
footBall
oreGon floridaState
nCAA(replica)
10.30
19.00
- Sky Sport 2
dallaScoWBoyS detroitlionS
nFl (replica)
2.00
- Fox SportS 2
olemiSS-tcu
nCAA(replica) - Sky Sport 2
freccette
DaFrimley Green, Inghilterra
19.00
- EuroSport
mondiale
DaFrimley Green, Inghilterra
20.00
- EuroSport
ruGBy
the rugby Championship (replica)
16.30
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SaltoconSci
HS130 daInnsbruck, Austria (replica)
15.15
- EuroSport
torneo4trampolini
QualificheHS140 Da Bischofshofen, Austria
16.15
torneo4trampolini
HS 130 da Innsbruck, Austria (replica)
22.00
- EuroSport - EuroSport
Scidifondo
Inseguimento maschile.
Da oberstdorf, Germania (replica)
18.15
- EuroSport
tenniS
GranBretaGna auStralia
HopmanCup
10.30
0.45
3.00
- SupErtEnnIS
atpdoHa
(replica) - EuroSport2
rep.ceca-italia
HopmanCup - SupErtEnnIS
volley
piacenza BuStoarSizio
Supercoppaitaliana (replica)
10.30
- rAI Sport 2
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZA
SPECIALI
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT 39
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La profesora y el estudiante
Imparare lo spagnolo non è stato mai così divertente: i due attori comici danno il meglio e in ogni dvd la lezione è accompagnata da gag e una situazione pratica della vita di tutti i giorni nella quale provare gli insegnamenti.
LA CHIAVE
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i dvd in vendita da oggi e ogni lunedì insieme al nostro quotidiano, per imparare lo spagnolo senza addormentarsi GIÀ IN EDICOLA IL PRIMO DVD A 1,99€ CONCORSO: VINCI E VOLA A MADRID
G rammatica e comicità. Dopo il successo di English da zero torna l’apprez zatissimo John Peter Sloan, già famoso in Italia per aver cambiato il mo do di insegnare l’inglese, questa volta nell’inedita veste di alunno nel corso di spagnolo, «Español da zero» in edicola con Corriere e Gazzetta. L’inse gnante è Federica Sassaroli, attrice, comica, speaker e formatrice. Vincitrice del Festival Nazionale del Cabaret in Rosa. In ogni dvd, oltre alla lezione, c’è una situazione pratica della vita di tutti i giorni nella quale provare gli insegnamenti e un prezioso libretto di 36 pagine di supporto per ripassare e completare gli esercizi. Il primo dvd è in edicola da oggi al prezzo speciale di 1,99 euro, la seconda, con in regalo il cofanetto, è in edicola da lunedì prossimo, 12 gennaio, al prezzo di 5,99 euro. Dalla terza fino a fine collana il prezzo è di 10,99 euro.
Con la prima uscita è possibile partecipare a un concorso che mette in palio un viaggio a Madrid con l’insegnante e John Peter Sloan.
Scusi, piscinazo a chi?
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Con «Español da zero» ti sentirai in Liga come a casa tua: mai più in fuera de juego... Il nuovo corso di lingua con la Gazzetta e il mitico John Peter Sloan nelle vesti dell’alunno
Serena Gentile
D opo l’inglese vuoi im parare lo spagnolo? E vuoi farlo divertendo ti? «Español da zero» fa per te. Prego, accomodati accan to a John Peter Sloan, lì al primo banco. E fate silenzio, la prof. Federica Sassaroli è già partita con la Leccion 1.
BASTA UNA S?
Noi italiani pensiamo di parlare spagno lo aggiungendo una s alla fi ne delle parole. Gli spagnoli non sono da meno: quando vogliono fingere di parlare italiano utilizzano il suffisso ini. Quindi noi per loro siamo «los italianini», loro per noi «gli spagnolis»…olé!
LOS COLORES La Roja è la nazionale spagnola. Rojo, rosso, il colore. Il rosso è sulla bandiera nazionale insieme all’amarillo (il giallo). Anche in Italia abbiamo una roja, la Ferrari. L’Italia, invece, ha la maglia azzurra, azul. Forza ripetete in coro i colori delle squadre: Juventus, blanco y ne gro; Milan, rojo y negro; Inter, negro y azul; Roma, rojo y ama rillo; Lazio, blanco y azul; Napo li azul cielo; Atlético Madrid, rojo y blanco; Los leones del At letic de Bilbao comparten (con dividono) colores con los col choneros del Atlético Madrid.
Colchonero alla lettera è mate rassaio. I giocatori del Barcelona o Barça sono los blaugrana (pa rola catalana). Il catalano è un’altra lingua. Real Madrid: il suo colore è il blanco e per que sto i giocatori sono los meren gues, le meringhe. Il Villarreal è chiamato «el submarino amaril lo».
CIBO Quando uno sportivo è nervoso, di solito mangia le un ghie. Gli spagnoli non lo fanno, gli spagnoli allo stadio mangia no paquetes de pipas (semi di gi rasole). Arrivano a consumarne fino a 5 kg a stagione. Gli italiani soprattutto patatine (chips o pa pas o patatas fritas). Allo stadio si possono consumare anche bo cadillos (panini) de jamón ser rano (crudo), jamón York (pro sciutto cotto) y queso (formag gio). I bocadillos possono essere ripieni di tortilla. La tortilla è una frittata spessa fatta con le patate. Gli spagnoli allo stadio mangiano pop corn o palomitas (paloma significa colomba, quindi colombine). Fuori dallo stadio meglio la paella (la ll si legge quasi come la nostra gl) e los churros (frittelle) con cioc colata calda.
VOCABOLARIO In italiano si di ce palla o pallone, in spagnolo si può dire balón, pelota, esférico, bola. Il sistema di gioco più uti lizzato nel calcio spagnolo è il Tiki taka. Passaggi corti (toques cortos), possesso palla (pose sión), controllo (control del esférico). In Spagna e in Italia siamo tutti seleccionadores (ct) o entrenadores (allenatori). Ne sappiamo a pacchi di gestos, in dicaciones técnicas, sustiticio nes y al final la culpa siempre es del árbitro! Gli spagnoli non so no scaramantici ma quando lo sono tocan madera (legno). Noi ferro o...
Federica Sassaroli e John Peter Sloan
PRONUNCIA David Villa: Da vid accento tonico sulla i , b e v si pronunciano praticamen te nello stesso modo, la d al termine della parola quasi non si sente. La ll (ll, via di mezzo tra i e ll, quasi aglio in italiano). Borja Valero Igle sias: la j suona come una caf fettiera quando viene su il caffè. Sergio Ramos: r suono molto forte. Fernando Llo rente piangente. E poi c’è Fer nando Torres detto el Niño (ñ come gnomo). Alvaro Morata con l’accento sulla prima a. In Italia invece è Alvàro e il più famoso fa i film con Pierino. IN CAMPO Se recuperi un balón in defensa, puoi partire in contragolpe. Però attento a non cadere in fuera de juego!
Se poi el árbitro te pita (fi schia) una falta (fallo) a favor en el área contraria, allora es penalti! Ma occhio a non bec carti una cartulina o tarjeta amarilla (gialla) per un cla moroso piscinazo. Chiedete a Cristiano Ronaldo cos’è?
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LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
LA GAZZETTA DELLO SPORT