LA STAGIONE ESTIVA 2014

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Transcript LA STAGIONE ESTIVA 2014

LA STAGIONE
ESTIVA 2014
ArCIS
Archivio Climatologico
dell’Italia
Centro-Settentrionale
L’estate fresca e piovosa 2014 nel
centro-nord Italia
L'estate 2014 è stata decisamente anomala, con limitati
periodi di bel tempo per la ridotta frequenza di condizioni
di alta pressione e valori termici inferiori alle medie per
circa due terzi della stagione. Le precipitazioni, viceversa,
sono state generalmente sopra la norma climatica, spesso in
maniera anche molto rilevante. In particolare si distinguono
un mese di luglio eccezionalmente piovoso e un mese di
agosto piovoso e insolitamente fresco.
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Centro
La stagione ESTIVA 2014
L’ESTATE FRESCA E PIOVOSA 2014 NEL CENTRO-NORD ITALIA
INTRODUZIONE
Un assaggio di vera estate a giugno, piogge copiose a luglio, quasi autunnali e frequenti ad agosto con
temperature al di sotto della norma. Più stagioni riunite in una sola, questo ci ha riservato l’estate 2014.
Valutata nel suo complesso, ovvero focalizzandosi
focalizzandosi sulle medie trimestrali, si scopre che nell’estate
appena trascorsa le precipitazioni cumulate sono state ben al di sopra della norma 1961-‘90,
1961
con picchi
fino a 4 volte il clima di riferimento. Le temperature registrate, al contrario, sono state in linea con il
clima 1961-‘90,
‘90, ma solo grazie al contributo termico del mese di giugno, l’unico in cui l’anticiclone delle
Azzorre e quello Africano si sono estesi con costanza sull’Europa centro-occidentale
centro occidentale interessando il bacino
del Mediterraneo e causando
ndo un episodio di ondata di calore tra l’8 e il 12 giugno. E’ proprio la quasi
totale assenza di questo fenomeno a rendere il 2014 diverso dagli ultimi 15 anni, caratterizzati da
ripetuti e spesso lunghi periodi di caldo intenso.
Un’analisi più approfondita
ita dell’andamento delle temperature all’interno dei tre mesi estivi infatti, rivela
come sia a luglio sia ad agosto, l’anomalia termica sul nord Italia sia stata quasi costantemente negativa,
anche a causa dei frequenti ed umidi sistemi frontali atlantici che si sono spinti nell’Europa meridionale e
sul Mediterraneo.
Fig.1 Anomalia dell’altezza del geopotenziale medio a 500 hPa nell’estate 2014 rispetto alla norma 61-90
61
(dati NCEP reanalysis). Valori espressi in dam.
da
La mappa di anomalia dell’altezza media del geopotenziale a 500 hPa, rispetto al clima 1961-’90,
1961
durante la stagione estiva (fig. 1), mostra chiaramente un nucleo positivo sulla Scandinavia, in gran parte
ascrivibile alle condizioni sinottiche osservate nel
nel mese di luglio, che ha caratterizzato la circolazione
globale a larga scala. In questa configurazione i sistemi umidi atlantici in moto da ovest verso est si sono
diretti principalmente verso l’Europa meridionale e il Mediterraneo, determinando precipitazioni
precipita
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abbondanti nel mese di luglio e agosto, accompagnate da temperature ben al di sotto della norma
climatica e da scarso irraggiamento.
Ad agosto, l’anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa scompare, tuttavia la circolazione
globale sullo scenario europeo è caratterizzata da una vasta e persistente area depressionaria centrata
sulle isole Britanniche che, di fatto,
fatto inibisce l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre o l’afflusso verso
l’Italia di aria calda nord-africana,
africana, condizioni tipiche
tipiche dell’estate nel Mediterraneo. Il risultato sono
temperature medie sotto la norma climatica e molta instabilità atmosferica anche sull’Italia centrocentro
settentrionale.
Fig.2 Indice di Blocco giornaliero di Molteni-Tibaldi
Molteni Tibaldi per l’estate 2014 (dati ECMWF reanalysis).
rea
Le zone
colorate indicano l’intensità e l’estensione longitudinale nel tempo delle condizioni di blocco atmosferico
per latitudini a nord di 30°N (alta pressione persistente extra-tropicale).
tropicale). La linea verde rappresenta la
longitudine corrispondente
te al centro dell’area Arcis. Il valore dell’indice è espresso in m/gradi di
longitudine.
Il diagramma di Hovmoller giornaliero rappresenta come è cambiato l’indice di blocco nel tempo
misurando la frequenza di giorno in cui il vento zonale ha avuto valore
valore negativo alle medie latitudini,
indicando venti medi da est ad ovest, per la presenza di persistenti condizioni di alta pressione più a
nord, tipicamente associate a temperature superiori alla media e piovosità scarse (blocco). La figura 2
presenta appunto
nto tale diagramma relativo alla scorsa estate per l’emisfero nord e conferma
ulteriormente che per gran parte del mese di Luglio, ed in particolare nella prima e terza decade del
mese, le longitudini in corrispondenza della Scandinavia sono rimaste bloccate
bloccate a lungo, a causa della
presenza di una forte anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa (fig.1). In questa
configurazione, il normale flusso verso est delle correnti umide atlantiche si “interrompe” nel nord Europa,
e i sistemi perturbati provenienti
ovenienti dall’Atlantico sono costretti a deviare verso il sud Europa,
incrementando la frequenza delle precipitazioni nelle regioni Mediterranee. Infatti, durante la stagione
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estiva 2014, si sono registrati numerosi episodi di ondate di caldo estremo nel nord Europa, come
conferma anche il relativo report climatico globale stilato della NOAA1, mentre piogge cumulate molto
significative hanno interessato il sud Europa.
In Norvegia il luglio 2014 è stato il più caldo a partire dal 1900 e in Danimarca il secondo
sec
più caldo
degli ultimi 140 anni, secondo solo al 2006.
2006 Viceversa in Francia le precipitazioni cumulate nel mese,
fanno di luglio 2014 il secondo più piovoso degli ultimi 55 anni.
Nelle nostre regioni, la percezione di un’estate fresca e piovosa è perciò
perciò legata soprattutto a tre fattori:
1. La maggior parte delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura media
giornaliera negativa rispetto alla norma: in molte zone del nord Italia le temperature sono state
anche di 2°C inferiori alla norma climatica del periodo;
2. il mese di luglio è stato eccezionalmente piovoso e decisamente freddo, proprio nel periodo di
norma più caldo dell’anno nell’Italia centro-settentrionale;
centro
della climatologia 1961-‘90,
1961
3. le estati recenti sono risultate generalmente più calde e secche della
mentre la stagione estiva 2014 è risultata confrontabile con quanto si osservava oltre 20 anni fa.
1
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2014/7
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LE PRECIPITAZIONI
La descrizione dettagliata degli effetti conseguenti alle anomalie climatiche dell’estate 2014
20 inizia dalle
mappe di precipitazione cumulata sui tre mesi e dal loro confronto con i valori medi per il periodo 19611961
’90 (figura 3).). I massimi di piovosità sono stati raggiunti sulla fascia pedemontana alpina centrocentro
orientale. In particolare, i picchi più significativi sono stati registrati in Lombardia ed in Friuli Venezia
Giulia, dove la precipitazione cumulata nei tre mesi estivi in ampie aree ha superato i 900 mm
complessivi, con picchi di 1163.4 mm a Rota d’Imagna (Lombardia) e di 1067.2 mm a Chievolis
Chiev
(Friuli
Venezia Giulia).
Altrove la situazione
ne è stata molto simile: se si escludono alcune zone interne della Pianura Padana e
dell’Appennino toscano e marchigiano, le precipitazioni cumulate sul periodo estivo sono state ovunque
superiori di una/due volte la norma climatica, con punte di oltre 3 volte nel Milanese e nel Bergamasco
ed in gran parte della riviera Toscana. In Veneto l’estate 2014 si è collocata in generale tra le prime 3
o 4 più piovose degli ultimi 75/100 anni, ma nella fascia pedemontana e su alcuni settori Prealpini è
stata la più piovosa degli ultimi 50 anni. In Trentino nelle località prese in considerazione è risultata tra
le estati più piovose nel periodo di riferimento: ad esempio a Pieve Tesino è stata la più piovosa dal
1942, a Trento Laste e Lavarone la terza più piovosa dal 1921 e a Cavalese la quarta più piovosa dal
1921.
Il contributo principale per quanto sin qui descritto è ascrivibile alle precipitazioni registrate nel mese di
Luglio. In Piemonte ad esempio, la cumulata mensile
mensile è risultata di oltre una volta e mezzo la norma
climatica, facendo del Luglio 2014 il più piovoso degli ultimi 60 anni circa. Anche a Trento dove sono
caduti 236 mm di pioggia, il mese centrale dell’estate è risultato il più piovoso dal 1921.
In Emilia-Romagna,
Romagna, Luglio è stato il più piovoso dal 1951 sull’Appennino Parmense e nella pianura
Reggiana, mentre altrove le piogge sono state copiose, ma non eccezionali.
In sintesi un’estate da record in quanto a contributo pluviometrico, con un numero di giorni
gi
piovosi che
quasi ovunque ha rappresentato il 60% delle giornate estive.
Fig.3 Precipitazione nell’estate 2014 (Giugno,
(
Luglio, Agosto) sull’Italia Centro-Settentrionale:
Settentrionale: cumulata in
mm (a) e le relative anomalie percentuali rispetto alla norma climatica del periodo 1961-‘90 (b).
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LE TEMPERATURE
L’estate
’estate estremamente piovosa, almeno in due mesi su tre, è stata accompagnata anche da temperature
medie in linea con la norma 1961--‘90
‘90 ma ben al di sotto di quanto è stato registrato negli ultimi decenni,
come si può apprezzare anche dalla Figura 4 che rappresenta la serie temporale di temperature medie,
mediate sul Nord Italia dal 1961 al 2010, cui è stata aggiunto il valore medio emerso dalle stazioni di
monitoraggio climatico collocate nella stessa
stessa area. I dati storici sono stati alimentati con le serie di
temperature massime e minime giornaliere pubblicate nella Parte Prima degli Annali Idrologici dal 1961
al 2010, mentre i dati dal 2011 al 2014 sono stati ottenuti a partire dalle temperature osservate
os
presso
le stazioni di monitoraggio meteo-climatico
climatico diffuse dai Centri Funzionali in tempo reale.
5
Anomalia Tmed °C
4
3
2
1
0
-1
2015
2010
2005
2000
1995
1990
1985
1980
1975
1970
1965
1960
-2
Fig 4:: Serie temporale della temperatura media estiva (°C), mediata sul Nord Italia, ottenuta a partire dalle
stazioni storiche (1961-2010)
2010) e dalle stazioni di monitoraggio climatico in tempo reale (2011-‘14).
(
Le medie trimestrali delle temperature minime (Figura 5)) si sono mantenute quasi ovunque intorno alla
norma climatica,, con una media in pianura attorno ai 17°C. Il pannello b) mostra però che in alta quota
l’anomalia è stata leggermente positiva.
Da notare come anche l’altezza della quota dello zero termico in libera atmosfera sia risultata, di
riflesso alle particolari condizioni sinottiche medie, ben al di sotto dei valori climatici stagionali
stagional degli
ultimi trent’anni: in Piemonte, mediamente, è stata inferiore dai 100 ai 300 m; in Veneto per due giorni
su tre è risultata al di sotto della media 1974-2013.
1974
Per quanto riguarda le temperature massime, i valori medi estivi si sono mantenuti tra i 28 e i 30 °C su
gran parte della pianura
ianura Padano-Veneta,
Padano
e tra 12 e 14 °C sul versante Tirrenico-Ligure
Tirrenico
(figura 6,
pannello a).
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a)
b)
25
20
Estate_2014
Tmin (°C)
15
clima_6190
10
5
0
0
500
1000
1500
quota (m)
2000
2500
3000
Fig.5 Mappa della Temperatura minima estiva 2014 nell’Italia Centro-Settentrionale
Settentrionale (a) e grafico in funzione
delle quote (b) rispetto alla norma 1961-90. Valori espressi in °C.
a)
b)
35
30
Estate_2014
25
clima_6190
Tmax (°C)
20
15
10
5
0
0
500
1000
1500
quota (m)
2000
2500
3000
Fig.6 Mappa della temperatura massima estiva 2014 nell’Italia Centro-Settentrionale
Settentrionale (a) e grafico in funzione
delle quote (b) rispetto alla norma 1961-90. Valori espressi in °C.
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Uno degli aspetti più caratteristici di questa stagione estiva, ossia la mancanza sostanziale di ondate di
calore, merita un ulteriore
eriore approfondimento. Per questa ragione, è stato calcolato l’indicatore “Giorni
Estivi” per l’estate 2014 sui capoluoghi delle regioni comprese nell’area Arcis e confrontato col valore
climatologico nel periodo di riferimento 61-90.
61
I giorni estivi2 sono stati definiti come il numero di giorni con temperatura massima superiore ai 30°C e
risultano essere un ottimo indicatore di quanto la stagione sia stata o meno “estrema” nel suo andamento
giornaliero.
Come si nota dalla tabella 1, in quasi tutte le città considerate, il valore osservato nel 2014 è stato
inferiore o al più uguale a quello di riferimento 1961-‘90.
1961 ‘90. A Milano, Bologna e Firenze, il numero di
giornate calde è stato molto inferiore alla norma e solo in alcuni capoluoghi (Bolzano, Trieste, Venezia
V
ed Ancona) tale valore è risultato comparabile se non lievemente superiore.
Capoluogo
Numero giorni
estivi 2014
Clima
1961-‘90
Aosta
5
7
Torino
11
19
Genova
3
7
Milano
17
27
Bologna
30
41
Bolzano
23
23
Trento
17
26
Venezia
10
11
Trieste
8
8
Firenze
33
45
Ancona
21
17
Tab. 1. Numero di giornate estive con temperatura massima superiore ai 30°C nei capoluoghi delle regioni
incluse nell’area Arcis. Valori dell’estate 2014 confrontati con la norma climatica 1961-‘90.
1961
Non va tuttavia dimenticato come nelle estati immediatamente precedenti al 2014, il numero di
“giornate estive” sia stato comunque maggiore della norma climatica 1961-‘90,
1961 ‘90, a causa delle frequenti
ondate di calore che hanno interessato il nord Italia. Questo a conferma dell’anomalia
del
registrata
nell’ultima stagione estiva, un trimestre più simile a quelli di 30-40
30 40 anni fa, piuttosto che a quelli
registrati nell’ultimo decennio.
EVENTI ANOMALI
Il gruppo di lavoro del WMO su Climate Change Detection and Indices
(http://www.wmo.int/pages/prog/wcp/ccl/opace/opace2/ETCCDI.php
/prog/wcp/ccl/opace/opace2/ETCCDI.php),), ha definito l’indicatore Summer Days come il
numero di giorni in un anno con Temperatura Massima maggiore di 25°. In questo lavoro, limitandosi a considerazioni
sulla stagione estiva in Italia, il valore soglia è stato
sta alzato a 30°.
2
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• in PIEMONTE Il 60% circa delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura
media negativa rispetto alla norma, una situazione che non si osservava dalle estati 1996 e
1997; in particolare i 13 giorni consecutivi compresi tra il 13 ed il 26 agosto quando,
mediamente, la temperatura giornaliera è stata di oltre 2.5°C inferiori
inferiori alle norme climatiche del
periodo.
• In LIGURIA sono state segnalate trombe marine (nel genovese e ad Albissola rispettivamente il
19 e il 23 del mese di agosto),
agosto anch’esse legate all’intensità
sità dei fenomeni temporaleschi e
all’alta umidità alimentata dalle correnti meridionali.. Inoltre la regione è stata interessata da
una notevole e persistente copertura nuvolosa che si è manifestata in particolare sul centro della
regione (sia nel genovese che nel savonese) chiamata in Liguria ‘macaja’. Questo fenomeno
fenom
di
solito risulta quasi assente in estate e tende a manifestarsi nella stagione fredda, mentre nella
stagione estiva 2014 la ‘macaja’ si è riproposta per un numero elevato di giorni, spesso
consecutivi, in particolare sul Savonese.
Savonese
• In VENETO, a differenza
nza di molte altre estati, l’instabilità non si è limitata alle aree di montagna,
in quanto ha interessato spesso la pianura e bersagliato
bersaglia in modo particolare la pedemontana
con record di piovosità dalle basse colline dei Lessini,
Lessini sopra Verona, fino al Montello
Mon
di
Conegliano. Qui tra il 2 e il 3 agosto le intensità di pioggia hanno raggiunto i 66 mm/h a
Nogarolo di Tarzo, ma la cella autorigenerante osservata sul comune di Refrontolo ha riversato
molta più pioggia. L’evento ha causato 4 morti. Nel corso dell’estate,
del
in 2 stazioni si sono superati
i massimi giornalieri stagionali storici, per effetto di precipitazioni locali convettive; in 3 stazioni
si sono superati i massimi su 5 giorni, localmente anche in maniera eclatante (Dolcè) a causa del
ripetersi molto
lto ravvicinato di intense e localizzate precipitazioni convettive.
• In TRENTINO spicca la frequenza delle giornate caratterizzate da precipitazioni (>1mm/giorno)
che complessivamente nella stagione sono state da primato e decisamente superiori alla media:
nel caso di Pieve Tesino si sono registrate ad esempio ben 55 giornate piovose pari a
21giornate in più rispetto alla media del periodo di riferimento per la climatologia 1961-1990.
1961
Se in giugno il numero di giornate piovose è stato perlopiù nella media, in luglio e agosto si sono
osservati da 15 a 20 giorni circa caratterizzati da precipitazioni.
• In provincia di BOLZANO, il 31 agosto il territorio è stato interessato da diffusi rovesci e
temporali prefrontali. In occasione di questo evento, presso la stazione
stazione di Fiè allo Scillliar in 2
ore sono piovuti 70.0 mm, il valore più alto mai registrato in un intervallo di tempo così breve
dall'inizio delle misurazioni ad alta risoluzione (1980).
• In FRIULI VENEZIA GIULIA nel corso dell’estate sono stati rilevati molti
molti eventi intensi tra i quali 5
giorni con piogge superiori ai 100 mm localizzati sia nella zona prealpina, sia sulla costa. Tra i
più rilevanti, i forti temporali associati a vento forte del 23-25
23 25 giugno e i temporali del 20
agosto, associati ad un sospetto
petto tornado e a grandine eccezionalmente grossa. Nell’evento di
giugno l’intensità misurata ha raggiunto i 17.3 mm in 5 minuti, registrati dalla stazione di UdineUdine
San Osvaldo. L’evento del 20 agosto, invece, a Sgonico ha scardinato tegole e grondaie dalla
dall
scuola e da alcune case ed abbattuto alberi... Interessante poi notare come l'estate 2014 sia
stata davvero poco soleggiata: la percentuale di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso in
pianura è stata pari al 46% contro una media (1993-2013)
(1993
del 56%. In particolare nel mese di
luglio, contro una media del 59%, tale percentuale è stata solo del 42%, valore mai misurato
nella serie di riferimento.
• In EMILIA-ROMAGNA
ROMAGNA sono state segnalate trombe d’aria (29-39
(29 39 Luglio) e intensi temporali
associati a raffichee di vento e grandinate (7-8
(7 8 luglio e 3 agosto), che hanno causato gravi danni
alle colture e, occasionalmente, allagamenti locali.
• In TOSCANA, tra il 21 e il 22 Luglio, la provincia di Lucca è stata colpita da piogge intense che
nel giro di 4 ore hanno riversato
versato sul territorio mediamente 100 mm di pioggia, con picchi di oltre
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150 mm in 4 ore e oltre 130.mm in 2 ore presso la stazione di Gombitelli. Per queste intensità
sono stati stimati tempi di ritorno pari a 200 anni.
• Nelle MARCHE l’evento più rilevante si è verificato tra il 26 e il 31 Luglio. Nel corso di questo
evento si sono verificati temporali e rovesci molto intensi, che hanno causato allagamenti, piccoli
smottamenti e frane in varie zone del territorio. Le cumulate di precipitazione sull’evento hanno
h
raggiunto medie areali su vari bacini intorno ai 70 mm e picchi intorno a 80 mm. Si é inoltre
verificata una tromba d’aria nel comune di Jesi.
• Vale la pena infine menzionare che nei giorni intorno a ferragosto in varie stazioni
meteorologiche e rifugi dell’arco alpino è stato osservato un accumulo nevoso, assolutamente
insolito rispetto alle osservazioni degli ultimi anni.
Il Gruppo
G
di Lavoro ArCIS (Archivio Climatologico per l’Italia
centro settentrionale) è il frutto dell’accordo firmato nel 2008 dalle
centro-settentrionale)
regioni del Centro-Nord
Centro Nord Italia al fine di creare di un archivio
climatologico di dati giornalieri di precipitazione e temperatura
massima e minima dal 1961 ad oggi. A partire dalla sua
fondazione, il gruppo di lavoro ha permesso e favorito la
creazione di un archivio centrale dei dati e il coordinamento dei
creazione
lavori di digitalizzazione, validazione e analisi degli stessi presso i
Servizi Meteorologici Regionali. E’ stato inoltre creato un sito che
rappresenta la vetrina delle attività del gruppo di lavoro
lavo
(www.arcis.it
www.arcis.it). I Servizio Meteorologici Regionali che partecipano
all’accordo e che hanno contribuito alla stesura del presente
articolo sono: ARPA Emilia-Romagna,
Emilia Romagna, ARPA Friuli Venezia Giulia,
ARPA Liguria, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Veneto,
centro Funzionale – regione Marche, LAMMA Toscana, Provincia
Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Regione
Autonoma Val d’Aosta. Arcis ringrazia Meteo France e il
Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG) per aver
messo a disposizione
disposizione i dati giornalieri meteorologici di stazioni
prossime al confine italiano per il periodo 1961-2010.
1961 2010.
IN COPERTINA
Trombe d’aria nei pressi del litorale di Rimini fotogramma da YouReporter.it del 30/7/2014 alle 16.00
UTC