I massi si devono comprare a Brescia

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Transcript I massi si devono comprare a Brescia

Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
STORO
domenica 5 ottobre 2014
47
Lomaso, prenotazioni aperte per la «Festa della patata» montagnina
LOMASO - Mancano ancora
settimane, ma la macchina
organizzativa è all’opera da tempo.
Tutto è (quasi) pronto perché la
settima «Festa della Patata» possa
essere servita al meglio. Per la gioia
dei tanti che, nel cuore dell’autunno,
scelgono il Lomaso per trascorrere
un intero fine settimana all’insegna
della piacevole e genuina
L’unica possibilità per
utilizzare materiale in loco
è se cade una frana
convivialità.
Organizzano: i volontari
dell’Associazione Pro Loco Piana del
Lomaso «Stra…Volti», Copag –
Cooperativa Produttori Agricoli
Giudicariesi.
Da venerdì 24 a domenica 26 ottobre
gli «Stra…volti» (avvolti delle case
del cuore di Campo Lomaso)
saranno le ambientazioni di un
evento che rinnova la sua proposta
enogastronomica. «Gli appuntamenti
saranno tre e solo su prenotazione –
spiegano gli organizzatori. Per
essere più precisi: venerdì 24 e
sabato 25 ottobre la cena con inizio
alle ore 20 e domenica 26 ottobre il
pranzo a partire dalle ore 12. Il
suggerimento è sempre lo stesso:
prenotarsi al 335 8302256».
I massi si devono comprare a Brescia
Uno spreco di denaro
per dei lavori stradali
GIULIANO BELTRAMI
STORO - Somma urgenza. Sotto questa definizione viaggiano incarichi ad
imprese per sistemare emergenze ambientali che abbisognano di un intervento estremamente rapido: di somma urgenza, appunto.
Ci racconta Vigilio Giovanelli, sindaco
di Storo, che si verificano talvolta
La Provincia vieta
l’utilizzo di sassi
e così si devono
«importare»
dalla Lombardia
con costi elevati
sprechi di denaro pubblico in occasione di emergenze. Alla richiesta di
spiegazioni, il nostro interlocutore risponde: «Prendi per esempio un tratto di strada di montagna che cede:
non è cosa particolarmente rara. Appena succede l’evento si chiamano i
tecnici, i quali suggeriscono che si deve mettere una scogliera. Non a caso
una scogliera, perché permette il passaggio dell’acqua, uno degli imputati
principali di attaccare la stabilità del-
la strada».
Tutto ciò premesso? «Il problema è la
provenienza dei massi per costruire
la scogliera», risponde il sindaco, che
prosegue: «In provincia di Trento abbiamo delle norme molto rigide in materia. Il risultato è che andiamo a prendere i massi nella confinante provincia di Brescia. Lì, naturalmente, mica
te li danno gratis!». E chi paga? Domanda stupida: chi vuoi che paghi?
Pantalone, ovviamente. «Trattandosi
di somma urgenza, paga la Provincia
Autonoma di Trento. Ogni volta è una
botta da parecchie migliaia di euro».
C’è una soluzione alternativa? «Certo
che sì», replica Giovanelli. «L’alternativa è sul posto. Perché non servirsi
di massi che sono nei pressi dell’opera da realizzare?». Già, perché? «Perché la normativa provinciale vieta di
toccare i sassi della nostra montagna.
Non vedo tutto questo danno ambientale, mentre se utilizzassimo i sassi
della nostra montagna risparmieremmo un bel po’ di denaro, che coi tempi che corrono e con la spending review non farebbero che bene. Però la
Forestale impedisce di intervenire in
tal senso».
«Fermo», si difende Giacomo Antolini,
comandante del distretto forestale
giudicariese, «non è la Forestale a dire di no, ma la norma. Parliamo di una
normativa paesaggistica e delle norme sulla movimentazione delle terre
e delle rocce da scavo. E’ una normativa che coinvolge anche noi, perché
anche noi facciamo lavori in monta-
TIONE
Il sindaco di Storo Vigilio
Giovanelli e un cantiere
stradale. Secondo la
legge provinciale non si
possono usare massi che
si trovano in loco per
sistemare i lavori di
somma urgenza ma si
devono comprare in
provincia di Brescia
gna, quindi sarebbe più comodo anche per noi prelevare i sassi in loco.
L’ho ripetuto più volte al sindaco di
Storo: invece di prendersela con la Forestale, che deve applicare le norme,
si attivi per far cambiare la norma al
legislatore».
Nessuno spiraglio? «L’unica autorizzazione ad utilizzare materiale in loco si verifica nel caso sia caduta una
frana o sia caduto semplicemente del
materiale su una strada. Allora si può
rimuovere tranquillamente. Altrimenti, se non è previsto nel progetto, non
si può prelevare, anche perché prelevare così casualmente sul territorio,
perché i massi sono disponibili, non
risponde a criteri normali di gestione
del territorio stesso», conclude secco Giacomo Antolini.
Giovanelli non demorde. «Si corre un
altro rischio prendendo i massi fuori
zona. I camion carichi di questi massi, percorrendo le strade di montagna
per arrivare alla meta, rischiano con
il loro peso di danneggiare il fondo
stradale, che è sicuramente più delicato di quello delle vie di fondovalle.
Che facciamo?». Già, perché se si danneggia il fondo stradale, servono altre scogliere, ed altri massi, ed altre
corse coi camion... E’ una spirale.
«Siamo daccapo», risponde Antolini,
«noi applichiamo la legge. Se e quando cambierà la legge, interverremo in
altro modo».
Alla Ecofiera la richiesta di una strategia italiana
«Costituzione energetica»
DENISE ROCCA
TIONE - «Una costituzione
energetica per l’Italia» è il titolo della conferenza sull’energia che ha aperto il secondo
giorno di «Ecofiera di Montagna» a Tione, tracciando un
quadro generale della situazione energetica italiana.
Il Trentino Alto Adige è fra le
regioni virtuose che produco-
Tione | Due giorni da record, oggi il clou di Ecofiera con stand e iniziative
Oggi lo chef di «Unti e bisunti»
TIONE - Musica, colori e profumi. Sono
questi gli elementi che, ieri e venerdì,
hanno fatto da sottofondo alle prime due
giornate di Ecofiera di Montagna. Un
appuntamento autunnale sempre più
atteso con l’economia di montagna e lo
sviluppo sostenibile nelle aree montane
che ha dimostrato di essersi guadagnato
un posto d’onore tra gli eventi delle
Giudicarie.
In molti infatti si sono riversati tra le vie
del paese, nelle piazze e nei padiglioni per
poter dare un’occhiata ai 192 stand della
fiera disposti su circa 1200 metri quadri
(4.000 nei padiglioni e altri 8.000 in aree
esterne).
Soddisfatti dunque gli organizzatori, tra
cui lo staff del Consorzio per il turismo
delle Giudicarie, che già nella serata di
venerdì hanno potuto saggiare la crescita
della manifestazione per quanto riguarda
l’afflusso.
Complice del successo anche il tempo che,
grazie a qualche ora di sole, ha permesso a
tutti, giovani e non, di approfittare delle
attività organizzate in paese.
Commenti positivi infine anche dai
visitatori locali che hanno voluto
sottolineare «come sia veramente bello spiegano - vedere così tanta gente in giro
per il paese».
La giornata clou della tre giorni, meteo
permettendo, sarà però quella di oggi. In
programma, oltre agli eventi tradizionali,
come ad esempio l’appuntamento di
mezzogiorno con la polenta carbonera e la
gara non competitiva a passo libero
«Ecofiera Running» ci sarà anche una delle
novità del 2014. Ad animare il pomeriggio,
dalle 14.30 alle 17.30, sarà infatti la
presenza di Gabriele Rubini, noto ai più
come lo chef Rubio che arriverà a Tione
direttamente dal programma di «Unti e
bisunti».
La quindicesima edizione di Ecofiera si
chiuderà questo pomeriggio, alle 19. J. P.
no costantemente, dal 1973,
un quantitativo di energia praticamente doppio rispetto al
proprio fabbisogno, grazie alla presenza delle dighe di montagna. L’87,3% della produzione è perciò da fonte idroelettrica. Altre regioni italiane che
producono un surplus di energia: Valle d’Aosta, Liguria, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e
Sardegna. Poche, sul totale, e
soprattutto produzione non
significa consumo: le due isole hanno collegamenti difficoltosi con la terraferma del Paese e molta di quell’energia va
sprecata.
Sorprendentemente per chi è
abituato a vedere l’Italia fanalino di coda nella virtuosità,
nel nostro Paese nel 2012 il
18% dell’energia consumata
derivava da fonti rinnovabili,
contro l’11% della media europea, e l’obiettivo del 20% di
energia da rinnovabili entro il
2020 fissato dall’Europa è stato già raggiunto. Purtroppo il
Paese è anche in testa alla classifica dei costi dell’energia
elettrica, fra i più altri del mondo.
L’uso delle rinnovabili in Italia comunque impallidisce di
fronte alla quantità di combustibili fossili, quantificata in
400 petroliere di media stazza, utilizzata per generare il resto dell’energia elettrica necessaria al paese: un carico
pieno anche di tensioni geopolitiche, rischi e concreti
danni ambientali. Le rinnovabili migliorerebbero di molto
la situazione della dipendenza dall’estero – 80% la percen-
tuale italiana di fronte al 54%
della media europea, altra criticità nostrana - anche se non
la risolverebbero del tutto: per
fare i pannelli fotovoltaici sono indispensabili le cosiddette «terre rare», materiali che
provengono per il 90% dalla
Cina, con tutti gli annessi e
connessi in termini di diritti
del lavoro sul posto ed equilibri politici mondiali. È la Francia, con le sue 58 centrali nucleari che producono il 73%
dell’energia elettrica, uno dei
paesi più autonomi. Questa in
estrema sintesi la fotografia
che i relatori – Pierluigi Totaro,
Erio Piana, Enrico Brandmayr e
Francesco Pascoli, tutti ricercatori – hanno tracciato, ma le
criticità in campo energetico
non sono poche per l’Italia, da
qui il documento, disponibile
online, chiamato «Costituzione energetica per l’Italia».
Vi si chiede di rendere vincolanti le disposizioni del decreto Monti del 2013, rimasto per
ora solo alle linee guida significative senza valore di legge,
ragionare e legiferare con un
dibattito che sia realmente
condiviso con tecnici e popolazione per avviare una politica strategica e unitaria in campo energetico di lungo periodo che valuti il mix migliore di
fonti per la produzione di energia elettrica.
«Nel XX secolo si è concluso il
miracolo di internet – hanno
concluso ieri i ricercatori a
Tione - cioè di una rete globale per l’informazione. Il XXI secolo può segnare la nascita di
una vera rete energetica?».
IN BREVE
TIONE
Doppio film
Al cinema, questo
pomeriggio, alle 16:30 c’è il
film d’animazione L’ape
Maia. Mentre questa sera,
alle 21 sarà la volta del film
drammatico Le due vie del
destino.The Railway Man.
BORZAGO
Sagra del paese
Ad animare la piazza
centrale della frazione oggi,
saranno le celebrazioni per
la tradizionale sagra di
paese.
TERME DI COMANO
Mostra a Portfolio
Rimane aperta fino a
martedì alle Terme di
Comano la «Mostra
Fotografica collettiva a
Portfolio». La mostra è
strutturata in 26 pannelli di
grande formato con oltre
130 fotografie, dove ogni
autore ha sviluppato una
propria idea, avvalendosi
delle proprie competenze
fotografiche e creative,
utilizzando il linguaggio
tipico del «portfolio
fotografico».
PIEVE DI BONO
Deroga urbanistica
La Giunta comunale ha
deliberato una deroga
urbanistica al Piano
regolatore generale per la
costruzione di un
capannone prefabbricato e
palazzina uffici alla ditta
Armani Logistica srl di
Strada.