Parere del Collegio dei Revisori - Camera di Commercio di Treviso

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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
VERBALE N. 268
L'anno 2014, il giorno 26 giugno, alle ore 9,30 presso la stanza n. 58 del Ministero dello
Sviluppo Economico in Roma, via Molise, 2, si è riunito, regolannente convocato, il Collegio dei
Revisori dei Conti della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Treviso nelle
persone dei signori:
- dotto
Salvatore De
Rosa, designato da] Ministero dell'Economia
e delle Finanze -
Presidente;
- dott.ssa Mirella Ferlazzo, designata dal Ministero dello Sviluppo Economico - Componente;
- dott. Luca Girotto, designato dalla Regione Veneto - Componente.
per esprimere il parere in ordine alla compatibilità finanziaria della contrattazione collettiva
decentrata anno·2013 per il personale non dirigente, ai sensi dell'art. 40 bis del d.lgs. 16512001 e
successive modificazioni ed integrazioni, di cui alla richiesta dell'ente camerale prot. n. 0055038
del 20 giugno 2014.
Il Collegio.
premesso che
•
la CCIAA di Treviso nell'anno 2013 è stata oggetto di verifica amministrativo - contabile
da parte dei servizi ispettivi dì finanza pubblica del MEF -RGS-;
•
nella relazione sulla verifica pervenuta alla CCIAA in data 12 novembre 2013, protocollo
117654, veniva, tra l'altro, accertata - con riferimento alla costituzione dei fondi del
personale non dirigente - l'errata e l'illegittima appostazione, nei vari anni, di somme e
la necessità di procedere al relativo recupero delle risorse indebitamente erogate al
personale interessato;
•
richiamati i propri verbali n. 251 del 21 novembre 2013, n. 253 del 5 dicembre 2013 e n.
255 del 23 gennaio 2014, nonché il provvedimento di Giunta n. 116 del 20.06.2014 con il
quale è stato deliberato
•.
- di aur.ibuire al Segretario Generale la costituzione, con
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proprio provvedimento, del fondo risorse decentrare - stabili e variabili - del personale
non dirigente. previa ricostruzione deifondi degli anni pregressi;
- di attribuire alla Giunta, su propos/a del Segre/ario Generale, lo costituzione del fondo
per ilfinanziamento del/a retribuzione di posizione e risultato del/a dirigenza, per quanto
disposto dall'arricolo 40 del d.lgs. 165/2001, previa ricostruzione dei fondi degli anni
pregressi;"
RICHIAl'l1ATO
l'art. 40, comma 3 - qumqules, del D.Lgs. n.16512001, in materia di
contrattazione integrativa, il quale prevede che "le pubbliche amministrazioni
non possono in ogni caso sottoscrivere in sede decentrata contratti col/euivi
integrativi in contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai controlli
collettivi nazionali o che disciplinano materie non espressamente delegate a
tale livello nazionale ovvero che comportano oneri non previsti negli
strumenti
di
programmazione
annuale
e
plztriennale
di
ciascuna
amministrazione. Nei casI' di violazione dei vincoli e dei limiti di COmpell!nZa
imposti dalla conlraltazione nazionale o dal/e norme di legge, le clausole
sono nulle, non possono essere applicale e sono sostituite ai sensi degli
articoli /339 e 1419, secondo comma, del codice civile ... ;
"
DATO ATTO
che nella citata relazione è stato rilevato che sono state liquidate somme pari a
€ 1.301.073,23, relative alla quantificazione dei fondi risorse decentrate del
personale non dirigente, reputate non legittime nella relazione MEF;
DATO ATTO
che in caso di somme indebitamente erogate è necessario procedere alla
ripetizione di indebito ex art. 2033 C.C., a cui si applica l'ordinaria
prescrizione decennale di cui all'art. 2946 C.C., come ribadito dalla Corte di
Conti (cfr. Sezione Lombardia, parere n.6512011);
VALUTATO
che è comunque necessario a tutela dell'Ente, anche al fine di evitare il
determinarsi di situazioni irreparabili di danno, porre in essere con urgenza
tutte le iniziative di recupero della succitata somma di € 1.301.073,23, anche
nelle
more delle conclusioni del
procedimento
in
corso,
e,
quindi,
sollecitamente procedere con un piano di recupero nei confronti dei
dipendenti che risultano percettori di indennità ritenute, sulla base delle
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indicazioni fomite dall'ispettore del MEF, non confonni alle disposizioni dei
vigenti CCNL;
SEGNALATO
che l'obbligo di recupero potrà essere adempiuto anche attraverso una
proporzionale decurtazione dei fondi di prossima costituzione, come previsto
dall'art. 40, comma 3
VALUTATO
-
quinquies. del D.Lgs. 0.165/2001;
che l'obbligo di recupero dovrà., comunque, tenere conto degli adeguamenti
che dovranno essere apportati ai fondi a seguito delle limitazioni di cui all'art.
9, comma 2-bis, del D.L. n. 7812010, convertito in dalla legge 0.12212010, il
quale dispone che
"o
decorrere dal JO gennaio 201 J e sino al 31 dicembre
2013 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al
trattamento
accessorio
del personale,
anche
a
livello
dirigenziale,
di
ciascuna delle amministrazioni di cui all'art. /, comma 2, del decreto
legislativo 30 marzo 200/.
n.
/65, non può superare il corrispondente
importo dell'anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura
proporzionale alla riduzione del personale in servizio ";
RITENUTO
pertanto necessario e urgente che l'organo camerale rideterminl il fondo
risorse decentrate del personale non dirigente per tutti gli anni pregressi,
conformemente alle risultanze ed ai rilievi di cui alla citata verifica
amministrativo-contabile e coerentemente alle norme di legge vigenti e, in
particolare, dell'art. 9, comma 2 bis, del D.L. 7812010 per gli anni 2010 e
successivi;
CONSIDERATO
che soltanto dopo la suddetta rideterminazione sarà possibile procedere alla
costituzione dei fondi per gli anni successivi, ivi compreso per l'anno 2013;
TUllO ciò premesso e considerato
II Collegio
sospende
la valutazione ai fini della certificazione prevista dall'art. 40 bis del d.lgs. 165/2001 e
successive modificazioni ed integrazioni, di cui alla detenninazione del Segretario Generale n. 78
del 6 giugno 2014, in quanto:
•
non è stato ridetenninato il fondo risorse decentrate del personale non dirigente per tutti gli
anni pregressi, confonnemente alte risultanze ed ai rilievi di cui alla citata verifica
amministrativo·contabile e coerentemente alle nonne di legge vigenti e, in particolare,
dell'art. 9, comma 2 bis, del D.L. 7812010 per gli anni 2010 e successivi;
•
anche nelle more delle conclusioni del procedimento in corso, non è stato predisposto
un
piano di recupero nei confronti dei dipendenti che risultano percertori di indennità, ritenute,
sulla base delle indicazioni fomite dall'ispettore del MEF, non confonni alle disposizioni dei
..
n
vigenti cc"t
•.
La seduta viene tolta alle ore 10.30, previa redazione, lettura ed approvazione del presente verbale.
IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
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:
Dott Salvatore DE ROSA
Presidente
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Dott. Luca GIROTTO
componente
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Dott.ssa MireUa FERLAZZO
Componente'
Treviso,
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2 6 GIU.
2014