02_01_Bo01_Preda - Empirismo Eretico

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Politecnico di Milano
Laboratorio di progettazione urbanistica
A.A. 2013/2014
Professori: Acuto Federico, Apra’ Franco,
Fregoni Luigi
Studente: Martina Preda 779334
Gruppo: Preda Martina, Llamocca Maria
Quartiere Bo01, Malmo, Svezia 1996
Luogo: Quartiere Bo01 a Malmo, Svezia
Progettisti: Klas Tham
Iniziativa: Statale
Tipologia: Nuovo quartiere eco-sostenibile
Abitanti: 3’600
Superficie: 250’000 mq²
Data progetto: 1996
1. Vista aerea, quartiere Bo01
1.
2.
3.
_ Storia
Malmo è il capologo della regione Skane, ed è la terza città
più grande dello stato con 265’000 abitanti. E’ una città della
Svezia del Sud in cui fu progettata un’ampia zona residenziale ad impronta ecologica, chiamata Bo01. Il quartiere si trova
su un’area di 30 ettari nella zona ovest del porto.
Nel 1970 la città è stata duramente colpita da una recessione
nel campo industria-navale con il conseguente abbandono di
una vasta area portuale, situata lungo la costa del mar Baltico
nella zona a nord della città.
Oggi le vecchie strutture e fabbriche portuali hanno lasciato
spazio all’Università di Malmo e alle principali società svedesi.
l primo importante segno di ripresa economica dopo tanti
anni per questa area denominata Vastra Hamnen, ovvero
Porto Ovest, si è avuto con la costruzione del ponte sull’Oresund nel 2000, lo stretto che separa la Danimarca dalla
Svezia.
Un altro importante momento per la città si ha nel 1996
quando Malmö viene scelta come città che ospiterà il Bo01
European Housing Expo del 2001. L’obiettivo dell’Expo è stato quello di affrontare i temi dell’abitare della città del domani sotto l’aspetto dello sviluppo sostenibile, del risparmio
energetico e delle politiche sociali.
Il tema dell’Expo è quindi divenuto la linea guida progettuale
per l’intera area: un nuovo moderno quartiere della città con
residenze, uffici, negozi e servizi dotati dei più alti standard
di vivibilità e sostenibilità.
E’ stato commissionato all’architetto Klas Tham, docente di
architettura al lund Istitute of Tecnhology, il progetto dell’area di recupero della zona ovest del porto, con l’intento di
trasformarla in una nuova area bella e sostenibile ma che
tenesse contemporaneamente anche in considerazione i bisogni individuali dei futuri residenti.
La forte varietà strutturale che caratterizza questo quartiere, di modeste dimensioni, è nata da una collaborazione di
molti esperti.Per quanto riguarda la progettazione generale
dell’area è stato richiesto l’intervento di molti architetti tra
cui esperti in gestione del progetto, ambiente, landscape e
information technology, come Eva Dal man, Mikael Edelstam, Hanna Roberts, Agneta Persson, Bengt Persson e altri.
Residenze e servizi sono stati commissionati a Santiago Calatrava, Ralph Erskine, Gert Wingárdh, Kai Vartiainen, Moore Ruble Yudell Architects & Planners, FFNS Architects, Kim
Dahlgaard ed altri.
L’obbiettivo del quartiere sperimentale Bo01 è quello di sviluppare una città del futuro, basata sulla sostenibilità ambientale, cioè la rivalutazione del capitale naturale e sulla
costruzione di una società nella quale la comunita’ è al centro delle scelte e stimola i soggetti per l’innalzamento della
qualità ambientale, sociale e fisica.
Il tema centrale è l’efficenza energetica, infatti utilizza al
100% energia da fonti rinnovabili: vento, sole e acqua.
Una grande stazione eolica a Norra Hamnen e 120 mq di
pannelli solari producono il fabbisogno energetico necessario
all’area, mentre le aree verdi garantiscono una grande varietà
biologica. La scelta di tenere il Bo01 nella città di Malmö ha
portato alla progettazione di un piano generale di riqualificazione dell’intera area Vastra Hamnen con abitazioni per
20’000 persone, uffici e luoghi di istruzione per 25’000 persone.
Il piano generale è stato diviso in tre fasi. La parte permanente del Bo01 costituisce la prima fase, è stata completamente
terminata solo la parte necessaria all’esposizione, la parte restante non è ancora del tutto terminata, che occupa la parte
più occidentale di Vastra Hamnen. Entro il 2020 dovrebbero
terminare i lavori riguardanti le altre due fasi di progetto. La
zona Bo01 rimarrà quella a carattere più residenziale mentre le altre due saranno occupate in prevalenza da attività
terziarie.
L’impianto generale del nuovo insediamento residenziale
Bo01 comprende vari interventi: un grande parco interno
lineare, caratterizzato da percorsi pedonali lungo un canale;
un’area fronte mare; spiazzi ecologici didattici.
4.
2. Foto storica, ex area portuale Malmo
3. Schizzo Calatrava, Torre Turning
4. Planimetria Bo01
5. Carta studio Bo01
4.
5.
5.
6.
7.
_ Composizione
Già nella prima fase del progetto è stata data grande importanza agli spazi aperti e collettivi che si articolano in una serie di parchi artistici, parchi attrezzati per lo sport con campi
multiuso, un grande spazio destinato alla pratica dello skateboard, giardini, banchine lungo il mare e lungo il canale che
attraversa l’area, canale che rappresenta la principale direttrice lungo la quale si sviluppa il progetto Bo01.
Questo quartiere è prettamente occupato da residenze e uffici e vede la presenza di aree destinate ai servizi collocarsi per
la maggior parte nei piani a terra degli edifici residenziali. Si
tratta per lo più di negozi, servizi di prima necessità e servizi
di ristorazione. Le maggiori attrezzature pubbliche di interesse collettivo rientrano nelle seconda e terza fase progettuale riguardante l’area centrale e orientale di Vastra Hamnen.
Sono in programma un grande centro commerciale, scuole,
un teatro, nuovi edifici per l’università e molte aree verdi tra
cui tre grandi parchi urbani e numerosi giardini.
A servizio di questi quartieri sono poi previsti grandi spazi verdi pubblici, così come anche per la zona più orientale dove,
oltre ad altri edifici per abitazione e uffici, si avrà un teatro
per la danza che verrà ricavato da una ex fabbrica di stoccaggio e un’espansione della sede dell’università già esistente
nella parte sud-orientale dell’area.
Per la zona adiacente a quella del Bo01 sono in progetto,
oltre ad altri complessi residenziali, servizi scolastici e la grande ex fabbrica SAAB, che oggi ospita la fiera, diverrà il polo
commerciale principale dell’area con la costruzione di un
grande ipermercato.
9.
Uno degli edifici più significativi costruito è sicuramente il
“Turning Torso”. Questo edificio segna in modo decisivo lo
skyline di Malmo. Si tratta di una torre residenziale che, innalzandosi su 190 metri di altezza, è oggi il più alto edificio della
Svezia ed il secondo in Europa. Il progetto, commissionato a
Calatrava nel 1999 dalla Hsb, ha ricevuto il prestigioso premio Mipim di Cannes come miglior edificio residenziale del
mondo. La struttura ospita complessivamente 147 appartamenti su 45 piani. Il “Turning Torso” è diventato nuovo landmark internazionale in virtù della sua particolare forma che,
come suggerisce il nome stesso dell’opera, è ispirata ad una
scultura di un torso umano che si gira su se stesso. L’ architetto spagnolo ha quindi concepito la torre come un elemento
scultoreo in un paesaggio urbano la cui peculiarità fosse il
movimento ascensionale nello skyline: l’edificio è strutturato
su nove moduli a forma di cubo che, disposti attorno ad un
elemento strutturale centrale in cemento armato, ruotano a
90 gradi dalla base alla cima.
Uno stimolo significativo alla riqualificazione dell’area è stato
sicuramente la realizzazione del ponte Oresund che ha portato impulso e sviluppo in entrambe le sue sponde. Il design è
opera dello studio danese di architettura Dissing + Weitling.
E’ un collegamento statale costruito recentemente e si tratta
del ponte più lungo strallato d’Europa, di tipo “sospeso” nel
quale l’impalcato è retto da una serie di cavi ancorati a torri di
sostegno. Realizzato sia per il traffico stradale sia per quello
ferroviario, con una lunghezza di 15,9 km.
Questa unione, tra Malmo in Svezia e Copenaghen in Danimarca, va a formare la cosiddetta “regione dell’Oresund”.
6. Fabbrica Saab, Futuro polo commerciale
7. Sibbarp Skatepark
8. Turning Torso, Santiago Calatrava
9. Ponte Oresund
10. Distrubuzione spazzi verdi\pubblici
8.
10.
12.
_ Zona residenziale, prima fase.
Con il progetto Bo01 si ha la trasformazione di un’ex area
portuale in una nuova area urbana di cui due terzi sono residenziali e un terzo commerciale. L’area comprende infatti alloggi, uffici, negozi, bar, ristoranti, asili, scuole e biblioteche.
Il nuovo quartiere ha una media densità, con edifici bassi, ad
eccetto della torre.
La parte attualmente realizzata, e ora presa in analisi, è la
zona residenziale a Ovest di Bo01.
Il quartiere è caratterizzato da una notevole varietà del tessuto: ogni strada, ogni piazza è diversa dall’altra, dalle forme
irregolari, ornate da giardini, spesso attraversate da canali
e non ha uno stile omogeneo imposto a priori, ma è tutto
improntato sulla varietà, visto il numero di architetti di diversa nazionalità coinvolti nel progetto. Sempre nell’ottica
del quartiere sostenibile si tratta di una zona quasi esclusivamente pedonale e le vie principali si individuano nel lungo
percorso panoramico lungo la costa, con numerosi accessi
all’acqua, e nel lungo canale principale dove si sviluppa un
parco urbano.
L’altezza degli edifici e la loro tipologia sono variabili: si hanno edifici da uno a sei piani tra cui case isolate, case a schiera e alcuni blocchi di appartamenti. In modo particolare gli
edifici lungo la banchina sono alti dai cinque ai sei piani per
riparare tutto il quartiere dal forte vento proveniente da
ovest.
La progettazione sperimentale di tutti questi edifici è stata
mirata a realizzare edifici energeticamente autosufficienti
con l’utilizzo di materiali sostenibili e tecniche costruttive che
permettessero la durabilità, la flessibilità ma soprattutto il riciclo ed il riuso dell’edificio.
Si è evidenziata una tendenza omogenea riguardante soprattutto la configurazione esterna degli edifici mentre si
è lavorato con grande varietà di linguaggi nella definizione
degli interni, dove a fronte di soluzioni di abitazioni duplex
e triplex si sono realizzati appartamenti distribuiti anche su
quattro livelli.
Per difendersi dal vento le abitazioni lungo la costa sono
state disposte in linea per creare una sorta di “muro” che,
a sua volta, crea al propro interno un ambiete chiuso, ideale
per la crescita di piante ornamentali e contemporaneamente
enfatizza il rapporto visivo con il mare. Sul lungomare gli edifici sono caratterizzati da colori tenui che si armonizzano con
quelli caldi dell’alba. L’energia del sole viene immagazzinata
dalla struttura grazie a grandi finestre e catturata, sulle coperture, dai pannelli. Le costruzioni più interne sono più basse
e di colori più forti e carichi.
13.
11. Visione dall’alto Bo01
12. Schema concettuale per 27 unità
13. Primo piano, unità abitative
14. Ultimo piano, unità abitative
15.16.17.18.19.20. Tipologie
21. Planimetria
11.
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15.
3.
18.
19
18
20
15
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17
16
17.
20.
21.
_ Sostenibilità
I tetti verdi sono utili sia per l’isolamento termico delle unità
immobiliari dei piani più alti, sia nelle operazoni di raccolto
dell’acqua piovana. La presenza di uno strato verde permette
un deflusso dell’acqua più lento verso le cisterne di raccolta e quindi l’utilzzo di tubazoni e canali di diametro ridotto.
Diventano anche loro perte integrante del paesaggio. L’acqua dopo essere stata opportunamente depurata con sistemi
esclusivamente naturali, come piccoli bacini di filtraggio dotati di letti di sabbia e piante idrofile, termina il suo percorso
raggiungendo il mare.
Il calore richiesto per scaldare gli edifici nel freddo inverno
è prodotto tramite dei pannelli solari istallati sulle coperture
e sulle pareti degli edifici e da un sistema di estrazione del
calore dello strato roccioso che caratterizza il sottosuolo.
Inoltre sono state seguite una serie di cavità sotterranee che
durante l’estate vengono riempite con acqua calda; il calore
viene conservato e immagazzinato dallo strato roccioso, da
cui viene estrato durante il periodo invernale.
I percorsi delle piste ciclabili e le strade riservate ai mezzi
pubblici sono piu brevi e veloci di quelle dedicate al traffico
privato automobilistico.
Nel quartiere sono state predisposte stazioni di servizio ecologiche, in cui è possibile fare il pieno di gas naturale, biogas,
o energia elettrica alla propria automobile.
I rifiuti organici vengono utilizzati per estrarre fosfati impiegati delle aree agrcole tramite un nuovo processo chimico; ciò che ne rimane viene utilizzato per creare energia a
servizio del quartiere grazie ad un impianto a biogas costruito
in un’area apposta.
Il resto dei rifiuti prodotti, da tutto il quartiere, vengono raccolti in maniera differenziata in 2 principali vasche che agevolano i macchinari per la raccolta, evitando di creare traffico
stradale.
22. Vista sul parco principale
23. Tetti verdi
24. Depuratore
25. Paesaggio, tetti verdi
22.
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23.
25.