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Blastocystis hominis: quale reale significato?
Blastocystis è un protozoo, anaerobio, in grado di colonizzare l’intestino dell’uomo e di altri
mammiferi, di uccelli, di rettili e altri animali tra cui gli insetti.
È estremamente comune nell’uomo e probabilmente è l’eucariota non fungino più comune
nell’uomo. Si stima che possa colonizzare più di un miliardo di persone.
Studi genetici e la diversa specificità verso gli ospiti ha suggerito di modificare la
denominazione da Blastocystis hominis a Blastocystis spp.
Per mezzo del sequenziamento SSU-rDNA sono 17 i sottotipi (ST) che sono stati identificati
nell’uomo, in primati non umani, in altri mammiferi e uccelli. I sottotipi possono essere
considerati come specie. Dei 17 ST, solo 9, da ST1 a ST9, sono stati isolati dall’uomo mentre
gli altri solo da ospiti non umani.
ST3 è probabilmente il più comune nell’uomo e ST4 sembra essere presente più in Europa
che nel resto del mondo. Praticamente tutti i sottotipi trovati nell’uomo sono stati trovati
anche in animali, ma la trasmissione zoonotica non pare comune almeno per i più frequenti
sottotipi.
Trasmissione e forme diagnostiche
La trasmissione è di tipo fecale orale, al microscopio il microrganismo presenta una
morfologia molto variabile sia nell’aspetto, sia nelle dimensioni (forme: vacuolari, granulari,
cistiche, ameboidi; dimensioni da 5 a 40 µm), ma non è chiaro se le forme osservate “in vitro”
corrispondono a stadi vitali che esistono “in vivo”.
Prevalenza
Gli studi pubblicati forniscono percentuali di infezione/colonizzazione molto variabili, da
0,5% a oltre 60%. In uno studio su bambini senegalesi, di cui metà sintomatici e metà
asintomatici, è stata segnalata una prevalenza del 100%.
Queste differenze possono essere causate da differenze geografiche, dal numero e dal tipo di
soggetti esaminati, dalle tecniche utilizzate nella diagnosi.
Il ruolo patogeno di Blastocystis
Il ruolo di Blastocystis come patogeno rimane controverso. È difficile distinguere tra soggetti
infetti o semplicemente colonizzati (il criterio di almeno 5 Blastocystis per campo
microscopico non ha basi razionali). La maggior parte degli individui infetti non presenta
sintomi intestinali più della media di tutte le persone. Non ci sono prove che Blastocystis
(come del resto Dientamoeba) sia causa della sindrome del colon irritabile (IBS). Per contro,
secondo alcuni studi, ST4 è stato trovato frequentemente in pazienti con diversi tipi di diarrea
o altri sintomi intestinali, ma sembra meno comune nelle persone sane.
Trattamento terapeutico
Siamo ancora lontani da conoscere se Blastocystis sia in grado di indurre malattia
(direttamente o indirettamente). Non sappiamo se e in quale situazione dovremmo provare a
eradicare il microorganismo. Non esistono linee guida valide per il trattamento. L’effetto del
metronidazolo nell’eradicazione è molto limitato.