Compito in classe del 24 aprile 2014

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Transcript Compito in classe del 24 aprile 2014

Liceo Ginnasio “Ennio Quirino Visconti”
a.s. 2013-2014 – Classe IIF
Compito in classe del 24 aprile 2014
1- Analisi Testale
Sopra la morte
Morte, che se' tu mai? Primo dei danni
L'alma vile e la rea ti crede e teme;
E vendetta del ciel scendi ai tiranni,
Che il vigile tuo braccio incalza e preme.
Ma l'infelice, a cui de' lunghi affanni
Grave è l'incarco e morta in cuor la speme,
Quel ferro implora troncator degli anni,
E ride all'appressar dell'ore estreme.
Fra la polve di Marte e le vicende
Ti sfida il forte che ne' rischi indura;
E il saggio senza impallidir ti attende.
Morte, che se' tu dunque? Un'ombra oscura,
Un bene, un male, che diversa prende
Dagli affetti dell'uom forma e natura.
Vincenzo Monti 1788
CONSEGNE
1. Comprensione del testo
Parafrasa con parole tue il testo. (Per comprendere qualche parola di uso antico consulta un
dizionario).
Sulla base di questa comprensione del testo, procedi poi all’analisi dei suoi caratteri
rispondendo alle domande seguenti.
2. Analisi del testo
2.1 Di che tipo di composizione poetica si tratta? Descrivi le caratteristiche metriche e strofiche
di questa forma poetica.
2.2 In questi versi rivolti alla morte, Monti si propone di definire le caratteristiche, anche
contraddittorie, della sua interlocutrice: quale idea della morte trasmette Monti?.
2.3 Individua ed elenca le figure retoriche presenti nel testo e spiega il valore espressivo di
ciascuna di esse.
2.4 Le parole messe in fine di verso e in rima acquistano maggiore forza. Quali, tra queste
parole, ti sembrano più cariche di significato?
3. Approfondimenti
Monti si indirizza alla morte indicandole gli atteggiamenti differenti con cui le si avvicinano
diversi tipi umani e sociali. Pensi anche tu che essa prenda “dagli affetti dell'uom forma e
natura”? Commenta questo assunto finale della poesia, confrontandolo anche con opere
letterarie che conosci.
2- Tipologia B – Redazione di un saggio breve
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve", utilizzando i documenti e i dati
che lo corredano.
Interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Dà al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento
culturale, altro).
Non superare le quattro colonne di metà di foglio protocollo.
ARGOMENTO: Le analisi dell’Apollo del Belvedere (in Vaticano) e del Laocoonte
hanno permesso a Johann Joachim Winckelmann di esporre gli elementi
principali della sua Teoria del bello. Individuali e commentali.
I conoscitori e gl'imitatori delle opere greche trovano in questi capolavori non solo il più
bell'aspetto della natura, ma anche più della natura, cioè certe bellezze ideali di essa, che, come
insegna un antico commentatore di Platone sono composte di figure create soltanto nell'intelletto.
L'imitazione del bello della natura o si attiene ad un solo modello o è data dalle osservazioni fatte
su vari modelli riunite in un soggetto solo. Nel primo caso si fa una copia somigliante, un
ritratto: è il modo che conduce alle forme ed alle figure olandesi. Nel secondo caso invece si
prende la via del bello universale e delle immagini ideali di questo bello; ed è questa la via che
presero i Greci.
Ma la differenza fra i Greci e noi sta in questo: che i Greci riuscirono a creare queste immagini.
anche se non ispirate da corpi belli, per mezzo della continua occasione che avevano di osservare
il bello della natura: la quale, invece, a noi non si mostra tutti i giorni e raramente si mostra come
l'artista la vorrebbe.
La natura non produrrà facilmente un corpo così perfetto come quello dell'Antinoo Admirando, e
non sarà possibile formarsi un'idea che superi le proporzioni più che umane di una bella divinità
come l'Apollo del Vaticano : in questa statua si presenta ai nostri occhi quanto natura, spirito ed
arte hanno saputo creare.
Infine, la generale e principale caratteristica dei capolavori greci è una nobile semplicità e una
quieta grandezza, sia nella posizione che nell'espressione. Come la profondità del mare che resta
sempre immobile per quanto agitata ne sia la superficie, l'espressione delle figure greche, per
quanto agitate da passioni, mostra sempre un'anima grande e posata. Quest'anima, nonostante le
più atroci sofferenze, si palesa nel volto del Laocoonte, e non nel volto solo. Il dolore che si
mostra in ogni muscolo e in ogni tendine del corpo e che al solo guardare il ventre
convulsamente contratto, senza badare né al viso né ad altre parti, quasi crediamo di sentire noi
stessi, questo dolore, dico, non si esprime affatto con segni di rabbia nel volto o
nell'atteggiamento. Il Laocoonte non grida orribilmente come nel canto di Virgilio: il modo con
cui la bocca è aperta, non lo permette; piuttosto ne può uscire un sospiro angoscioso e oppresso
come lo descrive Sadoleto. Il dolore del corpo e la grandezza dell'anima" sono distribuiti con
eguale misura per tutto il corpo e sembrano tenersi in equilibrio. Laocoonte soffre; ma soffre
come il Filottete di Sofocle: il suo patire ci tocca il cuore, ma noi desidereremmo poter
sopportare il dolore come quest'uomo sublime lo sopporta.
3- Traccia di tema di ordine generale
“Nessun vascello c’è che come un libro
possa portarci in contrade lontane
né corsiere che superi la pagina
d’una poesia al galoppo –
Questo viaggio può farlo anche il più povero
senza pagare nulla –
tant’è frugale il carro che trasporta
l’anima umana.”
Emily Dickinson
“Il libro è il più sorprendente fra i vari strumenti dell’uomo.
Il microscopio, il telescopio, il telefono, l’aratro e la spada sono estensioni del suo corpo.
Ma il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione.”
Jorge Luis Borges
“Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto uno strumento
ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza il libro, non
avrebbe forse visto in se stesso.”
Marcel Proust
Alla luce delle parole di Dickinson, Borges e Proust prova a definire la tua personale esperienza
di lettore.
4- Traccia di tema di ordine generale
«Chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte tanto» (Gen. 4,15).
A nessuno, neanche allo Stato, è consentito di togliere la vita: è questo il principio morale che
anima il movimento crescente di tutti coloro che, da parti diverse e talora contrapposte, chiedono la
abolizione della condanna a morte ancor oggi vigente in paesi del mondo civile.
Affronta la questione proposta, soffermandoti sulla situazione attuale e accenna, con riflessioni
personali, alle ragioni addotte sia a sostegno che contro la pena capitale.