Think tank Trinita dei Monti – 10 motivi per EURO SI – maggio 2014

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10 Motivi per EURO SÌ
21 Maggio 2014
Introduzione
In un momento storico così importante per il nostro paese, che vive ancora
con troppo distacco le prossime elezioni europee e considerata la
prossimità del semestre europeo, periodo in cui all’Italia spetterà il compito
di indirizzare i lavori al fine di:
• promuovere la crescita economica;
• prevenire squilibri macroeconomici eccessivi;
• garantire finanze pubbliche sane all’interno della UE,
il think tank “Trinità dei Monti” ha deciso di elaborare una breve proposta
divulgativa, facilmente fruibile dei motivi per cui vale la pena parlare,
insistere sull’importanza di restare nell’Euro.
Pierluigi Testa
Il Presidente
Data 21.05.2014
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10 Motivi per EURO SÌ (1/2)
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Perché non devo pagare commissioni di cambio ogni volta che
attraverso l’Europa
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Perché ho una valuta forte e quando opero negli altri
continenti oggi posso comprare meglio
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Perché in un mercato unico grazie all’euro posso confrontare
più facilmente i prezzi
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Perché la mia vita è diventata più semplice, l’euro ha
semplificato molte attività ricorrenti
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Perché abbiamo 2.000 miliardi di debito e possiamo dire grazie
all’Euro se paghiamo tassi di interesse così bassi
Data 21.05.2014
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10 Motivi per EURO SÌ (2/2)
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Perché la moneta unica dà stabilità ai paesi, in particolare a quelli
con alto debito e bassa crescita (come l’Italia)
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Perché la disoccupazione Italiana non è riconducibile solo alla
politica monetaria della BCE
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Perché l'Euro non è la causa della continua decrescita del PIL
dell'Italia negli ultimi 10 anni
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Perché uscire dall’Europa darebbe vantaggio a pochi e svantaggi a
moltissimi soprattutto a chi non ha esportato i risparmi all’estero
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Data 21.05.2014
Perché credo nell’idea di un’ Europa Unita come prova che debellare
la Guerra dalla Storia del Mondo non è un’utopia, l’Euro può
esserne il simbolo
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10 Motivi per EURO SÌ
Note esplicative
Data 21.05.2014
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1. Perché non devo pagare commissioni di cambio ogni
volta che attraverso l’Europa
L’ Euro semplifica la vita a chi vuole fare business o turismo in
Italia e rafforza la fiducia tra operatori
Il cambio è sempre un disincentivo, una barriera in più nel
«doing business»
Per tutti i cittadini europei è più semplice confrontare prezzi e
comprare beni e servizi dove conviene: es una vacanza in
Spagna, un dentista in Belgio, ecc.
Cinquanta anni fa gli operatori italiani che lavoravano
all’estero erano pochi; oggi sono migliaia le aziende italiane che
hanno filiali in Europa. L’Euro è una lingua comune per la loro
contabilità internazionale
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2. Perché ho una valuta forte e quando opero negli
altri continenti oggi posso comprare meglio
Con una moneta unica e forte, oggi il sistema finanziario
europeo è diventato più competitivo verso USA, Cina e India
Viceversa le importazioni costano meno a cominciare
dall'energia che si riflette sui prezzi al dettaglio e quindi sul
tasso di inflazione
Nel 2007 il Rublo era cambiato a 34 contro un Euro, oggi a 50 a
1; in sette anni, ha perso il 30% del suo potere d’acquisto
nonostante il gas, il petrolio e tutte le altre materie prime a
disposizione della Russia
Una valuta forte protegge dalla spirale svalutazioni
competitive / inflazione importata che l’Italia ha conosciuto
negli anni Settanta-Ottanta quando l’inflazione aveva
raggiunto il 20%
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3. Perché in un mercato unico grazie all’euro posso
confrontare più facilmente i prezzi
Compriamo e scambiamo all’estero «on line» senza dover
convertire la valuta. Immaginiamoci la difficoltà di ritornare
alla Lira
Molte imprese che esportano non producono più interamente
in casa i loro beni e servizi. Si importano anche i semi-lavorati
che servono a produrre i beni finali da esportare
Il costo del cambio potrebbe annullare totalmente il beneficio
di comprare lo stesso bene (semilavorato o finito) in un altro
Paese
La liquidità che viene trasferita tra i vari intermediari
finanziari avviene a livello continentale su un unico parametro:
l’euribor
Ci ricordiamo quando dovevamo comprare un biglietto
Lufthansa in Marchi o Air France in Franchi?
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4. Perché la mia vita è diventata più semplice, l’euro
ha semplificato molte attività ricorrenti
Chi si ricorda la difficoltà di convertire la Lira in ogni
transazione?
Il costo della complicazione è sempre un freno all’economia, il
risparmio di tempo è un elemento importante nella gestione di
un ufficio
L’Euro ha facilitato le cose anche dove non è la valuta ufficiale
perché è più semplice cambiarlo (ai cambi liberi di Londra per
esempio)
Vogliamo che tutti i soldi investiti in Europa per adeguare i
sistemi informatici all’arrivo dell’Euro vadano sprecati?
La moneta unica abbatte i mercati «neri», impedisce la
costruzione di barriere culturali, finanziarie e monetarie,
consente di operare su mercati più trasparenti
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5. Perché abbiamo 2.000 miliardi di debito e possiamo
dire grazie all’Euro se paghiamo tassi di interesse
così bassi
Con un rapporto debito pubblico/PIL al 130% l’Italia è
esposta agli umori dei mercati finanziari, l'Italia fuori
dall'Euro avrebbe tassi di interesse più alti
All’interno dell’Euro una democrazia debole come la nostra
beneficia della credibilità della BCE. Sono contenute anche le
pressioni elettorali ad accrescere il deficit per finanziare la
spesa pubblica corrente
Fuori dall'Euro l’Italia pagherebbe tassi di interesse
certamente più alti. Significa decine di miliardi da pagare ogni
anno in aggiunta agli attuali 80 miliardi che pesano
enormemente sullo sviluppo. Pensiamo a quanta occupazione si
potrebbe creare con un solo miliardo che viene attualmente
"sprecato" per il servizio del Debito!
Con la Lira, per uscire dalla spirale alto debito - alti tassi di
interesse, sarebbero necessarie misure molto dolorose
I debiti contratti in Euro dovrebbero essere ripagati con lire
svalutate (es. titoli di stato, mutui casa, finanziamenti imprese),
l’onere sarebbe più elevato
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6. Perché la moneta unica dà stabilità ai paesi, in
particolare a quelli con alto debito e bassa crescita
(come l’Italia)
Il principale obiettivo dell’Eurosistema è mantenere la stabilità
dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell’Euro
La forza di una moneta sta nella capacità della sua Banca
Centrale di mantenere l’inflazione sotto controllo
La Lira è sempre stata una moneta instabile. L’Euro ci ha
messo al riparo dalle tempeste valutarie
È molto più difficile speculare contro l’Euro che contro la Lira
Quali sono le conseguenze delle tempeste valutarie? Il Governo
Amato nel 1992 fu costretto a prelevare lo 0.6% dai conti
correnti degli italiani perché la Lira stava affondando
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7. Perché la disoccupazione Italiana non è
riconducibile solo alla politica Monetaria della
BCE
Combattere la disoccupazione è compito della Politica Fiscale
dei Governi Nazionali, la BCE ha come obiettivo invece il
controllo dell’inflazione
L’ Italia è in ritardo nelle politiche industriali e del mercato del
lavoro. Per questo è il fanalino di coda della produttività in
Europa
La forbice ricchi – poveri non è colpa dell’Euro ma delle
politiche di distribuzione del reddito operate dai governi
In presenza di una moneta unica che ha garantito oltre un
decennio senza inflazione, sono i fondamentali reali delle
singole economie che avrebbero dovuto sostenere il rilancio
Le politiche di sostegno al reddito realizzate in molti paesi
(assenti in Italia) hanno attutito l’aggravamento della
disoccupazione in presenza di recessione prolungata
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8. Perché l'Euro non è la causa della continua
decrescita del PIL dell'Italia negli ultimi 10 anni
L’Italia non cresce. . Già prima della crisi cresceva meno di
Spagna, Irlanda e della stessa Grecia
E durante la crisi scendeva di più
Nel periodo 2007-12 il PIL italiano è diminuito del 6,9%
rispetto al -0,9% della media dei 27 paesi UE
Ciò che ha permesso agli altri di reagire meglio erano i
fondamentali: debito pubblico, efficienza della P.A.,
concorrenza, politiche industriali, flessibilità in uscita,
formazione, bassa corruzione
Con un Debito Pubblico pari al 130% del PIL la spesa pubblica
non può essere lo strumento per la crescita come negli anni ’80
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9. Perché uscire dall’Europa darebbe vantaggio a
pochi e svantaggi a moltissimi
L’uscita dell’Italia dalla zona euro comporterebbe la fine della
moneta unica
Gli stati stranieri che detengono il nostro debito, saranno
disponibili a farsi ripagare in lire? Scatterebbe subito la
speculazione contro i paesi più deboli
La perdita di fiducia e la fuga di capitali dall’Europa
getterebbero il continente in una pesante recessione
Il sistema bancario e finanziario sarebbe devastato per l'uscita
immediata dal mercato interbancario europeo per il costo di
trasformazione di tutti gli impieghi in euro con la "re-lira”
Guadagnerebbero nel breve termine le imprese esportatrici con
manifattura totalmente prodotta in Italia, Agenti di cambio (ve
li ricordate gli sportelli di cambio nelle stazioni?), chi ha
attività finanziarie e immobiliari all’estero
Siamo un paese con un numero di pensionati crescente (verso i
17 milioni), un nuovo contesto inflazionistico produrrebbe un
impoverimento irreversibile delle fasce più deboli della
popolazione (famiglie a basso reddito)
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10. Perché credo nell’idea di una Europa Unita come prova che
debellare la Guerra dalla Storia del Mondo non è un’utopia,
l’Euro può esserne il simbolo
L’idea di unire i Paesi che la guerra aveva diviso è nata durante la
Seconda Guerra Mondiale. Un’ Europa veramente unita sarebbe in
grado di “esportare” la Pace Mondiale così come nel secolo scorso
ha “esportato” due volte la Guerra
Sui 5 pilastri (Politica Estera, Giustizia, Ordine pubblico, Difesa e
Politica Fiscale) tipici di uno stato federale, gli stati componenti
l’Europa procedono in ordine sparso, i margini di miglioramento
sono ancora molti
Gli stessi timori che spiegano il NO all’Europa (burocrazia, Europa
dei Banchieri, immigrazione….) ci devono convincere a realizzare
fino in fondo il modello dei padri dell’Europa. A metà del guado
l’Europa non funziona
Il progetto degli Stati Uniti d'Europa deve contenere l’integrazione
dei mercati e la massima possibilità di spostamento per il capitale
umano tra una nazione all'altra. L'Euro non è elemento secondario e
accessorio ma fondamentale
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10. Perché credo nell’idea di una Europa Unita come prova che
debellare la Guerra dalla Storia del Mondo non è un’utopia,
l’Euro può esserne il simbolo
L’Europa è una straordinaria opportunità per partecipare a progetti
di crescita comuni e individuare nuove risorse finanziare che l'Italia
deve ancora imparare ad utilizzare
«Oggi più che mai le sfide che ci troviamo ad affrontare sono globali:
cambiamento climatico, esaurimento delle risorse e distruzione
ambientale, regolamentazione economica e finanziaria, minaccia
nucleare e sicurezza collettiva, commercio più equo, costruzione e
consolidamento della pace… In questo nuovo mondo, ogni Paese
europeo è piccolo. Ma abbiamo un vantaggio: l'aver costruito
insieme un’Unione Europea…»
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Riferimenti bibliografici
Data 21.05.2014
•
Censis – Rapporto sulla situazione sociale del paese 2013 – F.
Angeli
•
Sito BCE: https://www.ecb.europa.eu/
•
International Monetary Fund (2013) Italy. IMF Country Report
No. 13/299
•
OECD (2013) Studi Economici dell’OCSE – Italia, Maggio 2013
•
OECD (2014) [1] Going For Growth: Italy. OECD Publishing
•
OECD (2014) [2] Uno sguardo sulla società: ITALIA – La crisi e le
sue conseguenze
•
Destefanis, S. (2012), “Skills for Competitiveness: Country for
Italy”, OECD Local Economic and Employment Development
(LEED) Working Papers, 2012/04, OECD Publ.
http://dx.doi.org/10.1787/5k9bb1vhzmr2-en
•
Il Manifesto del Gruppo Spinelli - https://www.spinelligroup.eu/
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Hanno realizzato i “10 Motivi per EURO SI”
Data 21.05.2014
•
Idea di: Giampiero Mucci
•
Coordinatore: Claudia Curci
•
Gruppo di Lavoro: Francesco Amore, Margot Bezzi, Claudia Curci,
Paola De Santis, Carlo Drago, Enrico Gallina, Edoardo Merenda,
Giampiero Mucci, Francesco Scambia, Pierluigi Testa, Roberto
Venturini
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