Cascate in pianura

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Transcript Cascate in pianura

Cascate in pianura
CHRIS PETRAKOS FOTO SUE OGROCKI
A creative
solution
to a stagnant
and dying
Una
soluzione
creativa
per un fiume
river is giving
sportsmendàinagli
an American
stagnante
e moribondo
sportivi
industrial region
a new
placeditopesca.
fish.
americani
un nuovo
centro
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È
l’ultimo posto a Chicago dove ci si aspetta di trovare
una cascata. Attraversando l’estremo sud della città,
dall’automobile si vede un grigio paesaggio industriale, terra di riporto e ponti d’acciaio che si direbbero danneggiati dalla guerra.
Lungo una strada battuta, un sentiero conduce alle sponde
del fiume Cal-Sag Channel. Solo pochi anni fa qui l’acqua era
color marrone e lenta, ed era molto difflcile vedere un pesce o
un’alga. Ora è limpida e scorre rapida. Più avanti si è sorpresi
da uno spettacolo ancor più straordinario: un piccolo parco,
dove un’oca porta a passeggio i suoi piccoli. Alcuni osservatori locali dicono che qui si può vedere il salmone che salta per
risalire i gradini di una cascata artificiale.
Non è la prima volta che in questo secolo i corsi d’acqua di
Chicago hanno posto un interessante problema di carattere
IMPELLER
tecnico. Nel 1900 gli ingegneri costruirono il Sanitary and
Ship Canal ed invertirono il corso del fiume Chicago, dirottando le acque reflue dal Lago Michigan. Due decenni dopo,
gli ingegneri della città aprirono il Cal-Sag Channel invertendo il corso del fiume Calumet. Nel frattempo furono
costruiti diversi impianti per la depurazione delle acque reflue, tuttavia l’acqua era sempre povera di ossigeno e dannosa
per la fauna fluviale.
Quando gli ingegneri del Metropolitan Water Reclamation
District of Greater Chicago () analizzarono per la
prima volta il problema dell’incremento dei livelli di ossigeno
disciolto, pensarono di ripristinare ed aggiornare le apparecchiature di depurazione dell’impianto di ricupero dell’acqua
del Calumet. L’esorbitante costo di circa 528 miliardi di lire, li
indusse a prendere in esame altre alternative. I criteri della
soluzione stabilivano che l’impianto fosse efflcace in termini di
costi, entrasse in funzione solo quando necessario, non intralciasse il canale, e trovasse il favore degli abitanti della zona.
Il risultato fu un sistema chiamato «aerazione con vasca
elevata laterale» (Sidestream Elevated Pool Aeration, o ).
In altri termini, il sistema simula le cascate per aumentare
U N A P U B B L I C A Z I O N E I T T F LY G T
Sopra: Carl Ortega e Dennis Riordan reinstallano una delle Flygt 7120
dopo la manutenzione.
Sotto: Le cascate artificiali si fondono nell’ambiente ed attraggono i residenti. Le stazioni di aerazione hanno migliorato la qualità dell’acqua...
e della pesca.
l’ossigeno disciolto nel canale. Vennero programmate cinque
stazioni  da installare lungo il canale di 67 km, per un
costo di circa 70 miliardi di lire. Nel 1987 i plastici realizzati
dagli ingegneri progettisti confermarono la validità del sistema, e lo stato approvò il progetto .
Le autorità affldarono il progetto a un’azienda di consulenza tecnica specializzata nei settori idrici, acque reflue e
rifiuti organici solidi. John Anspach e Renzo Gasparotto,
della Greely e Hansen, constatarono che il progetto era diverso dal consueto. «In linea di massima il nostro lavoro è
basato sulla praticità» spiega Anspach. «Più che altro ci occupiamo della depurazione dell’acqua nell’impianto. Ma
l’aspetto estetico di questo progetto lo rendeva interessante.»
Essi proposero di ampliare i servizi e di corredarli di
qualche tocco architettonico rafflnato, in modo da attirare il
pubblico. La  acconsentì all’idea e le stazioni SEPA
furono progettate come piccoli parchi. «Ci procurammo
l’appoggio di un paio di studi di architetti paesaggisti,» dice
Gasparotto, «uno dei quali ci era stato raccomandato dalla
Walt Disney Corporation. Questa era gente abituata a
trattare progetti acquatici più estetici, quindi il risultato è
una fusione delle idee di quegli esperti. La stazione di pompaggio venne progettata come un edificio dall’aspetto industriale per armonizzarla con l’ambiente.»
Camminando lungo la palude di SEPA 1 è difficile credere
che in una zona industriale possano esserci tanti animali selvatici e una rigogliosa vegetazione. Sull’altra sponda del
canale una fabbrica di automobili sforna vetture, ma vicino
alle cascate si possono osservare le oche che curano i loro piccoli, mentre nell’aria sfrecciano cardinali rossi e merli. Sulla
riva del fiume c’è un albero rosicchiato da un castoro, e dei
pescatori attendono silenziosamente che i pesci abbocchino.
Uno di loro, Wishanskey More, afferma che viene in questo
parco ogni volta che può. Il che non sorprende David Tang,
membro del genio civile del MWRDGCS , il quale precisa che
ora nel canale ci sono vari tipi di pesce, il persico, la trota iridata e il salmone. «Un tizio ha detto di avere pescato 40 pesci
persici in un’ora» racconta Tang.¶
L’ossigeno disciolto dà vita al Wume
All’inizio degli anni ‘80 l’Illinois Environmental Protection
Agency impose un livello minimo di ossigeno disciolto nei corsi
d’acqua in cui le industrie della zona riversano le acque reflue.
I livelli di ossigeno disciolto erano intesi a sostenere le piante
idrofite e i pesci, e ad eliminare odori sgradevoli dalla zona.
Per le cascate vennero scelte le pompe centrifughe per tutte le
stazioni ad eccezione di SEPA 1, che a causa del livello variabile dell’acqua richiese quattro Flygt PL 7120. David Tang,
membro del genio civile dell’impianto di recupero dell’acqua
di Calumet, conferma l’ottemperanza ai livelli di ossigeno disciolto prestabiliti.
La stazione ha una capacità di 11,3 m3 al secondo e nel CalSag Channel mantiene un livello di ossigeno disciolto di 5 mg
per litro. Le pompe Flygt erogano 170 m3 al minuto, con una
prevalenza totale di 4,8 m. La portata complessiva della
stazione è di 11 m3 al secondo, pari al 50% circa della portata totale del canale. Il luogo ha quattro cascate con salti di
0,9 m fra i gradini, sui quali scorrono un milione di metri cubi
d’acqua circa al giorno.
Le quattro pompe, che sono provviste di griglie per la protezione dei pesci e della fauna acquatica, sono in funzione da
aprile a novembre e si avvicendano in base alle ore di servizio
in modo da mantenere tempi di funzionamento uguali. «L’ossigeno disciolto che a Zuisce nell’impianto è relativamente alto» spiega Tang, «perché siamo vicini al
Lago Michigan. Ma notiamo anche
che l’ossigeno in uscita dalla
stazione è salito fino a rasentare la
saturazione. Quindi la stazione aggiunge l’ossigeno disciolto all’acqua e lo mantiene.»
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