Troppo (o troppo poco) amore

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Transcript Troppo (o troppo poco) amore

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Azione Settimanale della Cooperativa Migros Ticino¶15 dicembre 2014¶N. 51
Ambiente e Benessere
Troppo (o troppo poco) amore
Mondoanimale Riflessioni di uno psicologo, biologo ed etologo sull’equilibrio nel rapporto che l’essere umano
dovrebbe avere nei confronti degli animali
Maria Grazia Buletti
Sempre più spesso, con la complicità
della televisione e dei social network
che permettono di comunicare in
tempo reale notizie a macchia d’olio,
veniamo a conoscenza di parecchi tristi o tragici destini di animali. A questo proposito, chi scrive ha avuto pure
modo di riflettere su un paragrafo del
recente romanzo di Paulo Coelho, la
cui protagonista ricorda un episodio
non troppo edificante della propria
vita nel quale scarica le proprie frustrazioni su un cagnolino che le è stato
dato in affido: «…dovevo dividere con
quell’essere peloso le attenzioni del
ragazzo che amavo. E invece io volevo
tutto il suo amore. (…) Decisi di vendicarmi di quell’animale irrazionale (…)
e cominciai a tormentarlo fisicamente,
premurandomi di non lasciare segni:
lo punzecchiavo con uno spillo infilzato sulla punta di una scopa…». Senza
entrare nel merito dell’esercizio letterario di cui si suppone Coelho si sia
servito nel porre l’accento sul disagio
della protagonista del suo romanzo,
quel che lascia l’amaro in bocca è il leggere come talvolta l’essere umano possa esprimere sentimenti di rivalsa sugli
inconsapevoli e incolpevoli animali.
Certo, non vogliamo pensare si
tratti della regola; siamo certi che la
maggior parte delle persone ama e accudisce con affetto e responsabilità i
propri animali domestici. Ma restano
comunque casi, si spera sempre più
isolati, la cui ridondanza ci obbliga a
chinarci sul fatto che gli animali vanno difesi da qualsiasi tipo di maltrattamento possa essere loro inflitto.
Abbiamo fatto capo all’esperienza di Lukas Bircher, responsabile della
pensione per animali di Oberbottingen e direttore di Berner Tierschutz,
che nell’esercizio del proprio ruolo
dice di avere quasi quotidianamente a
che fare con tragici destini di animali:
«Ad esempio, un po’ di tempo fa, degli
sconosciuti hanno abbandonato dei
cagnolini in un bosco. Questi cuccioli
ora saranno allevati e curati da noi».
Bircher racconta pure di un altro caso
Regali solidali per animali
«Anche un semplice regalo può essere
un’opportunità: un modo per tessere
con le nostre mani il cambiamento che
vorremmo vedere nel mondo. Per questo, a Natale potremmo unire il piacere
del dono alla solidarietà, anche per gli
animali», ogni anno è questo l’invito
fatto alle persone che desiderano rendersi in qualche modo utili, da parte di
associazioni ed enti che agiscono a favore degli animali. Invece di acquistare l’animaletto da mettere sotto l’albero, del quale poi non sempre si sarà in
grado di prendersi cura a feste passate,
ci si potrebbe adoperare in qualche piccolo gesto di generosità che, certo, non
cambierà il mondo, ma potrà aiutare.
Per chi ama gli animali le strade sono
parecchie, anche grazie agli strumenti
messi a disposizione dal web. Qualche
suggerimento arriva dal WWF (World
Wildlife Fund) che dice «no» ai regali
inutili: «Per sostenere l’associazione
è possibile non solo diventare socio o
fare una donazione, ma anche adottare
una specie a rischio di estinzione o acquistare i gadget solidali». Ovviamente, anche le associazioni più piccole per
dimensioni, ma non meno preziose e
radicate sul territorio, offrono molti
spunti e opportunità per regalare agli
amici animali un Natale migliore.
in cui la polizia ha dovuto sequestrare
alcuni gatti da un appartamento: «La
proprietaria ne faceva collezione come
altri collezionano tappi di bottiglie di
birra».
Nel settembre dello scorso anno,
infine, Bircher e i suoi collaboratori
hanno dovuto catturare e castrare diversi gatti giovani e adulti, poiché si riproducevano in maniera incontrollata
in una vecchia fattoria in disuso: «Il
proprietario aveva perso il controllo
della situazione». Per non parlare dei
tanti cani che sono stati accolti nella
pensione per animali di Oberbottigen
perché separati da proprietari che non
erano in grado di gestirli: «Spesso capita che qualcuno acquisti cani prima
di informarsi adeguatamente sulla loro
detenzione e sul lavoro che essa comporta».
Situazioni complicate che talvolta sfociano in un subdolo maltrattamento, anche se spesso involontario,
dell’animale da parte dell’uomo, e che
portano a chiedersi che cosa non funziona in quei casi e quale possa esserne
la causa ultima. Bircher afferma che il
rapporto uomo- animale è emotivo o
addirittura irrazionale: «Spesso l’amore per l’animale si spinge troppo in là e
la paura di perderlo o doversene separare può impedire al proprietario di
capire quando il suo adorato animale
soffre e, di conseguenza, la qualità della sua vita è così limitata che sarebbe
meglio addormentarlo invece di prolungarne la sofferenza imbottendolo
di medicinali o altri trattamenti». E qui
il nostro interlocutore sfonda una porta aperta: troppo amore può rivelarsi
nocivo per l’animale tanto quanto non
occuparsene adeguatamente o maltrattarlo.
Inoltre, quello che disturba Bircher sta nella necessità di istituire una
protezione degli animali per difenderli
dagli esseri umani: «Noi che ci occupiamo della protezione degli animali
Anche l’eccesso d’amore può essere nocivo. (Niels Klim)
ci troviamo a risolvere in pratica soltanto problemi che causiamo proprio
noi esseri umani». Tutto ruota attorno al concetto di dignità dell’animale che va tutelata senza entrare nella
spirale del fanatismo, ci spiega: «Non
tutti intendono la stessa cosa quando
si tira in ballo la dignità dell’animale,
anche se ne sentiamo parlare spesso».
Secondo lui, è importante sapere che
utilizziamo gli animali e che possiamo
anche farlo, ma non abbiamo il diritto
di sfruttarli: «Inoltre, dovremmo ave-
re la consapevolezza del fatto che se
vogliamo essere empatici con gli animali, dobbiamo cercare di metterci nei
panni della loro specie. Per questo, dovremmo soprattutto mettere da parte
il nostro punto di vista umano, il che è
sempre molto difficile e, per tanti, addirittura impossibile», conclude Lukas
Bircher, lasciandoci di che riflettere,
nell’esercizio di funambolismo alla
ricerca di un equilibrio stabile che ci
permetta di rapportarci meglio con gli
animali.
Giochi
Cruciverba
Sapresti dire il nome di questo frutto e di dove
è originario? No? Allora risolvi il cruciverba
e scoprilo leggendo le lettere evidenziate.
(Frase: 4, 9, 9)
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5
ORIZZONTALI
1. Di pubblico dominio
7. Pianta aromatica
8. Grava sul basto
9. Se è apostrofato… esiste
10. Desinenza verbale
11. Preposizione articolata
12. Articolo
13. Di cosa attinente al
mare
16. Fa perdere punti...
17. Regione storica dell’Asia
Minore
18. Danno armonia ai versi
20. Moderata, temperante
21. Parte dell’intestino
22. Profeta dell’Antico
Testamento
23. La Ventura della tv
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VERTICALI
1. La voce raffreddata...
2. Rispettabilità, dignità
3. Tempo inglese
4. S’ingrassa con la polenta
5. Nota sovrana
6. Sermone
9. Bianca per chi lascia
fare
11. Un fiore
13. Un ruminante
14. Rifugio, ricovero
15. Figlia di Zeus e di
Metide
16. Ambiziosi scopi
17. Articolo spagnolo
18. Gitani
19. Possessivo francese
20. Nel tempo e nello spazio
21. 101 romani
Sudoku Livello difficile
Scopo del gioco
Completare
lo schema classico
(81 caselle,
9 blocchi, 9 righe
per 9 colonne)
in modo che ogni
colonna, ogni riga
e ogni blocco contengano tutti
i numeri da 1 a 9,
nessuno escluso
e senza ripetizioni.
Soluzione della settimana precedente
Il proverbio nascosto – proverbio risultante:
Male ignoto si teme doppiamente.
M
A
T
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