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Riflettori su...
Prodigiosa
E 1.500*
Il telaio che celebra
65 anni di passione
Gios Prodigiosa
Tubazioni:
Forcella:
Guarnitura:
Cambio:
Deragliatore:
Pacco pignoni:
Catena:
Columbus Sl Gios
Gios Acciaio
Campagnolo Athena
Campagnolo Athena
Campagnolo Athena
Campagnolo Athena
Campagnolo 11V
Ruote:
Copertoncini:
Freni:
Comandi:
Pedali:
Serie sterzo:
Reggisella:
Campagnolo Shamal Ultra
DedaTre Rs
Campagnolo Athena
Campagnolo Athena
Look Keo Easy
Campagnolo Record
Miche
Sella:
Curva:
Attacco manubrio:
Portaborraccia:
Colori:
Misure:
Peso:
San Marco Aspide
Deda Zero100
Deda Zero100
Elite
Blu Gios
su misura
8,5 chilogrammi
* prezzo riferito al kit telaio, forcella e serie sterzo
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Riflettori su...
Prodigiosa
A cura
dell’Ufficio Tecnico
MISURE DISPONIBILI
L
a storia di un marchio rappresentata in un unico telaio.
E’ questo lo scopo che si propone Gios con la sua Prodigiosa, telaio nato per festeggiare i 65 anni di attività.
Il telaio Prodigiosa viene realizzato su misura in base alle
caratteristiche fisiche dell’utente
Telaio
A fianco al nome Prodigiosa, sull’orizzontale, troviamo la
frase “progetti di Aldo Gios”. Questo per identificare il telaio come sintesi di tutte le idee del marchio torinese che hanno rivoluzionato il ciclismo italiano, quegli accorgimenti che
le e intercambiabile “Gios Compact”. Questo componente
rivoluzionò il mercato e permise per primo un innesto verticale della ruota posteriore (che ritroviamo anche sulla maggior parte dei telai attuali) e facilita l’allineamento del cambio ed il suo utilizzo. La piastrina esterna (intercambiabile
come il supporto del cambio) funge solo ed esclusivamente
da regolazione, poiché il perno della ruota posteriore poggia
direttamente sul telaio. Decisamente unico anche il nodo
reggisella, non realizzato in microfusione, ma tramite una
congiunzione che permetteva di orientare i pendenti in base
alla posizione di orizzontale e piantone.
Il colore? C’è un’unica scelta, ovviamente il blu Gios, con
dettagli cromati. Il prezzo del kit telaio (con forcella e serie
sterzo) è di 1.500 euro e la garanzia è di due anni. Ma chi acquista un telaio del genere sa di comprare un pezzo praticamente eterno.
Componenti
Moderno dal fascino retro, ma anche funzionale. Bello l’allestimento con l’Athena 11V, media gamma Campagnolo in
alluminio, che ben si adatta alla linea cromatica del telaio.
Campagnolo firma anche le ruote, le Shamal Ultra, molto
leggere. Il gruppo manubrio è della serie Zero100 di Dedae-
Sopra, il nodo
di sella realizzato
in tre pezzi con
pendenti posteriori
orientabili
(e un angolo
personalizzabile)
prima della
saldatura.
Nella foto a destra
la medaglietta
della forcella
TUBAZIONI
Tubo
Piantone
Orizzontale
Obliquo
Sterzo
Foderi orizzontali
Pendenti
Foderi forcella
Diametro*
29
25,8
29
32,2
17x21,2
13,9
14-19,5x20,5-21x18
*Misure espresse in millimetri
hanno portato al successo campioni come Roger de Vlaeminck alla Parigi-Roubaix del 1977.
Già, perché nella prodigiosa sono riportate tante idee di
Aldo Gios, a partire dai gommini passaguaina a tenuta stagna sull’orizzontale, che hanno fatto il loro esordio nel 1983,
complementi in cui si manifesta anche un’elevata attenzione
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Sopra, le piastrine
regolabili dei
forcellini posteriori.
Nella foto
a destra in alto
le congiunzioni
cromate e i
passaguaina
a tenuta stagna
che curano molto
anche l’estetica
della bicicletta
per l’aerodinamica e all’estetica che ritroviamo anche nei telai in carbonio pregiati.
Seconda particolarità è la testa della forcella, con le pregiate “medagliette” che non rappresentano solo un vezzo estetico del costruttore. Queste, infatti, vanno a coprire un piccolo foro sulla testa dello stelo, essenziale per far “sfiatare”
la forcella durante il processo della brasatura e permettere
al disossidante cristallizzato di uscire all’esterno.
Altro punto molto lavorato è il ponticello di rinforzo sui
foderi orizzontali del carro, progetto che non ha mai abbandonato i telai Gios tanto da essere ripreso anche nei modelli
attuali in fibra di carbonio. Su questa bici sono ovviamente i
dettagli a fare la differenza ed un occhio attento non può
non notare altre due piccole chicche: la prima è la rotellina
di “riposo” per la catena, un punto di ancoraggio che torna
utilissimo per il trasporto della bicicletta senza ruota posteriore; l’altro è senza dubbio il forcellino posteriore regolabi-
lementi, mentre la sella è una San Marco Aspide, con reggisella Miche.
Conclusioni
C’è sempre curiosità nel tornare a pedalare su un mezzo in
acciaio, dopo anni in cui il mercato ha cambiato orientamento abbandonando quasi totalmente le leghe metalliche. Tradizione e modernità nel montaggio che si fanno apprezzare
su strada senza rinunciare al piacere di guidare. Guida fluida
in pianura e discesa, con la comodità dell’acciaio che si apprezza anche nelle lunghe distanze. E’ una “tuttofare”. Non
fatevi ingannare dal peso: in salita non sfigura.
BICICLETTE GIOS
Corso Kant 6, 10088 - Volpiano (To)
tel./fax.: 011/0562312
[email protected] - www.giostorino.it
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