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Sede di Brescia :
Via Nicolini,1 25126 - Brescia FAX 030 8371883
Il comunicato di Poste Italiane diramato il 16 settembre, al termine del C.d.A. annuncia i risultati del 1°
semestre 2014 e mette in luce le criticità relative al calo dei volumi della corrispondenza in continua
diminuzione:
° Ricavi totali a 15 miliardi (13 miliardi nel primo semestre 2013) °Risultato operativo a 506 milioni (661 milioni
nel primo semestre 2013) ° Utile netto a 222 milioni (362 milioni nel primo semestre 2013) °Pagamenti
elettronici che superano la soglia dei 20 miliardi di euro.
Dal comunicato si evince un’attenzione particolare verso il comparto dei servizi postali, dove c’è un
miglioramento dei risultati del “Corriere Espresso”, anche grazie all’impulso del commercio
elettronico E_commerce, ma l’obbligo della fornitura del servizio postale universale, ricercato ed ottenuto,
continua a pesare e sta incidendo sui risultati aziendali, a causa del progressivo decremento dei volumi di
corrispondenza che non si arresta, cui corrispondono minori ricavi.
Il comparto assicurativo dell’azienda ha raggiunto una positiva performance (ricavi premi assicurativi in
crescita da 6.603.996 mil. dato 1° sem. 2013 a 8.248.669 mil. del 2014).
La semestrale risente della “contrazione degli invii tradizionali e nei servizi postali, di una forte competizione
sul prezzo dei segmenti remunerativi“, tant’è che il risultato operativo e di intermediazione diminuisce nel
2014 (dai 661.347 mil. della corrispondente semestrale 2013 ai505.596 mil. del 1° sem. 2014).
L’utile del periodo è passato a 221.518 mil. nel 1° sem. 2014 (362.426 mil. nel 1° sem. 2013) , però
considerando che il bilancio risente di una variazione consistente della voce “Variazione riserve tecniche
assicurative e oneri relativi a sinistri” che nel 2014 ammonta a 9.584.169 mil. rispetto al precedente dato del
2013, pari a 7.395.427 mil., cioè con una maggiorazione di 2.188.742 mil.
In tale contesto riteniamo sia indispensabile una discussione con i Regolatori M.I.S.E. ed A.G.COM., per
esaminare la nuova situazione venutasi a creare (progressiva ed inarrestabile discesa dei volumi postali) dal
momento che Poste Italiane non potrà continuare ad operare ulteriori tagli nel comparto dei Servizi Postali,
dovendo comunque assicurare qualità e consegne puntuali, senza ulteriori decapitazioni della rete del
recapito e dell’offerta settimanale dei servizi, attualmente articolati su 5 gg. lavorativi.
I lavoratori di Poste Italiane stanno già operando in un contesto di grosse difficoltà e ad essi non possono
essere richiesti ulteriori sforzi, mentre sul versante dell’organizzazione dei servizi postali l’azienda deve
ricercare ulteriori margini di miglioramento dell’offerta ai clienti, per recuperare quote di traffico, fermo restando
che il sistema concorrenziale in atto con i recapitisti privati già incide fortemente; mentre nel
comparto “Pacchi postali” agendo sul marketing esistono ulteriori margini di crescita (qualità del servizio,
tempistiche, modalità delle consegne, servizi accessori, commercio elettronico, ecc…).
Tale indirizzo appare già in essere dal momento che il comunicato di Poste Italiane recita che “è stato avviato
un dialogo per condividere con il Governo e le Istituzioni la revisione del sistema delle regole che garantiscano
la sostenibilità del servizio postale universale in un contesto di contrazione strutturale dei volumi e di nuovi
bisogni dei clienti da soddisfare. La definizione di un quadro di regole certe e prevedibili è una condizione
necessaria per finalizzare il piano aziendale di medio periodo e definire le prospettive economico-finanziarie
dell’Azienda nel percorso della privatizzazione”.
Sul versante relazionale intanto la F.A.I.L.P., ha chiesto incontri sui temi dell’internalizzazione di alcuni servizi
di recapito e relativamente al coinvolgimento degli A.S.I. per le consegne di notifiche Equitalia.