Progetto zona Valsusa 2010 2014

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Transcript Progetto zona Valsusa 2010 2014

Progetto di Zona Val Susa
2010
2014
“…Proprio per questo Sancho c'è bisogno soprattutto
di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto.”
AMBITO
VISION - META
PROGETTAZIONE
STRUTTURATA della
formazione permanente e
iter
OBIETTIVO
PERIODO
AZIONI
Vivere Momenti formativi nelle
branche sui temi condivisi e
considerare la possibilità di utilizzare
anche contributi esterni
(specialisti/esperti/associazioni
competenti sul tema)
Confrontarsi nelle branche a
livello di Zona su temi giudicati
interessati grazie al confronto con
i P.U
2010-2014 e
sempre
Confrontare, all’inizio dell’anno, i
P.E in consiglio per determinare i
possibili temi comuni su cui
lavorare
Vivere Momenti formativi di consiglio
sui temi condivisi e considerare la
possibilità di utilizzare anche
contributi esterni
(specialisti/esperti/associazioni
competenti sul tema) durante
Assemblee e consigli
STRUMENTI
A CHI
A CHI SI INDICATORI DI
COMPETE RIVOLGE
VERIFICA
IABZ
Confronto in zona su
temi utilizzando gli
strumenti del metodo
P.U. e P.E.
CONSIGLIO
Sito zona
Capo testimone
Progetti Educativi di tutti on line
COERENZA NELLE
SCELTE
La zona promuove la
propria IDENTITA’ ed
interagisce con
l’ESTERNO
#
Zona promotrice dell’utilizzo del
“nuovo” PdC, in quanto strumento
ideale per confrontarsi sulla
2010-2011 e
coerenza del singolo Capo
sempre
“dal PdC deve nascere la
partecipazione in zona e in esso
va verificata”IABZ 2010
Collabora attivamente con le
diverse realtà sul territorio per la
determinazione di obbiettivi
comuni
Trovare le sinergie necessaria al
raggiungimento degli obiettivi
comuni individuati.
2010-2014
2013 - 2014
Promozione all’esterno dello
scoutismo nelle competenze
2013-2014
educative, pratiche e di confronto.
Confronto in zona su contenuti e
modalità di utilizzo del PdC
Comitato
PdC
Consiglio
Branche e
Tutti i capi,
Almeno un momento
dedicato e realizzato
all’anno.
Consiglio
Almeno un momento
dedicato e realizzato
all’anno.
Tutti i capi
Capi gruppo/
Tutti i capi
Quante Co.ca hanno
utilizzato lo strumento
Attenzione nel PdC alla
Coerenza delle scelte
Numeri di incontri
almeno 1
Ricerca momenti di confronto con le
altre realtà e concorda degli obiettivi
comuni
Incontri mirati
Realizzare un verbale di memoria di
quanto fatto. Trapasso nozioni
Condivisione
progetto di zona
Trova l’azione adeguata (non
necessariamente scout) insieme
all’ente/i interessato/i
Varie a seconda della
situazione ma non
dimenticando lo stile
scout (seconda pelle)
Propone attività/eventi formativi anche
alle realtà esterne
(associazioni,parrocchie,diocesi,…)
Veglia rover, eventi
formativi, tavole
rotonde, workshop
Il comitato
Il territorio
Numero di obiettivi
almeno 1
Il consiglio
Consiglio
Le Co.ca
Il territorio
Numero di azioni svolte
almeno 1
Numero di attività ed
eventi almeno 1
Il
Territorio….
Numero di partecipanti
almeno uno per
associazione
AMBITO
VISION - META
1- I capi sono testimoni
nella fede
OBIETTIVO
I capi seguono percorsi di
fede individuale per
accrescere la propria
solidità e la capacità di
testimonianza
PERIODO
EVENTO di formazione personale
organizzato di zona (aperto all’esterno
dal secondo anno) di 1 giornata
2010-2014
Chiesa e fede
2011-2014
Formazione tecnica e
confronto nell’educare alla
fede
AZIONI
2010-2011
Consiglio
A CHI SI INDICATORI
RIVOLGE DI VERIFICA
Capi
Diocesi (dal
secondo
anno)
Momento di preghiera ad
ogni riunione
consiglio
iabz
Capi
Scambi di esperienze tra gruppi
Momenti di confronto
all’interno delle branche
Iabz
Capi
Creare una carta delle
competenze degli AE
Comitato
Capi
Dedicare un’assemblea
di zona di formazione alla
catechesi
Consiglio e
comitato
capi
RdZ
Creare una rete di AE esistenti e
potenziali
2011-2014
Promuovere la partecipazione ad eventi
formativi AGESCI
2010-2014
Serate decise all’inizio dell’anno
Confronto sui P.E:, PdC
etc…
2011-2014
Sponsorizzare e partecipare agli eventi
diocesani di formazione, e non solo,
esistenti
Decidere a inizio anno un Consiglio
momento diocesano da
vivere di zona (attenzione
alla tempistica per la
programmazione)
Dal 2011
Trovare due rappresentanti che
partecipino alla Pastorale Giovanile
Partecipazione attiva in
diocesi
3- La Zona partecipa
attivamente alla vita della
diocesi
Strumenti del metodo
(caccia francescana,
veglia alle stelle, veglia
rover etc…)
A CHI
COMPETE
Percorso di fede strutturato e deciso ad
inizio anno per il consiglio e nelle zonali
unificate
2- I capi sono competenti
nell’educare alla fede
Formazione del consiglio
su come vivere la fede in
Co.Ca
STRUMENTI
Creare un collegamento con i catechisti
Incontro ad inizio anno
scout
Continuità del
percorso
Numero di
esperienze messe
a confronto
(1 per gruppo)
Creazione della
carta
Entro settembre
2010 prima bozza
Realizzazione 1
evento
Consiglio
Attività riportate in
Co.Ca.
Capi
(ragazzi)
RdZ
Consiglio
Co.Ca.
Gruppi
------
Camminiamo insieme a
chi fa catechesi ai ragazzi
Numero di
partecipanti al
90% nei 4 anni
Aumento
partecipazione
negli anni
Partecipazione
con un numero di
capi non inferiore
al 50%
Partecipazione
agli incontri e
ricaduta a
Consiglio
Incontro realizzato
AMBITO
VISION - META
Creare una rete
con tutti gli enti e
le associazioni
presenti sul
territorio
Area Politica
#
OBIETTIVO
La zona deve essere
aperta al dialogo con le
altre realtà ed associazioni
PERIODO
Prendere contatto con le
atre associazioni
2010-2012
La zona deve avere una
visione reale di ciò che
succede nel territorio
Affrontare le
emergenze
politiche, sociali ed La zona deve lavorare per
evitare le emergenze
ambientali per
tempo
AZIONI
2010-2014
Occorre creare un sistema
di monitoraggio del nostro
territorio che sia
continuamente tenuto sotto
controllo ed aggiornato, in
maniera tale da avere una
visione reale della nostra
valle.
- confronto sulle Analisi
d’Ambiente di tutti i gruppi
della valle
- scelta dell’area di
intervento
- creazione di una pattuglia
di riferimento
STRUMENTI
Banca dati sempre
aggiornata e rivista
sulla Valle
Lista/elenco
associazioni ed enti
con cui collaborare
con info utili
Pattuglia/e a
seconda dei temi
scelti, e sviluppo
capacità/metodo
di Analisi Rischio
applicata a
Politica, Sociale,
Ambiente
A CHI COMPETE
A CHI SI
RIVOLGE
Comitato
Tutti
INDICATORI
DI
VERIFICA
Banca dati
Stabilmente
Operativa
Consiglio/CoCa
Pattuglia specifica e
Co.ca.
Tutti
Le Emergenze
sono state
anticipate
Consiglio, Comitato ,
Co.ca, Branche
Territorio e
ragazzi
Numero incontri
o attività svolte
almeno 2
Progetto educativo
e analisi d’ambiente
Educare
all’ambiente, al
passo con i tempi:
tutto si sta
evolvendo, anche
la nostra proposta
educativa deve
farlo
Essere presenti sul territorio,
facendoci conoscere e
prendendo delle posizioni
Valorizzare il nostro territorio
2010-2014
2010-2014
Organizzare degli eventi
specifici per educare
all’ambiente, con il nostro
stile, in maniera tale da
arrivare alle persone e farci
conoscere come cittadini
attivi che prendono delle
posizioni
1. Veglie
Organizzare gli eventi di
zona in luoghi significativi
della valle, i quali non siano
solo luoghi di emergenza e
di fragilità, ma anche luoghi
belli da valorizzare e da far
conoscere
1. Assemblee di
zona
2. Incontri a tema
organizzati ad hoc
3. Attività fatte nel
nostro stile
2. Eventi per i
ragazzi
Comitato, Consiglio
Branche
Capi,
Ragazzi
Eventi realizzati
per Capi almeno
uno all’anno
Eventi per
Ragazzi almeno
uno per Branca
AMBITO
VISION - META
La maggior parte dei
gruppi della zona ha
almeno un rover/scolta
che fa servizio al di fuori
del gruppo di
appartenenza
OBIETTIVO
PERIODO
Organizzare in modo
“costruttivo” il servizio dei
rover e delle scolte in
modo che venga
sensibilizzato e proposto
2010-2014
il servizio associativo al di
fuori del gruppo di
appartenenza anche se
non c’è un’effettiva
necessità.
AZIONI
•
•
Un referente di branca RS raccoglie
le informazioni e le richieste da
parte delle branche EG e LC entro
settembre
La branca RS assegna i rover e le
scolte informandone poi il Consiglio
STRUMENTI
A CHI
COMPETE
A CHI SI
RIVOLGE
“Banca dati” R/S
e Carta del
Servizio
Zona R/S con
supervisione del
Rover/Scolte
consiglio tramite
referenti
(IABZ+comitato)
INDICATORI
DI VERIFICA
- numero gruppi
che accolgono la
proposta
- riscontro nelle
staff coinvolte (di
accoglienza e di
appartenenza)
Area Sviluppo
•
Tutti i ragazzi del
noviziato vivono un anno
intero di Noviziato anche
quando il gruppo di
appartenenza non lo
permette
(mancanza di capi o
numero di ragazzi basso)
I capi che fanno servizio
al di fuori del gruppo di
appartenenza, lo fanno
con un progetto che tiene
conto della necessità del
gruppo e del progetto del
Capo
+
Avere un Noviziato che
funzioni per tutti i gruppi
della zona
Gestire e organizzare la
mobilità dei capi nei
gruppi della zona
entro 1 ottobre
2010-2014
2010-2014
Creazione di una staff di zona che
abbia il compito di tenere un’ unica
linea guida per l’anno di noviziato
•
Formazione dei MdN in modo che
la staff possa essere “competente”
Alleghiamo mozione come approvata: “la
zona r/s tramite gli IABZ e i capi valuta a
giugno dell'anno precedente o a
settembre le staff di noviziato di zona in
base ai numeri dei ragazzi e alla
disponibilità dei capi: in questo modo si
crea il numero di staff necessario e
sufficiente; se questo non fosse possibile
la zona r/s si impegna a creare degli
eventi di zona riservati ai ragazzi del
noviziato in modo da fargli vivere almeno
in parte il momento della scoperta della
branca r/s; resta valido che in questo
caso è possibile costituire dei noviziati
comuni a più gruppi (ma non
necessariamente di zona). La
valutazione e la verifica si fanno ogni
anno.”
•
Il Consiglio si fa “garante” e
gestisce lo “scambio” dei capi.
Programma di
zona a settembre
che indichi quali
sono gli obiettivi
da raggiungere
con il Noviziato
Progetto per lo
“scambio” dei
capi che
comprenda il
progetto del capo
e della Co.Ca. in
difficoltà
Zona R/S con
Ai ragazzi e ai
supervisione del maestri dei
consiglio
Novizi
- soddisfazione dei
partecipanti
(ragazzi e MdN)
-raggiungimento
degli obiettivi
prefissati per l’anno
- numero di capi
disponibili alla
mobilita’
Consiglio e
Comunità Capi
interessate
Co.Ca.
- Creazione dei
progetti tra CoCa,
verificati in
consiglio
AMBITO
VISION - META
Comunicazione snella
con strumenti
informatici
Area relazioni e comunicazione
*
OBIETTIVO
PERIODO
Riuscire a fare “rete” con il
territorio;
Avere una comunicazione snella
ed efficace tra i capi;
2010-2011
Avere una banca dati sulle
risorse presenti in Zona
(Associative e non).
AZIONI
-Raccolta dati(questionario
rivolto ai capi e gruppi della
zona).
- Raccolta dei servizi
territoriali
- Creare un sito web,
- Rendere fruibile l'elaborato
in copia cartacea e/o digitale
(sito)
- Individuazione di referenti
che tengano i contatti con le
associazioni (capi delle
zona,ex-scout,masci).
-I singoli gruppi devono
crearsi un rapporto con i
genitori (mirato a conoscere
dubbi e aspettative).
-la zona fa sintesi sulle
elaborazioni delle Co.Ca.
Conoscenza della
proposta scout da
parte dei genitori ed
esterni.
Stima e fiducia
reciproca.
#
Zona uniforme nel rapporto
capi/genitori.
Avere strategie comunicative
condivise.
Conoscere le problematiche
/paure/aspettative dei genitori.
Essere presenti sul nostro
territorio ed essere conosciuti
non solo come manovalanza ma
per la nostra proposta educativa.
STRUMENTI
Banca dati,intesa
come elenco di
opportunità
(associazioni).
Sito web.
A CHI
COMPETE
Comitato
Referente per
Co.Ca.
Pattuglia
informatica
esterna alla
zona
A CHI SI INDICATORI
RIVOLGE DI VERIFICA
Tutti
Realizzazione
sito web e
relativo
aggiornamento
Aumento del
20% della
partecipazione
dei genitori agli
incontri proposti
Incontri/attività/qu
estionari
da fare con i
genitori
-di zona creare dialogo sulle
criticità nel parlare del metodo
ai genitori delle branche.
2010-2014
scrittura delle
linee guida
-la zona scrive linee guida per
la comunicazione con i
genitori.
- attività strutturate sul
territorio per promuovere lo
scouting
Creazione della
carta
entro primavera
2011 prima
bozza
suo utilizzo.
Consiglio
IABZ
Comitato
assemblee/zonali
Co.Ca.
Territorio
Genitori
realizzazione
delle attività sul
territorio
Coordinamento e
trasparenza nelle
scelte di servizio tra
gruppi
+
Interazione e
comunicazione tra
livelli associativi
Regole chiare per lo scambio di
capi in servizio che tiene conto
della durata e delle modalità
(da fare prima delle attività
Settembre)
Maggior passaggio di
informazioni e confronto tra le
branche ed il consiglio
2010-2011
2010-2014
Aumentare la conoscenza su
Più consapevoli della
tematiche sociali (accoglienza
società in cui operiamo diverse culture e religioni,famiglie 2011-2014
(servizio).
allargate e multifamiglie,
Handicap, non credenti.
“Carta del servizio” regole
comuni per rover e capi in
servizio in gruppi diversi
Partecipazione attiva
degli IABZ a consiglio
-Programmare incontri con
esperti/specialisti
- lavorare di branca per
approfondire il tema e
individuare soluzioni concrete
Carta dei servizi
(documento
comune alla
zona)
IABZ
Consiglio
3 incontri annuali
IABZ-consiglio
Consiglio
(inizio anno –
metà – fine anno) Iabz
Assemblee
zonali
(esperti)
Zonali unificate
Comitato
IABZ
Capi in
servizio e
rover
IABZ
Capi
Capi della
zona
Creazione Carta
dei Sevizi
Realizzazione
dei 3 incontri
annuali IABZconsiglio
Realizzazione
incontri