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2014
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CReSO
Graziano Vittone
Luca Nari
Giovedì 24 aprile 2014
AGGIORNAMENTO TECNICO N° 10
POMACEE
Melo
Ticchiolatura: fase di massima sensibilità
Oidio: presenza del patogeno
Carpocapsa: volo di prima generazione in corso
Cemiostoma: inizio ovideposizione
Afide lanigero: risalita dell’afide in chioma
Diradamento chimico: epoca per l’impiego di NAA – 6-BA
Butteratura amara: programmare l’inizio della profilassi
Pero
Ticchiolatura: vedi melo
Carpocapsa: vedi melo
DRUPACEE
Pesco
Cydia molesta: ovideposizione 1° GEN in corso
Fillobio: presenza occasionale in alcuni pescheti
Susino
Monilia: fase sensibile
Batteriosi da Xanthomonas spp: previste condizioni favorevoli al patogeno
Cydia funebrana: inizio ovideposizione (generazione svernante)
ACTINIDIA
Batteriosi dell’actinidia: fase molto sensibile
CReSO – Centro di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese
DIFESA DELLE POMACEE
MELO
Fase fenologica attuale
Ticchiolatura
L’attuale fase fenologica post fiorale risulta quella più sensibile agli attacchi
da ticchiolatura. La 3° infezione stagionale del fine settimana pasquale è
stata infatti una delle più gravi della stagione e il modello Rim pro ha
segnalato rischio Rim > 900 in tutte le zone monitorate ed è per questa
ragione che si è raccomandato l’esecuzione di un intervento di copertura
proprio nell’intervallo fra le 2 precipitazioni.
Strategia di difesa
Le previsioni meteo a breve – medio termine segnalano un nuovo
peggioramento per il fine settimana che si dovrebbe concretizzare con la
Fase I: allegagione
quarta infezione stagionale nella giornata di domenica 27 aprile. Le stesse
previsioni indicano che già nella giornata di venerdì potrebbero verificarsi dei primi rovesci confinati per lo più
nelle zone montane sottostanti l’arco alpino mentre la precipitazione di domenica pare essere probabile e più
consistente. Per quanto riguarda la strategia di difesa, considerato l’accrescimento fogliare e il rischio
presente, è necessario ripristinare la copertura entro la giornata di domenica con un prodotto ad azione
preventiva (tipo Delan: 1.05 kg/ha – Ohayo, Banjo ecc: 1.5 l/ha, altri).
Immagine Rim_pro: infezione del 19 - 21 aprile e proiezione per il fine settimana
Oidio
Nelle zone storicamente interessate da questo patogeno si osserva la presenza di getti colpiti. In questa prima
parte di stagione si sono verificate condizioni particolarmente favorevoli agli attacchi di oidio ed è quindi
necessario continuare con la difesa e nei casi più gravi procedere all’eliminazione dei germoglio colpiti. L’utilizzo
dello zolfo è vivamente consigliato in quanto oltre a contenere la diffusione dell’oidio svolge un’azione collaterale
nei confronti dell’eriofide.
Carpocapsa
Il modello matematico a ritardo variabile (Regione Piemonte) indica l’inizio del volo del lepidottero confermato
anche dalle prime catture nelle trappole a cairomone. Si consiglia pertanto di completare il posizionamento dei
dispenser della confusione sessuale mentre per eventuali trattamenti abbattenti (Coragen ecc) attendere le
indicazioni dei prossimi avvisi.
Ricamatori
In questa fase non sono richiesti trattamenti specifici nei confronti dei lepidotteri ricamatori. Come già indicato
nell’avviso precedente l’Argyrotaenia spp. non necessita d’interventi specifici in prima generazione in quanto
svolge questa generazione sulle colture erbacee confinanti, mentre Pandemis e Archips si trovano in uno stadio
già troppo avanzato ed eventuali trattamenti non sortirebbero più alcun effetto.
CReSO – Centro di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese
1
Cemiostoma
Il volo dell’insetto è in corso e si segnala la presenza delle prime uova
(vedi foto a lato). Come gli anni scorsi si sta procedendo all’esame
dello stadio di sviluppo delle uova che al momento non si trovano
nello stadio sensibile all’applicazione del neonicotinoide, pertanto,
attendere le prossime indicazioni.
Afide lanigero
In diversi meleti sono già evidenti colonie di questo afide in fase di risalita. Per il trattamento specifico con
thiametoxan (Actara) – Movento attendere la completa ascesa del rincote sulla chioma.
Eriofide
Negli appezzamenti in cui si sono osservate infestazioni nella passata stagione si consiglia di continuare con
l’applicazione di prodotti a base di zolfo; nei casi in cui si notasse la presenza si deve ricorrere all’abamectina
(Vertimec ecc) da usare solo in caso di necessità in quanto non selettivo sui fitoseidi.
Diradamento chimico
Sono in raggiungimento in tutte le zone diametri > a 10 mm utili all’impiego della 6-BA. Come indicato nel
precedente avviso questo p.a. esplica la sua migliore azione con temperature di 18 – 20 °C ed è quindi
necessario scegliere con attenzione il timing di utilizzo. Nelle zone più posticipate (Busca, Cuneo ecc), laddove il
diametro del centrale sia compreso tra 6 – 8 mm, è ancora possibile l’impiego di NAA (Nokad ecc: 25 ml/hl).
Butteratura amara
Dalla fase fenologica di allegagione, in particolare nei meleti a maggiore rischio, si consiglia di iniziare un ciclo
d’interventi con prodotti a base di calcio differenziando la strategia a seconda della varietà e dell’entità della
produzione presente: vedere tabella.
Tipi di prodotti impiegabili
CASI GRAVI: preferire prodotti di facile assorbibilità ad esempio quelli con chelati di calcio (non
miscelate i chelati con altri prodotti), acidi carbossilici o contenenti aminoacidi di origine vegetale, o come
per la Renetta, abbinandoli al Boro. Successivamente (da metà giugno in poi) si passerà all’utilizzo dei
tradizionali e più economici prodotti a base di Ca (Cloruro o Ossido di Ca), sino al periodo
immediatamente precedente la raccolta, sospendendo il ciclo solo nei periodi più caldi.
 CASI DI MEDIA GRAVITÀ: iniziare il ciclo di interventi riducendo il numero d’interventi rispetto ai casi gravi
utilizzando prodotti a base di Cloruro o Ossido di Ca.

Numero di interventi consigliati
Gruppo
varietali
Buona
produzione
Scarsa
produzione
Golden Delicious
3
5
Red Delicious
4
6
Braeburn
6
8
Renetta
6
8
PERO
Fase fenologica attuale
Ticchiolatura
Vedi melo.
Maculatura bruna
Vedi le indicazioni dell’avviso precedente.
Carpocapsa
Vedi melo.
Fase I: allegagione
CReSO – Centro di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese
2
DIFESA DELLE DRUPACEE
PESCO
Fase fenologica attuale
Monilia
Vedere quanto indicato nel precedente aggiornamento tecnico.
Cydia molesta
Il modello a ritardo variabile (Regione Piemonte) indica lo stadio di
ovideposizione (I GEN) in tutte le zone monitorate. Il volo dell’insetto è in
corso e si segnalano catture nelle trappole a feromoni. Esclusivamente
per gli appezzamenti a rischio nei quali o non si applica la confusione
oppure si è ritardato il posizionamento dei dispenser o nelle zone
storicamente più interessate dalla cydia laddove non si è intervenuti con
Fase I: frutto giovane
l’ovicida (Alsystin) consigliato nella scorsa settimana è possibile utilizzare
un ovolarvicida (Coragen, metossifenozide) oppure attendere all’inizio della prossima settimana per utilizzare un
larvicida (fosmet, clorpirifos ecc). Per ragioni di tipo residuale, per la scelta del prodotto da utilizzare far
riferimento ai tecnici delle diverse strutture commerciali.
Fillobio dei fruttiferi
In diversi pescheti si nota la presenza di questo coleottero che in alcuni casi porta a una riduzione significativa
della superficie fogliare e, generalmente sono più colpiti gli impianti allevamenti. L’eventuale utilizzo di un
larvicida (fosmet, clorpirifos ecc) contro la Cydia molesta svolgerà un altrettanto azione contenitiva di questo
insetto.
SUSINO
Fase fenologica attuale
Monilia
Data la fase fenologica sensibile e la previsione di pioggia è consigliabile
programmare un intervento fungicida contro la monilia (Bellis drupacee ecc)
nei prossimi giorni.
Batteriosi da Xanthomonas spp.
Il batterio in questione trova le condizioni favorevoli d’insediamento con
piovosità e umidità elevata. Negli appezzamenti storicamente interessati dal
patogeno è consigliabile mantenere la vegetazione coperta con prodotti
rameici che risultino selettivi per la vegetazione (per la scelta consultare il
Fase I: frutto giovane
proprio tecnico). L’applicazione dei prodotti rameici deve sempre
avvenire su pianta asciutta e si ricorda che sono possibili al max 4 trattamenti all’anno su vegetazione!
Cydia funebrana
Il modello matematico (Regione Piemonte) indica la presenza delle uova in tutte le zone comprese quelle più
posticipate (Caraglio ecc). Limitatamente agli appezzamenti più a rischio fuori confusione o con elevata
popolazione è possibile intervenire con un prodotto ad azione ovolarvicida quale il Coragen: 20 ml/hl.
ACTINIDIA
Fase fenologica attuale
Batteriosi dell’actinidia (Psa)
Le condizioni climatiche dello scorso settimana sono state particolarmente favorevoli al
patogeno e in campo sono state osservate le prime macule sulle giovani foglie e i primi
bottoni fiorali imbruniti. In queste situazioni valutare con il tecnico la strategia di difesa
più opportuna; si ricorda che in previsioni di nuove precipitazioni è necessario
mantenere un’adeguata protezione delle piante.
Foglie distese
CReSO – Centro di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese
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