Locandina - Liceo G.D. Romagnosi

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Transcript Locandina - Liceo G.D. Romagnosi

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna
Soprintendenza per i beni storici, artistici ed
etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
Associazione Allievi del
Liceo Classico Romagnosi
di Parma
25 novembre 2014 ore 10.30
Teatro Farnese
Donne mie
liberamente tratto da Lisistrata di Aristofane
rappresentazione a cura di
Franca Tragni Giovanna Bertani Gabriella Manelli
arrangiamento musicale a cura di Alice Bassi
Lo spettacolo sarà interpretato dal Teatro della Memoria, composto da ex allievi del
Liceo Classico G.D. Romagnosi di Parma
Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
L’Associazione allievi del Liceo classico G.D.Romagnosi con la collaborazione della
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e della Soprintendenza per i Beni
Storici, Artistici e Etnoantropologici per Parma e Piacenza
Presenta
Donne mie
Libera rielaborazione scenica del Teatro della Memoria dalla lettura di Lisistrata di
Aristofane a cura di Franca Tragni, Giovanna Bertani e Gabriella Manelli
In scena
Lisistrata: Elena Bacchini
Cleonice: Caterina Fava
Lampito: Arianna Ferretti
Mirrina: Noor Shihadeh
Cinesia: Tommaso Branchi
Commissario: Matteo Trombi
Araldo: Martino Parra
Voce: Marta Bertoni, Iulia Robe, Nicole Vacca
Coro donne: Arianna Adorni, Carla Costa, Sara Costa, Isotta Folloni, Anna Ghillani, Maja Ponzi,
Giulia Timis, Carolina Toso, Costanza Vitale, Sara Volpe.
Coro uomini: Mattia Biasotti ,Luca Bocchialini, Francesco Borrini, Umberto Canali, Francesco
Maria Froldi, Simone Defant, Tito Mora, Guido Roveri
Musiche a cura di Alice Bassi
Regia: Franca Tragni
Lisistrata, scioglitrice d’eserciti, convoca le sue compagne, accigliata e determinata pensa allo
scempio della guerra degli uomini. Corrono veloci le parole nella sua mente e, parlando a se stessa,
proclama al mondo: “Donna, domina padrona, ma padrona di che?
Del mio corpo così bello da essere oscuramente desiderato e temuto, oggetto di scambio da padre e
fratelli a marito e amante? Mi cerco: i miei pensieri prendono la forma concreta del gesto fondante,
il mio pane è intriso d’amore, quell’amore capace di nutrire la vita di tutti, nelle trame colorate della
mia tela tesso i destini di padri, figli e mariti. Nell’ombra della casa vedo più cose di quei ciechi là
fuori e …il mondo sarebbe diverso se io…; prenderebbero lineamenti più blandi le cose, se la Storia
non mi fosse negata. E allora? Esco allo scoperto, faccio arma del mio corpo e divento padrona,
padrona di che? Di me stessa, e disegno una realtà nuova e più colorata.”
Di Lisistrata forse questi pensieri, di ogni donna certo.