Il prof. Iaconianni è il nuovo preside del “Telesio”

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luppo della città. La prima è il
polo della cultura e della crea-
dromo comunale. Se son rose
fioriranno...
posto, per motivi aggiunti
all’istanza formalizzata in prece-
stabilisce che la commissione esa
minatrice ha sbagliato nella cor-
Il tribunale del lavoro ha dato ragione all’istanza del dicastero della Pubblica Istruzione
guire la sentenza. A questo punto
Piazza 15 Marzo formalizza un ri-
ricorso dell avvocato Lo Feudo
per motivi aggiunti.(d.m.)
I sindacati lasciano il tavolo regionale
Il prof. Iaconianni è il nuovo preside del “Telesio” Sanità, nulla di fatto
per gli oltre 400
lavoratori precari
Antonio Iaconianni sarà il nuovo dirigente del liceo classico
“Bernardino Telesio”. I giudici
del lavoro del tribunale cittadino (Giuseppina Bonofiglio presidente, Alessandro Vaccarella e
Maurizio Sacco a latere) hanno
scritto l’ultima parola sulla vertenza che durava ormai da più di
tre mesi e che vedeva contrapposti da una parte l’ex preside del
liceo, Rosa Barbieri, e dall’altra
il Miur (rappresentato dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Luigi Troccoli) e Antonio Iaconianni, assistito dall’avvocato Damiano Vivacqua.
Una disputa che per certi versi
ha avuto inizio a fine giugno,
mese in cui l’Ufficio scolastico
provinciale, solitamente, pubblica l’elenco delle sedi delle dirigenze scolastiche vacanti. E
Il liceo classico “Telesio”
proprio tra queste figurava il liceo classico “Telesio”. La sede si
era liberata per effetto del pensionamento, da parte del ministero della Pubblica istruzione,
della Barbieri.
Antonio Barbieri nella sua domanda di trasferimento include,
in quanto vacante, anche il liceo
“Telesio”. E a quella scuola in definitiva Iaconianni era stato destinato in data 13 luglio. Anche
se di fatto non gli fu possibile
prendere servizio, in quanto la
Barbieri fece ricorso (ex articolo
700) contro il pensionamento.
Ricorso, che venne reso pubblico il 23 luglio.
Risultato: il giudice monocratico reintegra alla dirigenza la
professoressa Rosa Barbieri. La
circostanza però è impugnata
dal ministero della pubblica
istruzione che produce un ulteriore reclamo al quale viene affiancato anche quello del professore Antonio Iaconianni che nel
frattempo era stato sospeso.
L’udienza viene fissata per il 23
agosto ma viene poi rinviata al
24 settembre, giorno in cui il collegio giudicante revoca il provvedimento del giudice monocratico e ammette alla vertenza
anche Antonio Iaconianno, che
per l’occasione è assistito
dall’avvocato Damiano Vivacqua. Il legale e il dirigente
dell’Ufficio scolastico provinciale hanno argomentato davanti
ai giudici l’intera vicenda. Si è
così arrivati alla sentenza che
pone l’ex preside del “Telesio in
pensione e rimette al suo posto
l’ingegnere Antonio Iaconianni.(e.o.)
«Più volte abbiamo segnalato dei problemi ma l’azienda fa orecchie da mercante»
La Uil-Trasporti sbotta contro i vertici Amaco
Un altro attacco del sindacato ai
vertici dell’Amaco. Stavolta arriva dalla Uil-Trasporti aziendale
che ha scritto al sindaco Mario
Occhiuto, al vice Katya Gentile e
al presidente della Commissione
trasporti a Palazzo dei Bruzi, Giovanni Quintieri, criticando l’operato del presidente Cribari e degli
altri suoi più stretti collaboratori.
«Intanto vogliamo evidenziare – si legge nella lettera – che per
il presidente, i consiglieri, i consulenti e i revisori dei conti,
l’Amaco spende circa 150mila
euro all’anno di stipendi, per un
Cda che si riunisce 4 o 5 volte
all’anno. Non discutiamo la pro-
fessionalità degli stessi – rimarca
la Uil – ma esaminando attentamente la gestione dell’ultimo periodo, ci accorgiamo che nessun
miracolo è stato compiuto dai nostri amministratori». Ed esplicita
le situazioni più importanti. «Nel
2004 sono stati acquistati 44 bus
a metano azzerando per anni gli
alti costi di manutenzione e rifornimento sostenuti per i vecchi autobus a gasolio; l’azienda, nel
frattempo, ha visto snaturare la
sua struttura organizzativa; ci sono stati 35 nuovi assunti che hanno sostituito altrettanti autisti
collocati in pensione; il personale
ausiliario è stato impropriamen-
te utilizzato sul carro attrezzi; il
contratto integrativo è fermo al
2005; abbiamo segnalato la sicurezza dei nostri conducenti durante le ore notturne, ma di contro l’azienda ha ridotto gli orari
dei graduati di servizio nelle stesse ore; chiesto un equo trattamento del personale inidoneo,
ma a quanto pare anche qui esistono figli e figliastri, abbiamo
più volte segnalato il caso
dell’evasione dei titoli di viaggio,
arrivata al 70%, ma ad oggi nessuna misura è stata adottata. Restando in tema di titoli di viaggio,
ci pare che esistano cittadini di
serie A e cittadini di serie B. Gli
utenti che viaggiano sulla circolare veloce pagano un euro per
l’intera giornata, la restante
utenza paga un euro ad ora. Perchè, per esempio, gli abitanti di
via Popilia o Donnici devono pagare il prezzo dell’abbonamento
il doppio di quelli di Castrolibero
e Rende?». Quindi la chiosa: «Da
più tempo i vertici dell’Amaco
non rispondono alle più elementari forme di concertazione sindacale. Prova ne è che in queste
ultime settimane i sindacati tutti
sono stati costretti a portare
l’azienda dinanzi all’Ufficio provinciale del lavoro per i tanti problemi interni».
Franco Rosito
Precari della sanità: nulla di fatto nell’incontro di ieri pomeriggio a Catanzaro negli uffici del
dipartimento salute della Regione Calabria. Sindacalisti delusi (la delegazione era formata
da rappresentanti di Cgil Fp di
Cosenza e Castrovillari, Cisl Fp,
Uil Fpl, Fials e Fsi) e pronti a
manifestare il 17 ottobre insieme ai lavoratori davanti all’assessorato regionale alla Salute.
Rimane dunque incerto il futuro di centinaia di lavoratori a
tempo determinato in servizio
presso l’Azienda ospedaliera
cosentina e l’Azienda sanitaria
provinciale. I posti a rischio in
tutta la regione sono un migliaio, ma la parte consistente è
proprio nella nostra provincia.
Oltre 400 persone con varie
qualifiche il prossimo 31 dicembre vedranno scadere i loro contratti. Una sessantina i camici
bianchi che prestano la loro
opera presso l’Azienda ospedaliera cosentina. Per alcuni addirittura il rapporto è cessato. In
questo mini-esercito di precari
non ci sono i 42 interinali in servizio tramite “Obiettivo Lavoro”
presso varie strutture dell’Asp
(la loro è un’altra storia) che oggi insieme a Cgil e Cisl manifesteranno a Reggio Calabria durante i lavori del consiglio regionale.
La delusione della delegazione sindacale è originata dal fatto che al tavolo della trattativa
non hanno preso posto i
sub-commissari alla sanità. Pezzi e D’Elia e il direttore generale
Orlando. A rappresentarli il dirigente Zito. La riunione è durata poco, dopo di che i sindacalisti si sono alzati e sono abbandonato la stanza. Non c’erano
interlocutori in grado di potere
dare risposte esaurienti e soprattutto nelle condizioni di
prendere impegni precisi nei
nostri confronti e nei confronti
dei lavoratori», spiega il segretario generale della Cgil Fp cosentina, Franca Sciolino. Addirittura, fa sapere la Sciolino, rischiano nuovamente qualcosa
pure i circa 250 stabilizzati
dell’Asp cosentina beneficiari
della delibera 777 dell’allora direttore generale Petramala. Un
capitolo che sembrava essere
stato chiuso definitivamente. Il
braccio di ferro perciò prosegue
e l’esito appare sempre più incerto.
Passando alla sanità privata
si torna a parlare della vertenza
dei 180 lavoratori della clinica
“Madonna della Catena”. Non
prendono lo stipendio da 8 mesi
ma prestano ugualmente la loro
opera nella speranza che la situazione si sblocchi. Oggi si terrà un incontro tra i sindacati, il
liquidatore Cribari e l’imprenditore Crispino che intende acquisire la casa di cura di Laurignano (tutto dipende dall’assegnazione definitiva dei posti letto
da parte della Regione) mentre
domani pomeriggio verrà attuato un sit-in a Catanzaro davanti al dipartimento salute.
L’avvocato Lorenzo Catizone
LE PRIMARIE
Costituito
in città
un comitato
pro Vendola
Boom di iscrizioni per il comitato cittadino #Oppure Vendola nato a sostegno della
candidatura del presidente
della Regione Puglia, in corsa
per le primarie per la scelta del
candidato premier del centrosinistra. «In meno di 24 ore – è
scritto in una nota – oltre 100
le adesioni registrate nell’apposita pagina creata sul social
network Fb (per maggiori info
vedi
https://www.facebook.com/ComitatoOppureVendolaCosenza). Al comitato hanno aderito esponenti
del mondo della cultura,
dell’associazionismo, dei movimenti, oltre a tanti militanti
di Sel. L’identità culturale della città di Telesio ha fatto sì
che tra le prime a rispondere
all’appello siano state le personalità legate al mondo della
cultura, della ricerca e
dell’università. Tra questi l’artista Shawnette Poe; l’architetta Raffaella Caruso, legata
al mondo dell’associazionismo femminile; Nunzio Scalercio, storico webmastro cosentino o Mary Garret (Maria
Francesca Garritano), ètoile
cosentina del Teatro “La Scala” di Milano, autrice del libro-denuncia “La verità, vi
prego, sulla danza!”; ma anche Donatella Loprieno, brillante – conclude la nota ricercatrice dell’UniCal, esperta in
diritto dei migranti, o esperienze collettive come Filorosso, unitamente a singoli esponenti di Radio Ciroma».