Produzione Culturale Comunicato ripartizione

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Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 5 febbraio 2015 SLC CGIL Produzione Culturale Sedi Territoriali Oggetto: riunione Consulta Spettacolo. Si è riunita oggi la Consulta per lo Spettacolo presso il MIBACT per la ripartizione del FUS 2015. Il Ministro ha mantenuto lo stesso stanziamento del 2014 (euro 406.229.000,00), ma ha proposto una modifica della ripartizione, penalizzando la quota per le Fondazioni Lirico‐Sinfoniche , per le attività circensi e spettacoli viaggianti, riducendo di poco quella per le attività cinematografiche. Quest’ultime beneficiano del tax credit, mentre per le Fondazioni LS il Ministero ha ritenuto che la norma inserita nella legge di stabilità, che permette di accedere all’Art Bonus per gli investimenti per le Fondazioni LS ed i teatri di tradizione, permettesse di bilanciare la diminuzione delle entrate del FUS. Di questa ripartizione beneficia di poco il settore della danza. Pur esprimendo apprezzamento per il mantenimento dello stanziamento complessivo, ci siamo astenuti al voto finale, perché rimane il problema dell’inadeguatezza dello stanziamento FUS, che non copre le esigenze dello spettacolo, ma anche perché lo stanziamento previsto per le Fondazioni LS, ridotto, se sommato alle disposizioni di legge che prevedono lo stanziamento del 5% alle realtà più virtuose, rischia di non risolvere definitivamente il problema dell’indebitamento. La possibilità che i privati investano a fronte della possibilità di abbattimento del 65% dell’importo investito (credito d’imposta) è sicuramente un fatto positivo, ma pensare che questo possa nell’immediato risolvere i problemi atavici delle Fondazioni è quantomeno incerto; soprattutto è complicato immaginare che possa interessare tutte le Fondazioni, con quantità sufficienti a recuperare la differenza del mancato funzionamento FUS. Peraltro non si tiene conto dei problemi che si possono evidenziare rispetto ala riduzione dei finanziamenti delle istituzioni locali, pesantemente interessate dai tagli del finanziamento pubblico per i settori di competenza (trasporto, sanità, ecc.). Abbiamo anche sottolineato che il Ministero non ha ritenuto di convocarci in fase di scrittura del recente Decreto Prosa e che questo è grave perché noi rappresentiamo lavoratori dipendenti e professionisti dello spettacolo, che stanno vivendo situazioni molto difficili , che potranno aggravarsi rispetto alle ricadute del Decreto. Il Ministro ha affermato che sono in fase di iscrizione le norme sullo spettacolo, in una ridefinizione primaria. Ci auguriamo che, come ha affermato lo stesso Ministro, le Organizzazioni Sindacali abbiamo la possibilità di esprimere in fase di riscrittura le proprie osservazioni, perché è vero che da sempre ci auguriamo una norma che sappia inquadrare complessivamente lo spettacolo, ma è altrettanto vero che noi riteniamo importante la distribuzione delle realtà di produzione culturale sull’intero territorio nazionale, ed ovviamente abbiamo un occhio di riguardo rispetto all’occupazione, che determina la qualità che tutti riconoscono al nostro sistema di produzione culturale. SLC CGIL Nazionale Il Segretario Nazionale Area Produzione dei Contenuti Culturali Emanuela Bizi SLC-CGIL Nazionale
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