Arcese conferma gli esuberi Oggi l`incontro al

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- giovedì 19 febbraio 2015 -
T R E N T I N O - Pagina: 34 -
Arcese conferma gli esuberi
Oggi l’incontro al Ministero
Ieri l’incontro coi sindacati, l’azienda ha ridotto a circa 40 i licenziamenti attraverso ricollocazioni
nelle varie sedi. I Cobas si oppongono al piano, Montani (Cgil): «Se salta la firma, addio garanzie»
di Giuliano Lott
◗ ROVERETO
Arcese non recede dalle proprie posizioni e conferma la
volontà di avviare la pratica
per mettere in mobilità 61 dipendenti, cioè una dozzina
meno dei 73 annunciati. Dodici rimarrebbero come autisti, 5 ricollocati in Italia e altri
sette sulla sede tedesca di Arecese Kech. All’incontro di ieri
mattina si è prsentato anche
il sindaco Andrea Miorandi,
che è stato però allontanato
dal direttore del personale di
Arcese.
Secondo il piano prospettato dall’azienda nell’incontro
di ieri con i sindacati, dei 61
esuberi 12 andrebbero su sede Bologna, sei o sette ricollocati nei magazzini e nelle portinerie delle altre sedi italiane, e a questo punto gli esuberi totali sarebbero una quarantina ripartiti sulle tre sedi
di Rovereto, Corbetta (Lombardia) e Rivalta (Piemonte).
In tutto la sede di Rovereto
perderebbe una ventina di
autisti. Al momento non c’è
accordo su questo piano, che
La sede roveretana di Arcese: per l’azienda, dovrebbe perdere una ventina di autisti
prevede la ricollocazione volontaria e per chi la rifiuta un
incentivo all’esodo di 12 mila
euro. Un pacchetto di garanzie che, se oggi dovesse saltare l’accordo al Ministero del
lavoro a Roma, salterebbero,
come osserva Stefano Montani (Cgil), presente all’incon-
tro di ieri con Francesca Vespa (Uil), Giovanni Giorlando
(Cisl) e i delegati della Rsu dei
Cobas, che invece contestano
la bozza d’accordo e intendono riaprire la trattativa sugli
esuberi. «Dopo il verbale di
mancato accordo del 28 gennaio sottoscritto da Filt Cgil,
Documento generato da Walter Alotti il 19/02/2015 alle 07:28:14
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Fit Cisl, Uil trasporti e dalla
rsu di Arcese, oggi al Ministero ci sarà l'ultimo atto che
porterà alla messa in mobilità
di buona arte dei lavoratori
dell'azienda di trasporti. A Rovereto è emersa la volontà di
trovare un accordo che tuteli,
almeno in parte, i lavoratori
ritenuti in esubero. I numeri
di coloro che saranno collocati in mobilità sono scesi nel
corso della trattativa da 73 a
60. Per una parte dei lavoratori in esubero - si tratta di circa
20 persone - è prevista la ricollocazione, per alcuni all'interno del gruppo e per altri
fuori provincia. In ogni caso
la ricollocazione avverrà
esclusivamente su base volontaria. Per tutti coloro che,
purtroppo, saranno collocati
in mobilità, verrà riconosciuto un incentivo all'esodo per
cercare, almeno in parte, di limitare l'impatto della perdita
del lavoro. L'alternativa all'intesa è la conferma del verbale
di mancato accordo sottoscritto il 28 gennaio scorso. In
questo caso Arcese procederebbe comunque ai licenziamenti, senza obbligo di ricollocazione e senza alcun riconoscimento di incentivo
all'esodo». La vicenda è seguita dal sindaco Miorandi, che
si è detto molto preoccupato
per la sorte delle famiglie dei
lavoratori che perderanno il
posto di lavoro.
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- giovedì 19 febbraio 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 10
Arcese, gli esuberi sono sessanta
«C’è l’intesa, altri venti in salvo»
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TRENTO Gli esuberi in Arcese sono in tutto 60, spalmati in tre
centri, per cui su Rovereto l’impatto dovrebbe essere di circa
20 persone in uscita. Oggi l’incontro al ministero potrebbe
consentire di abbassare questa
quota a 40, sempre che venga
raggiunto l’accordo fra azienda
di autotrasporti e sindacati. Il
problema è che i Cobas non intendono sottoscrivere l’intesa,
facendo scattare il «mancato accordo». «Hanno sempre detto
che senza accordo non ci saranno licenziamenti e i dipendenti
ci hanno creduto — dice amareggiato Stefano Montani della
Filt Cgil —. Peccato che non è
vero. Senza l’accordo non ci sarà
nemmeno la possibilità di ricollocazione volontaria di 20 addetti e l’incentivo all’esodo». La
multinazionale dell’autotrasporto ha 4.000 dipendenti nel
mondo, con 70 piattaforme in 12
Paesi.
«Dopo il verbale di mancato
accordo del 28 gennaio 2015 sottoscritto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil
trasporti e dalla rsu della società
Arcese — approfondisce Montani — oggi al ministero del Lavoro vi sarà l’ultimo atto che
porterà alla messa in mobilità di
buona arte dei lavoratori dell’azienda di trasporti. La riunione di Roma è stata preceduta
oggi da un incontro, nella sede
di Arcese a Rovereto, tra organizzazioni sindacali ed azienda».
«A Rovereto è emersa la volontà di trovare un accordo che
tuteli, almeno in parte, i lavoratori ritenuti in esubero. I numeri
di coloro che saranno collocati
in mobilità sono scesi nel corso
della trattativa da 73 a 60 unità
tra le sedi di Corbetta (Milano),
Rivalta (Torino) e Rovereto».
«Per una parte dei lavoratori
in esubero — si tratta di circa 20
persone, spiega il sindacalista
— è prevista la ricollocazione,
per alcuni all’interno del gruppo e per altri fuori provincia. In
ogni caso la ricollocazione avverrà esclusivamente su base
volontaria». La ricollocazione
all’interno del gruppo potrebbe
coinvolgere una sede in Germania, un’opzione per una decina
di persone. Per quanto riguarda
le altre dieci Arcese si sta adoperando perché un’azienda di Bologna li possa assorbire. Ovvio
che si tratta di spostamenti importanti e per questo vengono
proposti solo su base volontaria.
«Per tutti coloro che, purtroppo, saranno collocati in
mobilità, verrà riconosciuto un
incentivo all’esodo per cercare,
almeno in parte, di limitare
l’impatto della perdita del lavoro — prosegue il sindacalista
della Filt Cgil —. L’alternativa all’intesa è la conferma del verbale di mancato accordo sottoscritto il 28 gennaio scorso. In
questo caso Arcese procederebbe comunque ai licenziamenti,
senza obbligo di ricollocazione
e senza alcun riconoscimento di
incentivo all’esodo».
E. Orf.
Documento generato da Walter Alotti il 19/02/2015 alle 07:39:25
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