Triduo Pasquale - guida liturgica

Download Report

Transcript Triduo Pasquale - guida liturgica

BREVE COMMENTO ALLE CELEBRAZIONI DEL TRIDUO PASQUALE
G
I
O
V
E
D
I’
S
A
N
T
O
La Celebrazione del Giovedì Santo
fa memoria dell’Ultima Cena in cui
il Signore Gesù offrì a Dio Padre il suo Corpo e il suo Sangue, amando
sino alla fine i suoi che erano nel mondo. L’attenzione è rivolta quindi
all’istituzione dell’Eucaristia
tanto che la celebrazione di questa sera
si prolungherà con l’adorazione
al Santissimo sacramento presso
l’altare della reposizione. In questo inizio del Triduo Pasquale si fa
memoria anche all’istituzione dell’Ordine Sacerdotale e
del comando
del Signore sulla carità fraterna.
All’inizio della Celebrazione, al canto d’ingresso, verranno portati
all’altare gli oli santi, benedetti questa mattina dal nostro Arcivescovo
Luigi in Cattedrale durante la Messa del Crisma, e i crocifissi che saranno consegnati al termine della liturgia ai bambini che si preparano
alla Prima Comunione.
La processione di reposizione dell’Eucaristia
Terminata l’orazione dopo la Comunione, si forma la processione che, attraverso la chiesa, accompagna il Santissimo Sacramento al luogo della reposizione. Lo scopo della processione è quello di suscitare nell’assemblea liturgica
del Giovedì Santo una singolare adorazione del Santissimo Sacramento nel
ricordo della sera in cui venne istituito.
La Chiesa ripone il Sacramento per poter comunicare i fedeli nella celebrazione della Passione e morte del Signore.
Non è da escludere un altro significato della processione della reposizione,
tolto dai Vangeli: l’uscita del Signore con i suoi apostoli verso il monte degli
ulivi. Infatti “dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Uli-
vi” (mt26,30). Così la Chiesa, dopo aver celebrato il mistero del Cenacolo,
esce col suo Signore per celebrare il mistero dell’agonia nell’orto.
“Popolo mio, che male ti ho fatto? In che ti ho provocato?
Dammi risposta”
Il
Venerdì
Santo
la Chiesa,
(Dalla liturgia del Venerdì Santo)
per
antichissima
tradizione,
non
celebra
l’Eucaristia: essa intende invece celebrare l’assenza del Signore e il suo sacrificio cruento della croce come storicamente si è realizzato una volta per sempre. In questo primo giorno del triduo pasquale siamo convocati per la solenne
celebrazione della Passione e morte del Signore che inizia con la prostrazione
in silenzio.
La celebrazione è composta di tre parti: la proclamazione della Parola di Dio
a cui segue la preghiera universale più completa e più solenne di tutto l’anno
liturgico, l’adorazione del crocifisso e la Comunione con il Pane eucaristico
consacrato il Giovedì Santo.
veglia
pasquale
nella
notte
santa
Benvenuti al terzo giorno del Triduo: la Veglia Pasquale nella notte santa. Celebriamo in questa santissima notte l’Evento centrale della storia: Cristo vince la
morte, la sua morte e la nostra morte. Grazie a questa notte santa noi siamo
figli di Dio, partecipi della divina immortalità.
La veglia ha inizio all’esterno della chiesa (per questo siamo invitati ad uscire)
con la preghiera della benedizione del fuoco e la preparazione del cero. Alla luce nuova del cero pasquale, simbolo di Cristo,
ascolteremo il gioioso annuncio
della Pasqua, quindi rivivremo, nell’ascolto della Parola di Dio, la storia della
salvezza. Rinnoveremo poi
le promesse battesimali. Culmine della Veglia pa-
squale sarà la celebrazione Eucaristica, vertice di tutto il cammino quaresimale.
Disponiamoci a partecipare con tutto l’impegno e la gioia del cuore a questa Veglia,la più solenne di tutto l’anno liturgico, la celebrazione della Risurrezione.
( a cura di Maria Raffaelli)