Adi Welfare - Fim Cisl Vicenza

Download Report

Transcript Adi Welfare - Fim Cisl Vicenza

ADI SPA DI THIENE
FIRMATO L’ACCORDO SUL WELFARE INTEGRATIVO
“La famiglia ADI dà valore ai vostri figli”
Con questo slogan, il 2 aprile 2015 è stato presentato ufficialmente l'accordo di intesa tra RSU, FIM CISL
Vicenza e direzione aziendale di ADI spa di Thiene, leader nel settore della produzione di utensili
diamantati, rappresentata dalla proprietà Sig.ra Carla Ricciolini.
Per tutto il 2015, infatti, l'azienda ha avviato un progetto per l'erogazione di somme a sostegno
dell'istruzione e della frequenza di asili nido, destinate a tutti i lavoratori con figli, che fanno parte dei 129
dipendenti dell'azienda metalmeccanica.
L'accordo ha permesso di affrontare e consolidare il tema di welfare integrativo, che giunge oggi quale
premessa alla costituzione di un futuro premio di risultato, per il quale la FIM CISL vicentina ha aperto un
periodo di contrattazione con l'azienda.
ADI spa, da sempre sensibile ai temi dell'assistenza sociale e dell'educazione, ha inteso creare uno
strumento che offre supporto economico ai dipendenti che sostengono spese di istruzione a favore dei figli.
Il progetto prevede tre tipologie di interventi:
1) Contributo per la frequenza di asili nido = 150 € al mese
2) Sussidi per fini di studio presso scuole elementari, medie e superiori = 50 € al mese
3) Borsa di studio con merito scolastico = 200 €/anno alle elementari; 400 €/anno alle medie; 600
€/anno alle superiori;
Un obiettivo raggiunto grazie alla sensibilità dell'azienda, con uno strumento che si distingue per eccellenza
in questo periodo storico che ha investito negativamente il settore manifatturiero nel territorio.
Un particolare ringraziamento va agli RSU FIM CISL, Massimo Venzo, Giuliano Ballardin e Stefano
Marzarotto per l'assiduità e per aver creduto nel progetto portandolo a compimento.
Davide Passuello, operatore territoriale della FIM CISL di Vicenza che segue l'azienda ha commentato così
l’accordo raggiunto: “nell'immaginario comune si è indotti a pensare che solo gli aumenti dello stipendio o i
premi collettivi siano oggetto di soddisfazione per i lavoratori, in quanto salario spendibile. Considero invece
che, un sostegno di questa portata, appartiene a quel genere di buone pratiche che si prendono cura non
solo della busta paga del lavoratore ma di un ambito più prezioso, la famiglia e la sua cura. Ci auguriamo
che un esempio come questo possa essere emulato da tanti altri imprenditori”.
www.fimcislvicenza.it