Tra Noi - Comunità cristiana di Pianezze San Lorenzo

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Transcript Tra Noi - Comunità cristiana di Pianezze San Lorenzo

Ricordiamo i nostri cari Defunti
Lunedì 13 Aprile Messa ore 19.00
Def. Giselda Perozzo ved. Nichele (7°)
in Cimitero
Martedì 14 Aprile:
S.MESSA ORE 15.00
in Cimitero
MERCOLEDÌ 15 APRILE: S.MESSA ORE 15.00
Def. Rizzo Marco
in Cimitero
GIOVEDÌ 16 APRILE: S.MESSA ore 15.00
in Cimitero
2^ DOMENICA DI PASQUA O
DELLA DIVINA MISERICORDIA
ANNO B
DOMENICA 12 APRILE 2015
VENERDÌ 17 APRILE: S.MESSA ore 15.00
in Cimitero
SABATO 18 APRILE: S. Messa ore 19.00
DOMENICA 19 APRILE: SS. Messe ore 8.00 - 10.00
Def. P. ELIO ANSELMO BARON TOALDO (7°)
Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi
Lunedì 13 Aprile: ore 20.30 convocazione del Consiglio Pastorale
Martedì 14 Aprile: ore 20.30 incontro genitori 1^ elementare
Giovedì 16 Aprile: ore 9.00 incontro della Fraternità Francescana in
Parrocchia
E’ TORNATAALLA CASA DEL PADRE
Giselda Perozzo ved. Nichele
Ci uniamo al dolore della famiglia e porgiamo le nostre
più sentite condoglianze. Invochiamo il Signore
perchè dia consolazione e speranza. Per la cara
defunta assicuriamo la nostra comune preghiera in
suo suffragio.
FIOCCO AZZURRO E’ nato Tobia
di Andrea Rossi e Stefania Lunardi
Partecipiamo con gioia a questo felice evento, ci congratuliamo con i neo genitori.
Diamo il benvenuto a Tobia con il festoso suono delle nostre Campane.
Giovanni 20,19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo
dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse
loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono
al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato
me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A
coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non
saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando
venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse
loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno
dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo» (...).
II Domenica di Pasqua Divina Misericordia - Anno B
E’TORNATO ALLA CASA DEL PADRE
Alle ore 21,30 di mercoledì 1 aprile, nella
comunità “Divina Provvidenza” di Alba, è tornato
alla casa del Padre il nostro fratello sacerdote
P. ELIO ANSELMO BARON TOALDO
QUELLE FERITE DI GESÙ
SONO L'ALFABETO
DELL'AMORE
Vangelo
Commento: Ermes Ronchi
82 anni di età, 58 di vita paolina, 56 di professione
e 53 di sacerdozio. Don Elio nacque a Molvena
Parrocchia di Piannezze (Vicenza) il 4 aprile 1932.
Entrò in Congregazione a Roma il 20 agosto 1956.
Compiuto il noviziato ad Albano Laziale (19571958), emise la prima professione religiosa l’8
settembre 1958 e, al termine degli studi teologici a
Roma, emise la professione perpetua il 23 febbraio
1961 e fu quindi ordinato sacerdote da mons. Ettore
Cunial il 2 luglio 1961.
Non trascorse molto tempo dall’ordinazione che don Elio fu inviato come missionario in
Brasile, dove giunse nel 1962, per rimanervi fino al 1984, anno del suo rientro in Italia.
In Brasile fu nella comunità di São Paulo, Cidade Paulina (1962-1972), dove si dedicò
all’insegnamento di materie letterarie, e quindi a Caxias do Sul (1972-1984), dove ebbe
l’incarico della parrocchia di San Ciro, ministero a cui si dedicò con passione. Profuse in
modo particolare le energie per la costruzione di una grande e bella chiesa parrocchiale.
Ringraziamo il Signore per i doni che P. Elio ha distribuito cone Sacerdote, Missionario e
Religioso.Il Signore lo ricompensi per il bene che ha fatto.
GIUBILEI SACERDOTALI
In questa pasqua, in Cattedrale, durante il ricordo degli anniversari sacerdotali sono stati
ricordati due nostri paesani sacerdoti che hanno celebrato 60 anni di
sacerdozio:
Mons. Domenico Pasuello,
benemerito per il suo entusiastico lavoro a favore dei giovani e per
tanti anni direttore di Villa di S. Carlo di Castabissara. D.Domenico,
ancora in discreta salute, con la mente lucida all’età di 95 vive presso
la residenza per preti anziani a
S. Rocco a Vicenza.
D.Vittorino Farina di 84 anni d’età ma molto autonomo e in salute,
lui si definisce “ Libero professionista”. Vive presso la parrocchia di
Piane di Schio dove presta la sua opera sacerdotale. Ringraziamo
assieme il Signore per il dono del sacerdozio e preghiamo perché
Dio conceda loro lunga vita e salute.
Domenica 19 Aprile alle ore 16.00, Presso la sala Bakhita per i
Ragazzi delle medie e di 1^ e 2^ Superiore c’é un invito per la
visione di un importante Film“ Terra Ferma” di Emanuele
Crialise a cui seguirà un dibattito. Non mancate !!!
I discepoli erano chiusi in casa per paura dei Giudei. La
paura è la paralisi della vita. Ciò che apre il futuro e fa
ripartire la vita sono invece gli incontri. Gesù lo sa bene.
I suoi sono scappati tutti, l'hanno abbandonato: che cosa di
meno affidabile di quel gruppetto allo sbando? E tuttavia
Gesù viene.
È una comunità dove non si può stare bene, porte e finestre
sbarrate, dove manca l'aria e si respira dolore. Una comunità
chiusa, ripiegata su se stessa, che non si apre, che si sta
ammalando. E tuttavia Gesù viene.
E non al di sopra, non a distanza, ma “viene e sta in mezzo a
loro”. Non nell'io, non nel tu soltanto, lo Spirito abita nel
cuore delle relazioni, è come il terzo tra i due, collante delle
vite.
Viene e sta in mezzo. Lui, il maestro dei maestri, ci insegna
a gestire l'imperfezione delle vite. Il suo metodo non consiste
nel riproporre l'ideale perfetto, nel sottolineare la nostra distanza dal progetto, ma nell'avviare
processi: a chi sente i morsi della paura, porta in dono la pace; a chi non crede, offre
un'altra occasione: guarda tocca metti il dito; a chi non ha accolto il soffio del vento dello
Spirito, lui spalanca orizzonti.
Il suo metodo umanissimo, che conforta la vita, sta nell'iniziare percorsi, nell'indicare il
primo passo, perché un primo passo è possibile sempre, per tutti, da qualsiasi situazione.
Il gruppo degli apostoli aveva tentato di coinvolgere Tommaso: abbiamo visto il Signore.
Ma lui, che era il più libero di tutti, lui che aveva il coraggio di entrare e uscire da quella
casa, non ci sta: io non mi accontento di parole. Se lui è vivo, come fate ad essere ancora
qui rinchiusi, invece di uscire nel sole del mondo? Se lui è vivo, la nostra vita cambia!
Ed ecco Gesù che entra, sta in mezzo, e dice: Pace a voi. Non un augurio, non una promessa,
è molto di più, una affermazione: la pace è con voi, è qui, è iniziata; non è merito, è dono.
Poi si rivolge a Tommaso: Metti qui il tuo dito. Gesù aveva educato Tommaso alla libertà
interiore, a dissentire, l'aveva fatto coraggioso e grande in umanità. Per farlo ancora più
grande, gli fa un piccolo rimprovero, ma dolcemente, come si fa con gli amici: non essere
incredulo... Rispetta i suoi tempi, e invece di imporsi, si propone: Metti, guarda, tocca.
La risurrezione non ha richiuso i fori dei chiodi, non ha rimarginato le labbra delle ferite.
Perché la morte di croce non è un semplice incidente da superare: quelle ferite sono la
gloria di Dio, il punto più alto dell'amore, la grande bellezza della storia. Su quel corpo
l'amore ha scritto il suo racconto con l'alfabeto delle ferite, le uniche che non ingannano.
Indelebili ormai come l'amore stesso.
(Letture: Atti 4,32-35; Salmo 117; 1 Giovanni 5,1-6; Giovanni 20,19-31)