gazzetta del sud 15.04.2015

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Transcript gazzetta del sud 15.04.2015

Ogni mattina
in mille comuni
con le notizie
dell’ultima ora
www.gazzettadelsud.it
Anno 64 N° 103
Mercoledì 15 Aprile 2015
Euro 1,20
MESSINA - SICILIA
Messina La visita della Commissione parlamentare tra la città e la provincia
Migranti
Rifiuti, «criticità» sul territorio
Altri 400 morti
al largo
della Libia!
Le audizioni tenute ieri dalla Commissione parlamentare in Prefettura
Cronache 4Pag. 31
Sbarchi e tragedie senza fine
4Pag. 19
La verità sugli armeni non piace ad Ankara
Messina Un nostro cronista, che aveva in tasca una pistola giocattolo “modificata”, ha superato le misure di sicurezza
Erdogan, “monito”
a Papa Francesco!
Ue e Turchia più lontane
Noi, in Tribunale... armati
A Napoli «controlli lenti», proteste. Funerali di Stato a Milano per le vittime della strage
MESSINA
28 novembre 2014. Francesco con il presidente turco Erdogan ad Ankara
Oggi l’Europarlamento
formalizzerà al “sultano”
il suo grave disappunto
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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L: 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
ANKARA
La Turchia non accenna ad abbassare il livello della polemica dopo le parole di domenica
di Papa Francesco sul genocidio degli armeni e ieri è sceso
in campo con toni duri anche il
presidente Recep Tayyip Erdogan, che quasi minacciosamente ha “avvertito” il Pontefice di non ripetere il suo «errore». La Turchia è sempre più
isolata in Europa: «grave il disappunto», e oggi arriverà dal
Parlamento europeo la richiesta che la Turchia faccia finalmente i conti con il passato.
Il “sultano” di Ankara lunedì scorso aveva lasciato parlare, già con toni aggressivi, i
suoi ministri e il Gran Mufti
Mehmet Gormez. Ieri è intervenuto personalmente nella
crisi diplomatica scoppiata
con il Vaticano con il richiamo
dell’ambasciatore presso la
Santa Sede: «Avverto il Papa
di non ripetere questo errore,
e lo condanno», ha tuonato.
Nella questione è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu Ban ki Moon che
attraverso un portavoce ha
fatto sapere di considerare il
massacro degli armeni un «crimine atroce». La memoria e la
costante cooperazione tra gli
armeni e i turchi «mirata a stabilire la realtà dei fatti dovrebbe rafforzare la nostra comune
determinazione a prevenire la
reiterazione in futuro di simili
atroci crimini», ha aggiunto.
La crisi con il Vaticano, prevede la stampa turca, non dovrebbe essere breve. È «funzionale agli interessi del partito islamico Akp del presidente
in vista delle cruciali elezioni
politiche di giugno in quanto
richiama e ricompatta un elettorato nazionalista che veniva
dato in allontanamento». Pertanto, secondo alcuni quotidiani, l’ambasciatore presso la
Santa Sede potrebbe non tornare a Roma prima del voto
del 7 giugno. E neppure sono
escluse nuove misure, come la
sospensione della cooperazione culturale. 4Pag. 6
Le violenze a Genova 2001
Il poliziotto “recidivo” della Diaz
4Pag. 4
Ore 10.50 di ieri. Un cronista della
“Gazzetta del Sud”entra a Palazzo
di giustizia come un normale cittadino. In tasca ha una pistola giocattolo: le viti di plastica sono state
sostituite da altrettante viti metalliche; inoltre è stata apposta un’ulteriore piccola placca di ferro in
modo che l’arma non possa “sfuggire”in alcun modo al metal detector. Quando il cronista passa sotto
il “rilevatore”, i sensori fanno il loro dovere. Il suono è il solito, come
quello – implacabile e fastidioso –
che odiamo negli aeroporti ma che
(almeno un po’...) ci tutela. Il cronista si giustifica con gli addetti alla sicurezza: «Forse i bottoni del
giubbotto...», dice, e mostra come
effettivamente siano metallici.
Viene lasciato passare. Con la nostra inoffensiva pistola giocattolo
“modificata”. Un giretto per le aule
– non trascurando la Corte d’Appello, la Corte d’Assise, la sezione
civile –, infine in sala stampa per
immortalare, su uno sfondo riconoscibile, la “pistola”.
Falle nella sicurezza, quindi,
pure a Messina. Mentre a Napoli
gli avvocati protestano per i controlli troppo... diligenti: lunghe
file per entrare al Tribunale.
Oggi a Milano esequie di Stato,
per la strage del 9 aprile, presente
Sala stampa del Palazzo di giustizia. Niente paura: è la pistola giocattolo di un cronista. Nella foto piccola il metal detector
Mattarella. 4Pagg. 4 e 25
Corte di Strasburgo Il concorso esterno in associazione mafiosa doveva ancora diventare un reato
«Contrada non andava condannato»
L’ex numero due
del Sisde:
«Una vita distrutta»
STRASBURGO
Dopo 23 anni di vicissitudini
(10 in carcere) e quella che lo
stesso Bruno Contrada definisce «una vita distrutta», la Corte
di Strasburgo sancisce che l’ex
uomo del Sisde, oggi 83enne,
non doveva essere condannato
per concorso esterno in associazione di stampo mafioso e gli riconosce un risarcimento di
10mila euro per danni morali.
La strage dell’84
Champions League
Rapido 904
assolto Riina
Juve, con il Monaco
vittoria su rigore
4Pag. 18
4Pag. 12
Una decisione presa non perché
è stato accertato che il condannato non ha commesso alcun illecito (la Corte europea dei diritti umani non si pronuncia
mai sulla colpevolezza degli imputati). Ma perché quando
Contrada ha fatto quanto gli è
stato imputato, il reato di concorso esterno in associazione
mafiosa, di fatto, non esisteva.
Su questo i sette giudici della
Corte chiamati a esaminare il caso non hanno avuto alcun dubbio: sentenza unanime. Ora il governo italiano ha tre mesi di tempo per impugnarla. 4 Pag. 18
Sopralluogo. Il ministro Graziano Delrio
Sulla Pa-Ct
Delrio: il viadotto
sarà demolito,
due anni
per rifarlo
4Pag. 17
Messina
Incendio
a Veterinaria
Nessun ferito
ma panico
4Pag. 27
Tirrenica
Bandite
le gare
per le strade
provinciali
4Pag. 33
Lipari
“Love story”
tra un prete
e una fedele?
Parla il vescovo
4Pag. 33
2
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Attualità
.
Da Toti nuovo appello all’unità
Regionali, il centrodestra
resta spaccato in Puglia
Fdi in extremis
chiede alla Poli Bortone
di fare un passo indietro
Michele Esposito
ROMA
Roberto Speranza. Se oggi il capogruppo Pd vedesse nettamente bocciata la sua linea, sarebbe quasi obbligato a rimettere il mandato
Area Riformista ribadisce le richieste di modifiche alla riforma
Italicum, resa dei conti nel Pd
La minoranza dice no a Renzi
Il premier: non è il Monopoli dove c’è la casella “tornate al
vicolo corto”. Fi chiederà il voto segreto su tre emendamenti
Giovanni Innamorati
ROMA
Matteo Renzi invita a prendere una decisione «finale» sull’Italicum, con l’approvazione
definitiva alla Camera; un
messaggio che porterà stasera
alla riunione del gruppo del
Pd. In vista dell’appuntamento, Area Riformista, la minoranza che fa capo a Roberto
Speranza, ha ribadito le richieste di modifiche alla riforma, ma ha dato mandato a
parlare ancora con Renzi, al
quale viene chiesto di trovare
una soluzione che permetta
alla minoranza stessa di votare l’Italicum. In questo quadro
si inserisce l’insidia del voto
segreto che verrà chiesto da Fi
almeno su tre emendamenti.
Sulla legge elettorale, ha
detto Renzi a Milano, «vediamo la fine. Dopo mesi passati a
discutere abbiamo detto “basta, si decide”. Non è il Monopoli dove c’è la casella ‘tornate
al vicolo corto”». Insomma un
modo per ribadire il «no» alle
due modifiche chieste da Area
Riformista la scorsa settimana
in un Documento firmato da
oltre 80 deputati su 310.
Proprio questa componente
della minoranza (di cui però
non fanno parte altri esponenti come Pier Luigi Bersani, Rosi Bindi, Gianni Cuperlo o Alfredo D’Attorre), si è riunita
per tutta la mattina; la decisione è che domani alla riunione
del Gruppo verrà reiterata la
richiesta di modifiche, e se sarà respinta si voterà in quella
sede contro l’Italicum, senza
che però questo si debba tradurre in un «no» anche in Aula. Anzi, nella riunione più d’uno ha detto che sarebbe meglio evitare una spaccatura,
specie se Renzi riconoscerà almeno le ragioni portate da
Area Riformista, o aprirà magari alle modifiche sulla riforma costituzionale del Senato.
Su quest’ultimo punto i margini sono ristretti, perché la Camera ha confermato senza
modifiche quasi tutto il testo
approvato da palazzo Madama in prima lettura, e quindi le
modifiche in terza lettura so-
Pippo Civati
annuncia un «no»
in ogni caso
anche se dovesse
arrivare la fiducia
Rinvio sui vitalizi
Imbarazzo
tra i democrat
l Ancora un rinvio sul taglio dei vitalizi ai parlamentari condannati. La
riunione degli uffici di
presidenza di Camera e
Senato, convocata oggi
per decidere il da farsi,
slitta probabilmente alla
prossima settimana. Oggi
infatti i presidenti dei due
rami del Parlamento dovranno prendere parte ai
funerali di Stato delle vittime della sparatoria di
Milano e domani è atteso
in Aula il Guardasigilli,
Andrea Orlando, proprio
per riferire sul triplice
omicidio avvenuto nell’ufficio giudiziario milanese. Nell’attesa, Boldrini
e Grasso spingono perché
si trovi una soluzione in
tempi rapidi che potrebbe essere una legge o una
delibera interna. E anche
i 5 Stelle continuano a fare pressioni affinché ai
parlamentari condannati
non venga più dato il vitalizio. Ma gli altri partiti,
a cominciare dal Pd, sono
in forte imbarazzo.
no poche.
Nelle prossime ore Speranza dovrebbe incontrare Renzi
chiedendogli di fare all’Assemblea, una apertura, se non
alle modifiche all’Italicum, almeno alla riforma costituzionale, visto che molte delle critiche riguardano il combinato
disposto delle due leggi. Oltre
tutto se stasera, il capogruppo
Speranza si trovasse su una linea bocciata dai due terzi del
gruppo, sarebbe quasi obbligato a rimettere il mandato,
anche se ieri il vicesegretario
Lorenzo Guerini ha detto che il
suo ruolo non è in discussione.
E di una possibile «novità» in
arrivo prima dell’Assemblea,
ha parlato anche Bersani.
C’è poi Pippo Civati che annuncia un «no» in ogni caso,
anche se dovesse arrivare la fiducia, definita da Nico Stumpo, di Area Riformista, una
mossa «totalmente sbagliata».
Una fiducia di fatto, anche se
non ufficialmente, è stata già
posta da Renzi, quando ha definito la riforma «essenziale al
programma del governo». Per
questo Marina Sereni sottolinea che dalle decisioni di domani «dipende il prosieguo
della legislatura». Sereni si dichiara «fiduciosa» che «prevarrà il senso di unità», e anche Guerini ha detto di aver fiducia sulla «lealtà della minoranza».3
LA CGIL VA ALL’ATTACCO
Camusso: tesoretto? Specchietto per le allodole
Secondo il sindacato la
“manovra” sta andando
nel verso sbagliato
ROMA
Il Def «va nel verso sbagliato»: la
Cgil va all’attacco e mette nero
su bianco le sue proposte «per il
verso giusto», rilanciando anche la patrimoniale sulle grandi
ricchezze finanziarie. E mentre
non si placano le polemiche su
quello che è stato subito battezzato come “tesoretto” - 1,6 miliardi di euro trovati nelle pieghe del Documento di economia
e finanza - il segretario generale
di corso d’Italia, Susanna Camusso, lo smonta sostenendo
che è solo «uno specchietto per
le allodole». Allo stesso tempo,
dal Pd il responsabile economico Filippo Taddei - ospite proprio di una tavola rotonda in
Cgil dedicata ai professionisti smorza la proposta della Cgil:
«Non è attraverso un’imposta
straordinaria che possiamo risolvere i problemi ordinari», dice a margine dei lavori, indicando la necessità di «fare qualcosa
di più strutturale che una tassa
in più». Mentre sui lavoratori
autonomi annuncia l’intenzione di un intervento, una volta
concluso il percorso del Jobs act,
in loro favore per introdurre delle tutele ad hoc: ossia, sul limite
massimo dei tempi di pagamento, sul regime fiscale di favore
per i redditi più bassi e sulla possibilità di sospendere il rapporto
di lavoro nei casi di malattia e di
maternità. «Sono tutele minime
«Il Def racconta
una crescita
che non c’è
Serve la
patrimoniale sulle
grandi ricchezze
finanziarie»
che vanno introdotte. Insomma, «la riforma del mercato del
lavoro non si ferma al lavoro dipendente ma procede con il lavoro autonomo. Ne parliamo
dopo giugno», spiega Taddei.
Tornando al Def, invece, il
giudizio della Cgil è molto critico: «Racconta una crescita che
non c’è, senza affrontare il tema
dell’occupazione e del lavoro»,
fattore invece essenziale per determinare la crescita stessa del
Paese, insiste Camusso. Tanto
che, prosegue, «dà per scontato
un tasso di disoccupazione a
due cifre»: che «resta al 12,3%»
sottolinea il sindacato.3
Genova». Paita, nelle prossime ore, vedrà concretizzarsi
anche il sostegno di Ap ma si
presenterà alle urne senza
quello di civatiani, Sel, e sinistra, unite sulla candidatura
dell’ex deputato Pd Luca Pastorino.
E i Dem scalpitano anche
nelle Marche, puntando il dito
contro la legittimità della terza candidatura - dopo due
mandati da presidente della
Regione con il centrosinistra del governatore uscente Gian
Mario Spacca ora a capo di
una lista civica sostenuta da FI
e Ap. Sulla questione legislativa la “decisione spetta al Cdm
ma la sua candidatura mi sembra veramente inopportuna»,
spiega la parlamentare marchigiana Alessia Morani.
È la Puglia, invece, il “vaso
di Pandora” delle difficoltà
dell’attuale centrodestra, con
Fdi che, in extremis, ha chiesto
ieri alla “sua” dirigente, Poli
Bortone, di fare un passo indietro. «Non si presti a un’operazione strumentale che serve
a saldare i conti di un partito,
così rischia di arrivare terza»,
è l’appello della presidente
Giorgia Meloni.3
A 24 ore dall’ultimatum lanciato da Fratelli d’Italia a FI
per trovare una condivisione
in Puglia Adriana Poli Bortone
resta in campo, trasformandosi nel nome della discordia di
un centrodestra che, sulle Regionali, non esce dal caos. L’ex
ministro leccese, infatti, resta Le candidature
il candidato voluto da Silvio parallele causeranno
Berlusconi e sostenuto dalla un effetto domino
Lega ma non dal suo partito,
Fdi, che sceglie di confermare non solo nelle
il suo appoggio, assieme a Ncd Marche e in Toscana?
e fittiani, a Francesco Schittulli. E l’emergere di candidature
parallele rischia ora di causare
un effetto domino non solo
nelle Marche e in Toscana (dove Fdi corre da solo) ma anche
in Liguria dove scajoliani e Fdi
sembrano orientati a non sostenere Giovanni Toti.
Lo stesso Toti, ancora ieri,
lanciava un appello all’unità
in una Regione, la Liguria, dove anche il Pd rischia di essere
costretto a sudarsi la vittoria
in uno dei suoi feudi storici.
Non a caso ieri il premier Matteo Renzi non ha avuti dubbi
nell’annunciare la sua partecipazione, «con grande convinzione, ad alcune iniziative»
della candidata Dem Raffaella
Paita, “domenica a Sanremo,
poi a La Spezia e a maggio a Adriana Poli Bortone. Non rinuncia alla sua candidatura
Non ripeterà l’esperienza da governatore
Vendola: mi dedicherò solo a Sel
l A meno di due mesi dalla
scadenza del suo mandato
alla guida della Regione
Puglia il leader di Sel, Nichi Vendola, traccia un bilancio umano e amministrativo degli ultimi dieci
anni di un’esperienza «bella ma anche dolorosa» e
delinea il suo futuro, che
ora sarà «a tempo pieno alla guida di Sel», ma pro-
gressivamente senza incarichi pubblici anche se mai
fuori dalla politica.
Dopo la Regione, dice,
«intendo accompagnare Sel
verso una nuova destinazione», e poi spero che
«nessuno mi farà il torto di
non consentirmi di fare un
passo indietro», anche se,
puntualizza, non «non si
tratta di una uscita di sce-
na». «Quelli come me vivono tutta la vita facendo politica - dice - che è un modo
di percepire la vita, e non
lasceranno mai la politica».
«Però - ha detto - non è
obbligatorio stare nelle istituzioni o essere leader. Ci
sono anche lì cicli naturali.
Spero arrivi il tempo in cui
potrò tornare nella condizione di militante».
Nuova tegola sul partito
Campania, rinviato a giudizio
il candidato dem di Giugliano
Ipotesi di associazione a
delinquere per Poziello,
vincitore delle primarie
Francesco Tedesco
NAPOLI
Una ground zero del Pd napoletano. È questo lo scenario che
attende sabato Matteo Renzi
nella sua visita in Campania,
sabato a Pompei. L’ultima batosta in ordine di tempo è arrivata ieri, quando il gup del tribunale di Napoli ha deciso il
rinvio a giudizio con l’ipotesi di
associazione a delinquere per
Antonio Poziello, il vincitore
delle primarie a Giugliano, il
terzo Comune più popoloso
della Regione. Poziello andrà a
processo nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei corsi
di formazione in Campania risalente al 2008. La prima
udienza del processo è stata fissata per il prossimo 15 maggio.
A questo punto la segreteria
provinciale, ma anche il partito
da Roma, sono pronti a ribadire la richiesta a Poziello di fare
un passo indietro sulla sua candidatura.
La mazzata giudiziaria arriva a poco più di un mese dalle
elezioni amministrative e mentre ci sono altri tre fronti bollenti, a Ercolano, a Pomigliano
e a Castellammare di Stabia.
Nella città degli scavi resta alta
la tensione, con le componenti
locali che rigettano la decisio-
Andrà a processo
nell’ambito di
un’inchiesta sulla
gestione dei corsi
di formazione
Antonio Poziello. Rinviato a giudizio
ne presa dal partito nazionale
di candidare Ciro Buonajuto e
insistono nell’appoggiare Antonio Liberti, il segretario cittadino, sostenuto da alcuni parlamentari e da una buona fetta
di consiglieri comunali. E intanto proprio a Ercolano ieri il
sindaco uscente Vincenzo
Strazzullo ha revocato la delega di assessore alla Sanità al socialista Franco Torello per
«mancanza di sintonia».
I casi locali rendono sempre
più insistenti le voci su un possibile commissariamento della
segreteria provinciale del Pd,
retta da Venanzio Carpentieri,
sindaco di Melito, e, anzi, è già
scattato il totonomi con voci su
un possibile incarico affidato
da Roma a Gennaro Migliore,
ex Sel che si era candidato alle
primarie per la presidenza della Regione e aveva poi fatto un
passo indietro a pochi giorni
dal voto.
Il possibile commissariamento della federazione di via
Toledo tiene ferma anche la situazione di Pomigliano dove
da settimane c’è un candidato
vincitore delle primarie (per
tre voti) Michele Caiazzo, non
riconosciuto dalla segreteria
provinciale. 3
3
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Attualità
.
Provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Milano
Berlusconi, pena estinta ma è incandidabile
Potrà votare, recarsi all’estero e fare politica (rimanendo però “in panchina” fino al 2019)
Francesca Brunati
MILANO
Con l’estinzione della pena Silvio Berlusconi ritorna a tutti gli
effetti libero, ma per via della
legge Severino rimane incandidabile per ancora quattro anni.
E questo nonostante siano state
cancellate anche le pene accessorie compresa l’interdizione
per due anni dai pubblici uffici.
Potrà quindi tornare a votare,
potrà di nuovo recarsi all’estero, ma non candidarsi alle elezioni fino al novembre del
2019. A meno che non gli venga
concessa la «riabilitazione»,
prevista dalla norma che porta
il nome dell’ex Guardasigilli e
carta che l’ex premier punta a
giocare per cercare di anticipare di circa un anno il rientro in
politica.
E’ il quadro che si profila per
l’ex capo del Governo dopo che
ieri il Tribunale di Sorveglianza
di Milano ha depositato il provvedimento con cui è stata dichiarata «estinta la pena detentiva e gli effetti penali, comprese le pene accessorie», all’esito
dei 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali
ai quali era stato ammesso un
anno fa dopo la condanna definitiva a 4 anni di carcere, tre dei
quali coperti da indulto, per il
caso Mediaset. Con ciò al Cavaliere, giusto il tempo delle formalità burocratiche, verrà anche restituito il passaporto e
dalla sua carta di identità cancellato il timbro di “divieto di
espatrio». Dunque potrà anche
di nuovo riprendere ad andare
all’estero.
Nel provvedimento firmato
dal giudice Beatrice Crosti, dopo l’udienza camerale di giovedì scorso, si prende «atto dell’esito positivo della relazione
conclusiva dell’Ufficio esecuzione penale esterna», l’Uepe di
Milano, incaricato di “vigilare”
sul percorso di “riabilitazione”
dell’ex Presidente del Consi-
Berlusconi ieri
è tornato a Roma
Oggi incontrerà
a palazzo Grazioli
i coordinatori di Fi
glio. Percorso durante il quale
ha svolto attività di volontariato assistendo gli anziani ospiti
dell’Istituto Sacra famiglia di
Cesano Boscone e dove, come è
stato riferito, continua di tanto
in tanto a recarsi, come è avvenuto ieri. Adesso la Procura generale ha, però, la facoltà di impugnare il provvedimento entro 15 giorni.
Il leader di Forza Italia - che
in questa delicata fase dell’esecuzione penale è stato assistito
dall’avvocato Angela Maria
Odescalchi - il 15 aprile dell’anno scorso aveva ottenuto, la
possibilità di scontare l’anno residuo della pena inflittagli dalla
Cassazione per la frode fiscale
commessa con la compravendita dei diritti tv Mediaset, in affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa alla detenzione.
Il 23 aprile successivo, con la
firma delle prescrizioni davanti
al dirigente dell’Uepe, Severina
Panarello, l’ex Cavaliere aveva
di fatto cominciato il periodo di
affidamento - concluso lo scorso 8 marzo - che prevedeva, tra
l’altro, oltre all’assistenza agli
anziani e colloqui a cadenza fissa con gli assistenti sociali, anche il divieto di usare parole offensive nei confronti della magistratura. Divieto che nel luglio scorso gli è costato un ‘richiamò per gli attacchi che in
una intervista e in un’udienza
davanti al Tribunale di Napoli
dove era teste, ha sferrato contro i giudici.
All’ex premier, inoltre, il giudice Crosti ha consentito di
mantenere l’agibilità politica,
in quanto, pur con determinati
“paletti”, come non potere uscire di sera dopo le 23 e fino alle 6
del mattino successivo, gli ha
permesso di poter lasciare Arcore e recarsi a Roma dal martedì al giovedì. E ancora, lo scorso
febbraio, gli ha concesso la liberazione anticipata di 45 giorni,
facendo scendere a 10 mesi e
mezzo l’anno di affidamento in
prova ai servizi sociali.
Ora, l’ex presidente del Consiglio, in attesa che la corte di
Giustizia Europea si pronunci
sulla sua richiesta di annullare
la sentenza Mediaset, per anticipare il suo rientro in parlamento, non è escluso che giochi
la chanche della carta della
«riabilitazione» per cercare di
accorciare i tempi della sua incandidabilità.
Con l’estinzione della pena i
“fedelissimi” di Berlusconi hanno tirato un respiro di sollievo
perché per loro significa la discesa in capo del loro leader. 3
L'agenda giudiziaria
Posizione
Accusa
Situazione
Corruzione
in atti giudiziari
Richiesta proroga
indagini
L'ex capo del Governo
avrebbe pagato
le giovani ospiti alle
feste di Arcore, Ruby
compresa, in cambio
del loro silenzio
Corruzione
Il dibattimento
prosegue nei
prossimi giorni
Berlusconi avrebbe
pagato Gianpaolo
Tarantini perché
Induzione a rendere
mentisse sulle escort
false dichiarazioni
all'autorità giudiziaria portate nelle sue
residenze estive
L'8 maggio riprende
tra il 2008 e il 2009
l'udienza preliminare
del loro silenzio
LODO MONDADORI
COMPRAVENDITA DI SENATORI
IMPUTATO
ESCORT BARI
IMPUTATO
RUBY TER
INDAGATO
UNA SERIE DI “SCOGLI”
Procedimenti in atto che riguardano Silvio Berlusconi
Il leader di Fi avrebbe
dato 3 milioni di euro
al senatore De Gregorio
per passare nelle file
del centrodestra
e far cadere il governo
Prodi
Sentenza
dopo l'estate
Causa civile con cui la Cir
chiede a Fininvest 90 milioni
di risarcimento per danni non
patrimoniali
DIVORZIO DA VERONICA LARIO
Trattative in corso sul
mantenimento che Berlusconi
dovrà versare all'ex moglie
Udienza fissata
per settimana
prossima
ANSA
LIBERTÀ “DIMEZZATA”
Adesso punta su Strasburgo per la riabilitazione
Non si accontenta della
sentenza del tribunale
di Sorveglianza
Yasmin Inangiray
ROMA
«È un piccolo passo, ma io voglio
la piena riabilitazione»: Silvio
Berlusconi non si accontenta
della sentenza del tribunale di
Sorveglianza di Milano che ha
dichiarato estinta la pena in seguito alla condanna per la sentenza Mediaset cancellando anche i due anni di interdizione dai
pubblici uffici. Per l’ex capo del
governo si tratta infatti di una
vittoria a metà: «confido nella
sentenza della corte di Strasburgo che mi restituirà la libertà di cui sono ancora privo», dice
a chi gli sta vicino. Già perché
sulla testa dell’ex capo del governo pende ancora la scure della legge Severino. Un macigno,
a detta dei sui consiglieri, se si
considera che Berlusconi potrà
tornare candidabile nel 2019,
un anno dopo la scadenza natu-
rale della legislatura.
La rabbia è tanta e lo dimostrano le dichiarazioni degli azzurri che, in batteria, non hanno
fatto mancare la soddisfazione
per quanto deciso dal tribunale
di Milano mettendo però in evidenza le «storture» della legge
Severino su cui gli azzurri promettono battaglia in modo da
consentire all’ex capo del governo di ottenere la totale agibilità
politica.
La possibilità di potersi muovere liberamente, ora anche all’estero (nei prossimi giorni a
Berlusconi verrà riconsegnato
anche il passaporto) apre al Cavaliere la possibilità di poter
partecipare ai summit del Partito popolare europeo, riunione a
cui non poté partecipare a marzo dell’anno scorso quando il
tribunale gli negò il permesso di
recarsi in Irlanda.
A palazzo Grazioli, dove Berlusconi è rientrato ieri dopo due
settimane di assenza, regna
dunque la prudenza. La strategia resta al momento quella del
“low profile” anche perché il
caos sulle regionali sembra di
difficile soluzione. A meno di 15
giorni dalla presentazione delle
liste, Fi è ancora alle prese con le
alleanze. Il clima dentro Fi è da
resa dei conti: a finire sotto
schiaffo è la gestione del cosiddetto cerchio magico a cui molti
azzurri imputano le tensioni
che stanno andando avanti da
settimane in molte delle regioni
chiamate al voto. Domani Berlusconi vedrà i coordinatori azzurri ma difficilmente l’ex capo
del governo ‘scenderà in campò
per il rush finale. Il rischio che le
elezioni si concludano 6-1 a favore del Pd è molto forte: i sondaggi, proprio a causa delle ten-
Sulla testa
dell’ex capo
del governo pende
ancora la scure
della legge Severino
sioni e divisioni, darebbero Fi
poco sopra il 10%.
Insomma un elenco negativo
di motivazioni che porterebbe
l’ex premier a tenersi lontano
dalla prima linea. L’obiettivo è
quello di evitare di perdere ulteriori “pezzi”: dopo i fittiani, si
punta ad evitare che a dare l’addio siano gli uomini vicini a Denis Verdini. Le carte dei cosiddetti verdiniani per ora restano
coperte in attesa di capire come
si chiuderà il dossier regionali
ed in particolare chi correrà per
Fi in Toscana, terra del duo azzurro Verdini-Matteoli. Capitolo a parte è poi quella della legge
elettorale su cui i filo-Nazareno
potrebbero andare in soccorso
del Pd.
La situazione continua ad essere pessima poi sul fronte delle
finanze azzurre. Dopo la drastica riduzione dei dipendenti del
partito, ad essere oscurato è stato addirittura il sito forzasilvio.it a causa del debito (pare di
oltre 200 mila euro) mai sanato
da Fi. 3
Dalla vicenda
delle escort
al divorzio
con Veronica
MILANO
Non c’è solo il caso Ruby ter e il
processo per la compravendita
dei senatori nell’agenda giudiziaria di Silvio Berlusconi che da
ieri è ritornato praticamente libero in quanto il Tribunale di
Sorveglianza di Milano ha dichiarato estinta la pena principale e quelle interdittive diventate definitive dopo la sentenza
della Cassazione per il caso Mediaset. Cassazione che alla fine
dello scorso marzo ha dichiarato anche la prescrizione del reato per la vicenda del ‘nastrò Unipol.
Il leader di Forza Italia, infatti, dovrà affrontare ancora una
serie di “scogli” giudiziari: già i
primi giorni della prossima settimana si terrà l’udienza davanti al Tribunale civile di Monza
per definire gli aspetti economici del suo divorzio da Veronica
Lario.
Dal gennaio dell’anno scorso,
in seguito alla trasmissione degli atti da parte della quinta sezione del Tribunale di Milano
che nel luglio 2013 aveva condannato a 7 anni di carcere Emilio Fede e Lele Mora e a 5 anni
Nicole Minetti per il caso «RubY
2», Berlusconi è indagato, assieme ai suoi difensori Ghedini e
Longo, all’avvocato Luca Giuliante e ad altre 21 ospiti alle feste di Arcore per corruzione in
atti giudiziari. L’indagine, di cui
è stata chiesta la proroga e che
vede complessivamente 45 indagati, la metà dei quali per falsa testimonianza, è affidata al
procuratore aggiunto Pietro
Forno e ai pm Tiziana Siciliano e
Luca Gaglio. L’ipotesi è, che l’ex
capo del Governo abbia pagato,
addirittura fino a poco tempo fa,
le giovani donne, Ruby compresa, in cambio del loro silenzio.
Riprenderà il prossimo 8
maggio davanti al gup di Bari
Rossana Depalo l’udienza preliminare in cui Berlusconi è imputato con l’ex direttore dell’Avanti! Valter Lavitola. All’ex presidente del Consiglio è stato contestato il reato di induzione a
rendere dichiarazioni mendaci
all’autorità giudiziaria.3
Il portale dei militanti azzurri
Piemonte: motivazioni della sentenza
Oscurato per debiti non pagati Forzasilvio.it
Nove assoluzioni
per “rimborsopoli”
Il gestore del sito si muove
per vie legali chiedendo
di saldare l’arretrato
Mattia Bernardo Bagnoli
ROMA
Debiti non pagati. E così il
portale dei militanti forzasilvio.it viene oscurato dalla
società che lo gestisce.
La “tegola” cade in testa a
Silvio Berlusconi proprio nel
giorno in cui i giudici del tribunale di Sorveglianza di
Milano hanno dichiarato
estinta l’interdizione per due
anni ai pubblici uffici comminata nell’ambito del processo Mediaset.
La decisione di “staccare
la spina” al sito è stata presa
dopo che il gestore - la Speakage di Milano - si è mosso
per vie legali chiedendo a
Forza Italia di saldare l’arretrato. Che ammonta a oltre
200mila euro.
«Ove perdurasse il vostro
inadempimento - si legge
nella lettera che i legali della
Speakage hanno inviato a
Forza Italia e che l’Ansa ha
potuto consultare - senza ulteriore avviso i siti telematici
oggetti del contratto saranno spenti e i dati in essi contenuti saranno restituiti alla
vostra organizzazione solo a
fronte del pagamento dei costi necessari per l’estrazione
nonché del debito complessivo».
Insomma, l’identità virtuale dei sostenitori di Silvio
Berlusconi resta in “ostaggio” a meno che il leader di
Forza Italia non decida di
mettere mano al portafoglio.
Con buona pace della svolta
2.0 del partito. «È un peccato», commenta il patron della Speakage Marco Camisani
Calzolari. «Non posso dire
Oscurato. Il sito non sarà più online a meno che non vengano saldati i debiti
molto di più perché devo tutelare sia la società che il credito. Di certo - continua - c’è
che forzasilvio.it, dal punto
di vista della comunicazione, è stato uno dei primi “social network” creati da forze
politiche, uno strumento
verticale per tenere i contatti
con i sostenitori. Strumento
innovativo che adesso Forza
Italia non ha più. Ma è la mia
valutazione da esperto di
strategie digitali: con Speakage abbiamo curato progetti simili per Greenpeace o il
Partito Democratico di Londra».
Come dire, business is business. E quando il cliente
non paga si va dagli avvocati, niente di più niente di meno. Forza Italia d’altra parte
non naviga nell’oro: a inizio
marzo i dipendenti avevano
infatti denunciato - attraverso l’account Twitter “Licenziati da Silvio” - l’inizio della
cassa integrazione. «Forza
Italia è in dismissione», scriveva il titolare dell’account.
Ora la scure si è abbattuta
anche sul social network del
partito. Non proprio un fulmine a ciel sereno, visto che
in un messaggio inviato ai
simpatizzanti di forzasilvio.it alla vigilia delle regionali si avvisava gli utenti che
«nei prossimi giorni il portale potrebbe essere temporaneamente inaccessibile, nell’ambito del lavoro di ristrutturazione della presenza
online di Forza Italia che sarà in atto nelle prossime settimane».3
Mauro Barletta
TORINO
Da una parte ci sono i consiglieri regionali (nove) che
meritano di essere assolti
perché, salvo qualche scusabile “peccatuccio”, spendevano solo nell’ambito della
loro attività politica e istituzionale. Dall’altra ci sono
quelli ancora sotto processo
(ventiquattro) perché devono chiarire tanti aspetti: è il
caso, per esempio, di chi ha
portato a rimborso - il particolare è emerso nel corso
dell’udienza di ieri - lo scontrino di un acquisto di assorbenti intimi per le donne del
suo staff.
La Rimborsopoli del Piemonte sta procedendo su
questo doppio binario. Sono
state depositate le motiva-
zioni della sentenza con cui
il gup Daniela Rispoli ha assolto nove consiglieri della
passata legislatura, in prevalenza di centrosinistra, fra
cui Davide Gariglio, segretario regionale del Pd, e due
assessori
della
giunta
Chiamparino, Aldo Reschigna e Monica Cerutti. La giudice è molto chiara.
Le «spese di rappresentanza» (come i regali di lusso o le cene) sono lecite se
hanno l’obiettivo di «aumentare il prestigio» del
gruppo consiliare: non lo sono, invece, se il consigliere
spende e spande per se stesso. I nove assolti hanno documentato gli esborsi e, soprattutto, li hanno inquadrati in un contesto di «attività coerenti con la loro funzione». 3
4
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Attualità
.
Alfano: faremo chiarezza
Diaz, un poliziotto
rincara la dose
Post dell’agente su
Facebook: «Lo rifarei
mille e mille volte»
Matteo Guidelli
ROMA
Caos a Napoli. La lunga fila davanti al tribunale. Nella foto in basso, Renzi sosta con il ministro Martina nella camera ardente del giudice Fernando Ciampi e dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani
La strage in tribunale
A Milano i funerali di Stato con Mattarella
Avvocati in rivolta per i controlli a Napoli
Scontri nel capoluogo partenopeo: due agenti penitenziari feriti e un paio di poliziotti contusi
Igor Greganti
MILANO
Magistrati, avvocati, semplici
cittadini si sono stretti attorno
al dolore delle famiglie e per
tutto il pomeriggio hanno sfilato e sono rimasti a fianco delle
due bare per rendere omaggio
al giudice Fernando Ciampi e
all’avvocato Lorenzo Claris Appiani, due delle vittime della
strage di giovedì scorso al Palazzo di Giustizia di Milano,
«una ferita», come hanno detto
in molti, che la città «non potrà
mai dimenticare». E per far sentire la presenza dello Stato ed
esprimere cordoglio ai familiari anche il premier Matteo Renzi ha voluto essere alla Camera
ardente allestita all’interno del
Tribunale. Oggi l’ultimo saluto
con i funerali di Stato, cui sarà
presente anche il presidente
della Repubblica Sergio Mattarella.
Le esequie solenni di Appiani e Ciampi saranno celebrate
nel Duomo di Milano alle 16
dall’arcivescovo Angelo Scola e
anche il Palazzo di Giustizia si
fermerà con le udienze che si
concluderanno prima per consentire a tutti di partecipare.
Per Giorgio Erba, invece, terza
vittima
dell’imputato-killer
Claudio Giardiello, i funerali si
terranno questa mattina in forma privata, come deciso dalla
sua famiglia, nel Duomo di
Monza e, da quanto si è saputo,
vi parteciperanno anche il presidente della Corte d’Appello
Giovanni Canzio, il procuratore della Repubblica Edmondo
Bruti Liberati e il presidente
dell’Ordine degli avvocati milanesi Remo Danovi. A loro tre,
come agli altri vertici degli uffici giudiziari milanesi, tra cui il
presidente facente funzione
del Tribunale Roberto Bichi,
Renzi ha assicurato il massimo
impegno e provvedimenti al
più presto per garantire la sicurezza in tutti i tribunali.
Caos a Napoli
Avvocati all’assalto del Palazzo
della Legge. Accade a Napoli
dove la snervante attesa all’ in-
Per far sentire la
presenza dello Stato
il premier ha voluto
essere presente alla
Camera ardente
gresso del Tribunale, causata
dalle misure di sicurezza
straordinarie adottate per i
controlli ai varchi dopo i tragici
fatti di Milano, è degenerata ieri mattina in tafferugli con le
forze dell’ordine, dopo un tentativo di sfondamento in parte
riuscito. Due agenti penitenziari feriti, sia pure leggermente, un paio di poliziotti contusi,
un avvocato vittima di un lieve
malore, e probabili strascichi
giudiziari, dal momento che
nei confronti di almeno due legali potrebbe scattare una denuncia. È il primo bilancio,
tracciato quando sul campo di
battaglia ormai sgombro restano soltanto i vetri infranti del
portone sfondato a calci e l’ambulanza del 118 che per fortuna ritornerà vuota.
La sortita degli avvocati ha
comunque portato a un risultato, che è poi quello auspicato
dall’intera categoria: le disposizioni della procura generale
sono state modificate e da oggi
si torna al vecchio sistema, sia
pure con criteri un poco più rigidi di prima da parte degli addetti alla sicurezza. Avvocati,
magistrati e personale amministrativo, al contrario del pubblico, non dovranno passare
più attraverso i metal detector
(lo saranno eventualmente «a
campione«) ma dovranno esibire soltanto il tesserino, come
avveniva prima dell’adozione
delle misure straordinarie. Ciò
nonostante, in attesa che la circolare della procura generale
venga formalizzata, il Consiglio dell’ordine ha deliberato
tre giorni (15, 16 e 17 aprile) di
astensione dalle udienze.
La situazione era apparsa assai critica già da ieri, primo
giorno di applicazione del nuovo provvedimento che estendeva agli «addetti ai lavori» i controlli al metal detector. 3
Tragedia causata da un banale diverbio nel Cuneese
Spara e uccide il vicino di casa
ferendo gravemente la moglie
La vittima è Mario
Barra, 64 anni, custode
di una villa in pensione
SAVIGLIANO (CUNEO)
Un uomo è morto e la moglie è
rimasta ferita alle gambe. È il
bilancio di un agguato a colpi
di pistola avvenuto ieri pomeriggio nelle campagne di Villanova Solaro, piccolo comune agricolo tra Saluzzo e Savigliano, nel Cuneese.
La vittima è Mario Barra, 64
anni, custode di una villa in
pensione, residente a Manta,
nei pressi di Saluzzo. È stato
ucciso a colpi di pistola da Giovanni Battista Peiretti, 68 anni, anch’egli di Manta. All’origine dell’agguato mortale un
banale diverbio tra vicini di
casa per motivi che, forse, si
trascinava da tempo.
L’omicida ha seguito la coppia fin nelle campagne di Villanova, a circa 20 chilometri
di distanza da Manta, dove la
vittima e la moglie Elda, 63
anni, si erano recati per racco-
gliere asparagi selvatici, sui
bordi di un’area boschiva non
distante dal santuario madonna della Noce. L’omicida ha atteso che i due fossero nel bosco. Ha lasciato che parcheggiassero l’auto, un fuoristrada
Suzuki grigio, quindi li ha raggiunti e dopo un breve diverbio ha freddato l’uomo con diversi colpi di pistola, causan-
Nel Cuneese. All’origine dell’agguato
mortale un banale diverbio tra vicini
dogli ferite mortali al torace.
Poi ha sparato alla donna, colpendola alle gambe, ed è fuggito. È stata la donna a richiamare con le urla l’attenzione
di un agricoltore della zona,
che aveva udito i colpi d’arma
da fuoco, e a dare l’allarme
con il telefono cellulare.
La caccia all’uomo, coordinata dal comandante della
compagnia carabinieri di Savigliano, capitano Tommaso
Gioffreda, e dal reparto operativo dell’Arma di Cuneo, agli
ordini del capitano Nicola Ricchiuti, è iniziata pochi minuti
dopo lungo le strade del Saviglianese e del Saluzzese. I carabinieri hanno intercettato e
bloccato Peiretti a Saluzzo, a
pochi chilometri da casa.
L’uomo è stato fermato e
condotto in caserma dove è in
stato di fermo. Con sé non è
aveva l’arma del delitto. Durante la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, in possesso di regolare permesso di
porto d’armi, sono stati rinvenuti una pistola e un fucile. 3
matiche e alle tecniche operative dei reparti mobili, afferma
di aver votato Pd e di non capire le critiche che gli sono state
rivolte. Il post - poi rimosso assieme alla pagina Facebook - lo
ha scritto il 9 aprile, due giorni
dopo la sentenza della Corte di
Strasburgo che ha condannato
l’Italia definendo «tortura»
quel che accadde alla Diaz. E il
giorno dopo ne ha aggiunto un
altro, di tenore ancora più forte. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha immediatamente avviato gli accertamenti e non esclude, «conseguenti
procedure disciplinari». Laddove, prosegue «l’autorità giudiziaria non dovesse ravvisare
profili di rilevanza penale».
Ma non solo: l’azione disciplinare scatterà «sia nei confronti
dell’autore del post che nei
confronti di tutti coloro che, se
appartenenti alla Polizia di
Stato, hanno effettuato commenti censurabili». «Faremo
presto chiarezza su fatti di simile gravità, con tutta la celerità necessaria» ha confermato
il ministro Alfano.3
«Io sono uno degli 80 del VII
Nucleo. Io ero quella notte alla
Diaz. Io ci rientrerei mille e
mille volte». Tre righe su Facebook scritte da un poliziotto
che 15 anni fa partecipò all’irruzione della Polizia, poi finita
nel massacro dei manifestanti,
riaprono una ferita mai davvero rimarginata, per le troppe
omissioni da parte di chi doveva dare delle risposte chiare e
nette. Tanto che Renzi, proprio da Genova, sottolinea che
si deve fare «chiarezza fino in
fondo» sulle «responsabilità
politiche di chi ha gestito» la
vicenda della Diaz.
A scatenare l’ennesima bufera su quella maledetta notte
è Fabio Tortosa, poliziotto oggi 50enne che quel 20 luglio
era a Genova, aggregato al VII
Nucleo sperimentale, quello di
Canterini. Quello che, stando
alle sentenze, ha avuto un ruolo non marginale nel massacro
dei giovani che si trovavano alla Diaz. Nessuno di quegli uomini ha pagato con un giorno
di prigione: lo stesso Canterini
e i capisquadra condannati in
Appello, hanno visto cadere la
loro condanna in Cassazione
per via della prescrizione. Tortosa è un sindacalista della
Consap, uno dei sindacati di
polizia: oggi fa parte della consulta nazionale del sindacato Ancora polemiche. Agenti di polizia
dedicata proprio alle proble- all'ingresso della scuola Diaz nel 2001
La scuola di Ostuni
S’ipotizza il reato
di crollo e lesioni
Cinque persone
potrebbero essere
presto indagate
Roberta Grassi
OSTUNI (BRINDISI)
Smorzato lo choc, tornato a
casa anche il secondo bimbo
ferito nel crollo di un pezzo di
intonaco dal soffitto, è tempo
ora di rispondere alle istanze
di chiarezza che giungono da
ogni dove: la procura di Brindisi che aveva subito disposto
il sequestro della scuola “Pessina” di Ostuni va avanti nell’attività investigativa e ha ipotizzato reati di crollo e lesioni,
al momento a carico di ignoti.
La polizia che, con i vigili del
fuoco, ha terminato il primo
giro di audizioni e accertamenti, ha sottoposto al vaglio
del pm inquirente, Pierpaolo
Montinaro, cinque nominativi
di persone che potrebbero essere in qualche modo chiamate a chiarire la propria posizione. Si tratta del capo dell’Ufficio tecnico di Ostuni, del direttore dei lavori, dei responsabili delle due ditte che li hanno
eseguiti e del collaudatore.
Sarà il magistrato a decidere se iscriverli nel registro degli indagati, se limitarsi alla
rosa indicata dagli investigatori o se considerare anche altre posizioni. E sarà una valutazione che si dovrà fare a
stretto giro di posta, per procedere poi con le notifiche delle
informazioni di garanzia per
un accertamento tecnico irripetibile che la procura intende
disporre al più presto. Una perizia tecnica all’interno della
scuola elementare di piazza
Italia per verificare con precisione cosa ha provocato il distaccamento di un pezzo di
soffitto dal diametro di cinque
metri, spesso tre centimetri.
Luca, il bambino che aveva
subito le conseguenze più
preoccupanti, intanto, è tornato a casa. «Ha trascorso una
nottata tranquilla - ha raccontato la madre, Patrizia - è dolorante e gli è stata diagnosticata la frattura al setto nasale.
Torneremo in ospedale per
una nuova visita giovedì».
Mentre si pensa ora al luogo
dove ricollocare per la fine dell’anno scolastico i 687 alunni
del «Pessina», emerge che l’edificio utilizzato provvisoriamente durante la ristrutturazione della loro scuola, durata
dal 2010 fino al dicembre
2014, era stato dichiarato inagibile subito dopo per gravi carenze strutturali. Nel pomeriggio l’intervento del sottosegretario all’Istruzione, delegato all’edilizia scolastica, Davide Faraone che ha annunciato l’apertura di una inchiesta
interna da parte del Miur.3
È tornato a casa
anche il secondo
bimbo ferito da un
pezzo di intonaco
caduto dal soffitto
Ostuni. Il crollo del soffitto
nella scuola elementare
5
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Attualità
.
Catanzaro
Simeri Crichi
Presunti
favori
ai Bellocco
Disposta
una perizia
Assassinato
nel negozio
in pieno giorno
un giovane
commerciante
CATANZARO
Rosario Stanizzi
È stata disposta una perizia
sulla capacità di un imputato di stare in giudizio nell’ambito del processo, in
corso davanti al giudice delle udienza preliminari di
Catanzaro con rito abbreviato, scaturita dall’inchiesta “Abbraccio” su presunti
favori al clan Bellocco di Rosarno; la consulenza, affidata al medico legale Caglioti,
sarà espletata su Rocco Gaetano Gallo così come sollecitato dai suoi difensori, gli
avvocati Nunzio Raimondi
e Adele Manno. Espletata la
perizia, il dott. Caglioti sarà
sentito nella prossima
udienza, prevista il 9 luglio.
In caso di accoglimento dell’istanza dei legali, il processo sarebbe sospeso per il solo Rocco Gaetano Gallo.
Gli altri imputati (per tutti la pubblica accusa qappresentata dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto ha
chiesto 8 anni di reclusione)
sono Domenico e Rocco Bellocco, Domenico Punturiero, Gaetano Gallo e Giuseppe Gallo. Aveva optato per il
rito ordinario il settimo indagato, il giudice Giancarlo
Giusti recentemente deceduto.
Secondo l’accusa Giusti,
in qualità di componente
del Tribunale del Riesame
di Reggio, avrebbe favorito
la scarcerazione di elementi
considerati di spicco della
cosca di ‘ndrangheta dei
Bellocco in cambio di una
somma di denaro; il “contatto” sarebbe avvenuto tramite alcuni degli imputati.3(g.l.r.)
Il Tribunale. Nuova udienza
fissata per il 9 luglio
SIMERI CRICHI
Di nuovo nel mirino. Nei confronti del procuratore generale Salvatore Di Landro una donna esagitata ha formulato accuse infondate e ha minacciato gravi ritorsioni
Formulate all’utenza dell’ufficio dell’alto magistrato reggino
Minacce telefoniche al pg Di Landro
Una donna si dice “vittima” della giustizia e annuncia: pronta a fare una strage
Paolo Toscano
REGGIO CALABRIA
Gravi minacce al procuratore
generale Salvatore Di Landro.
Sono giunte al telefono dell’ufficio, al primo piano dello stabile di via Cimino dove ha sede la
Procura Generale presso la
Corte d’appello.
Dall’altro capo del telefono
una donna ha rivolto accuse
farneticanti all’alto magistrato, sostenendo di essere stata
rovinata da un non ben precisato provvedimento. Quasi non
bastasse, la donna si sarebbe
dichiarata pronta a "fare una
strage peggio di Milano".
La telefonata è stata ricevuta
da una guardia giurata in servizio nell’anticamera dell’ufficio
che avrebbe, anche, riconosciuto l'autrice. Comprensibile
l'amarezza e la preoccupazione del Pg che, suo malgrado, si
trova al centro di una vicenda
kafkiana con protagonista una
donna alle prese con qualche
Eni S.p.A.
Sede sociale in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1
Capitale sociale € 4.005.358.876,00 i.v.
Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00484960588
Partita IVA 00905811006, R.E.A. Roma n. 756453
Estratto di bando di gara
Ente aggiudicatore: Eni S.p.A., Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. e
Società Ionica S.p.A., rappresentate da Eni S.p.A.
Tipo di procedura: negoziata
Tipo di appalto: Servizi
Oggetto dell’appalto: Servizi di manutenzione impianti di
condizionamento civile e gruppi frigo industriali
Luogo di consegna/di esecuzione della prestazione: Italia
Durata: 36 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto. L’Ente Aggiudicatore si
riserva il diritto di estendere la durata del/i contratto/i per un periodo
opzionale di 12 mesi
Divisione in lotti: lotti 1 e 2: Distretto Centro Settentrionale; lotti 3 e 4:
Area Ortona; lotti 5 e 6: Area Crotone
Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso
Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 23/04/2015
h. 12.00
Testo integrale del Bando: il testo integrale del Bando è stato pubblicato
in data 25/03/2015 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE)
con il numero 2015/S 59-104532 ed è disponibile sul sito
https://eprocurement.eni.it
Eni S.p.A. - Direzione Upstream Procurement
via Emilia 1, 20097 San Donato Milanese (Mi)
Il Responsabile del procedimento
Maria Addolorata Tarullo
disturbo e che lo individua quale responsabile di un provvedimento del quale è completamente estraneo.
Di Lando, in un passato non
lontano aveva vissuto diversi
momenti drammatici. Come
nell'agosto del 2010, quando
era stato destinatario di un attentato dinamitardo: qualcuno
aveva fatto esplodere un ordigno che aveva distrutto il portone dello stabile dove il magistrato abita con la famiglia. La
bomba aveva fatto il paio con
quella esplosa il 3 gennaio di
cinque anni fa vicino all'ingresso della Procura Generale.
Il 2010 era stato un annus
horribilis per il Procuratore ge-
Il magistrato
chiamato in causa
per una vicenda
che non ha mai
sin qui trattato
nerale Di Landro finito di colpo
nel mirino di una criminalità
organizzata sempre più tracotante e pericolosa. Quasi non
fossero bastati quegli attentati
che avevano allungato un'ombra sinistra sulla città dello
Stretto, il Pg aveva vissuto altri
momenti di tensione e preoccupazione quando era stato
scoperta un'azione di sabotaggio sull'auto blindata abitualmente usata dal magistrato.
Nella circostanza, mani ignote
avevano allentato 5 dei 6 bulloni della ruota anteriore sinistra. Poi tutta una serie di altri
segnali minacciosi posti in essere negli anni successivi, quali
ad esempio il danneggiamento
dell’autovettura militare posta
ala sua sorveglianza, la locazione di oggetti vari all’ingresso di via Cimino durante le ore
notturne.
L’ultimo episodio assume
connotazioni di particolare
gravità per il carattere recidivo
delle minacce specifiche e gra-
I precedenti
Numerose
intimidazioni
l Il procuratore genera-
le presso la Corte d’appello di Reggio, Salvatore Di Landro è stato
vittima di numerose e
gravi intimidazioni. Come la bomba che è
esplosa nell’agosto del
2010 danneggiando il
portone della sua abitazione, seguita all’attentato del 3 gennaio che
aveva devastato l’ingresso della Procura generale. Da ricordare, inoltre, il sabotaggio (mani
ignote avevano svitato
cinque dei sei bulloni
della ruota anteriore)
dell’auto blindata su cui
viaggiava il Pg.
vi iniziate nel settembre 2014
da parte della donna. Una donna di carattere violento dimostrato dalla stessa manifestata
mandando in frantumi a colpi
di mazza le vetrate esterne di
un Ufficio postale. Il tutto in
evidente stato di esagitazione
dovuto a una vicenda giudiziaria culminata nel blocco dei
suoi conti correnti postali dalla
quale il procuratore Di Landro
è assolutamente estraneo.
I dati che destano preocupazione sono riconducibili alla ripetitività, anche a distanza di
mesi, delle minacce in forme
sempre più gravi, e il carattere
violento dell’autrice delle telefonate.
Dell’accaduto sono stati informati il prefetto Claudio
Sammartino, il procuratore Federico Cafiero de Raho, il questore Raffaele Grassi, i comandanti provinciali di Carabinieri
e Guardia di Finanza, Lorenzo
Falferi e Alessandro Barbera.3
Ex presidente di Confindustria Vibo Valentia e attuale coordinatore di Forza Italia
Intimidazione a Domenico Arena
Rinvenuta una bottiglia
incendiaria davanti alla
sua villa di Briatico
Nicola Lopreiato
VIBO VALENTIA
Un avvertimento dal chiaro
stampo intimidatorio. Questa
volta a finire sotto il tiro della
violenza criminale è stato Domenico (Mimmo) Arena, imprenditore, coordinatore provinciale di Forza Italia a Vibo
Valentia e già presidente di
Confindustria nel periodo
2008-2011.
Ignoti hanno lasciato una
bottiglia contenente liquido
infiammabile davanti all’in
gresso della villa dell’imprenditore, in località Sant’Irene di
Briatico, sul litorale Vibonese.
La scoperta del messaggio sinistro è avvenuta domenica
scorsa, ma la notizia è trapelata soltanto ieri. Ad accorgersene è stato lo stesso imprenditore che si era recato a Sant’Irene per trascorrere una giornata insieme a moglie e figli.
L’accaduto è stato subito denunciato ai carabinieri della
Stazione di Briatico che hanno
immediatamente avviato delle indagini unitamente ai colleghi della Compagnia di Vibo
Valentia, che opera sotto le direttive del capitano Diego Berlingieri.
Arena, al momento della
denuncia, s’è dichiarato piuttosto sorpreso per l’accaduto e
ha riferito di non avere mai ricevuto minacce e, tantomeno,
richiese particolari. Una vicenda che, al di là di ogni interpretazione, riapre nel Vibonese una vecchia piaga: quella
riguardante gli attacchi della
criminalità al mondo imprenditoriale messo in ginocchio
non solo da una crisi inarresta-
Attualmente è
impegnato a
sostenere Elio Costa
(ex magistrato) a
sindaco della città
L’avvertimento. Domenico Arena
bile ma anche dalla presenza
asfissiante delle cosche.
Domenico Arena è a capo
del gruppo metalmeccanico
“Metalsud Lo Gatto” e di una
catena di punti Brico sparsi in
tutta la Calabria, nonché di
aziende operanti nel Nord dell’Italia. Tutte attività imprenditoriali che portano il marchio di famiglia messe in piedi
con sacrifici e competenza al
punto che con il passare del
tempo hanno conquistato fet-
te di mercato importanti. Il
gruppo Arena occupa all’incirca 300 dipendenti di cui solo
170 nel settore metalmeccanico. Operatore attentato e riservato solo da pochi anni ha
fatto il suo ingresso in politica.
Candidato alle ultime elezioni
Europee nella lista di Forza
Italia ha ottenuto un consenso
che è andato al di là di ogni
aspettativa incassando oltre
13mila preferenze.
Attualmente Arena è uno
dei maggiori sostenitori di
Elio Costa (ex magistrato)
candidato a sindaco di Vibo
Valentia ma è anche uno dei
principali bersagli politici all’interno di Forza Italia. Il partito di Berlusconi dopo le elezioni regionali non è ancora
riuscito a trovare un assetto
stabile per poter continuare a
recitare un ruolo da protagonista nel centrodestra. Per
quanto riguarda il messaggio
intimidatorio il caso è ora al
vaglio della Procura della Repubblica e della Prefettura di
Vibo Valentia.3
Tre colpi di pistola 9 millimetri esplosi dall’ingresso del
locale, in pieno giorno, nella
zona commerciale di Simeri
Mare, sulla costa jonica catanzarese. Un agguato compiuto con estrema freddezza
e precisione. Così è stato ucciso Francesco Rosso, 35 anni, giovane imprenditore residente a Sellia Marina ma
con un’attività commerciale
anche a Simeri Crichi, nella
zona marina, teatro ieri dell’omicidio avvenuto intorno
alle 13,30, quando una persona è entrata nella macelleria “Le bontà di Rosso”, gestita dall’omonima famiglia
che da anni opera nel settore
della macellazione.
Il killer ha esploso tre colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto Francesco Rosso e lo hanno ucciso sul colpo.
Chi ha voluto uccidere il
giovane evidentemente conosceva bene le sue abitudini, compresa quella di restare oltre l’orario di chiusura
per completare le operazioni
di sistemazione della carne e
di pulizia del locale. In quel
momento, infatti, nell’esercizio commerciale non c’era
nessuno. Anche i dipendenti
Il killer ha agito
con freddezza:
tre colpi
di pistola
tutti a segno
erano andati via, mentre il
trentacinquenne era rimasto per sistemare le ultime
cose.
Non è chiaro se il killer abbia agito da solo; al momento non si esclude la presenza
di un complice che avrebbe
atteso fuori, a far da palo.
Immediato l’allarme, lanciato da un uomo che aveva
visto la porta del negozio
aperta ed era entrato per acquistare alcuni prodotti.
Una volta dentro ha visto
quel corpo riverso in una
pozza di sangue.
Sul posto sono giunti i carabinieri del Reparto operativo provinciale e della Compagnia di Sellia Marina,
un’ambulanza del 118 e i militari del Reparto investigazioni scientifiche. Le prime
attività investigative hanno
portato ad escludere la pista
della criminalità organizzata. Rosso non aveva precedenti. Passava la sua vita tra
il lavoro e gli amici. Non era
sposato e si era dedicato all’azienda di famiglia. Un vita
tranquilla, quindi, quella del
giovane macellaio, sempre
cortese e disponibile; per
questo gli investigatori al
momento non si sbilanciano
su nulla..3
Francesco Rosso. Assassinato
ieri nel suo negozio
6
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Attualità
.
Cresce ancora la tensione dopo le parole di Bergoglio sul genocidio armeno
Erdogan “avverte” il Papa: «Non ripeta l’errore»
Ma la Turchia è sempre più isolata: oggi il Parlamento europeo si schiererà col Pontefice
Francesco Cerri
ANKARA
La Turchia non accenna ad abbassare il livello della polemica
dopo le parole di domenica di
Papa Francesco sul genocidio
degli armeni e ora è sceso in
campo con toni duri anche il
presidente Recep Tayyip Erdogan, che quasi minacciosamente ha «avvertito» il pontefice di
non ripetere il suo «errore». La
Turchia è però sempre più isolata in Europa: oggi arriverà dal
parlamento europeo la richiesta
che la Turchia faccia finalmente
i conti con il suo passato. Il “sultano” di Ankara aveva lasciato
parlare, già con toni aggressivi, i
suoi ministri e il Gran Mufti
Mehmet Gormez, ma ora è intervenuto personalmente nella
crisi diplomatica scoppiata col
Vaticano con il richiamo dell’ambasciatore presso la Santa
Sede: «Avverto il Papa di non ri-
La polemica con
il Vaticano sembra
strumentale in vista
delle prossime
elezioni politiche
Circondato dall’affetto dei suoi cari
serenamente come ha vissuto è tornato alla Casa dei suoi cari il
petere questo errore, e lo condanno», ha tuonato.
Nella questione è intervenuto anche il segretario generale
dell’Onu Ban ki Moon che attraverso un portavoce ha fatto sapere di considerare il massacro
degli armeni un «crimine atroce», ma senza usare la parola genocidio. La memoria e la costante cooperazione tra gli armeni e i
turchi «mirata a stabilire la realtà dei fatti dovrebbe rafforzare
la nostra comune determinazione a prevenire la reiterazione in
futuro di simili atroci crimini»,
ha aggiunto.
La crisi col Vaticano, prevede
la stampa turca, non dovrebbe
essere breve. Secondo diversi
analisti, è funzionale agli interessi del partito islamico Akp del
presidente in vista delle cruciali
lezioni politiche di giugno in
quanto richiama e ricompatta
un elettorato nazionalista che
veniva dato in allontanamento.
Pertanto, secondo alcuni quotidiani, l’ambasciatore presso la
Santa Sede potrebbe non tornare a Roma prima del voto del 7
giugno. E non sono escluse nuove misure, come la sospensione
della cooperazione culturale.
Coi soliti toni rocciosi, Erdogan se l’è presa senza alcun ri-
Amalia, Giuseppe e Nino Di Bernardo con le loro famiglie piangono
il caro
DOTTOR
Ne danno il triste annuncio la moglie Pina, i figli Anna Maria con
Enrico, Francesco con Mariann, le
adorate nipoti Giuditta e Michela, il
fratello Tanino e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi alle
ore 15.30 presso la Chiesa del Carmine.
Un sentito ringraziamento al dottor
Gaetano Cannavà e al personale
medico e paramedico dell’Utic dell’Ospedale Piemonte.
Maria Amato
Ne danno il triste annuncio il figlio
Franco, la figlia Gabriella, la nuora
Rosalba, il genero Nino e i nipoti
Carmen, Salvo e Mario.
I funerali si terranno oggi alle ore
15 nella Chiesa del Carmine (Milazzo).
Pippo, Italia, Giovanna, Fabrizio
commossi si uniscono fraternamente al dolore di Pina, Annamaria,
Francesco, familiari tutti per la
morte del carissimo
Antinea e Francesco, Daniele e Giusy, Dora ed Eric, Fortunata, Francesco e Valeria, Grazia, Loredana e
Giuseppe, Mimmo e Giusy sono
vicini a Mariann e Francesco per la
perdita del caro
Carmelo Cannavò
Sei stato la nostra guida inviata, sei
ora la nostra stella in Cielo.
Ciao papà
Carmelo Cannavò
La zia Carmelina D’Arrigo assieme
ai figli Francesco e Andreana con le
rispettive famiglie si associano al
dolore di Pina, Francesco e Annamaria per la perdita del caro
Carmelo
È venuto a mancare il Signor
Carmelo
Le consorelle e i confrati della Sacra
Milizia dei Verdi partecipano commossi al dolore del loro vice governatore per la perdita del fratello,
l’illustre medico
Anna Maria e Francesco.
Ieri 14 aprile 2015 è venuta a
mancare all’affetto dei suoi cari la
Signora
Carmelo
O.F. ENZO BARRECA Srl
Agenzia senza succursali
Via Catania n. 72 - Me
Tel. 0902931490 - 0902927012
Carmelo
guardo con Papa Francesco.
«Quando dirigenti politici, religiosi, assumono il compito degli
storici, ne deriva delirio, non
fatti», ha accusato esprimendo
la sua delusione. «Dopo la sua
visita in Turchia in novembre,
pensavo che (papa Francesco)
Teresa Aliberti con Enrico, Lucia,
Pinella, Antonello con Manuela sono vicini a Pina e figli per la scomparsa dell’indimenticabile
Carmelo
Carmelo Cannavò
Insieme, ma non vicini. Papa Francesco e il presidente Erdogan
Nicolina Ardizzone con Erminda
Andrea e Giovanni Santina Mario e
Lelio, rattristati sono affettuosamente vicini a Pina Francesco e
Anna per la perdita del caro
Carmelo
Placido Bonfiglio
Felice e Anna, Ciccio e Anna, con le
rispettive famiglie, si uniscono al
dolore di Pina, Annamaria, Francesco e familiari tutti.
A.F. ROBERTO RIGGIO
Tel. 0942715113
Improvvisamente si è spento
DOTTOR
Carmelo Cannavò
ci stringiamo con affetto alla moglie
Pina e ai figli Anna con Enrico e
Francesco con Mariann.
I consuoceri Iole e Turi Palmeri.
Con affetto e commozione siamo
vicini a Pina, Annamaria, Francesco
e ai familiari tutti per la perdita
dell’amico di sempre
Carmelo
di cui ricordiamo il sorriso, la serenità, la gentilezza.
Ciccio e Angela con Antonella, Giuseppe, Santi.
Angela Emanuele e i figli Salvatore
e Nino partecipano al dolore di
Pina, Anna e Francesco per la perdita del caro
DOTTOR
Carmelo Cannavò
Valerio e Anna sono vicini a Francesco per la perdita del caro papà
DOTTOR
Carmelo Cannavò
Giovanna Arena e figli sono affettuosamente vicini a tutta la famiglia per la scomparsa del caro
DOTTOR
Carmelo Cannavò
REGISTA E UMORISTA,
PERSONA SPECIALE E CORDIALE
Con affetto i tuoi amici “Unici”
Antonietta e Nino, Francesca e
Franco, Giovanna e Gegi, Grazia e
Giannino, Matilde e Angelo, Rosa e
Ivan, Cettina e Carmelo, Rosanna e
Angelo, Rosetta e Pippo, Rosy e
Antonio, Rita e Augusto, Rita e
Pippo, Clara.
Ieri giorno 14 aprile si è spento
serenamente il
Francesco a Sarajevo
l Annunciandolo a sor-
presa all’Angelus del primo febbraio scorso, papa
Francesco aveva chiesto ai
fedeli preghiere per il suo
viaggio a Sarajevo del 6
giugno prossimo perché
questa visita potesse suscitare «fermenti di bene»
e contribuire a consolidare la «fraternità» e la «pace», il «dialogo interreligioso» e l’«amicizia». Auspici che ben si attagliano
al viaggio-lampo di un
giorno nella capitale della
Bosnia ed Erzegovina densissimo di appuntamenti anche politici e interconfessionali - in una
realtà che, oltre a rap-
presentare un laboratorio
di coesistenza tra fedi diverse, cerca ancora faticosamente una rinascita
dalle ceneri della sanguinosa guerra che l’ha devastata negli anni Novanta.
Il programma ufficiale è
stato presentato a Sarajevo. L’ottavo viaggio internazionale del Pontefice
argentino - il terzo in Europa dopo le visite a Tirana e alle istituzioni di
Strasburgo - sarà suggellato dalla messa nello stadio cittadino e da cinque
incontri all’insegna del
motto «La pace sia con
voi».
del voto su una mozione comune, tutti i gruppi parlamentari
hanno presentato documenti di
condanna del «genocidio armeno», chiedendo che tutti gli stati
membri e la stessa Turchia lo riconoscano ufficialmente. In
particolare, una mozione targata Ppe invita i paesi Ue che ancora non l’hanno fatto a riconoscere il genocidio di un milione e
mezzo di cristiani armeni e la
Turchia a «venire a patti con il
suo passato». 3
Gino Tania e figli, Crispino Tina e
figli, Paolo e Rosy sono vicini a
Maria e Giovanni e alla famiglia per
la perdita del caro
10. ANNIVERSARIO
Michele
Claudio e Annamaria con Gea ed
Enrico sono vicini a Maria e famiglia per la perdita del papà
Michele Lombardo
COMPLEANNO
Vittorio Cardinale
Concetta De Domenico
Oggi sarebbe stato il tuo compleanno, lo festeggerai con i tuoi cari
lassù.
Auguri Vittorio.
10 anni sono trascorsi da quando ci
hai lasciato, i tuoi ricordi rimangono sempre nei nostri cuori.
Tuo marito, i figli e nipoti, le nuore
e i generi.
17. ANNIVERSARIO
È venuto a mancare all’affetto dei
suoi cari
IN SGROI
5. ANNIVERSARIO
DOTTOR
Michele Lombardo
Salvatore Gurrisi
DI ANNI 72
MARITO E PADRE ESEMPLARE
Addolorati ne danno il triste annuncio la moglie, i figli Patrizia con
Giandomenico Lococo, Gianluca
con Angela Calabrò, i nipotini Salvatore e Giulia e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi alle
ore 10 presso la Chiesa di S. Clemente.
padrino e amico indimenticabile.
AMICO BUONO E AFFETTUOSO
Addolorati per la grande perdita del
caro congiunto
Enrichetta Durante
Ne danno il triste annuncio la sorella Maria, i nipoti e i parenti
tutti.
Il funerale sarà celebrato oggi nella
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (via La
Farina) alle ore 16.
I familiari ringraziano quanti prenderanno parte al loro dolore.
Lo annunciano i figli Gianfranco la
moglie Santina e Santina con il
marito Alfonso, i nipoti Lilli, Dino,
Roberta, Valentina, la sorella, la
cognata e i parenti tutti.
I funerali avranno luogo oggi 15
aprile alle ore 16 nella Chiesa S.
Maria delle Grazie in Gravitelli Superiore.
Mariavera con Katia Paolo e Valeria
piange con Pina Annamaria Francesco e familiari la perdita di
Carmelo Cannavò
Ieri si è spenta serenamente come
visse
Tuccio
Il prossimo 6 giugno
DI ANNI 88
Carmelo
Nuccio e Pina Repici profondamente commossi piangono con Pina,
Anna, Francesco e familiari la perdita del carissimo
†
Ciao
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Carmelo
Per la triste scomparsa del caro
cognato
fosse un politico diverso», ma le
sue parole - ha detto Erdogan «mostrano una mentalità che
non è quella d’un leader religioso».
La stampa turca vicina al governo islamico continua intanto
a scagliarsi contro il Papa, sof-
fiando sul fuoco della polemica.
Takvim, che lo aveva paragonato a un «pappagallo» che ripeterebbe le «bugie» di Erevan, ha
sostenuto che la diaspora armena avrebbe pagato 25 miliardi di
dollari alla Santa Sede il riconoscimento del genocidio. Yeni
Akit invece ha accusato il mondo cristiano di essere responsabile di numerosi genocidi del
passato, dal «massacro di 8 milioni di indiani americani» al
«genocidio dei francesi in Algeria» e alle «brutali uccisioni da
parte degli italiani in Libia».
Ma se la polemica con Francesco è almeno in parte strumentale in vista delle elezioni, il vero
timore di Ankara ora è che anche Barack Obama, dopo il Papa, riconosca prima del centenario del 24 aprile il genocidio
delle centinaia di migliaia di armeni massacrati per ordine del
governo dei “giovani turchi”. L’
ambasciata a Washington e diverse organizzazioni «lavorano
duramente per prevenire questo scenario» scrive Hurriyet.
Anche con minacce velate, avvertendo che Washington potrebbe «perdere il più importante alleato nella regione».
L’Europarlamento oggi si
schiererà con il Papa: alla vigilia
Placido Como
DI ANNI 60
Ne danno il triste annuncio la moglie, i figli Rossella Adriana Giulia,
la mamma, il papà, i fratelli Mario e
Paolo, i cugini, gli zii e parenti
tutti.
I funerali avranno luogo domani
alle ore 15 nella Chiesa Madre di
Scilla R.C.
ONORANZE FUNEBRI
DANIELE SANTORO
Via San Camillo 26
Tel. 09052411
Renato e Annamaria Cinquegrani
con i figli Marco, Roberto, Bruno e
Fabio e le loro famiglie, Adriana
Cinquegrani partecipano al dolore
di Vera, Serenella e della sua famiglia per la perdita dell’
INGEGNER
Natale Caristo
ricordandolo con l’affetto di sempre.
Catanzaro, 15-4-2015
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Tel. 0902931490 - 0902927012
Ne danno il triste annuncio la moglie Eva e i figli Maria con il marito
Giovanni De Tuzza Pippo e Maria
Durante Davide e Rita Longo i nipoti e i parenti tutti.
I funerali e la Santa Messa saranno
celebrati domani alle ore 15.30
nella Chiesa di Pompei.
I familiari ringraziano anticipatamente quanti si uniranno al loro
dolore.
Il dottor Emmanuel Miraglia, il dottor Massimo Miraglia, il dottor Luca
Radicati, la direzione amministrativa, la direzione sanitaria, i medici
e il personale della Cappellani Giomi esprimono le loro condoglianze
al dottor Giovanni De Tuzza per la
perdita del suocero
Michele Lombardo
È stato un privilegio averti conosciuto. Sei stato per me come un
fratello. Giovanni De Marco con
Rossella e i figli Anna, Dario, Barbara e Simona piangono la tua
dipartita.
Ciao
Tuccio
Il Gruppo Giomi Spa in tutte le sue
componenti prende viva parte al
dolore del dottor Giovanni De Tuzza direttore amministrativo dello
Iomi Ganzirri e della signora Maria
Lombardo per la scomparsa del
caro padre
DOTTOR
Aldo, Mariacristina e Milena Brunaccini sono affettuosamente vicini
a Palmina, Patrizia e Gianluca per
l’immatura e improvvisa scomparsa
del caro
Tuccio
La Lega Navale di Messina si unisce
al dolore della famiglia Gurrisi per
la scomparsa del nostro caro amico
e socio
Tuccio
Michele Lombardo
La direzione sanitaria, la direzione
Iomi di Ganzirri assieme al personale medico, paramedico, amministrativo e tecnico partecipano
al dolore del dottor Giovanni De
Tuzza direttore amministrativo Iomi e della signora Maria Lombardo
per la scomparsa del caro padre
DOTTOR
Michele Lombardo
Salvatore Catalano
Il tuo ricordo è sempre vivo in me.
Tua moglie.
2. ANNIVERSARIO
Giampiero La Rosa
Sei sempre nei nostri cuori.
I tuoi cari.
ANNIVERSARIO
15-4-2011
15-4-2015
Giovanni Celona
BRIGADIERE GUARDIA DI FINANZA
IN PENSIONE
Con indimenticabile affetto e in
unità con Gesù risorto, lo ricorda la
sorella Rita.
Una Messa in suffragio sarà celebrata domani 16 aprile alle ore
17.30 nella Chiesa di S. Antonio
Abate in Gesso.
PROFESSORESSA
Amalia Lania Scalia
Con immenso amore, i tuoi cari.
7
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Mondo
.
Ferve l’attività mediatica dei jihadisti
Isis, arriva l’inno sottotitolato in italiano: minaccia sgozzamenti
“Presto, presto” è il
titolo della canzone
scovata su Internet
BAGHDAD
Dopo il manuale, arriva sul web
anche l’inno “ufficiale” dell’Isis
sottotitolato in italiano: «più a
lungo mi combatterai, più soffrirai», minacciano i tagliagole
dell’autoproclamato Califfato,
in un video che circola sui canali
web frequentati dagli estremisti
islamici.
«Presto, presto» è il titolo della canzone, scovata su internet
dal sito Wikilao e all’attenzione
di antiterrorismo e intelligence.
«Presto... presto rimarrete sorpresi! Come un fulmine a ciel sereno vedrete le battaglie sorgere sulle vostre terre», è l’incipit
dell’inno, su note arabeggianti.
«Affidiamo ai coltelli il compito di sventrare e sgozzare: che
magnifico farlo attraverso un
coltello assetato di vendetta!»,
si legge ancora nei sottotitoli del
video dove, a suoni e canti si accompagnano immagini di boia,
combattenti e vittime del Califfato, rappresentazioni grafiche
di palle infuocate e jet in fiamme. E scene di addestramento.
Il tutto montato con l’ormai
nota capacità tecnica dei centri
di produzione dell’Isis. A diffondere la canzone, infatti, è il Centro Ajnad, una delle case mediatiche che fanno riferimento al
sedicente Stato Islamico. Fondata poco più di un anno fa, il
suo scopo è proprio quello di
elaborare e diffondere gli inni
dell’Isis.
Fra le altre frasi cantate: «mi
hai dichiarato guerra con l’alleanza della miscredenza, goditi dunque la mia punizione». E
ancora: «come fai a sfidare gli
uomini che pronunciano “Allah
Akbar”». Il brano prosegue in La ferocia dell’Isis. Il “califfo”
un’escalation di minacce: «da te Abu Bakr al Baghdadi
verremo con scempio e morte,
con rabbia e silenzio», «noi di
sangue le ampie strade ricopriamo grazie ai coltelli affilati che
tranciano le gole ai cani in raduno quando si ammassano».
Sono ormai numerosi i documenti in italiano che incitano alla “Jihad”, la guerra santa, finalizzati soprattutto a fare proselitismo online. Il primo di una
certa importanza (per elaborazione e contenuti), interamente
scritto in perfetto italiano, risale a qualche mese fa: intitolato
“Lo Stato Islamico, una realtà
che ti vorrebbe comunicare”, il
documento (64 pagine) è es-
senzialmente uno scritto di propaganda - e velate minacce - rivolto agli aspiranti terroristi nostrani. Il presunto autore, un
giovane italo-marocchino, è
stato arrestato lo scorso 25 marzo nella sua abitazione nel torinese.
Sono giovani, armate fino ai
«Più a lungo mi
combatterai, più
soffrirai», dicono i
tagliagole del
califfato islamico
denti e, soprattutto, guadagnano più di molti loro commilitoni
maschi: sono le jihadiste dello
Stato islamico (Isis), per lo più
europee e russe, membri della
nuova brigata femminile creata
di recente a Raqqa, “capitale” siriana dell’autoproclamato califfato islamico, per condurre arresti, perquisizioni e operazioni
speciali in aree riservate a sole
donne.
Il “Battaglione Khansa”, dal
nome di una poetessa araba dei
primordi dell’Islam, è formato
da donne provenienti per lo più
da Francia, Gran Bretagna, Belgio e Russia. 3
Terrorismo
Stati Uniti
Obama dà
il via libera
Cuba rimossa
dalla lista
dei “cattivi”
Hillary “corteggia”
la gente comune
La parola d’ordine
in questa prima fase
è il basso profilo
Ugo Caltagirone
Anna Lisa Rapanà
NEW YORK
WASHINGTON
Il presidente degli Stati Uniti
Barack Obama ha dato il suo
via libera per la rimozione di
Cuba dalla lista Usa dei Paesi
che sostengono il terrorismo,
segnando così un passo
avanti significativo nel processo di disgelo tra Washington e l’Avana avviato lo
scorso dicembre e sciogliendo uno dei nodi cruciali nel
percorso intrapreso per riattivare appieno le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Così, dopo l’immagine altamente simbolica della
stretta di mano tra Obama e
Raul Castro a Panama durante il vertice delle Americhe e
lo storico faccia a faccia tra
presidenti dei due Paesi come non si vedeva da oltre 50
anni, arriva l’atteso annuncio, in parte anticipato dallo
stesso Obama lasciando intendere che la decisione sarebbe giunta a breve. Ieri il
passo è stato compiuto con
una comunicazione del presidente Usa al Congresso in
cui indica la sua intenzione
di rimuovere Cuba dalla “lista nera” degli Stati canaglia,
«certificando» che «il governo di Cuba non ha fornito alcun sostegno al terrorismo
internazionale negli ultimi
sei mesi» e «ha fornito rassicurazioni che non sosterrà
atti di terrorismo in futuro».
Questi erano i requisiti da
verificare, attraverso una revisione condotta dal Dipartimento di Stato, fornendo
quindi alla Casa Bianca le
raccomandazioni per procedere in questa direzione. Il
Congresso ha adesso 45 giorni di tempo per esaminare
l’indicazione di Obama prima che diventi effettiva. Non
ha tuttavia il potere di interferire con la decisione del
presidente se non votando
un testo apposito, una eventualità considerata remota.
Del resto, come ha precisato
anche il segretario di Stato
John Kerry, le raccomandazioni del dipartimento di Stato sono state elaborate proprio sulla base dei criteri stabiliti dallo stesso Congresso.
Un passo significativo
quindi, la svolta nella svolta,
e una sorta di “parola mantenuta” da parte di Obama agli
occhi dei vertici cubani.
Quanto il punto fosse cruciale lo aveva sottolineato lo
stesso Raul Castro ancora a
Panama, affermando che
Cuba non sarebbe mai dovuta essere nella “lista nera”
americana dei paesi che
sponsorizzano il terrorismo.
Cuba entrò in quella lista nel
1982.3
Il presidente Assad. Già in passato il regime siriano è stato accusato di aver utilizzato armi chimiche
Il conflitto in Siria
Accuse al regime di Assad
«Uso di armi chimiche a Idlib»
La documentata denuncia è arrivata da Human Rights Watch (Hrw)
Alberto Zanconato
DAMASCO
Agenti chimici tossici, probabilmente cloro, sarebbero
stati usati in bombardamenti
delle forze governative siriane il mese scorso nella regione di Idlib, conquistata il 28
marzo dai ribelli e dai miliziani qaidisti del Fronte al
Nusra. L’accusa arriva da Human Rights Watch (Hrw), secondo la quale 6 membri di
una famiglia - compresi tre
bambini di 1, 2 e 3 anni - sono
rimasti uccisi dal gas nello
scantinato della loro casa dove avevano cercato rifugio.
Secondo la formula usata da
Hrw, gli elementi raccolti tramite interviste e la visione di
filmati «suggeriscono decisamente che le forze del governo siriano hanno usato agenti chimici tossici» contenuti
nei barili-bomba sganciati
dagli elicotteri sulla città di
Idlib e altre tre località della
provincia tra il 16 e il 31 marzo: Qmenas, Binnish e Sarmin. In quest’ultima località
sono morti 6 componenti della famiglia Talib, tra i quali i
tre bambini. I soccorritori
hanno detto che nello scantinato in cui sono scesi per portare loro aiuto era quasi impossibile respirare e che le
vittime «non presentavano
Opac
Letali agenti tossici
l Il 25 marzo scorso anche
l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche
(Opac) aveva detto di essere
impegnata ad esaminare le
segnalazioni ricevute dalla
provincia di Idlib. La stessa
Opac, del resto, aveva già
denunciato nel giugno dello
scorso anno l’uso «in maniera sistematica» di agenti chimici tossici, tra i quali il cloro, in varie località della Siria, ma senza indicare i presunti responsabili.
Rischio di collisioni
Nuovo duello ad “alta quota”
tra Gran Bretagna e Russia
I caccia della Raf entrati
in azione per intercettare
due bombardieri di Mosca
LONDRA
Nuovo duello ad “alta quota”
nei cieli internazionali fra la
Gran Bretagna e la Russa.
Questa volta i caccia della Raf
sono entrati in azione per intercettare due bombardieri
strategici di Mosca tornati a
sorvolare quella che Londra
indica come sua «zona d’interesse», seppure fuori dallo
spazio aereo del Regno Unito.
E intanto, a lanciare un allarme sul moltiplicarsi di questi
incontri ravvicinati (e soprattutto sull’incubo di potenziali
collisioni fra aerei militari e
voli civili di linea) riecheggia
la voce dell’Easa: l’agenzia per
la sicurezza aerea europea.
A riaccendere la tensione dopo il recentissimo contatto
sfiorato fra un caccia russo e
un aereo spia americano che
sorvolava la regione del Baltico, non lontano dai confini di
Mosca, e la reazione irritata di
Washington - è stato ieri un
annuncio del ministero della
Difesa britannico. Che ha dato
notizia di una missione compiuta da alcuni jet dell’aviazione di Sua Maestà per “agganciare” due bombardieri Tupolev-95 russi e “scortarli” fino a
indurli ad allontanarsi. Un intercettamento in piena regola,
degno del clima da nuova
guerra fredda innescato dal
braccio di ferro fra Russia e Occidente sull’Ucraina. E coinci-
Rischio collisioni nei cieli. Il
premier britannico David Cameron
alcuna ferita visibile». I tre
bambini emettevano schiuma dalla bocca e i medici dell’ospedale che hanno cercato
inutilmente di rianimarli
hanno accusato in seguito
difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi e nausea. Gli
stessi sintomi che hanno colpito le circa 200 persone che
si ritiene siano state esposte
al gas.
«Il consiglio di Sicurezza
dell’Onu e i Paesi membri
della Convenzione sulle armi
chimiche devono rispondere
con forza», afferma in una
nota Nadi Houry, vice direttore dell’Hrw per il Medio
Oriente e il Nord Africa.3
so nelle stesse ore con un intervento della Royal Navy per
controllare il transito lungo la
Manica di tre navi militari russe, il cacciatorpediniere Severomorsk e due unità d’appoggio. «I velivoli russi sono stati
scortati dalla Raf sino a quando non sono usciti dalla nostra
area di interesse», ha dichiarato un portavoce del ministero
della Difesa (MoD) di Londra,
pur riconoscendo che «in nessun momento sono entrati nello spazio aereo del Regno Unito». Quanto al convoglio navale di Mosca, lo stesso ministero
britannico ha fatto sapere d’aver inviato la Hms Argyll per
“accompagnare” le tre navi fino all’uscita dal Canale.
Transiti del genere erano in
effetti divenuti normali in anni
recenti, rilevano alcuni analisti, ma si sono trasformati in
motivo di tensione accesa e ricorrente fra Mosca e alcuni
Paesi della Nato - con la Gran
Bretagna fra i più attivi - sullo
sfondo della crisi ucraina.3(f.n.)
Non sarà una campagna
elettorale su Hillary Clinton, ma sugli americani.
Questa la promessa, la sfida
dell’ex first lady. Una campagna il cui messaggio sarà
rivolto alla gente comune,
alle famiglie della classe
media. In uno slogan, agli
«Everyday Americans», con
cui Hillary intende instaurare un dialogo diretto da qui
ai prossimi 18 mesi. Un dialogo che spera continui una
volta conquistata la Casa
Bianca nel novembre del
2016.
Inizia così l’avventura di
colei che potrebbe diventare
la prima donna presidente
nella storia degli Stati Uniti.
E al giovane senatore repubblicano Marco Rubio che
l’accusa di rappresentare il
passato, replica senza polemiche, ma con tanti piccoli
gesti che rafforzano la sua
immagine di donna tutt’altro che «out of touch», fuori
dalla realtà.
Per dare il calcio di inizio
alla sua campagna ha scelto
l’Iowa, il piccolo stato da dove per tradizione partono le
primarie. E dove nel 2008
gli elettori democratici fecero naufragare le sue ambizioni presidenziali, incoronando invece Barack Obama. Da quest’ultimo è però
arrivato adesso una vera e
propria benedizione: «È un
po’ presto per l’endorsement. Ma - ha detto Obama
in una intervista tv - posso
dire che Hillary è talentuosa, tenace, è stata un grande
segretario di stato, è una
mia amica. E penso che sarebbe un ottimo presidente». In Iowa Hillary incontra
nel corso di una tavola rotonda studenti e professori
del community college di
Monticello, nel corso di un
dibattito definito «intimo»,
lontano dai riflettori. Poi
una visita ai proprietari e ai
dipendenti di una piccola
azienda della capitale Des
Moines. Niente comizi,
niente bagni di folla, niente
luci della ribalta. La parola
d’ordine in questa prima fase della campagna di Hillary
è il basso profilo.3
Il messaggio
elettorale dell’ex
“first lady” sarà
rivolto alle famiglie
della classe media
Candidatura. Hillary sogna
già la Casa Bianca
Possibilità di espulsione
Egitto, sentenza-shock
vietato l’ingresso ai gay
Rodolfo Calò
IL CAIRO
Sentenza-shock in Egitto che
non mancherà di scatenare
reazioni: un tribunale ha sancito che la polizia ha il diritto di
espellere stranieri omosessuali e di impedire loro l’ingresso
nel Paese.
Il chiarimento è venuto dalla «Corte amministrativa» egiziana che ha respinto un ricorso contro il ministero dell’Interno che aveva espulso uno
studente libico accusato, nel
2008, di “omosessualità”. Il
giovane ha fatto ricorso lamentando di non poter tornare
in Egitto per completare i propri studi presso l’Accademia
araba per il trasporto marittimo: ma l’ha perso, creando
pronunciamento a sfavore di
tutti gli omosessuali che vengono in Egitto per turismo o altri interessi. La corte ha inteso
«tutelare l’interesse pubblico e
i valori religiosi e sociali», riferisce il sito del quotidiano Al
Ahram.
In Egitto, Paese al 90% musulmano ma con istituzioni che
la rivoluzione popolar-militare del 2013 ha evitato venissero islamizzate, l’omosessualità
è un tabù e solo negli ultimi anni ci sono state aperture che ad
esempio hanno portato a vedere personaggi gay nei telefilm.
Formalmente, l’essere omosessuali non è perseguito in
quanto tale ma un articolo della legge anti-prostituzione varata oltre mezzo secolo fa commina da tre a cinque anni di reclusione a chi «incita alla dissolutezza e all’immoralità».3
8
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
.
Economia
Milano
FTSE MIB: 23.752
- 1,07%
Þ
1 EURO
Ý
Londra
FTSE: 7.075
+ 0,16%
Francoforte
DAX: 12.227
- 0,90%
Þ
1,0670 $
Parigi
CAC 40: 5.218
- 0,69%
0,7221 £
Þ
New York *
DOW JONES: 18.010
+ 0,19%
aggiornato alle 18
Ý
1,0370 F.Sv.
Ý
Tokyo
NIKKEY: 19.908
+ 0,02%
Tokyo
NIKKEY: 27.561
- 1,62%
Þ
Il nodo del debito ellenico
Pericoloso stallo nel negoziato tra la Grecia e i suoi creditori
Lo spettro del default
sta cominciando
a prendere corpo
Chiara De Felice
BRUXELLES
Tornano ad addensarsi le nubi
sul negoziato tra la Grecia e i
suoi creditori, si indebolisce la
speranza di sbloccare gli aiuti
europei ad aprile e lo spettro del
default comincia a prendere
corpo. L’atteso Eurogruppo del
Rai Way
Anche
l’Antitrust
si avvia
a bocciare
l’Opas
24 aprile a Riga è quindi destinato al fallimento, perché la
trattativa non procede e il Brussels Group, cioè l’ex Troika, ha
ormai perso le speranze in un
avanzamento a breve. Atene
sembra avviata a mancare anche la scadenza del 30 aprile,
fissata dall’Eurogruppo per la
consegna della lista di riforme
definitiva. I mercati avvertono
la tensione che torna e, tranne
Londra, tutte le Borse europee
chiudono in negativo, mentre
Stime di crescita
2015
dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale,
Poul Thomsen: il negoziato
«non sta funzionando» e «non si
intravede una conclusione»
Si indebolisce
quindi la speranza
di sbloccare gli aiuti
e l’Eurogruppo
rischia di fallire
I dati sul Pil del FMI
2016
Usa
AREA EURO
Germania
Francia
ITALIA
Marcella Merlo
MILANO
Dopo la Consob anche l’Antitrust si avvia a bocciare l’operazione Ei Towers-Rai
Way. L’autorità garante per
la concorrenza ha sentito i
rappresentanti della società
del gruppo Mediaset nell’audizione finale sull’istruttoria aperta dopo l’annuncio dell’Opas sulle torri
Rai. Oggi riunisce il collegio
e l’orientamento è quello di
un diniego alla concentrazione a causa degli effetti
anticoncorrenziali, già contestati dall’authority, sia sul
mercato “orizzontale” delle
torri di trasmissione sia su
quelli “verticali” del broadcasting televisivo e della
raccolta pubblicitaria. Per
formalizzare il verdetto sarà tuttavia necessario attendere il parere non vincolante all’Agcom (ha 30 giorni
per esprimersi) cui tutto
l’incartamento sarà trasferito.
La prima tegola è arrivata
da Ei Towers dalla Consob,
che alla vigilia ha ritenuto
«non procedibile» l’offerta
modificata con l’abbassamento della soglia di validità dal 66,7% al 40 per cento
e ha chiesto all’azienda, nel
caso, di riformularne una
nuova. Ieri l’ad Guido Barbieri, accompagnato da avvocati e consulenti, ha risposto alle “accuse” del garante alla concorrenza sulla
prima versione dell’Opas.
Alla richiesta iniziale del
presidente dell’Antitrust,
Giovanni Pitruzzella, se ci
fossero cambiamenti da comunicare nessuno ha risposto e - si apprende - solo verso la fine dell’incontro il direttore dell’ufficio affari legali della Rai, Salvatore Lo
Giudice, ha fatto mettere a
verbale che una modifica
della soglia c’era stata.
«Non era materia di oggi
parlare della riformulazione dell’offerta» ha spiegato
Barbieri ai cronisti all’uscita, sottolineando «l’importanza e la solidità del progetto industriale» di Ei Towers per creare, attraverso
l’alleanza con Rai Way, un
campione nazionale nelle
torri. «Valutiamo il contesto
complessivo per come si è
evoluto», ha poi risposto a
chi gli chiedeva se la società
presenterà un nuovo prospetto d’ Opas.3
Atene non drammatizza: «Abbiamo alternative anche senza
accordo», tranquillizza il ministro della ricostruzione. E l’alternativa è sempre Mosca, che
si accingerebbe ad effettuare un
pagamento anticipato per la costruzione di un gasdotto. A spegnere ogni illusione sull’appuntamento di Riga è il vicepresidente della Commissione Ue,
Valdis Dombrovskis, che esclude uno sblocco degli aiuti. Il perché lo spiega poi il direttore del
Spagna
Giappone
Regno Unito
Canada
+3,1%
+3,1%
+1,5%
+1,6%
+1,6%
+1,7%
+1,2%
+1,5%
+0,5%
+1,1%
+2,5%
+2,0%
+1,0%
+1,2%
+2,7%
+2,3%
+2,2%
+2,0%
India
6,4 mld di dollari
Livello toccato dal debito delle pubbliche amministrazioni
nel corso dell’ultimo triennio. Cifre in miliardi di euro
Maxi-offerta
di Exor
per la società
assicurativa
PartnerRe
2013
(+0,1)
(+0,3)
2.200
(-0,8)
(-0,1)
+6,8%
+6,3%
+7,5%
+7,5%
Tra parentesi le variazioni in punti percentuali rispetto alle stime di gennaio
2.140
2.148,4
2.134,9
2.134,0
2.107,2
2.110
2.104
2.085,3
2.074,7
2.075,1
2.080
2.089,5
2.072,8
2.034,7
2.022,7
2.068,9
2.068,6
2.050
2.060
2.041,3
2.020
2.017,6
2.000
1.990
(-)
(-)
(+1,2)
(+1,0)
ANSA
2.170
2.168,4 2.168,6
2.120,0
(-)
(-0,1)
(-0,1)
(-0,1)
2.157,5 2.160,1
2.166,3
2.146,4
2.167,7
(+0,5)
(+0,2)
(+0,4)
(+0,4)
2015
2014
2.169,2
(+0,3)
(+0,2)
-3,8%
-1,1%
Russia
Cina
(+0,3)
(+0,2)
1.960
GEN FEB MAR APR MAG GIU
LUG AGO SET OTT NOV DIC
Fonte: Banca d’Italia
ANSA
Ma bisogna favorire l’erogazione del credito
Pil, l’Italia torna a crescere
Il Fondo Monetario rivede al rialzo le stime per gli anni 2015 e 2016
Serena Di Ronza
WASHINGTON
L’economia italiana torna a crescere. E lo fa più delle attese. Il
Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivede al rialzo le stime
del Pil 2015 e 2016 a +0,5% e
+1,1%. Un ritorno alla crescita,
dopo le contrazioni del 2013 e
del 2014, che aiuta la disoccupazione, in lieve calo nel 2016 al
12,3% dal 12,6% di quest’anno.
E che ha un impatto è positivo
anche sul debito che, pur rimanendo saldamente sopra il
130%, sale meno del previsto.
«Uno dei problemi dell’Italia
è il sistema bancario e la sua capacità di erogare credito, che è
probabilmente peggiore« rispetto ad altri paesi dell’area euro, afferma il capo economista
Olivier Blanchard riferendosi ai
problemi di trasmissione della
politica monetaria nell’area euro. Convinto che l’Italia possa fare meglio in termini di crescita è
Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fmi per l’Italia, definendo un’«ottima notizia» il “tesoretto” che, però, è una cifra
bassa.
La fotografia dell’Italia scattata dal Fmi prevede una crescita più lenta di quella stimata dal
governo. E anche sul fronte del
debito le stime di Washington
sono più negative, anche se in
Impatto positivo
anche sul debito
che pur rimanendo
sopra il 130% sale
meno del previsto
La Fed
Aumento dei tassi
l La Fed - secondo il Fmi resterà ferma nella sua posizione e un aumento dei tassi di interesse si avrà dalla
seconda parte dell’anno, anche perchè sono in atto forze
- il calo dei prezzi del petrolio e la ripresa del settore immobiliare - in grado di bilanciare la “volata” del dollaro
rispetto alle principali valute.
IL PRIMO BILANCIO È POSITIVO
Bce, il “quantitative easing” funziona
Domenico Conti
ROMA
Ci vorranno anni per dare un
giudizio definitivo sul “quantitative easing” della Bce e sui
suoi effetti sull’economia reale,
ma i primi segnali su crescita e
credito bancario danno ragione
a Francoforte.
Al consiglio direttivo di domani, Mario Draghi potrà andare all’incasso sui primi dati positivi che riguardano il credito: gli
acquisti di titoli dalle banche
stanno facendo ripartire i prestiti a famiglie e imprese. E probabilmente potrà annunciare
l’ampliamento della platea dei
scrive la Sueddeutsche Zeitung,
non sono in grado di fare dichiarazioni vincolanti. Inoltre, Tsipras teme che la sua coalizione
possa saltare alla prima concessione verso l’Europa. E persino
la Commissione Ue, che finora è
stata una mediatrice ottimista,
sarebbe frustrata e rassegnata.
Si prova a guardare oltre: secondo Moscovici il lavoro per
trovare un’intesa potrebbe continuare fino al prossimo Eurogruppo dell’11 maggio.3
Il debito pubblico italiano
(-0,5)
(-0,2)
(+0,3)
(+0,2)
Il debito ellenico. Il premier
greco Alexis Tsipras
dell’esame delle misure greche,
necessaria per sbloccare i finanziamenti. Lo stallo è dovuto in
parte all’“ideologia” - come l’ha
definita il commissario agli affari economici Pierre Moscovici
- che grava sulle trattative da
parte greca, e in parte alla difficoltà di trovare interlocutori
competenti, come riferisce una
fonte europea. I funzionari dell’esecutivo precedente, che avevano una certa esperienza, sono stati sostituiti. E i successori,
titoli delle agenzie governative
che la Bce può comprare, con
l’attesa inclusione dell’italiana
Cassa depositi e prestiti.
«Le banche dell’Eurozona
hanno indicato che hanno usato
la liquidità aggiuntiva derivante dalle vendite di asset collegata al programma di acquisti negli ultimi sei mesi in particolare
per concedere prestiti», scrive la
Bce nel suo rapporto sul credito
bancario. «Il programma di acquisti di asset si sta dimostrando
efficace nel sostenere il credito
all’economia dell’Eurozona».
Dopo anni di mega-iniezioni
di liquidità reinvestite dalle Bce. Funziona la strategia del
banche nel “carry trade” in titoli presidente Mario Draghi
di Stato e attività finanziarie,
Francoforte rivendica un’inversione di tendenza. Che oggi, alla
conferenza stampa dopo l’annuncio sui tassi, permetterà a
Draghi di dire che il carburante
creditizio del Qe sta arrivando
all’economia, in un’inversione
di tendenza evidenziata anche
dal bilancio della Bce, tornato a
salire (a quasi 2.400 miliardi a
fine marzo) dopo due anni in caduta libera. Che dunque, nonostante alcuni economisti comincino a parlare di exit strategy, di
un “tapering” all’europea sulla
falsariga di quello della Fed, il
“QE” serve, eccome, di fronte a
segnali di una ripresa.3
miglioramento rispetto a ottobre: il debito - secondo il Fmi - si
attesterà al 133,8% quest’anno
per poi calare al 132,9% nel
2016 (136,4% nel 2015 e 134,1
nel 2016 le stime precedenti), a
fronte del 132,5% e del 130,9%
atteso dall’esecutivo. In base ai
dati della Banca d’Italia il debito
ha segnato in febbraio un nuovo
record storico, salendo a
2.169,2 miliardi. Per il deficit il
Fondo prevede sarà al 2,6% nel
2015 e 1,7% il prossimo anno.
Resta per il Belpaese il nodo dei
prezzi: la deflazione - certifica
l’Istat - è rimasta ferma a marzo
a -0,1%.
L’inflazione è in calo - mette
in evidenza il Fmi - a livello globale, riflettendo in parte la flessione dei prezzi del petrolio. E
nell’area euro resta sotto le attese della Bce. L’Eurotower con il
“quantitative easing”, che è un
«successo», ha fermato però il
calo delle aspettative di inflazione. E oggi i rischi di deflazione
dell’area euro sono scesi sotto il
30%. Scagionati anche i rischi di
una nuova recessione per Eurolandia, sulla quale continua però a pesare lo spettro della stagnazione. La crescita dell’area
euro è stata rivista al rialzo, grazie anche alla complicità del deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro che spinge le
esportazioni: il pil salirà quest’anno dell’1,5% e il prossimo
dell’1,6%, rispettivamente 0,3 e
0,2 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto.3
Amalia Angotti
AMSTERDAM
Arriva a sorpresa, ancora in
America, la maxi-offerta di
Exor, la holding della famiglia Agnelli. Sul piatto ci sono 6,4 miliardi di dollari cash, proposti per PartnerRe,
società di riassicurazione,
con sede alle Bermuda e
quotata a New York, al sesto
posto al mondo per raccolta
premi danni lorda (4,7 miliardi di dollari). È il maggiore investimento mai realizzato dal gruppo Agnelli.
L’annuncio arriva alla vigilia dell’assemblea degli
azionisti di Cnh Industrial, a
cui seguirà domani quella di
Fca, la prima fuori dall’Italia
per il costruttore di auto.
Entrambe le assemblee si
terranno ad Amsterdam,
dove i due gruppi hanno trasferito la sede legale per
permettere a Exor di usufruire del meccanismo di diritti di voto doppi per i soci
stabili. Il 16 aprile l’ad di Fca
Sergio Marchionne, dopo
l’assemblea, volerà a Torino
per incontrare alle 18,30 i
sindacati.
L’operazione su PartnerRe è già stata approvata dal
cda di Exor, presieduto da
John Elkann, che ha anche
dato il via libera al bilancio
2014, chiuso con un utile di
323,1 milioni di euro (2,084
miliardi nel 2013 grazie alla
plusvalenza legata alla vendita della svizzera Sgs). Agli
azionisti sarà distribuito un
dividendo in rialzo pari a
0,35 euro (0,33 a titolo del
2013). Il consiglio ha anche
autorizzato l’emissione di
uno o più bond, entro marzo
2016, per un importo fino a
3 miliardi di euro.
Exor sta rivedendo il portafoglio delle sue partecipazioni e in questo ambito
rientra la vendita in corso di
Cushman & Wakefield, la
società americana terza al
mondo nei servizi immobiliari, da cui - secondo gli
analisti - potrebbe incassare
circa 1,6 miliardi di dollari.
Il progetto per conquistare
PartnerRe, studiato da John
Elkann, arriva dopo due anni di analisi del comparto ed
è concepito «su base amichevole».
La previsione è di chiuderlo entro il 2015. Non sarà necessario un aumento di
capitale né l’approvazione
degli azionisti di Exor.3
9
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Borsa
.
Indici
Titoli di Stato
VAL.
Ft Italia All Share 25403,2
Ft Italia Small Cap 21894,4
Comit Storico
1311,89
Comit Storico2
1311,89
Ft Italia Mib Stori 20193,9
Mediobanca
68,26
Generale
Intesa Mercato Rist
N.R.
Ft Italia Mid Cap 34086,5
Ft Italia Star
25734
Ft Italia Micro Cap 20574,4
Ftse Mib
23752,9
Ftse Mib2
23752,9
Ftse Mib3
23752,9
Ftit Chimiche
13999,3
Ftit Banche
17208,5
Ftit Assicurazioni 18936,2
Ftit Servizi Finanz 92344,8
Ftit Tecnologici
35150,4
Ftit Materie Di Bas 38657,2
Ftit Alimentari
49612,3
Ftit Benessere
76870,9
Ftit Sanitarie
80749,2
Ftit Servcons
27523,3
Ftit Consumi Dett. 119830
Ftit Media
16654,9
Ftit Viaggi
34294,1
Ftit Telecomunicazi 19876,7
Ftit Utilità
24172,8
Ftit Finanziarie
18927,5
Ftit Petrolifere
20478,7
Ftit Risorse Di Bas 38562,6
Ftit Industriali
31076,9
Ftit Costruzioni
30345,3
Ftit Servizi
31749,7
Ftit Consumi
92175,1
Tasso Uff. Rifer.
0,0500
VAR. %
-1,093%
-0,715%
-0,802%
-0,802%
-0,809%
-0,886%
0,000%
-1,354%
-0,820%
-2,030%
-1,066%
-1,066%
-1,066%
-2,303%
-2,137%
-0,937%
-1,558%
-1,751%
0,645%
0,231%
-0,872%
-0,760%
-1,009%
0,271%
-1,775%
-1,168%
0,321%
-1,059%
-1,830%
0,279%
0,772%
-0,864%
-1,414%
-0,786%
-0,909%
0,000%
Cambi
VALUTA
Dollaro USA
Yen Giapponese
EURO
PREC
1,0564
1,0552
126,6700
127,2000
Sterlina Inglese
0,7217
0,7215
Franco Svizzero
1,0344
1,0373
Corona Svedese
9,3235
9,3309
Corona Norvegese
8,4820
8,5480
Corona Danese
7,4691
7,4715
Dollaro Canadese
1,3292
1,3324
Dollaro Australiano
1,3936
1,3925
296,6400
296,8500
Corona Ceca
27,3450
27,3920
Zloty Polacco
4,0105
4,0136
Fiorino Ungherese
Dollaro Neozeland.
1,4169
1,4187
Rand Sudafricano
12,8100
12,8258
Lev Bulgaro
1,9558
1,9558
Dollaro Hong Kong
8,1872
8,1779
Renminbi Cinese
6,5633
6,5552
Lat Lettone
0,0
Shekel Israeliano
4,2108
4,2239
Leu Rumeno
4,4118
4,4156
Dollaro Singapore
1,4400
1,4491
Lira Turca
2,8284
2,7985
Real Brasiliano
3,2857
3,2694
Peso Messicano
16,2263
16,1398
Metalli
DENARO
LETTERA
TITOLO
BTP 01/12/15 2,75%
BTP 15/06/15 3%
BTP 01/11/15 3%
BTP 01/08/15 3,75%
BTP 15/07/15 4,5%
BTP 15/12/16 1,5%
BTP 15/09/16 2,1%
BTP 15/05/16 2,25%
BTP 26/03/16 2,45%
BTP 22/10/16 2,55%
BTP 15/11/16 2,75%
BTP 11/06/16 3,55%
BTP 01/08/16 3,75%
BTP 15/04/16 3,75%
BTP 15/09/16 4,75%
BTP 15/05/17 1,15%
BTP 15/09/17 2,1%
BTP 12/11/17 2,15%
BTP 22/04/17 2,25%
BTP 01/11/17 3,5%
BTP 01/02/17 4%
BTP 01/05/17 4,75%
BTP 01/06/17 4,75%
BTP 01/08/17 5,25%
BTP 15/05/18 0,25%
BTP 15/01/18 0,75%
BTP 15/09/18 1,7%
BTP 01/06/18 3,5%
BTP 01/12/18 3,5%
BTP 01/02/18 4,5%
BTP 01/08/18 4,5%
BTP 01/12/19 1,05%
BTP 01/08/19 1,5%
BTP 15/09/19 2,35%
BTP 01/05/19 2,5%
BTP 01/02/19 4,25%
BTP 01/09/19 4,25%
BTP 01/03/19 4,5%
BTP 27/10/20 1,25%
BTP 23/04/20 1,65%
BTP 01/09/20 4%
BTP 01/03/20 4,25%
BTP 01/02/20 4,5%
BTP 15/09/21 2,1%
BTP 15/12/21 2,15%
BTP 01/08/21 3,75%
BTP 01/03/21 3,75%
BTP 01/05/21 3,75%
BTP 01/09/21 4,75%
BTP 15/04/22 1,35%
BTP 01/03/22 5%
BTP 01/09/22 5,5%
BTP 01/11/22 5,5%
BTP 15/09/23 2,6%
BTP 01/05/23 4,5%
BTP 01/08/23 4,75%
BTP 22/12/23 8,5%
BTP 01/11/23 9%
BTP 15/09/24 2,35%
BTP 01/12/24 2,5%
BTP 01/09/24 3,75%
BTP 01/03/24 4,5%
BTP 01/06/25 1,5%
BTP 01/03/25 5%
BTP 15/09/26 3,1%
BTP 01/03/26 4,5%
BTP 01/11/26 7,25%
BTP 01/11/27 6,5%
BTP 01/09/28 4,75%
BTP 01/11/29 5,25%
BTP 01/03/30 3,5%
BTP 01/05/31 6%
BTP 01/03/32 1,65%
BTP 01/02/33 5,75%
BTP 01/08/34 5%
BTP 15/09/35 2,35%
BTP 01/02/37 4%
BTP 01/08/39 5%
BTP 01/09/40 5%
BTP 15/09/41 2,55%
BTP 01/09/44 4,75%
BTP 01/09/46 3,25%
CCT 01/09/15 T.V.
CCT 15/12/15 T.V.
CCT 01/07/16 T.V.
CCT 01/12/16 T.V.
CCT 01/03/17 T.V.
CCT 15/10/17 T.V.
CCT 15/06/17 T.V.
CCT 15/04/18 T.V.
CCT 01/11/18 T.V.
CCT 15/11/19 T.V.
CCT 15/12/20 T.V.
CCT 15/06/22 T.V.
CTZ 30/06/15 Z.C.
CTZ 31/12/15 Z.C.
CTZ 29/04/16 Z.C.
CTZ 30/08/16 Z.C.
CTZ 27/02/17 Z.C.
Oro Fino (per Gr.)
34,49
36,17
Argento (per Kg.)
401,39
492,14
Sterlina (v.C)
255,52
287,17
Sterlina (n.C)
260,78
300,58
Sterlina (post.74)
260,78
300,58
Marengo Italiano
200,56
217,43
Marengo Svizzero
196,22
216,51
Marengo Francese
194,03
216,34
Marengo Belga
194,03
215,82
Marengo Austriaco
194,02
215,72
SCADENZA
20 Marchi
246,15
281,53
14 mag 2015
12 giu 2015
14 lug 2015
14 ago 2015
14 set 2015
14 ott 2015
13 nov 2015
14 dic 2015
14 gen 2016
12 feb 2016
14 mar 2016
14 apr 2016
10 Dollari Liberty
531,92
608,31
10 Dollari Indiano
542,35
613,56
20 Dollari Liberty
1074,75
1177,07
20 Dollari St.Gaude
1083,52
1205,06
490,61
550,54
1044,76
1151,99
4 Ducati Austria
100 Corone Austria
100 Pesos Cile
628,93
703,56
Krugerrand
1072,73
1203,81
50 Pesos Messico
1292,81
1422,90
Azioni
IERI
PREC.
101,700
100,492
101,607
101,098
101,112
102,327
104,485
102,387
102,130
104,006
104,206
104,193
104,763
103,706
106,587
102,085
107,156
104,893
104,282
108,303
106,965
109,376
109,682
111,541
99,902
101,381
108,313
109,974
111,306
111,793
113,696
102,319
104,363
113,088
108,256
114,539
116,344
115,794
104,595
106,264
117,648
117,672
118,641
115,515
108,042
117,730
117,214
117,243
124,158
102,661
127,138
131,766
132,211
122,851
126,060
128,676
168,100
163,896
122,137
111,229
122,101
127,842
102,005
134,714
133,533
131,753
162,127
156,957
137,433
146,486
123,761
159,434
98,688
158,678
148,815
139,219
133,471
154,235
155,750
143,136
155,526
123,215
100,134
100,556
100,328
103,618
100,361
101,617
105,160
102,336
105,351
103,909
102,071
99,994
99,995
99,979
99,957
99,876
99,751
101,708
100,498
101,613
101,110
101,129
102,353
104,415
102,389
102,134
104,017
104,213
104,229
104,777
103,717
106,603
102,068
107,123
104,958
104,344
108,314
106,987
109,373
109,681
111,550
N.R.
101,391
108,278
109,969
111,330
111,825
113,715
102,355
104,366
113,006
108,324
114,570
116,410
115,828
104,586
106,387
117,740
117,769
118,754
115,467
108,190
117,856
117,307
117,402
124,257
102,798
127,282
131,877
132,271
122,891
126,316
128,914
168,100
164,049
122,125
111,479
122,245
128,063
102,111
134,891
133,677
131,892
162,499
157,313
138,057
146,823
124,186
160,411
99,210
159,741
149,764
140,103
134,524
155,581
156,896
144,277
157,173
124,929
100,130
100,562
100,333
103,690
100,351
101,641
105,168
102,380
105,400
103,999
102,250
100,169
99,997
99,978
99,956
99,873
99,771
TITOLO
PREZZO PREZZO VAR. VAR. % MIN
CHIU.
VWP
RIF. % 02/01/13 ANNO
A2a
1,083 1,081 -0,18 27,49 0,7993 1,084 0,0330
Datalogic
11,460 11,491 -2,05 31,77 8,770 11,652 0,1600
Acea
12,250 12,151 -0,73 33,54 8,950 12,545 0,1700
De' Longhi
Acotel
13,140 13,247 -1,94 31,67 10,299 15,391 0,4000
GG
PREZZI
NETTI
REND.
NETTI
28
57
89
120
151
181
211
242
273
302
333
364
99,998
100,000
99,997
99,998
100,003
99,999
100,005
99,997
99,996
99,996
100,002
99,985
0,000
0,000
0,010
0,010
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,020
ULT.
DIV.
TITOLO
PREZZO PREZZO VAR. VAR. % MIN
CHIU.
VWP
RIF. % 02/01/13 ANNO
MAX
ANNO
ULT.
DIV.
TITOLO
PREZZO PREZZO VAR. VAR. % MIN
CHIU.
VWP
RIF. % 02/01/13 ANNO
Noemalife
5,675 5,655 -1,56 22,91 4,513 6,081
MAX
ANNO
ULT.
DIV.
N.R.
21,15 21,37 -3,29 42,33 14,853 21,37 0,4000
Noemalife 15 Warr W 0,1800 0,1800 0,00 41,70 0,0736 0,1800
N.R.
Dea Capital
1,920 1,919 -0,78 19,55 1,664 1,947
N.R.
Novare
0,9990 1,006 0,00 25,71 0,7024 1,188 0,0200
N.R.
Olidata
0,4178 0,4213 -2,61 29,33 0,3141 0,4256 0,0440
Acsm-agam
1,442 1,428 0,84 29,56 1,058 1,437 0,0450
Delclima
2,426 2,415 0,25 30,84 1,767 2,434
Aedes
2,676 2,622 0,60 138,8 1,012 2,815 0,2500
Diasorin
41,55 41,60 -0,60 24,65 33,26 42,39 0,5500
Ovs
4,900 4,899 -1,37 20,51 4,065 5,048
Aeffe
2,600 2,614 -1,29 16,79 1,800 2,636 0,0070
Digital Bros
6,110 6,089 0,41 88,76 3,039 6,479 0,0700
Panariagroup I.C.
2,580 2,574 0,55 119,6 1,251 2,574 0,0300
2,504 2,509 -0,79 10,11 2,079 2,880 0,1000
Parmalat
1,269 1,273 -2,01 37,93 0,9033 1,290 0,0629
N.R.
Aerop. Firenze
14,680 14,632 0,82 13,42 12,700 15,362 0,0400
2,494 2,493 -0,32
5,09 2,359 2,516 0,0290
Alba Private Eq.
2,670 2,635 1,52 19,46 2,180 2,635 0,0960
Ed. Espresso
Parmalat 15 Warr W
1,469 1,462 0,89
7,66 1,346 1,504
Alerion
3,174 3,171 -1,43 10,84 2,366 3,291 0,0800
Edison R
0,8330 0,8345 0,00
-2,31 0,8250 0,8704 0,0500
Piaggio
2,850 2,862 -1,25 22,40 2,401 2,977 0,0920
Eems
0,1352 0,1362 -2,24
-24,9 0,1261 0,1711
Pierrel
Ambienthesis
0,5370 0,5426 -5,12 41,36 0,3563 0,5952 0,0100
Dmail Gr.
N.R.
0,7265 0,7214 -1,62
2,44 0,6776 0,7409
N.R.
N.R.
Amplifon
6,630 6,751 -1,78 37,76 4,930 6,838 0,0430
Ei Towers
53,45 53,13 0,47 30,26 41,47 53,13 0,4200
Pininfarina
5,670 5,660 3,85 79,26 3,073 5,929 0,3400
Anima Holding
7,750 7,967 -7,07 97,08 3,833 8,178
N.R.
El.En
39,12 39,66 -1,91 50,77 27,62 41,37 0,5000
Piquadro
1,814 1,839 -1,68 25,95 1,426 1,918 0,0200
9,485 9,473 0,21 13,27 8,185 9,493 0,1600
Elica
2,250 2,250 -2,17 36,33 1,687 2,320 0,0269
Ansaldo Sts
Arena
0,0051 0,0051 0,00
0,00 0,0051 0,0051 0,0413
Emak
0,9470 0,9455 0,21
Pirelli & C R Nc
15,380 15,322 0,46 54,04 9,856 15,714 0,3900
8,99 0,8467 0,9714 0,0250
Pirelli & C.
15,350 15,324 0,13 37,72 10,738 15,568 0,3200
0,3782 0,3719 1,39 63,01 0,2233 0,3785 0,0200
Ascopiave
2,456 2,437 -0,16 35,13 1,762 2,446 0,1200
Enel
4,400 4,407 -1,43 17,13 3,445 4,440 0,1300
Poligr. Ed.
Astaldi
7,895 7,871 -0,88 64,98 4,496 8,103 0,1900
Enel Green Pw
1,806 1,797 0,78
Poligrafica S.F.
Astm
13,340 13,319 0,23 35,08 9,573 13,581 0,2000
Enervit
4,044 4,079 0,70 26,09 3,358 4,165 0,0450
Prelios
0,4902 0,4936 -2,74 86,08 0,2529 0,5240 2,060
Atlantia
Autogrill
Autostrade M.
1,77 1,647 1,911 0,0320
7,385 7,328 -0,87 26,34 5,610 7,740 0,3615
24,83 24,88 -0,88 27,10 19,183 25,14 0,3550
Engineering I.I.
56,15 55,44 -1,14 45,53 36,67 57,73 0,6563
Premuda
0,2685 0,2670 0,52 53,01 0,1391 0,2806 0,0300
9,130 9,200 -1,40 46,82 6,108 9,288 0,2800
Eni
17,130 17,069 0,12 15,31 13,519 17,120 0,5600
Prima Ind.
18,540 18,526 -1,38 26,03 15,008 18,965 0,2000
12,680 12,645 0,16 34,10 9,055 12,697 1,0000
18,480 18,521 -1,18 38,61 13,445 18,944 0,6500
Erg
Prysmian
19,340 19,473 -1,12 29,20 14,509 19,792 0,4200
Azimut H.
28,40 28,42 -1,63 58,19 17,789 28,79 0,7000
Ergy Capital
0,1248 0,1276 -4,95 46,45 0,0857 0,1276
N.R.
Rai Way
7,710 7,691 -0,06 28,42 5,639 7,789 0,3200
Ergy Capital 16 War 0,0183 0,0180 -3,17 58,09 0,0076 0,0180
4,252 4,233 -0,89 37,94 3,163 4,288
B&c Speakers
N.R.
Ratti
2,588 2,555 -0,15 11,35 2,267 2,673 0,1000
N.R.
0,0707 0,0708 -0,70 30,12 0,0557 0,0757 0,0700
Esprinet
9,970 10,121 -2,83 78,49 5,772 10,125 0,0890
Rcs Mediagroup
B. Carige Risp
1,760 1,733 1,73 44,66 1,109 2,060 0,0875
Eukedos
1,100 1,118 -3,34 15,18 0,9023 1,145
N.R.
Recordati
3,166 3,162 -1,62 48,26 2,024 3,233 0,0214
Eurotech
2,200 2,216 -1,35 35,86 1,638 2,216
18,590 18,537 -0,69 42,83 12,959 18,710 0,2600
B. Desio
N.R.
Reno De Medici
2,930 2,935 -1,61 40,26 2,064 2,979 0,0364
0,3878 0,3840 -0,03 38,52 0,2748 0,3906 0,0165
Exor
B. Carige
B. Desio R Nc
B. Finnat
B. Generali
B. Ifis
0,5520 0,5534 -2,13 35,40 0,3929 0,6051 0,0100
Exprivia
31,31 31,34 -0,67 35,40 22,22 31,34 0,9500
Falck Renewables
20,19 19,886 -0,30 43,24 13,629 20,33 0,6600
Fca-fiat Chrysler A
3,512 3,520 -0,34
43,36 43,28 0,35 25,56 33,39 43,42 0,3350
Reply
Retelit
0,6320 0,6390 -3,44
Ricchetti
0,3083 0,3060 -0,87 39,20 0,2058 0,3219 0,0300
Risanamento
0,1872 0,1889 -3,16 85,89 0,0926 0,2115 0,1030
Roma A.S.
0,5500 0,5504 2,04
1,250 1,242 -0,95 32,78 0,8777 1,266 0,0320
15,340 15,451 -1,60 61,80 9,569 16,011
N.R.
Ferragamo
30,58 30,70 -3,75 51,02 20,02 31,98 0,4000
14,140 14,120 -1,46 40,95 8,969 14,740 0,0800
Fidia
8,640 8,604 -1,26 196,5 2,872 9,215 0,1400
B. Profilo
0,3790 0,3812 0,40 24,15 0,3071 0,4110 0,0030
Fiera Milano
6,565 6,585 -1,57
B. Sard. R Nc
10,840 10,845 -1,45 10,06 9,613 11,213 0,3000
Fincantieri
B.P. E.Romagna
7,840 7,847 -2,12 44,05 4,808 8,158 0,0300
Finecobank
B.P. Etruria E L.
0,5830 0,5884 0,00 50,31 0,3599 0,6133 0,1000
Finmecc.
11,660 11,685 -1,69 49,83 7,377 11,904 0,4100
B.P. Milano
0,9485 0,9515 -1,51 74,84 0,5404 0,9747 0,1000
Fnm
0,6705 0,6790 -1,76 22,65 0,5126 0,7035 0,0130
B.P. Sondrio
4,246 4,261 -1,94 39,77 2,900 4,437 0,0500
Fullsix
2,070 2,029 -0,48 18,22 1,620 2,133
B.P. Spoleto
1,794 1,796 0,00
0,00 1,796 1,796 0,0300
Gabetti Prop. S.
1,343 1,345 -1,18 63,93 0,7278 1,521 0,0700
Banzai
6,000 6,010 -0,83
-8,98 5,638 6,603
Gasplus
4,290 4,275 0,56 24,94 3,405 4,330 0,1600
Basicnet
3,420 3,380 2,40 44,23 2,245 3,380 0,0500
Gefran
3,806 3,812 -1,81 26,36 2,976 3,944 0,1500
2,250 2,241 -0,88
Generali
Bastogi
Bb Biotech
Bco Santander
-0,09 3,437 3,542 0,4000
-3,84 2,078 2,456
N.R.
N.R.
287,10 292,53 -2,31 49,83 197,63 332,68 11,600
6,850 6,913 -3,59
-3,54 5,843 7,136 0,1510
Geox
Grandi Viaggi
Be
0,6210 0,6305 -2,20 29,97 0,4840 0,6644 0,5200
Hera
Beghelli
0,4939 0,4962 -1,20 25,77 0,3858 0,4987 0,0200
Il Sole 24 Ore
Beni Stabili
0,7630 0,7605 -0,39 33,19 0,5688 0,7649 0,0220
Ima
3,76 5,957 7,460 0,2000
0,8440 0,8401 -0,18 10,19 0,7076 0,8401
N.R.
6,990 7,052 -2,51 53,76 4,471 7,067
N.R.
18,310 18,298 -0,92
N.R.
6,91 16,529 19,032 0,4500
3,588 3,553 -0,88 34,20 2,596 3,684 0,0600
0,4950 0,4982 -1,20
-3,83 0,4876 0,5944 0,0300
2,258 2,255 -0,35 15,98 1,930 2,264 0,0900
0,8935 0,9055 -2,88 53,72 0,5612 0,9195 0,0980
47,38 47,58 0,38 29,75 35,48 47,58 1,250
2,190 2,183 0,46 13,85 1,810 2,183
N.R.
Imm. Grande Dis.
0,9250 0,9297 -0,54 47,78 0,6426 0,9604 0,0650
Bialetti
0,5930 0,5914 -0,34 10,76 0,5324 0,6157
N.R.
Immsi
0,6650 0,6614 -0,89 25,88 0,5507 0,7200 0,0300
Biancamano
0,5665 0,5604 1,52 19,01 0,4232 0,5604 0,0400
Industria E Inn
0,5000 0,5129 -2,91 41,21 0,3081 0,5478
Biesse
15,480 15,568 -2,03 69,09 9,634 16,725 0,1800
Intek Group
0,3758 0,3734 0,51 13,62 0,3215 0,3865 0,0110
Bioera
0,5310 0,5323 4,94 107,7 0,2486 0,5323 0,0100
Intek Group Rnc
0,6290 0,6230 -0,32
Boero
19,850 20,000 -0,25
Interpump
15,310 15,352 -1,80 33,19 11,620 15,551 0,1700
Best Union Co.
0,00 19,000 21,00 0,4000
1,239 1,220 -1,27 33,50 0,8241 1,283 0,1100
0,9180 0,9145 1,16 30,98 0,6913 0,9353 0,0310
B. Popolare
B. Intermobiliare
N.R.
4,32 0,5722 0,6301 0,0724
Bolzoni
3,580 3,649 -0,72 29,42 2,570 3,691 0,0350
Intesa Sanp. R Nc
2,846 2,837 -0,70 33,76 1,999 2,921 0,0500
Bon. Ferraresi
26,40 26,31 0,49 15,82 22,90 27,51 0,0400
Intesa Sanpaolo
3,114 3,133 -2,57 26,39 2,268 3,223 0,0500
6,37 0,5579 0,6871
N.R.
1,45 0,4983 0,5595
N.R.
1,391 1,374 -0,50 11,47 1,134 1,421
N.R.
S.S.B.T. - Screen S
0,0380 0,0382 0,00
Sabaf
13,140 13,177 -2,23 17,29 10,621 13,177 1,0000
Saes G.
0,00 0,0382 0,0382 0,0220
8,295 8,303 -0,42 40,81 5,844 8,543 0,1500
Saes G. R Nc
7,080 7,111 -0,28 38,24 5,061 7,201 0,1666
Safilo Group
14,730 14,787 -2,45 39,64 10,473 15,093 0,0850
Saipem
11,660 11,515 3,00 29,16 7,290 11,515 0,0500
Saipem Risp
18,000 18,000 0,00
Salini Impregilo
Salini Impregilo Rn
Saras
-0,28 18,000 18,050 0,7100
4,160 4,191 -1,70 37,03 2,805 4,331 1,490
10,000 10,016 -2,15
-0,74 9,120 10,549 0,2600
1,830 1,820 -1,29 117,3 0,7977 1,855 0,1700
Sat
15,650 15,650 0,45 15,75 13,174 15,650 0,0900
Save
12,960 12,949 -0,15
Seat P. G.
0,0046 0,0045 4,55 61,52 0,0025 0,0051 0,0070
Seat Pg R
168,50 168,50 0,00 147,8 91,05 174,90 0,0015
Servizi Italia
-1,19 12,510 13,620 0,5201
5,400 5,408 -1,46 34,85 4,004 5,452 0,1400
Servizi Italia 15 W
0,4510 0,4511 0,42 67,34 0,2695 0,4633
Sesa
16,980 16,961 1,43 31,94 12,374 17,189 0,4500
Sias
10,550 10,526 0,00 30,62 7,888 10,897 0,1400
Sintesi
0,0695 0,0690 -1,70 29,06 0,0500 0,0799 0,0078
N.R.
Snai
1,617 1,616 -1,28 27,22 1,279 1,761 0,0387
Snam
4,772 4,780 -1,04 15,90 3,917 4,805 0,1500
Sogefi
2,960 2,957 -1,00 47,37 2,062 3,290 0,1300
Sol
8,035 8,049 -2,25 17,62 6,607 8,674 0,1000
0,7530 0,7517 -3,34
-2,75 0,7489 0,7970
Borgosesia Rnc
0,9000 0,9225 0,00
8,07 0,8000 0,9225 0,0600
Irce
2,256 2,229 1,71 29,92 1,720 2,317 0,0100
Brembo
38,63 38,64 -0,77 39,57 26,87 39,03 0,5000
Iren
1,330 1,326 0,08 43,80 0,8708 1,345 0,0523
Brioschi
0,1069 0,1080 -1,20 22,20 0,0854 0,1219 0,0038
Isagro
2,008 2,045 -2,90 43,76 1,379 2,064 0,1000
Brunello Cucinelli
17,530 17,610 -1,52
Isagro Azioni Svilu
1,421 1,414 -0,07 18,39 1,188 1,421
Buzzi Unicem
14,360 14,450 -1,31 37,11 9,693 14,547 0,0500
It Way
2,470 2,472 0,24 68,23 1,421 2,587 0,1300
Stmicroelectr.
8,845 8,894 -2,21 43,29 6,124 9,174 0,1000
N.R.
-3,34 16,206 19,905 0,1100
Invest. E Svil.
0,5150 0,5133 0,10
Rosss
94,85 94,66 -0,58 58,25 59,42 95,57 0,7000
Borgosesia
5,98 0,4392 0,5912 0,0362
N.R.
Sorin
2,900 2,909 -1,09 52,86 1,896 2,985
N.R.
Space
11,800 11,871 0,43 19,91 9,600 12,298
N.R.
Stefanel
0,3540 0,3560 -1,67 24,88 0,2831 0,3647 0,0400
Stefanel R
145,00 145,00 0,00
-0,68 145,00 146,00 0,0750
Buzzi Unicem R Nc
8,900 8,895 -0,95 42,76 5,915 8,921 0,0500
Italcementi
7,030 7,030 -1,54 45,21 4,647 7,453 0,0600
Tamburi 15 Warr W
1,506 1,536 -2,21 157,0 0,5574 1,574
C. Valtellinese
1,244 1,237 -2,43 62,08 0,7310 1,340 0,0500
Italmobiliare
30,60 31,27 -3,16 70,52 17,382 32,74 0,1500
Tamburi Inv.
3,576 3,607 -2,19 38,46 2,598 3,659 0,0830
Cad It
4,840 4,911 -3,12 31,63 3,654 5,113 0,3000
Italmobiliare R Nc
Cairo Comm.
5,735 5,779 -1,46 17,65 4,667 5,968 0,2700
Ivs Group
Caleffi
Caltagirone
1,260 1,269 0,08
-5,30 1,191 1,410 0,0100
19,900 19,753 0,00 35,26 14,143 20,78 0,2552
7,405 7,473 -1,79
Ivs Group 16 Warr W 0,1498 0,1462 -0,13
4,59 6,348 7,691 0,1200
-26,6 0,1369 0,2745
N.R.
N.R.
Tas
0,5380 0,5394 2,48 26,60 0,3328 0,5706 1,169
Tel. I. Media R Nc
0,5910 0,5910 -0,67
1,81 0,5330 0,6600 0,1679
Telecom I. Media
1,035 1,036 0,00
5,02 0,9619 1,073 0,1643
1,132 1,128 0,35 26,56 0,8594 1,135 0,0200
2,400 2,410 -1,23 31,26 1,784 2,448 0,0300
Juventus Fc
0,3384 0,3378 0,53 51,70 0,2185 0,3378 0,0120
Telecom Italia
0,9590 0,9662 -3,13 15,09 0,8068 1,030 0,0300
K.R.Energy
0,9660 0,9810 -2,82
Telecom Italia R
0,9035 0,8965 1,18 28,01 0,6829 0,9035 0,0275
Campari
7,260 7,219 0,69 39,57 4,983 7,225 0,0800
Kinexia
1,407 1,389 -0,14 59,97 0,9128 1,538 0,0100
Tenaris
14,300 14,203 0,78 15,24 11,278 14,258 0,1500
Carraro
2,266 2,288 -2,83 21,15 1,817 2,401 0,1650
La Doria
15,320 15,421 -3,04 87,57 8,396 17,099 0,1215
Terna
4,240 4,246 -0,61 12,15 3,585 4,252 0,0700
Cattolica Ass.
8,450 8,445 0,48 46,45 5,493 8,445 0,4500
Landi Renzo
Caltagirone Ed.
Cembre
BOT
MAX
ANNO
16,600 16,591 0,06 55,35 10,345 16,591 0,2600
Lazio
5,97 0,7422 0,9848
N.R.
1,181 1,194 -3,59 19,24 0,9798 1,282 0,0550
0,8540 0,8577 -3,39 73,03 0,4870 0,9039
N.R.
Ternienergia
1,930 1,931 -0,52 36,84 1,411 1,982 0,0600
Tesmec
0,7500 0,7466 2,60 28,29 0,5666 0,7559 0,0160
0,0691 0,0697 -2,68 46,50 0,0502 0,0712
Cementir Hold
6,940 6,951 -2,25 42,39 4,955 7,094 0,0800
Luxottica
61,15 60,96 -0,16 36,14 45,28 61,16 0,6500
Tiscali
Cent. Latte To
4,040 4,017 -0,30 48,12 2,674 4,410 0,0600
Lventure Group
0,8840 0,9311 -3,39 29,97 0,6794 0,9374 0,0500
Tod's
86,20 86,51 -1,93 20,30 70,18 96,88 2,700
N.R.
0,1211 0,1214 -0,98 34,72 0,0848 0,1241
Trevi
3,000 2,986 0,40
Txt E-solutions
9,975 10,047 -2,11 30,30 7,500 10,316 0,2500
9,59 2,481 3,467 0,1300
6,360 6,399 -2,00 51,37 4,083 6,443
N.R.
M&C
Chl
0,0526 0,0527 0,57 37,11 0,0353 0,0545
N.R.
Maire Tecnimont
Cia
0,3400 0,3459 -2,94 53,28 0,2215 0,3568 0,0100
Marr
17,340 17,439 -1,31 21,16 14,572 17,444 0,5800
Ubi Banca
7,485 7,464 -0,47 24,30 5,300 7,660 0,0600
Ciccolella
0,2413 0,2416 0,00
Mediacontech
1,404 1,402 -1,75 75,25 0,7325 1,488 0,6000
Unicredito
6,325 6,360 -2,54 17,33 4,941 6,476 0,1000
Mediaset
4,742 4,784 -2,47 37,44 3,194 4,829 0,1000
Unicredito R
9,050 9,039 -0,98 15,40 7,720 9,201 0,1000
Mediobanca
8,900 8,927 -2,04 30,87 6,489 9,171 0,1500
Unipol
5,200 5,206 -1,52 23,79 3,880 5,357 0,1615
Mediolanum
7,995 8,049 -1,78 52,26 5,104 8,096 0,1500
Unipol Priv
5,195 5,191 -1,05 24,88 3,896 5,331 0,1815
Cerved
Cir
Class
Cnh Industrial
7,73 0,2089 0,2438 0,0516
1,092 1,100 -2,06 26,47 0,8528 1,114 0,0250
0,4120 0,4181 -1,36 46,10 0,2872 0,4397 0,0100
7,730 7,707 0,26 14,17 6,347 7,792 0,2000
Cofide
0,5110 0,5159 -2,67 18,97 0,4006 0,5272 0,0100
Meridie
Cogeme
0,0481 0,0487 0,00
Mittel
Conafi Prestitò
0,3528 0,3475 -1,70 39,23 0,2339 0,3614 0,0600
0,00 0,0487 0,0487
N.R.
N.R.
2,826 2,802 0,21 52,30 1,638 2,903 0,0580
0,1714 0,1717 -2,34 73,87 0,0931 0,1819
N.R.
Unipolsai
1,610 1,649 -5,29 45,80 1,190 1,725 0,1000
Unipolsai Risp
2,766 2,758 -0,86 21,47 2,119 2,796 0,4000
264,00 262,81 -0,60 32,10 192,72 266,12 0,4520
1,573 1,582 -1,07 56,14 0,9906 1,582
N.R.
Unipolsai Risp B
2,780 2,778 -0,71 22,48 2,124 2,805
Credem
8,235 8,143 1,04 28,29 6,242 8,290 0,1200
Molmed
0,4670 0,4650 4,24 23,91 0,3277 0,4650
N.R.
Valsoia
26,57 26,71 -2,32 76,68 14,927 28,08 0,2300
Csp
1,904 1,893 -0,10 37,99 1,397 1,909 0,0500
Moncler
16,540 16,671 -0,18 49,11 10,746 16,671 0,1000
Vianini I.
1,325 1,314 0,38 12,55 1,188 1,314 0,0200
Cti Biopharma
1,798 1,798 -1,10
Mondadori
1,152 1,165 -1,45 34,14 0,8323 1,165 0,1700
Vianini L.
5,995 6,027 -0,58 16,31 4,886 6,071 0,1000
Mondo Tv
3,960 3,915 6,74 137,2 1,616 3,915 0,3500
Vittoria
D'amico
-6,47 1,685 2,611
N.R.
0,6050 0,6106 -3,20 33,73 0,4366 0,6469 0,0165
D'amico 16 Warr W 0,0796 0,0809 -6,35
Moleskine
N.R.
Yoox
29,16 29,10 1,00 59,95 15,882 29,10
N.R.
Zignago Vetro
5,805 5,868 -2,11 17,42 4,910 5,914 0,2200
N.R.
Monrif
0,3800 0,3794 0,26 35,58 0,2735 0,3815 0,0240
World Duty Free
Dada
2,970 2,981 0,34 22,74 2,404 3,074
N.R.
Monte Paschi Si
0,6120 0,6040 1,24 28,01 0,4044 0,6306 0,0245
Damiani
1,512 1,505 -0,13 21,84 1,200 1,558
N.R.
Moviemax
0,0275 0,0270 0,00
Danieli
Danieli R Nc
23,30 23,49 -2,31 15,61 20,01 23,99 0,3000
16,850 16,910 -0,82 21,93 13,280 16,910 0,3207
N.R.
9,960 9,980 -0,30 14,80 8,195 9,980 0,1800
10,030 10,021 0,00 26,22 8,088 11,140
8,84 0,0542 0,0850
-6,40 0,0250 0,0272
N.R.
Mutuionline
8,185 8,129 -0,61 72,55 4,694 8,355 0,1200
Zucchi
0,0553 0,0557 -2,81
6,30 0,0502 0,0608 0,2500
Nice
3,274 3,283 0,24 21,53 2,670 3,383 0,0430
Zucchi R Nc
0,1601 0,1639 -0,31
-0,32 0,1592 0,1735 0,0300
10
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
.
Cultura e Spettacoli
«Il compito più alto di un uomo è
sottrarre gli animali alla crudeltà»
Émile Zola
La bellezza ci salverà
Aiutare una creatura
è aiutare tutti noi
Anna Mallamo
A
In mostra. Alcuni dei
capolavori di
Leonardo: nella foto
grande il celeberrimo
“Uomo vitruviano”
disegno a matita del
1490
Accanto, la “Testa di
fanciulla” detta “La
Scapigliata”, dipinto a
terra ombra, ambra
inverdita e bacca,
1508
In alto
“L’Annunciazione”
custodita al Louvre,
1478-1480 c.a.
Apre oggi a Milano la più grande mostra mai realizzata in Italia sul genio da Vinci
Leonardo che disegnò il mondo
Oltre 200 opere provenienti da decine di musei e istituzioni
Ilaria Liberatore
MILANO
Palazzo Reale a Milano apre
oggi le porte per la più grande esposizione mai realizzata
in Italia dedicata a Leonardo:
la mostra «Leonardo da Vinci
1452-1519. Il disegno del
mondo». Curata da Pietro
Marano e Maria Teresa Florio, la rassegna resterà aperta
fino al 19 luglio. Raccoglie oltre 200 opere provenienti da
musei e istituzioni di tutto il
mondo, tra cui Louvre e collezione Windsor.
Ma, all’apertura, tornano
le polemiche, tutte italiane,
per la mancata presenza in
mostra dell’ “Annunciazione”
degli Uffizi, opera che era
stata chiesta dagli organizzatori milanesi ma negata dai
musei fiorentini, che pure
hanno «prestato» a Palazzo
Reale molte altre opere leonardesche.
Dagli Uffizi sono state concesse a Milano molte opere di
Leonardo: diversi disegni, la
sua “Leda”, quadri di altri pittori tra cui Botticelli e Verrocchio, ma non l’Annunciazione. Per questo presentando
ufficialmente la mostra il
presidente di Skira, Massimo
Vitta Zelman, che l’ha ideata
e prodotta, ha rilanciato la
polemica: «I rapporti internazionali, come spesso accade in questo Paese, sono stati
più semplici di quelli nazionali. Continuo a ritenere che
a Palazzo Reale dovrebbe esserci anche l’Annunciazione
degli Uffizi e avrei voluto che
il ministro Franceschini avesse sposato con meno freddezza la questione».
Gli Uffizi avevano motivato la decisione sottolineando
che, senza “Annunciazione”,
per tutto il periodo della mostra milanese non sarebbe rimasta nel museo fiorentino
alcuna opera di Leonardo. Il
ministro Franceschini era a
suo tempo intervenuto per
dire che «la politica non deve
intervenire in decisioni che
Ma scoppia
la polemica per la
mancata concessione
dell’ “Annunciazione”
degli Uffizi
sono di competenza dei direttori dei musei».
In mostra a Milano c’è l’
“Annunciazione” proveniente dal Louvre (che ha prestato anche “Ritratto di dama” e
“San Giovanni Battista”). La
Galleria Windsor della Regina Elisabetta ha concesso 30
disegni autografi. La Pinacoteca Ambrosiana ha prestato
il “Ritratto di Musico” e ben
38 disegni che appartengono
al “Codice Atlantico”. In più
la mostra ha l’Alto Patronato
del Presidente della Repubblica, e il Ministero dei Beni
Culturali ha concesso in via
eccezionale la garanzia di
Stato.
L’Annunciazione degli Uffizi avrebbe dovuto essere accanto a quella del Louvre. La
parete è stata comunque lasciata vuota, forse volutamente.
In tutto a Palazzo Reale saranno esposte oltre 200 opere, provenienti da un centinaio di musei e istituzioni di
tutto il mondo. Per interessanti confronti con le opere
del Maestro sono presenti
opere di Sandro Botticelli,
Donato Bramante, Antonello
Una app
Guardare
come lui...
l Entrare nella mente di Leonardo Da Vinci ed osservare
la realtà con la sua originale
visione del mondo. Ora si
può grazie a “Being Leonardo”, un’app su cui scorre in
maniera interattiva l’intera
vita del genio del Rinascimento, dagli ambienti in cui
visse alle sue avveniristiche
macchine ai celeberrimi dipinti. Visti anche attraverso
un visore per la realtà aumentata. “Being Leonardo” progettata da Applix e Skira consente diverse esperienze
di fruizione grazie a una timeline, cioè una tavola sinottica che organizza tutti i
contenuti divisi per vita, opere, idee, eventi e personaggi.
Il progetto si completa col
percorso Being Leonardo a
Palazzo Reale, con l’app pensata per il visore che consente una esperienza “immersiva”, tipo videogioco.
da Messina, Filippo Lippi, il
Ghirlandaio, Paolo Uccello,
Jan Van Eyck e il Verrocchio.
Le opere sono state organizzate secondo criteri tematici, in dodici sezioni che ricostruiscono la vita e la personalità poliedrica, geniale e
originalissima di un uomo
che sapeva spaziare dall’arte
all’ingegneria, dalla scenografia alla scienza. Lo scopo è
comunque «raccontare Leonardo non come un personaggio isolato, ma come un
uomo con forti legami con la
cultura fiorentina» ha spiegato Maria Teresa Florio, curatrice della mostra insieme a
Pietro Marani.
«Expo apre al mondo uno
spazio di scoperta e di ricerca, perché i diritti fondamentali delle persone e dei popoli
tornino a essere una priorità
per tutti. Anche per questo
Milano sceglie Leonardo», ha
scritto il sindaco di Milano
Giuliano Pisapia. «Leonardo
ha trovato a Milano il luogo
più fertile per il proprio lavoro» ha aggiunto l’assessore
alla Cultura, Filippo Del Corno.3
volte la bellezza è
nei gesti, minimi,
di chi si prende cura di creature dimenticate. Come cani e gatti
randagi. In una terra in cui
esistono bande di assassini
chiamati “dog hunters” dediti allo sterminio dei randagi (sono gruppi organizzati e
con agguerrite piattaforme
sul web, dove si scambiano
informazioni sui modi per
uccidere e le formule dei veleni), perché l’odio imbecille
per ciò che è vivo conosce infinite sfumature. E ci sono
eroi solitari, caparbi e rocciosi, che combattono tutto
questo, da soli, senza l’aiuto
che di altri volontari . Uno di
questi è Andrea Cisternino,
fotografo e animalista italiano che lo scorso anno ha fondato in Ucraina, vicino a
Kiev, il Rifugio Italia: rifugio
per cani (ma anche gatti)
randagi e soprattutto potenziali vittime degli spietati
“dog hunters”.
Ovviamente, la caparbietà di Andrea, la sua tenacia,
e probabilmente l’amore
con cui lui e i suoi volontari
si occupavano di quelle sfortunate creature e le proteggevano ha mandato... in bestia (sì, la parola “bestia” è
applicabile esclusivamente
agli umani che hanno rinnegato ogni pietà per le altre
creature) gli assassini, che
dopo una serie di minacce
sono passati ai fatti: in un
assalto notturno hanno dato alle fiamme il Rifugio, distruggendolo quasi interamente e, quel che è peggio,
provocando la morte atroce
di 75 dei quasi cento cani e
gatti ospitati nella struttura.
Oggi il Rifugio è macerie
annerite, in mezzo alle quali
comunque s’affaccendano,
mezzi intossicati dal fumo e
dal dolore, Andrea e i volontari (una è stata ferita), a
seppellire i cani e i gatti
morti, a confortare e curare
quelli che sono riusciti a
fuggire e a salvarsi ma poi
sono ritornati sentendo le
voci amiche (gli animali ritornano sempre a chi ha fatto loro del bene: in questo, e
non solo, sono di molto superiori a molti umani).
C’è una profonda, devastante bellezza in questo accanimento alla cura, alla
protezione, alla vita che Andrea e i suoi stanno mostrando (e un pensiero va ai
tantissimi volontari che, in
contesti meno estremi ma
sempre difficili, si prendono
cura delle creature senza casa, che nessuno vuole intorno): hanno detto che no, loro non hanno paura e non se
ne andranno, continueranno a dare rifugio agli animali e a difenderli.
Sulla sua pagina Facebook (dove si può anche
scoprire come aiutare e contribuire alla ricostruzione)
Andrea pubblica foto e racconta storie strazianti: chi
ha un cane o un gatto sa
quanto ciascuna creatura
sia unica e speciale. E le storie di Boris, di Irma, di Alfa,
di Marchisa sono infinitamente commoventi, e belle
d’una bellezza unica e speciale. Di quelle capaci di salvare tutti noi. 3
Contro tutti. Andrea Cisternino soccorre uno dei cani feriti
Un saggio di Gerardo Di Cola
Aveva 74 anni
L’arte del doppiaggio: ridare “voce” alla verità
Addio a Percy Sledge
anima del soul
Un dotto e raffinato
excursus articolato
in “Prologo” e “Atti”
Marco Bonardelli
Con il rigore e il perfezionismo che solo una grande
passione riesce a mobilitare,
l’ultimo scritto di Gerardo Di
Cola – tra i massimi studiosi
del doppiaggio in Italia – coniuga letteratura, cinematografia e storia, rendendo il
“mondo delle voci” elemento che integra i diversi contesti espressivi, e prende vita
con forza a servizio dell’opera d’arte autentica.
La produzione teatrale di
William Shakespeare è il fil
rouge attraverso il quale
l’autore tocca mondi paralleli, facendoli convergere nella mente del lettore, condot-
to così lungo i sentieri della
rappresentazione visiva con
garbo e indiscussa competenza. “Il teatro di Shakespeare e il doppiaggio” (èDiCola Editrice) è un volume
corposo o meglio ancora «un
rompicapo, un dedalo, una
matrioska, una scatola cinese», non solo per gli appassionati di doppiaggio. Il volume non contiene capitoli
ma “Atti”, proprio come
un’opera teatrale, con un
Gerardo
Di Cola
Il teatro di
Shakespeare
e il
doppiaggio
ÈDICOLA
EDITRICE
PP. 687 EURO 50
Prologo in cui, da buon didatta, Di Cola descrive i suoi
obiettivi principali, dal teatro londinese, il “Globe Playhouse” – in cui molte delle
rappresentazioni di Shakespeare sono state messe in
scena per la prima volta – fino ai nostri giorni, con particolare attenzione al periodo in cui tutta la monumentale produzione shakespeariana arrivò in Italia su Rai
Tre, dopo essere stata adattata per il piccolo schermo
dalla BBC alla fine del
1970.
Un passaggio – osserva Di
Cola – dal “Teatro Globe” al
“teatro globale” della televisione, che comportò la possibilità per milioni di spettatori di accostarsi alla bellezza della drammaturgia shakespeariana direttamente da
casa. In Italia fu grazie all’impegno di Giampiero
Maccioni, che ne curò l’edizione, Agostino Lombardo e
Maurizio Scaparro, rispettivamente consulente letterario ed artistico, che le opere
più famose vennero messe in
onda a cicli, tra il 1984 e il
1990.
Quasimodo e Montale
I testi, tradotti da alcuni dei
massimi esponenti della letteratura italiana del Novecento, tra cui Quasimodo e
Quando il teatro
di Shakespeare
venne “tradotto”
per il piccolo
schermo in Italia
Montale, furono resi disponibili per un adattamento
dei dialoghi eseguito al massimo della professionalità,
capace di trasmettere l’animus dell’opera. Vi furono
coinvolti i maggiori direttori
di doppiaggio italiani (da Filippo Ottoni a Oreste Lionello) e grandi attori , tra cui Tino Carraro, Ugo Pagliai, Orso Maria Guerrini, Valeria
Moriconi, Gigi Proietti.
Quando cala il sipario sull’opera di Di Cola, dopo l' “ultimo Atto”, se ne esce “contagiati”, presi da una voglia
di andare oltre il testo; soprattutto invasi dalla piacevole sensazione di sentir
echeggiare dentro le voci
amate e famose che sono ormai parte della memoria collettiva e della storia della filmografia migliore. 3
NEW YORK
Il mondo della musica dice
addio ad un grande del soul
e dell’R&B. Percy Sledge, divenuto famoso in tutto il
mondo con la canzone
“When a man loves a women” è morto a 74 anni nella sua casa di Baton Rouge,
in Louisiana dopo una lunga battaglia contro il cancro, diagnosticatogli nel
2014.
Lavorava come inserviente in un ospedale quando
iniziò a suonare nei club e
venne presentato al produttore discografico Quin Ivy,
che gli permise di firmare
un contratto con la Atlantic
Records. “When a man loves a woman”, il suo primo
singolo pubblicato nel
1966, riesce ad ottenere la
prima posizione della classifica Billboard Hot 100, e
uno straordinario successo
in tutto il mondo.
I successivi singoli di
Sledge ne confermano la
popolarità nel corso degli
anni Settanta. Il brano conosce un nuovo periodo d’oro alla fine degli anni Ottanta grazie ad uno spot pubblicitario della Levis, permettendo a Percy Sledge di
ritornare sulle scene. Quindi, nel 1994, l’album “Blue
Night” ebbe notevole successo e ottenne una nomination ai Grammy Award. E
nel 2005, Sledge fu inserito
nella Rock and Roll Hall of
Fame. 3
11
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Spettacoli
.
Nelle sale dal 23 “Samba”
Parla Giampiero Cicciò, domani in teatro a Messina
La poesia dei margini
Amore e immigrazione
palco con “Lei e lei”
un connubio difficile, ma... sul
Due personaggi estremi, un incontro imprevisto
Storia di Sy e Charlotte, la coppia più improbabile del mondo
Francesco Gallo
Con l’attore-regista
(e autore del testo)
Federica De Cola
ROMA
«Immaginavamo che per
Samba la gente ci avrebbe
aspettati fuori dal cinema
per picchiarci dopo il successo di “Quasi amici”, ma
non è stato così. Ci sono stati
13,5 milioni di ingressi per
una tematica, quella dei
sans papier, non troppo
amata in Francia». Così Eric
Toledano e Olivier Nakache
(registi di “Quasi amici”)
parlano a Roma di “Samba”,
in sala dal 23 aprile con 01
in 150 copie. Nel film, tratto
dal romanzo omonimo di
Delphine Coulin (che ha
scritto anche la sceneggiatura), Omar Sy, senegalese
clandestino, e Charlotte
Gainsbourg, dirigente d’azienda. Nel cast anche
Tahar Rahim (Wilson, lavoratore clandestino che si inventa una patria) e Izia Higelin (Manu, dinamica assistente sociale).
Di scena una storia d’amore e immigrazione, ma
anche una commedia delicata e non scontata, con l’incontro fra due mondi che
più lontani non potrebbero
essere: quello di Samba (Sy,
già protagonista di “Quasi
amici”), senegalese clandestino pieno di buoni sentimenti che vive in Francia da
dieci anni e colleziona lavoretti per sopravvivere, e
quello di Alice (Gainsbourg), dirigente d’azienda che, dopo un crollo psico-fisico da stress, decide di
trovare nuovi spazi nella vita.
Lui tenta tutte le strade
per la regolarizzazione, ma
non è certo facile, mentre lei
cerca di ricostruire se stessa
attraverso il volontariato in
un’associazione che è anche
Eric Toledano
e Olivier Nakache
(registi di “Quasi
amici”) tornano
sul grande schermo
Vincenzo Bonaventura
MESSINA
I protagonisti. Omar Sy è Samba, Charlotte Gainsbourg è Alice
l’occasione per l’incontro
con Samba. Centrale nel
film il dramma di Samba
che va in questura a chiedere notizie della sua carta di
soggiorno il giorno stesso in
cui la Francia decide che di
lui non vuole più sapere, arrestandolo e rinchiudendolo nel centro di detenzione
di Vincennes e rendendolo
di fatto, da un minuto all’altro, un clandestino da eliminare.
«Sono tanti i paradossi
dei sans papiers in Francia –
dicono i due registi – . Su Liberation, ad esempio, è
uscito un articolo curioso
che parla dell’esistenza di
immigrati clandestini che
lavorano nell’amministrazione francese. Un paradosso perché, da un certo punto
di vista, non esistono, ma
poi pagano le imposte e sono regolari a livello amministrativo. Comunque, tanto
Anteprime
“I bambini sanno”
di Veltroni
l Un lungo caloroso ap-
plauso ha accolto l’ingresso in sala del presidente della repubblica
Sergio Mattarella alla
Prima, all’Auditorium
Parco della Musica di
Roma, del nuovo film
di Walter Veltroni “I
bambini sanno”, un
viaggio nell’infanzia
raccontato attraverso
gli occhi, le voci dei più
piccoli sui grandi temi
della vita. La pellicola
sarà in sala dal 23 aprile distribuita da Bim e
in prima tv su Sky Cinema il prossimo settembre.
per citare lo spirito del film,
abbiamo sposato quello della rivista Charlie Hebdo ovvero che “il ridere è la distanza più breve tra un uomo e l’altro”».
Sarkozy o Le Pen?
Dal punto di vista della
stampa i due riconoscono:
«Siamo stati attaccati dalla
stampa di destra in Francia
– raccontano – , mentre
quella di sinistra ovviamente ci ha sostenuto». E ancora
sulla politica, dicono alla
Casa del cinema di Roma
Eric Toledano e Olivier Nakache che se dovessero scegliere tra Marie Le Pen e
Sarkozy sceglierebbero sicuramente il secondo, anche per le ultime dichiarazioni antisemite e negazioniste della Le Pen, ma la cosa che preferirebbero davvero è che «i due si ammazzassero a vicenda».3
Giampiero Cicciò è autore, regista e interprete di “Lei e lei”, che,
prodotto dal Teatro di Messina,
debutterà al Vittorio Emanuele
domani con repliche fino a domenica. Accanto a Cicciò ci sarà
Federica De Cola. La pièce racconta di una Messina sconosciuta che prende vita ogni notte attorno alla Stazione Centrale.
Come spiega l’autore, «un estroso travestito (drag singer fallita)
e una ragazza ombrosa e litigiosa (che svende il proprio corpo
dopo aver tentato una carriera
teatrale), si incontrano, si confidano, si fanno compagnia, si
confrontano tra aspre schermaglie e slanci d’affetto svelando il
loro mondo ai margini (le cui dinamiche non differiscono poi
molto dal “mondo del giorno”)». Il cast è tutto messinese:
scene e costumi di Francesca
Cannavò, disegno luci di Renzo
Di Chio, elaborazione musicale
e collaborazione alla drammaturgia di Fausto Cicciò. Assistente alla regia Veronica Zito. A
Giampiero Cicciò abbiamo rivolto alcune domande.
Lei ci racconta di un travestito e di una prostituta. Personaggi non nuovi per il teatro
e anche sfruttati dal cinema.
Lei evidentemente ha qualcosa di nuovo da dire: che cosa?
«Anche personaggi che non si
travestono e donne non prostitute, anche mamme, papà, innamorati, assassini sono sfruttati nel cinema e nel teatro. È un
po’ come nella musica in cui con
sole sette note sono nate un’infinità di sinfonie. Le prostitute di
Fellini, per esempio, non hanno
niente a che vedere con quelle di
Ken Russell. E, più che alla “novità”, io punto alla “verità”.
Ognuno di noi ha la propria: i
miei due personaggi sono la personificazione della solitudine e
della fantasia. In molti altri sensi
e modalità, tutti ci si traveste
ogni giorno e ogni giorno ci si
prostituisce, questo dico nel mio
spettacolo. Ma soprattutto racconto che, a volte, nel degrado,
malgrado sofferenze, sfrutta-
mento, emarginazione, possono nascere la solidarietà più sincera e l’onestà».
Da anni abita a Roma, però
poi ambienta il suo lavoro a
Messina. Che cosa la tiene così
legato alla sua città?
«Apparentemente gli esseri
umani hanno le gambe. In realtà, per lo più, hanno radici. E,
per quanto ci si possa muovere,
una parte di noi resterà interrata
nel passato. L’immaginario di
qualsiasi artista non può prescindere e resterà incollato alla
dimensione in cui ha vissuto l’
infanzia, la giovinezza».
Non solo ambienta, ma fa
nascere il suo nuovo spettacolo a Messina. Perché?
«È un’opportunità offertami
da Ninni Bruschetta, direttore
artistico del Teatro di Messina.
Dandomi carta bianca su questo
In scena. Giampiero Cicciò e Federica
De Cola (FOTO GIANMARCO VETRANO)
«Ciascuno di noi ha
la sua verità: i miei
personaggi sono la
personificazione di
solitudine e fantasia»
progetto e producendolo, mi ha
fatto il regalo più gradito che un
teatrante possa ricevere: mi sono sbizzarrito senza limitazioni
mettendo in pratica tutto il mio
passato teatrale, la comicità, la
malinconia, la commozione».
Racconta una Messina poco
conosciuta e degradata, ma
ricca di umanità. Cosa la interessa di questo mondo?
«Forse il voler riflettere sulla
decadenza, il senso eterno di disfacimento sono elementi distintivi di molti siciliani. Ciò che
mi interessa è raccontare gli ultimi per sottolineare che non c’è,
in fin dei conti, differenza sostanziale ma solo apparente tra
una regina e una prostituta, tra
un potente politico e un travestito, tra un saggio e un pazzo».
Cosa c'è di universale nella
sua storia?
«Il bisogno di fantasticare che
è in tutti noi. I miei personaggi
trasfigurano la loro realtà per
non soccombere. La desolazione che diventa sogno attraverso
l’immaginazione».
Nel suo spettacolo è importante la musica, soprattutto il
tango. È una sua passione?
«Sì, sono un appassionato di
musica e in tutti i miei spettacoli
la colonna sonora è importante
quanto le parole. Qui, nel finale,
la passionalità del tango, la sua
eleganza, la sensualità vengono
usate per raccontare l’apice dell’amicizia, del dono che un personaggio farà all’altro».
Lavora ancora con Federica
De Cola, già eccellente protagonista de “I miei occhi cambieranno”.
«Per me è la migliore attrice
italiana della sua generazione.
E non sono il solo a dirlo».
Lei ha cominciato alla Bottega di Vittorio Gassman e poi
ha lavorato a lungo con Giancarlo Cobelli. Due maestri. Come convivono nel suo essere
uomo di teatro?
«Si detestavano amabilmente. Gassman citò Cobelli in un
suo libro ironizzando sul suo stile perennemente dileggiatore.
Cobelli lo riteneva un regista
scadente che si ostinava a fare il
regista. Io, tra due fuochi, ho
cercato di rubare l’estro d’attore
dell’uno e la regia intesa come
lavoro di artigianato visionario
dell’altro». 3
12
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
.
Carlo Tavecchio sceglie la linea dura
dopo la chiusura della Curva Sud:
«Provvedimento esemplare, per me gli
striscioni dovrebbero essere vietati»4
Sport
Venus Williams salterà la sfida di
playoff di Fed Cup tra Stati Uniti e Italia
in programma a Brindisi nel weekend.
Al suo posto gioca Lauren Davis4
Andata dei quarti di Champions League
La Juve si aggiudica con fatica il primo round
Un buon Monaco piegato nella ripresa solo su rigore (contestato) realizzato da Vidal. Ritorno il 22
TORINO
Juventus
Monaco
Un pesantissimo rigore di Vidal
ha permesso alla Juventus di
mettere una seria ipoteca sul
passaggio del turno, ma che fatica! La squadra di Allegri ha mancato due occasionissime con Tevez e Vidal nel primo tempo, denunciando qualche imprecisione nel tiro e talvolta nella costruzione della manovra. Le incursioni di Ferreira-Carrasco e
Martial hanno messo in difficoltà la difesa bianconera: Buffon
ha salvato qualche situazione
critica. Non un buon primo tempo dei bianconeri, anche se hanno creato di più. Il rigore (contestato dai monegaschi perché il
fallo è stato commesso fuori
area) realizzato da Vidal, ha
sbloccato il risultato. La squadra
bianconera ha così compiuto il
primo, importante passo verso
la qualificazione alla semifinale
di Champions. A Monaco non
sarà una gita ma cominciar bene
era importante. La squadra di
Jardim non vale tecnicamente
quella bianconera, ma ha mostrato doti insospettabili e pericolosità notevole. La prospettiva di sedersi al tavolo fra le prime quattro squadre d’Europa
adesso è diventata concreta e
l’importante sarà non compiere
passi falsi nel Principato: il calcio italiano merita di rientrare
nel Gotha europeo e non si può
fare sfuggire l’occasione.
Con Raggi unica novità dei
monegaschi, al posto di Toulalan, e col solito, bollente Juventus Stadium a far da contorno, il
Monaco si è presentato compatto a centrocampo e in grado di
partire in velocità. I monegaschi
hanno avuto qualche chance da
1
0
Buffon
7
Lichtsteiner 5,5
Bonucci
6,5
Chiellini
6
Evra
5,5
Vidal
6,5
Pirlo
6
(29’ st Barzagli)sv
Marchisio
6
Pereyra
6
(42’ st Sturaro) sv
Tevez
6,5
Morata
6
(38’ st Matri) sv
All. Allegri
Subasic
6
Raggi
6
(26’ st Berbatov)sv
Carvalho
6
Abdennour 6,5
Kurzawa
6
Joao Moutinho5,5
Fabinho
6
Kondogbia
6
Dirar
6
(6’ st Bernardo Silva) 6
Ferreira-Carrasco 6
Martial
6
(42’ st M. Carvalho) sv
All. Jardim
Marcatore: 12’ st Vidal (rigore)
Arbitro: Kralovec (Repubblica Ceca) 5,5.
Note: ammonito Carvalho. Angoli
7-6 per il Monaco. Recupero 0 e 3’.
Spettatori 40.000 circa per un
incasso di oltre 3 milioni di euro.
Il capitano
Buffon decisivo
con i suoi interventi
in almeno un paio
di occasioni create
dagli avversari
in contropiede
fuori (Kurzawa alto). Martial e
Carrasco hanno spesso fatto tremare la difesa bianconera: Buffon è dovuto intervenire due
volte da maestro. Insomma,
Monaco più pericoloso del previsto. Pirlo (tampinato da Moutinho) ha smistato qualche palla, ha fatto qualche lancio, ma è
parso meno decisivo del solito.
La vitalità della squadra di Jardim è dipesa dalle difficoltà del
centrocampo juventino, in cui
Vidal (autore di qualche tiraccio) non ha brillato. Una palla
d’oro l’ha sciupata Tevez, solo
sulla destra su assist di Marchisio da sinistra. Le palle alle stelle
di Vidal, Marchisio e Evra, hanno confermato certe difficoltà
dei bianconeri nelle conclusioni. Vidal, al 45’, su imbeccata di
Tevez, ha messo alto da sinistra,
da ottima posizione. Fra i monegaschi Ferreira-Carrasco è apparso il più vivace. Il Monaco ha
cominciato all’attacco anche il
secondo tempo. Un sinistro di
Silva deviato da Buffon, qualche
contropiede “preso” dalla Juve,
poi al 12’ su un lungo lancio di
Pirlo, le gambe di Carvalho si sono incrociate con quelle di Morata (fuori area): rigore contestatissimo e tiro di Vidal nell’angolo alto alla destra di Subasic.
Non è stata la serata di Tevez e
Morata. Buffon ha dovuto deviare una botta di Kondogbia,
ma ha risposto Morata. Berbatov, appena entrato, ha messo di
testa alto di un niente. Pirlo ha
fatto spazio a Barzagli. La Juve
ha cercato il raddoppio, ma si
sono riviste le difficoltà di superare la difesa monegasca. L’importante era sbloccare la partita. In ogni caso, nel Principato
non sarà facile. 3
Le altre partite
Atletico-Real Madrid
un derby senza reti
Oggi Psg-Barcellona
Atletico-Real 0-0
Finisce senza reti l’attesissimo derby spagnolo
tra Atletico Madrid e
Real Madrid al “Vicente
Calderon”. Partita molto
equilibrata con poche
occasioni da gol, ma sono stato soprattutto i
“blancos” ad andare
molto più vicina alla segnatura, soprattutto con
Bale (due volte e Modric). Nel finale la partita si è un po’ incattivita
con molti cartellini gialli.
Stasera
Sono in programma altre
due sfide. A Parigi il
grande confronto tra Psg
e Barcellona con i francesi che però dovranno
fare a meno degli squalificati Ibrahimovic e
Verratti mentre sull’altro
fronte ci sarà il terzetto
formato da Messi, Suarez e Neymar. L’altro
quarto di finale in programma è quello tra Porto e Bayern Monaco con i
lusitani che partono
chiaramente sfavoriti
contro lo squadrone di
Guardiola che, tuttavia,
dovrà fare a meno, di diversi titolari a cominciare da Robben.
L’esultanza. I giocatori bianconeri festeggiano la rete decisiva realizzata da Arturo Vidal
Brevi
LE INTERVISTE
Chiellini: «L’approccio è stato sbagliato, ma il risultato è molto positivo»
Allegri: «Sapevo delle
difficoltà, per fortuna
non abbiamo preso gol»
TORINO
«Siamo riusciti a restare lucidi, contro un avversario difficile. Loro hanno giocatori micidiali in ripartenza». Giorgio
Chiellini è soddisfatto dopo la
vittoria della Juventus. «Conoscevamo le difficoltà di questa gara, ma il risultato è positivo – ha aggiunto il difensore
–. Rispetto al Borussia Dortmund, il Monaco è una squadra che non ti fa giocare. Certo, dovevamo interpretarla
meglio nei primi 20 minuti ma
dopo ci siamo un po’ sciolti».
Da un veterano al capitano.
«Voglio dedicare questa vittoria a due persone: Piermario
Morosini e Fabrizio Quattrocchi», le parole del portiere Gigi
Buffon.
Ed è contento della vittoria
di misura anche Massimiliano
Allegri: «È un buon risultato.
Non aver subito gol – ha sottolineato l’allenatore – rappresenta un piccolo vantaggio per
noi, ma non sarà facile. Il Monaco ha dimostrato di essere
molto organizzato, con tecnica e fisicità là davanti. Ci hanno creato problemi nel primo
quarto d’ora, con un paio di ripartenze molto pericolose».
Allegri promuove la prestazione di Pirlo, al rientro dopo
quasi due mesi: «Ha giocato
una buona gara, avevo biso-
gno di un giocatore con qualità nelle traiettorie dei passaggi e sui calci da fermo. Bene
così, considerando anche che
Tevez non stava benissimo.
Abbiamo giocato una buona
partita e il risultato è meritato,
nonostante qualche errore
tecnico di troppo. Chi pensava
che avremmo vinto 3-4 a 0, si
sbagliava». Per il tecnico bianconero «per andare in semifinale, dovremo sicuramente
La dedica di Buffon
a Morosini e Fabrizio
Quattrocchi. Jardim:
«Partita decisa da un
penalty inesistente»
Cecchino. Il cileno Arturo Vidal trasforma il rigore della vittoria
segnare. Dobbiamo essere più
tranquilli e consapevoli delle
nostre qualità».
Da un fronte all’altro.
«Quando siamo arrivati a Torino pensavamo di uscire da
qui con un risultato migliore.
Per il ritorno bisognerà fare di
più per poter superare questo
turno», è il primo commento
del tecnico avversario Leonardo Jardim, dopo la sconfitta .
«Il Monaco voleva arrivare
qui per dimostrare di essere
una squadra organizzata – aggiunge l’allenatore della squadra del Principato – e abbiamo
creato grossi problemi alla Juve, dando di noi una bella immagine. Poi la partita è stata
decisa da un rigore inesistente».3
Oggi il recupero sul campo del Genoa
Formula 1: verso il Gp del Bahrain
Parma a caccia di un’altra impresa
Mercedes, guerra interna
La Ferrari resta in agguato
Dopo il sorprendente 1-0
sui campioni d’Italia, i
ducali di scena a Marassi
PARMA
In casa Parma sembra incredibile ma il pericolo ora si chiama
appagamento. Dopo una settimana caratterizzata da un pareggio e due vittorie, l’ultima
con la Juventus, il pericolo è di
arrivare “scarichi” psicologicamente e fisicamente alla sfida
di domani con il Genoa. D’altra
parte Donadoni lo aveva già
sottolineato come il calenda-
rio così serrato non aiutasse il
Parma a recuperare le energie
per quel sogno, leggi salvezza,
che in cuor suo più di un tifoso
sta cullando nelle ultime ore.
«La rimonta? Non voglio ripetermi sulle stesse cose, noi
affrontiamo giornata dopo
giornata, sapendo le difficoltà
che vanno affrontate – risponde più pragmaticamente Roberto Donadoni – non siamo
nelle condizioni di poter predire nulla, quindi dobbiamo veramente vivere alla giornata rispetto al recente passato. Noi
cercheremo di fare il nostro do-
vere fino in fondo».
Forti però di un successo con
la Juventus che permette di ritornare in campo decisamente
in modo più facile «rispetto ad
una sconfitta per 7-0, anche se
giocare dopo pochi giorni è
complicato, ma è una conseguenza di quello che è capitato
in questa stagione».
E allora meglio fare buon viso a cattivo gioco approfittando, per quanto possibile con la
rosa ridotta del Parma, del
turn-over. «Dobbiamo valutare le condizioni dei giocatori in
queste ore, ci sono un po’ di
problemini dal punto di vista
fisico, dobbiamo cercare di gestirli bene», ha sottolineato il
tecnico crociato che tornerà ad
avere a disposizione Lucarelli
dopo tre turni di squalifica ma
perderà Mendes.
Da valutare sempre in difesa
le condizioni di Costa mentre
in mezzo al campo potrebbe
essere il turno dell’ex Lodi. Attesa poi la conferma per Josè
Mauri, goleador con la Juventus. Infine l’attacco. Belfodil finalmente convincente dovrebbe tornare titolare con al fianco uno fra Coda e Ghezzal.3
ROMA
Dalla Cina al Bahrain per arrivare ancora più vicino alle
Mercedes. Consolidato a
Shanghai lo “status” di seconda forza del Mondiale
2015 di Formula 1, la Ferrari
si avvicina alla gara di domenica in notturna sul circuito
nel deserto di Sakjir con l’obiettivo di mettere in difficoltà le Stelle d’Argento approfittando di ogni possibile errore di Lewis Hamilton e Nico Rosberg di nuovo ai ferri
corti. Piloti della scuderia tedesca passati di colpo dai sorrisi di circostanza ai tempi da
“guerra fredda” vissuti la
scorsa stagione quando si
scambiarono
reciproche
scorrettezze in pista e fuori
facendo infuriare i vertici del
team. Una lotta intestina
quella in seno alla Mercedes
che potrebbe favorire proprio le Ferrari che nel Gran
Premio del Bahrain correranno su un circuito sulla carta
più favorevole alle caratteristiche della Rossa.3
TENNIS
Seppi subito out
a Montecarlo
l Subito fuori Andreas
Seppi a Montecarlo. Il
31enne altoatesino, numero 38 del tennis mondiale, è stato battuto per
6-3 1-6 6-4, in un’ora e
47’, dallo spagnolo
Tommy Robredo, numero 20. Nel terzo set, in
vantaggio per 4-2, Seppi
ha concesso quattro game di fila all’avversario,
che ha così portato a
7-3 in suo favore il bilancio delle loro sfide.
LA RICORRENZA
Scudetto Casale
festa dei 100 anni
l Una giornata di festa
dedicata ai giovani per
celebrare il centenario
dello scudetto del Casale. Domani con i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e della
Figc, Carlo Tavecchio, il
direttore generale della
federazione, Michele
Uva, il ct Antonio Conte, il ct della nazionale
femminile Antonio Cabrini.
13
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Sport
.
Presentata la tappa calabrese del progetto voluto dalla Federcalcio
Europa League
Fiona May: «Ci vuole coraggio
Sul razzismo l’Italia è indietro»
Napoli, asado per il gruppo
Fiorentina, vietato sbagliare
Venerdì a Catanzaro, assieme all’ex azzurra, ci sarà anche il ct Conte
Domani la squadra di
Benitez a Wolfsburg
e i viola di scena a Kiev
Andrea Celia Magno
CATANZARO
NAPOLI
«Le uniche differenze, nello sport,
sono i risultati di una gara. Dopo,
tutti ridiventano uguali». Anche
lontano da una pista di atletica
Fiona May conserva il fascino magnetico delle icone. Coordinatrice della commissione per la lotta
al razzismo della Figc, la plurimedagliata azzurra ha presentato la
tappa calabrese del progetto “I
razzisti? Una brutta razza (... e
non li vogliamo allo stadio!)”, che
venerdì (alle 15) la vedrà ancora
a Catanzaro (nell'auditorium Casalinuovo) insieme al ct della Nazionale, Antonio Conte, per uno
spettacolo dal format inedito e
dagli obiettivi ambiziosi: far leva
sui giovani per cominciare a sgretolare una piaga pericolosa e distruttiva per il mondo del calcio. Il
razzismo in tutte le sue forme.
L'Italia, su questo fronte, deve
ancora crescere. C'è un bisogno
immediato di trasformare una società che, per integrazione e rispetto della diversità, «è 20 anni
indietro rispetto all'Inghilterra,
nonostante anche qui la cultura
stia cambiando».
Affiancata dal presidente del
Comitato Regionale Figc, Saverio
Mirarchi, dal vicepresidente nazionale della Lega dilettanti, Nino
Cosentino, dal coordinatore regionale del settore giovanile e
scolastico, Piero Lo Guzzo, e dall’assessore comunale allo sport
Antonio Sgromo (e prima di incontrare i giovanissimi del Catan-
Doppia seduta di allenamento e asado per cementare il
gruppo. Continua nella “clausura” di Castel Volturno l’avvicinamento del Napoli al
match di domani contro il
Wolfsburg, valido per l’andata dei quarti di Europa League. Dopo il 3-0 alla Fiorentina, gli azzurri vogliono certificare la rinascita puntando a
un risultato importante che
consenta di giocarsi fino in
fondo nel ritorno a Napoli le
chance di raggiungere la semifinale. Dalle alte cancellate del centro tecnico filtrano
umori non entusiastici da
parte dei giocatori per un ritiro che neanche Benitez vorrebbe ma che proseguirà. Per
tornarsene a casa ci vorrà un
risultato positivo in Germania e una vittoria a Cagliari.
Intanto il gruppo fa di necessità virtù e cerca di trarre il
meglio dal ritiro: videogames
e tablet per qualche momento di svago, ma anche un asado consumato tutti insieme
nel giardino dell’hotel che
ospita gli azzurri. Alla brace si
sono posizionati il portiere
Andujar e il centrale Britos
che hanno cucinato la carne
alla maniera argentina per i
compagni e lo staff, sotto il
sole primaverile del litorale
flegreo. In campo Benitez lavora al doppio obiettivo con
Progetto “I razzisti? Una brutta razza!” Antonio Cosentino, Fiona May e Saverio Mirarchi a Catanzaro
zaro e della Kennedy), l’ex stella
del salto in lungo ha spiegato che
ai giovani si può insegnare tanto,
ma che da loro si può apprendere
anche di più: «Capire cosa significa la diversità per i ragazzi è molto
importante, perché fino a quando
non incidono fattori esterni, non
sanno cosa sia. Comprendere alcune dinamiche è fondamentale». Come? Con parole ed esempi
diretti per approfondire dialogo e
conoscenze: testimonianze note
(la May stessa) e meno note, come quelle della delegazione del
«Le uniche differenze
nello sport sono
i risultati di una
gara. Dopo, tutti
ridiventano uguali»
Koa Bosco di Rosarno (squadra di
Terza Categoria composta solo
da immigrati) e del calciatore del
Catanzaro, David Yeboah, che venerdì parteciperanno allo spettacolo - condotto dal giornalista Antonello Piroso - insieme al capitano giallorosso Mimmo Giampà,
al presidente nazionale del settore giovanile e scolastico della
Figc, Vito Tisci, e al medico e scrittore Kossi Komla-Ebrì.
«Per chi gareggia - ha aggiunto
la May - gli unici colori da distinguere sono quelli delle medaglie.
Venendo dall'atletica, dove il razzismo non esiste, capire il fenomeno che colpisce il calcio è difficile. Penso che molto dipenda dal
fatto che si tratta di uno sport di
squadra, non individuale, ma ritengo che la chiusura e l'intolleranza siano dovuti anche a ignoranza e paura. Per cambiare ser-
vono pazienza, tempo e coraggio».
Nel suo tour calabrese l’ex azzurra ha toccato anche Lamezia
Terme. Ad accoglierla Giuseppe
De Sensi e Pietro De Sensi, responsabili del settore giovanile
del Calcio Lamezia, assieme a tutti gli allenatori ed ai ragazzi di età
compresa tra i 5 e i 14 anni. «Se i
ragazzi aiutano, anche lo Stato
deve farlo - ha aggiunto - Bisogna
modificare le leggi, fare qualcosa
di più specifico».
Camera, ok minori stranieri
nelle società sportive
Infine ieri la Camera ha approvato la proposta di legge che permette il tesseramento di minori
stranieri residenti in Italia presso
società sportive appartenenti alle
federazioni nazionali. Il ddl ha ottenuto 422 voti a favore.3
l’istituzione europea, il club
ha deciso di togliere il veto.
Rafa Benitez tecnico del Napoli
tutta la rosa a disposizione e
la possibilità, fondamentale,
di ruotare gli uomini in queste settimane-chiave. Tra
quelli pronti Camilo Zuniga e
Lorenzo Insigne, tornati dai
rispettivi infortuni e freschi
per lo sprint finale. Un quadro della situazione è atteso
oggi da Rafa Benitez che parlerà in conferenza stampa. Il
Napoli aveva infatti deciso di
proseguire il silenzio stampa
anche in Europa ma il
black-out mediatico non è
previsto dall’Uefa e, anche in
virtù dei buoni rapporti con
Nel ritiro partenopeo
Andujar e Britos
hanno cucinato
la carne alla
maniera argentina
Fiorentina a Kiev
L’Europa per cercare di riscattare le ultime due sconfitte
contro Juventus e Napoli costate due obiettivi stagionali:
la finale di Coppa Italia e le
ambizioni da terzo posto. La
Fiorentina si prepara per la
trasferta di Kiev contro la Dinamo decisa a proseguire la
grande avventura continentale e inseguire l’ultimo grande traguardo di questa stagione: la finale di Varsavia
che mette in palio anche un
posto nella prossima Champions.
Ieri Vincenzo Montella e la
sua squadra si sono radunati
al Centro sportivo per concentrarsi unicamente sull'impegno di domani in terra
ucraina, contro una Dinamo
ancora imbattuta nel proprio
campionato e che in Europa
League ha eliminato agli ottavi l'Everton.
Il tecnico viola, dopo l’allenamento, ha diramato la lista
dei convocati che comprende
22 giocatori: fra questi si rivedono il portiere Tatarusanu
dopo oltre un mese di stop
per un problema alla schiena,
e l'attaccante Babacar che ha
saltato la trasferta di Napoli
per fastidi tendinei. Rispetto
alla gara del “San Paolo” sono
annunciati nella formazione
titolare Gonzalo Rodriguez,
Pizarro e Joaquin. La squadra
viola sarà seguita da circa
duecento tifosi.3
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Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Sport
.
Serie B
Dilettanti
Il recupero va
al Frosinone
Bologna +1
Coppa Italia,
lo Sporting
a Palermo
l Nel recupero di Serie
B, il Frosinone si è imposto per 1-0 nel derby
contro il Latina che era
stato rinviato per motivi
di ordine pubblico. Decisivo il calcio di rigore
trasformato alla mezz’ora del primo tempo da
Dionisi. Il Frosinone sale
così al terzo posto a quota 57 punti e può continuare a sognare la promozione diretta in A. La
Corte federale ha invece
accolto il ricorso del Bologna e gli ha restituito il
punto di penalizzazione
che gli era stato comminato per irregolarità nei
pagamenti Irpef.
l COPPA ITALIA PROMOZIONE: Cus Palermo-Sporting Taormina
(arbitra Virgilio di Trapani) è il match di ritorno della semifinale
che si gioca nel pomeriggio. All’andata finì 1-1
e lo Sporting Taormina
(privo dello squalificato
Rasà) per qualificarsi dovrà vincere o pareggiare
da 2-2 in su. La neopromossa di Eccellenza va a
caccia di un nuovo, prestigioso traguardo.
LEGA SICULA: è stato reso noto che playoff e playout di tutti i campionati
partiranno sabato e domenica. (s.a.)
Il patron Pietro Lo Monaco. Altri problemi per la società giallorossa, impegnata nella lotta per la salvezza
Dopo il deferimento Lo Monaco ha patteggiato con la Figc
Messina, maximulta di 16mila euro
All’epoca dei fatti, l’ex socio Di Paola era titolare di una attività di scommesse
MESSINA
La tiepida ripresa ha fatto
un’altra tappa a Catanzaro.
Dopo l’esordio con sconfitta a
Foggia, il Messina targato Nello Di Costanzo ha inanellato
una serie di quattro pareggi
consecutivi, dai quali è emersa
una ritrovata sicurezza difensiva (tre le gare per Berardi
senza subire reti), anche se il
bomber Corona e compagni
non hanno ritrovato la vena
offensiva (soltanto un gol all’attivo negli ultimi 360’),
smarrita assieme alla vittoria
dall’ormai lontano 24 gennaio, giorno della vittoria per
4-1 nel derby dello Stretto giocato al San Filippo.
Nel complesso un ruolino di
marcia, comunque, insufficiente a ridurre il distacco dalle formazioni che precedono il
Messina e che sono ormai quasi sicure di aver evitato la pe-
ricolosa appendice dei playout: sembra quasi che Martina Franca, Lupa Roma e Paganese in queste ultime gare abbiano fatto di tutto per aspettare i giallorossi, mantenendo
così viva l’illusione di una clamorosa rimonta.
Ma a quattro giornate dalla
fine, le sei lunghezze che separano dalla Paganese sembrano un Everest da scalare, alla
luce anche del calendario che,
dopo la sfida all’Ischia di sabato al San Filippo, vedrà i giallorossi affrontare le big Benevento e Salernitana, per poi
chiudere la stagione regolare
in trasferta contro il Savoia.
Un altro scontro diretto.
Ma al di là dell’ennesima sagra dei rimpianti andata in
scena al “Ceravolo”, c’è anche
da sottolineare che a Catanzaro, assieme ai limiti della
squadra, si è notata una condizione fisica differente, con i
Oggi la Reggina?
L’Aversa
penalizzata
di un punto
l Il Tribunale Federale
Nazionale, in attesa delle
decisioni su Reggina e Savoia, ha penalizzato di un
punto l’Aversa Normanna.
CLASSIFICA: Salernitana
76; Benevento 71; Juve
Stabia 63; Matera 60; Lecce, Foggia 57; Casertana
56; Catanzaro 49; Barletta 44; Cosenza, Vigor 42;
Melfi 41; Martina, Lupa
Roma 36; Paganese 35;
Ischia, Messina 29; Savoia
27; Aversa Normanna 25;
Reggina 22.
peloritani in partita fino al novantesimo, mentre non molto
tempo fa la luce rimaneva accesa soltanto 45’. Un consolante motivo di ottimismo in
chiave playout. Una strada da
seguire per raggiungere il picco di forma quando verranno
giocate le delicate sfide per rimanere in Lega Pro.
A raffreddare, però, questi
tiepidi entusiasmi, è arrivata
ieri la notizia della maximulta
inflitta al Messina, condannato dalla Federazione a pagare
oltre sedicimila euro: una vera
mazzata per le casse dell’Acr.
La sanzione è arrivata a seguito del deferimento della
società guidata da Pietro Lo
Monaco per responsabilità oggettiva, «in conseguenza dei
comportamenti posti in essere
da Francesco Di Paola, socio e
consigliere di amministrazione della società all’epoca dei
fatti (2013) e titolare di una
ditta individuale che ha quale
attività l’acquisizione di scommesse aventi ad oggetto il risultato di incontri ufficiali organizzati dalla Figc, accettando scommesse, peraltro a fini
di lucro, sugli eventi indicati».
A chiusura delle indagini, il
Messina ha sceltodi patteggiare, accordandosi con la Federazione per pagare una sanzione di 16.666 euro. Altri soldi in uscita dalle decisioni del
giudice sportivo, che ha multato i peloritani di cinquecento euro per la frase di discriminazione razziale rivolta da un
isolato sostenitore in occasione della sostituzione di un calciatore di colore della squadra
avversaria.
Infine la società ha comunicato la variazione dei prezzi
per la gara interna contro l’Ischia: per tutti i settori non più
un euro, ma 2 più uno di prevendita.3
Terza Categoria
Stromboli ferma
la Saponarese
Il Contesse a -1
Recuperi: il team eoliano
pareggia con la capolista
grazie al rigore di Cincotta
Omar Menolascina
È tempo di recuperi per il tormentato girone A di Terza Categoria. Al momento se ne sono giocati quattro, mentre il
quinto è stata vinto a tavolino
dall’Arci Grazia per la mancata
presentazione a Milazzo del
Real Filicudi.
Il risultato più importante
per la classifica è stato il pareggio conquistato dal Calcio Saponarese sul campo dello
Stromboli Scirocco, che ha
permesso alla capolista tirrenica di mantenere un punto di
vantaggio sulla seconda. Bella
e rumorosa la cornice di pubblico presente nel piccolo impianto eoliano, che ha spinto i
locali fino al triplice fischio, facendoli pareggiare in extremis, dopo lo 0-1 siglato da La
Ganga su rigore, grazie al secondo penalty trasformato con
freddezza da Cincotta. Quarto
punto in due confronti per lo
Stromboli Scirocco, che si era
già aggiudicato nettamente
(1-6) il derby con il remissivo
Real Filicudi. Protagonista assoluto lo scatenato Di Maggio,
autore di una tripletta di pregevole fattura. Con lo stesso
tennistico punteggio il Malfa si
era sbarazzato in casa del Mes-
sinaudace, piegato dalle doppiette di Gallo e Di Losa e dalle
realizzazioni di Sciacchitano e
Bennani. Il Contesse di mister
Andrea Argento continua, intanto, a puntare al primato, come conferma il poker rifilato,
al “Marullo” di Bisconte, proprio al Malfa (marcatori: Battaglia, Lombardo, Irrera e Romeo per i peloritani; Alizzo per
gli ospiti).
Domenica sono in programma: Saponarese-Malfa (inizio
ore 11.45), Stromboli Scirocco-San Giovannese (ore
10.30) e Sc Sicilia-Real Filicudi (14.00).
I risultati dei recuperi:
Malfa-Messinaudace 6-1; Real
Filicudi-Stromboli Scirocco
1-6; Stromboli Scirocco-Calcio Saponarese 1-1; Fc Contesse-Malfa 4-1; Arci Grazia-Real
Filicudi 3-0. Classifica: Saponarese* 43; Contesse 42; Arci
Grazia 37; Juvenilia 36;
Stromboli 30***; San Giovannese* 29; Messinaudace 19;
Filicudi* 17; Malfa*** 13; Sc
Sicilia*** 7 (*da recuperare).
Le reti di Battaglia,
Lombardo, Irrera
e Romeo trascinano
la squadra peloritana
all’inseguimento
del primo posto
L’ingresso in campo del Contesse e degli eoliani del Malfa
Terza Categoria
Il girone jonico
Finale regionale Juniores Serie D
La Torrenovese festeggia
la promozione in Seconda
Mandanici-Fiumedinisi,
ultimi 90 minuti decisivi?
Incredibile Tiger Brolo
È campione regionale
Meritato traguardo per
la formazione allenata
da Scaravilli e Di Marco
La squadra di Cacciola si
trova due punti avanti ed è
favorita per la promozione
Ricciardello, classe 1998, che
10 ha beffato Evola, regalando il
9 titolo alla formazione guidata
DOPO I RIGORI
da mister Fabio Domina.
Marcatori (5-5 al 120’): 7' Sa- Al "Bacigalupo" di Taormina la
lemi, 12' Perrone, 31' Sparacello, partita comincia in salita per i
43' Giordano, 45' Daino, 55' Schirò, gialloneri, che dopo 2' riman62' Sparacello (rigore), 70' Spara- gono in 10 per l'espulsione di
cello, 108' Perrone, 112' Sparacel- Patti. Dopo il doppio vantaglo. Rigori Tiger: Sparacello gol, gio agrigentino, al 30’ SparaSchirò gol, Addamo gol, Li Muli gol, cello si guadagna una punizioD’Aquino parato, Mancari parato, ne che trasforma per l’1-2. Nel
Ricciardello gol. Akragas: Butticè finale di tempo gli ospiti, però,
gol, Daino gol, Collura gol, Salemi realizzano altre due volte.
fuori, Perrone gol, Giordano parato, Tutto finito? Neanche per
Napoli parato. Tiger: Ballotta, D’A- idea. La formazione di Brolo
quino, Patti, Li Muli, Spinella, Schirò, Ricciardi (35' Catena) Addamo,
Ottaviano (70' Ricciardello), Cipria- Clamorosa rimonta
no (80’ Mancari), Sparacello. All. a Taormina dall’1-4:
Domina. Akragas: Evola, Napoli, poker di Sparacello
Pierini, Giordano, Sferlazza , Buccheri, Collura, Daino, Butticè, Sale- e ai rigori finali è
mi, Perrone. All. Castiglione. Arbi- decisivo Ricciardello
tro: Leotta di Acireale.
Salvatore Accordino
La Torrenovese, col pari interno
contro il Real Pettineo, ha conquistato il meritato salto in Seconda Categoria. Una promozione che premia la bella stagione condotta dalla squadra rosanero, allenata da Alessio Di Marco e Mauro Scaravilli, che ha
chiuso al primo posto con 30
punti dopo un’annata condotta
sempre al vertice.
Questi gli artefici: Alessio
Antonuccio, Giuseppe Cannistraci, Nicola Carcione, Manuel
Corpina, Alberto Costantino,
Salvatore Di Bella, Giovanni
Dolce, Giuseppe Gentile, Salva-
tore Ioppolo, David Lenzo, Antonino Letizia, Gabriel Letizia,
Carmelo Lo Monaco, Alessio
Mangano, Alessandro Olivieri,
Giuseppe Pirronello, Samuel
Renzetti, Fabio Saccà, Massimiliano Sansiveri, Stefano Sansiveri, Alfredo Sgrò, Antonino Sidoti. La società è guidata dal presidente Maria Antonietta Valenti, con i dirigenti Mauro Vitale,
Salvatore Carini, Beniamino
Priola. Nel consiglio anche Filippo Raffaele, Mario Vitale, Pietro
Casilli, Massimo Arcodia, Mauro Scaravilli, con direttore generale Giuseppe Occhiuto. A festeggiare anche il sindaco Salvatore Castrovinci che è stato vicino alla squadra assieme all’assessore allo sport Ivan Raffaele.
Risultati:Don Puglisi-Castelluccese 2-1 (Ganguzza, Alferi e
Murgia), Thea Acquedolci-Futuro Tusa 3-2 (Lorello, Venuto,
Lazzaro, Agliozzo e Russo), San
Fratello-Sporting Mistretta 5-2
(doppietta di Baglione, Morello,
Gerbino, Caprino e doppietta di
Carbonetto), Torrenovese-Real
Pettineo 1-1 (Antonuccio e Noto). Riposava Green Tusa.
Classifica: Torrenovese 30,
Green Tusa 29, Real Pettineo 28,
Sporting Mistretta 27, San Fratello 26, Castelluccese 24, Thea
Acquedolci 13, Futuro Tusa 12,
Don Puglisi 6.
Playoff Girone B: Fitalese-Cinquesei 4-2 dopo 120 minuti (Trifilò, Iannello, Visconti,
Celesti, Prattella e Fazio); Rodi
Milici-Capo d’Orlando 3-1
(D’Angelo, Bertolami, Torre e
Rocchetta). La finale è Fitalese-Rodì Milici.3
Torrenovese promossa grazie al pareggio interno con il Real Pettineo: rete di Antonuccio
Giuseppe Puglisi
SANTA TERESA DI RIVA
Francavilla per mantenere il
terzo posto dovrà conquistare
almeno un punto a Graniti. Un
pari serve anche a Itala e Limina
per la qualificazione agli spareggi anche se resta da stabilire
chi occuperà quarta e quinta posizione. Infine il Roccalumera
ha sconfitto l’Antillo, mentre Gs
Vigili e Lanza si sono divisi la posta.3 (gi.pu.)
Risultati: Roccalumera-Antillo 4-1, Fiumedinisi-Graniti
1-0, Francavilla-Alì Terme 3-1,
Gs Vigili-Lanza 3-3, Mandanici-Stella San Leone 3-0, Itala-Limina 3-1.
Classifica: Mandanici 45,
Fiumedinisi 43, Francavilla 39,
Limina e Itala 37, Alì Terme 34,
Roccalumera 33, Stella San
Leone 32, Graniti 29, Gs Vigili
20, Lanza 6, Antillo 1.
Saranno gli ultimi 90 minuti a
decidere la stagione di Mandanici e Fiumedinisi? Intanto le
due formazioni continuano a
macinare vittorie, con il Mandanici sempre due punti avanti. La
squadra di Cacciola ha inflitto
un sonoro 3-0 alla Stella San
Leone che pure si era presentata
come un ostacolo difficile: due
reti di Santoro su altrettanti assist di Carpillo e sigillo finale di
Di Blasi per chiudere la pratica.
Il Fiumedinisi di Geraci ha superato di misura il Graniti grazie a
un rigore trasformato da Ricca.
Gli ultimi 90’ vedranno il
Mandanici fare visita all’Alì Terme, mentre il Fiumedinisi ospita il fanalino Antillo che non ha
mai vinto in questa stagione.
Il resto della giornata ha visto
il Francavilla conquistare il terzo posto superando un Alì Terme ormai con la testa alle vacanze. L’Itala di Peditto ha messo in
classifica tre punti importanti
battendo il Limina e agganciandolo il quinto posto, buono per i
playoff. L’ultimo turno vede l’Itala giocare con il Lanza ed il Limina ricevere il Roccalumera. Il Antonio Ricca (Fiumedinisi)
Tiger Brolo
Akragas
TAORMINA. Finisce con il più incredibile risultato la finale regionale Juniores Serie D tra Tiger e Akragas. Dopo un primo
tempo di marca biancazzurra
chiuso sull'1-4, nella ripresa i
"tigrotti" realizzano una rimonta eccezionale, raggiungendo il pari, prima di avere la
meglio, dopo due supplementari (con gol) nella lotteria dei
rigori. Il tiro dagli undici metri
decisivo è stato di Antonino
nella ripresa va in gol con Schirò e si affida al suo gioiello più
prezioso, Claudio Sparacello,
che con due calci da fermo, rigore e punizione, firma il 4-4.
L’Akragas rimane in 10, la Tiger in 9 per l'espulsione di Spinella e nei 30’ extra succede di
tutto. Perrone riporta ancora
avanti l'Akragas, il solito Sparacello ristabilisce la parità. Ai
rigori arriva il trionfo brolese.
Pippo Condipodero
15
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Sport
.
Serie A2 Gold
Barcellona ride
anche senza
il pass playoff
Venerdì 24 una festa
con i tifosi in attesa
dei nuovi progetti
Mario Garofalo
BARCELLONA
Punti decisivi. McGee ha segnato il canestro “pesantissimo” dell’ultima vittoria dell’Orlandina che è valsa la salvezza con quattro giornate di anticipo sulla fine del campionato
Basket Serie A
Orlandina, tutto esaurito con Milano
Rimasti solo 200 biglietti per il match di domenica contro i campioni d’Italia
Giuseppe Lazzaro
CAPO D’ORLANDO
La partita non avrà nulla da dire
per la classifica visto che i paladini hanno raggiunto la salvezza e
i campioni d’Italia in carica sono
già matematicamente certi del
primo posto in regular season,
ma Orlandina-Milano, in programma domenica sera nel posticipo delle 20.30 su Rai Sport
1, affascina gli amanti della pallacanestro.
Infatti, da ogni parte, stanno
andando a ruba i biglietti e il tutto malgrado leggero aumento
deciso dalla società che aveva
sospeso gli abbonamenti solo il
29 dicembre scorso in occasione
del match contro Varese, allora
guidato dall’ex Pozzecco.
A quattro giorni dalla gara la
società informa che sono rimasti
meno di duecento ticket e questo
conferma che domenica si registrerà il tutto esaurito e che, co-
munque andrà, ci sarà la festa finale per celebrare la quarta permanenza in serie A di Capo d’Orlando. Il tutto emerso ieri, in un
14 aprile sempre nella mente dei
tifosi perché è stato celebrato il
decimo anniversario da quando
l’Orlandina ottenne, battendo
Ferrara, la storica promozione
in Serie A.
Intanto ieri sera si è svolta la
cena sociale mentre, poche ore
prima, sono ripresi gli allenamenti con l’esordio di Emir Sulejmanovic, l’ala/centro di 19 anni, firmato in prestito dal Barcellona FC per queste ultime quattro partite e per sopperire alla
Le 4 partite rimaste
saranno utili per
valutare i giocatori
eventualmente
da confermare
cessione di Archie all’Ostenda. Il
Barca tiene il ragazzo in forte
considerazione e saranno le sue
prestazioni a stabilire se, a fine
campionato, l’Orlandina chiederà il rinnovo del prestito per la
prossima stagione.
La dirigenza ha puntato forte
sul prospetto, ritenendosi soddisfatta di avere portato in Italia
quello che da via Beppe Alfano
considerano come una autentica promessa del basket europeo,
considerato già un giocatore di
livello. Tra l’altro il direttore
sportivo del team spagnolo,
Joan Creus, si è detto molto soddisfatto di avere concesso il prestito in una piazza dove gioca
Gianluca Basile che, al Barcellona, ricordano bene nei suoi sei
anni di permanenza con vittorie
a ripetizione.
Chiaramente le gare rimanenti (oltre a Milano, trasferta a
Varese, Trento al “Pala Fantozzi”, chiusura a Venezia) saranno
Si parte così
L’ANTICIPO DI SABATO
Venezia-Trento
LE PARTITE DI DOMENICA
Sassari-Varese
Avellino-Caserta
Pistoia-Reggio Emilia
Bologna-Pesaro
Roma-Brindisi
Orlandina-Milano
IL POSTICIPO DI LUNEDÌ
Cantù-Cremona
CLASSIFICA
Milano 46, Reggio Emilia e
Venezia 38, Sassari 34, Trento
32, Brindisi 30, Cremona e
Bologna 24, Pistoia, Roma,
Cantù 22, Avellino 20, Orlandina
e Varese 18, Pesaro 14, Caserta
9 (Caserta-1 e Bologna -2)
importanti per verificare eventuali proposte future. Per esempio i due Usa arrivati in corsa al
posto di Freeman e Burgess. In
questo momento si attende la
crescita di Folarin Campbell ma
si tasta la situazione legata a
Tyrus McGee. Se le regole per la
prossima stagione dovessero essere uguali a quelle attuali e con
l’opzione del 5+5, McGee potrebbe anche restare e diventando un sesto uomo di lusso, il ruolo che coach Griccioli gli ha ritagliato anche in questo periodo
dove un altro esterno, Basile, è
out per infortunio.
McGee sarebbe un tiratore tascabile pronto all’uso visto che
colpiscono il coraggio e la sfrontatezza nel prendersi le responsabilità in un amen. Proprio contro Brindisi ha messo a segno la
tripla decisiva e non è stato la prima volta che è successo anche se,
contro Pesaro e a Sassari, l’esito
è stato diverso per il risultato.3
Si concluderà domenica prossima sul piccolo parquet di Lodi, casa di Casalpusterlengo,
la stagione del Basket Barcellona, che al termine del quarantesimo chiuderà le porte e
saluterà il secondo campionato senza passare dalla finestra
dei playoff.
Nella storia recente del sodalizio giallorosso non era mai
accaduto. Eppure tira un'aria
più che serena sul Longano visto e considerato come i giallorossi hanno giocato fin qui
lungo questa trotterellante
stagione, sia sul piano societario che su quello generale.
Onore al roster giallorosso, resuscitato in corso d'opera e vivo e vegeto nelle partite in cui
molte squadre hanno fatto la
cosiddetta passerella, tirando
i remi in barca ed approfittando delle "scomparse" di Veroli
e Forlì, determinanti ad eludere il rischio retrocessione. Alcune ci hanno lasciato le penne contro i barcellonesi, altre
hanno perso terreno o hanno
dovuto sudare più delle proverbiali sette camicie.
A Barcellona, comunque, si
fa festa. Sempre e comunque.
Una certa e sicura sarà il 24
aprile presso un noto locale
del comprensorio, un appuntamento a cui prenderanno
parte anche società, tifosi,
staff e giocatori. «Sarà l’occasione per salutare e festeggiare tutti insieme i protagonisti
di una stagione che rimarrà
per sempre scolpita nel cuore
degli appassionati della palla
a spicchi barcellonese» dicono
i tifosi, gli stessi che nello scorso match interno contro Brescia, vinto in grande spolvero
da Barcellona, hanno senten-
ziato la propria gratitudine
verso gli eroi giallorossi dedicandogli uno striscione: «Bravi ragazzi. Tutti vi ammiran e
tutti onor vi fanno», scomodando poeti e narratori illustri.
Oggi, però, è pure il tempo
degli interrogativi, tanti come
gli elogi. I tifosi si domandano
quale sarà il futuro, quale strada sarà imboccata. La squadra, intanto, lavoro affinché si
chiuda in bellezza contro Casalpusterlengo. Le due vittorie
consecutive, rispettivamente
in trasferta sul parquet di Biella e al "PalAlberti" contro Brescia, potrebbero essere foriere
per un benaugurante tris, una
chiusura degna ed ideale per
un roster che non ha mollato
mai sconfiggendo la crisi sul
campo grazie ad un sacrificio e
a una professionalità di difficile ed inspiegabile lettura.3
La squadra proverà
a chiudere con una
vittoria sul campo
di Casalpusterlengo
un torneo giocato
tra mille difficoltà
Ultima tappa. Spizzichini protagonista
di una stagione giocata con orgoglio
Basket Serie C
Bella iniziativa per il doppio trionfo in Coppa Italia
Kick boxing
Costa d’Orlando lanciata
nel testa a testa con Patti
Emozionante festa a sorpresa
per celebrare Meo Sacchetti
Successi per i ragazzi
di Furci e Santa Teresa
Nell’ultima giornata
sarà sfida a distanza
per un posto nei playoff
L’agente Virginio Bernardi
e Gianmaria Vacirca hanno
riunito tanti ex campioni
A Erice brilla il Club
Oshikawa Ryu: ora
appuntamento a Malta
CAPO D’ORLANDO
Un derby a distanza in 40’ e, al
termine, come in una sorta di
ruolette russa, sapere chi, fra le
due “cugine”, si qualificherà ai
playoff insieme alle già ammesse Cefalù e Vis Reggio Calabria.
Straordinaria impresa della
Costa d’Orlando che, col pronostico sfavorevole, fuori casa, domenica scorsa ha sbancato il parquet della Sport è Cultura Patti.
Un derby bellissimo, combattuto, incerto e deciso, nel finale,
dalle triple di Vazzana, Fazio e
Marinello, che hanno inciso affinché, nell’ultimo minuto, i paladini potessero controllare. È
mancato solo l’acuto ulteriore,
quello di sovvertire la differenza
con la sconfitta subita all’andata: +6 Patti contro +5 Costa.
Mezzo canestro che potrà
avere un grande significato domenica a conclusione del torneo. Infatti Patti giocherà a Reggio Calabria, contro una Vis reduce dall’exploit di Cefalù e già
qualificata ai playoff mentre la
Costa, al “Pala Valenti”, avrà vita
facile contro la Nova Virtus Ragusa che non ha nulla da chiedere alla classifica.
Patti e Costa con 30 punti appaiate al terzo posto e l’unica
condizione per la compagine del
presidente Mauro Giuffrè è quella di vincere ovviamente contro
Ragusa e sperare che Patti perda
in Calabria: diversamente ai playoff andrebbe Patti e tutto per
quel mezzo canestro di differenza.3(g.l.)
Entusiasmo. Costa d’Orlando caricata a mille dopo il successo sul campo del Patti
MONZA
Una festa a sorpresa per omaggiare Meo Sacchetti per l’incredibile back to back in Coppa
Italia con la Dinamo Sassari è
quanto si sono inventati il suo
agente, Virginio Bernardi, la
moglie Olimpia e Gianmaria
Vacirca con il suo blog “Basketkitchen”.
Non è stata una improvvisata qualunque, perché da tutta
Italia sono arrivati gli amici e i
compagni di una vita del coach ex Capo d’Orlando. Non è
stato semplice far sedere allo
stesso tavolo Roberto Brunamonti, Enrico Gilardi, Charlie
Caglieris, Renzo Vecchiato;
poi Toto Bulgheroni, Riccardo
Caneva, Marco Sanguettoli,
Aldo Tommasini, Max Ferraiuolo, Paolo Conti, Cecco
Vescovi, Dino Boselli, il mitico
Pierluigi Marzorati. Ma c’erano anche alcuni giocatori della squadra che da allenatore
ha amato di più: Asti portata in
B2 dalla C2 con due promozioni consecutive passando attraverso un lutto atroce, la perdita sul campo di Casale Monferrato di Andrea Grossi. Era il 24
ottobre 1999, e proprio quel
Ex Orlandina. Meo Sacchetti
con la Coppa Italia e la torta
giorno il ragazzo allenato da
Meo, soprannominato “Robocop” per le sue incredibili doti
atletiche, compiva gli anni.
Sacchetti ricorda che Grossi
sorrise prima di perdere conoscenza e chissà quante volte
quel sorriso è riaffiorato in
una carriera che da allora ha
mietuto tanti successi, ma anche eterna riconoscenza verso
chi ha consiviso gli inizi come
Passera, Bertello, Torcello e
Calvo “ammessi” al pranzo as-
sieme alleggende del basket.
Un pranzo di qualche ora a
Monza, dai salumi col gnocco
fritto fino alla torta di panna
col canestro di cioccolato e all’indimenticabile regalo del
gruppo, la fedele riproduzione in argento della Coppa Italia che da oggi campeggia nella sala della sua casa di Alghero. «Sono felice di esserci – ha
detto l’ex playmaker Charlie
Caglieris, campione d’Europa
a Nantes ‘83 assieme a Sacchetti – non solo per l’amicizia
che ci lega dai tempi della Nazionale, ma anche perché sono stato il primo dirigente a
dargli una panchina ai tempi
dell’Auxilium Torino: Meo è
davvero partito dalla gavetta». Ha aggiunto Renzo Vecchiato: «Il segreto di Meo?
Non è mai cambiato, è lo stesso di quando giocava. Una persona schietta, sincera, che non
le manda a dire. Uno vero».
«È stata una bellissima sorpresa – ha detto un emozionato Sacchetti – e non me l’aspettavo. Mi sono commosso nel
condividere una cosa così, con
tante persone cui sono legatissimo. Del gruppo di Nantes sono l’unico che ha fatto l’allenatore: sono orgoglioso di rappresentare in panchina uomini che hanno fatto la storia di
questo gioco in Italia».3
ERICE
Ai campionati italiani “Azzurri d’Italia” di kick boxing a Erice i furcesi Paola Di Bella e
Maurizio Ferraro si sono qualificati per la competizione iridata in programma a Malta a
novembre. Entrambi sono tesserati con Oshikawa Ryu. Soddisfatti i maestri Giuseppe Parisi, Alba Parisi ed Anthony
Sturiale. Sul podio, con in tasca il “pass”anche Sandro Arena allievo del maestro Giuseppe Parisi del Club Oshikawa
Ryu di Santa Teresa di Riva,
che ha vinto nella categoria
semi contact di kick boxing.
E ci sono anche altri tre piccoli atleti di Santa Teresa di
Sandro Arena
Riva che hanno conquistato il
diritto a lottare per la World
Cup. Sono Pietro Lazzaro, primo nella categoria light contact; Francesco Lazzaro; Davide Costanzo, 80kg, anche loro
nella categoria light contact.
Sono saliti sul podio anche
Angelica Arena, Paola Di Bella, Nicola Melita e Corrado Ravidà. 3(r.p.) (gi.pu.)
La premiazione degli atleti del club Oshikawa Ryu di Furci
16
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Sport
.
Pallavolo: il milazzese protagonista dei quarti playoff
Under 18 fase interprovinciale
Sottile fa sognare Latina
Con le sue giocate in regia
vicino un traguardo storico
Il Savio oggi alla Juvara
cerca la finale regionale
Le messinesi sfideranno
la Polisportiva Tarblitz
Ha rinunciato il Canicattì
MESSINA
«La vittoria in trasferta contro i campioni d’Italia
ci ha fatto capire che abbiamo le nostre chance»
Massimiliano Andò
MESSINA
Il ricordo dell’impresa centrata
da Latina in gara-1 dei quarti
dei playoff di Superlega di pallavolo sul campo di Civitanova
rimarrà per Daniele Sottile uno
dei più momenti più significativi di una lunga e intensa carriera di palleggiatore.
Non potrebbe essere diversamente: quella vissuta contro i
campioni d’Italia della Lube è
stata una serata speciale che lo
ha visto tra i protagonisti di una
strepitosa vittoria. Maturata in
rimonta dopo un primo set dall’esito sfortunato per la Top
Volley, frutto del carattere ma
anche delle potenzialità della
formazione laziale.
A Latina il palleggiatore milazzese ha ormai messo radici:
è alla sua quinta stagione con la
maglia del Top Volley. «Dopo
cinque campionati posso ben
dire di avere imparato a conoscere e apprezzare la realtà di
Latina. Con la mia famiglia ci
troviamo bene in questo ambiente. E nella mia attività sportiva ho raccolto diverse soddisfazioni. Questo è un percorso
che ci ha visto crescere gradual-
mente arrivando a raggiungere
le semifinali playoff di tre stagioni fa (2011-12). Senza dimenticare le due finali in campo europeo raggiunte una in
Coppa Cev (2012-13) e una in
Challenge Cup (2013-14). E
non mi dispiacerebbe potere allungare la serie».
Il pensiero poi torna a gara-1
dei quarti playoff. «La nostra è
stata veramente una bella impresa - ha detto Sottile - soprattutto per la prestazione fornita
dalla squadra. Andare a vincere
contro una delle formazioni più
forti del lotto e nel loro palazzetto non è per nulla facile. Loro hanno concluso la regular
season al terzo posto, noi sesti,
eppure sul campo non si è notata una sostanziale differenza.
Ci abbiamo creduto sin dall’inizio, anche nei momenti difficili,
vedi il primo set, non ci siamo
disuniti e alla fine abbiamo di-
Il palleggiatore:
«Non ci poniamo
obiettivi ma vogliamo
pensare solo alla
prossima partita»
mostrato di potere dire la nostra in questa serie».
Sottile mostra di avere le
idee chiare su quali siano state
le chiavi di volta del successo.
«Il primo set - dice - è stato particolarmente equilibrato, avevamo iniziato bene portandoci
avanti di qualche punto: poi il
turno al servizio di Fei ci ha
creato qualche problema permettendogli di operare il sorpasso. Il recupero gli ha fatto
acquisire più fiducia, mentre viceversa noi ci siamo un po’ bloccati. La nostra forza è stata non
perdere la testa dopo quel set,
abbiamo resettato tutto e dal
secondo parziale in poi abbiamo iniziato a esprimerci sui nostri livelli».
Una vittoria che potrebbe
anche aprire nuove prospettive
alla comunque positiva stagione di Latina, anche se sull’argomento l’esperto regista di Milazzo preferisce un basso profilo. «La nostra mentalità - dice - è
stata quella di pensare sempre
alla partita successiva, senza
porci obiettivi a lunga portata.
Non cambieremo adesso. Le attenzioni sono rivolte alla gara
di ritorno che sarà una battaglia
anche se potremo puntare sul
In “regia”. Daniele Sottile gioca da cinque stagioni a Latina
fattore campo amico. Macerata
sarà sicuramente ben agguerrita, vogliosa di riscattare il ko di
gara uno. Noi però avremo il tifo e l’entusiasmo per compiere
una nuova impresa. Prospettive future? Ancora è presto per
parlarne, per il momento la mia
priorità è finire nel migliore dei
modi la stagione attuale e portare Latina il più lontano possibile. Ho ancora un anno di contratto, qui sto bene ma bisogna
valutare quelli che saranno anche i programmi della società.
Ma per parlare del futuro il tem-
po non mancherà».
E nei playoff scudetto è impegnato anche il barcellonese
Carmelo Gitto che milita nella
Calzedonia Verona, dopo la
splendida parentesi di Latina,
proprio assieme a Sottile. Gli
scaligeri stanno affrontando
nei quarti il fortissimo Perugia:
il primo match ha visto il successo esterno a sorpresa per 3-2
con la possibilità di chiudere il
conto in casa domenica. Come
dire che la bandiera della provincia di Messina sventola altissima.3
Il Savio punta sull’effetto
“Juvara” per trasformare in
realtà il sogno della finale
regionale Under 18.
La palestra cittadina è
stata designata dal comitato regionale della Fipav sede del concentramento interprovinciale di pallavolo
che vedrà impegnate le formazioni vincitrici dei titoli
di Messina e Enna. Doveva
esserci anche il Canicatti,
ma alla vigilia delle gare è
giunta la notizia che non si
presenterà.
Tutto si risolverà, quindi
con la sfida Savio-Tarblitz
in programma alle ore 17.
Al sodalizio diretto dal
presidente Mimmo Renzo è
stata affidata l’organizzazione dell’evento, sotto l’egida del comitato siciliano
della Federazione italiana
pallavolo del presidente
Falzone e in piena sinergia
con la Fipav di Messina.
Si tratta di un ulteriore
segnale della considerazione di cui gode il movimento
Bitto: «La speranza
è di disputare per
il secondo anno
consecutivo le gare
che assegneranno
il titolo siciliano»
pallavolistico messinese,
non soltanto sotto il profilo
dei risultati sportivi, ma anche sul piano delle risorse
umane. «Per il Savio si tratta di un altro tassello che si
va ad aggiungere a una stagione di gran lunga positiva – afferma il dirigente
Paolo Bitto – che ci ha visto
protagonisti con la prima
squadra in Serie C, dove
siamo in testa al girone e
dunque in piena lotta per i
Playoff Big (in palio vi è il
primo pass per la B2) e finaliste di Coppa con concrete possibilità di potere
puntare ad ambedue gli
obiettivi».
Il Savio si prepara con fiducia a questo nuovo appuntamento deciso a ben
figurare in una categoria,
l’Under 18 appunto, di cui è
detentore del titolo siciliano. «Non nascondiamo - dice Bitto - che il nostro sogno è partecipare per il secondo anno consecutivo alla finale regionale e stiamo
lavorando per presentarci,
intanto, nelle migliori condizioni alle finali interprovinciali. Un appuntamento
cui teniamo e che conferma
la bontà della collaborazione avviata con la Nino Romano sul fronte del settore
giovanile che sta portando
importanti risultati. Senza
dimenticare l’Under 14 che
ha raggiunto la semifinale
provinciale e il lavoro intenso svolto in generale da
tutti i tecnici del nostro settore giovanile».3(m.a.)
Pentathlon Master
Tennis a Milazzo
Pallamano Serie A2 maschile
Lancio d’oro di Francesco Longo a Salerno
L’atleta di Villafranca si conferma il migliore
Da domenica
il via ai match
del circuito
regionale
Esperia di nuovo battuta
Ora rischia di retrocedere
MILAZZO
Esperia Orlandina 17
Kelona Palermo
33
Esperia Orlandina: De Francesco, Torre 3, Gazia 2, Incognito 1, Ipsaro Passione 1, Carubia 3, Rizzo 1,
Carmelo Ioppolo, Vincenzo Ioppolo
2, Galipò, Palmeri 1, Abbate 3, Pizzino. All.: Lenzo. Kelona Palermo: Castelli, Provenzano 4, Saglimbene 8, Bruno 6, Lo Re, Aragona 4, La Mantia 4, Mammo 1, Mazzola 1, Saitta 3, Scordi, Piscopo 2.
All.: Aragona. Arbitri: Politano e
Schiavone di Catania.
Concorrenza sbaragliata
nelle cinque specialità
del campionato tricolore
Omar Menolascina
MESSINA
Francesco Longo ha conquistato l’oro ai Campionati Italiani Invernali di Pentathlon Lanci Master (martello, peso, disco, giavellotto e martello con
maniglia corta), che si sono
svolti, lo scorso fine settimana,
allo stadio “Donato Vestiti” di
Salerno.
Il quarantunenne alfiere
dell’Atletica Villafranca si è
confermato, così, ancora una
volta, il migliore specialista
della categoria SM40, totalizzando ben 3133 punti. Longo
ha staccato il lucano Marcello
De Cesare (Polisportiva Rocco
Scotellaro Matera), fermatosi
a quota 2764 ed il trentino Mario D’Antonio della Lagarina
Crus Team (2544), che sono
saliti a fianco a lui sul podio
campano.
Il forte atleta messinese ha
sbaragliato la concorrenza nel
peso con un lancio da 13.35
metri, nel martello da kg 7.260
(40.91 metri) e in quello con
maniglia corta (12.71 metri),
mentre è arrivato secondo nel
giavellotto (37.97 metri), dietro soltanto a De Cesare, e ter- La premiazione. Francesco Longo al
zo nel disco (33.95 metri), pre- centro sul gradino più alto del podio
ceduto da De Cesare e D’Antonio. Si sono classificati primi a
Salerno pure gli etnei Calogero
Scordino (SM65), Giuseppe Di
Stefano (SM70), entrambi tesserati per la Puntese, e Santa
Sapienza della Scuola di Atletica Leggera di Catania nella
SF45 ed il reggino Umberto Laganà (SM75), presidente dell’Amatori Reggio Calabria.
Organizzata dall’Atletica
Vis Nova, la rassegna tricolore
è stata premiata dalla nuova
miglior prestazione italiana
del peso SF85; la primatista
nazionale è ora Nives Fozzer
della Nuova Atletica Friuli, che
ha gettato il peso da 2 kg a 5,64
metri.3
Calcio a 5 Serie D
La Football School Barcellona promossa in C2
La vittoria col Mortellito
vale il salto di categoria
con un turno di anticipo
Lino Miano
BARCELLONA
mazione biancorossa, capace di non abbassare mai la
guardia e di vincere fin qui
tutte le partite. La gara, giocata in un “Sant’Anna” bardato a festa con la presenza
di 300 spettatori, ha segnato
la prima sconfitta interna
del Mortellito, sicuramente
la più dolorosa. Primo tem-
po molto equilibrato. Dopo
il vantaggio dei padroni di
casa siglato da Costantino,
la Football School Barcellona ribalta la situazione già
prima dell’intervallo grazie
alla doppietta di Giuffrida.
Il secondo tempo è un autentico alternarsi di emozioni. Il Mortellito, per merito
La Football School Barcellona è davvero di un altro pianeta. Nella penultima giornata del girone B del campionato di Serie D di calcio a
5, la squadra di Sebastiano
Spinella e Antonello Campo
si è aggiudicata con pieno
merito (7-3) lo scontro diretto che la vedeva opposta
al Mortellito tagliando con
un turno d’anticipo il traguardo della serie C2.
Con sei punti di vantaggio
ad una sola giornata dalla fine i giochi sono così matematicamente chiusi. È stato
il giusto epilogo di un campionato dominato dalla for- Festa promozione. Grande gioia della Football School Barcellona
di uno scatenato Costantino
(tripletta per lui), fa 3-3 dopo il nuovo vantaggio ospite
realizzato da Barca. I biancorossi però sono letali nelle
ripartenze e dilagano con le
doppiette di Gambino e Interdonato.
A fine gara esplode la
comprensibile gioia di squadra e tifosi che celebrano in
mezzo al campo il traguardo
raggiunto.
Adesso in casa Football
School, in attesa della passerella finale nell’ultima
giornata contro il Barcellona, si pensa già alla Supercoppa in programma probabilmente a fine mese contro
una tra Meriense (52 punti)
e Oliveri (53) che sabato pomeriggio si giocheranno la
vittoria del Girone A in uno
scontro che promette scintille.3
Dopo le polemiche sul direttivo, torna l’attività sportiva al
Nuovo Circolo del Tennis e
della Vela. Domenica infatti
avrà inizio il torneo di tennis
di Terza Categoria valido come tredicesima prova del circuito regionale siciliano della
Federazione. Sono più di 60
gli iscritti da tutta la provincia,
dalla categoria 4nc fino al 4.1,
che si contenderanno l’accesso alla finale, che si disputerà
domenica 26. Al vincitore del
torneo, per onorare la memoria del socio che ha fondato e
costruito il sodalizio di Milazzo, scomparso da pochi mesi,
al primo classificato sarà assegnato il memorial “Carmelo
Vaccarino”.
Lo stesso direttivo, guidato
da Santino Lombardo coadiuvato da Pino Di Salvo (tesoriere), Marcello Milazzo (direttore sportivo), Davide Giardina (istruttore Canottaggio II
livello), Francesco Brancati
(vice-presidente), nei prossimi giorni diffonderà il calendario delle partecipazioni alle
competizioni sportive nazionali e regionali, nell’ambito
delle discipline del tennis, della vela e del canottaggio, nella
piena tradizione sportiva del
circolo.3 (g.p.)
Sessanta iscritti al Terza Categoria
La formazione guidata da
Lenzo incassa il quarto
ko di fila contro la Kelona
CAPO D'ORLANDO. Imbaraz-
Avvisi
economici
28
zante prestazione dell’Esperia
Orlandina che cede nettamente al Kelona Palermo (è il quarto ko di fila) confermando di
attraversare un periodo nero.
Ora, a tre giornate dalla conclusione, bisogna fare i conti
per evitare l’ultimo posto e con
esso la retrocessione.
Gli altri risultati: Aetna-Haenna-24-31; Scicli-Nova Audax-28-25. Ha riposato: Il Giovinetto
Classifica (tiene conto della
prima fase): Haenna 45 punti
(promossa in serie A); Giovinetto Marsala 27; Kelona Palermo 21; Nova Audax Caltanissetta, Esperia Orlandina
18; Leaderbet Scicli 17; Aetna
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Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
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Sicilia
Il ministro Delrio sul viadotto Himera della Pa-Ct: situazione grave che impone interventi immediati
Saranno demolite entrambe le carreggiate
Entro due anni la ricostruzione, intanto soluzione provvisoria con un bypass pronto in tre mesi
SCILLATO
Entrambe le carreggiate della
A19, nel tratto di Scillato chiuso da venerdì, dovranno essere demolite. «Avvieremo la demolizione della campata nel
più breve tempo possibile e
provvederemo alla realizzazione di una bretella stradale.
Le risorse le reperiremo al più
presto perché il perdurare di
questa situazione sarebbe un
danno economico troppo
grande per l’intera Sicilia. La
situazione è molto grave e richiede interventi immediati».
Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio,
giunto ieri intorno alle 14 sl sul
viadotto Himera dell’autostrada Palermo-Catania, collassato da una frana iniziata quasi
dieci anni fa e che nei mesi
scorsi si è accentuata fino a
portare al cedimento di due piloni e al danneggiamento di altri tre. Il ministro prima ha fatto un sopralluogo sull'arcata
del ponte Himera poi nella
parte inferiore per constatare
le condizioni dei piloni che
hanno ceduto.
«Il Governo è presente e non
abbandona la Sicilia» ha aggiunto il ministro ipotizzando
una soluzione provvisoria: «Ci
rivediamo tra tre mesi». È il
tempo stimato per l’attivazione della soluzione tampone,
una bretella sulla provinciale
24 e la statale 120 con una deviazione poi collegata allo
svincolo Scillato. «È la soluzione più semplice e più veloce,
qui i tecnici di Anas sono molto
tranquilli su questo perché
parliamo di quasi tre km di deviazione di cui 1 km e mezzo
da sistemare» con la creazione
entro tre mesi di una bretella
stradale che consenta di ridurre i disagi a chi utilizza quotidianamente il collegamento
autostradale.
Per la ricostruzione delle
due carreggiate saranno necessari invece “secondo una
stima prudenziale“, dai 18 ai
24 mesi. Si tratta di 300 metri
di ponte e di cinque piloni.
«In questo Paese - ha aggiunto Delrio - si è sottovalutato il rischio idrogeologico per
troppi anni, puntando forse
troppo su grandi opere e poco
su opere come queste, che sono necessarie. Noi abbiamo
Reazioni
Commissione d’indagine
istituita al Ministero
l
«La situazione è
molto grave e richiede interventi
immediati. Ho
già provveduto a istituire
una commissione di indagine al Ministero sull’accaduto per capire cosa è stato
sottovalutato». Così il ministro delle Infrastrutture
Graziano Delrio che, in merito al coincidente siluramento del presidente dell’Anas commenta: «Le dimissioni di Ciucci non sono
1
“Dopo Ciucci, si dimettano
pure i suoi collaboratori”
l
Sul viadotto. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio osserva il terreno allagato su cui poggiano i piloni che hanno ceduto
già stanziato 7 miliardi per il
piano di dissesto idrogeologico con fondi europei e fondi di
sviluppo e coesione così da fare un piano integrato di messa
in sicurezza del territorio».
Il presidente della Regione
Rosario Crocetta in una nota
ha esternato il suo ringraziamento «per la pronta attenzione dimostrata e per la volontà
di finanziare immediatamente gli interventi necessari. Il
sopralluogo congiunto, effettuato dal governo nazionale e
Stanziati 7 miliardi
per il dissesto
idrogeologico, in
parte fondi europei e
di sviluppo-coesione
dalla Regione assieme ai vertici Anas e alla Protezione civile
- prosegue la nota - ha riguardato le località di Scillato, sull’A19, e il ponte di Scorciavacche, in località Mezzojuso, sulla scorrimento veloce Palermo-Agrigento (crollato a dicembre, a una settimana dall’apertura). Quest’ultimo tratto, in circa un mese mezzo spiega Crocetta - potrebbe essere ripristinato, dopo che la
procura di Termini Imerese
renderà accessibile l’area sequestrata. Ho chiesto per i
prossimi giorni, un incontro
congiunto tra Regione, Ministero, vertici per l’emergenza e
il dissesto idrogeologico, per
discutere sugli interventi immediati e urgenti, a medio e
breve periodo, per la tutela del
territorio e per reperire i fondi
Anas
La versione dell’ad
l Un po’ singolare la rico-
struzione di quanto accaduto da parte del presidente dell’Anas Pietro
Ciucci intervistato nella
trasmissione “Otto e mezzo”: «In merito al viadotto
crollato in Sicilia, vorrei
dire che il viadotto era efficiente ma c’è stata una
frana, in parte fermata dai
piloni che però sono ceduti sotto il peso della slavina».
Ma è proprio così? E
nessuno, per anni, si è
preoccupato di mettere in
sicurezza il terreno?
necessari».
Immancabili le polemiche
soprattutto da parte di deputati nazionali del centrodestra,
che non risulta abbiamo brillato per difesa degli interessi
della Sicilia quando erano al
governo: Alessandro Pagano
(Ncd) si dice convinto a metà e
chiede un commissario con
ampi poteri sulla progettazione e realizzazione degli interventi e di affidare la gestione
delle autostrade con gara internazionale a soggetti realmente competenti; l’ex ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo (FI) parla di vergognoso scaricabarile tra Crocetta e Roma e chiede che il governo riferisca con urgenza sulla
situazione delle nostre opere
pubbliche e su cosa si intenda
mettere in campo.3 ma. cav.
Potenziato l’elisoccorso, atterraggio nei campi sportivi
Nemmeno una parola sulle
dimissioni di Pietro Ciucci
dall’Anas, né sulle polemiche
per la collina già franata la
prima volta nove anni fa e l’ultima appena un anno fa, sul
versante opposto, rovinando
sulla strada statale. Circondato dai funzionari dell’Anas, il
ministro per le Infrastrutture,
Graziano Delrio, fa il suo sopralluogo sull’arcata del ponte Himera e poi sulla parte inferiore: il ponte è chiuso da
cinque giorni, con la Sicilia
spezzata in due e gli amministratori dei comuni delle Madonie in allarme per i contraccolpi all’economia e per i disagi sociali. Cento chilometri
di deviazione che diventano
una odissea tra i tornanti delle statali che salgono su per i
monti per poi scendere a valle, dove si riversano auto,
pendolari, pullman di studenti e mezzi pesanti. Ore e ore in
«Non vorrei che il
presidente Pietro
Ciucci diventasse
il capro espiatorio
di tutte le tragedie e i crolli
che hanno sconvolto l’Italia,
in particolare il Sud, negli
ultimi anni. Dunque, sarebbe opportuno che, oltre alle
sue dimissioni, venissero annunciate anche quelle dei
dirigenti che in questo decennio hanno ridotto l’Italia
in queste condizioni. A meno che non venga accertato
che le responsabilità per i
disastri infrastrutturali ricadano tutte sul presidente».
2
PRIME MISURE PER RISPONDERE ALLE PREOCCUPAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI
PALERMO
solo legate a questa faccenda. Si chiude un corso e se
ne apre un altro.”
E poi: «Abbiamo bisogno di
lavorare meglio sul nostro
territorio e sul dissesto
idrogeologico. Il Paese è
fragile, non solo la Sicilia,
perché per troppi anni è
mancata
la
giusta
attenzione,
dobbiamo
concentrarci sulle opere che
preservano
il
nostro
territorio
in
maniera
adeguata».
fila, con alle porte la stagione
turistica. C’è chi pensa a un
collegamento aereo tra Palermo e Catania, Alitalia lo faceva negli anni Settanta.
Per il dissesto idrogeologico, la cui mission passerà da
Palazzo Chigi alle Infrastrutture dunque rimanendo sotto
il suo controllo, il ministro
conferma la disponibilità di 7
miliardi di euro «per affrontare le criticità di un Paese fragile».
Delrio ha cercato di rassicurare anche gli amministratori che lo hanno seguito durante il sopralluogo. Come il
sindaco di Caltavuturo, Giuseppe Calogero Lanza: «Siamo molto preoccupati, a produrre reddito sono oggi i dipendenti pubblici che lavorano fuori e che ogni mattina
raggiungono Palermo o Termini Imerese». Tanti sono i
problemi, soprattutto quelli
legati all’assistenza sanitaria.
Tanto che il governo Crocet-
ta, in raccordo con gli amministratori dei comuni delle
Madonie (Castellana, Geraci,
Petralia, Alimena, Polizzi Generosa, Bompietro, Caltavuturo), è corso subito ai ripari.
Sarà potenziato, intanto, il
servizio del 118 e saranno implementati i reparti degli
ospedali di frontiera con più
medici e infermieri. Alcuni
campi sportivi saranno utilizzati come pista di atterraggio
degli elicotteri del 118 e della
Protezione civile.
I pullman che collegano Palermo con la Sicilia centrale,
orientale e le Madonie subi-
ranno ritardi di una mezz’ora;
a quelli non superiori a 12 metri sarà consentito di transitare lungo le statali 643 e 120
da Scillato e in senso contrario da Tremonzelli. Ciò permetterà un risparmio di tempo rispetto al percorso tirrenico utilizzato all’indomani del
crollo. L’ordinanza del direttore regionale dell’Anas, Giuseppe Tonti, arriva dopo il sopralluogo di ieri mattina in-
“
Cento chilometri di
deviazione che
diventano una
odissea tra i tornanti
delle statali
Il viadotto Himera. Unica
soluzione, demolirlo
sieme con Polizia stradale e
Assessorato regionale ai Trasporti. Sarà possibile collegare Palermo con Catania, Caltanissetta, il comprensorio
delle Madonie e Siracusa con
un aggravio di circa 45 minuti
rispetto ai normali tempi di
percorrenza. Antonio Graffagnini, presidente di Anav Sicilia, si augura «che possa essere realizzato in tempi brevi un
percorso alternativo anche a
corsia unica, parallelo all’autostrada. E’ indispensabile
che si ritorni al più presto alla
normalità. Più volte abbiamo
segnalato alle autorità competenti le pessime condizioni
della A19. Un esempio per
tutti il tratto di autostrada all’altezza di Resuttano dove da
25 anni c’è restringimento di
carreggiata e si transita su
unica corsia. A nostro avviso
sarebbe necessario anche un
controllo ai pilone del viadotto all’altezza di Ponte Cinque
Archi».3
Così, in una nota, il senatore siciliano del gruppo
Grandi Autonomie e Libertà,
Giuseppe Ruvolo che aggiunge: «Chiediamo le dimissioni di Ciucci da mesi
ma a quanto pare dovevamo aspettare la Gabanelli
perché accadesse qualcosa.
Delrio non perda tempo e
vigili su tutto lo staff dirigenziale dell’Anas. Infine,
si acceleri l’istituzione della
Commissione d’inchiesta
proposta a inizio anno al
Senato e da me sottoscritta
assieme a tanti altri colleghi».
Basta con nomine politiche
Bando europeo per l’Anas
l
I deputati del Movimento 5 stelle
hanno chiesto al
governo un bando
europeo per la gestione dell’Anas: «Basta - ha detto la
deputata Claudia Mannino con le solite nomine politiche
e si individui una persona
che non abbia mai messo,
prima d’ora, le mani nella
marmellata delle autostrade
italiane. In questi anni abbiamo presentato al governo
emendamenti con i quali si
intendevano inserire espressamente interventi relativi alle infrastrutture siciliane tra
3
quelli finanziabili con il fondo sblocca cantieri e per l'esclusione della possibilità di
utilizzare le somme stanziate
per la realizzazione di nuove
opere, vincolando queste
stesse somme al rifinanziamento del programma di interventi di manutenzione
straordinaria di ponti e viadotti dell’Anas. Sono stati
bocciati». In aula il Movimento ha elencato i recenti disastri delle opere pubbliche
siciliane (tra l’altro, viadotto
Petrulla tra Licata e Canicattì, viadotto Geremia sulla Gela-Caltanissetta).
Alitalia disponibile
al collegamento Pa-Ct
l
Anche Alitalia
avrebbe dato la disponibilità per realizzare un collegamento tra Palermo e Catania. Ci sono stati i primi contatti con la compagnia aerea
e la Gesap, la società che
gestisce lo scalo Falcone Borsellino. In questi giorni si
stanno facendo le prime valutazioni sui costi e sulla
possibile domanda da parte
dei passeggeri di avere a disposizione un collegamento
diretto tra le due città siciliane. Il volo avrebbe una
durata di 20 minuti. La di-
4
sponibilità di Alitalia è arrivata dopo una richiesta del
presidente della Regione Rosario Crocetta ai vertici dell’Enac per cercare di trovare
una soluzione per garantire
collegamenti veloci dopo il
cedimento del viadotto Himera. Il presidente della Gesap Fabio Giambrone ha preso contatti anche con la compagnia irlandese low cost
Ryanair.
E intanto si pensa anche a
collegamenti via mare per il
trasporto di merci, dal porto
di Catania a quello di
Palermo.
18
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Sicilia
.
Secondo la Corte di Strasburgo il reato nel ‘92 non era stato ancora codificato
Contrada non doveva essere condannato
L’ex 007 dopo l’altalena di verdetti tra assoluzioni e carcere, chiede la revisione del processo
Samantha Agrò
La vicenda Contrada
Dopo 23 anni di vicissitudini e
quella che lo stesso Bruno
Contrada definisce “una vita
distrutta”, la Corte di Strasburgo sancisce che l’ex uomo
del Sisde non doveva essere
condannato per concorso
esterno in associazione di
stampo mafioso e gli riconosce un risarcimento di 10 mila
euro per danni morali.
Una decisione presa non
perché è stato accertato che il
condannato non ha commesso
alcun illecito (la Corte europea dei diritti umani non si
pronuncia mai sulla colpevolezza degli imputati, come rilevato anche da Laura Garavini, deputata Pd della commissione Antimafia). Ma perché
quando Contrada ha fatto
quanto gli è stato imputato, il
reato di concorso esterno in
associazione mafiosa, di fatto,
non esisteva.
Su questo i sette giudici della Corte chiamati a esaminare
il caso, tra cui Guido Raimondi, non hanno avuto alcun
dubbio, tanto che la sentenza
è stata presa all’unanimità.
Ora il governo italiano ha comunque tre mesi di tempo per
impugnarla e chiedere un riesame del ricorso davanti alla
Grande Camera. Anche se al
momento questa ipotesi sembra poco probabile.
Intanto in Italia la sentenza
di Strasburgo ha riaperto il dibattito sul reato contestato a
Contrada e che negli anni ha
portato davanti alla sbarra e in
galera altri nomi eccellenti.
Così mentre il diretto interessato, in attesa della revisione
del suo processo, afferma che
«nessuno potrà ridargli 23 anni di vita devastati e i dieci che
ha trascorso in carcere» e che
la Corte europea gli ha dato
giustizia ma «non ci può essere soddisfazione», Renato
Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, chiede la
scarcerazione di Marcello Dell’Utri.
Il senatore Carlo Giovanardi, capo gruppo Area Popolare
in commissione Giustizia, e il
senatore di Area popolare
Ncd-Udc, Luigi Compagna,
chiedono poi che venga fatto
un disegno di legge per definire il concorso esterno in associazione di stampo mafioso,
dato che la Corte di Strasburgo, secondo loro, ha stabilito
che i contorni di questo reato
sono poco chiari.
2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992
STRASBURGO
5 APRILE 1996
Dopo 2 anni di processo e 168 udienze
è condannato dal tribunale di Palermo
a 10 anni di carcere
4 MAGGIO 2001
Viene assolto in Appello da tutte
le accuse “perché il fatto non sussiste”
12 DICEMBRE 2002
La Cassazione annulla la sentenza
di assoluzione e dispone un nuovo
processo
25 FEBBRAIO 2006
La Corte d’Appello ribadisce
la condanna a 10 anni, confermata
poi in Cassazione il 10 maggio 2007
24 LUGLIO 2008
Concessi a Contrada gli arresti
domiciliari per gravi motivi di salute
8 NOVEMBRE 2011
La Corte d'appello dichiara
inammissibile la revisione del processo
5 GIUGNO 2012
Anche la Cassazione dichiara
inammissibile la revisione
IERI
La Corte europea per i diritti umani:
"Contrada non doveva essere
condannato perché, all'epoca dei fatti,
il reato non era sufficientemente chiaro"
ANSA
L'ex numero 2 del Sisde. Bruno Contrada ritratto nel suo studio a Palermo
La Corte non ha però messo
in dubbio il reato o la sua definizione. Quello che i giudici
hanno invece stabilito è che il
reato di concorso esterno in
associazione mafiosa non era
“sufficientemente chiaro e
prevedibile» negli anni, dal
1979 al 1988, in cui Bruno
Contrada avrebbe commesso i
fatti per cui è stato condannato.
Quindi, secondo i giudici
europei vi è stata una violazione dell’articolo 7 della Convenzione europea dei diritti
umani. I togati aggiungono
anche che «il reato di concorso
esterno in associazione mafiosa è stato il risultato di un’evoluzione della giurisprudenza
iniziata verso la fine degli anni
‘80 e consolidatasi nel 1994
La Corte gli ha
riconosciuto
un risarcimento
di 10 mila euro
per danni morali
con la sentenza della Corte di
Cassazione sul caso Demitry».
La Corte ha smontato cosi la
difesa del governo italiano che
cercava di dimostrare che il
reato contestato a Contrada
era già chiaramente definito
per legge e che esisteva dalla
fine degli anni ‘60. Ma nella
sentenza Contrada c’è anche
un giudizio negativo per la
magistratura italiana, che invece era stata lodata la scorsa
settimana per l’esemplarità
mostrata nei processi sulla vicenda della Diaz.
La Corte di Strasburgo sottolinea infatti che i tribunali
italiani «non hanno esaminato
approfonditamente la questione della non retroattività e
della prevedibilità della legge“ sollevata più volte da Bruno Contrada. E quindi non
hanno risposto a una questione fondamentale, ovvero «se
un tale reato potesse essere
conosciuto da Contrada quando commise i fatti imputatigli». Adesso l’ex questore chiederà la revisione del processo.3
Ricorsi
DICEMBRE 1992
Bruno Contrada, funzionario del Sisde,
è arrestato con l'accusa di concorso
esterno in associazione mafiosa
IL COMMENTO DI D’AMBROSIO, PG DELLA CASSAZIONE
«La sentenza è un contentino»
Le accuse contestate
non sono state messe
in discussione
ROMA
«Le accuse contestate a Contrada e per le quali i magistrati italiani lo hanno condannato in via
definitiva non sono state messe
in discussione dalla Corte di
Strasburgo che, infatti, gli ha riconosciuto solo il minimo liquidabile per danni morali, diecimila euro, e solo duemilacinquecento euro di spese legali a
fronte delle imponenti cifre richieste dalla sua difesa». Lo sottolinea Vito D’Ambrosio, sostituto procuratore generale della
Cassazione, interpellato a proposito del verdetto Ue sull’ex
poliziotto del Sisde condannato
a dieci anni di carcere per aver
aiutato i latitanti di Cosa No-
stra.
Per D’Ambrosio - che è stato
uno dei tre Pg della Suprema
Corte applicati al maxiprocesso
istruito da Giovanni Falcone quella ottenuta da Contrada
non è una sentenza per la quale
lasciarsi andare «a trionfalismi»
perché la Corte di Strasburgo
“ha riconosciuto il concorso
esterno come figura di reato legittima». «Infatti i giudici euro-
L’accusa. Il pg Vito D’Ambrosio
pei - prosegue D’Ambrosio - non
dicono che Contrada è stato
condannato per un reato che
non esisteva ma solo che è stato
condannato per un reato che, a
loro avviso, si stava delineando
e approfondendo ma che, sicuramente, è da ritenersi ‘stabilizzatò dal 1994».
Secondo D’Ambrosio, che attende di poter leggere le motivazioni di Strasburgo, «questa
sentenza, pur nel suo ristretto
ambito di accoglimento del ricorso di Contrada, dimostra la
scarsa dimestichezza dei giudici
europei nei confronti della criminalità organizzata che è un
fenomeno che non conoscono
perché i loro Paesi non hanno
una piaga del genere». Tuttavia,
«si tratta di una pronuncia che
non incide assolutamente sulla
sussistenza dei reati. E’ solo un
“contentino”»3
Incauto
trovare
similitudini
col caso
Berlusconi
STRASBURGO
I casi di Bruno Contrada e Silvio
Berlusconi potrebbero sembrare simili ma in realtà sono caratterizzati da differenze sostanziali e sarebbe incauto arrivare a
conclusioni affrettate. E’ quanto
rilevano fonti di Strasburgo rispetto a chi già vede nella sentenza Contrada un precedente
favorevole per l’ex Cavaliere.
Entrambi hanno fatto ricorso
alla Corte di Strasburgo sostenendo che l’Italia ha violato nei
loro confronti l’articolo 7 della
Convenzione europea dei diritti
umani che sancisce il principio
di “nulla pena sine lege”, ovvero
che non si può essere condannati per un reato che non esisteva
quando sono stati commessi i
fatti imputati.
Ma le similitudini finiscono
qui. Nel caso Contrada, si rileva
a Strasburgo, il ricorso riguardava una condanna per un reato
penale mentre così non è per
Berlusconi, alla prese con la legge Severino. Gli avvocati di Berlusconi dovrebbero dimostrare
che la decadenza del mandato
parlamentare e l’incandidabilità di Berlusconi sono una pena o
sanzione, piuttosto che la conseguenza di una decisione presa
dal Parlamento.
Inoltre, a quanto si è appreso
il ricorso di Berlusconi contro la
legge Severino sarebbe ancora
in alto mare.
«Quella di oggi è la seconda
sentenza con cui la Corte di Strasburgo dà ragione a Contrada
negli ultimi due anni. Attendiamo ora la definitività della sentenza della Corte europea» è il
commento della prof. Andreana
Esposito della Seconda Università di Napoli e dell’Avv. Enrico
Tagle che hanno curato il ricorso. I legali rilevano come «dopo
la sentenza del 2014 che aveva
riconosciuto la violazione dell’art. 3 Cedu per le condizioni
della detenzione subita dall’ex
numero due del Sisde, i giudici
ora sono entrati nel merito.3
Totò Riina era imputato quale presunto mandante. Il pg aveva chiesto l’ergastolo
Strage del Rapido 904, assolto il capo di Cosa nostra
Giampaolo Grassi
Il capo dei capi di Cosa Nostra,
Totò Riina, è stato assolto dall’accusa di essere il mandante
della strage del Rapido 904: il
23 dicembre del 1984, il treno
esplose in una galleria dell’Appennino, provocando 17 vittime e 267 feriti. Trent’anni dopo quell’attentato, per la giustizia i colpevoli restano “solo”
i mafiosi Pippo Calò, Guido
Cercola e Francesco Di Agostino, e l’artificiere tedesco, Friedrich Schaudinn, tutti già condannati.
Riina era finito nell’inchiesta nel 2011, quando la procura di Napoli chiese e ottenne
per lui una misura cautelare.
Le indagini vennero poi trasmesse per competenza territoriale a Firenze. La Corte
d’assise lo ha assolto «per non
aver commesso il fatto», ma
con formula dubitativa: «Manca la prova piena che sia colpevole - ha spiegato il difensore
di Riina, l’avvocato Luca Cianferoni - Praticamente è la vecchia insufficienza di prove».
Il pm Angela Pietroiusti
aveva chiesto l’ergastolo. Secondo l’accusa, la colpevolezza del capo dei capi non deriva
dalla deduzione che «non poteva non sapere» ma dal fatto
che “Riina esercitava potere ha detto il pm nella requisitoria - Solo con la sua autorizzazione è stato fornito l’esplosivo a Calò e solo Riina poteva
deciderne la destinazione. Riina è il determinatore, lui dà
questo contributo decisivo».
La ricostruzione dei pm napoletani, sposata in pieno da
quelli di Firenze, lega l’attentato del Rapido 904, nel 1984,
a quelli del 1992-1994: dagli
omicidi di Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino alle autobombe agli Uffizi, Roma e Milano. Ci sono analogie nell’esplosivo e nei telecomandi, ha
spiegato il pm Pietroiusti, e poi
quella fu la prima strage compiuta con modalità terroristica
- colpendo nel mucchio, senza
un obiettivo definito, come un
magistrato o un politico - e
fuori dalla Sicilia. Non solo,
anche quella del Rapido 904
era legata al maxiprocesso:
l’attentato del 1984 fu una
reazione ai mandati di cattura, quelli degli anni Novanta
furono per vendicarsi di chi lo
I colpevoli restano
“solo” i mafiosi Calò,
Cercola, Di Agostino,
e l’artificiere tedesco
Schaudinn
L’attentato. Il rapido 904 fermo nella stazione di San Benedetto Val di Sambro (BO)
aveva istruito - Falcone e Borsellino - e dei politici che non
lo avevano “aggiustato”, Salvo
Lima.
Riina, che ha seguito tutto il
processo in videocollegamento dal carcere di Parma, ha
preferito non assistere alla lettura della sentenza: «Alla fine
- ha commentato il suo legale questi processi rendono simpatici anche imputati difficili
come Salvatore Riina. Il convitato di pietra è lo Stato, che
non fa una bella figura, nella
sua parte cosiddetta di intelligence. I servizi segreti sono il
vero problema della giustizia
penale. Bisogna aprire gli armadi con gli scheletri».
«Non si può consentire che
Riina sia il parafulmine dei
mali. Invece, da qualche anno
a questa parte, Riina è il parafulmine. La formula “non poteva non sapere, anzi sapeva”
è da vecchia inquisizione, più
che da vecchio rito. A chi fa comodo Riina parafulmine? A
chi fa comodo questo processo?» aveva detto il difensore,
l'avvocato Luca Cianferoni.
E ancora: «Questo non è fatto siciliano né di mafia, né di
politica. Di questo fatto non si
capisce la causale. Come per la
strage di Bologna. Cosa c'è dietro a questi fatti? Cosa c'è?».
Cianferoni ha parlato anche
del processo in corso a Palermo sulla trattativa: «Se Riina
avesse fatto la trattativa ora
suo figlio sarebbe all’ergastolo? Riina fa la trattativa con i
carabinieri per farsi arrestare?
Basta non c'è più bisogno di
quel tipo di antimafia, ora serve quella vera, quelle delle
cooperative. Trattativa? Come disse Fantozzi sulla corazzata Potemkin: una boiata
pazzesca».3
19
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Sicilia
.
Secondo il racconto dei sopravvissuti, accolti in Sicilia e Calabria
Altri 400 morti in un naufragio al largo della Libia
L’Ue avverte: sarà una stagione pesante. Esplode la polemica politica. Salvini: “Alfano fa l’affittacamere”
In pochi giorni sono già
alcune migliaia i migranti
arrivati in 18 sbarchi
PALERMO
Nuova tragedia al largo delle coste libiche: secondo le testimonianze raccolte tra i 150 immigrati superstiti sbarcati a Reggio
Calabria e i quasi 500 a Palermo,
sarebbero circa 400 le vittime di
un naufragio avvenuto a 24 ore
dalla partenza dalla Libia. Tra i
morti ci sarebbero anche molti
giovani, probabilmente minori.
Ad annunciare la tragedia è stato Save the Children, secondo
cui tra le migliaia di sbarcati negli ultimi giorni ci sono 450
bambini, tra cui 317 non accompagnati.
“Molti di loro hanno vissuto
esperienze atroci di violenza subita e assistita, hanno perso
amici, parenti o i genitori, anche
negli ultimi naufragi“, ha spiegato Valerio Neri, direttore generale
dell’organizzazione
umanitaria. Secondo i racconti,
la situazione in Libia è sempre
più fuori controllo, e inaudita la
violenza anche per le strade. “E’
fondamentale garantire un’adeguata accoglienza e il necessario supporto anche psicologico, in particolare ai più vulnerabili“, ha avvertito Save the Children. “Nei pressi di Tripoli“, ha
raccontato Bherane, 17 anni,
“abbiamo vissuto per 4 mesi in
una fabbrica di sardine. Eravamo più di mille persone. Mangiavamo una sola volta al giorno
e non potevamo fare nulla. Se
qualcuno parlava con un amico
o un vicino, veniva picchiato.
Tutto questo per estorcere altri
soldi. Ti facevano chiamare a casa, dicendo che stavi per morire,
Altri 480 a Palermo. Una somala in procinto di partorire soccorsa al largo di Portopalo
e nel frattempo ti picchiavano,
così i tuoi familiari sentivano le
tue urla.”
Intanto, ancora una volta
trafficanti di esseri umani hanno sparato colpi di arma da fuo-
co in aria per tenere a distanza
soccorritori italiani e islandesi,
nell’ambito di un’operazione
Frontex al largo della Libia e sono riusciti così a riprendersi
un’imbarcazione da cui erano
stati tratti in salvo 250 migranti.
Secondo l’agenzia Ue per il controllo delle frontiere (Frontex),
ciò segnala la carenza di barche
a disposizione dei trafficanti. Si
tratta della seconda volta que-
st’anno che i criminali usano la
forza per riprendersi imbarcazioni, dopo che il loro carico di
migranti è stato messo in salvo.
Gli sbarchi proseguono, con
2.851 arrivi solo ieri e 8.480 in
tre giorni, tanto che il commissario Ue agli Affari Interni e all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, ha sottolineato l’Italia si trova “in questo momento
sotto pressione” per l’aumento
dei flussi migratori provenienti
dal Nord Africa e ha rinnovato
l’appello a “sostenere e aiutare”
il Paese. Avramopoulos ha annunciato che la prossima settimana sarà in Sicilia.
Esplode la polemica politica.
In prima fila, naturalmente, il
segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «siamo pronti - dice ad occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma destinati ai
presunti profughi» e accusa il
ministro Alfano, preoccupato di
trovare sistemazione per i profughi di “fare l’affittacamere”. Il
premier Matteo Renzi critica «il
pressapochismo di parte dell’opinione pubblica, questa industria della superficialità, di cui
siamo responsabili noi politici,
pronta ad esprimere giudizi taglienti, come quelli per i quali il
problema di oggi è l’immigrazione, come se in Francia fosse
stata l’immigrazione a scatenare gli attentati di Parigi». La presidente della Camera, Laura
Boldrini, da parte sua, trova
“terrificante che ci sia chi speculi» sulle tragedie dell’immigrazione, ed è «molto pericoloso»
se queste speculazioni vengono
da «figure pubbliche».
Per il ministro degli Esteri,
Paolo Gentiloni, il problema immigrazione «va risolto alla radice», stabilizzando la Libia.3
Mozione all’Ars per evitare la soppressione di alcune sedi
Lettera al governatore
Corti d’appello, no alla chiusura
Riserva di Capo Murro
Opportuno ripensarci
Le missioni romane sul Bilancio. Ardizzone minacciato querela il giornalista Paragone
Michele Cimino
PALERMO
Bilancio preventivo della Regione e correlata finanziaria saranno discussi a Sala d’Ercole a partire da venerdì 24, mentre i deputati avranno tempo fino al
successivo lunedì per presentare gli emendamenti. Lo ha reso
noto ieri il presidente dell’Ars
Giovanni Ardizzone a conclusione della seduta pomeridiana,
nel corso della quale si è discussa una mozione, sottoscritta da
deputati di tutti i gruppi, con cui
si dà mandato al governo della
Regione “ad intraprendere ogni
utile azione nei confronti del governo centrale, finalizzata al
mantenimento dei distretti di
Corte di appello siciliani”. Sembra, infatti, che in ossequio alla
spending review, il governo
centrale intenda sopprimere
due o forse tre delle quattro corti
d’appello della Sicilia, tra cui
Caltanissetta e Messina; in ballo
pure quella di Catania.
Intanto, in merito agli incontri romani dell’altro ieri sui fondi necessari per chiudere il bilancio, il presidente della Regione Rosario Crocetta si dice stanco delle dietrologie, con riferimento a quanti hanno interpretato la visita dei vertici del Pd si-
Sala d’Ercole. I lavori sulla sessione finanziaria cominceranno il 24
ciliano (Fausto Raciti, Baldo
Gucciardi, Antonello Cracolici e
Davide Faraone) al ministro alle
Infrastrutture Graziano Delrio,
“quasi come una sorta di mediazione” autonoma rispetto al governatore. Crocetta invece dà
un’interpretazione diversa, anche se caustico con il Nazareno:
«A me – ha spiegato – è parso
estremamente naturale che un
partito politico si recasse a Roma per incontrare chi fino a ieri
era il sottosegretario alla Presidenza, per verificare e eventualmente, se necessario, sollecitare
che si chiudesse la partita del bilancio in Sicilia. I rapporti, infat-
Tribunali
Voto unanime
l In ossequio alla spending review, il governo
centrale intenderebbe sopprimere due, se non addirittura tre delle quattro
corti d’appello della Sicilia.
Nel mirino del ministro
della Giustizia, infatti, non
ci sarebbe solo Caltanissetta, ma anche Messina. E c’è
chi teme che anche a quella di Catania sarebbe riservata la medesima sorte.
ti, tra i governi regionale e nazionale, non possono essere in
nessun modo mediati da alcuno, ma rientrano nella normalità istituzionale di rapporti che
già esistono.” Infatti, quell’incontro, ha sottolineato Crocetta, “sul piano istituzionale è stato positivo e lodo il segretario
Raciti per l’iniziativa, poiché è
stato confermato quanto già io
avevo riferito e che lo stesso Delrio aveva detto il martedì della
settimana Santa. Ovviamente,
intorno alla cosa, l’accordo
scritto non c’è, perché sarà siglato da governo regionale e nazionale, cioè sottoscritto dal presidente della Regione e non ho
mai dubitato che ci sarà. Che l’iniziativa sia tutta politica – ha
concluso – lo si evince dalle dichiarazioni di Raciti, quando
parla di difficoltà di dialogo tra il
presidente della Regione e il Nazareno. Sinceramente io queste
difficoltà le sconoscevo. Le ho
apprese dalla stampa e sarebbe
Il presidente dell’Ars
ha ricevuto
messaggi offensivi
da alcuni ascoltatori
di Radio 105
bello che il Nazareno chiarisse le
ragioni di tale difficoltà».
Da Palazzo d’Orleans, torniamo a Palazzo dei Normanni sede
dell’Ars perché ieri il presidente
Giovanni Ardizzone ha annunciato di ave dato mandato all’avvocato Enrico Sanseverino di
Palermo, di presentare una querela nei confronti di 3 ascoltatori di Radio 105, che accogliendo
l’invito del giornalista e conduttore della trasmissione “Benvenuti nella giungla“, Gian Luigi
Paragone, hanno inviato “messaggi gravemente ingiuriosi e
minacciosi” nei confronti suoi e
della sua famiglia. Una denuncia sarà presentata anche nei
confronti di Paragone “per istigazione a commettere reati.”
«La querela si commenta da
sé - replica il conduttore- quando la domanda è ben posta e non
è di loro gradimento i politici
reagiscono in questo modo. La
domanda resta la stessa: cosa
vanno a fare i membri di un consiglio regionale in missione all’estero in un momento di austerity?». Paragone ricorda di aver
invitato gli ascoltatori a chiedere, via mail, agli esponenti delle
istituzioni siciliane finiti nel mirino per un recente viaggio a
Doha, se quel viaggio fosse effettivamente giustificato. 3
Da oggi l’iniziativa di Comieco
Fondi Ue
Cretu incontra
i presidenti
di Regione
In mostra la filiera del riciclo di carta e cartone
Il 23 aprile il Commissario
europeo alle Politiche regionali, Corina Cretu, sarà a
Reggio Calabria.
Cretu, secondo quanto è
stato preannunciato dall’ufficio stampa del Consiglio
regionale della Calabria,
avrà un incontro con i presidenti della Regioni Calabria,
Campania e Sicilia, Mario
Oliverio, Stefano Caldoro e
Rosario Crocetta. L’incontro
avrà luogo a Palazzo Campanella, sede del Consiglio
regionale della Calabria.
Alle 13,45, a conclusione
dell’incontro, Corina Cretu
terrà una conferenza stampa. 3
Da oggi a venerdì torna l’appuntamento annuale di Riciclo
Aperto, l’iniziativa promossa da
Comieco – Consorzio nazionale
per il riciclo e recupero di imballaggi cellulosici – in collaborazione con Assocarta, Assografici, Federmacero e Unionmaceri
e con il patrocinio del Ministero
dell’Ambiente, che apre le porte
degli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone a scuole,
cittadini, istituzioni, media e a
tutti coloro che sono interessati
a capire, assistendo in diretta alle varie fasi del processo industriale, cosa succede a carta e
cartone una volta conferiti negli
appositi contenitori.
Riciclo Aperto giunge quest’anno alla sua 15esima edizio-
ne e ha l’obiettivo di rassicurare i
cittadini sul buon fine della loro
raccolta differenziata ed educare i giovani ad un uso più consapevole delle risorse. Un anniversario importante, che coincide
con i 30 anni di attività del Consorzio, durante i quali si è fatto
molto per avvicinare e sensibilizzare gli italiani sull’importanza di separare correttamente
giornali, buste, scatole, fascette
dello yogurt, etichette dei vestiti
e qualsiasi frammento in cellulosa possa essere avviato al riciclo. Il risultato è che per ben 8
italiani su 10 la raccolta diffe-
Si diffonde la buona
abitudine della
raccolta differenziata.
Sensibilizzazione
dei giovani
Alessandro Ricupero
SIRACUSA
Mentre la Regione sembra
avviata all’istituzione della
riserva “Capo Murro di porco
– Penisola Maddalena” (a luglio scade il vincolo per l’istituzione), e domani, nella
conferenza di servizio convocata a Palermo, il sindaco Garozzo ribadirà il suo sì convinto, Camera di Commercio, associazioni di categoria e Ordini professionali irrompono
proponendo un ripensamento. Chiedono la riperimetrazione della riserva naturale
orientata per permettere al
marchese Emanuele De Gresy di proseguire nel suo investimento da 200 milioni.
La lettera indirizzata al
presidente della Regione Rosario Crocetta è firmata dal
presidente della Camera di
commercio di Siracusa, e vice
presidente nazionale di Confindustria, Ivan lo Bello.
Qualche settimana fa la società Elemata Maddalena,
che ha acquistato i terreni in
quell’area, aveva annunciato
che dopo sei anni aveva rinunciato
all’investimento
milionario della realizzare di
un lussuoso resort, prima con
Four Season e poi con Aman
resort, per chiedere il risarcimento danni alla Regione e al
Comune. “E’ una problematica che deve essere affrontata
con forte senso di responsabilità. Siamo certi che le giuste
esigenze di tutela della riserva - scrive Lo Bello - possano
essere concilianti con quelle
dello sviluppo e che non possa essere anteposto un “no”
definitivo. Non è pensabile
che atti amministrativi possano ledere i diritti della proprietà privata e compromettere, così come sta avvenendo, investimenti importanti
nel nostro territorio. Nel
2013 questo stesso Governo,
dopo un lungo e faticoso percorso peraltro condiviso con
l’allora assessore al Territorio
e ambiente Lo Bello, aveva
condiviso assieme all’amministrazione comunale di Siracusa ed all’associazione Wwf,
una intesa affinché potesse
essere trovata una soluzione
di coesistenza tra interesse
privato e pubblico. Distinguere le due zone di riserva la
“A” e la “B” è da ritenersi una
soluzione semplice che trova
certamente la collaborazione
della stessa Società proprietaria dell’area”. 3
Banca Antonello da Messina
Il 23 a Reggio
Cosa succede a questi
materiali una volta conferiti
negli appositi contenitori
È possibile conciliare
l’interesse pubblico
con i diritti del privato
renziata è diventata un’abitudine quotidiana che si traduce nel
riciclo di oltre 10 tonnellate di
macero al minuto.
Nella Regione Sicilia, gli impianti che hanno aderito a Riciclo Aperto 2014 sono 11, tra
piattaforme e cartiere, distribuite tra le province di Palermo,
Catania, Caltanissetta, Enna,
Messina, Ragusa e Trapani.
In Sicilia nel 2013 sono state
raccolte circa 82.000 tonnellate
di carta e cartone con un pro capite di 16,3 kg per abitante, dato
lontano dalla media nazionale
pari a 48 kg per abitante. In base
ai dati dell’ultimo rapporto Comieco, Catania è la Provincia che
registra la raccolta pro capite media più alta della Regione con
28,9 kg/ab. Seguono Trapani
(26,8 ), Caltanissetta (18,4), Ragusa (16,9), Agrigento (14,1), Siracusa (10,7), Messina e Palermo
(9), infine Enna (6,4 kg/ab).3
20
.
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
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Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Cultura e Spettacoli in Sicilia
.
Messina
Messina
Quelle donne che
non si adattano
ai maschi “inutili”
Un inno
alla maternità
rievocando
simbolicamente
la Passione
“Una notte di Salomè”
tra gli eventi speciali
alla Sala Laudamo
Matteo Pappalardo
Vincenzo Bonaventura
U
n quadro di Francesco Blundo dinanzi all’altare,
una Pietà muta
posta sullo stesso cavalletto su cui il pittore la dipinse
quando aveva appena trent’anni; l’attrice Mariapia
Rizzo e l’autore/attore Gabriele Blundo Canto si dispongono dietro il quadro
e fuoriescono lateralmente, a impersonarne le figure, cui danno voce in un intreccio di silenzi e parole.
L’uso della Via Matris come corrispettivo mariano
della Via Crucis è un rituale
approvato dai Papi: ma l’esempio di Blundo Canto
nasce autonomamente,
fuoriesce dal lampo della
scoperta del quadro del padre e procede nel tentativo,
ardito e apprezzabile al
tempo stesso, di interpretarne il silenzio e dargli voce.
Il testo di Gabriele Blundo Canto, drammatizzato
nel Santuario di Lourdes
nell’ambito delle manifestazioni promosse in onore
del Beato Pino Puglisi (le
cui reliquie sono state portate a Messina nelle scorse
settimane), inizia da Gerusalemme, dalle stradine
tortuose che portano al
Golgota, ma slitta verso il
presente, con il riferimento
a tutte le madri dei desaparecidos di tutte le piazze, si
innalza teologicamente
nella considerazione del
Verbo che ha cessato di
Dalla Pietà su tela
l’intensa
drammatizzazione
di Gabriele B. Canto
e Maria Pia Rizzo
parlare nel silenzio della
Pietà in cui culmina il venerdì santo, vibra dolcemente e si culla nel ricordo
delle nenie e dei canti d’amore siciliani scelti e accennati da Mariapia Rizzo,
fino a immergersi nel terreno delle radici, nella materialità degli elementi mediterranei da cui la Madre
reimpasta la voce e la vita
del Figlio.
Un inno alla maternità
tramite il dipinto del padre, nella chiave simbolica
della Passione; ma anche
una ricerca sul linguaggio,
alla volta della parola essenziale, “la parola d’amore che non sappiamo dire”.
Un pubblico numeroso e
qualificato ha accolto con
attenzione la manifestazione, apprezzando la raffinatezza espressiva di Maria
Pia Rizzo, mostrando grande interesse per il testo
poetico di Blundo Canto,
docente di filosofia presso
il Liceo Artistico “E. Basile”.
Toccante, in conclusione, l’intervento di Francesco Blundo che ha narrato
particolari inediti sulla storia del quadro, dipinto nel
1972, donato a padre Giacomino Mondello e poi restituitogli al momento della morte di questi nel 1979,
per divenire, adesso, icona
densa di risonanze universali, perché gli orizzonti
della spiritualità non conoscono confini quando si
tratta degli archetipi umanissimi del dolore e della
consolazione. 3
MESSINA
Suggestivo progetto. Il render della definitiva ricollocazione in piazza Pugliatti e, accanto, l’opera attualmente “appoggiata” su un muro in calcestruzzo
Messina: testimonianza secentesca del primo collegio gesuitico al mondo
L’antico portale dell’Ateneo
sarà restituito alla città
«Recupero dell’identità»: ci vorranno due anni e un milione di euro
Natalia La Rosa
MESSINA
Slancio culturale, rafforzamento
identitario, riqualificazione urbana e, perché no, anche nuova
linfa al circuito turistico e al molteplice collaterale indotto. Tutto
questo è il progetto “Una Porta
verso il futuro”, incentrato sulla
rivalorizzazione dell’antico portale del Collegio Prototipo della
Compagnia di Gesù, primo nucleo dell’Ateneo messinese, oggi
confinato fra gli edifici della cittadella universitaria e soffocato da
un supporto in cemento armato.
Il progetto di ricerca e recupero architettonico, che prevede lo
smontaggio del monumento con
il restauro e successivo rimontaggio in piazza Pugliatti davanti all’ingresso principale, è stato presentato ieri all’Ateneo nel corso
di una conferenza stampa alla
quale hanno preso parte il rettore, prof. Pietro Navarra, il coordinatore del collegio dei prorettori,
prof. Giovanni Cupaiuolo, il prof.
Nicola Aricò, docente di Storia
dell’Architettura, e il direttore
generale, prof. Francesco de Domenico.
Posizionato attualmente nel
cortile interno sul versante di via
G. Venezian, il portale di accesso
all’antica Università è uno stupendo esempio di stile manierista, e costituiva, appunto, l’ingresso principale del Collegio dei
Padri Gesuiti, “prototipo”, come
si legge nella lapide sopravvissuta, perché fu il primo fondato nel
mondo dalla Compagnia di Gesù
di S. Ignazio di Loyola.
«L’Università – ha detto il rettore – vuole fare un salto nel passato per guardare al futuro, crediamo che il portale meriti una
visibilità che al momento non ha,
e abbiamo voluto sviluppare un
progetto di recupero per collocarlo all’entrata dell’Ateneo».
L’incontro di ieri ha anche fornito
l’occasione per lanciare una sottoscrizione pubblica, grazie alla
quale l’Ateneo auspica una partecipazione corale dei messinesi a
quello che è anche un percorso di
recupero di un’identità per certi
versi smarrita. «Ma in ogni caso –
ha ribadito Navarra – l’amministrazione è intenzionata a finanziare l’intervento e a realizzarlo
Come contribuire
Con il 5xmille
e il crowdfunding
l L’intervento costerà meno di un milione di euro e
avrà una durata di circa
due anni.
l Si può sostenere il progetto con un’offerta a costo zero per i “donatori”, e
cioè la devoluzione del
5xmille sulla dichiarazione dei redditi (destinandolo all’Università di Messina CF 800004070837), per
proseguire poi con altre
iniziative di crowdfunding
che verranno presentate.
La conferenza. Cupaiuolo, Aricò, Navarra e De Domenico
entro la fine del mandato». Ci
vorranno circa due anni, mentre
il costo stimato non dovrebbe superare il milione di euro: l’eventuale integrazione verrà ricavata
dai fondi per l’edilizia universitaria comunque, ribadisce l’amministrazione, senza comportare
una decurtazione per gli stanziamenti già previsti in bilancio per
altri scopi, come i servizi agli studenti e l’ammodernamento dei
diversi Dipartimenti.
«Questo portale – ha sottolineato il prof. Aricò, che coordinerà a titolo gratuito il progetto – è
una bella lezione di storia dell’architettura che si colloca tra il secondo e il terzo decennio del
1600, anche se non si ha certezza
dell’autore. L’obiettivo è quello di
restituirlo alla pubblica fruizione
nel senso più autentico, perché si
potrà finalmente attraversare ed
avrà una sua ambientazione in
quanto anche il verde che lo circonderà sarà rimodellato».
«Il cantiere sarà a cielo aperto
– ha aggiunto il prof. Cupaiuolo –
e tutta la cittadinanza potrà seguire i lavori di restauro dei singoli pezzi, collocati in una struttura a vetri all’interno del cortile». «Il portale è il simbolo dell’identità dell’Ateneo peloritano e
della messinesità – ha concluso il
prof. De Domenico – pertanto chi
non vive più a Messina e ha comunque a cuore la città, potrà
aderire all’iniziativa».3
SARÀ UN CANTIERE APERTO: I 63 PEZZI MAN MANO CONSERVATI IN UNA GRANDE TECA DI VETRO
Smontato, restaurato e ricollocato all’esterno
Nel 1615 Natale Masuccio
progettò il monumento
conservatosi dopo il 1908
Il progetto prevede due fasi
operative. La prima, di rimozione dell’originale struttura
lapidea dalla piattaforma in
calcestruzzo, dov’è stata ancorata secondo il progetto della
Cittadella Universitaria a firma degli ingegneri Botto e Colmayer (1913-14). La seconda,
di nuova ubicazione esterna,
in asse all’ingresso del Rettorato, tra le preesistenti aiuole.
«I lavori di rimozione – sottolinea il prof. Aricò – verranno eseguiti con attenzione chirurgica, intervenendo con
adeguati strumenti per scarnificare il supporto strutturale
dal retro, fino a lambire ciascun corpo lapideo. Ogni elemento rimosso verrà quindi
trasferito in attigui locali della
stessa cittadella universitaria,
per essere sottoposto a disamina e conservazione. Restaura-
ti i sessantatrè elementi, si procederà al loro assemblaggio
seguendo il criterio della reversibilità. A tal fine si prevede
di utilizzare un telaio a struttura reticolare sul quale fissare,
con appositi giunti, tutti gli
elementi fino a rimontare la
facies storica, rivolta verso il
Palazzo di Giustizia; il relativo
nuovo “lato B”, fortemente ca-
Esplosione assonometrica. La
“scomposizione” dei 63 pezzi
ratterizzato dall’impiego di
materiale leggero, ben differente da quello storico, sarà invece rivolto al Rettorato».
Il portale sarà attraversabile e, nel transito, mostrerà all’interno la struttura reticolare
intermedia tra le superfici vecchie e nuove. Un’apposita passerella condurrà dal portale fino all’ingresso dell’edificio e lo
studio progettuale di una illuminazione poco invasiva offrirà la più adeguata percezione
dell’opera sia dalla distanza
che nella prossimità.
La storia
Il portale del Collegio prototipo della Compagnia di Gesù di
Messina, detto anche “Primario”, non ha una datazione certa. Si può invece affermare che
il primo nucleo della futura
prestigiosa sede era formato
dal palazzo Marchese, già acquisito al patrimonio immobiliare dei Gesuiti e oggetto di sistematici interventi di adeguamento a partire dal 1607.
Tuttavia soltanto nel 1615 è
documentato il progetto del
padre gesuita Natale Masuccio. La prima immagine del
portale reca una grande firma,
quella del giovanissimo Filippo Juvarra, che rappresenta il
prospetto tra le incisioni a corredo del volume del 1701 di
Nicolò Maria Schiavo. Alcune
fotografie successive al terremoto del 1908 documentano
lo stato del portale del tutto integro.
Un’idea analoga, durate il
mandato del precedente rettore, il prof. Francesco Tomasello, era stata proposta dall’arch. Umberto Giorgio, che con
la collaborazione dell’arch.
Alessandro Recupero e della
dottoressa in Architettura Maria Teresa Giorgio, aveva immaginato un percorso di valorizzazione dell’artistico portale, anche se con caratteristiche
tecniche diverse e una differente collocazione: sul versante di via Cesare Battisti.3
(n.l.r.)
Wilde. Dopo qualche scaramuccia, Desy – che un tempo
avrebbe voluto recitare – riconosce l’attrice, che la inizia subito all’alcol e alla coca. Si
sciolgono le lingue e nasce la
massima confidenza tra due
donne, entrambe molte deluse
dai loro matrimoni e senza figli, a causa della sterilità maschile la barista, e per un aborto dopo un calcio in pancia del
coniuge regista l’attrice. Esistenze parallele, destinate a
non incontrarsi mai, nonostante il fugace contatto di una
notte. Parole e parole aiutate a
scorrere dalla droga, che mettono in evidenza anche la
mancanza di adattamento
femminile davanti a un maschile che si rivela inutile, anzi
dannoso. Il finale che si tinge
di giallo vuole forse essere provocatorio, comunque cita la
violenza che ormai sembra circondare il nostro vivere quotidiano.
La regia di Gianni Fortunato
Pisani contamina, e fa bene, il
profluvio verbale con una canzone (interpretata dalla Micalizzi) e con la danza, ma probabilmente potrebbe rendere più
stringente nel ritmo verbale
tutta la messinscena, sottolineando poi le affermazioni più
salienti. Le due attrici sono
credibili ma lasciano scorrere
tutto in maniera un po’ troppo
uniforme. Uno spettacolo che
può migliorare.3
È uno spettacolo un po’ così
questa “Una notte di Salomè”,
andata in scena fra gli eventi
speciali della Sala Laudamo.
Tocca temi di estrema attualità ma poi cade negli stereotipi;
si presenta con un finale a sorpresa che in qualche maniera
può anche essere considerato
prevedibile se si pensa al titolo
della pièce; racconta di donne
che bastano a se stesse ma poi
le deve animare con whisky e
cocaina; la regia aggiunge una
canzone (“Mon homme”) e
una danza (dei sette veli, naturalmente, con coreografia di
Alice Rella) ma poi non sembra inserirle in un quadro più
unitario della messinscena.
Prodotta da Accademia Sarabanda (storica compagnia
messinese), interpretata da
Francesca Andò e Vittoria Micalizzi e diretta da Gianni Fortunato Pisani, “Una notte di
Salomè” è stata scritta da Emanuele Vacchetto, drammaturgo romano, ancor più attivo
come sceneggiatore. Si comincia alla “Barbera e champagne”, la famosa canzone di Gaber, che unisce in un bar e per
una sola notte due uomini di
diversa estrazione sociale. Ma
qui l’incontro casuale riguarda
due donne e si vira subito sulla
condizione femminile in un
tempo, il nostro, in cui i maschi
sembrano aver smarrito il loro
ruolo antico senza avere avuto
finora la capacità di rinnovarsi. Desy, una barista (la Micalizzi), sta per chiudere il suo locale di periferia mentre il marito (un sempre silenzioso Lorenzo Pizzurro, anche aiuto regista) completamente ubriaco
dorme appoggiato a un tavolino. Irrompe d’improvviso una
celebre attrice, Veronica Lopez (la Andò), interprete a tea- Tra alcol e droga. Francesca
tro della “Salomè” di Oscar Andò e Vittoria Micalizzi
Messina “protagonista” del racconto
Quando l’amicizia
diventa amore (a tre)
Domande e risposte in
“A passo di tartaruga”
di Rosario Centorrino
La domanda che tutti, almeno una volta nella vita,
ci facciamo è: che cos’è l’amore? E ognuno di noi, a
quella domanda all’apparenza semplice, dà una risposta diversa, unica e personale.
“A passo di tartaruga” è
una delle possibili, spiazzanti risposte. La trama si
sviluppa nella città di Messina, che coi suoi colori, i
suoi profumi e i pettegolezzi dei suoi abitanti è la
quarta grande protagonista
di questo particolare romanzo. La voce narrante,
Alessandra, racconta le vicende della sua vita al fianco di Beatrice e Marco, innamorati dai tempi del liceo. I tre personaggi cercano loro stessi e la propria
realizzazione, affrontando
ostacoli e insuccessi, lutti
ed errori, ma anche la gioia
di condividere ogni cosa,
nel bene e nel male. Il sentimento che lega i tre protagonisti, però, è molto diverso da una semplice amicizia. Alessandra, ben pre-
sto, si accorge di amare le
due persone più importanti
della sua vita. Ed è ricambiata.
Tra i tre si forma un legame indissolubile e incomprensibile ai più, in cui l’amicizia e l’amore canonici
si confondono e si intrecciano, creando un nuovo, più
potente sentimento. È questo l’amore?
Rosario Centorrino ha
dato la sua personalissima
risposta in “A passo di tartaruga” alla domanda iniziale e l’ha fatto in una narrazione dallo stile poetico e
prosaico allo stesso tempo,
usando le parole come tasselli di un sorprendente e illuminante mosaico.3
L’autore.Rosario Centorrino
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Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Cronaca di Messina
Via Uberto Bonino, 15/C - Cap 98124
Tel. 090.2261 / Fax 090. 2936359
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[email protected]
Conferenza stampa
Progetto Bibliobus
Domani alle ore 11
a Palazzo Zanca
sarà presentato
il progetto Bibliobus
per i bambini
Concessionaria: GDS Media & Communication
Via Uberto Bonino, 15/C - Cap 98124
Tel. 090.6508411 / Fax 090.2930771
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“Riscatto Sud”
Ottimismo dopo il vertice di ieri
Si torna
a chiedere
con forza
la costruzione
del Ponte
Si punta in alto
per la Metroferrovia
Puntare sulle infrastrutture,
in primis sul Ponte sullo Stretto. Il neonato comitato “Riscatto Sud”, composto da dieci sigle tra associazioni datoriali, comitati civici e sindacati, chiede un netto cambio di
rotta nelle politiche nazionali, evidenziando come la questione meridionale sia prettamente infrastrutturale. Serve
dunque una svolta, per sbloccare a catena diversi settori.
«Il Ponte costituirebbe la premessa per gli interventi ad esso collegati, unendo la terza
regione più popolosa d'Italia
al resto d'Europa – ha affermato Ferdinando Rizzo di Rete Civica per le infrastrutture
nel Mezzogiorno –. Bisogna
trasformare il futuro della Sicilia, non essere più colonia:
abbiamo un'economia da 80
miliardi di euro e ce ne passano 600 milardi sotto gli occhi,
dal canale di Suez». Il grande
nodo delle merci, alle quali
bisogna guardare, secondo il
comitato, abbandonando altri comparti “miraggio”, come quello turistico. Giuseppe
Richichi (Aias) ricorda la situazione attuale: i Tir per raggiungere Villa San Giovanni
dalle periferie dell'Isola erodono la metà dei loro tempi di
guida giornalieri consentiti,
così anche i nostri prodotti
Anche Cisl e Uil
concordi nel
reclamare una
terapia “choc”
per lo sviluppo
per gli alti costi di trasporto
non hanno mercato e i siciliani si sono trasformati in meri
consumatori. Nel manifesto,
firmato anche da Comitato
Ponte Subito, Fai-Conftrasporto, Confartigianato, Comitato Libera Messina e associazione L'altra Messina, si
evidenzia tra le ripercussioni
dell'arretratezza registrata
sul piano infrastrutturale, anche quelle di natura occupazionale, soprattutto giovanile che interessa due giovani
siciliani su tre. Il Ponte, si sostiene, fornirebbe un prezioso assist: «Il progetto definitivo consentirebbe di aprire i
cantieri in pochi mesi, producendo 45 mila posti di lavoro,
6 mila circa l'anno», ha ricordato il segretario generale
della Uil di Messina, Carmelo
Catania. Per Tonino Genovese della Cisl, si tratta dell'unico strumento in grado di dare
un impulso alla crescita economica.3(ema.rig.)
Da Palermo arrivano
precise assicurazioni:
il servizio sarà potenziato
Domenico Bertè
I lavoratori davanti all’ingresso di Palazzo Zanca. Hanno eretto un muro, poi smontato, per lanciare un segnale contro le lungaggini burocratiche
Ieri la mobilitazione davanti a Palazzo Zanca
Gli edili alzano un muro simbolico
contro la burocrazia che uccide
Sollecitate tutte le amministrazioni perché si aprano finalmente i cantieri
Emanuele Rigano
Caschetti gialli in testa e pala in
mano, i lavoratori del settore
edile hanno alzato un muro simbolico davanti all'ingresso del
Comune, da ostacolo contro le
insidie pericolose della «burocrazia che uccide». In tanti hanno preso parte alla mobilitazione organizzata per sollecitare le
amministrazioni, nello specifico
quella di Palazzo Zanca, ad accelerare e sbloccare tutti gli appalti
e le opere finanziate e già approvate, dando il via ai cantieri. Su
ognuno dei mattoni trascritta
un'opera tra quelle pronte decollare ma ferme per ragioni politico-amministrative, “perse” tra
gli incartamenti degli uffici,
mancati accredimenti finanziari, ricorsi, processi contorti e autorizzazioni concesse a rilento.
Tutto ciò che potrebbe dare ossigeno ad una economia che fatica
maledettemente. E i sindacati, al
fianco degli operatori del comparto, hanno puntato l'indice allo stesso modo proprio contro
ciò che frena il potenziale sviluppo. «Siamo qui per lanciare un
I numeri
Le occasioni mancate
l Sui mattoni sono state
scritte tutte le “occasioni
mancate”: porto di Tremestieri (80 milioni), viadotto
Ritiro e mini svincolo (60),
depuratore di Tono (40),
via Don Blasco (27), parcheggio Torre Faro (3,6),
Palagiustizia satellite (18),
padiglioni Fiera e Teatro
(13), Falce e Tirone.
FIRMATO IERI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON LE SIGLE SINDACALI
E la giunta Accorinti raccoglie l’appello
L'amministrazione comunale
ha voluto immediatamente accogliere il grido disperato degli
operatori del settore edile. Conclusa la protesta ai piedi del Municipio, i manifestanti hanno incontrato l'assessore ai Lavori
pubblici, Sergio De Cola, che ha
sottoposto loro un protocollo
d'intesa, poi firmato dallo stesso
componente della giunta Accorinti, in rappresentanza del sindaco, da una delegazione dei lavoratori del comparto e dai rappresentanti delle sigle sindacali.
Il passaggio più importante ri-
guarda l'inserimento nei contratti d’appalto di lavori e servizi, dove possibile, di una clausola sociale che impegni l’aggiudicataria ad avvalersi prioritariamente di manodopera locale per
almeno il 50 per cento delle qualifiche occorrenti. Inoltre il Comune si impegna ad informare
le organizzazioni sindacali di
categoria sullo stato delle gare
in fase di espletamento o aggiudicate, fornendo il crono programma dell’iter di realizzazione delle opere. Al fine di monitorare l’applicazione e la realizza-
zione di quanto previsto dall'atto, nonché di intervenire tempestivamente ed efficacemente nel
caso di problematiche o criticità,
le parti hanno deciso di costituire anche un Osservatorio permanente. «I toni accesi, che avevano caratterizzato l'inizio della
riunione, sono scomparsi non
appena gli interlocutori hanno
potuto constatare l'impegno a
garantire un sostegno ai lavoratori del settore edile. Ci rivedremo entro 15 giorni per un ulteriore confronto con le associazioni di categoria». 3(ema.rig.)
segnale, chiediamo lavoro, solo
questo», hanno detto gran voce i
segretari provinciali di Feneal,
Filca e Fillea, Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio
Oriti. Quest'ultimo ha aggiunto:
«Se guardiamo alle sole opere
ferme che ricadono sul territorio
messinese, potrebbero creare
circa mille posti di lavoro, mentre ci sono persone senza stipendio da anni, vogliamo ricordarlo
alle istituzioni». A fargli eco il segretario regionale della Fillea,
Franco Tarantino: «Quella di
Messina è una delle battaglie che
stiamo mettendo in campo in
tutte le province siciliane. Il messaggio è chiaro, non si può più
perdere tempo». Gli appelli susseguitisi negli ultimi mesi sono
rimasti inascoltati. «Abbiamo rilevato un totale di 250 milioni di
euro di lavori finanziati e appaltati, ma mai partiti», ha aggiunto
il segretario provinciale della
Filca Cisl, Santino Barbera. Dal
Comune di Messina, con la firma
del protocollo d'intesa per l'impiego di manodopera locale,
sancito ieri a fine mattinata, sono giunti segnali confortanti. Ma
la protesta non si fermerà. «Rivendichiamo con forza nei confronti del governo nazionale una
netta inversione di tendenza nei
finanziamenti per le infrastrutture della Sicilia», ha affermato
il segretario Cisl Genovese.3
Le operazioni in corso al porto di Tremestieri
Fino a domani sera il dragaggio
Entro 48 ore gli approdi
dovrebbero essere
liberati dalla sabbia
La conferenza stampa. I
rappresentanti di Riscatto Sud
La San Luca Primo continuerà a
grattare il fondo degli approdi fino a domani sera. Sei giorni di lavori per finire l’opera iniziata un
mese fa da un’altra draga che si
era fermata, però, a metà dell’escavo. Ieri cinque viaggi dal bacino di Tremestieri verso lo spazio
acqueo di fronte le vie Veglia e
Carbonara dove la sabbia servirà
ad allungare la spiaggia e a di-
fendere diverse abitazioni. In totale, ieri, 3500 metri cubi di materiale trasferito dal motopontone della ditta Scuttari, arrivato
da Milazzo sabato mattina.
Se non ci saranno imprevisti,
dunque, giovedì il porto sarà
completamente liberato ed il
fondale riportato ad una altezza
che consenta l’ingresso delle navi che portano i mezzi pesanti da
una parte all’altra dello Stretto.
E la riapertura quando? Palazzo
Zanca non vede l’ora di chiudere
la lunga parentesi ( siamo a 55
giorni) degli attraversamenti
dei Tir in città e per questo chiederà che, dopo le verifiche della
Capitaneria di porto, gli approdi
siano riaperti. Anche se fosse di
sabato o di domenica. Nelle altre
circostanze, però, quando la fine
lavori è avvenuta in prossimità
del fine settimana, la riapertura
è avvenuta il lunedì o il martedì
successivo. Ma venerdì non sarà
solo il giorno della verifica dei
fondali degli approdi, ma anche
quello comunicato dalla Coedmar per la consegna del progetto
definitivo del porto di Tremestieri. L’azienda veneta avrà, a
quel punto, concluso le proprie
incombenze e si metterà in attesa ”attiva” in vista della firma del
contratto da 80 milioni che dovrebbe apporre, con il Comune
di Messina, il quale è sempre alla
ricerca delle conferme sulla reale celerità delle procedure di approvazione. In base alle dichiarazioni dell’assessore De Cola,
dovrebbero durare solo poche
settimane. Messina aspetta anche il passepartout dei poteri
speciali al sindaco e soprattutto
di sapere chi metterà i milioni di
euro che mancheranno.3(d.b.)
O tutto o niente. Con una provocazione Palazzo Zanca e
Atm si sono presentati al tavolo
della Regione dove si doveva
decidere il futuro della Metroferrovia. Ridotto ad una presenza simbolica con sole 4 corse al giorno, il servizio è stato
mortificato e divenuto antieconomico per tutti. All’assessorato regionale dei Trasporti, dove c’era anche il responsabile
della Direzione Sicilia di Trenitalia Maurizio Mancarella, si
sono presentati il sindaco Accorinti, l’assessore alla mobilità Cacciola e il direttore generale di Atm Foti. La Sicilia dovrà firmare nelle prossime settimane il suo primo contratto
di servizio da 111 milioni di euro con Ferrovie. Saranno riscritte linee e frequenze e, in
base alle direttive dell’assessore regionale Giovanni Pizzo,
rinforzati i trasporti all’interno
delle Aree metropolitane e fra
Messina, Catania e Palermo. In
questo contesto la città dello
Stretto punta in alto e ha chiesto 20 coppie di treni per la Metroferrovia. Uno ogni ora e uno
ogni mezzora nella fasce calde,
6-8,30 e 13-15,30. Un impegno significativo che il contratto regionale, e questo è stato
definitivamente confermato
ieri, non può sopportare senza
che si alzino le richieste anche
di altri grandi centri. «La nostra
è una provocazione che credo
potrà avere effetti – ha detto
Cacciola – o la Metroferrovia
ha queste frequenze o è meglio
non farla. Abbiamo raccolto
l’ottimismo di Trenitalia che
conta di trasferire il supplemento di finanziamento neces-
sario al Ministero dei Trasporti. Con questo tipo di supporto
potremo fare un servizio completo e concorrenziale. Sono
ottimista». La Regione non può
andare oltre le dieci coppie di
treni al giorno ma il valore aggiunto potrebbe arrivare dalla
creazione del biglietto integrato Metroferrovia/Atm. «Abbiamo portato l’esempio di quanto
accaduto da qualche tempo a
Torino – ha detto Giovanni Foti
– dove l’azienda di trasporto
pubblico si è accordata con
Trenitalia per realizzare un ticket orario a costi sostenibili che
ha spostato dall’auto al bus e al
treno migliaia di piemontesi».
A Torino, con due euro, si può
viaggiare su mezzi di Tpl e sui
treni per 90 minuti e per tre euro per 120 minuti. La somma
dei biglietti, oggi, a Messina è
di 3,75 minuti per 90 minuti
con distanze ben più ridotte
della cintura del capoluogo
piemontese. «Saranno attivati
gruppi di studio – dice Foti –
che valuteranno i costi dell’operazione. Siamo ottimisti perché è stata Trenitalia a darci
buoni segnali».3
Trenitalia investe. Si punta a
venti coppie di treni
Votata la “risoluzione Zafarana”
Dismissioni Fs
La Sicilia si ribella
La parlamentare
messinese ha portato
l’atto in Commissione
allo scopo di garantire che il
diritto alla mobilità dei siciliani non venga ridimensionato
attraverso la soppressione del
traghettamento dei treni a
lunga percorrenza».
In città diverse sono state le
manifestazioni a sostegno
della continuità territoriale.
In tutte è stato presente il movimento popolare #ilferribottenonsitocca che , però,
nonostante la soddisfazione
per il risultato ottenuto alla
Regione, resta mobilitato in
attesa delle prossime iniziative del Governo che non possono limitarsi a mantenere lo
status quo: «La lotta andrà
avanti fin quando non sarà
colmato il gap di qualità del
trasporto ferroviario fra la Sicilia e il resto d’Italia».3(d.b.)
La Sicilia si mette di traverso
sui binari che la vogliono portare verso il suo isolamento.
La IV Commissione all'Assemblea regionale ha approvato
all'unanimità la risoluzione
presentata dal deputato pentastellato Valentina Zafarana, che impegna il Governo siciliano a contrastare i tagli paventati da FS nel trasporto da
e verso la Calabria. La continuità territoriale è messa a rischio da un piano che in molti
hanno paragonato ad una dismissione. I treni, in base ad
una ipotesi di intervento delle
Ferrovie, si sarebbero dovuti
fermare a Messina dove i passeggeri avrebbero proseguito
il loro viaggio verso il continente a bordo dei catamarani
e quindi di nuovo su un treno
da Villa S.Giovanni. La risoluzione proposta dalla deputata del M5S, vuole che anche il
governatore Crocetta e l’assessore Pizzo facciano schermo sulla “vicenda Stretto”. A
votarla anche i commissari di
PD e PDL. Il documento impegna il Governo siciliano «ad Valentina Zafarana. La deputata
attivare ogni utile iniziativa regionale dei Cinque Stelle
23
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Cronaca di Messina
.
Ieri primo incontro al Comune
Le richieste dell’ispettore
sul caso Gettonopoli
Una lista di documenti
che il segretario dovrà
fornire entro 10 giorni
Le carte. I documenti attestano che Croce aveva trasmesso tutto all’ex presidente del Consiglio Previti e che quest’ultimo aveva fatto altrettanto coi consiglieri
I passaggi chiave di un mistero istituzionale
Il giallo della relazione Croce
Così è sparita da Palazzo Zanca
A maggio 2013 doveva essere discussa in Consiglio
Poi l’accordo per riprendere la strada del Riequilibrio
Sebastiano Caspanello
Può una relazione di due anni fa,
i cui contenuti dovrebbero sorprendere poco chi conosce anche solo marginalmente i guai finanziari del Comune, creare
scompiglio in uno già “scompigliato” Palazzo Zanca? Sì, può. E
non per cosa quella relazione
dell’ex commissario Croce rivela, cioè che due anni fa, con il piano di riequilibrio destinato ad
una più che scontata bocciatura,
il Comune fosse ormai sull’orlo
del dissesto finanziario. A far notizia è che quella relazione non
risulti agli atti né dell’ufficio di
gabinetto, da cui allora fu prodotta, né dell’ufficio di presidenza del Consiglio né dell’ufficio
commissioni.
Un documento, sparito non
solo dai cassetti, ma anche dal
dibattito generale dopo il faccia
a faccia tra Croce e i candidati
sindaco, nel momento clou della
scorsa campagna elettorale.
Quello è il momento spartiacque
tra una fase in cui sembrava non
ci fossero alternative al dissesto
finanziario e una in cui, invece,
tutti i soggetti interessati, dalla
nuova amministrazione Accorinti ai partiti “tradizionali” con
buoni uffici a Roma, si è lavorato
notte e giorno per aprire una
nuova finestra che consentisse al
Comune di rivedere il piano di
riequilibrio. Cosa poi fatta, grazie al lavoro fatto dai deputati
messinesi a Roma e alle continue
interlocuzioni portate avanti dal
vicesindaco Signorino, tant’è
che tutt’oggi il Comune attende
un responso, del ministero dell’Interno prima e della Corte dei
Conti poi, sull’ultimissima versione del piano di riequilibrio.
Emerge chiaramente, dunque, che dalle ultimissime battute della campagna elettorale in
poi abbia prevalso una linea, che
ha trovato tutti o quasi concordi:
evitare il dissesto. Un accordo
anche politico, nel quale si innesta la sparizione della ormai famosa relazione Croce, divenuta
irreperibile, per qualche giorno,
persino per la Procura. Del resto
la stessa presidente del Consiglio, Emilia Barrile, ne è venuta
in possesso solo grazie al suo
predecessore, Pippo Previti.
Le reazioni
l Nina Lo Presti alla fine
quella relazione l’ha ottenuta dai revisori dei conti,
ma già a febbraio scorso
ne aveva fatto cenno, ribadendo in una lettera al
sindaco, in risposta ad
una nota del vicesindaco
Signorino, le proprie perplessità sull’iter del piano
di riequilibrio e sulle manovre anti-dissesto.
l Emilia Barrile, nel sottolineare quanto sia singolare «che l’ufficio di gabinetto del sindaco, pur
essendone il naturale detentore, è sprovvisto» della relazione, ha chiesto al
sindaco, a Signorino, a Le
Donne e al ragioniere generale di relazionare sulla
vicenda, anche «sulla congruenza dell’attuale piano
rispetto a quanto evidenziato da Croce».
l Libero Gioveni e Mariel-
Quando la Lo Presti
ha chiesto l’atto
l’ufficio di gabinetto
ha risposto: «Non è
stato reperito...»
la Perrone (Udc) hanno
chiesto una convocazione
urgente della commissione Bilancio da dedicare al
caso della relazione Croce. Richiesta simile da Elvira Amata (Dr): gli uffici
relazionino ai capigruppo.
È utile ricostruire la cronologia dei fatti. Quella relazione
(inviata anche ai revisori, alla
Corte dei Conti, al segretario generale ed al ragioniere generale)
è del 21 maggio 2013 ed è accompagnata da una lettera attraverso cui Croce, nemmeno
tanto implicitamente, chiede al
consiglio comunale di dirottare
verso il dissesto. Il giorno dopo
Previti, «per opportuna conoscenza e valutazione», trasmette
la relazione al presidente della
commissione Bilancio ed ai consiglieri comunali. Il 27 maggio
Croce chiede di intervenire alla
seduta straordinaria del consiglio comunale, convocata per il
28 maggio, per illustrare i contenuti di quella relazione. In realtà
l’Aula non discuterà mai del documento (che il 3 giugno Croce
trasmette anche al prefetto).
Il 5 giugno avviene il confronto tra Croce e i candidati sindaco, che “congela” tutto. Facendo
un salto temporale di quasi due
anni, si arriva al 6 marzo scorso,
giorno in cui la consigliera Nina
Lo Presti protocolla una richiesta di accesso agli atti, chiedendo proprio quella relazione.
L’ufficio di gabinetto, il 13 marzo, risponde che «a seguito di approfondite ricerche» la relazione «non è stata reperita». Risposta simile dall’ufficio di presidenza: la relazione «non è stata
ritrovata agli atti». E il giallo si
infittisce.3
PARLA L’EX COMMISSARIO STRAORDINARIO
«Molte cose sono rimaste nei cassetti...»
«Mi fece allarmare la
richiesta dell’aumento di
scopertura con Unicredit»
Nuccio Anselmo
Luigi Croce è nella sua casa di Palermo quando risponde al telefono. È lontano dalle beghe politiche di questi giorni in città e non
sa nemmeno che sulla sua relazione economico-finanziaria
che preconizzava il dissesto e
sollecitava una riunione urgente
del consiglio comunale, sta nascendo, o meglio è già nato, un
caso politico, che però potrebbe
presto trasformarsi in altro. L’ex
commissario straordinario che
ha passato una vita in Procura a
Messina come capo dell’ufficio e
poi fu chiamato per dirigere una
baracca amministrativa a Palazzo Zanca che faceva acqua da
tutte le parti, ha conservato perfettamente integri i ricordi di
quei giorni convulsi a due passi
dalle imminenti elezioni, e accetta di ripercorrerli con noi.
«La prima cosa che ad un certo
punto mi fece allarmare fu la richiesta da parte della ragioneria
dell’aumento di scopertura con
l’Unicredit, ma io avevo ben presente quale era il dettato della
Corte dei Conti su questo argomento».
Dopo aver consegnato la relazione economico-finanziaria venne contattato per essere sentito in consiglio comunale?
«No, anzi le dirò che ho sempre avuto la sensazione che molte delle cose che abbiamo prodotto siano rimaste nei cassetti.
Io avevo per esempio proposto la
riduzione dei consiglieri di quartiere e comunali, ma non credo
sia stato fatto nulla».
Sulla dichiarazione di dissesto che lei preconizzava ci fu
un confronto con altri soggetti
istituzionali?
«Avevo proposto
la riduzione
dei consiglieri
di quartiere e
comunali, ma
non credo sia
stato fatto nulla»
«Guardi, per quello che posso
ricordare Coglitore (l’ex ragioniere generale, n.d.r.) mi disse
che praticamente eravamo in
dissesto, mentre i revisori dei
conti non mi hanno mai risposto».
Ci furono altri passaggi amministrativi o istituzionali
particolari che ricorda in quel
contesto temporale?
«Beh, uno su tutti, come si
spiega per esempio che dopo
aver varato il cosiddetto Piano di
rientro io dissi a chiare lettere
che una condizione fondamentale era l’approvazione del contratto di servizio con l’Amam.
Ebbene, dopo due mesi però mi
bocciarono il contratto con l’Amam».3
Un elenco di richieste, a cui sindaco e segretario generale dovranno rispondere entro dieci
giorni. Così ieri mattina Angelo Sajeva, l’ispettore nominato
dal dipartimento regionale
delle Autonomie locali per “investigare” sulla Gettonopoli
messinese, si è presentato a Palazzo Zanca. Un lungo colloquio, nella stanza del segretario generale, con lo stesso Le
Donne e la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile,
durante il quale si è discusso,
tra l’altro, delle prime differenze che sembrano emergere tra
il caso di Messina e quelli di
Agrigento e Siracusa, a partire
dal numero di commissioni e
sedute consiliari che hanno
valso il gettone, di gran lunga
inferiore in riva allo Stretto.
Sajeva – che nel messinese si
è già occupato dei casi Brolo e
Milazzo – ha chiesto una serie
di documenti: lo stralcio dello
Statuto che prevede e disciplina le commissioni consiliari; il
regolamento che determina i
poteri delle commissioni e ne
disciplina l’organizzazione e le
forme di pubblicità dei lavori; i
provvedimenti con i quali sono
state costituite le commissioni
permanenti attualmente in carica; copia delle convocazioni
con le quali sono state disposte
le riunioni delle stesse com-
missioni e i verbali delle sedute; il regolamento comunale
che stabilisce termini e modalità di corresponsione dei gettoni di presenza ai consiglieri
componenti delle commissioni; un quadro riepilogativo dei
gettoni di presenza corrisposti
ad ogni singolo consigliere comunale e i relativi provvedimenti di liquidazione; «ogni
altro
atto/provvedimento
connesso ritenuto utile al fine
Ieri il funzionario
è stato a colloquio
con Le Donne
ed il presidente
del Consiglio Barrile
di ricostruire la vicenda». Sajeva ha precisato, nella sua nota
trasmessa al sindaco ed al segretario generale, che la documentazione dovrà essere consegnata entro il termine di dieci giorni.
L’ispettore, lo ricordiamo, è
stato nominato il 23 marzo
scorso con un decreto firmato
dal dirigente generale del dipartimento Autonomie locali,
Giuseppe Morale, su proposta
del funzionario Francesco Riela. L’incarico: svolgere «un accertamento ispettivo in merito
alle notizie diffuse dai mezzi di
comunicazione riguardanti
l’elevato numero di convocazioni delle commissioni consiliari». Tempi previsti per l’ispezione: 60 giorni.3(seb.casp.)
A colloquio. Emilia Barrile con l’ispettore Sajeva ieri a Palazzo Zanca
Sulla lettera di Mauro del 2010
Intanto la Digos acquisisce altri atti
l Come era prevedibile, la
nota con cui il 4 novembre
2010 l’allora dirigente agli
Affari del Consiglio, Giuseppe Mauro, dava nuove
disposizioni sulla corresponsione dei gettoni di
presenza, è finita al centro
dell’inchiesta aperta su
Gettonopoli dal sostituto
del pool Pubblica amministrazione della Procura,
Diego Capece Minutolo. A
consegnare il documento
alla Digos, venerdì scorso,
è stato il segretario generale Le Donne, che a sua
volta ha ricevuto la circolare, su precisa richiesta,
dal dirigente del dipartimento Servizi al cittadino,
Letteria Pollicino. Quindi
anche quel documento,
evidentemente, non era
agli atti della segreteria generale. Viene fuori anche
una lettera dell’8 novembre 2010, firmata dall’allora presidente del Consiglio
Pippo Previti, con cui quest’ultimo chiede a Mauro di
ritirare la nota (che si basava sui pareri del ministero dell’Interno), «in attesa
che la Regione emani opportune circolari e norme».
Emergono nuovi particolari
MessinAmbiente, la verità
sul licenziamento di Cucè
Potature “discusse”
straordinari e Pace
i tre punti contestati
Sono tre le contestazioni principali mosse a Natale Cucè prima
del suo licenziamento. Un licenziamento in tronco che, il 27
marzo scorso, ha scatenato una
bufera in casa MessinAmbiente. Oggi emergono nuovi particolari e retroscena. Sembra certo, infatti, che l’amministrazione Accorinti avesse saputo dal
numero uno di MessinAmbiente Alessio Ciacci della sua intenzione di interrompere il rapporto con Cucè, ma che gli avesse
chiesto di prendere tempo. L’intenzione, infatti, era già allora
quella di evitare un lungo e costoso contenzioso. Un’intenzione che, secondo ciò che filtra da
Palazzo Zanca, sarebbe rimasta
immutata, tanto che non si
escludono nuovi tentativi di far
rientrare in maniera indolore il
caso. Magari con una revoca del
licenziamento ed un trasferimento ad altre mansioni dell’ex
direttore tecnico.
Nuovi dettagli emergono anche sulle ragioni del licenziamento. Tre le contestazioni
principali. La prima: delle potature che, secondo Ciacci, sarebbero state autorizzate da Cucè
senza esser state prima concordate. La seconda: straordinari
ritenuti eccessivi (circa 230
ore) nello scorso mese di dicem-
L’Amministrazione
vorrebbe provare
a chiudere il caso
senza affrontare
un lungo contenzioso
Ex dirigente. Natale Cucè
bre, in particolare per il trasporto dei rifiuti in discarica. Straordinario che Cucè ha provato a
giustificare con l’assenza di due
autisti, fuori per “infortunio”, e
la chiusura, in tre giorni, del sito
di Motta Sant’Anastasia. Terza
ragione: lo stato di “salute” della piattaforma di Pace al passaggio di consegne avvenuto
nei mesi scorsi, quando gli impianti della zona nord sono stati
affidati all’ing. Lisi. In seguito
sono stati tirati fuori documenti
che nei mesi Cucè non avrebbe
fornito a precisa richiesta, contestazioni a cui lo stesso ha replicato. Evidentemente senza
successo, anche se nei corridoi
di MessinAmbiente si mormora
che la vera “regia” del licenziamento non sia di Ciacci, ma del
suo inseparabile consulente:
Raphael Rossi.
Ora i consiglieri comunali
vogliono saperne di più e la presidente Barrile ha chiesto che
Ciacci venga ascoltato in adunanza segreta dalla commissione Bilancio e Ciacci avrebbe dato disponibilità per una commissione “cogiunta” Ambiente-Bilancio. L’impressione è che
di questa vicenda non sia stato
ancora scritto l’ultimo capitolo.3(seb.casp.)
24
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Cronaca di Messina
.
Collocato il pennone dopo il restauro: in tanti hanno seguito l’operazione compiuta ieri mattina
La bandiera del Duomo torna a sventolare
La struttura è in acciaio inox su basamento rinforzato. A giorni saranno rimosse le impalcature dalla facciata
Un altro fondamentale tassello è stato collocato per poter tornare ad ammirare, in
tutto il suo splendore, il monumento simbolo della città:
il Duomo. Il cui esterno,
adesso, si è riappropriato di
un elemento fondamentale:
il pennone crollato due anni
e mezzo fa, a causa delle forti raffiche di scirocco che
sferzarono la città dello
Stretto. Di buon mattino,
parte della piazza su cui si affaccia la basilica cattedrale è
stata transennata per consentire le operazioni di sistemazione della bandiera, recentemente restaurata. Sotto gli occhi attenti della polizia municipale e dei rappresentanti dell’ufficio tecnico della Curia (che hanno
Il nuovo elemento
è stato issato
da una gru
con un braccio
lungo 60 metri
seguito passo passo l’iter
concluso ieri), una gru con
un braccio lungo 60 metri si
è messa in moto intorno alle
9,30. Un’ora e mezza più tardi la parte terminale del
campanile era già al suo posto, ancorata al basamento
opportunamente rinforzato
con piastre più pesanti rispetto ai tempi precedenti.
Le singole fasi dell’intervento sono state viste da numerosi curiosi, fino al raggiungimento del traguardo, accompagnato da un applauso.
Tornato nella sua sede naturale, il pennone ha anche ripreso le tradizionali rotazio-
Il grande schermo
A cura dei gestori sui quali ricade la responsabilità dell’improvviso cambio di
programmazione.
Città
CINEMA MULTISALA APOLLO
Messina
www.multisalaapollo.com
tel. 090.670701
Lunedì chiuso
Prossimi eventi:
21/4/2015
La grande arte al Cinema
«Le cattedrali della cultura in 3D»
28/4/2015
La grande stagione Live
«Cavalleria rusticana e Pagliacci»
In diretta dal Metropolitan Opera di
N.Y. - Inizio ore 19.
In programmazione:
The Royal Opera House
ni. Questo grazie ad uno studio attento del progetto originario e all’esecuzione di
quegli accorgimenti necessari a non perdere tale peculiarità. Il venticello che spirava ieri non aveva niente a
che vedere, ovviamente, con
le forti raffiche di scirocco
che nel mese di ottobre del
2012 provocarono il distacco dalla sommità della torre
e il crollo davanti al ritrovo
“La dolce vita”. E quanti, a
mezzogiorno di ieri, hanno
assistito al ruggito del leone
e al canto del gallo, hanno
potuto notare la bandiera
svettare. A questo punto,
l’ultima tessera da sistemare
riguarda l’eliminazione delle
impalcature dalla facciata
del Duomo, il cui rifacimento è già stato portato a compimento. Ma è solo questione di giorni. Nei sette mesi
necessari al restyling del
pennone, gli artigiani che
hanno provveduto al restauro hanno rinforzato sia la
bandiera che la sua base. La
scelta del materiale è ricaduta sull’acciaio inossidabile,
in modo da garantire una
maggiore resistenza nel tempo.
Archiviato, quindi, l’incidente dell’ottobre 2012,
quando la struttura del peso
di circa 400 chilogrammi
precipitò nel cuore della notte, intorno alle 2, in un momento in cui nello slargo sottostante non vi era nessuno.
Durante il “volo”, toccò parte di una palazzina accanto
alla basilica cattedrale, per
poi atterrare davanti al bar.
Guardando da vicino l’elemento venuto giù, ci si rese
conto che era stata evitata
una tragedia.3(r.d.)
«Tosca» - Spettacolo ore 20.15
CINEFORUM APOLLO
«Fango e Gloria» - Spett. ore 16.30 /
18.30 / 20.30
«Se Dio vuole» - Spett. ore: 16.30 18.30 - 20.30 - 22.30.
«Fast and furious 7» - Spett. ore: 18.15 21.30.
«L’ultimo lupo» - Spett. ore: 22.30.
«Ooops! Ho perso l’arca...» - Spett.
unico ore 16.30.
«Cenerentola» - Spett. ore: 17.00.
CINEAUDITORIUM FASOLA
Tel. 090661960
Lunedì chiuso
«La scelta» - Spett. ore: 18 - 20.20 22.20.
N.B.: gli orari indicati sono quelli di inizio
film
LISTINO PREZZI
Prezzo intero dal lunedì al venerdì e
6,00; prezzo intero sabato, domenica,
festivi e prefestivi e 7,00; prezzo ridotto
sabato, domenica, festivi e prefestivi e
6,00; over 65, bambini fino a 8 anni e
Basilica Cattedrale. Le operazioni di ripristino del pennone sulla sommità del campanile del Duomo Foto Alessio Villari
5,00; martedì vola al cinema 2D
Multisala Apollo e 5,00; martedì vola al
cinema 3D Multisala Apollo e 7,00.
Mercoledì vola al cinema Auditorium
Fasola (no festivi e prefestivi) e 5,00.
Studenti e militari dal lunedì al venerdì
(no festivi e prefestivi) e 5,00; prezzo
intero 3D e 9,00; prezzo ridotto 3D e
7,00; prezzo intero 3D HFR e 10,00;
prezzo ridotto 3D HFR e 8,00.
CINEMA CAPITOL
Via Nino Bixio
Tel. 0902935422
«Una calda ninfomane»- V.M. anni 18.
Apertura ore 10 - Ultimo spettacolo 21.
Spettacolo continuato proiezione non
stop. Buio in sala.
Prezzi euro 6,00 intero, euro 5,00
ridotto.
CINEFORUM DON ORIONE
Messina
Tel. 3387896040
La valigia dei sogni in collaborazione e
presso il Cinema Lux - giorno 4 maggio
«La sfida»
di Francesco Rosi - Spett. ore 20.45.
Si accede per abbonamento o biglietti.
CINEMA LUX
Largo Seggiola is. 168
Telefono 090 6413584
www.cineluxmessina.it
OGGI CINEROFORUM: «Noi 4» Spett.
ore 16 - 18.20 - 22.30.
Da domani:
«La famiglia Belier» - (commedia) Spett.
unico ore 18.
«Una nuova amica» - (dramma) un film di
Francois Ozon. Spett. unico ore 20.30
sabato anche 22.30.
CINEMA MULTISALA IRIS
Ganzirri
Programmazione 15 aprile
Cineforum «Dallas buyers club» - Spett.
ore 17.30 - 21.
«Uno, anzi due» - Spett. unico ore 23.
«Metropolis» in versione integrale
restaurata - Spett. ore 18 - 21.30.
«Fast and furious 7» - Spett. ore: 18 - 21
- 22.30.
«Se Dio vuole» - Spett. ore: 18 - 20.30.
«Humandroid» - Spett. ore 18 - 20.30 23.
19 Aprile
In diretta via satellite il balletto del
Bolshoi presenta «Ivan il terribile» Prevendite aperte - Spett. unico ore 17
21 Aprile
«Metropolis» in versione integrale
restaurata - Prevendite aperte- Spett.
ore 18 - 21.30.
Dal 22 Aprile
«The Avengers - Age of Ultron» Prevendite aperte - Spett. 18 - 21 (3D) 18.30 - 22 (2D)
Agenda
FARMACIE DI TURNO
Da mercoledì 15 aprile 2015
a venerdì 17 aprile 2015
dalle ore 8.30 alle ore 19.30
SCUDERI “Farm. Costa” - Piazza Castronovo, 37 - Tel. 09053921
FRENI s.n.c. - Galati M.na - V. Nazionale,
157/C - Tel. 090631317
GRASSO s.n.c. - Piazza F. Maurolico, 8 Pressi Università - Tel. 090710549
MANGANO - Rodia - Via Nazionale, 66 Tel. 090348134
PAPISCA s.n.c. - Viale San Martino, 297
- Tel. 0902936224
RANERI “F. Ferlazzo” - Bordonaro - Via
E. Cianciolo n. 15 - Tel. 090688671
FARMACIE NOTTURNE
Mercoledì 15 aprile 2015
ABATE Antonino - Viale San Martino, 39
(Lunedì chiusura settimanale - Vola al
cinema martedì, mercoledì e ultimo
spettacolo della domenica dalle 22.30
in poi a prezzo ridotto esclusi anteprime,
eventi, primi due giorni di
programmazione, Festivi e Prefestivi).
Contatti: Tel. 090395332 - sito internet:
www.multisalairis.it;
https://www.facebook.com/multi
salairis
UCI CINEMAS MESSINA MULTISALA
UCI Cinemas Messina
Programmazione da giovedì 9
a mercoledì 15 aprile 2015
«Humandroid» - azione 2.00 - Spett. ore
17 - 19.50 - 22.30.
«Se Dio vuole» - commedia 1.28 - Spett.
ore 17.45 - 20 - 22.15. Sabato e
domenica anche ore 15.30. Sabato
notturno ore 0.20.
«Ooops! Ho perso l’arca...» - animazione
1.26 - Spett. ore 17.30. Sabato e
domenica anche ore 15.15.
«Uno anzi due» - commedia 1.30 - Spett.
ore 17.40 - 20 - 22.10. Sabato e
domenica anche ore 15.30. Sabato
notturno ore 0.20.
«Fast & Furious 7» - azione, crimine,
thriller - 2.15 - Spett. ore 17 - 18 - 19 - 20
- 21.45 - 22.30. Sabato e domenica
anche ore 15 - 16. Sabato anche ore 23.
Sabato notturno ore 0.05.
«Into the woods» - musical, fantastico 2.05. Escluso martedì ore 17 - 19.45 22.30. Martedì ore 17.
«La scelta» - drammatico - 1.26. Spett.
ore: 19.50 - 22.
«Home (versione 2D) - animazione 1.34. Spett. ore: 17.30. Sabato e
domenica anche ore 15.
- zona Dogana - Tel. 090673733
FACCIOLÀ - Paradiso - Via Consolare
Pompea, 285/C - Tel. 090310001
ORARIO E NORME DI SERVIZIO
Il servizio notturno inizia alle ore 19.30 e
finisce alle ore 8.30. Viene effettuato facoltativamente a battenti aperti fino alle
ore 22, dopo a chiamata su presentazione di ricetta medica con la dicitura «urgente» scritta dal medico e col pagamento di euro 3,87 (D.M. 18/08/1993
art. 8, comma 1.).
PER INFORMAZIONI
TELEFONARE AL N. 090717589
Ordine dei Farmacisti della prov. di
Messina - 98123 (Me) via C.re Battisti,
180 tel. 090717589 - telefax
0906408557 - Codice fiscale
80003110832
GUARDIA MEDICA
Guardia medica festiva (dalle ore 10 del
giorno prefestivo alle ore 8 del giorno
successivo al festivo) - Guardia medica
notturna (dalle 20 alle 8).
MESSINA SUD: (da Minissale a Giampilieri) tel. 0902932510.
MESSINA CENTRO: (da via Roosevelt a
Viale Boccetta) telefono 09045077 oppure 090345422.
«Spongebob - fuori dall’acqua» animazione 1.33. Sabato e domenica
ore 14.50.
«L’ultimo lupo» (versione 2D) avventura - 1.59. Escluso lunedì ore
17.25 - 20.
«La famiglia Belier» - commedia - 1.45.
Da giovedì fino a martedì ore 22.35.
«The Divergent series: Insurgent»
(versione 2D) - azione, fantascienza 1.59. Escluso lunedì ore 22.35. Sabato
e domenica anche ore 14.50.
«Cenerentola» - avventura, drammatico,
fantastico - 1.54 - Escluso mercoledì ore
17.30 - 20. Sabato e domenica anche
ore 15.
«Ma che bella sorpresa» - commedia 1.40. Escluso mercoledì ore 19.50 22.15.
Rassegna I fantastici 3 e 1/2 Ingresso unico e 3,50
«Cenerentola» - avventura, fantastico,
drammatico - 1.54 - Mercoledì 15 aprile
ore 18.30 - 21.30.
Rassegna movie in english version (film
in lingua originale)
«Hunamdroid» - azione 2.00 (con
sottotitoli in italiano) - Mercoledì 15
aprile ore 20.30.
«Evento - Van Gogh» - documentario
1.45 - Martedì 14 aprile ore 18 - 20.30.
Rassegna d’essai «Un piccione su un
ramo riflette sull’esistenza» drammatico 1.50. Lunedì 13 aprile ore
18 - 21.
CINEMA NUOVO CORALLO
Barcellona P.G.
Via Garibaldi, 25
Tel. 0909701364
MESSINA NORD: (da Viale Boccetta a
Ortoliuzzo) tel. 09059606.
A.LI.CE e A.I.T.A.
Associazione lotta ictus cerebrale e Associazione italiana AFASICI. Assistenza
gratuita medica di specialisti, infermieri,
fisioterapisti, psicologi e consulenti legali. Telefonare: 3471012674 - Lunedì,
mercoledì, venerdì ore 16.00 - 18.00.
RITIRO SUPPELLETTILI
www.nuovocorallo.com
Suono Dolby Digital e Dts. Locale
climatizzato.
«Fast e Furious 7» - Spett. ore: 17 19.30 - 22.
Biglietto e 6,00
Martedì prezzo ridotto e 5,00.
Telefono n. 0909701364.
CINEMA LIGA
Milazzo - Tel. 0909281172
Locale rinnovato: Super Real 3D, Digital
Sound.
Mercoledì 15 aprile 2015:
«Unbroken» - Spett. ore: 17 - 19.30 - 22.
Giovedì 16 aprile chiuso per riposo
settimanale.
CINE PALACONGRESSI
TAORMINA
Chiuso
Mostre
GESSO (Me):
Museo “Cultura e Musica popolare dei
Peloritani”. Strumenti musicali popolari
e oggetti d’uso agro-pastorale. Ingresso
gratuito: Tutte le domeniche dalle ore
10/12.30 - 16.30/19.30.
Infrasettimanali: visite su prenotazione.
(Info 090/53045). Progetto:
Associazione Culturale Kiklos,
www.museomusicapeloritani.it.
Tutte le prestazioni erogate sono gratuite. Ser.T Me Nord 0903653772 - Ser. T
Me Sud 0906507918 - Ser.T Me Milazzo 0909290632 Numero verde
800378400 - Ser. T Letojanni
0942626873.
C.I.R.S.
Onlus - Casa Famiglia “La Glicine” - Salita Monsignor F. Bruno, 22 - Tel.
09040820. Accoglie donne in difficoltà,
ragazze madri, donne con bambini.
Messinambiente n. verde 800-042222
PRENOTAZIONI VISITE
LILT
N. verde 800007606. Chiamata gratuita, il servizio è attivo dalle ore 7 alle 19
dei giorni feriali. Sabato dalle 7 alle 14.
LEGA CONTRO I TUMORI
Sezione di Messina. Sportello per l’orientamento alla prevenzione e alla cura
dei tumori.
Tel. 090.3690700 lunedì mercoledì e venerdì dalle ore 11 alle ore 13.
GIOCO D’AZZARDO
PATOLOGICO
Servizio per le problematiche inerenti al
Gioco d’Azzardo attivato dall’area dipartimentale delle dipendenze patologiche
Asp Messina. Ad esso possono accedere i giocatori patologici e i loro familiari.
SEGNALAZ. BUCHE STRADALI
Centrale operativo dei vigili urbani tel.
090771000.
GUASTI E RECLAMI ENEL
Si telefona al 167011322 (PBX)
ONORANZE FUNEBRI
BARRECA ENZO s.r.l. unica sede via
Catania, 72 - Tel. 090/2931490 090/2927012 / cell. 3481402822 3481402823.
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Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Cronaca di Messina
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La “Gazzetta” ha voluto testare le misure di sicurezza: alcune obiettive falle
A passeggio “armati” tra le aule del Tribunale
Il metal detector ha fatto il suo dovere. Ma la pistola giocattolo del cronista è “passata” lo stesso
Giuseppe Palomba
A meno di 24 ore dalle esequie di
Stato che saranno celebrate oggi a Milano – presente il Presidente Mattarella – per la strage
compiuta nel Tribunale del capoluogo lombardo lo scorso 9
aprile (come riferiamo a pag. 4),
abbiamo voluto mettere alla
prova il “sistema sicurezza” all’interno del Palazzo di giustizia
peloritano. Un sistema garantito da strumentazioni elettroniche e da tanti addetti che, per
ore, con attenzione e solerzia
passano al setaccio le migliaia di
persone che ogni giorno vi fanno accesso. Un sistema capillare
che, però, alla luce dei risultati
della nostra inchiesta, presenta
qualche falla che merita di essere sanata a garanzia della sicurezza di tutti.
Mancavano dieci minuti alle
11, ieri mattina, quando per la
prima volta il cronista fa in-
gresso a Palazzo Piacentini.
Una rapida occhiata per capire
che aria tira. Poco più tardi il
secondo ingresso. In tasca una
pistola giocattolo, inoffensiva,
di libera vendita e, soprattutto,
assolutamente non visibile a
nessuno. La finta arma, di quelle che usano i bambini per giocare per strada, è stata appositamente “modificata” apponendo delle viti in ferro. In più è
stata “accessoriata” con una
placchetta di metallo. Accorgimenti che hanno l’obiettivo di
renderla “visibile” al sofisticato metal detector.
Gli addetti alla sicurezza sono lì e fanno il loro dovere. Sembrano attenti. Da un lato, nell’atrio, i cittadini, che passano sotto il rilevatore di metalli posizionato accanto a un rullo che controlla borse e borselli.
Dall’altra parte della sala i
tornelli che, ruotando, scandiscono l’ingresso degli avvocati,
dei magistrati e del personale in
servizio al Tribunale. Per loro
non esiste metal detector. Basta
un tesserino magnetico.
L’agenda viene lasciata invece su una struttura posizionata
al fianco dei due “controllori
elettronici”. Accanto il telefono
cellulare. Due accessori che non
vengono sottoposti ai “raggi X”.
Passano alcune persone. Il metal detector suona. Via ai controlli, tutto a posto.
È il momento della verità. Il
cronista ha un giubbotto leggero, con i bottoni di metallo. Anche quando tocca a lui il metal
detector suona. Si giustifica con
gli addetti alla sicurezza: «Forse
i bottoni del giubbotto...», dice,
e mostra come effettivamente
siano metallici. Viene lasciato
passare: la “X” rossa che segna il
blocco del tornello per l’accesso
lascia lo spazio al simbolo verde.
A quel punto si è all’interno.
Sempre con la “pistola” in ta-
L’accesso all’interno
del Palazzo
è controllato
da guardie private
e dai carabinieri.
L’esterno dai militari
dell’Esercito
sca – immortalata con una foto
all’interno della sala stampa al
piano terra – ci si sofferma nell’atrio qualche minuto, poi comincia il giro. “Pistola” sempre
in tasca. Sono le 11.41 quando
indisturbato il cronista percorre
uno dei corridoi al piano terra.
Passa davanti agli uffici della
Procura generale, quindi alla
stanza dove si richiedono i “carichi pendenti”.
Velocemente torna indietro
ed entra nell’aula della Corte
d’Assise. Sono le 11.43. La porta
è chiusa, non ci sono udienze.
Basta abbassare la maniglia.
Nessuno nota quello che in quel
momento si sta facendo.
Il tempo di percorrere alcuni
gradini e si è al piano superiore,
questa volta in un’aula della
Corte d’Appello: sono le 11.44.
Anche qui nessuna udienza e
nessuno si accorge dell’ingresso
nella stanza vuota.
Il tempo necessario per per-
La sequenza. Da destra, in senso
orario: l’ingresso al piano terra di
Palazzo Piacentini che percorriamo
alle 11.41. Due minuti più tardi,
sono le 11.43, il tempo di
percorrere pochi metri e entriamo
nell’aula della Corte d’Assise dove
non è in corso alcuna udienza. Un
minuto dopo, alle 11.44, l’ingresso
in un’aula della Corte d’Appello, al
piano superiore e, cinque minuti
più tardi, l’accesso in un’aula della
Prima sezione penale dove è in
corso un processo. Presenti nella
stanza avvocati, testimoni e
addetti ai lavori. Alle 12.07 è la
volta dell’atrio dove fotografiamo
l’ingresso riservato agli addetti ai
lavori. Quindi, alle 12.09, il
corridoio del Civile. Sopra la nostra
pistola giocattolo “modificata” con
viti e piastra in ferro, del tutto
inoffensiva, immortalata all’interno
della sala stampa del Tribunale (si
riconoscono alcune stampe affisse
al muro)
correre, con andatura regolare,
il corridoio del primo piano e
tornare sotto. Si fa ingresso in
un’aula della Prima sezione penale. È in corso un dibattimento: sono le 11.49. Ci sono avvocati e testimoni. Anche qui la sosta dura pochi minuti.
Quindi si torna al piano superiore, dopo aver attraversato, in tutta la sua interezza, il
corridoio del piano terra. Poi,
ancora indietro e, alle 12.07, si
è di nuovo nell’atrio. Nessuno
si accorge delle foto scattate ai
tornelli installati nell’ingresso
“Verifiche”
e tanto personale
ma evidentemente
bisogna prestare
più attenzione
ed essere sempre
rigorosi
riservato agli addetti ai lavori.
Si salgono a questo punto le
scale del Palazzo di giustizia,
nel lato dove il manufatto progettato nel 1912 da Marcello
Piacentini si sporge all’incrocio
tra la via Tommaso Cannizzaro
e la via Cesare Battisti. Una
ventina di scalini e, alle 12.09,
oltre un’ora dopo il nostro ingresso al Tribunale, siamo nel
corridoio del Civile. Qui, in attesa, davanti a delle anguste
aule dove i giudici lavorano gomito a gomito con parti offese,
indagati e avvocati, tante persone vicino a degli armadi in
ferro. All’interno degli arredi
centinaia di fascicoli .
Sono aperti, chiunque può
averne accesso e chiunque può
prendere un foglio, una carpetta, un qualsiasi documento.
Il cronista torna sui propri
passi ed esce dal Palazzo di giustizia. Con la finta “pistola”in tasca, sfuggita al controllo.3
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.
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
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Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Cronaca di Messina
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Il rogo è divampato alle 14.30 di ieri, all’Annunziata, in un edificio del polo universitario
L’autopsia
Incendio semina il panico a Veterinaria
L’operaio
trovato morto
Si rafforza
l’ipotesi
del suicidio
Cinque persone presenti nel plesso si sono messe in salvo. Andati in fumo libri e scaffali
Riccardo D’Andrea
Una colonna di fumo nera come la pece si alza in cielo.
Proviene da uno degli edifici
del dipartimento di Scienze
veterinarie, al polo dell’Annunziata. La circostanza desta forti preoccupazioni sia
negli studenti dell’Ateneo peloritano che nei residenti del
popoloso quartiere. Da due
finestre del secondo piano
del palazzo, sede del settore
di Clinica medica, fuoriescono minacciose lingue di fuoco. Il timore maggiore è che
all’interno qualcuno sia rimasto intrappolato. Fortunatamente, non si verifica niente
di tutto ciò.
Sono le 14.30 di ieri, è piena pausa pranzo, nel fabbricato ci sono non più di cinque
persone. Una di queste, un ricercatore impegnato in attività di laboratorio, al terzo
piano, fiuta il pericolo e si catapulta nel cortile. La stessa
cosa fanno gli altri colleghi,
che abbandonano in fretta e
furia il plesso del dipartimento. Il sistema antincendio
funziona: le porte tagliafuoco si chiudono, isolando tutto
il resto della struttura. Giungono i pompieri, allertati da
numerose segnalazioni. Con i
potenti idranti le due squadre
intervenute puntano a domare in tempi rapidi le fiamme
che stanno avvolgendo tre
stanze della Clinica medica.
Probabile che il rogo
sia stato originato
da un cortocircuito
Indagini di polizia
e vigili del fuoco
Il rogo, alimentato dai libri
custoditi in questi locali e dagli scaffali, avanza pericolosamente. La speranza è che
non si propaghi ai laboratori,
provocando danni incalcolabili. Nel frattempo, all’esterno, si radunano molti ragazzi. Si sincerano di cosa stia
accadendo anche il rettore
Pietro Navarra, il direttore
generale
dell’Università
Francesco De Domenico e il
capoarea del settore tecnico
Francesco Oteri. È una corsa
contro il tempo. Bisogna fare
in fretta e i vigili del fuoco
moltiplicano gli sforzi. Alle
16.30, l’incendio è già circoscritto e disinnescato. Rimangono in vita soltanto pochi focolai. È il momento del
primo sopralluogo all’interno
dell’edificio. Si ha la conferma che dentro non c’è nessuno e che non ci sono feriti. I
danni sembrano comunque
non di poco conto, provocati
tanto dalle fiamme quanto
dall’acqua gettata per spegnerle. In fumo alcune collezioni di libri. Tutto sommato
poteva andare peggio, anche
se sarà il sopralluogo dell’ufficio tecnico dell’Università
di Messina a fare una stima
più precisa. Tornando alle
operazioni di ieri, all’Annunziata sono intervenuti anche i
poliziotti della Volanti. Da
stabilire cosa abbia innescato
il rogo. Le ipotesi più probabili coincidono con un cortocircuito dell’impianto elettrico o con un surriscaldamento
di uno dei personal computer
a tal punto da fungere da
miccia.
L’incidente di percorso, comunque, non modificherà le
attività del dipartimento di
Scienze veterinarie.3
Le operazioni di spegnimento. I pompieri raggiungono una delle stanze avvolte dalle fiamme
La fuga. L’evacuazione del plesso dell’Annunziata
L’interno dell’edificio. I danni ingenti provocati dalle fiamme e, a destra, il rettore Navarra mentre arriva sul luogo del rogo
Brevi
La presunta compravendita di esami all’Università
Un marocchino
Campus, il pm chiede le condanne
Nasconde
cd e dvd
contraffatti
e marijuana
L’indagine della Dia
coinvolse docenti, politici,
mediatori e studenti
Operazione “Campus”, ovvero
la presunta compravendita di
esami e test di ingresso all’Università di Messina venuta alla luce grazie ad un’attenta attività
d’indagine portata avanti dagli
investigatori della Dia che utilizzarono anche una serie di intercettazioni e pedinamenti.
Ieri mattina, in Tribunale, il
pubblico ministero Liliana Todaro ha chiesto le condanne per
gli indagati. Sette, all’inizio le
persone coinvolte. Una, infatti, è
stata condannata nell’aprile
2014 con il rito abbreviato.
Il magistrato, dopo una lunga
Un video della Dia. La fase di un esame universitario ripresa dagli investigatori
Corte d’appello
Investigazioni e scena del crimine
La Nuova camera penale
ha promosso l’evento
che si tiene oggi
Oggi, alle 15.30, nell’aula
magna della Corte d’appello,
incontro su “Investigazioni e
scena criminis”. L’evento,
promosso dall’associazione
forense Nuova camera penale, presieduta dall’avvocato
Filippo Mangiapane, sarà moderato e coordinato dall’avvocato Silvana Paratore, del
Foro di Messina. Interverranno il vicecomandante del Ris
carabinieri di Messina Aldo
Le attività del Ris. Silvana Paratore e Sergio Schiavone
e puntuale arringa, ha così chiesto di infliggere 17 anni di reclusione a Domenico Montagnese,
originario di Fabrizia, nel Vibonese, residente ormai da tempo
nella nostra città; 4 anni e 6 mesi
al prof. Marcello Caratozzolo,
docente universitario; 4 anni a
Santo Galati Rando, detto “Dino”, ex consigliere provinciale; 6
anni a Salvatore D’Arrigo, messinese ma residente a Desenzano
del Garda, nel Bresciano; 8 mesi
a Alessandra Taglieri, 24 anni, di
Messina; 5 anni a Massimo Pannacci. Ieri le arringhe difensive
sono toccate agli avvocati Bonni
Candido, Decimo Lo Presti e Maria Lentini. Prossimamente interverranno i legali Maria Puliatti, Rosario Scarfò e Maria Lembo.3(gi.pa.)
Mattei, in rappresentanza del
comandante del reparto di
Tremestieri Sergio Schiavone. Relazionerà su “Le attività
di sopralluogo e le indagini di
laboratorio condotte dal Ris”.
Presenti anche la professoressa Daniela Sapienza, aggregato di Medicina legale nell’Università di Messina, l’investigatore privato Giusy Irrera e gli avvocati Saverio
Arena, Alessandro Pruiti e
Daniela Chillè. Nel corso dell’iniziativa sarà rispettato un
minuto di silenzio per commemorare le vittime della recente strage al Tribunale di
Milano.
La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti,
anche ai non addetti ai lavori.3
I carabinieri del Nucleo radiomobile hanno denunciato un marocchino di 40 anni
per violazione della normativa a tutela del diritto d’autore. Alle 21 di lunedì, è stato
agli imbarcaderi della “Caronte” con un borsone contenente 101 cd e dvd contraffatti e privi del marchio Siae.
Un’attenta ispezione del borsone ha consentito di trovare
anche due involucri con circa 5 grammi di marijuana. Di
conseguenza, l’uomo è stato
segnalato in Prefettura quale assuntore di stupefacenti.
E a proposito di droga, nel fine settimana i militari hanno
sequestrato, in distinte operazioni, quasi 10 grammi di
hascisc, denunciando un
22enne per spaccio e segnalando alla Prefettura tre ragazzi per detenzioni di stupefacenti per uso personale.
Requisiti. Il materiale
sequestrato al marocchino
SPEED MARATHON
Eccesso di velocità
Controlli a tappeto
l Al via domani la
“Speed Marathon”, l’iniziativa europea di sensibilizzazione contro
l’eccesso di velocità cui
ha aderito la polizia stradale Italiana, promossa
dal network europeo di
polizia Tispol. Le pattuglie della Polstrada effettueranno su tutte le strade e autostrade ricadenti
nella provincia di Messina. L’obiettivo della
maratona contro gli eccessi di velocità è quello
di incrementare i livelli
di sicurezza sulle strade
e ridurre il numero di
vittime da incidenti.
DENUNCIATO DALLE VOLANTI
Giovane scooterista
colleziona infrazioni
l Un 23enne è stato sot-
toposto a controllo dagli
agenti delle Volanti, in
via Trieste. Era a bordo
di un Honda Sh, non
aveva la patente e il motociclo era privo di assicurazione. Un’ulteriore
verifica dei documenti
del mezzo ha evidenziato anomalie che hanno
insospettito i poliziotti.
Da ulteriori accertamenti è emerso che il numero di telaio era totalmente illeggibile e il numero di motore mancante. Il giovane è stato denunciato per ricettazione
e guida senza patente. Il
motociclo sequestrato.
Si rafforza l’ipotesi investigativa del suicidio alla base
della morte di Michele Bettini. È quanto emerge dai primi elementi connessi all’autopsia sul corpo dell’operaio
messinese 43enne trovato
impiccato la mattina del 9
aprile, in un cantiere abbandonato di via Maregrosso.
Ma per fare piena luce sulle
cause del decesso bisognerà
attendere altri 90 giorni, il
tempo chiesto dal medico legale Patrizia Napoli per depositare le risultanze dell’esame necroscopico (eseguito lunedì scorso, nell’obitorio dell’ospedale “Papardo”)
sul tavolo del magistrato Annalisa Arena, titolare del fascicolo. Fra tre mesi si stabilirà, quindi, se Bettini si sia
tolto la vita o sia stato ucciso.
Al momento, l’inchiesta è
contro ignoti e l’ipotesi di
reato è di occultamento di
cadavere.
Quest’ultimo è stato rinvenuto la settimana scorsa
all’interno della struttura
destinata ad ospitare il centro polifunzionale di Maregrosso. L’uomo era inginocchiato, con una corda intorno al collo legata ad una trave. Una posizione che ha suscitato molti dubbi nei carabinieri e nell’organo inquirente. Perplessità in parte accantonate, tanto dall’esame
autoptico quanto dalle inda-
Sul collo notati
segni tipici
del decesso
avvenuto
per impiccagione
gini approfondite dei militari dell’Arma. Dai primi accertamenti eseguiti al Papardo,
il medico legale ha notato
che i solchi presenti sul collo
della vittima sono abbastanza evidenti, tipici della morte per impiccagione. Quindi,
è verosimile che Bettini, la
sera dell’8 aprile, dopo aver
salutato alcuni amici con cui
si era intrattenuto, si sia recato nel vicino cantiere, abbia annodato la corda al collo e si sia lasciato andare da
una trave alta poco più di un
metro e mezzo. Tra le altre
cose, i segni di trascinamento riscontrati dai carabinieri
vicino al corpo senza vita risultano presenti in molte altre zone della struttura,
quindi potrebbero non avere
rilevanza. Poi, abiti e scarpe,
che al termine dell’autopsia
sono stati sequestrati dai carabinieri, non sono particolarmente impolverati come
sarebbe normale se il corpo
fosse stato trascinato per
metri. I militari, che non
hanno trovato né lettere né
biglietti d’addio, hanno requisito il cellulare della vittima: dall’analisi dei tabulati
potrebbero venire fuori interessanti informazioni riguardanti gli ultimi contatti
telefonici di Bettini. 3(r.d.)
I rilievi. I rilievi dei carabinieri
nel cantiere di Maregrosso
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Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Cronaca di Messina
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I dubbi di alcuni consiglieri comunali
Ieri l’incontro al Palacultura
Muricello ed ex Ittico
La spesa di 600 mila euro
finisce sotto “processo”
Sviluppo agricolo
Il Piano d’azione
Tra i progetti presentati
quello riguardante l’ex
Agrumaria Sanderson
Valentina Campo
Ieri i sopralluoghi, “visitato” anche il Sant’Orsola
Espresse perplessità sull’utilizzo dei fondi Tasi
Emanuele Rigano
Un treno in corsa è difficile da
fermare. Eppure i componenti
della 3. commissione consiliare
comunale proveranno a bloccare gli interventi da 600 mila euro
con fondi Tasi che viaggiano
spediti verso un preciso utilizzo.
Una delegazione guidata dalla
presidente Nora Scuderi e “accompagnata” dalla mano tecnica del dirigente Orazio Scandura e dell'ingegnere Vincenzo Sanò, ha effettuato ieri un sopralluogo al Muricello, dove dovrebbero essere investiti 450 mila euro per il rifacimento del lucernaio, dei prospetti e della pavimentazione (gara prevista per il
prossimo 7 maggio). Nell’immobile operano attualmente solo
quattro commercianti, mentre
tutti gli altri box, più di dieci,
continuano a rimanere sbarrati.
Appena pochi passi e agli occhi
dei commissari si è poi aperto
l’inferno igienico-sanitario del
Sant'Orsola, decisamente più
frequentato da chi compra e sottodimensionato per chi vende.
Sul piano strutturale i limiti dell’area sono evidenti e a questi si
aggiungono gli onerosi costi a
carico del Comune, che paga l’A-
sp per l'utilizzo della superficie
mercatale. Cosa fare dunque?
«Si era immaginato di trasferire
gli operatori del Sant’Orsola al
Muricello, ma gli spazi non basterebbero per ospitarli tutti e da
parte loro non c’è nemmeno la
volontà di lasciare l’attuale collocazione –ha spiegato la Scuderi –. Le soluzioni prospettate, però, non ci convincono: non sarebbe meglio risolvere il contenzioso con l’Asp e sistemare il Sant’Orsola? Che senso ha ristrutturare una location come il Muricello per poi mantenere i locali
vuoti?». In realtà i box sarebbero
Il dirigente Pizzino
ha detto no
al trasferimento
degli operatori Zaera
nell’ex mercato Ittico
in buona parte assegnati seppur
non utilizzati. Circostanza che
potrebbe far scattare, nei prossimi giorni, dei controlli del dipartimento Commercio, congiunto
con la polizia annonaria, sulle licenze. Altro caso è quello dell’ex
Ittico (previsti lavori per 150 mila euro), chiamato ad ospitare,
nei programmi, gli operatori
dello Zaera nelle more del rifacimento del mercato di viale Europa. Nei programmi appunto,
perché il dirigente Mario Pizzino
ha espresso parere negativo per
la viabilità. Di fatto, verrebbe sistemato un edificio che rischia di
rimanere ancora deserto. «I 600
mila euro della Tasi erano destinati ai mercati, quelli pianificati
sembrano invece interventi che
riguardano più il Patrimonio
dell’ente – ha affermato il consigliere Peppuccio Santalco –.
Chiediamo all’assessore Patrizia
Panarello di fermarsi e ragionare insieme». Una posizione forse
pure condivisibile ma che dimentica gli appelli, lanciati in un
passato nemmeno lontano, di
consiglieri circoscrizionali e comunali che sollecitavano azioni
immediate per Muricello ed ex
Ittico. E che ora si rimettono in
discussione, a tutta velocità.3
Mercati da recuperare. Alcune immagini del sopralluogo
effettuato ieri al mercato Sant’Orsola e al Muricello
Un incontro per celebrare la
conclusione dei lavori del progetto “Sustainable Food in Urban Communities” si è svolto
ieri al Palacultura di Messina.
L’evento è stato aperto dall’assessore alla Cultura Tonino
Perna. Messina è una delle dieci città coinvolte nel programma europeo Urbact II. Quest’ultimo, come ha riferito la dott.
Daniela Catanoso, coordinatrice locale del progetto, ha finanziato una metodologia di scambio di buone prassi fra città del
nord e del sud Europa. Messina
è rientrata in un sottogruppo
assieme ad Atene e Oslo, con lo
scopo di favorire la produzione
di prodotti agricoli locali e la
crescita del settore agricolo
nelle aree urbane e periurbane,
di recuperare i terreni abbandonati e di sperimentare nuove
tecnologie. Al termine dei lavori, ogni città ha avuto l’incarico
di redigere un Piano di Azione
Locale. L’analisi del contesto è
stata affidata alla dottoressa
Angela De Pascale, che ha illustrato i due approcci seguiti durante tale percorso. Il Gruppo
di supporto locale è stato presentato dall’ing. Giacomo Villari, il quale si è occupato della
fase di interazione tra i vari attori locali. Il frutto di tale collaborazione è stata la redazione
di sei progetti differenti, ma anche perfettamente integrati gli
uni con gli altri. Uno di tali pro-
getti prevede la realizzazione
di un marchio per la città di
Messina “Choose ME” ed è stato presentato dal prof. Maurizio Lanfranchi. Tale marchio
dovrebbe avere il fine di valorizzare il territorio messinese,
di garantire la trasparenza al
consumatore in riferimento all’origine e alla qualità dei prodotti acquistati, di creare nuove sinergie fra le imprese ovviando così al grande problema
della frammentazione e dell’isolamento dei piccoli imprenditori. Uno dei lavori più ambiziosi, che sono stati esposti durante l’incontro, è stato quello
ideato dal prof. Leopoldo Moleti, ovvero la realizzazione di
un centro culturale agroalimentare nel territorio dell’area
ex Sanderson o all’interno della Zona falcata. In chiusura è intervenuta la dott. Maria Basile,
“Managing Authority” dei Fondi Fesr per la Regione Sicilia, la
quale ha mostrato grande interesse ed entusiasmo per i progetti presentati.3
L’incontro. Tonino Perna, Maria
Basile e Daniela Catanoso
Brevi
Premi da mille a 300 euro
Teatro V. Emanuele
Quattro contest per i ragazzi messinesi
L’evento “Giovane Me”:
in gara articoli, foto
e iniziative sociali
Elisabetta Reale
Quattro contest per valorizzare
merito e talento, e un evento,
“Giovane Me”, il prossimo 15
maggio, al Palacultura. Continua il progetto “Gioventù al lavoro - Youth at Work”, promosso dal Comune, finanziato dalla
presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Gioventù, e dall’Anci, partito nel
mese di giugno del 2013, «non
una soluzione alla cronica mancanza di lavoro e alla profonda
crisi del sud – ha detto ieri l’assessore alle politiche giovanili,
Tonino Perna – ma certamente
un’occasione preziosa per per-
mettere ai ragazzi di mettersi alla prova». Ad illustrare i contest
– domande da presentare entro
il 20 aprile – e a ricordare alcuni
aspetti di “Gioventù al lavoro”,
che si concluderà a maggio, l’esperto comunale, Carmelo
Lembo. I contest rivolti ai giovani messinesi, in collaborazione
col direttore generale dell’Agenzia nazionale giovani, Giacomo D’Arrigo, sono stati pensati per far sviluppare nei ragazzi un’attitudine critica agli
aspetti socioculturali del territorio in cui vivono, da osservare
nelle sue problematicità e potenzialità. Il primo, “Racconta
Messina”, è un contest giornalistico che si divide in due categorie: “Articolo”, rivolto agli studenti degli istituti secondari superiori e “Fotonotizia”, indiriz-
zato ai giovani dai 18 ai 30 anni,
per ciascuna categoria primo
premio di 500 euro, secondo di
300 euro. Il secondo contest è
“Social Innovation”, aperto ad
associazioni giovanili no profit
e gruppi informali di giovani per
stimolare l’elaborazione di idee
innovative per il progresso sociale: primo premio mille euro,
secondo 500. Il terzo contest,
“Ideando Messina” è rivolto alle
migliori tesi di laurea su promozione turistica e sviluppo del
L’assessore
alle politiche
giovanili
Tonino Perna:
«Un’occasione
permettersi
in mostra»
territorio messinese, primo premio 500 euro, secondo 300. Infine “Young Factor”, contest
musicale rivolto a band messinesi, che si esibiranno nel corso
dell’evento. Per tutte le informazioni il regolamento è sul sito
www.comune.messina.it
nella sezione albo pretorio online. Ma “Gioventù al lavoro” ha
prodotto già risultati positivi:
dalle attività di consulenza per
studenti universitari a quelle
che partiranno la prossima settimana anche nei Cag. Nell’ambito della partnership con la
Banca Antonello, consentito
anche un accesso al credito agevolato per l’avvio di attività imprenditoriali in vari settori, con
l’istituto intenzionato a stanziare un plafond di 500 mila euro
per il 2015 e il 2016.3
Oggi a Messina il presidente nazionale Mao Valpiana
Le “sfide” del Movimento Nonviolento
In serata nel salone delle
bandiere del Comune
l’incontro pubblico
Alessio Morganti
Presentata ieri mattina a
palazzo Zanca l'iniziativa
"Un'altra difesa è possibile",
che oggi vedrà a Messina
Mao Valpiana, presidente
del Movimento nonviolento. L'assessore alla Pubblica
istruzione Patrizia Panarello, con il prezioso aiuto della consigliera comunale
Ivana Risitano e della referente del comitato cittadino
Sofia Scandurra, ha illustrato come la concezione
generale di difesa violenta
possa essere sradicata, in
favore di una difesa nobile,
che non prevede l'uso di armi.
La manifestazione inten-
de presentare quelli che sono gli strumenti per una politica pacifica, promossa
con una raccolta firme che
si concluderà il 3 Maggio, al
fine di aiutare il comitato
nazionale nella trasformazione in legge dell'iniziativa.
L'assessore Panarello ha
sottolineato quanto sia importante il contributo dei
giovani, perché dal basso
bisogna partire per costruire un mondo migliore.
Con amarezza la consigliera Ivana Risitano ha posto l'accento sulle persone
che ritengono una "barzelletta" un'iniziativa di tale
importanza sociale, culturale e giuridica. L'evento si
svolgerà oggi in due fasi.
Con gli studenti dalle 9 alle
13 al Palacultura con gli interventi di Giuseppe Resti-
Ivana Risitano. La consigliera
comunale tra i promotori dell’iniziativa
fo, Francesca Altamore,
Pierpaolo Zampieri e dei
rappresentanti della coop
sociale Lilium, moderati da
Manuela Modica.
E dalle 16,30 alle 19,30
nel Salone delle Bandiere di
Palazzo Zanca, con la partecipazione di Mao Valpiana,
Giovanni Raffaele, Tonino
Cafeo, Alessio Ciacci e del
gruppo
Comunicazione
nonviolenta.
Al Comune si avvierà la
raccolta delle firme per la
proposta di legge di iniziativa popolare riguardante
l’Istituzione e le modalità di
funzionamento del Dipartimento della Difesa civile
non armata e nonviolenta.
Infine alle 19,30 in piazza
davanti al Municipio l'ora di
silenzio per la Pace, per riaffermare il ripudio di ogni
forma di violenza.3
Domani
la prima
di “Lei e lei”
di Cicciò
Domani, alle 21, (con repliche
fino al 19 aprile, venerdì, sabato alle 21, domenica alle
17,30) debutterà in prima nazionale al Teatro Vittorio
Emanuele “Lei e lei” un atto
unico scritto, diretto e interpretato da Giampiero Cicciò
con Federica De Cola protagonista femminile. La pièce racconta di una Messina sconosciuta ai più che, attorno alla
Stazione Centrale, prende vita
ogni notte tra prostitute, transessuali, clienti, protettori,
tossicodipendenti.
Un estroso travestito (drag
singer fallita) e una ragazza
ombrosa e litigiosa (che svende il proprio corpo dopo aver
tentato una carriera teatrale),
si incontrano, si confidano, si
fanno compagnia, si confrontano tra aspre schermaglie e
slanci d’affetto svelando il loro
mondo ai margini (le cui dinamiche non differiscono poi
molto dal “mondo del giorno”).
Prodotto dal Teatro di Messina, lo spettacolo si avvale di
un cast interamente messinese: scene e costumi di Francesca Cannavò, disegno luci di
Renzo Di Chio, di Fausto Cicciò sono l’elaborazione musicale e la collaborazione alla
drammaturgia. Assistente alla
regia Veronica Zito.
Le repliche al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo
Gotto previste il 23 e 24 aprile
subiranno uno slittamento al
25 e 26 aprile. Gli abbonati
possono rivolgersi alla biglietteria del Teatro per maggiori
informazioni. Ancora una volta, dunque, il “Vittorio Emanuele”, seguendo le linee strategiche date dalla nuova gestione, punta alla valorizzazione dei talenti messinesi.3
l Ha debuttato ieri al PalaCultura, nel cartellone
scuola di Ascetur di Rino
Miano "La Bella e la Bestia
e la Rosa Incantata", il
nuovo musical dei Balocchi di Sasà Neri. Applausi
scroscianti, numerosissimi
anche a scena aperta, e un
tifo da stadio per "la Bestia" hanno accolto lo spettacolo, che sarà in scena
stasera alle 20,30 nello
spettacolo-evento dedicato
alla solidarietà. Il ricavato
della serata sarà infatti in
parte devoluto al Kiwanis
Club Peloro Messina, che
lo utilizzerà per compare
vaccini e sostenere così il
progetto “Eliminate Maternal Neonatal Tetanus”. Sul
palcoscenico i talentuosi
Balocchi, un cast di trenta
giovani, tutti messinesi,
che conquistano ogni platea. Soprattutto, tutti protagonisti. Dietro le quinte,
il regista Sasà Neri, la vocal coach Agnese Carrubba
e la coreografa Sarah Lanza.
CHIESA DEL CARMINE
PALAZZO ZANCA
Lettura dantesca
del Canto XI
Stretto di Messina
patrimonio Unesco
l Oggi, alle 18,30, nel-
Domani, alle 10.30, nella
Sala Falcone Borsellino del
Comune, conferenza di presentazione della manifestazione per il riconoscimento
dello Stretto, da parte dell'Unesco, patrimonio dell'umanità, che si svolge sabato, dalle 9.30 alle 13.30, su
una nave Rfi, con partenza
dal porto di Messina. All'evento parteciperanno, tra
gli altri, Amministrazioni e
consigli comunali di Messina, Reggio e Villa.
IL MUSICAL AL PALACULTURA
Grande successo
per la Bella e la Bestia
l'ambito del ciclo di incontri “Per un nuovo Umanesimo: Cittadini e Cristiani”,
promosso dai ragazzi della
Biblioteca della Chiesa del
Carmine, si terrà l’incontro
dal titolo “L’uomo di fronte al Creato: San Francesco, il giullare di Dio. Lettura Dantesca del canto XI
del Paradiso”. Interverrà il
professor Vincenzo Crupi,
docente di Letteratura Italiana a Reggio Calabria.
29
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Ionica
.
Sulla spiaggia di Isolabella
Con i primi vacanzieri
arrivano le massaggiatrici
Sono già numerose
le donne orientali
a caccia di clienti
TAORMINA
Giunta nel mirino. Una recente seduta del civico consesso in cui l’esecutivo è stato messo alle corde
Taormina - Chiesto un Consiglio straordinario
Dissesto, la minoranza
vuole vederci chiaro
A voler affrontare l’argomento nove componenti
dell’opposizione. Tutti convinti: il tracollo è vicino
Emanuele Cammaroto
TAORMINA
Dopo TaoArte un'altra seduta
straordinaria del Consiglio
comunale e stavolta si parlerà della situazione finanziaria del Comune. La richiesta è
stata presentata ieri da 9 consiglieri di opposizione, secondo i quali la casa municipale sta andando verso il dissesto.
La richiesta di convocazione urgente è stata firmata da
Pinuccio Composto, Nunzio
Corvaia, Vittorio Sabato,
Carmelo Valentino, Alessandra Caltabiano, Liliana Tona,
Piero Benigni, Graziella Longo e Rosy Sterrantino. Al momento Palazzo dei Giurati
deve fronteggiare un debito
accertato di almeno 13 milioni di euro, ed il piano decennale di riequilibrio predisposto l'anno scorso è ancora all'esame del ministero dell'Economia. Il vero imprevisto
con cui sembra dover fare i
conti l'Amministrazione è
che le ulteriori misure di riequilibrio adottate di recente
in aula e i relativi effetti, di
fatto, potrebbero dare ossigeno al bilancio solo dal 2016.
L'aumento della tassa di
soggiorno - se poi entrerà in
vigore, viste le polemiche - è
previsto dall’1 gennaio del
prossimo anno e lo stesso discorso, in sostanza, vale anche per gli incrementi dell'addizionale Irpef o introiti
aggiuntivi come l'introduzione di un ticket di ingresso nei
parcheggi privati.
«Vogliamo chiarezza - ha
detto il consigliere Pinuccio
Composto (Insieme si Può) e siamo più che convinti che
ci sia ben poco da stare tranquilli. È stato fatto un piano
A Giardina mandano
a dire che non basta
mischiare le carte in
Giunta, ma ci vuole
un cambiamento
Giunta tecnica
l «Nessuno vuole il dissesto - afferma Piero Benigni (Taormina Bene
Comune) - e spero che alla fine non ci sia. Ma vogliamo capire come stanno davvero le cose. Siamo preoccupati e anche
adesso, come per TaoArte, se non fossimo noi a
chiedere che si tenga il
Consiglio tutto tacerebbe. Il sindaco rifletta, non
basta cambiare gli assessori. Noi siamo per una
Giunta di tecnici». «Purtroppo il Comune andrà
al dissesto - aggiunge
Nunzio Corvaia -. Ne sono certo al 100%. Le misure, per altro discutibili,
di riequilibrio dovrebbero sortire effetto solo dal
2016 ma il bilancio di
quest’anno non quadrerà
e non ci sono le condizioni per aggiustarlo».
di riequilibrio che non servirà
a salvare il Comune. Noi siamo stati da sempre contrari
all'aumento della tassa di
soggiorno, che finirà solo per
danneggiare gli albergatori e
non può essere l'ancora di
salvezza del Comune. C'è un
immobilismo totale di questa
Amministrazione che non ha
messo a reddito i beni comunali e ha avviato bandi di affitto di alcuni locali a prezzi
inarrivabili e impossibili per
chiunque. Ravvisiamo un gestione dissennata dei servizi
e una concentrazione di incarichi ai soliti dirigenti: dov'è
la spending review? Sono
stati cambiati tanti assessori
ma la musica non cambia e
adesso vedremo altri quattro
assessori. Noi, in ogni caso, a
giugno presenteremo una
mozione di sfiducia al sindaco. Forse non avremo i numeri, ma a prescindere da questo sarà un fatto politico.
Taormina non può continuare ad essere amministrata così».
Arriva la “bella stagione” e
puntualmente si riaffacciano
nelle spiagge di Taormina le
massaggiatrici orientali che,
senza tregua, vanno in “pressing” sui bagnanti che si trovano nell’oasi per concedersi
qualche momento di relax e un
po’ di sole. Nella spiaggia di
Isolabella sono già diverse le
massaggiatrici in azione, una
decina circa, che percorrono in
modo instancabile lo specchio
d’acqua della Riserva Naturale
sin oltre l’istmo chiedendo ai
turisti se desiderano un massaggio. In realtà bisogna stare
molto attenti perché c’è il rischio di dermatiti, funghi ma
anche contratture paravertebrali, blocchi articolari dolorosi e persistenti. Sono solo alcune delle patologie che possono
provocare i massaggi in spiaggia ad opera di chi non è abilitato in modo professionale a
tale pratica. Non a caso contro
il fenomeno dei massaggiatori
improvvisati sono stati posti in
atto ogni anno serrati controlli
delle Forze dell’Ordine sul litorale di Taormina. Tali controlli
si spera possano riprendere
adesso al più presto, in vista
della fase più calda dell’anno.
Sembra un vero e proprio racket dove gli stessi ambulanti
vengono sfruttati da chi presumibilmente dall’etneo li porta
a Taormina, li “mette sulla
piazza” e poi si assicura i proventi del commercio illecito.
Alcuni abusivi sono stati stoppati in passato all’altezza di
Capo Taormina mentre scendevano da un autobus e si apprestavano a raggiungere le
spiagge. Si tratta per lo più di
massaggiatrici asiatiche e nella fattispecie cinesi o indiane.
Un massaggio comodamente
sdraiati su un lettino in riva al
mare è una tentazione forte,
specie se a un prezzo modico:
Gli ortopedici
mettono in guardia
contro questa
pratica diffusa che
può creare danni
Un rischio inutile. Una cinese mentre massaggia una delle
tante bagnanti stese al sole della spiaggia di Isolabella
Taormina
Sfregiò la moglie, condannato
Sei anni e sei mesi
gli sono stati inflitti
dal gup Arena
Giuseppe Palomba
MESSINA
Sei anni e sei mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta ieri mattina, nel corso dell’udienza preliminare che si è
svolta al Tribunale di Messina
dal giudice Maria Teresa Arena all’uomo che, la mattina
del 31 dicembre dello scorso
anno, ha accoltellato a Taormina la moglie che lo aveva
respinto perché decisa a troncare la relazione.
L’uomo, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati da lesioni, è
stato difeso dall’avvocato Sal-
vatore Silvestro mentre la
donna dall’avvocato Maria
Gianquinto.
La sfiorata tragedia avvenne poche ore prima di Capodanno nel centro storico della
località turistica.
Lei 48 anni, lui 50, erano i
protagonisti di una storia d’amore in crisi da tanti mesi. Entrambi originari di Messina,
la donna aveva scelto di troncare in via definitiva la relazione tanto da trasferirsi nella cittadina ionica dove, per
conto di un’impresa privata,
svolgeva servizi di pulizia.
Quel mercoledì, ultimo
giorno del 2014, l’atto finale
della tormentata storia. La
vittima era regolarmente sul
posto di lavoro, in via Cappuccini, quando all’improvvi-
Questa mattina a Taormina
Del comprensorio Giardini-Taormina
Turismo, manifestazione Cisl
Sì a Letojanni e Castelmola
nell’Unione dei Comuni
Concentrazione
in piazza IX Aprile
dalle 9 alle 13
TAORMINA
«Due anni di attesa sono davvero troppi per oltre un milione di
lavoratrici e lavoratori dei comparti turistici dei pubblici esercizi, dei tour operator delle agenzie di viaggio, della ristorazione
collettiva e degli alberghi, che
invano negli ultimi 24 mesi hanno auspicato il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro». Sono
le parole di Pancrazio Di Leo e
Mario Ianniello, rispettivamente segretario generale e consigliere provinciale della Fisascat
Cisl di Messina.
Stamattina i lavoratori scenderanno, infatti, in piazza IX
Aprile per rivendicare il diritto
al lavoro, e Taormina sarà per
l’occasione una delle tre piazze
nazionali prescelte dai sindacati
insieme a Roma e Milano. I delegati regionali e le segreterie nazionali, alla presenza dei tanti
lavoratori del comprensorio e di
tutta la Sicilia, daranno luogo
ad una manifestazione che avrà
luogo dalle ore 9 alle 13. «I tavoli
di confronto, ancora aperti con
le associazioni datoriali Fipe,
Fiavet, Federturismo, Confindustria Alberghi, Angem, Alleanza delle Cooperative Italiane e Confesercenti – spiega Ianniello – registrano uno stallo ne-
Di Leo: «La questione
interessa circa
quindicimila
stagionali nella sola
provincia di Messina»
goziale non più tollerabile dalle
federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e
Uiltucs che hanno deciso, nelle
scorse settimane, di proclamare
uno sciopero nazionale per il 15
aprile a sostegno di un avanzamento delle trattative. Per dare
più forza alla protesta i sindacati
hanno programmato lo svolgi-
Settore in crisi. Protesta
dei lavoratori del turismo
mento di tre grandi mobilitazioni. A Taormina avrà luogo un raduno dei lavoratori ed un comizio in Piazza IX Aprile dove interverranno per la Fisascat il segretario generale Pierangelo
Raineri, per la Filcams il segretario nazionale Elisa Camellini e
per la Uiltucs il segretario nazionale Emilio Fargnoli. Una scelta
non casuale quella delle piazze
individuate dalle segreterie nazionali delle sigle sindacali per
lo svolgimento della mobilitazione: Milano, la città dell’Expo,
Roma la città del Giubileo e
Taormina la capitale del turismo e città d’arte simbolo della
protesta dei lavoratori stagionali». «La questione – afferma Di
Leo - interessa circa 15.000 lavoratori stagionali del turismo,
commercio e servizi nella sola
provincia regionale di Messina».3(e.c.)
ma spesso chi li propone è, appunto, un abusivo ed esiste
un’ordinanza del Ministero
per la Salute che dichiara fuorilegge tali massaggi. Questi
operatori dal dubbio curriculum, entrano in azione a Isolabella, ma poi anche a Mazzarò,
Spisone e Mazzeo, come in altre aree a Giardini e Letojanni,
e nella zona jonica, “Lavorano”
sul corpo dei bagnanti pur non
essendo professionisti e benchè sprovvisti delle competenze necessarie per fare dei massaggi privi di rischi. I massaggi
low-cost con pseudo-oli, creme e unguenti imprecisati,
possono causare pericolose
reazioni allergiche e c’è poi la
tecnica della digitopressione:
un pericolo per la colonna vertebrale. EC
Inizialmente le due
Amministrazioni
erano rimaste fuori
Gaetano Rammi
LETOJANNI
L’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos e Taormina
è pronta ad accogliere Letojanni e Castelmola. Il sindaco di
Gallodoro, Alfio Currenti, presidente di turno dell’organismo, ha provveduto agli adempimenti necessari: in particolare, bisogna procedere alla modifica dello statuto, per consentire l’adesione dei due nuovi enti. Gli adeguamenti sono
stati tutti studiati e approntati:
Currenti ha quindi inviato gli
atti alle due amministrazioni.
Lo statuto, comunque, prevedeva già che la partecipazio-
ne all’Unione potesse essere
estesa ad altri Comuni, che
avessero approvato il regolamento e le condizioni stabilite
dall’assemblea. È stabilito, però, che l’ingresso definitivo sia
subordinato al parere dei consigli comunali, che dovranno
deliberare a maggioranza assoluta dei componenti assegnati. Sarà questo, dunque, il
prossimo passo da compiere;
non ci dovrebbero essere sorprese ma, viste le esperienze
del passato, nulla si può esclu-
Continua a non
voler far parte
di nessun tipo
di organismi
la Giunta Giardina
so ha visto il marito aggirarsi
in zona. Preoccupata, e forse
con un presentimento, ha telefonato ai carabinieri che, a
loro volta, hanno anche informato la polizia municipale lavorando la donna in alcuni locali del Municipio. Gli agenti,
peraltro, conoscevano la storia: una scelta, quella fatta
dai militari dell’Arma, che si
rivelerà provvidenziale. Gli
agenti, che nel frattempo si
erano appostati nelle vicinanze, sono infatti immediatamente intervenuti quando
l’uomo - di fronte all’ennesimo rifiuto della donna - ha
estratto una lama da taglierina colpendola con violenza.
Immediato l’arresto e il trasferimento della donna in
ospedale.3
dere.
L’iniziativa di creare l’Unione era stata presa nel 2007 per
coordinare le amministrazioni
di Taormina, Giardini Naxos,
Castelmola, Mongiuffi Melia e
Gallodoro. L’iter, però, si rivelò
lungo e difficile, e le cose andarono diversamente. A defilarsi
per prima, circa un anno dopo,
fu Castelmola; nel 2009 il civico consesso letojannese bocciò
inaspettatamente la proposta;
a Taormina, poi, l’argomento
non venne nemmeno discusso.
Gli altri Comuni, però, non si
scoraggiarono e alla fine, nell’ottobre 2009, l’Unione nacque coi tre enti “superstiti”:
Giardini Naxos, Mongiuffi Melia e Gallodoro.
Dopo il rinnovo delle amministrazioni di Letojanni e Castelmola, i sindaci, Alessandro
Costa e Orlando Russo, manifestarono l’intenzione di aderire, e si cominciò a discutere per
fare ripartire l’iter. Si è cercato
anche di coinvolgere Taormina, ma purtroppo senza successo.3
30
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Ionica
.
Il sindaco di Santa Teresa di Riva riprende la sua crociata contro i dipendenti “lavativi”
De Luca: ci sono troppi fannulloni
«Se le cose non cambieranno reinserirò il sabato lavorativo»
Giuseppe Puglisi
SANTA TERESA DI RIVA
Impiegati fannulloni? Nuovo
giro di vite del sindaco che prosegue la sua lotta ai “lavativi”
che pullulerebbero nel Municipio. Secondo Cateno De Luca ci
sarebbe, tra i dipendenti, una
caduta di tensione e di attenzione che si ripercuote sull’utenza. Un danno per l’efficienza dei servizi e per l’immagine
dell’amministrazione comunale. Che corre subito ai ripari. La
prossima modifica dell’orario
di lavoro dei comunali potrebbe riguardare il ritorno del sabato lavorativo. È la “minaccia-monito” contenuta nel
provvedimento sindacale di
imminente emanazione con il
quale dal prossimo 20 aprile
cambierà l’orario di lavoro con
inizio mezz’ora dopo e uscita
che slitta di conseguenza e con
rientro pomeridiano il lunedì
dalle 16 alle 19,30 mentre l’orario mattutino per tutti i cinque giorni sarà dalle 8,30 alle
15 mentre prima era dalle 8 alle
14,30.
Se dopo le cose continueranno a non funzionare il prossimo
passaggio sarà il ritorno del sabato lavorativo e l’abolizione
del rientro pomeridiano.
Il sindaco ha scoperto che
numerosi dipendenti prendono effettivo servizio almeno
dopo trenta minuti dalla relativa timbratura, bivaccando nei
corridoi o in alcune stanze, senza peraltro intraprendere l’attività lavorativa e creando così
anche disservizi per l’utenza.
Tutto scritto nero su bianco nel
provvedimento sindacale di
prossima firma che è stato anticipato alla stampa con un post
sul social preferito dal sindaco
De Luca.
Rispetto al decreto sindacale
del 2014 che fissava l’orario per
È stato accertato che
numerosi impiegati
cominciano a lavorare
circa trenta minuti
dopo la timbratura
Il nuovo orario
l La prossima modifica del-
l’orario di lavoro potrebbe
riguardare il ritorno del sabato lavorativo. È la “minaccia-monito” contenuta nel
provvedimento sindacale di
prossima emanazione con il
quale dal 20 aprile cambierà
l’orario di lavoro con inizio
mezz’ora dopo e uscita che
slitta di conseguenza e con
rientro pomeridiano il lunedì dalle 16 alle 19,30 mentre l’orario mattutino per
tutti i cinque giorni sarà dalle 8,30 alle 15 mentre prima
era dalle 8 alle 14,30.
Lotta continua. Il Municipio di S.Teresa visto da vicino e dove si anniderebbero secondo il sindaco troppi fannulloni
quell’anno, c’è l’inizio del lavoro posticipato di mezz’ora…
per venire incontro alle esigenze di chi prima di mettersi a pieno regime ha bisogno di scambiare quattro chiacchiere con i
colleghi. Se questo non dovesse
bastare per evitare il “bivacco”
come lo definisce il sindaco la
prossima mossa riguarderà la
fine del rientro pomeridiano ed
il ritorno al sabato lavorativo.
Ora non si capisce perché,
per colpa di pochi, debbano patirne le pene tutti. Perché il sabato libero è una conquista dei
dipendenti municipali, e non
solo di Santa Teresa, per accordi bilaterali. Si prevede un nuovo braccio di ferro con i sindacati (che non hanno gradito la
riduzione delle aree dirigenziali da quattro a tre) ed un
nuovo clima da inquisizione in
Municipio dove la lotta ai fannulloni è cominciata con l’avvento di Cateno De Luca che ha
già rivoltato come un calzino
l’organizzazione interna ottimizzandola secondo le proprie
idee di produttività.
Dopo il repulisti che è stato
fatto in un clima da caccia alle
streghe, secondo il sindaco bisogna dare un ulteriore giro di
vite. Perché allora non scovare
e punire solo i lavativi, quelli
che se la prendono comoda alle
spalle dei contribuenti, senza
fare di tutta l’erba un fascio? In
Municipio a Santa Teresa c’è
gente che lavora ben oltre l’orario d’ufficio, è disponibile anche fuori orario, e talvolta non
prende nemmeno lo straordinario. Invece di dare la caccia ai
fantasmi perché non si premiano con un incentivo e con un
grazie gli stakanovisti di palazzo? Altrimenti si rischia di gettare via il bambino con l’acqua
sporca.3
Il sindaco di Nizza ripropone alla Regione la questione del finanziamento
«Mettere in sicurezza il Landro è d’obbligo»
Tutti ricordano
le paurose esondazioni
del 1989, 1997 e 2009
Umberto Gaberscek
NIZZA DI SICILIA
Dovrebbe essere la volta buona ma il sindaco Giuseppe Di Tommaso ne è certo - per ottenere il
finanziamento che permetterebbe gli interventi di messa in
sicurezza del torrente “Landro”
che, sottotraccia, attraversa un
tratto della parte bassa dell'omonimo popoloso quartiere
della periferia sud del paese per
poi sfociare sulla spiaggia sottostante il lungomare.
Quel corso d'acqua nel cuore
del centro abitato, durante i mesi invernali non fa dormire or-
mai da anni sonni tranquilli non
solo alle famiglie ma anche all'Amministrazione Di Tommaso. Insomma, fa paura perché
l'intera area è stata classificata
R4, vale a dire ad elevatissimo
rischio. Il “Landro”da alcuni anni è “dormiente”, ma tutti ricordano le esondazioni del 1989,
1997 e 2009, che seminarono
paura e provocarono ingenti
danni. In quelle occasioni, acqua e fango, invasero il piano
terra delle case, l'antico palazzo
Parisi-De Luca dove si stava allestendo il Museo del Risorgimento e un tratto della centralissima Umberto I.
Il primo e consistente tentativo per eliminare altre potenziali
emergenze venne fatto nel
2009, ma non produsse risultati
Spada di Damocle. La parte coperta del torrente Landro
per l'esaurimento dei fondi che
lo Stato aveva destinato anche
alla Regione per affrontare il
dissesto idrogeologico. Adesso
la Giunta Di Tommaso ha riap-
Furci Siculo
Completati i lavori nel Centro diurno
In settimana consegna e riapertura
Il primo cittadino
intende organizzare
un evento significativo
Roberto Prestia
FURCI SICULO
I lavori nel Centro diurno sono
stati completati e saranno consegnati al Comune in settimana.
«Solo per la parte esterna restano piccoli accorgimenti – ha dichiarato il sindaco Sebastiano
Foti – che saranno ultimati a
breve. Per immortalare questo
evento, che si trascina da tempo,
abbiamo deciso di organizzare
una significativa manifestazione».
Il Centro diurno di Furci è un
vero fiore all’occhiello per tutto
il paese. Una struttura che ospita il Consorzio universitario, il
Museo del Mare, la Biblioteca
comunale e la Protezione civile
comunale. Inoltre è dotato di un
grandissimo salone, adatto per
convegni e riunioni. La ditta appaltatrice ha provveduto alla sistemazione dei pannelli solari,
al rifacimento di tutte le stanze,
biblioteca compresa, alla pittu-
Sebastiano Foti. È il primo
cittadino di Furci
provato il progetto esecutivo e
l'aggiornamento prezzi che tra
qualche giorno sarà trasmesso a
Palermo all'assessorato Territorio e ambiente per la richiesta di
razione delle pareti, al rifacimento del soffitto e alla realizzazione di un parcheggio esterno (l’unico in fase di ultimazione).
Per realizzare questi lavori, la
ditta appaltatrice ha usufruito
di un finanziamento di quasi
700 mila euro. Una volta messo
in funzione il Centro diurno si
spera che sarà data vitalità anche al Museo del Mare, l’unico in
provincia di Messina e da qualche tempo dimenticato. Si tratta
di una raccolta di utensili e strumenti molto frequentata in passato da turisti e vacanzieri e poi,
di colpo, lasciata nel dimenticatoio. Anche perché il progetto
relativo al Museo del Mare prevedeva la visita delle scolaresche del comprensorio e di studenti universitari.3
finanziamento. A distanza di
quasi 6 anni, il costo, tenendo
conto del nuovo preziario regionale per i lavori pubblici, è lievitato a complessivi un milione e
350 mila euro. Gli interventi,
così come previsti dal primo
progetto, riguardano la parte
del “Landro” che si sviluppa per
150 metri verso monte, dall'altezza del quartiere “Casapinta”
e al di là del ponte della Ferrovia
e dell'autostrada.
Per costruire quello che può
essere definito un nuovo tratto
di alveo, si utilizzerà uno scatolare in calcestruzzo armato. Per
ora non c'è altro da fare che
aspettare risposte da Palermo,
anche se il sindaco Di Tommaso
stavolta non ha dubbi sull'assegnazione del finanziamento.3
Situazione pericolosa. La Provinciale che porta al Capo
Sant’Alessio
Ponte pericolante
frana e lungomare
Ecco le criticità
Se non si interviene
il paese rischia
l’isolamentio
SANT’ALESSIO
È un paese sotto assedio Sant’Alessio, in balia com’è di almeno tre criticità che penalizzano la sua viabilità e ne potrebbero determinare malauguratamente anche l’isolamento. La prima, più grave, è
la frana che ancora oggi non è
stata definitivamente contenuta dopo il secondo tornante
di Capo Sant’Alessio. Una frana che ha avuto origine, nel
2011, dalla Provinciale 16 per
Forza d’Agrò a causa delle infiltrazioni che non sono state
opportunamente drenate, fino ad arrivare al disastroso
crollo che ha interessato anche la Strada statale 114 rimasta chiusa al traffico per quasi
un mese. Poi riaperta con il restringimento della carreggiata.
La situazione è tale e quale
ancora oggi: carreggiata ristretta, traffico limitato. Ma
quel che è peggio è che le copiose precipitazioni di questo
inverno hanno nuovamente
inzuppato la collina che si “difende” riversando sulla carreggiata della strada statale
abbondanti rivoli di acqua. Situazione pericolosa per il transito, ma che crea qualche apprensione per quello che è accaduto quattro anni fa quando
la Riviera Jonica rimase per
lungo tempo spezzata in due e
la Ss114 venne riaperta grazie
al passaggio del Giro d’Italia.
L’altra criticità viaria a Sant’Alessio è il ponte sul torrente
Agrò, sul versante nord del territorio, che collega a Santa Teresa. Sono ormai dieci anni
che l’Anas ripete che va demolito e ricostruito, anche se non
tutti sono d’accordo: ci sono linee di pensiero che ne consigliano il consolidamento (vedi
quello che sta accadendo per il
viadotto Nizza-Alì Terme con
la Soprintendenza che ha detto no ad un nuovo ponte).
In attesa che la gallina faccia l’uovo (e che si trovino i soldi) il ponte viene “ristretto”
per motivi di sicurezza, la carreggiata ridotta, il passaggio
consentito (sulla carta) ai veicoli con peso minore di 3,5
tonnellate, da quasi sei mesi è
pronto un impianto semaforico che dovrebbe ripristinare il
senso unico alternato che in
estate è una vera goduria per
gli automobilisti.
Nel frattempo è diventato il
ponte dei sospiri: lo demoliscono, lo ricostruiscono, cade,
si rompe, che succederà? Forse i tecnici stavolta hanno esagerato con le loro previsioni
catastrofiche. Se è vero che sono dieci anni che il ponte è stato dichiarato al limite, eppure
è sempre lì. Con la pioggia e
con la neve.
Terzo, ma non certo per ordine di importanza, il Lungomare. Due vistosi buchi segnalati dalla rete di plastica arancione, ricordano che il mare a
Sant’Alessio quando si arrab-
Occorre monitorare
il territorio
dopo le abbondanti
precipitazioni
dell’inverno scorso
bia può fare danni molto seri.
Il cedimento della carreggiata
a Salice ed a Gibbiazza, sono
due pugni nell’occhio delle attività imprenditoriali di Sant’Alessio che devono fare i conti anche con l’erosione della
spiaggia. Si attendono i finanziamenti promessi, i lavori per
la barriera di protezione del
fronte mare stanno andando
avanti, ma tutto rimane nel
limbo perché i tanto attesi e
sollecitati finanziamenti non
arrivano.
Tre interventi urgenti che
l’amministrazione comunale
sollecita costantemente ottenendo rassicurazioni e promesse. Si aspetta l’emergenza?(gi.pu.)
Roccalumera
Randagismo, sì alla convenzione
zione con la Polizia municipale ha recuperato dodici cani, di cui alcuni pericolosi,
Il randagismo continua a de- più quattro gatti e circa una
stare preoccupazione nei co- ventina di gattini. «Per certi
muni del versante jonico del versi è un atto dovuto, queMessinese. Per fronteggiare sta convenzione – ha spiegaquesto fenomeno, l’Ammini- to il presidente del Consiglio
strazione guidata dal sinda- Antonio Garufi - in quanto il
co Gaetano Argiroffi ha rin- Governo regionale ci impone
novato per un altro anno la la prevenzione del randagiconvenzione con una asso- smo in tutto il territorio cociazione del luogo per la tu- munale. Detto questo, alla
tela degli animali randagi nostra comunità questo serpresenti nel territorio comu- vizio è stato molto utile, in
quanto diversi interventi sonale.
Lo scorso anno questa dit- no stati effettuati nel 2014.
ta specializzata in collabora- Aggiungo che, come ammiPasquale Prestia
ROCCALUMERA
nistratore comunale, è quello che ci interessa di più. Gli
animali una volta recuperati, se dovessero presentare
delle ferite, vengono immediatamente affidati alle cure
del veterinario. Solo in un
secondo momento – ha concluso Garufi - vengono microchippati e sottoposti ad
interventi di sterilizzazione».
Ma il dato più confortante
è che lo scorso anno tutti gli
animali, una volta recuperati e guariti, sono stati dati in
adozione a famiglie del luogo.3
31
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Primo Piano
.
La visita della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite del ciclo dei rifiuti
Infiltrazioni mafiose e reati ambientali
Dalle audizioni in Prefettura un quadro preoccupante dopo le inchieste. Le denunce dei sindaci
Nuccio Anselmo
Dopo le proteste
MESSINA
Nella gestione del ciclo dei rifiuti in provincia di Messina ci sono
alcune forti «criticità» legate soprattutto a infiltrazioni mafiose
e al verificarsi di reati ambientali, fatti che sono all’attenzione di
due procure, quelle di Messina e
Barcellona. Il “business” delle
discariche è il tema centrale, in
questo senso. Il dato forte che
viene a galla dopo la lunga giornata di audizioni di ieri in Prefettura della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei
rifiuti, presieduta da Alessandro Brazzi, è questo.
E del resto le più recenti inchieste, ma anche quelle più datate, dimostrano che il grido
d’allarme lanciato ieri soprattutto dai magistrati sentiti, ma
anche da alcuni sindaci, è molto
concreto e reale. Anche se monitorato, e in qualche caso scardinato, dagli inquirenti.
Ieri la Commissione bicamerale, in missione in Sicilia, in
mattinata ha visitato alcuni siti
d’interesse in provincia (ne riferiamo negli altri articoli), poi
dal primo pomeriggio s’è trasferita a Messina per una lunga serie di audizioni, sino alle 20,30.
I primi ad essere sentiti il prefetto Stefano Trotta e il questore
Giuseppe Cucchiara, che hanno
riferito tutta una serie di dati importanti per far capire ai commissari le dinamiche territoriali
in tema di ciclo dei rifiuti.
Poi è stata la volta del procuratore capo di Messina Guido Lo
Forte, che era accompagnato
dall’aggiunto Vincenzo Barbaro
e dal sostituto della Dda Fabrizio Monaco. È stata un’audizione durata oltre un’ora. Il procuratore Lo Forte ci ha poi rilasciato una breve dichiarazione sui
temi trattati: «Abbiamo segnalato tutte le criticità che riguardano la tutela ambientale sotto un
duplice profilo, quello delle infiltrazioni mafiose e quello legato ai
reati della pubblica amministrazione».
Quindi hanno svolto le loro
relazioni il procuratore facente
funzioni di Barcellona Pozzo di
Gotto, Francesco Massara, e il
sostituto Giorgio Nicola. Al termine anche il procuratore Massara ci ha rilasciato una breve dichiarazione: «Abbiamo segnalato aspetti di interesse in merito a
fatti di reato inerenti soprattutto
la gestione delle discariche di
Mazzarrà S. Andrea e Tripi, e delle relative ripercussioni in materia di inquinamento ambientale».
Un’attenzione
da cui tutti
i cittadini
ora aspettano
atti concreti
Giovanni Petrungaro
MILAZZO
Le audizioni. A sinistra il questore Giuseppe Cucchiara e il prefetto Stefano Trotta durante il colloquio avuto con i commissari della Bicamerale sui rifiuti
La Commissione
l La Commissione parla-
mentare d’inchiesta sulle
attività illecite connesse al
ciclo dei rifiuti e su illeciti
ambientali ad esse correlati, ha una serie di compiti precisi. Ecco i due
principali. Svolge in primo
luogo indagini sulle attività illecite connesse al ciclo
dei rifiuti, sulle organizzazioni in esse coinvolte o
ad esse comunque collegate, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla
criminalità organizzata,
con specifico riferimento
alle associazioni di cui agli
articoli 416 e 416 bis c.p..
Deve anche individuare le
connessioni tra le attività
illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti all’interno dei territori
comunali e provinciali, tra
le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni.
Nel tardo pomeriggio tre sindaci hanno fatto sentire la loro
voce ai parlamentari: Carmelo
Pino di Milazzo, Giuseppe
Sciotto di Pace del Mela e Mario
Foti di Furnari. Anche i sindaci
hanno segnalato alcune situazioni molto critiche, che meritano attenzione ma soprattutto
una chiara inversione di tendenza. È stata invece rimandata
l’audizione, prevista, dei vertici
di TirrenoAmbiente, c’erano la
presidente Antonia De Domenico e l’ad Lorenzo Piccioni. Saranno sentiti probabilmente a
Roma in un secondo momento.
A lungo è stata sentita ieri dai
commissari anche Anna Giordano, come responsabile Rete
Natura 2000 del Wwf, e anche
per Man e Italia Nostra, tre associazioni che nel corso degli ultimi tempi hanno prodotto una
“montagna” di atti a più livelli
denunciando molte “porcherie”
ambientali, passate spesso sotto
silenzio, nel nostro bellissimo
territorio. La Giordano ha raccontato molto della sua lunga
attività e molto anche delle varie «criticità» che ancora oggi,
purtroppo, permangono.3
DISCUSSA IERI L’INTERPELLANZA DEL MOVIMENTO 5 STELLE
L’incendio alla Ram in Parlamento
Nei confronti dell’azienda
petrolifera scatteranno
sanzioni amministrative
MILAZZO
“Dopo la visita ispettiva straordinaria effettuata dall'ISPRA per
verificare il rispetto delle condizioni autorizzative potenzialmente connesse all'evento incidentale, in considerazione dell'accertata violazione di talune
prescrizioni relative all'attività
di ispezione e manutenzione del
parco serbatoi del decreto AIA, si
sta procedendo alla comunicazione da parte di quest'ultimo
delle sanzioni amministrative
previste dalla norma”.
È questo uno dei passaggi più
significativi della risposta del
sottosegretario dell’Ambiente,
Silvia Velo all’interpellanza presentata lo scorso ottobre dal movimento 5 Stelle dopo l’incendio
alla Raffineria di Milazzo del 27
settembre e discussa ieri mattina
a Montecitorio. “Il Ministero –
ha detto il sottosegretario – il Ministero ha immediatamente inviato una notifica preliminare
dell'evento alla Commissione
europea”. Evidenziato che non
ci sono stati feriti, né danni per la
popolazione residente e sottolineato che Arpa Sicilia si è subito
adoperata per verificare i dati
ambientali forniti dai sistemi di
monitoraggio, non rilevando
concentrazioni anomale degli
inquinanti monitorati, né il superamento dei limiti di legge, la
L’on. Silvia Velo
sottosegretario
del Ministero
dell’Ambiente
ieri ha risposto
ai 5Stelle
sulla Raffineria
rappresentante del governo ha
anche riferito che la prefettura
Messina ha ritenuto di non attivare il piano di emergenza esterno in quanto l'incendio era contenuto all'interno della raffineria e non comportava pericoli
per la popolazione.
Altro passaggio importante
riguarda poi l’AIA. “Rientrando
poi l'impianto tra quelli autorizzati con AIA, la pubblicazione da
parte della Commissione UE delle conclusioni sulle BAT consente oggi di poter programmare a
breve un procedimento di riesame nell'ambito del quale prendere in considerazione le problematiche inerenti la sicurezza
dell'esercizio
dell'impianto,
nonché di procedere a un riscontro da parte dei competenti enti
territoriali circa la compatibilità
di tale esercizio con la garanzia
di adeguati livelli di qualità dell'ambiente sanitario”.3(g.p.)
La mattinata dei parlamentari in provincia
La visita all’ex Sacelit è saltata, alla Raffineria un’ora
MILAZZO
La visita all’ex Sacelit è saltata,
mentre quella alla Raffineria è
durata appena un’ora. Tempi
contingentati per la Commissione bicamerale composta da deputati e senatori che nelle scorse
settimane aveva annunciato la
decisione di accendere i riflettori sul comprensorio tirrenico attenzionando in particolar modo
la gestione della discarica di
Mazzarrà Sant’Andrea la cui attività è stata sospesa ed è al centro di indagini della Procura di
Barcellona, le criticità dovute
alla mancata bonifica dell’ex
azienda dell’amianto di Archi e
poi la Raffineria, dopo l’incendio del settembre scorso.
Una “visita” particolarmente
attesa soprattutto dagli ambientalisti che hanno cercato anche
un confronto con i parlamentari
attendendoli per diverse ore sia
all’ex Sacelit, sia in prossimità
dell’ingresso della Ram. I parlamentari (tra i quali era noto il
volto dell’ex governatore del Lazio, Renata Polverini) però hanno preferito la massima discrezione, rinviando ogni dichiarazione alla riunione pomeridiana già programmata in Prefettura con i sindaci dell’area Sin che
comprende la zona industriale
di Giammoro, i comuni di Milazzo e della Valle del Mela.
Non si è compresa neppure la
ragione per la quale è “saltata”
la tappa all’ex Sacelit, anche se
probabilmente ciò è stato determinato dal fatto che l’azienda,
da tempo chiusa, era inaccessibile.
Alla Raffineria di Milazzo, la
Commissione guidata dall’on.
Alessandro Bratti è giunta intorno alle 11,30 su un mezzo della
Polizia. Con loro anche tecnici e
personale dell’Arpa regionale e
di Messina, guidati dal direttore
Antonino Marchese. Sono stati
accolti dai vertici della Ram che
hanno accompagnato la rappresentanza nei vari impianti mostrando le varie attività e rispondendo alle osservazioni che ciascun componente della commissione faceva con riferimento
in particolare agli interventi di
bonifica dei siti contaminati e
degli altri progetti, alcuni dei
quali già attuati come quello di
adeguamento
dell’impianto
HdS2; quello di bonifica dei terreni per lo stralcio dell’area di
revamping dell’impianto Tap e
Accesi i riflettori
sull’area tirrenica
e sulla gestione
della sito di Mazzarrà
Sant’Andrea
L’ingresso della Raffineria. Ieri in
mattinata l’arrivo dei parlamentari
soprattutto quello relativo alla
messa in sicurezza della falda,
che prevedeva un impegno economico di diversi milioni di euro
che la Raffineria di Milazzo ha
presentato al Ministero ma che
ancora non è stato approvato.
«Questo progetto per noi
molto importante – ha detto il
direttore del personale Luca
Franceschini – è stato ritenuto
approvabile e siamo in attesa
dell’atto formale di approvazione per poter procedere all’intervento. Lo abbiamo spiegato anche alla commissione parlamentare, sottolineando anche
come la nostra azienda, alla luce
anche delle diverse certificazioni ottenute, è sottoposta a rigidi
controlli per il rispetto degli
standard ambientali».
Poco prima delle 13 la Commissione ha lasciato Milazzo per
fare rientro a Messina. In Prefettura tra le 14 e le 14,30 è stato
ascoltato anche l’ambientalista
Giuseppe Marano, che nei giorni scorsi aveva fatto espressa richiesta. «Al vicepresidente e a
due componenti della stessa –
afferma in una nota Marano –ho
consegnato le denunce presentate negli ultimi mesi alla magistratura di Barcellona riguardanti fatti di illecito ambientale
di derivazione industriale e sui
fatti del 27 settembre 2014, data in cui è scoppiato un incendio
all interno della Raffineria di
Milazzo, incendio che a mio modo di vedere ha messo in chiara
evidenza i limiti dei piani di
emergenza esterni per la popolazione. Ho chiesto inoltre alla
Commissione di conoscere a che
punto siano le indagini della
magistratura in tal senso e sullo
stato di contaminazione della
falde acquifere e dei suoli del sito Sin di Milazzo, dove risiede lo
stabilimento».3(g.p.)
Non c’è dubbio che la giornata
di ieri è stata quella dell’acquisizione dei dati da parte dei
componenti della Commissione parlamentare di inchiesta
sulle attività illecite connesse
al ciclo dei rifiuti e su illeciti
ambientali, ma quello che i cittadini si attendono dopo tante
segnalazioni, denunce ed
esposti, sono le risposte che
consentano di superare le criticità esistenti e dare slancio
ad un territorio da troppo tempo mortificato. Il quadro è triste in tutta la nostra Regione a
causa di atteggiamenti discutibili da parte della classe politica nel corso degli ultimi decenni. Basta dire, per rimanere in tema di inquinamento
che il riconoscimento di “Area
ad elevato rischio di crisi ambientale” - decreto del 2002 - a
distanza di tanti anni non ha
prodotto nulla. Stessa cosa
può dirsi per il “marchio” Sin –
che rispetto all’altro è stato ancora più penalizzante in quanto ha bloccato le aziende che
sempre più in ginocchio non
sono state in grado di attuare
le bonifiche. Gli stessi enti
pubblici, senza la disponibilità
delle risorse, sono rimasti fermi al palo. Di contro si sono verificate situazioni che hanno
preoccupato la popolazione:
non solo l’incendio alla Raffineria, sicuramente la punta
d’iceberg, ma anche emissioni, spesso rientranti nei parametri di legge, ma non quelli
dell’accettazione popolare. Silenzio è calato anche sull’ex
Sacelit, definita la “fabbrica
della morte” per i decessi di ex
operai che ormai periodicamente arricchiscono la statistica. Anche qui l’auspicata ed
indispensabile bonifica non
c’è stata e anzi la zona è in totale abbandono.
Spostandosi un paio di chilometri più avanti c’è Mazzarrà e la sua discarica, divenuta
un “caso” solo dopo l’intervento dell’autorità giudiziaria. Sino ad allora si riuscivano a superare proteste e polemiche.
Quando si è compreso che era
diventata una “polveriera”,
ecco che è scattato l’allarme
rosso. Ma da quando è stata
chiusa non si sono registrate
novità sostanziali.
Ecco dunque perché questa
presenza della Commissione
può dare un senso al territorio.
Ascoltare i sindaci e contemporaneamente gli ambientalisti diventa importante per raccogliere più elementi possibile. Ma non è più sufficiente incamerare informazioni. I cittadini di questo territorio, un
comprensorio di oltre 100 mila abitanti chiedono atti concreti. Chiedono un risanamento che possa essere non solo
occasione di miglioramento
della qualità della vita ma anche opportunità di sviluppo. Il
riserbo che ha caratterizzato
questa giornata messinese
della Commissione può essere
anche accettato a condizione
che una volta tanto a “parlare”
siano gli atti. Diversamente
non sarà cambiato nulla e questo “evento” equivarrà ad una
delle tante interpellanze di
questi anni.3
32
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Tirrenica
.
Gli incentivi per le Eolie
Finanza agevolata
per gli albergatori
Nuove proposte
in un convegno che si
svolgerà domani a Lipari
Peppe Paino
LIPARI
Maestranze esasperate. La protesta dei portuali milazzesi sulla banchina commerciale dopo l’attracco della nave carica di blumi destinati alle Acciaierie di Giammoro
Tensione ieri mattina alla banchina commerciale dello scalo di Milazzo
Portuali sul piede di guerra
Oggetto del contendere: le operazioni di scarico da una nave russa
MILAZZO
Momenti di tensione ieri mattina nella banchina commerciale
del porto di Milazzo dove è attraccata una nave proveniente
dalla Russia (la “Eviluna”), carica di blumi destinati alle locali
acciaierie Duferdofin. Le operazioni di scarico sono state bloccate dalla protesta dei portuali
dell’ex cooperativa Garibaldi
che, come preannunciato, non
hanno accettato la decisione che
a svolgere tale attività fossero lavoratori provenienti da Messina, dipendenti dell’impresa Co-
met. I 27 lavoratori, aderenti alla Flmu/Cub sono entrati nella
zona dove era prevista la movimentazione delle merci e, seppur in modo pacifico, l’hanno occupata, rivendicando le loro ragioni e sottolineando che nel
porto tocca a loro lavorare, così
come è avvenuto da sempre. Nel
giro di pochi minuti nella zona
sono intervenuti personale della
Capitaneria e del locale Commissariato e il comandante Matteo Lo Presti ha convocato una
delegazione di manifestanti,
guidati dal presidente Pasquale
Maisano in Capitaneria per ave-
re chiarimenti e per spiegare i rischio che gli stessi correvano con
quella protesta. Nel corso del
breve confronto i portuali hanno
spiegato il loro dramma. Il comandante Lo Presti ha deciso di
convocare il responsabile della
Comet Ivo Blandina e di coinvolgere il sindaco Pino. Dopo qualche ora nella sala giunta del municipio si è svolta una lunga riunione alla quale ha partecipato
una rappresentanza dei lavoratori composta da Pasquale Maisano, Enzo Bertuccelli e Francesco Misiti. Lo scambio di battute
–evidenzia in una nota diramata
Il Punto
TANTA SOLIDARIETÀ NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
Nessuna ingerenza può essere accettata
Luca Formica
MILAZZO
Tanta solidarietà nei confronti
dei portuali disperati. Oltre ai
sindacati, anche i partiti hanno
preso posizione. Il candidato
sindaco Giovanni Formica, che
ha raggiunto i lavoratori sulla
banchina durante la protesta, ha
chiesto all’Autorità portuale “di
rispettare gli impegni e consentire a questi padri di famiglia di
svolgere il loro diritto al lavoro».
«Il porto è dei milazzesi e nessuna ingerenza può essere accettata. Né può passare l’idea che le
operazioni commerciali si spostino a Messina, mortificando la
storia gloriosa del nostro scalo.
Occorre trovare una soluzione
Il Comandante
della Capitaneria
Matteo Lo Presti
impegnato
nella vertenza
ieri sera il sindacato – ha portato
il titolare dell’impresa Comet ad
effettuare una verifica economica circa la possibilità di poter assumere un certo numero di operai milazzesi che in questi giorni
si sono costituiti in cooperativa.
Questa situazione dovrebbe durare circa tre mesi, il tempo necessario all’Autorità portuale di
pubblicare il nuovo bando per
l’individuazione della cooperative accreditata a fornire manodopera all’interno del porto”.
In particolare Bertuccelli ha
sostenuto che “l’impresa Comet
utilizzando personale che viene
immediata per la vicenda dei lavoratori e poi aprire una discussione vera e dura sulle prospettive di sviluppo del porto».
Critico anche il Partito comunista dei lavoratori che in una
nota dice “no alla divisione dei
lavoratori da parte dei padroni”
e rivendica “ lavoro, diritti e dignità sociale per tutti gli operai”.
Sotto accusa Confindustria, ma
anche l’Autorità portuale per i ritardi nella predisposizione del
bando.3
l Non è facile trovare una
soluzione in questa vicenda anche perché le due imprese che operano all’interno del porto rivendicano
una propria dotazione organica che per equilibri
economici non può essere
alterato. Dall’altro lato però ci sono 30 famiglie milazzesi che dopo anni di
onesto lavoro si ritrovano a
spasso impossibilitati a garantire un minimo sussidio
alle loro famiglie. Una vera
e propria guerra tra poveri.
normalmente impiegato a Messina vanifica il dettato dell’art.
17 della legge 84/94 che prevede il lavoro temporaneo delle
imprese nei porti italiani”. Alla
fine si è deciso di aggiornare la
riunione a domani pomeriggio
alle 16, sempre a palazzo dell’Aquila, per consentire alla Comet
di effettuare le proprie valutazioni in merito all’ipotesi di assunzione provvisoria delle maestranze.
«L’incontro di giovedì (domani ndr) sarà decisivo –ha aggiunto Pasquale Maisano, presidente
della nuova cooperativa dei portuali milazzesi –. Il messaggio
che abbiamo lanciato è stato
chiaro. Non ha senso che vi sia
movimentazione di merci sulla
banchina del porto di Milazzo se
noi portuali locali dobbiamo rimanere a guardare dietro la recinzione. Noi, ancora una volta
abbiamo dimostrato senso di responsabilità, accogliendo l’invito del comandante della Capitaneria, di sbloccare l’attività di
scarico della nave, ma se giovedì
non arriverà una soluzione, riprenderemo e in modo vibrante
la protesta».
E nel pomeriggio, effettivamente sulla banchina gli addetti
della Comet hanno iniziato la
movimentazione
dei
blumi.3(g.p.)
Rischiano di andare in fumo i 200.000 euro spesi nel 2012 nell’area milazzese
Urge la bonifica del “sentiero del Capo”
A lanciare l’allarme è lo
storico Massimo Tricamo
dopo un sopralluogo
MILAZZO
Rischiano di andare in fumo i
200.000 euro spesi nel 2012
dall’Azienda Foreste di Messina per la riqualificazione del
sentiero naturalistico che da
via S. Antonio giunge, attraverso la stradella comunale denominata “Cala della Mattanza”,
ai fabbricati dell’antica Tonnarella di S. Antonio (sotto l’omonimo Santuario) per fare poi
tappa alla diruta torretta ottagonale del Palombaro e a Punta
Messinese.
A lanciare l’allarme è lo storico Massimo Tricamo che dopo
un sopralluogo rileva che «erbacce e sterpaglie stanno avvolgendo – sino a farlo scompa-
rire del tutto – l’antico e suggestivo sentiero naturalistico, che
in alcuni punti riporta anche
danni evidenti alla staccionata».
Frequentatissimo da turisti e
visitatori, malgrado il divieto di
transito imposto da anni da Comune e Guardia Costiera per il
rischio di caduta massi, è stato
manutenzionato sino allo scorso anno dalla stessa Azienda
Foreste, che alla vigilia di ogni
estate ne ha curato puntualmente la scerbatura e la messa
in sicurezza della staccionata.
Un intervento periodico che,
complici la penuria del bilancio
regionale e la prolungata assenza di vertici alla Forestale
(in attesa della nomina del
nuovo dirigente), rischia quest’anno di non essere eseguito,
compromettendo così – soprattutto nel periodo estivo – la
fruibilità di una delle mete più
suggestive della città del Capo.
Tricamo evidenzia altresì
che «a sparire sotto gli occhi indifferenti delle istituzioni anche la torretta neogotica del Palombaro (1895). L’ennesimo
crollo ha provocato recentemente la caduta di alcuni conci
in pietra da taglio della cordonatura di divisione tra il pian
terreno ed il primo piano. A detta di ex amministratori comunali, tanto il diruto fabbricato
quanto parte dell’annessa linea
di costa sarebbero di proprietà
«Erbacce e sterpaglie
stanno avvolgendo
l’antico e suggestivo
sentiero
naturalistico»
Bonifica. Indispensabile operare la
manutenzione del sentiero del Capo
di una famiglia di Barcellona
Pozzo di Gotto, anche se non
manca chi avanza dubbi in tal
senso, visto che l’area pare comunque essere gravata da servitù di pubblico passaggio, che
potrebbe far ipotizzare addirittura a un usucapione a favore
degli enti pubblici che in questi
ultimi decenni hanno curato la
manutenzione del sentiero».
Non c’è dubbio che sarebbe
opportuno un aggiornamento
sullo stato dell’arte del progetto – di cui non si hanno più notizie – che prevede la messa in
sicurezza del costone roccioso
della Baia S. Antonio, progetto
redatto due anni fa dai tecnici
regionali per scongiurare il pericolo di nuovi crolli e promuovere la tutela della pubblica incolumità ed inserito nella programmazione dell’assessorato
competente.3(g.p.)
“La nuova Finanza agevolata
per il settore alberghiero”.
Questo il titolo del convegno
che si terrà a Lipari, domani
giovedì alle 15.30, all’hotel La
Filadelfia. Il convegno, organizzato da Federalberghi Isole
Eolie e Medietica SpA, ha l’obiettivo di informare gli imprenditori del settore ricettivo
sulle principali novità ed opportunità in materia di finanza
agevolata e credito alle imprese.
Apriranno i lavori il presidente di Federalberghi Isole
Eolie e Isole Minori della Sicilia, Christian Del Bono e il presidente di Medietica, Antonino
Barbagallo, con l’illustrazione
dei contenuti del protocollo
d’intesa sottoscritto in marzo
tra le due organizzazioni.
I relatori affronteranno tre
principali tematiche. La prima,
a cura della dott.ssa Patrizia
Milito, responsabile dell’area
operativa dell’Irfis, sarà incentrata sul “Fondo Unico per il
Settore Alberghiero”. Seguiranno, quindi, gli interventi
dell’amministratore delegato
di Medietica, Antonino Franchina, che approfondirà il tema delle agevolazioni disponibili in materia di “Riqualificazione alberghiera”, “Turismo
Digitale”, oltre che alle opportunità scaturenti dalla “Nuova
Sabatini” e dal “Bonus Macchi-
nari”. «Attraverso il protocollo
d’intesa sottoscritto con Medietica, intendiamo innanzitutto – ha dichiarato il presidente Del Bono – fornire ai nostri associati un servizio costante di informazione ed aggiornamento su tutte le opportunità in materia di finanza
agevolata e accesso al credito
d’impresa. In seconda battuta,
con incontri individuali, gli
esperti di Medietica, valuteranno le posizioni degli albergatori che ne faranno richiesta
per proporre soluzioni e consulenze mirate a tariffe concorrenziali e scontate in funzione del protocollo d’intesa
appena sottoscritto».
Una prima sessione di incontri individuali è già fissata
per il giorno successivo al convegno, sempre a Lipari, dalle
9.30 a 12.30. Intanto sulla tassa di soggiorno non è detta ancora l’ultima parola nonostante la momentanea posizione
contraria dell’Amministrazione.3
Turismo. Finanza agevolata
e credito alle imprese
Milazzo
Spadafora
Prosegue
a pieno ritmo
la pulizia
delle caditoie
Lezione
di donazione
agli studenti
del Liceo
MILAZZO
Veronica D’Amico
L’assessore
all’Ambiente,
Salvatore Gitto ha comunicato che la pulizia delle caditoie sta proseguendo a pieno
ritmo sotto la sorveglianza
dei tecnici comunali. Un intervento articolato in sei mesi quello eseguito dagli operai della Dusty, aggiudicataria dell’appalto (55 mila euro) per la bonifica di oltre
1000 tombini situati nel territorio comunale. Nella prima fase – ha spiegato Gitto –
sono state attenzionate le zone che presentavano le maggiori criticità per cercare di limitare al massimo il fenomeno degli allagamenti delle
strade. Gli interventi iniziali
hanno interessato la via Torretta a Bastione, la via Feliciata, via Spiaggia di Ponente, San Paolino, via Policastrelli e Grazia, sempre nella
Piana, proseguendo poi per il
centro cittadino. «Un lavoro
non facile viste le condizioni
delle caditoie che erano intasate di ogni genere di rifiuti
in quanto mai in passato era
stata eseguita una manutenzione così accurata».3
Bonifica. Operai della Dusty
puliscono le caditoie cittadine
SPADAFORA
Anche quest’anno si è tenuta, al liceo scientifico “Galileo Galilei”, la giornata di
promozione e sensibilizzazione alla donazione del
sangue, a cura del gruppo
Fratres e dei Giovani Fratres del centro tirrenico.
All’incontro formativo
sono intervenuti il prof. Pasquale Postorino, responsabile dell’educazione alla salute, la prof. Maria Pia Midiri e la dott. Vincenza Blunda, responsabile del centro
trasfusionale di Milazzo,
con la quale il gruppo collabora ormai da diversi anni.
Ottima la risposta degli studenti che hanno posto varie
domande riguardanti la donazione, coinvolti anche
dai Giovani Fratres, tra i
quali Francesco Di Mento,
che ispirato al quiz “Chi
vuol essere milionario?” ha
proposto “Chi vuol essere
donatore?”. 44 ragazzi hanno accettato di sottoporsi al
cammino per diventare donatori effettuando un prelievo.3
Tutti in classe. La lezione
della dottoressa Blundo
33
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Tirrenica
.
Oliveri
Il Daspo agli ultras dell’Igea Virtus
Contenzioso
fra il Comune
e il Consorzio
Tindari
Nebrodi
Per 11 dei 18 tifosi
si apre uno spiraglio
Il Tar di Catania impone
nuovi accertamenti alla
questura di Messina
BARCELLONA
OLIVERI
Sono in contraddittorio il comune di Oliveri e il consorzio
intercomunale “Tindari-Nebrodi” di Patti; oggetto della
controversia un decreto ingiuntivo richiesto dal consorzio per 57.501,7 euro.
Il comune, rappresentato
dall’avv. Lucia Virzì, si è opposto all’ente presieduto da
Armando Lopes, rappresentato dall’avv. Loredana Merendino.
In contestazione il mancato pagamento della quota
associativa di sette mila euro, a partire dal 2007, la quota di cofinanziamento di Palazzo Baratta – sede del consorzio. Il comune di Oliveri
ritiene che siano inferiori le
somme da liquidare, in ragione di importi che sono
stati “concessi” al consorzio
e che dunque devono essere
compensati. In un secondo
procedimento, intentato però davanti alla commissione
tributaria provinciale, il comune sarà rappresentato
dall’avv. Patrizia Scardino;
la vicenda si riferisce a una
società privata, che ha richiesto l’annullamento dell’avviso di accertamento Ici
2009 per 3.351,00 euro. La
società, rappresentata dall’avv. Francesco Leto, ritiene
di non dover pagare.3(m.n.)
Campagna elettorale. Smesso il ruolo di sindaco, Maria Teresa Collica non lesina critiche ai suoi antagonisti alle prese con divisioni e cambio di casacche
L’ex sindaco di Barcellona affila le armi
Collica: «E le liste migrano
da un candidato all’altro...»
«Nemmeno l’ombra di un organico progetto per la nostra città»
Leonardo Orlando
BARCELLONA
«Le continue modifiche alla
composizione degli schieramenti, con liste che, nel giro di
poche ore, “migrano” da un
candidato all’altro, i programmi non ancora definiti e l’incertezza sulle proposte, rendono ancora più evidente il
fatto che al centro di queste
operazioni politiche non vi
siano le reali esigenze dei cittadini, nemmeno l’ombra di
un organico progetto per la
nostra città».
A parlare è l’ex sindaco Ma-
ria Teresa Collica, la cui campagna elettorale è iniziata subito dopo il voto di sfiducia.
Smesso il ruolo di sindaco,
Maria Teresa Collica, non lesina critiche ai suoi antagonisti
alle prese con divisioni e cambio di casacche “in corsa” a gara già iniziata. Con le insegne
dell’ex sindaco si è anche
schierato un folto “drappello”
di attivisti del Pd, protagonisti
della diaspora che sta attraversando il partito di Renzi
sulle sponde del Longano.
Insieme alla Collica ci sono i
renziani della prima ora rappresentati da Salvo Piacentino
Certe promesse
«Erano già state avviate»
l «Stiamo ascoltando con
attenzione – spiega la Collica – le dichiarazioni degli
altri candidati a sindaco e
stupisce constatare come
molte delle cose che vengono promesse o auspicate siano in realtà già state avviate
dalla mia Amministrazione,
segno che i candidati non
conoscono quanto è stato
fatto in questi anni e lo stato
di avanzamento dei lavori».
ANCHE DAL CENTRODESTRA CRITICHE ALLE INEDITE COALIZIONI
Said Yacoub
Torregrotta
Amnesty
premia
il 17enne
Said
Mariella Di Giovanni
TORREGROTTA
Oggi alle 11 l’istituto comprensivo di Torregrotta premia, nel salone del plesso di
Crocieri, Said Yacoub,minore migrante sopravvissuto ad
una delle innumerevolitraversate del Mediterraneo.
Il riconoscimento al coraggio di Said avverrà durante
una conferenza premio, organizzata da Amnesty International Sicilia per sensibilizzare istituzioni e cittadinanza sul tema dei migranti e
dei diritti umani.
Si trattadella terza tappa
di iniziative, dopo quelledi
Siracusa e Catania, in preparazione del “Forum HumanRights Defenders”, in
programma a Palermo nel
mese di dicembre. L’evento,
fortemente voluto dal dirigente Lia Scalia, è stato organizzato grazie all’impegno di
Liliana Maniscalco,responsabile regionale di Amnesty
International, ed è stato
coordinato dalle docenti Piera Saia e Giuseppina Morsicato. Il diciassettenne Said
racconterà agli studenti
lasua drammatica storia di
ragazzo strappato alla madre
e costretto a partire dalCamerun su un barcone.3
«Dissenso di fronte ai continui rimpasti»
BARCELLONA
Sul versante del Centrodestra,
si contrappone Giuseppe Sottile, tra i promotori della mozione di sfiducia, il quale, come la
Collica, critica i cambi di casacca e le inedite coalizioni che
stanno caratterizzando la campagna elettorale in salsa barcellonese: «Esprimo un profondo
dissenso di fronte ai continui
rimpasti nelle coalizioni: non
vedo quali garanzie di affidabi-
lità e compattezza programmatica possano dare quei soggetti
e quei gruppi che, in poche ore,
si sono ritrovati inaspettatamente insieme perché accomunati da contingenze di opportunità politica e non da unità di
Domani Giuseppe
Sottile alle 12
presenterà
il suo programma
ai cittadini
idee e di programmi».
Con un pizzico d’orgoglio
Sottile incassa anche il sostegno dei “Politici Cattolici” di cui
è presidente Carla Marri. Sui
programmi sottile afferma:
«Stiamo mettendo a punto gli
ultimi dettagli di un programma elettorale che coinvolga tutti i quartieri: durante i prossimi
week end organizzeremo gazebo informativi nelle periferie e
nella Barcellona spesso colpevolmente dimenticata».3(l.o.)
e Bernardo Dell’Aglio. Prima
ancora dei renziani a fianco
dell’ex sindaco si erano schierato l’ex capogruppo in Consiglio comunale del Pd Orazio
Calamuneri e il consigliere
uscente dello stesso partito
Lorenzo Gitto.
«In questi giorni – afferma
l’ex sindaco che ha compiuto il
giro dei quartieri – stiamo lavorando sodo per chiudere le
liste che mi supporteranno per
la prossima tornata elettorale.
Sono contenta e orgogliosa di
poter dire che le persone e i
gruppi che hanno scelto di sostenermi lo hanno fatto con
convinzione, per continuare il
percorso intrapreso e per contribuire a rafforzare un progetto ambizioso».
E stasera alle 18 la Collica,
compiuto il primo giro di boa,
incontrerà nella sede del comitato elettorale di via Roma
al civico 233 chiunque vorrà
confrontarsi su problemi della
città e sulle soluzioni proposte. «La passione e l’entusiasmo che ci animano – aggiunge – penso siano tangibili, in
questi giorni stiamo procedendo ad aggiornare e arricchire il nostro programma
chiedendo a tutti i cittadini e
ai nuovi gruppi che ci sostengono di dare il proprio contributo».3
Sulla presunta love story fra un prete e una fedele interviene mons. La Piana
«Cerchiamo di astenerci dai giudizi sommari»
Nel pieno rispetto della
verità e della dignità
delle persone coinvolte
LIPARI
Sulla presunta love story – che
posi sarebbe finita male – fra
un parroco e una fedele, love
story addirittura sfociata in
una “guerra” a colpi di denunce, esposti e perfino interviste
televisive, interviene adesso
anche l’arcivescovo di Messina, monsignor Calogero La
Piana.
Come si ricorderà, i protagonisti della relazione clandestina sono un sacerdote originario del Veneto, 53enne, e
una messinese di 47 anni, nubile, impiegata in uno studio
professionale, che non si è voluta rassegnare alla chiusura
del rapporto.
Sulla tormentata storia d’a-
more, che sarebbe cominciata
nel luglio scorso, per tacitare,
una volta per tutte, gli inevitabili pettegolezzi, monsignor
La Piana ha deciso d’intervenire con una nota ufficiale da
parte della diocesi. Nota che
pubblichiamo integralmente:
«In riferimento ad alcune
notizie riportate dagli organi
di stampa locali circa una presunta relazione tra un sacerdote della nostra diocesi ed
una signora, desidero comunicare che, nelle forme e nei tempi necessari, sto procedendo
alla verifica della reale situa-
«Nelle forme e nei
tempi necessari, sto
procedendo alla
verifica della reale
situazione occorsa»
Mons. La Piana. «Rispetto e
riservatezza siano garantiti»
zione occorsa, nel pieno rispetto della verità e della dignità delle persone coinvolte.
«Mi corre l’obbligo di invitare tutti a non cedere alle facili
seduzioni di una notizia presumibilmente scandalistica, cercando di astenersi da giudizi
sommari che sarebbero sicuramente irrispettosi della verità delle cose e della complessità dei fatti ed orientandosi al
rispetto ed alla riservatezza
che devono essere garantiti a
qualsiasi persona umana e che
in questa vicenda, a causa di
imprudenti sovraesposizioni
mediatiche, non sono state tutelate.
«Preghiamo, quindi, perché
il Signore riporti la pace nel
cuore di tutti, trasformi l'insana sete di giustizialismo in autentica carità cristiana e permetta una lettura dei fatti serena e libera da pregiudizi».3
Per 11 dei 18 giovani della tifoseria organizzata dell’Igea Virtus di Barcellona che non possono più assistere alle gare di
calcio per un periodo che varia
da 4 a 5 anni, si apre uno spiraglio.
Il Tar di Catania, su ricorso
degli avv. Gaetano Pino e Bernardo Campo, ha emesso una
ordinanza con la quale si ordina alla Questura di Messina e al
ministero dell’Interno che nel
procedimento si sono costituiti
con l’Avvocatura dello Stato,
di integrare entro i prossimi 30
giorni atti ritenuti importanti
per stabilire la legittimità dell’atto con il quale è stato imposto il Daspo che stabilisce che
gli ultras non potranno più assistere alle gare di calcio per un
periodo che varia da 4 a 5 anni.
La vicenda approdata al Tar
si riferisce ai fatti avvenuti il 10
novembre del 2013 quando i
tifosi igeani di ritorno da Viagrande avrebbero assaltato
nell’area di servizio un pullman di sostenitori della Tiger
di Brolo, costituito in prevalenza da famiglie con al seguito i
figli minorenni che hanno subito feroci aggressioni.
Adesso, dopo il ricorso presentato da 11 tifosi dell’Igea
(Antonino Sebastiano Crinò,
Andrea Foti, Antonio Messina,
Vittorio Presti, Santi Mariano
Recupero, Francesco Trapani,
Salvatore Fazio, Dario La Spada, Antonino Lanza, Giovanni
Biondo, Nunzio Elio Cucinotta) raggiunti dal divieto imposto dal Questore di Messina,
per gli stessi si apre uno spiraglio.
I ricorrenti attraverso i due
legali Pino e Campo lamentano che in ciascuno dei provvedimenti impugnati «non si faccia riferimento alcuno alle singole condotte di ognuno dei ricorrenti, ma si fa genericamente riferimento alle informazioni raccolte dai testi escussi ove
si parla genericamente del
gruppo dei tifosi igeani». Per i
giudice del Tar risulta «indispensabile l’acquisizione degli
atti che hanno portato al riconoscimento degli ultras e l’attribuzione al soggetto riconosciuto dei comportamenti contestati» dalla Questura. Così i
giudici hanno stabilito una
nuova udienza per il prossimo
28 maggio nel corso della quale saranno esaminati gli addebiti contestati analiticamente
ai singoli tifosi e, soprattutto,
gli atti che li provano.3(l.o.)
Scontri. Gli incidenti avvennero
il 10 novembre del 2013
Nuovi appalti
Furnari, bandite le gare
per le strade provinciali
Massimo Natoli
FURNARI
Aggiudicazione definitiva per i
lavori di manutenzione straordinaria dell’asilo nido comunale di contrada Marabella.
I lavori li effettuerà la
“El.Da. Costruzioni srl” di Pace
del Mela, che ha praticato il ribasso del 16,1122%. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’architetto, Antonino Rosano
e dal geometra, Angelo Liggeri; per questa struttura è stato
già accreditato il finanziamento di 432.845,90 euro da parte
dell’assessorato regionale della famiglia, politiche sociali e
lavoro, somma che sarà integrata con 40 mila euro del bilancio comunale.
Chiusa la gara d’appalto,
potrà finalmente iniziare il “recupero” dell’immobile, realizzato negli anni 80, che si era via
via deteriorato e poi fu chiuso;
adesso sarà recuperato e dota-
to di impianti energetici moderni. È invece ancora nella fase d’aggiudicazione provvisoria la gara di riqualificazione
dell’immobile del complesso
edilizio Siena di contrada Saiatine; si tratta di un appartamento di circa 50 mq confiscato alla mafia. I lavori sono stati
aggiudicati alla ditta “Ri.Co.
Srl” di Maniace, che ha praticato il ribasso del 38,2072%, sul
prezzo a base d’asta di
127.261,33 euro. L’immobile
sarà adibito a servizio medico.
Bandita infine la gara per le
strade provinciali di Furnari e
anche di Merì, Barcellona, Castroreale e Terme Vigliatore:
interventi di manutenzione
straordinaria e di messa in sicurezza. L’iter di realizzazione
dei lavori curato dallo staff della IV direzione “servizi tecnici
di viabilità 1° distretto”, diretto dall’ing. Celi, per un importo
di 57.265,00 euro. Aperture
delle offerte il 23 aprile.3
Convegno a Furnari
Responsabilità dei medici
esperti a confronto
FURNARI
Responsabilità del medico,
obbligo di assicurazione, carenza di leggi su temi delicati
e sempre attuali alla luce
dell’aumento di denunce nei
confronti degli operatori
della sanità: questi gli argomenti che saranno al centro
del dibattito domani in occasione del convegno promosso dall’Opegam (Osservatorio Permanente Eventi Giudiziari In Ambito Medico) a
Palazzo Marziani di Furnari.
L’evento, aperto a tutti gli
interessati con inizio alle ore
8.30, è patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Barcellona P.G. e intitolato
“Aspetti e problematiche assicurative nelle polizze di responsabilità civile in Sanità”.
Dopo i saluti del sindaco Mario Foti e dei rappresentanti
degli Ordini di Avvocati di
Barcellona P.G. e dell’Ordine
dei Medici di Messina e l’introduzione dei lavori da parte del giornalista Massimiliano Cavaleri, saranno diversi
gli esperti a confronto.3
34
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Nebrodi
.
Un fallimento la “due giorni” di S. Agata Militello
Fiera storica, è tempo di cambiare
Il Parco dei Nebrodi disposto a dare una mano nell’organizzazione
Mario Romeo
SANT’AGATA MILITELLO
Fiera storica di Sant’Agata Militello, è ora di cambiare! Vista la
scarsa presenza di capi di bestiame, ha ancora senso mantenere la rassegna così come è
stata allestita per tanti secoli?
Abbiamo rivolto le osservazioni al presidente dell’Ente Parco
dei Nebrodi Giuseppe Antoci.
«Qualche anno addietro, non
ricoprivo alcuna carica, ho portato le mie figlie alla fiera del
bestiame e sinceramente, vista
la scarsa presenza di animali
siamo rimasti delusi per cui mi
sono chiesto se valeva ancora la
pena mantenere così quel secolare evento. Da presidente del
Parco, a tal proposito, ho maturato un progetto e l’occasione
che mi viene fornita, mi dà la
possibilità di farne cenno per linee generali. Intanto la fiera
del bestiame, la commercalizzazione dei capi di bestiame avviene anche via internet, dovrebbe essere staccata dalle
edizioni di aprile e novembre,
sostituendola e attivando un
evento annuale di livello regionale dove le eccellenze degli
animali siciliani, parlo dell’asino ragusano, degli ovini della
razza modicana e nebroidea,
dei cavalli sanfratellani, confluiscono per un paio di giorni
in un luogo attrezzato dove avverrà la loro esposizione, promuovendo visite guidate da
parte delle scolaresche, presenza di operatori del settore,
dove allestire anche una fattoria didattica con animali da cortile, che sono quasi sconosciuti
a tanti bambini e come eventi
collaterali, quello di enogastronomia dei Nebrodi , convegni
di studio sulla zootecnia.
«In tal senso – conclude Antoci – mi attiverò cercando di
coinvolgere le associazioni al-
Il Ccn Gallego
presentò un progetto
di rivisitazione
ma non c’è stato
alcun seguito
406 le edizioni
l Sono 406 le edizioni fie-
ristiche tenute dal 1700 ad
oggi da quando il principe
Gaetano Galleco Ventimiglia concesse il “dritto di fare fera”, dal 16 al 23 novembre. Nel 1934 l’amministrazione comunale del tempo
bandì l’edizione primaverile
di aprile. Oggi ha assunto la
caratteristica di un mercatone . L’essenza delle fiera,
quella della compravendita
degli animali, che affluivano
sulla spiaggia, sancita da
una stretta di mano, è scomparsa.
Un grande mercato aperto. Un fallimento la fiera degli animali. Centinaia invece le persone che hanno visitato le bancarelle
San Fratello
Sequestrata strada realizzata
usando materiale da demolizione
In contrada Riana
Serviva alle imprese
per raggiungere i cantieri
Giuseppe Romeo
Operazione di controllo e repressione in tema di tutela ambientale messa in atto dagli uomini del commissariato di Polizia di Sant’Agata Militello. Scoperti e sequestrati a San Fratello
circa 12 mila metri cubi di materiale da demolizione stoccato illecitamente. Secondo i riscontri
delle indagini, coordinate dal
dirigente del commissariato
santagatese Daniele Manganaro, quel materiale è stato usato
abusivamente per la realizza-
zione di una strada, cui sono stati posti i sigilli, per l’accesso ai
cantieri per la messa in sicurezza del centro abitato dopo la frana del 2010.
La pista, localizzata nella zona di contrada Riana, era stata
realizzata dalle imprese che
hanno ricevuto gli appalti dal dipartimento di Protezione civile
per gli interventi di consolidamento, la realizzazione di trincee, paratie e pozzi, nelle aree
fortemente interessate dal dissesto idrogeologico. Per creare
quella strada d’accesso sarebbero però stati usati materiali di risulta, tra cui non si esclude la
presenza di elementi di ferro,
plastica o altri materiali non uti-
Sigilli. La strada sequestrata
dalla Polizia di S. Agata
Gioiosa Marea
Consolidamento della Sp 135
Al km. 6+300 circa
in contrada
San Leonardo
Roberta Fonti
GIOIOSA MAREA
È fissato per martedì 21 aprile lo svolgimento della gara
d’appalto per i lavori di consolidamento della strada
provinciale n. 135 “San Leonardo - S. Filippo Armo” nel
comune di Gioiosa Marea.
L’intervento, appaltato dalla
Provincia regionale di Messina, è finanziato dalla Protezione civile regionale nel-
l’ambito del programma di
interventi inseriti tra le opere
prioritarie dopo gli eventi calamitosi del febbraio 2010.
Il progetto prevede lavori
«di consolidamento del versante a protezione della sede
viaria e dei sottoservizi delle
civili abitazioni» all’altezza
del km 6+300 circa della
provinciale 135, nella contrada San Leonardo.
Il decreto di finanziamento della Protezione civile era
stato firmato il 15 gennaio
scorso. L’importo complessivo dell’intervento è di
480.000 euro, di cui 345.500
per i lavori e 134.500 per
somme a disposizione dell’amministrazione.
Mercoledì 22 aprile, invece, sempre alla Provincia, sarà espletata la gara d’appalto
per un altro intervento di
protezione civile, finanziato
con lo stesso decreto: la mes-
Mercoledì prossimo
va in appalto la gara
per lavori sulla Sp 157
S. Salvatore di Fitalia
“Tortoriciana”
lizzabili per tale tipo di lavoro,
provenienti da lavori precedenti di demolizione, rifiuti classificati come speciali.
La Polizia santagatese ha
quindi proceduto al sequestro di
circa 400 metri di strada e del
materiale presente, ipotizzando
il reato di illecito smaltimento di
rifiuti speciali, anche se allo stato attuale non figurano persone
iscritte sul registro degli indagati. È stata comunque data possibilità alle imprese di accedere ai
cantieri per la prosecuzione dei
lavori di messa in sicurezza del
territorio di San Fratello.
Nell’ambito della stesso operazione, gli agenti hanno localizzato un’area, in uso alla protezione civile, destinato allo
stoccaggio dei materiali di risulta che veniva però usata abusivamente da ignoti per il deposito di altri rifiuti. Le indagini sono comunque tutt’ora in corso
per individuare eventuali responsabili.3
sa in sicurezza e il consolidamento della sede stradale
sulla strada provinciale “San
Salvatore di Fitalia – bivio
S.p. 157 Tortoriciana” al km.
2+900 (curva in località
Scrisera) nel Comune di San
Salvatore di Fitalia. La somma per la realizzazione dell’intervento è di 1.260.000
euro. Anche questo intervento rientra tra quelli finanziati
a seguito degli smottamenti
verificatisi sui Nebrodi tra
l’11 e il 17 febbraio 2010.
Lo staff della IV direzione
“Servizi tecnici di viabilità”
diretto dall’ing. GiuseppeCeli in questi giorni sta delineando tutta una serie di interventi per migliorare la viabilità sulle strade provinciali.3
levatori della zona con l’obiettivo che si possa da un canto dare
una spinta ad uno settore, quello della zootecnia e di calendarizzare la manifestazione non
più in coincidenza con le edizioni della fiera di novembre o
di aprile».
La “due giorni fieristica” è
caratterizzata anche da altri
settori commerciali dove oltre
300 ambulanti espongono
mercanzie di svariati settori
mercelogici. Il primo giorno ha
fatto registrare la presenza di
migliaia di visitatori che hanno
portato una boccata d’ossigeno
alle casse degli ambulanti. Ma
anche quest’ altra parte di fiera
- è diventato un mercatone - andrebbe rivisitato ed adeguato
ai tempi.
«Visto che di storico non ha
piu niente, perchè non eliminarla del tutto? Tanto porta solo traffico, confusione, sporcizia e soprattutto toglie lavoro a
tutti i negozi» è il commento di
un commerciante del luogo.
L’esigenza di rivisitare l’organizzazione delle sessioni fieristiche di aprile e novembre, è
avvertita da tanti anni e nel novembre del 2013 il Centro commerciale naturale Gallego, presieduto da Massimo Morello,
presentò all’attuale amministrazione comunale, un progetto di rivisitazione dell’evento
fieristico denominato “Gallego
Village”.
«L’evento Fiera, secondo i
commercianti locali, deve anche rappresentare le tante attività commerciali ed artigiane
della nostra cittadina, che in
tutti questi anni sono cresciute
e specializzate in modo esponenziale». Le idee ci sono, i progetti anche, ma hanno bisogno
delle “gambe” per camminare.3
Capo d’Orlando
Cossu va
ai domiciliari
Ciminata
in carcere
CAPO D’ORLANDO
Ivan Ciminata, il giovane
ventinovenne arrestato dai
carabinieri di Villagrazia di
Palermo resta in carcere
mentre l’altro giovane ammanettato insieme a lui,
Massimiliano Cossu di 32
anni, va ai domiciliari. Lo ha
deciso durante la seduta di
convalida il giudice del tribunale di Palermo. L’accusa
per i due orlandini è detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale.
Ciminata e Cossu, difesi
dall’avvocato Giacomo Portale, erano stati fermati da
una pattuglia dei carabninieri mentre a bordo di una
Audi 4 percorrevano le strade della periferia palermitana. All’alt imposto dai militari dell’arma, non si sino
fermati ma avrebbero accelerato dandosi alla fuga ed
investendo uno dei due militari che ha riportato lievi ferite. La loro corsa è però durata poco poiché sono stati
successivamente intercettati e fermati da un’altra pattuglia di carabinieri giunta
in soccorso dei colleghi. Lo
stop allo svincolo autostradale di Villabate dove i due
hanno tentato di disfarsi di
due panetti di hashish, del
peso complessivo di 200
grammi che poi però sono
stati recuperati.3(f.p.)
Chiusa al traffico. La bretella di contrada Casale
Un guaio per Montalbano Elicona
Il Borgo dei borghi
ha una pessima viabilità
Il paese preso d’assalto
da tanti visitatori
dopo il successo in Tv
Nino Todaro
MONTALBANO ELICONA
Dopo l’incoronazione di Montalbano Elicona “Borgo dei
borghi d’Italia 2015”, il paese
è stato letteralmente preso
d’assalto dai turisti nel fine
settimana. Ma da tutte le parti, vi è la consapevolezza che
senza le necessarie infrastrutture, in particolare la strada di
collegamento per raggiungere il borgo, né Montalbano né
la Sicilia potrà mai decollare
dal punto di vista turistico.
Una battaglia che ha sposato
l’avv. Carmelo Mobilia, uno
degli artefici della vittoria di
Montalbano al concorso nazionale.
Mobilia per settimane ha
girato tute le scuole di Milazzo e Barcellona, i negozi, il palazzetto dello sport, i tribunali di Patti, Barcellona e Messina, le chiese, i cinema, persino l’ospedale psichiatrico giudiziario, per promuovere la
causa di Montalbano.
Allo stato risulta davvero
pessima la viabilità per Montalbano. Infatti, la strada di
collegamento che da Patti,
passando attraverso Braidi,
raggiunge Montalbano, è franata in più punti e necessita di
un immediato intervento.
Mentre da circa 15 anni, ormai, la bretella di contrada
Casale, che consentirebbe di
raggiungere da Falcone il
centro di Montalbano risparmiando non solo parecchi chi-
lometri e curve ma anche del
tempo, è chiusa a causa di un
contenzioso con la ditta che
ha effettuato i lavori.
Grazie anche all’interessamento dell’avv. Mobilia, consigliere comunale di Montalbano, è stata presentata un’istanza al giudice del Tribunale di Barcellona, per poter effettuare dei lavori che non incidano sulle strutture, ma che
consentano di rendere immediatamente percorribile il
tratto di strada, in attesa della
definizione del contenzioso.
«Il giudice – ha dichiarato
Mobilia – ha ritenuto che nulla osti all’effettuazione di la-
Da Patti e da Falcone
è un’impresa
raggiungere il paese
Contrada Casale:
una schiarita?
vori di pavimentazione, raccolta delle acque e predisposizione della segnaletica. I lavori, tra l’altro, consentirebbero
di evitare i pericoli anche per i
pullman che, a causa della
chiusura della bretella, sono
costretti a percorrere la curva
cosiddetta del “Magaro”, che
presenta parecchie insidie.
C’è già l’impegno da parte della Protezione civile e del commissario straordinario della
provincia – ha concluso Mobilia – ad effettuare questi lavori che consentirebbero di raggiungere lo splendido borgo
di Montalbano con più facilità
e con più sicurezza».3
Capo d’Orlando
Presentata una “App”
sul fenomeno mafioso
Una enciclopedia
geografica sulla
criminalità organizzata
CAPO D’ORLANDO
È stato il consigliere comunale
Alessio Micale a presentarenella sala “Tano Cuva”della Biblioteca comunale di Capo
d’Orlando, il progetto MafiaMaps. Si tratta di una applicazione per smartphone e tablet
che permette a chiunque la ricerca e la visualizzazione di
carte geografiche sul fenomeno mafioso in tutta Italia.
«Nata dall’evoluzione di un
progetto di WikiMafia – Libera
Enciclopedia sulle Mafie, e
grazie alla completa integrazione con quest’ultima, sarà
qualcosa di più di una semplice
raccolta di mappe: sarà la prima enciclopedia geografica sul
fenomeno mafioso», dice Alessio Micale che aggiunge: «Il cittadino potrà avere sempre a
portata di mano il più grande
database sulla criminalità organizzata e avrà accesso a tutte
le informazioni rilevanti sul fenomeno mafioso di tutta Italia,
ma sarà in grado di fare ricerche avanzate in maniera semplice e veloce in qualsiasi luogo
d’Italia si trovi su qualsiasi
aspetto di suo interesse. Uno
strumento per diffondere conoscenza, ma anche per coltivare memoria: di quello che è
stato il fenomeno e di chi lo ha
combattuto, pagando anche
con la vita. È intervenuto alla
presentazione Marco Fortunato, ricercatore per l’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio
Calabria.3(f.p.)
Fortunato e Micale
35
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Nebrodi
.
Capo d’Orlando è il comune capofila
Acquedolci
Via libera all’appalto da 30 milioni
per l’affidamento dei servizi dell’Aro
Demolizione
del Fondaco,
interrogazione
riapre
la querelle
Sarà espletato dall’Urega di Messina che ha modificato alcuni passaggi
Franco Perdichizzi
CAPO D’ORLANDO
Il Comune di Capo d’Orlando,
quale Ente capofila dell’Aro
Nebrodi, approva il bando di
gara per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei
rifiuti solidi urbani, rimodulato in base alle indicazioni dell’Urega e dà il via all’appalto
che sarà espletato dall’Ufficio
regionale per l’espletamento
delle gare ed appalti lavori
pubblici, sezione di Messina.
Si tratta di un appalto che ammonta a poco più di trenta milioni di euro poiché avrà la durata di sette anni e quindi per
una spesa annua di circa
4.285.000 euro.
L’Area di raccolta ottimale
(Aro) dei Nebrodi è costituita
dai Comuni di Caprileone, Ficarra, San Salvatore di Fitalia,
Torrenova e Capo d’Orlando e
la spesa pro-capite per Comune è stata così determinata:
Capo d’Orlando 19.053.997
euro; Caprileone 4.371.217
euro; Ficarra 1.368.583 euro;
Torrenova 3.538.185 euro e
San Salvatore di Fitalia
1.700.462 euro. A questa somma bisognerà aggiungere l’Iva
e le spese della gara d’appalto
che durante l’espletamento saranno sostenute dal Comune
capofila, Capo d’Orlando. Le
spese pro-capite per Comune
sono quelle, come si legge nella delibera di Giunta di espletamento della gara d’appalto,
approvate a suo tempo nei piani finanziari consuntivi dei singoli comuni facenti parte dell’Arto. Per Capo d’Orlando la
spesa annua sarà di 2.721.857
euro; per Caprileone 624.459
euro; Ficarra 195.511 euro;
Torrenova 505.455 euro, San
Salvatore di Fitalia 242.923
euro.
Secondo le previsioni di Palazzo Europa la gara potrebbe
essere espletata anche prima
dell’estate per avere in autunno il gestore che garantirà per
sette anni il servizio evitando
così di ricorrere alle ordinanze
sindacali temporanee. Ma non
solo, perché è convinzione di
Fanno anche parte
del progetto
S. Salvatore di Fitalia
Caprileone, Ficarra e
Torrenova
tutti e cinque i sindaci dell’Aro
che la gara d’appalto, con una
validità di sette anni, potrà dare notevoli risparmi alla spesa.
Intanto l’attenzione del Comune paladino, che darà però
risvolti positivi a tutti i comuni
dell’Aro, è rivolta verso la realizzazione di un impianto consortile di compostaggio sul
proprio territorio. Già nel
2012 il Commissario delegato
per l’emergenza rifiuti in Sicilia aveva pubblicato il bando di
gara europeo per la sua costruzione. Sei milioni e mezzo di
euro il finanziamento che già
l’anno successivo, nel 2013,
sembrava essere a buon fine.
Invece poi il blocco totale e di
quel progetto non è rimasto
nulla se non la volontà attuale
del Comune di Capo d’Orlando
di rivitalizzarlo.3
Le novità dopo l’estate. Il servizio nei cinque comuni dell’Aro Nebrodi dovrebbe prendere il via il prossimo autunno
La principale via di Patti Marina
Bloccati i lavori sul lungomare
La Soprintendenza non dà l’ok
Andrebbe sistemato
anche un tratto
della pineta
Gabriele Villa
PATTI
Era il 2011 quando il consiglio
comunale di Patti, su proposta
del consigliere Peppino Bisagni, approvò un emendamento
per stanziare la somma di
100mila euro per la riqualificazione del lungomare Filippo
Zuccarello. L’amministrazione
comunale, sul momento contraria alla proposta, poi fece
propria l’indicazione uscita dal
civico consesso, forse per non
perderne la paternità, annun-
ciando l’intenzione di integrare la somma prevista e far redigere un progetto più ampio per
cambiare il volto della principale via di Marina di Patti.
Superando l’idea del consigliere Bisagni che puntava a riqualificare quelli che in tanti
vorrebbero far diventare il salotto buono della città, ha ipotizzato un intervento di sistemazione del tratto di pineta
compreso tra la via Puccini e la
via Boito. A distanza di quasi
quattro anni ancora il progetto
non ha visto la luce. Alcune settimane fa la Sovrintendenza ai
Beni culturali di Messina non
ha concesso il proprio placet in
merito ad alcune scelte che sa-
rebbero state adottate in fase
progettuale.
Nello specifico l’Ente di viale
Boccetta avrebbe contestato la
scelta della pavimentazione ritenuta non compatibile con il
paesaggio marino. A seguito di
ciò, prima di poter appaltare
l’intervento e dare il via ai lavori, sembra che debbano essere
apportate delle modifiche al
Non sono piaciute
alcune scelte relative
alla pavimentazione
Tutto rinviato
a dopo l’estate
Patti
La Giunta approva il progetto esecutivo
per interventi alla scuola elementare Milici
La spesa prevista
è di 99.500 euro
(da un bando Miur?)
Giuseppe Giarrizzo
PATTI
Ancora un importante passo del
Comune di Patti sul fronte dell’edilizia scolastica. Proprio ieri
la giunta municipale ha approvato il progetto esecutivo, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, riguardante la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione della scuola elemen-
tare ”G. Milici” di corso Matteotti. Il costo totale per la messa in opera degli interventi ammonta a 99.500euro. Secondo
le intenzioni dell’ente di Palazzo dell’Aquila, le risorse necessarie potrebbero essere intercettate attraverso la partecipazione a un bando del Miur che
contempla proprio la messa in
sicurezza, la manutenzione, il
miglioramento o l’adeguamento sismico, l’efficientamento
energetico e la riqualificazione
degli ambienti scolastici.
Il Comune parteciperà dun-
que all’avviso pubblico per la
definizione del Piano regionale
di edilizia scolastica, impegnandosi a compartecipare alla
spesa per il 12%, con un importo di 10.660,71 euro su una richiesta di finanziamento che
ammonta a 88.839,29 euro. Gli
interventi contemplati dal progetto prevedono il ripristino
delle condizioni di agibilità; la
realizzazione di una nuova aula
ricavata dalla demolizione della cucina; il rifacimento della
pavimentazione dell’area di
corte della scuola, utilizzata per
progetto. A tal fine, nello scorso mese di marzo, l’assessore
Enzo Orifici si è recato a Messina per affrontare la questione.
Con molta probabilità, vista
l’imminenza della bella stagione, i lavori di riqualificazione
del lungomare Filippo Zuccarello, non vedranno la luce nel
breve periodo. Subito dopo l’estate l’iter potrebbe, invece, incanalarsi sui giusti binari e,
magari, portare entro la fine
del mandato del sindaco Mauro Aquino e prima delle elezioni amministrative del 2016, alla sua realizzazione.
Dall’attuale progetto, che
prevede la riqualificazione di
un piccolo tratto del lungomare, ovvero solo quello compreso tra le vie Puccini e Boito, rimangono fuori dagli interventi
previsti la piazzetta Giuseppe
Garibaldi e tutta la restante
parte della via Zuccarello che,
invece, meriterebbero adeguata attenzione. 3
lo svolgimento dell’attività ludica e per manifestazioni scolastiche; l’impermeabilizzazione
della copertura; la messa in sicurezza delle vie di accesso dell’edificio; la realizzazione di
opere di difesa e antintrusione;
la modifica parziale della distribuzione interna.
«La redazione del progetto di
ristrutturazione dell’istituto
“Milici” e la partecipazione all’avviso pubblico del Miur derivano dalla consapevolezza della priorità che la salvaguardia
del patrimonio scolastico cittadino rappresenta per l’amministrazione comunale. In tema di
edilizia scolastica abbiamo già
svolto un grande lavoro e continueremo su questa scia», ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Nicola Molica.3
Giuseppe Romeo
Una interrogazione all’Assemblea regionale presentata dalla deputata dei Cinque stelle Valentina Zafarana torna ad agitare le acque
attorno alla vecchia vicenda del Fondaco dell’antica
borgata di Marina Vecchia a
Acquedolci.
«Assistiamo
per l’ennesima volta ad una
mancata tutela e salvaguardia ambientale, urbanistica
ed architettonica. Il Governo regionale ora evidenzi le
responsabilità degli uffici
preposti, con particolare attenzione alle dinamiche
che hanno consentito la demolizione dell’antico fabbricato», scrive la deputata
grillina riferendosi alla demolizione del fondaco sito
nell’antica zona del Castello Cupane. Secondo alcuni,
infatti, si trattava di un manufatto di enorme valenza
storica, raffigurato nelle vedute della Marina di Acquedolci sin dal sedicesimo secolo.
La vicenda risale al 2011
quando la ditta Giambò ottenne il via libera per la demolizione dei fabbricati esistenti e la costruzione di un
palazzo per civile abitazione. Nell’interrogazione della Zafarana si denunciano
presunte anomalie nell’iter
autorizzativo, viziato, secondo la stessa deputata, da
sospette «inversioni di marcia» della Soprintendenza
di Messina nell’applicazione dei vincoli. «Non risultano agli atti – si legge nell’interrogazione all’Ars – le preventive autorizzazioni della
Soprintendenza ai Beni culturali di Messina per le opere di palificazione in cemento armato eseguite a ridosso e in adiacenza del Castello Cupane e la deliberazione del consiglio comunale in merito alla variante urbanistica per via Castello».
La parlamentare regionale getta infine ombre sulla presunta incompatibilità
istituzionale del titolare
della prima concessione
edilizia Antonino Giambò,
che in quel periodo era assessore e vice sindaco. Accuse prontamente respinte
al mittente dal sindaco Ciro
Gallo. «Non esiste alcuna
certezza circa l’esatta collocazione storica del vecchio
rudere – afferma Gallo – anzi quello demolito non risulta essere il fondaco raffigurato dalle antiche mappe
ma solo un fabbricato successivo ove si svolgevano
varie attività. Inoltre – conclude il sindaco di Acquedolci – su quel fabbricato
non esisteva alcun vincolo
da parte della Soprintendenza ai Beni culturali né di
altro ente».3
Pericolosi. I dissuasori a scomparsa sul Corso del paese
S. Stefano di Camastra
Polemica in Consiglio
sui dissuasori
C’è anche una diffida
Posizionati di notte
per impedire l’accesso
sul Corso principale
Rosario Raffaele
S. STEFANO DI CAMASTRA
I cosiddetti “dissuasori a
scomparsa“, presenti in pochissimi paesi della Sicilia, costituiti da un cilindro di acciaio del diametro di 30 cm
per 70 di altezza che, a comando programmato, emergono dal centro del piano
stradale per impedire in talune ore del giorno e della notte
l’accesso delle vetture al corso
Vittorio Emanuele per rendere l’arteria pedonale, si sono
rivelati veri e propri distruttori di autoveicoli, anche se costituiscono una manna per le
attività di meccanici e lattonieri per i quali la crisi è un
lontano ricordo.
La “strage” di auto, negli ultimi mesi anche con seri danni
a persone, ha sollevato la disapprovazione della gente e
dei quattro consiglieri del cartello di minoranza “Vivere
Santo Stefano” Nino Ferrigno, Rita Torcivia, Pino Esposito e Antonino Patti, che dopo varie proteste e interrogazioni hanno fatto approdare
l’argomento in Consiglio comunale, dove la discussione si
è imperniata sulla conformità
degli impianti al decreto ministeriale di omologazione
dei dissuasori. Da una parte il
sindaco Francesco Re ha sostenuto che l’apparato risulta
a norma, come da parere
espresso dal capo area di vigilanza allegato al carteggio,
dall’altra la minoranza capeggiata da Nino Ferrigno, nel rilevare l’inosservanza delle
norme che regolano gli impianti di dissuasione, ha proposto la disattivazione cautelare dei dispositivi, dal momento che proprio dalla documentazione ministeriale fornita dal comando dei Vigili urbani si evince la mancanza di
alcune fondamentali prescrizioni come l’installazione di
semafori e di rivelatori di
transito, dispositivi pienamente compensati, secondo il
primo cittadino, dalla presenza in loco degli agenti di Polizia urbana.
Ferrigno ha comunque diffidato l’Amministrazione dal
mantenere in esercizio i dissuasori fino alla certezza che
questi siano a norma, per non
far ricadere i danni sulla comunità. Il disaccordo tra le
parti ha portato il civico consesso a votare una mozione,
che impegna l’Amministrazione a porre in essere con la
massima urgenza tutti gli interventi necessari a che gli impianti possano pienamente
osservare il decreto ministeriale di omologazione. La relazione in merito dovrà essere
presentata nella prossima seduta consiliare.
Intanto, tra una discussione e l’altra, rimane il pericolo
per la circolazione con un
sempre maggiore onere per le
casse comunali, stando al cre-
Fino a oggi
hanno provocato
ingenti danni
alle autovetture
Si attende un parere
scente numero di richieste di
risarcimento (alcune già riconosciute) e alla certezza manifestata da qualche professionista competente in materia giuridica. C’è da dire che la
scelta di questi modernissimi
dissuasori, non solo ha comportato una spesa non indifferente per l’impianto, ma continua ad incidere per la manutenzione che richiedono inducendo anche la Polizia urbana
a vigilare sul funzionamento
dei pistoni che, quando non
fuoriescono, vengono suppliti dagli antiquati ma sempre
efficienti dischi di divieto
montati su apposito carrello
manovrato, come in passato,
dagli stessi agenti.3
Montalbano Elicona
Pascolo abusivo, animali
sequestrati dalla Forestale
MONTALBANO ELICONA
La zona. L’antica borgata
di Marina Vecchia
Il distaccamento di Patti del
Corpo forestale, al comando
del commissario Fabio Capizzi, in collaborazione con i veterinari dell’Asp, ha eseguito il
sequestro di 9 capi di bestiame
che pascolavano abusivamente nel territorio di Montalbano
Elicona, intenti a danneggiare
le coltivazioni di un’azienda
agricola. Gli animali erano privi di contrassegni identificativi
auricolari e del bolo intestinale
e, di conseguenza, non erano
stati sottoposti alla profilassi
sanitaria prevista dal regolamento di Polizia veterinaria.
Verificato ciò, si è immediatamente proceduto al sequestro
e gli animali sono stati inviati al
mattatoio di Barcellona Pozzo
di Gotto per l’abbattimento.
Il sequestro si è reso possibile grazie alle norme più restrittive in materia, rispetto al passato, e al giro di vite che le forze
di polizia presenti sul territorio
hanno messo in atto per contrastare il fenomeno del pascolo abusivo.3(n.t.)
36
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
.
Il “pensierino” del giorno
L’angoscia vera è fatta di noia.
Cesare Pavese
Meteo
Le previsioni
Luna e Sole
Oggi in Italia
Belgrado
Stoccolma
Minsk
Londra
Berlino
Varsavia
Kiev
Parigi
Vienna
Berna
Belgrado
Lisbona
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MIN
MAX
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5
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6
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Bucarest
6
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Copenhagen
7
13
Dublino
6
10
Helsinki
0
8
1
10
Lisbona
10
17
Londra
8
21
Madrid
8
18
Minsk
2
9
Oslo
5
10
Parigi
10
24
Praga
7
21
Stoccolma
2
12
Varsavia
8
13
Grandine
Potenza
Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Bolzano
Cagliari
Campobasso
Catania
Cuneo
Firenze
Genova
Imperia
L'Aquila
Messina
Milano
Mondovi'
Napoli
Palermo
Perugia
Pescara
Pisa
Reggio Calabria
Roma Ciampino
Roma Fiumicino
Torino
Trieste
Venezia
Verona
Nebbia
Forza 1-3
Superenalotto
Domani in Italia
Numero
Jolly
Bolzano
Trento
Aosta
Milano
Trieste
Venezia
Torino
Genova
Firenze
Ancona
Perugia
Roma
Bari
Campobasso
Napoli
Forza 4-6
Forza 7-9
Calmo
Poco Mosso
Mosso
Molto mosso
Aeroporti
Transiti ottimi capeggiati dalla Luna in Pesci, che dà una bella
pennellata rosa al quadro della vita. Eventi prodigiosi ai
quali non pensavate. Mercurio da
oggi in orbita favorevole al segno
porta nuovi amici, nuovi collaboratori, nuove fiamme.
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
AEROPORTO DI CROTONE
23/7-23/8
24/8-22/9
23/9-22/10
23/10-22/11
Cercate di condividere
con gli altri le vostre
emozioni: non è buono
né sano chiudersi in difesa. Sarete attratti da una persona misteriosa. Sentirete il desiderio di fermarvi a riflettere, per
dare una svolta ad alcune situazioni insoddisfacenti.
Affossata da Saturno, la
Luna in Pesci vi mette
alle strette, specie sul
fronte del rapporto a
due. Emozioni compresse, blocchi emotivi. Non è il caso di
lasciarsi prendere la mano da
dubbi o incertezze e di agire avventatamente: aspettate che passi.
Nel lavoro un nuovo
progetto stenta a decollare? Se a vostro avviso è valido, riguardatelo nei dettagli e riproponetelo
con più convinzione. L’atmosfera
serena vi aiuta a fare tesoro delle
gioie semplici e a non rincorrere
sogni più grandi di voi.
La Luna in Pesci incontra Plutone preannunciando una rivincita nel
lavoro. Potete togliervi
qualche soddisfazione, ma occhio
a non farvi dei nemici. Il buonumore è alle stelle e non a caso
tutto procede senza intoppi. Viaggi, arte, sogni condivisi.
www.aeroporto.kr.it
Aeroporto Pitagora di Sant’Anna. Anche Crotone vola low-cost. Le migliori
offerte low-cost Ryanair da e per Crotone.
SS106, 88841 Isola di Capo Rizzuto
(Kr) 0962794388
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
23/11-21/12
22/12-20/1
21/1-19/2
20/2-20/3
Il barcamenarsi con la
vita pratica, specie se
gli astri fanno di tutto
per complicarvela, non
è mai troppo facile per voi, ma
oggi vi tocca: coraggio! Afflitta da
Saturno la Luna penalizza la famiglia. Impegni di lavoro mandano in fumo i programmi.
Beneficiando del sestile
della Luna in Pesci, Plutone movimenta piacevolmente la vostra giornata. Amici, viaggi, svaghi e incontri d’amore fortunati. Notizie
emozionanti, telefonate e sms
graditissimi, ricomparsa a sorpresa di un’ex fiamma.
Potrete incappare in
qualche contrattempo o
essere costretti ad affrontare un problema
spinoso: per assicurarvi una buona riuscita, impegnatevi. È un
ottimo momento per inaugurare
una fase costruttiva e soddisfacente della vita professionale.
Aspetti conflittuali accolgono la Luna. Per la
vita affettiva qualche
problema, ma in compenso lavoro e finanze registrano
una bella sorpresa. Tensioni e contrasti in coppia, curabili solo ed
esclusivamente con un amore
grande, generoso e disinteressato.
Franco Cicero, Lucio D’Amico,
Paolo Cannizzaro, Paolo Cuomo
VICECAPOREDATTORI
www.gazzettadelsud.it
Direzione Redazione
Amministrazione
Via Uberto Bonino, 15/C
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307,86
18,71
A
A
A
A
1.871,00
100,00
10,00
5,00
Numeri vincenti (Numero Oro 27)
Trasporti
Fate leva sulla ragionevolezza, per mettervi
al riparo dal maremoto
emotivo scatenato dalla
Luna in Pesci, che distorce i contorni della realtà. Sbalzi di umore, imprevisti, ostacoli che alla
luce del vostro disfattismo vi appaiono insormontabili.
DIRETTORE RESPONSABILE
6.578.263,50
A
A
A
Agitato
Un sestile collega l’energia generosa della
Luna in Pesci con quella
volitiva di Marte. Dandovi da fare per gli altri agirete
per il meglio. Cogliete al volo
un’opportunità unica e irripetibile. Osate di più: come si sa, la
fortuna aiuta gli audaci.
VICEPRESIDENTE
A
Neve
Dopo un periodo dinamico e progettuale, le
iniziative professionali
acquistano solidità e
concretezza. Oggi siete in fase di
transizione. Traguardi tangibili in
vista, ma fate attenzione a non
farvi superare dagli avversari nel
rush finale.
Alessandro Notarstefano
“5”
“4”
“tre”:
“due”:
“uno”:
“zero”:
1.283.933,61
1 - 5 - 6 - 8 - 10 - 13 - 20 - 22 - 27 - 32
44 - 46 - 47 - 50 - 51 - 52 - 55 - 74 - 86 - 90
22/6-22/7
Enrico Benaglio
Nessun
Nessun
Agli 88
Ai 1.485
Ai 10.125
Ai 23.263
10 e Lotto
Cancro
PRESIDENTE
Numero
Superstar
“5+1”
“cinque”:
“quattro”:
“tre”:
A
Catanzaro
Palermo
21/5-21/6
DIRETTORE EDITORIALE
AMMINISTRATORE DELEGATO
50
38
13
6
86
37
30
89
54
26
54
Cagliari
Gemelli
Giovanni Morgante
52
l
Potenza
21/4-20/5
Lino Morgante
Montepremi di concorso:
“sei”
44
l
L‘Aquila
Toro
Fondata nel 1952
da UBERTO BONINO
46
58
23
57
84
86
71
40
36
39
59
Combinazione vincente
Nessun
Jackpot:
Nessun
Ai 5
Ai 631
Ai 20.667
Bologna
21/3-20/4
Società Editrice Sud
52
50
10
20
46
27
51
24
66
9
4
36 l
45 l
56 l
79 l
81 l
90
l
Ariete
QUOTIDIANO INDIPENDENTE
47
5
20
44
74
8
86
55
32
20
55
Catanzaro
Oroscopo di BARBANERA l’astronomo e filosofo di Foligno
S.E.S. s.p.a.
27
13
50
51
90
13
22
6
1
74
24
Cagliari
Palermo
9
Temporale
Bari
Campobasso
Berna
Rovesci
Roma
Napoli
Venti
Sereno
L’Aquila
16:03
Cielo
Atene
Ancona
tramonta
04:24
Berlino
Kiev
Firenze
Perugia
Temperature estere
Dublino
Bologna
Mare
Nord: avvio discreto ma con tendenza
a graduale peggioramento del tempo
sui rilievi con qualche fenomeno in
estensione anche alle vicine pianure.
Temperature in lieve calo, massime tra
18 e 23.
Centro: spiccata variabilità lungo la
dorsale con occasione per locali piovaschi; meglio altrove con maggiori
schiarite. Temperature in lieve diminuzione, massime tra 17 e 22. Al
Sud: bel tempo prevalente con ampi
spazi soleggiati; qualche annuvolamento in più lungo la dorsale. Temperature
in aumento, massime tra 20 e 25.
Atene
Trieste
Venezia
Torino
LA LUNA
Domani
Helsinki
19:49
ORE DI LUCE
Milano
Genova
Nord: discreto ma con nubi in parziale aumento a partire da ovest, foriere di piovaschi entro sera sulle Alpi
settentrionali; asciutto altrove. Temperature stazionarie, massime tra 24
e 19.
Centro: bel tempo con ampie schiarite; peggiora entro la fine del giorno
sull'alta Toscana con piovaschi. Temperature stabili, massime tra 20 e 24.
Sud: bel tempo su tutte le regioni con
sole prevalente, salvo locali annuvolamenti diurni lungo l’Appennino ma
senza fenomeni. Temperature in lieve
aumento, massime tra 18 e 23.
Oslo
06:32
Trento
Aosta
13:17
Oggi
Oggi in Europa
tramonta
Estrazione di martedì 14 aprile 2015
BARI
CAGLIARI
FIRENZE
GENOVA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
ROMA
TORINO
VENEZIA
NAZIONALE
Bolzano
sorge
S. Annibale
SS. Anastasia e Basilissa m.ri
S. Paterno di Avranches vesc.
Lotto
IL SOLE
Bel tempo sulle regioni del Sud
Temperature in lieve aumento
La chiesa ricorda
CALABRIA
Catanzaro: Largo Serravalle, 9
Tel. 0961/723010 - Fax
0961/723012.
Cosenza: Via Molinella 8 (ang.
P.zza Kennedy)
Tel. 0984/792882-792889-795204
Fax 0984/795672.
Crotone: Piazza Resistenza, 17
Tel. 0962/29786 - Fax
0962/29791.
Lamezia: C.so Nicotera, 215
Tel/Fax 0968/448193.
Reggio Calabria: Via Diana 3
Tel. 0965/897161-897162
Fax 0965/897223.
Vibo Valentia: M.T. Cicerone 15
Tel. 0963/44034 - Fax
0963/44192.
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AEROPORTO DI CATANIA
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Aeroporto internazionale Fontanarossa gestito dalla Sac S.p.A., include informazioni sui servizi, gli orari dei voli
e la nuova aerostazione.
Via Fontanarossa, 95121 Catania
0907239111
Pullman
VILLA S. GIOVANNI - REGGIO AEROPORTO: 9.50, 11.45, 17.50 (venerdì).
REGGIO AEROPORTO - villa s. giovanni: 10.50, 12.40, 18.50 (venerdì), 23.10.
MILAZZO PORTO - CATANIA AEROPORTO: 8.30 (fino al 30 sett.).
CATANIA AEROPORTO - milazzo porto: 16.00.
MESSINA (P.za Repubblica) - PALERMO (via p. balsamo): (da lun. a ven.)
5.00, 9.00, 12.00, 14.00, 18.00;
(sab.) 9.00, 14.00, 18.00; (dom. e
fest.) 9.00, 14.00, 18.00.
PALERMO (via p. balsamo) - MESSINA (P.za Repubblica): (da lun. a
ven.) 5.00, 9.00, 14.00, 16.00,
18.00; (sab.) 9.00, 14.00, 18.00;
(dom. e fest.) 9.00, 16.00, 18.00.
AEROPORTO DI LAMEZIA T.
Lamezia Airport/Sacal S.p.A.
www.lameziaairport.it
L’aeroporto di Lamezia Terme diventa
“aeroporto facilitato”.
Via Aeroporto 88046 Lamezia Terme
(cz) 09684141
AEROPORTO DI REGGIO C.
Aeroporto dello Stretto di Reggio C.
www.aeroportodellostretto.it
Sito ufficiale dell’Aeroporto dello
Stretto, gestito dalla SoGas SpA, con
informazioni sui voli in tempo reale,
orari arrivi e partenze, collegamenti.
Via Ravagnese 11, 89131 Reggio Calabria 0965640517
Marsala - P.zza Piemonte e L. 34
0923/712952
Agrigento - P.zza V. Emanuele 33
0922/595400
Reggio C. - Via Diana 3 0965/24478
Catanzaro - P.zza Serravalle 9
0961/724090
Cosenza - Via Monte Santo 39
0984/72527
TARIFFE 2014 a modulo (mm.
42,7x28,12 mm.): Commerciale: colore
700,00 euro. Finestrella di 1. pagina (mm.
88,91x84,36): colore 5.670,00 euro.
Manchettes di prima pagina (mm.
42,7x24,0), la coppia: colore 1.400,00 euro. Pagina intera (mm. 320x450) colore
78.400,00 euro; Ultima pagina: (mm.
320x450) colore 84.000,00 euro. Ricerca
di personale (modulo) 355,00 euro. Legale-finanziaria (modulo) 560,00 euro.
EDIZIONI PROVINCIALI
Edizioni di Cosenza, Catanzaro-Vibo-Crotone-Lamezia Commerciale
(modulo) 132,00 euro; Ricerca di personale (modulo) 50,00 euro.
Edizione di Reggio Calabria Commerciale (modulo) 180,00 euro; Ricerca di personale (modulo) 100,00 euro.
Metromare
Da MESSINA per Reggio: 6.50,
8.40, 10.40, 12.10, 15.40, 19.00.
Da REGGIO per Messina: 7.30, 9.20,
11.20, 12.50, 16.20, 19.40.
Traghetti Fs
Da VILLA SAN GIOVANNI per MESSINA: 1.35, 2.35, 4.15, 5.15, 6.55,
7.55, 9.35, 10.35, 12.15, 13.15,
14.55, 15.55, 17.35, 18.35, 20.15,
21.15, 22.55, 23.55.
Da MESSINA per VILLA S. GIOVANNI: 0.10, 1.15, 2.50, 3.50, 5.30,
6.30, 8.15, 9.10, 10.50, 11.50,
13.30, 14.30, 16.10, 17.10, 18.50,
19.50, 21.30, 22.30.
Da REGGIO per MESSINA: 6.45 (no
sab., dom. e fest.), 8.15, 10.00,
12.00, 13.45, 15.15 (no sab., dom.
e fest.), 17.45, 19.20
Da MESSINA per REGGIO: 6.00 (no
sab., dom. e fest.), 7.30, 9.00,
11.00, 13.00, 14.30 (no sab., dom.
e fest.), 17.00, 18.30
Tourist-Caronte
Alcune corse sono in coincidenza con
i voli a mezzo bus Navetta Sogas.
ORARIO FERIALE
Da MESSINA per Reggio: 6.00,
7.00, 7.25, 8.40, 10.40, 12.10,
12.40, 13.40, 14.45, 16.15, 17.40,
19.00.
Da REGGIO per Messina: 6.40, 7.40,
8.05, 9.20, 11.20, 12.50, 13.20,
14.20, 15.25, 16.55, 18.20, 19.45.
ORARIO SABATO, DOMENICA E FESTIVI
Edizione Regionale Calabria Commerciale (modulo) 269,00 euro; Ricerca di personale (modulo) 200,00 euro.
Edizione Regionale Sicilia Commerciale
(modulo) 220,00 euro; Ricerca di personale (modulo) 160,00 euro.
Maggiorazioni: data fissa, festivi, posizione di rigore - supplemento 20%.
PICCOLI ANNUNCI
Necrologie Testo a parola 2,8 euro; Titoli
centrati (nome-cognome) 14,00 euro, foto
84,00 euro, croce o altro simbolo 47,6, Imprese funebri forfait 8,4 euro. Adesioni: Testo a parola 2,8 euro; titoli centrati (nome-cognome) 14,00 euro; Anniversari, ricorrenze, onomastici: testo a parola 1,5 euro; Titoli centrati (nome-cognome) 7,5, foto
40,5, testatina annunci, trigesimo, etc.
5,00.
Economici (a parola-minimo 13
parole) Gli annunci escono tutti i giorni. Prestiti e investimenti: feriale 1,7 euro; festivo 2,0 euro. Mutui e società: feriale 1,7 euro; festivo 2,0 euro. Cessioni e
rilievi aziende: feriale 1,7 euro; festivo
2,0 euro. Compravendita case e terreni:
feriale 1,7 euro; festivo 2,0 euro. Affitti
appartamenti: feriale 1,7 euro; festivo
2,0 euro. Affitti locali e terreni: feriale
1,7 euro; festivo 2,0 euro. Commerciali:
Da MESSINA a VILLA S. GIOVANNI e
vicev. ogni 40 minuti.
Da MESSINA a SALERNO 1,30
(9.00*).
Da SALERNO a MESSINA 13,30
(21.00*).
** gli orari di arrivo sono orientativi.
Corse giornaliere.
feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Auto,
moto, nautica, sport: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Investigazioni, ricerche:
feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Alberghi, villeggiatura: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Professionali, igiene e terapia: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Avvisi vari: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Matrimoniali: feriale 1,5 euro; festivo
1,7 euro. Oggetti offerti e domandati: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Smarrimenti: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro.
Collegi, scuole, lezioni: feriale 1,5 euro;
festivo 1,7 euro. Camere, pensioni: feriale 1,5 euro; festivo 1,6 euro. Rappresentanze offerte: feriale 1,6 euro; festivo 1,9
euro. Rappresentanze domande: feriale
0,6 euro; festivo 0,8 euro. Offerte impiego lavoro: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Domande impiego lavoro: feriale 0,3
euro; festivo 0,3 euro. Artigianato: feriale 1,5 euro; festivo 1,7 euro. Occultismo:
feriale 1,6 euro; festivo 1,9 euro. Servizi
vari: feriale 1,7 euro; festivo 1,9 euro.
Antiquariato, filatelia e numismatica: feriale 1,6 euro; festivo 1,9 euro. Prestazioni professionali: feriale 1,5 euro; festivo
1,7 euro. Saune e massaggi: feriale 4,5
euro; festivo 4,5 euro.
37
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Dalla parte del cittadino
.
A cura dell’Ufficio Comunicazione della Cisl Messina4scrivete a [email protected]
Focus del Caf Cisl
I vantaggi
Modello 730
precompilato
Le novità
del 2015
Per il contribuente
sono legati
soprattutto
ai controlli
e semplificazione
Può essere presentato
direttamente,
tramite sostituto
d'imposta, al Caf
o a un professionista
abilitato
C
ontinuiamo l’approfondimento sul modello
730 precompilato, la
novità di quest’anno
per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi. Il modello 730
precompilato può essere presentato direttamente, tramite sostituto d'imposta, al Caf o a un professionista abilitato.
Il contribuente che intende
presentare il 730 precompilato
direttamente tramite il sito internet dell'Agenzia delle Entrate deve indicare i dati del sostituto d'imposta che effettuerà il
conguaglio e compilare la scheda per la scelta della destinazione dell'8, del 5 e del 2 per mille
dell'Irpef, anche se non esprime
alcuna scelta. Occorre poi verificare la correttezza e la completezza dei dati già indicati.
A questo punto se non c'è bisogno di alcuna correzione o integrazione, il contribuente può
accettare il 730 senza modifiche; se, invece, alcuni dati del
730 precompilato risultano non
corretti o incompleti, il contribuente deve modificare o integrare il modello 730 (per esempio, aggiungendo un reddito
oppure degli oneri – come le
spese mediche - non presenti.
In questo caso, sarà elaborato
e messo a disposizione un nuovo 730 e un nuovo modello
730-3 (con i risultati della liquidazione effettuata in seguito alle modifiche operate).
Una volta accettato o modificato, il modello 730 precompilato può essere presentato.
Dopo la presentazione, nella
stessa sezione del sito internet,
viene messa a disposizione del
contribuente la ricevuta di avvenuta presentazione.
nascondi sezione Presentazione tramite sostituto d'imposta, Caf o professionista abilitato
In alternativa alla presentazione diretta tramite il sito internet, il modello 730 precompilato può essere presentato al
proprio sostituto d'imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), se quest'ultimo ha comunicato entro il 15 gennaio di
prestare assistenza fiscale, oppure a un Caf-dipendenti o a un
professionista abilitato (consulente del lavoro, dottore commercialista, ragioniere o perito
commerciale).
Il contribuente deve consegnare al sostituto d'imposta, al
Caf o al professionista un'apposita delega per l'accesso al proprio modello 730 precompilato.
Chi presenta la dichiarazione
al proprio sostituto d'imposta
deve consegnare oltre alla delega per l'accesso al modello 730
precompilato; il modello 730-1
in busta chiusa. Il modello riporta la scelta per destinare l'8,
il 5 e il 2 per mille dell'Irpef. Può
anche essere utilizzata una normale busta di corrispondenza
indicando "Scelta per la desti-
Su Twitter
Primo Maggio,
la manifestazione
nazionale di Cgil,
Cisl e Uil a Pozzallo
(Ragusa) in uno
dei porti simbolo
degli sbarchi
in Sicilia
Scrivi a:
@gazzettadelsud
I
l vantaggio fondamentale per il contribuente (oltre a quello relativo all'ulteriore semplificazione nella compilazione del
modello) è legato ai controlli.
Se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche direttamente dal
contribuente tramite il sito internet dell'Agenzia oppure al
sostituto d'imposta:
- non saranno effettuati i
controlli documentali sugli
oneri detraibili e deducibili
(interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali) che sono stati comunicati dai soggetti che erogano
mutui fondiari e agrari, dalle
imprese di assicurazione e
dagli enti previdenziali. La dichiarazione precompilata si
considera accettata anche se
il contribuente effettua delle
modifiche che non incidono
sul calcolo del reddito complessivo o dell'imposta (ad
esempio se vengono variati i
nazione dell'otto, del cinque e
del due per mille dell'Irpef", il
cognome, il nome e il codice fiscale del dichiarante. Il contribuente deve consegnare la
scheda anche se non esprime
alcuna scelta, indicando il codice fiscale e i dati anagrafici. In
caso di dichiarazione in forma
congiunta le schede per destinare l'8, il 5 e il 2 per mille dell'Irpef sono inserite dai coniugi
in due distinte buste. Su ciascuna busta vanno riportati i dati
del coniuge che esprime la scelta.
Prima dell'invio della dichiarazione all'Agenzia delle Entrate, e comunque entro il 7 luglio,
il sostituto d'imposta consegna
al contribuente una copia della
dichiarazione elaborata e il
prospetto di liquidazione, modello 730-3, con l'indicazione
del rimborso che sarà erogato e
delle somme che saranno trattenute.
Chi si rivolge a un Caf o a un
professionista abilitato deve
consegnare oltre alla delega per
l'accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 in
busta chiusa. Il modello riporta
la scelta per destinare l'8, il 5 e il
2 per mille dell'Irpef. Il contribuente deve consegnare la
scheda anche se non esprime
alcuna scelta, indicando il codice fiscale e i dati anagrafici. Il
contribuente deve sempre esibire al Caf o al professionista
abilitato la documentazione
necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella
dichiarazione. Il contribuente
conserva la documentazione in
originale, mentre il Caf o il professionista ne conserva copia
che può essere trasmessa, su richiesta, all'Agenzia delle Entrate.
I documenti relativi alla dichiarazione di quest'anno vanno conservati fino al 31 dicembre 2019, termine entro il quale
l'amministrazione fiscale può
richiederli.3
“
L'Agenzia delle entrate
potrà richiedere
al contribuente
la documentazione
necessaria
per verificare
la sussistenza
dei requisiti
dati della residenza anagrafica senza modificare il comune del domicilio fiscale).
- non sarà effettuato il controllo preventivo in caso di
rimborsi d'imposta superiori
a 4.000,00 euro.
Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza
modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli
documentali saranno effettuati nei confronti del CAF o
del professionista anche sugli
oneri comunicati dai soggetti
che erogano mutui fondiari e
agrari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali.
L'Agenzia delle entrate potrà comunque richiedere al
contribuente la documentazione necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti
soggettivi per fruire di queste
agevolazioni. Ad esempio,
potrà essere controllata l'effettiva destinazione dell'immobile ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo
ipotecario per l'acquisto dell'abitazione principale.3
Cosa presentare
I principali documenti da esibire
C’è l’obbligo di
verificare che i dati
indicati nel modello
N
elle prossime settimane
approfondiremo anche
questo aspetto, cioè
quello legato alla documentazione da presentare. Intanto diamo una prima infarinatura
per chi ancora deve mettere ordine a ricevute e scontrini, oppure
deve richiedere un determinato tipo di documentazione.
Per il Modello 730 precompilato servono la Certificazione
Unica e le altre certificazioni che
documentano le ritenute, gli
scontrini, le ricevute, le fatture e
le quietanze che provano le spese
sostenute.
Il contribuente non deve esibi-
re i documenti che riguardano le
spese deducibili già riconosciute
dal sostituto d'imposta, né la documentazione degli oneri detraibili che il sostituto d'imposta ha
già considerato quando ha calcolato le imposte e ha effettuato le
operazioni di conguaglio, se i documenti sono già in possesso di
quest'ultimo.
Occorre presentare, invece, gli
attestati di versamento d'imposta eseguiti con il modello F24 e
la dichiarazione modello Unico
in caso di crediti per cui il contribuente ha richiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei
redditi.
Più in generale il contribuente
deve esibire tutti i documenti che
dimostrano il diritto alle deduzioni e detrazioni richieste in dichiarazione.
Evita l’attesa
Prenota il tuo
appuntamento
l Come ogni anno il Caf
della Cisl ha predisposto
un servizio di prenotazione
on line per tutti coloro che
hanno intenzione di avvalersi della consulenza degli
esperti fiscali del sindacato. Per prenotare on line
un appuntamento è sufficiente inviare una email all’indirizzo [email protected]. Oppure è
possibile chiamare i numeri
telefonici 090/6507662 090/6507663.
I Caf o i professionisti abilitati
hanno l'obbligo di verificare che i
dati indicati nel modello 730 siano conformi ai documenti esibiti
dal contribuente (relativi a oneri
deducibili e detrazioni d'imposta
spettanti, alle ritenute, agli importi dovuti a titolo di saldo o di
acconto oppure ai rimborsi) e rilasciano per ogni dichiarazione
un visto di conformità (ossia una
certificazione di correttezza dei
dati). Se il Caf o il professionista
appone un visto di conformità infedele, è tenuto al pagamento di
una somma pari all'importo dell'imposta, della sanzione e degli
interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente a seguito
dei controlli formali da parte dell'Agenzia delle entrate (ai sensi
dell'articolo 36-ter del D.P.R. n.
600 del 1973), sempre che il visto infedele non sia stato indotto
dalla condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente.
Se entro il 10 novembre dell'anno in cui la violazione è stata
commessa il Caf o il professionista trasmette una dichiarazione
rettificativa del contribuente oppure, se il contribuente non intende presentare la nuova di-
chiarazione, trasmette una comunicazione dei dati relativi alla
rettifica, la somma dovuta dal
Caf o dal professionista è pari all'importo della sola sanzione.
Prima dell'invio della dichiarazione all'Agenzia delle Entrate, e
comunque entro il 7 luglio, il Caf
o il professionista consegna al
contribuente una copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione, modello 730-3, elaborati sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente.
Nel prospetto di liquidazione
sono evidenziate le eventuali variazioni intervenute a seguito dei
controlli effettuati dal Caf o dal
professionista e sono indicati i
rimborsi che saranno erogati dal
sostituto d'imposta e le somme
che saranno trattenute.3
38
Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud
Motori
.
Novità, tendenze e curiosità dal mondo dell’auto
e Scrivete a [email protected]
Assicurazione
Gli italiani
“tagliano” furto
e incendio
Da oltre 30 anni
una sicurezza
prodotta
in 1,25 milioni
di esemplari
Renault Espace Il nuovo modello sterza con decisione verso una linea crossover
Renault Espace
Un’alternativa premium
per aziende e famiglie
Al debutto L’ultima
generazione evolve
spostandosi dal mondo
delle monovolume
a quello dei crossover:
la qualità ci guadagna
Federico Conte
ROMA
na moderna e “appagante” alternativa premium alle
station wagon e ai
suv più diffusi per
scoprire il piacere di viaggiare
con tutto lo spazio che serve e
con un livello di comfort paragonabile solo a quello delle
ammiraglie. Ecco, in sintesi, la
missione dell’ultima generazione di Renault Espace che
U
evolve spostandosi dal mondo
delle tradizionali monovolume - le cui vendite sono in
calo in tutti i mercati - a
quello dei crossover. Un salto
di immagine, di qualità e di
piacere di guida che è il risultato di ben 1,25 milioni di
esemplari prodotti dal 1984
(anno di debutto della prima
Espace) e della utilizzazione
di tutte le migliori risorse
dell’Alleanza Renault-Nissan.
Con Espace Renault fa, inoltre, un passo in avanti in direzione dell’alto di gamma, per
mettere a disposizione dei
propri clienti livelli di qualità
perfettamente allineati al
mondo premium ma con
prezzi che sono ‘accessibili’ in
confronto alla diretta concorrenza (Espace parte da
32.900 euro per la versione
Linea filante e sportiva,
cura dei dettagli:
la nuova taglia si riflette
anche sull’abitabilità
e sulle prestazioni
Zen 1.6 dCi 130 Cv). Sono
numerosi gli elementi che nel
Nuovo Espace sottolineano il
carattere e le aspirazioni di
questo modello che “sterza”
con decisione verso i crossover grazie a una linea molto
filante e sportiva, alla minore
altezza rispetto al modello
precedente (-63 mm) e al parabrezza panoramico ‘lumière’
di 2,8 metri quadri, che include in tutte le versioni il
tetto fisso in vetro sopra i sedili anteriori. Decisamente
Sondaggio
Cinture posteriori
snobbate
dagli europei
premium anche il trattamento
del frontale, con gruppi ottici
Led, e della coda con la fanaleria che crea una personale
firma luminosa, così come lo
sono molti dettagli esterni, tra
cui le ruote di grande diame-
tro (fino a 20 pollici) e le modanature che prolungano fino
al cofano il supporto degli
specchietti esterni. Importante nel look, Nuovo Espace
ha anche dimensioni importanti - 4 metri e 85 di lun-
• Se allacciare le cinture di
sicurezza anteriori è un
gesto praticamente automatico, riguardo a quelle posteriori il discorso cambia.
Secondo una ricerca condotta da Ford, su un campione di 7.100 adulti, un
europeo su tre e un italiano
su due non le indossa, andando contro gli obblighi di
legge e mettendo a rischio
la propria incolumità.
Gamma alta Un particolare della plancia della Renault Espace
• Nel primo trimestre
2015 la spesa per le assicurazioni auto è scesa del
2,5% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno.
Il dato, evidenziato dal
rapporto mensile dell’Osservatorio Segugio.it, è
frutto di vari fattori, alcuni
virtuosi legati all’andamento del comparto, altri
negativi frutto della congiuntura economica generale. Tra questi, da
segnalare la rinuncia di
molti automobilisti alla copertura “incendio e furto”.
Si tratta di una scelta che
coinvolge un numero crescente di soggetti e che
evidenzia come le famiglie
siano sempre più spesso
costrette a fare dei sacrifici sul fronte delle garanzie e della sicurezza per
quel che riguarda l’uso
dell’automobile. Emanuele
Anzaghi, vicepresidente di
Segugio.it, preferisce sottolineare gli aspetti positivi legati alla diminuzione
delle tariffe RC Auto: «Abbiamo fotografato un calo
dell’8,7% negli ultimi dodici mesi che, secondo noi,
è da attribuirsi alla maggiore concorrenza fra le
compagnie assicurative
presenti sui comparatori di
prezzo, e al buon andamento tecnico del ramo
RC Auto. Questo, ha beneficiato del diminuito livello di sinistri legato a
minori percorrenze chilometriche per la coda della
crisi».
ghezza, 1 e 87 di larghezza che ne fanno, soprattutto per
le aziende, che secondo Renault Italia saranno il 70%
della clientela nazionale per
questo modello, anche come
alternativa alle tradizionali
berline premium. Una taglia
che si riflette positivamente
sull’abitabilità - perfetta per 5
persone e confortevole anche
per 7 occupanti con la terza
fila di sedili a richiesta (costo
900 o 1.200 euro a seconda
del livello di finitura del veicolo) - ma che non penalizza
affatto le manovre o la guida,
anche per la presenza di numerosi ‘aiuti’ elettronici di
serie o a richiesta. Il debutto
commerciale è previsto per il
prossimo week end del 23
maggio, ma gli ordini si sono
già aperti.
A un anno dal lancio
Mercedes GLA festeggia con l’Enduro
Esclusiva La versione
studiata per l’Italia
insiste sull’anima suv
Massimo Tullo
ROMA
LA festeggia il suo
primo compleanno
e oltre 4.500 clienti
nella penisola con
la nuova esclusiva
versione Enduro: una limited
edition “made in Italy” che
ne esalta l’anima suv. Mercedes GLA si riscopre così più
sportiva, aggressiva e pronta
ad affrontare ogni terreno e
situazione, anche le più impegnative, grazie alle sospensioni offroad, la
carrozzeria rialzata di 4,3
cm e una specifica taratura
G
Enduro Sportiva e aggressiva, una GLA per il mercato italiano
dello sterzo. Dettagli come
fendinebbia anteriori, vetri
scuri, tetto panoramico e fari
bixeno ne sottolineano la vocazione offroad fin dal design esterno. Compagna di
viaggio negli spostamenti
quotidiani, GLA dispone di
un abitacolo flessibile e versatile. Gli schienali dei sedili
posteriori non solo si ribaltano completamente, ma è
possibile anche variarne a
piacere l’inclinazione. Il vano
La struttura rigida
della carrozzeria crea
una base affidabile
per un ampio range
di potenza e motori
Mercedes GLA, in un anno conquistati 4.500 clienti italiani
bagagli ha un aspetto ordinato e accoglie i bagagli
senza problemi grazie al
bordo di carico basso e all’ampio portellone. La struttura rigida della carrozzeria
crea una base solida e affidabile per un ampio range di
potenza. La gamma di motori a benzina da 1,6 e 2,0
litri di cilindrata spazia dai
156 CV della GLA 200 ai 211
CV della GLA 250. Al vertice
della gamma la GLA 45
AMG, equipaggiata con motore turbo AMG 2,0 litri da
360 CV, il più potente quattro cilindri di serie a livello
mondiale. Dinamismo in ripresa e massima efficienza
contraddistinguono anche i
tre propulsori diesel: GLA
180 CDI eroga 109 CV ha
una cilindrata di 1,5 litri e
una coppia di 260 Nm a
fronte di un livello di emissioni di CO2 di soli 105 g/km.
GLA 200 CDI eroga 136 CV,
ha una cilindrata di 2,2 litri e
una coppia massima di 300
Nm a fronte di un livello di
emissioni di CO2 di 114
g/km. GLA 220 CDI dispone
di 2,2 litri di cilindrata, eroga
170CV e 350 Nm.
39
Gazzetta del Sud Mercoledì 15 Aprile 2015
Programmi Tv
.
Da stasera la seconda edizione del talent culinario su Sky Uno Hd
In lizza 14 piccoli aspiranti Junior Masterchef
In giuria saranno
nuovamente
Alessandro Borghese
Lidia Bastianich
e Bruno Barbieri
I giudici. Alessandro Borghese, Lidia Bastianich e Bruno Barbieri
Rai News Morning News
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Mi manda Raitre - Att.
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In diretta dalla Camera
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7.55
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13.00
13.40
14.45
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16.20
17.00
18.30
20.00
20.20
15.55 Duomo di Milano - Funerali
di Stato delle vittime della
strage al Tribunale di Milano
16.55 Che tempo fa
17.00 La vita in diretta - Attualità
18.50 L’eredità - Quiz
20.00 Tg1 - Telegiornale
20.30 Affari tuoi - Game
21.15 Velvet 2 - Fiction
22.50 Top tutto quanto fa
tendenza - Attualità
23.45 Porta a porta - Attualità
1.10 Tg1 Notte
1.45 Sottovoce - Attualità
2.15 Paolo Soleri: una città
per salvare l’uomo - Doc.
2.45 Settenote - Attualità
3.20 Studio Uno - Varietà
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5.15 Rainews 24 - Informazione
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18.20 Tg2 - Telegiornale
18.50 Blue Bloods - «Nessun
rimpianto» Telefilm
19.40 NCIS - Unità anticrimine
«L’interrogatorio» Telefilm
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23.00 Tg2 - Telegiornale
24.00 Party people Italia - Var.
1.05 Tg2 - Telegiornale
1.15 Hawaii Five-O - Telefilm
2.00 2Next Economia
e Futuro - Attualità
3.05 Videocomic - Varietà
3.20 I Fatti vostri - Varietà
5.15 Detto fatto - Attualità
16.00
16.05
16.10
16.40
19.00
20.00
20.15
20.35
21.05
24.00
Tg3 Lis
Tgr Piazza Affari
Aspettando Geo - Doc.
Geo - Documenti
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Un posto al sole - Soap
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storia - C’era una volta il
manicomio. Franco
Basaglia e la legge 180
Fuori orario - Attualità
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11.45 l L’amica - (Italia, comm.,
1969) - Film
13.45 l La polizia incrimina,
la legge assolve - (Italia,
poliziesco, 1973) - Film
15.45 l Assalto al tesoro di
stato - (Italia, avventura,
1967) - Film
17.20 l Come sposare una
figlia - (Usa, commedia,
1958) - Film
con Kay Kendall
19.10 Supercar - Telefilm
20.05 A-Team - «Una fantastica
bugiarda» Telefilm
21.00 l La promessa
dell’assassino - (Usa/G.B.
/Can., thriller, 2007) - Film
23.05 Adesso cinema! - Attualità
23.30 l Spider - (G.B./Can./Fr.,
thriller, 2002) - Film
con Ralph Fiennes
1.25 l Le foto di Gioia - (Italia,
giallo, 1987) - Film
6.00
7.00
9.00
9.30
10.00
10.30
11.15
12.00
14.15
Mediaset Extra
Rai 5
13.15 Petruska - Stati di allucinazione - Musicale
13.30 The Juilliard School
Documenti
14.00 Capolavori della natura
Documenti
15.05 I grandi fenomeni della
natura - Documenti
16.00 l Amori di mezzo secolo - Film con F. Interlenghi
(Italia, commedia 1954)
17.20 Scaramouche Scaramouche - Documenti
18.05 Memo Teatro, l’agenda
culturale - Attualità
18.40 I giardini più belli
del mondo «Europa»
Documenti
19.45 Le meraviglie dell’Art
Nouveau - Documenti
20.40 Passepartout - Attualità
«Non siamo una macchina
fotografica»
21.15 Museo Italia
«Uffizi» - Documenti
22.10 Art of... Spagna
Documenti
23.05 David Letterman Show
23.55 Ghiaccio bollente sommario - Attualità
16.15
17.15
18.15
19.15
20.15
21.10
23.00
24.00
1.00
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Fratelli in affari - Reality
Il boss della cucina - Real.
Il boss del fai da te - Real.
Vendite impossibili
Fratelli in affari - Reality
Buying & Selling - Reality
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Masterchef Australia
Reality
Fratelli in affari - Reality
Buying & Selling - Reality
Fratelli in affari - Reality
Affari di famiglia - «Il ritorno
di Batman - «Offerta di lavoro»
Reality
Top 20 funniest - Reality
l Zombie night - (Usa,
orrore, 2013) - Film
Top DJ - Musicale
The Joy of teen sex
Varietà
50 sfumature: una storia
vera - Documenti
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La speranza - Telenovela
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17.05 Legàmi - Telenovela
17.50 Batticuore - Telenovela
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19.25 Terra nostra 2
La speranza - Telenovela
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«A cuore aperto» - Fiction
con Lino Banfi
21.20 Il restauratore 2
«Il vampiro»
«Alle corde»
Fiction
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«La rissa» - Telefilm
23.55 Autoritratti
«Irene Ferri» - Attualità
0.50 Mister Ignis - L’operaio
che fondò un impero
Fiction con Lorenzo Flaherty
Rete 4
La 7
6.40
8.45
9.40
10.45
11.30
12.00
Miami vice - Telefilm
Cuore ribelle - Telenovela
Carabinieri 3 - Fiction
Ricette all’italiana - Att.
Tg4 Telegiornale/Meteo.it
Un detective in corsia
«Codice per un omicidio» Tf
La signora in giallo
«Il giallo, il rosa, il nero» - Tf
Lo sportello di Forum
Attualità
Hamburg distretto 21 - Tf
Ieri e oggi in Tv - Varietà
l Nostra Signora
di Fatima - (Usa, storico,
1952) - Film
6.00 Tg La7 - Telegiornale
– Meteo/Oroscopo
7.00 Omnibus
Rassegna stampa
7.30 Tg La7 - Telegiornale
– Meteo
7.55 Omnibus - Dibattito - Att.
con Alessandra Sardoni
9.45 Coffee break - Attualità
con Tiziana Panella
11.00 L’aria che tira - Attualità
con Myrta Merlino
13.30 Tg La7 - Telegiornale
14.00 Tg La7 Cronache - Attualità
15.10 Il commissario Maigret «La casa del giudice» Telefilm
20.40 Paris Saint Germain
Barcellona - Champions
League - Calcio diretta
22.45 Speciale Champions
League - Sport
24.00 Matrix - Attualità
con Luca Telese
0.15 Supercinema - Attualità
0.45 Tg5 Notte/Meteo.it
1.05 Striscia la notizia
La voce dell’indecenza
Varietà (Replica)
1.15 Tg5 Notte
1.40 Striscina la notizina
La vocina dell’indecenzina
Varietà con Ficarra e Picone
2.10 Uomini e Donne - Talk
5.15 Tg5 Notte/Meteo.it
16.50 Dr. House - Medical
division - Telefilm
18.30 Studio aperto/Meteo.it
19.00 Fattore umano - Attualità
19.30 Notorius - Attualità
19.55 Csi: Miami - Telefilm
21.10 l Scusa ma ti chiamo
amore - (Italia, commedia,
2008) - Film
23.35 l Tu, io e Dupree - (Usa,
commedia, 2006) - Film
1.50 La casa degli assi - Reality
2.45 Premium sport - Sport
3.10 Studio aperto - Notiziario
3.25 Detective Conan - Cartoni
4.20 l Il braccio violento del
Thay-Pan - (H.K., azione,
1978) - Film con Hoi Wong
18.55
19.30
20.30
21.15
Tg4 Telegiornale/Meteo.it
Tempesta d’amore - Soap
Dalla vostra parte - Att.
l Pari e dispari - (Italia,
commedia, 1978) - Film
con Terence Hill, Bud Spencer
l Pronti a morire - (Usa,
western, 1995) - Film
con Sharon Stone
Tg4 night news
Mediashopping - Televend.
l La casa dalle finestre
che ridono - (Italia, orrore,
1976) - Film
l Pia De’ Tolomei - (It.,
storico, 1940) - Film
Zig zag - Varietà
Tg4 night news
17.00 Amare per sempre - Soap
con M. Montaner
18.00 Il commissario Cordier
«Pretty Doll» Telefilm
con Pierre Mondy, Bruno
Madinier, Antonella Lualdi
20.00 Tg La7 - Telegiornale
20.30 Otto e mezzo - Attualità
con Lilli Gruber
21.10 l 24 ore - (Usa, thriller,
2002) - Film
con Charlize Theron, C. Love
23.15 l Nel centro del mirino
(Usa, dramm., 1993) - Film
con C. Eastwood, J. Malkovich
1.45 Otto e mezzo - Attualità
2.20 Coffee break - Attualità
3.30 L’aria che tira - Attualità
Mtv
Rai Movie
Real Time
I più visti
10.50 16 anni e incinta - Reality
12.20 Catfish: false identità
Reality
13.10 Modern family - Telefilm
14.05 l Ricky Bobby: la storia
di un uomo che sapeva
contare fino a uno - (Usa,
commedia, 2006) - Film
con W. Ferrell, J. C. Reilly
16.00 Ginnaste - Vite parallele
Reality
16.50 Catfish: false identità
Reailty
17.40 New girl - Telefilm
18.30 Modern family
«L’abito della damigella» «Las Vegas» Telefilm
19.20 Il testimone - Attualità
21.10 16 anni e incinta Italia 2
«Marta» Reality
23.00 Geordie shore - Reality
23.55 Gandia shore - Reality
0.50 Ridiculousness: veri
american idiots - Reality
9.40 l Il soldato di ventura
Film con Bud Spencer
(It. /Fr., avventura, 1976)
11.30 l I nuovi mostri - Film
(Italia, commedia 1977)
13.05 l Hatari! - Film
(Usa, avvemtura, 1962)
15.50 l Grace is gone- Film
(Usa, drammatico 2007)
17.25 l Operazione sottoveste - Film con Cary Grant
(Usa, commedia, 1959)
19.35 l Piedone l’africanoFilm con Bud Spencer
(Italia, commedia 1978)
21.15 l La ragazza della porta
accanto - Film
(Usa, commedia 2004)
23.05 l L’altro delitto - Film
(Usa, thriller, 1991)
0.55 l L’asino d’oro: Processo per fatti strani contro
Lucius... - Film
(Italia, commedia, 1970)
8.10 Quattro matrimoni Usa
10.00 21 sotto un tetto
Reality
10.55 Io e le mie mogli - Reality
11.50 Chi diavolo ho sposato?
12.50 Alta infedeltà - Reality
13.50 Amici di Maria De Filippi
Reality
14.45 Una piccola grande
famiglia - Reality
15.40 Abito da sposa cercasi:
Il grande giorno Reality
16.40 Abito da sposa cercasi
17.10 Quattro matrimoni
Canada - Reality
18.10 Molto bene - Reality
19.10 Amici di Maria De Filippi
Reality
20.10 Alta infedeltà - Reality
21.10 Il mio grosso grasso matrimonio Gipsy Us
23.05 Sesso da arresto
Reality
0.05 Malattie misteriose
Reality
DMax
Rai Storia
1.05
1.15
2.10
2.15
6.05 Mediashopping
6.25 Pomeriggio cinque
Attualità
7.40 La donna del mistero
Telenovela
8.25 Tempesta d’amore
Soap
9.25 Il segreto - Telenovela
10.15 Una famiglia... quasi
perfetta - Telenovela
11.00 Dolce Valentina
Telenovela
11.50 Pasión Morena
Telenovela
12.45 Gabriela - Telenovela
13.50 Avanti un altro! - Game
con G. Scotti, L. Laurenti
15.00 Karaoke - Musicale
15.40 Pillole - La sai l’ultima
snack - Varietà
15.55 Arrivano i nostri
Varietà con Pippo Franco,
Natalia Estrada (2004)
18.35 Zelig Circus
Varietà (2006)
21.15 Grand Hotel Chiambretti
Varietà
con Piero Chiambretti
23.40 Avanti un altro! - Game
0.40 X-Style - Motori - Attualità
10.50 Affari a quattro ruote
Documenti
11.40 Chi ti ha dato
la patente? - Documenti
12.30 Container wars
Documenti
13.20 Rimozione forzata
Documenti
14.10 Affare fatto! - Documenti
15.05 Come andrà a finire?
Documenti
15.55 Turtleman - Documenti
16.50 Affari a quattro ruote
Reality
17.45 Airport security Canada
18.35 Affare fatto! - Documenti
19.30 Banco dei pugni
«Il ritorno di Amy»
«Maglietta senza valore?»
Documenti
20.20 Rimozione forzata
«Patente ritirata», «Soluzioni
estreme» - Documenti
21.10 Come è fatto il cibo
Documenti
22.00 Mangiamo strano
Documenti
22.55 Orrori da gustare: U.S.A.
Documenti
23.45 Cacciatori di fantasmi Documenti
Italia 1
spazzatura» circa 9 milioni di
tonnellate di cibo l’anno, 150 kg
a testa. E lo spreco domestico è 5
volte superiore a quello creato a
livello industriale, agricolo, nella ristorazione e distribuzione.
Junior Masterchef ha debuttato in Italia su Sky Uno lo scorso
anno, incoronando la piccola
Emanuela Tabasso. In questa
nuova edizione, che durerà
un’ora soltanto per non fa andar
a letto troppo tardi i giovani telespettatori, in lizza 14 nuovi
piccoli aspiranti chef di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, i 14 migliori scelti dopo la prima fase di
selezioni. Per il vincitore, oltre
al titolo di secondo Junior Masterchef d’Italia, anche una borsa di studio da 15 mila euro. 3
Aaron Stone - Telefilm
I Puffi - Cartoni
C’era una volta... Pollon
Heidi - Cartoni
Sailor Moon e il cristallo
del cuore - Cartoni
Una mamma per amica
The O.C. - Telefilm
Cotto e mangiato
Il menù del giorno - Varietà
Studio aperto/Meteo.it
Sport Mediaset
Sport Mediaset extra
I Simpson - Cartoni
The big bang theory - Sit.
Merlin - Telefilm
The vampire diaries - Tf
Prima Pagina
Traffico - Meteo.it
Tg5 Mattina
Mattino cinque - Attualità
Forum - Attualità
Tg5 Telegiornale/Meteo.it
Beautiful - Soap
Uomini e donne - Talk show
Amici verso il serale
Il segreto - Telenovela
Pomeriggio cinque - Att.
Avanti un altro! - Game
Tg5 Telegiornale/Meteo.it
Striscina la notizina
La vocina dell’indecenzina
Varietà con Ficarra e Picone
6.05
6.40
7.00
7.25
7.50
8.20
11.10
12.05
12.25
13.00
13.25
13.55
14.45
15.10
16.00
16.10 Facce dell’Asia
che cambia
Documenti
17.10 RaiNews24
Notiziario
17.15 Speciali storia
Documenti
19.10 Parlare, leggere
e scrivere
Documenti
19.45 La straordinaria
storia d’Italia
«Le idi di Marzo»
Documenti
20.45 Il giorno
e la storia
Documenti
21.00 Anniversari
«25 Aprile»
Documenti
21.05 Il tempo
e la storia
«Carla e Nello Rosselli»
Documenti
21.50 Rewind - Punti di vista
«Fighting Paisanos»,
«Pane e vita»
Documenti
23.40 Il tempo
e la storia
Documenti
13.00
14.00
15.30
16.35
16.45
23.40
2.05
2.25
2.45
4.35
5.35
5.50
Sky Cinema 1
Lunedì 13 aprile
8.05
9.45
11.55
12.05
1 Striscia la notizia
Canale 5
6.219.000
2 Affari tuoi
Raiuno
5.964.000
14.00
3 Il segreto
Canale 5
4.844.000
15.40
4 Si può fare
Raiuno
3.924.000
17.15
5 NCSI
Raidue
2.653.000
19.10
9,14%
6.00
6.30
7.00
7.30
8.00
10.00
11.00
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.50
15.00
16,12%
Streghe - Telefilm
Il tocco di un angelo - Tf
Rai Parlamento - Attualità
Tg2 insieme - Attualità
I fatti vostri - Varietà
Tg2 giorno
Tg2 costume e società
Tg2 Medicina 33 - Att.
Detto fatto - Attualità
con Caterina Balivo
16.15 Ghost whisperer
«Il fantasma avatar» Telefilm
17.00 Cold case - Delitti
irrisolti - «Il biglietto dei
sogni» Telefilm
17.45 Tg Parlamento - Attualità
21.10
22.45
NCSI
Canale 5
7.00
8.20
9.50
10.00
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
SI PUÒ FARE
Raitre
Il caffè di Raiuno - Att.
Tg1 Telegiornale/Cciss
Unomattina - Attualità
Rai Parlamento - Attualità
Tg1 Mattina (ore 8-9)
Tg1 L.i.s.
Tg1 Flash
Linea Verde Meteo Verde
Storie Vere - Attualità
Tg1 Mattina/Che tempo fa
A conti fatti - Attualità
La prova del cuoco - Var.
Tg1 - Telegiornale
Tg1 Economia - Attualità
Torto o ragione?
Macchina della verità
14.40 Torto o ragione?
Il verdetto finale - Attualità
21,16%
Raidue
6.00
6.30
6.45
6.55
7.00
7.30
9.30
9.35
10.00
11.00
11.10
12.00
13.30
14.00
14.05
19,64%
Raiuno
IL SEGRETO
«Lo sapevate che le bucce di patate sono più buone delle patatine fritte se preparate a dovere?», che «con gli avanzi di pasta
del giorno prima si possono fare
dei piatti gourmet?». «Guardate
sempre nei frigoriferi delle vostre case: ci sono dei cibi in scadenza e, invece di buttarli, potreste affrettarvi a cucinare preparando, bastano pochi accorgimenti, piatti da veri chef!».
«Ricordate: esistono ottime specie di pesce che sono più sapori-
scopo di sensibilizzare i ragazzi
sui temi legati all’alimentazione
consapevole, al rispetto delle risorse e alla riduzione degli sprechi alimentari domestici. Il progetto si inserisce nell’ambito
delle attività che Sky porta
avanti a favore delle nuove generazioni. Durante la realizzazione della seconda edizione di
Junior Masterchef, ad esempio,
sono stati ritirati e ridistribuiti
ad associazioni caritative ben
600 kg di frutta e verdura, 250
kg di farina e legumi e 150 kg di
carne. Secondo la Fao (dati rapporto annuale Food Wastage
2013), ogni anno vengono sprecate circa 1,6 miliardi di tonnellate di cibo. Un dato impressionante. In Italia, finiscono «nella
AFFARI TUOI
ROMA
sottrae all’affetto e alla valanga
di domande, richieste di autografi e inevitabili selfie.
A non sprecare si inizia da piccoli. Ecco perché il talent entra
nelle scuole con il progetto Junior Masterchef - Missione Zerosprechi. Il progetto è realizzato da Sky Italia, in collaborazione con Magnolia e Last Minute
Market, ed è rivolto alle scuole
primarie e secondarie, con lo
21,85%
Nicoletta Tamberlich
te di quelle che ordiniamo al ristorante, vengono pescate ma
poi vanno sprecate perché la
gente preferisce alla fine acquistare, viziata dalle abitudini,
quelle che conosce di più». Alessandro Borghese, giudice assieme a Bruno Barbieri e Lidia Bastianich, di Junior Masterchef, il
talent culinario che torna con la
seconda stagione da stasera,
ogni mercoledì alle 21.10 su Sky
Uno HD, dispensa consigli agli
oltre 500 piccoli studenti della
Scuola Borgoncini Duca, al Teatro Ghione di Roma, che lo hanno accolto come una star.
L’eclettico chef, con oltre 20
anni di esperienza e tra i volti più
amati della televisione soprattutto tra i giovanissimi, non si
STRISCIA...
La trasmissione durerà
solo un’ora per riguardo
ai giovanissimi fan
1.05
l Noi 4 - Film con F. Gifuni
l Need for speed - Film
1992 - Attualità
l Tutte contro lui - Film
(Usa, commedia, 2014)
l Maleficent - Film
(Usa, fant., 2012)
l Un ragionevole dubbio
- Film con D. Cooper
(Usa, thriller 2014)
l La bella e la bestia
Film con L. Seydoux
l Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute
Film con D. Boon
(Fr./Bel., commedia, 2014)
l House of Versace Film con Gina Gershon
(Canada, dramm. 2013)
l Noah - Film con R. Crowe
(Usa, drammatico, 2013)
l Chef - La ricetta perfetta - Film
(Usa, commedia, 2014)
RadioRai
RADIOUNO: Onda Verde: 6.52 - 8.52 10.34 - 11.32 - 12.52 - 20.00 - 21.30.
Radiogiornali: 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 11.00 - 13.00 - 21.20 - 23.00.
6.05 Voci del mattino; 8.25 Radio1 Sport;
8.30 Radio anch’io. Con Giorgio Zanchini;
10.05 La radio ne parla; 11.02 News Economy; 11.10 Music Club; 11.35 Eta Beta;
12.05 Radio1 Sport; 12.30 Life-Obiettivo
benessere; 13.20 Radio1 Sport; 13.30 Radio1 Music Club; 13.40 A tutto campo;
14.32 Mondo motori; 14.40 King Kong;
15.35 Restate scomodi; 17.05 Italia sotto
inchiesta; 18.10 News Economy; 18.20
Zona Cesarini; 18.30 Calcio: Genoa-Parma. Recupero di Serie A; 20.35 Ascolta, si
fa sera; 23.05 Radio1 Music Club; 24.00 Il
giornale della mezzanotte; 0.20 Il cammino
del Nord; 0.25 Tra poco in edicola; 1.30
Radio1 All Music; 5.05 King Kong.
RADIODUE: Onda Verde: 7.23 - 8.57 - 9.57
- 13.57 - 17.57 - 19.57 - 21.20.
Radiogiornali: 7.30 - 8.30 - 10.30 - 12.30
- 13.30 - 15.30 - 19.30 - 21.47.
6.00 Almanacco di 610; 6.05 Caterpillar
AM. Con M. Ardemagni; 7.50 Il ruggito del
coniglio. Con Marco Presta e Antonello
Dose; 10.05 I Provinciali, con Pif e Michele
Astori; 10.35 Radio2 SuperMax; 12.00
Non è un paese per giovani; 13.45 Un
giorno da pecora; 15.00 #staiSerena, con
Serena Dandini; 16.30 Acapulco. Conducono: Costantino Della Gherardesca e Giuseppe Bernocchi; 17.00 610 (sei uno zero).
Con Alex Braga; 18.00 Caterpillar; 19.45
Decanter. Conducono Federico Quaranta e
L’Inutile Tinto; 20.45 Seiunozerology;
21.00 The Voice of Radio2. Con Carolina Di
Domenico e Pierluigi Ferrantini; 24.00 Musical Box. Con Raffaele Costantino; 1.00
Wake Up Revolution; 1.30 Radio2 Remix.
RADIOTRE: Onda Verde: 8.39 - 13.55 20.11.
Radiogiornali: 6.45 - 8.45 - 10.45 - 13.45
- 16.35 - 18.45.
6.00 Qui comincia; 6.50 Radio3 Mondo;
7.15 Prima Pagina; 9.00 Pagina 3; 9.30
Primo movimento; 10.00 Tutta la città ne
parla; 11.00 Radio3 Mondo; 11.30 Radio3
Scienza; 12.00 Il Concerto del mattino;
13.00 La Barcaccia. Il Varietà dell’Opera.
Con Enrico Stinchelli e Michele Suozzo;
14.00 Wikiradio; 14.30 Alza il volume, con
Valerio Corzani; 15.00 Fahrenheit. I libri e le
idee; 17.00 Ad alta voce; 18.00 Sei gradi.
Una musica dopo l’altra. Con Luca Damiani; 19.00 Hollywood Party; 19.50 Tre
soldi; 20.05 Radio3 Suite; 20.30 Il Cartellone. Jazz; 23.00 La stanza della Musica.
Orchestra dei Bottoni; 24.00 Battiti; 1.30
Ad alta voce; 2.00 Notte classica. Filodiffusione.
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Mercoledì 15 Aprile 2015 Gazzetta del Sud