Proprietà delle Stelle: Magnitudini, Colori e Luminosità Rosaria Tantalo – [email protected] - Dipartimento di Astronomia - Padova Progetto Educativo 2007/2008
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Proprietà delle Stelle: Magnitudini, Colori e Luminosità Rosaria Tantalo – [email protected] - Dipartimento di Astronomia - Padova Progetto Educativo 2007/2008 1 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 2 Le Magnitudini Guardando il cielo in una notte serena e in un zona in cui non c’è inquinamento luminoso, si nota che esso è affollato di oggetti luminosi. Quale di queste stelle è la più luminosa? Progetto Educativo 2007/2008 3 Le Magnitudini Quando si guarda il cielo si vede subito che le stelle ci appaiono più o meno brillanti (o luminose), ovvero sembrano avere diversa intensità luminosa. Gli studi sulla intensità luminosa delle stelle sono cominciati molto tempo prima che qualsiasi tipo di strumento fosse stato costruito. Ovvero quando l’unico strumento a disposizione per poter misurare l’intensità della luce delle stelle era l’occhio umano!!! Progetto Educativo 2007/2008 4 Le Magnitudini I primi studi furono fatti da Ipparco di Nicea (astronomo greco) già nel II secolo a.C., e successivamente da Claudio Tolomeo (circa 150 a.C.). I quali divisero le stelle osservate in cielo in sei classi di luminosità. MAGNITUDINI Si parla in genere di magnitudine o di grandezza di una stella: ex.: stella di 1° grandezza stella con magnitudine=1 Ipparco di Nicea Claudio Ptolomeo Progetto Educativo 2007/2008 5 Le Magnitudini Man mano che il numero di stelle osservate aumentava diventò sempre più importante riuscire a trovare un modo uniforme per poterne valutare la luminosità. Come possiamo valutare l’intensità di un oggetto e metterla in relazione con la sua classe di luminosità (magnitudine o anche grandezza) individuate da Ipparco? Un contributo decisivo venne dalla fisiologia. Si può dimostrare infatti che: L’occhio umano reagisce alla sensazione della luce in modo logaritmico. Progetto Educativo 2007/2008 6 Progetto Educativo 2007/2008 7 Le Magnitudini 80..100..lampadine Sensazione di luce Saturazione 1,2,3…lampadine Andamento lineare Nessuna lampadina (buio) Progetto Educativo 2007/2008 Soglia Intensità di luce 8 La Magnitudine Apparente Sensazione di luce La risposta dell’occhio umano (cioè la sensazione di luce) ad uno stimolo luminoso può essere descritta da una funzione logaritmica, la quale ci da una misura della magnitudine apparente S=k x Log(I)+cost Progetto Educativo 2007/2008 Intensità di luce 9 Magnitudine apparente La Magnitudine Apparente Progetto Educativo 2007/2008 m=k x Log(I) + cost MAGNITUDINI APPARENTI Intensità di luce 10 La Magnitudine Apparente Proviamo a determinare il valore della costante k. Quando vennero fatte le prime misurazioni dell’intensità luminosa, si trovò che il passaggio da una classe di luminosità (magnitudine) a quella subito successiva corrispondeva ad un rapporto fisso fra le intensità. In particolare si osservò che la differenza fra una stella di 1° magnitudine ed una stella di 6° corrispondeva ad un rapporto di circa 100 fra le rispettive intensità di luce. Progetto Educativo 2007/2008 11 La Magnitudine Apparente Magnitudine apparente 1 m1 1° grandezza m1–m2=k x Log(I1/I2) m=k x Log(I) + cost 6 m2 6° grandezza Progetto Educativo 2007/2008 I2 1 20 40 I1 60 80 100 Intensità di luce 12 La Magnitudine Apparente Siano m1 ed m2 le magnitudini che corrispondono alle intensità I1 e I2, osservate per due diverse stelle. Se la differenza fra le due magnitudini (m1-m2) è -5 mentre il rapporto fra le luminosità (I1/I2) è 100 allora: m1–m2=k x Log(I1/I2) k=-2.5 quindi possiamo scrivere: m1 – m2 = -2.5*Log(I1/I2) Equazione di Pogson Progetto Educativo 2007/2008 13 La Magnitudine Apparente m = -2.5*Log(I) + cost L’equazione di Pogson spiega il perché la magnitudine decresce quando la intensità luminosa cresce. Infatti si parla di oggetti brillanti quando la loro magnitudine apparente è molto piccola e viceversa. La magnitudine apparente del Sole, che è l’oggetto più luminoso che vediamo in cielo, è Progetto Educativo 2007/2008 m=-26.85 14 -25 -20 Brighter -30 Moon (-12.6) -10 Venere (- 4.4) Sirio (-1.4) -5 0 Numeri più grandi delle magnitudini descrivono oggetti più DEBOLI +5 Naked eye limit (+6) +10 Binocular limit (+10) +15 Plutone (+15.1) +20 Grandi telescopi (+20) +25 +30 Dimmer Magnitudini -15 Sun (-26.85) Progetto Educativo 2007/2008 HST (+30) 15 Progetto Educativo 2007/2008 16 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 17 La Luminosità e il Flusso Quando si parla di intensità luminosa di una stella in realtà ci si riferisce al FLUSSO di energia, f , ovvero alla quantità di energia proveniente dalla stella che attraversa una superficie unitaria nell’unità di tempo. Questa viene misurata con gli strumenti a terra o nello spazio (ad esempio: l’occhio, i telescopi, etc.). Progetto Educativo 2007/2008 18 La Luminosità e il Flusso Prendiamo una stella e disegniamo intorno ad essa delle sfere concentriche di diverso raggio: d1, d2, d3 La quantità di energia che arriva sulla terra per unità di tempo e unità di superficie dipenderà dalla luminosità intrinseca della stella e dalla sua distanza. osservatore a terra Progetto Educativo 2007/2008 19 La Luminosità e il Flusso d = la distanza della stella dall’osservatore f = il flusso di energia che arriva a terra attraverso una superficie di 1cm2 e nel tempo di 1sec [erg cm-2 sec-1] L = è l’energia emessa dalla stella nell’unità di tempo [erg sec-1] L f 2 4π d Progetto Educativo 2007/2008 dipende dalla luminosità della stella dipende dalla distanza della stella 20 La Luminosità e il Flusso Adesso prendiamo due stelle con la stessa luminosità L (cioè L1 = L2) ma che siano poste a distanze d1 e d2 diverse e confrontiamole fra loro. L’equazione di Pogson ci dice che: m1 = -2.5*Log(f1) + C Progetto Educativo 2007/2008 m2 = -2.5*Log(f2) + C 21 La Luminosità e il Flusso L=L1 d1 d2 L f1 4π d12 f2 Progetto Educativo 2007/2008 L=L2 L 4π d22 22 La Luminosità e il Flusso Calcoliamo la differenza delle magnitudini apparenti usando la formula di Pogson e l’equazione del flusso: m1 – m2 = -2.5*Log(f1/f2) L f 2 4π d m1 – m2 = -5*Log(d2/d1) Progetto Educativo 2007/2008 23 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 24 La Magnitudine Assoluta E se la stella apparentemente più debole fosse in realtà più brillante ma più lontana? Diventa necessario introdurre una scala di magnitudini assoluta Progetto Educativo 2007/2008 25 La Magnitudine Assoluta Quanto apparirebbe brillante una stella se fosse posta alla distanza di 10pc (1pc=3.058x1018cm) ? Applichiamo l’equazione per la differenza di magnitudini: m1 – m2 = -5*Log(d2/d1) M = magnitudine assoluta (stella alla distanza di 10pc) m = magnitudine apparente d = distanza della stella in pc M – m = -5*Log(d/10pc) Progetto Educativo 2007/2008 26 La Magnitudine Assoluta Questa può essere scritta anche come: M – m = 5 -5*Log(d) ed è detto MODULO DI DISTANZA Se si conoscono due fra le quantità M, m e d, questa equazione ci consente di trovare la terza. La Magnitudine Assoluta permette di confrontare le luminosità intrinseche delle stelle. Progetto Educativo 2007/2008 27 La Magnitudine Assoluta Qual’è la Magnitudine assoluta del Sole? m = -26.85 d = 1AU = 1.496x1013cm = 4.849x10-6pc M = m+ 5 -5*Log(d) Progetto Educativo 2007/2008 M=4.72 28 La Magnitudine Assoluta Vediamo altri esempi: Moon: dMoon = 2.57x10-3 AU = 1.25x10-8 pc MMoon = +31.92 mMoon= -12.6 Sirio (a Canis Majoris): dSirio = 2.64pc mSirio= -1.47 MSirio = +1.42 Prendiamo ad esempio Proxima Centauri (a Cen) e determiniamone la distanza: maCen = 0.00 MaCen = +4.4 Progetto Educativo 2007/2008 daCen = 1.3pc 29 La Magnitudine Assoluta Se vogliamo confrontare la luminosità di due oggetti dobbiamo considerare la loro magnitudine assoluta. Prendiamo la magnitudine assoluta del Sole: L M 2.5Log f cost M 2.5Log cost 2 4π10pc Allo stesso modo prendiamo la magnitudine assoluta di aCen: MaCen LaCen 2.5Log 2 4π 10pc per cui: MaCen Progetto Educativo 2007/2008 cost LaCen M 2.5Log L 30 La Magnitudine Assoluta Quale sarà la luminosità di aCen rispetto al Sole? Noi sappiamo che L=3.83x1033 erg/sec e dato che conosciamo le magnitudini assolute di aCen e del Sole: MaCen = +4.4 M=+4.72 LaCen 10 L Progetto Educativo 2007/2008 MaCen -M 2.5 LaCen = 5.14x1033 erg/sec 31 La Magnitudine Assoluta Magnitudine Apparente Magnitudine Assoluta Luminosità [erg/sec] Luminosità L/L Distanza [pc] Distanza d/d Sirio -1.47 1.42 8.00x1034 20.89 2.64 5.4x105 a Centauri 0.00 4.40 5.14x1033 1.34 1.3 2.7x105 Sole -26.85 4.72 3.83x1033 1 4.85x10-6 1 Luna -12.6 31.92 5.05x1022 1.3x10-11 1.25x10-8 2.6x10-3 Stella Progetto Educativo 2007/2008 32 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 33 Gli Spettri Elettromagnetici Regione Radio Infrarosso Visibile Ultravioletto Raggi X Raggi Gamma Progetto Educativo 2007/2008 Lunghezza d’onda Frequenza > 107 Å < 3x1011 Hz 7000 - 107 Å 3x1011 – 4.3x1014 Hz 4000 - 7000 Å 4.3x1014 – 7.5x1014 Hz 100 - 4000 Å 7.5x1014 – 3x1016 Hz 1 - 100 Å 3x1016 – 3x1018 Hz <1Å > 3x1018 Hz 40 Gli Spettri Elettromagnetici Si possono ottenere tre differenti tipi di spettro. Progetto Educativo 2007/2008 41 Gli Spettri Stellari Esempi di spettri di assorbimento ….ed emissione Progetto Educativo 2007/2008 42 Gli Spettri Stellari L’energia prodotta all’interno della stella viene trasportata fino in superficie. Una volta uscita dalla superficie deve attraversare la Fotosfera Stellare, ovvero gli strati più esterni della stella. Se la distribuzione di temperatura in questa regione fosse isoterma, quindi uniforme, la distribuzione spettrale sarebbe quella di un Corpo Nero. La fotosfera non è isoterma, ed inoltre il gas che la costituisce (atomi, molecole etc.) assorbe e riemette parte dell’energia proveniente dall’interno della stella. Progetto Educativo 2007/2008 43 Gli Spettri Stellari Lo spettro di una stella è costituito dalla somma Spettro di Corpo Nero SPETTRO DI CORPO NERO proveniente dall’interno della stella Spettro continuo SPETTRO DI ASSORBIMENTO + assorbimento dovuto alla fotosfera stellare Progetto Educativo 2007/2008 50 Gli Spettri Stellari Dallo spettro di una stella si possono ricavare moltissime informazioni: TEMPERATURA (Corpo Nero) COMPOSIZIONE CHIMICA (righe di Emissione ed Assorbimento) MAGNITUDINI, COLORI, etc. VELOCITA’ Progetto Educativo 2007/2008 (Effetto Doppler) 51 Gli Spettri Stellari Sulla base delle caratteristiche dello spettro le stelle vengono classificate in Tipi Spettrali Il parametro fisico fondamentale per la classificazione spettrale delle stelle è la temperatura (T) Al variare della T varia la forma del continuo e varia il tipo di righe e bande di assorbimento Un esame accurato dimostra che a parità di T lo spettro è sensibile al raggio (R), cioè alla luminosità assoluta e quindi alla gravità superficiale G M g 2 R Progetto Educativo 2007/2008 52 Gli Spettri Stellari I Tipi Spettrali fondamentali sono 7: O, B, A, F, G, K, M Suddivisi a loro volta in 10 sottotipi in ordine di Temperatura decrescente: 0,1,...,9 Inoltre si distinguono 5 classi di luminosità in ordine di Raggio decrescente: I, II, III, IV, V Esempio: il Sole è una G2-V (stella nana di Sequenza Principale) Progetto Educativo 2007/2008 55 Gli Spettri Stellari Classe Temperatura (K) Righe O 25000-50000 He II B 12000-25000 He I, H I A ~ 9000 H I, Ca II F ~ 7000 H I, banda G G ~ 5500 H I, Ca II, CN,... K ~ 4500 Ca II, Ca I,... M ~ 3000 TiO 1 K=-273.15 °C Progetto Educativo 2007/2008 56 Gli Spettri Stellari Progetto Educativo 2007/2008 Temperatura lmax 57 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 58 La Magnitudine Bolometrica Fino ad ora si è parlato Magnitudine apparente e/o assoluta in generale, ma in realtà la dizione corretta sarebbe quella di Magnitudine Bolometrica assoluta e/o apparente Infatti noi abbiamo costruito le magnitudini supponendo di poter misurare il flusso TOTALE della stella, ovvero il flusso di energia su tutte le l dello spettro elettromagnetico proveniente dalla stella. La Magnitudine Bolometrica è per definizione data da: Mbol 2.5Log(FTOT ) cost Progetto Educativo 2007/2008 59 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 60 I Colori delle Stelle In realtà non tutta l’energia emessa dalla stella arriva al suolo! Progetto Educativo 2007/2008 61 I Colori delle Stelle Non esistono strumenti in grado di misurare l’intero spettro di energia proveniente dalle stelle, per questo motivo gli astronomi, in genere, misurano il flusso proveniente da una stella attraverso dei cosiddetti Filtri a banda larga. I filtri sono costruiti in modo da far passare solo una banda ben definita dello spettro elettromagnetico della stella. Questi sono caratterizzati da una certa lunghezza d’onda centrale (lmax) e coprono un ben definito intervallo di lunghezze d’onda (l2-l1). Progetto Educativo 2007/2008 62 I Colori delle Stelle Sistema fotometrico con Filtri a banda larga di Bessel Banda lmax (Å) Dl (Å) FWHM) U 3604 601 B 4355 926 V 5438 842 R 6430 1484 I 8058 1402 Progetto Educativo 2007/2008 63 I Colori delle Stelle Come si calcola la magnitudine in una banda fotometrica? Calcola l’area dello spettro sotto la banda considerata: Flusso nella banda B B MB 2.5Log(FB ) cost Progetto Educativo 2007/2008 64 I Colori delle Stelle Se prendiamo lo spettro di una stella e misuriamo il flusso usando due diversi filtri (ex. V e B) possiamo confrontare fra loro le corrispondenti magnitudini: MB 2.5Log(FB ) cost MV 2.5Log(FV ) cost Si definisce Indice di Colore o Colore la quantità cB,V MB - MV 2.5Log(FB FV ) ovvero la differenza fra le magnitudini apparenti o assolute calcolate nelle due bande “fotometriche” Bl T C1 e 5 l -C2 lT fl T Equazione di Planck Progetto Educativo 2007/2008 f l1 f l2 5 l2 e l1 c2 1 1 T l2 l1 cB,V 1/T B-V 1/T 65 I Colori delle Stelle MI MR Il colore, cioè la fra due magnitudini, non dipende MVdifferenza dalla distanza, MB quindi ha lo stesso valore sia che si considerino le magnitudini apparenti sia che si considerino MU quelle assolute!! LB MB MV 2.5Log LV Progetto Educativo 2007/2008 fB 2.5Log mB mV fV 67 I Colori delle Stelle fB > fR mB < mR (B-R) = (mB-mR) < 0 La stella è di Colore blu fB < fR mB > mR (B-R) = (mB-mR) > 0 La stella è di Colore rosso Progetto Educativo 2007/2008 68 Sommario 1. Il concetto di magnitudine: La Magnitudine Apparente 2. La Luminosità e il Flusso di una stella 3. La Magnitudine Assoluta 4. Spettri Elettromagnetici e Stellari 5. La Magnitudine Bolometrica 6. I Colori delle stelle 7. Il Diagramma HR Progetto Educativo 2007/2008 69 Il Diagramma HR Per ogni banda fotometrica si possono calcolare le magnitudini apparenti e/o assolute e quindi gli indici di colore: U-B, B-V, V-R, B-R, V-I Mettendo in grafico coppie di indici di colore si ottengono i cosiddetti diagrammi colore-colore G2-V (U-B)=+0.13 (B-V)=+0.65 Progetto Educativo 2007/2008 70 Il Diagramma HR Oltre questi grafici colore-colore, ci sono altri grafici molto importanti che mettono in relazione l’indice di colore della stella con la sua magnitudine assoluta e sono i diagrammi: Colore-Magnitudine Assoluta. Progetto Educativo 2007/2008 71 Il Diagramma HR Dal punto di vista teorico questi mettono in relazione la temperatura (ricavabile dall’indice di colore) e la luminosità della stella (dalla sua magnitudine), si parla in questo caso di diagrammi Temperatura-Luminosità che sono detti anche Diagrammi di Hertzsprung-Russell o di Diagrammi H-R Progetto Educativo 2007/2008 72