le aziende di produzione

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Transcript le aziende di produzione

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ECONOMIA AZIENDALE E
RAGIONERIA GENERALE
(gruppo a-k)

Prof. Mario Carrassi


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Testi di riferimento
CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria, Cacucci, Bari, 1992 (pagg.
9-53, pagg.129-180, pagg. 494 - 565 ).
AA.VV. Lezioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 1996,
Parte I (escluso cap. 4); parte II, parte III, parte IV (solo capp. 5 e 6)
DI CAGNO N., Calcolo commerciale, Cacucci, Bari, 2010 (parte I,
cap. 3; parte II; parte III, capp. 1 e 2).
Letture specialistiche di contabilità generale consigliate:
MARCHI L. (a cura di), Introduzione alla contabilità d'impresa,
Giappichelli, Torino, 2007
Materiale didattico fornito durante il corso delle lezioni.


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PROPOSIZIONE DI BASE DELL’ECONOMIA

Per soddisfare i propri bisogni le persone, aggregate in
istituti, svolgono l’attività economica impiegando i
fattori di produzione.

Bisogni

Attività economica
Istituti
Fattori di produzione


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PERSONE

BISOGNI

(Istituti)

ATTIVITÀ ECONOMICA

RISORSE

L’ ATTIVITA’ ECONOMICA E’ UN’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TRA LE RISORSE
SCARSE E IL SODDISFACIMENTO DEI MUTEVOLI ED ILLIMITATI BISOGNI UMANI
ESSA SI MANIFESTA NELL’ ATTIVITA’ DI PRODUZIONE E DI CONSUMO DI BENI
ECONOMICI
Un bisogno può essere soddisfatto da diversi beni caratterizzati da forte dinamismo:
- Primari

- Fungibili

- Voluttuari

- Differenziabili

- Complementari

- Commodities


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Beni di lusso , auto di prestigio,
abbigliamento firmato

Tempo libero, istruzione, trasporto, informazione

Vestiario, nutrizione, alloggio, arredamento essenziale


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RELAZIONI TRA BISOGNI E ATTIVITA’ ECONOMICHE
BISOGNI ELEMENTARI
NUTRIZIONE
ABBIGLIAMENTO
ALLOGGIO
TRASPORTO
SALUTE
ISTRUZIONE
SICUREZZA

BENI ECONOMICI
CIBI, BEVANDE, IGIENE
ABITI, TESSUTI, CALZATURE
CASE, MOBILI, ARREDI,
AUTOBUS, BICICLETTE, TRENI,
DIAGNOSI, TERAPIE, SANITA’
SCUOLE, UNIVERSITA’, LEZIONI
VIGILANZA, ORDINE PUBBLICO

BISOGNI DI ORDINE SUPERIORE
COMUNICAZIONE
INFORMAZIONE
PAGAMENTI
MOBILITA’
ASSISTENZA
IMMAGINE
APPARENZA
DIVERTIMENTO
RISTORAZIONE
TURISMO
TEMPO LIBERO
ARTE E CULTURA

TELEFONI, FAX, FIBRE OTTICHE
STAMPA, RADIO, TELEVISIONE
CREDITO, SERVIZI FINANZIARI
ALTA VELOCITA’, AEREI, METRO
POLICLINICI, COMUNITA’ TERAPEUTICHE
PUBBLICITA’, PROPAGANDA
COSMESI, ABBIGLIAMENTO FIRMATO
DISCOTECHE, PARCHI DI DIVERTIMENTO
RISTORANTI, FAST FOOD, CATERING
VIAGGI, ALBERGHI, GUIDE TURISTICHE
SPORT, COLLEZIONISMO, HOBBY
MUSEI, TEATRI, CINEMA, LIBRI, DISCHI


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La specializzazione economica

Lo sviluppo dei processi di specializzazione accompagna nel tempo
l’evoluzione di tutti i sistemi sociali.
Il processo di specializzazione economica realizza la scissione tra
produzione e consumo che diventano attività proprie di istituti
distinti.


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lo scambio
Lo scambio, sia nella
forma del baratto...

...sia in quella dello
scambio monetario...
...è una relazione che confronta le esigenze di una parte con le
capacità dell’altra di farvi fronte.
Lo scambio contribuisce all’efficienza sia della produzione
sia del consumo e ne favorisce la separazione

Si ha scambio monetario quando il corrispettivo di un bene o
servizio è moneta o credito monetario determinato dal prezzo
unitario per la quantità


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Il ruolo della moneta

Regola e semplifica lo scambio

La moneta

è un’unità di misura dei fatti
economici

(esprime il valore numerario)

Esprime la capacità di acquisto e
permette di accumulare valore
per scambi futuri (risparmio)


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Attività economica
Il fine generale delle aziende è il soddisfacimento dei bisogni economici umani
attraverso lo svolgimento dell’attività di produzione e di consumo di beni
economici (attività economica).
L’attività economica deve essere svolta nel rispetto delle condizioni di efficienza
(legge del minimo mezzo) e di efficacia.
Condizioni fondamentali per l’esercizio dell’attività economica sono:

 la continuità nell’offerta di output a fronte di esigenze permanenti o ricorrenti;
 l’innovazione economica, ossia la ricerca e la sperimentazione di nuove e più
convenienti modalità di svolgimento delle produzioni e dei consumi;
 lo sviluppo di competenze specifiche e professionali;
 il coordinamento delle attività che richiedono più persone (teamwork)

L’unità economica di aggregazione di questi elementi è l’azienda
che realizza le condizioni utili a soddisfare i bisogni umani


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Il principio di efficienza
L'efficienza è il rapporto tra gli obiettivi raggiunti e le risorse impiegate
per il loro raggiungimento. Principio del minimo mezzo o del massimo
risultato.
Lo svolgimento di ogni attività economica deve
rispettare
condizione di efficienza elevata e crescente nel tempo.

una

In tal modo si riesce:

• a individuare modalità più convenienti
economica.

di svolgimento dell’attività

• a limitare lo spreco di tempo e di risorse, attraverso l’innovazione e
l’ottimizzazione delle modalità di svolgimento dell’attività economica.
• a migliorare la propria posizione competitiva.
• a remunerare convenientemente il capitale investito ed il lavoro.


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Il principio di efficacia
L'efficacia é la capacità dimostrata di realizzare gli obiettivi
Da ciò nascono sfide per:
1.- stabilirli
2.- capire chi li definisce:
i soggetti che fanno parte dell'organizzazione attraverso rapporti
di potere e / o processi di negoziazione
3.- orientare verso di essi i comportamenti dei diversi attori:
creare una situazione desiderabile cui tende l'organizzazione un
modello della realtà al quale ci si ispira
4.- trasmetterli alle componenti dell'organizzazione facendoli
condividere o usando il potere gerarchico e altri interventi
organizzativi


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efficacia / efficienza

Efficacia ed Efficienza non sempre sono correlate

A
Efficacia
B

C

Efficienza

Posso dire che:
A è migliore di B perché a pari efficienza è più efficace
C è migliore di B perché a pari efficacia è più efficiente
Ma tra A e C cosa dico ?


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L’ATTIVITA’ ECONOMICA

L’ attività di produzione e consumo di beni economici,
con riguardo ai sistemi economici progrediti,
si svolge secondo una vasta gamma di operazioni:
 trasformazione fisico-tecnica
 negoziazione di lavoro e di capitale proprio
 negoziazione di beni, di capitali e di rischi specifici
 organizzazione
 rilevazione e informazione


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economia aziendale/economia politica

studia le differenze tra
aziende e il funzionamento
interno delle stesse
studia i problemi di
equilibrio del sistema
economico nel suo insieme


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Economia politica

• studia le attività economiche nel loro complesso e analizza i sistemi

economici nella loro unità:

Per es.: economie regionali, nazionali, internazionali
• L’oggetto di osservazione è il sistema economico generale di una

collettività del quale le aziende sono gli elementi

• “Affronta i problemi dall’alto”, elaborando le conoscenze e le teorie
economiche utili per il governo (la politica economica) degli aggregati
territoriali, nazionali e internazionali


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Economia aziendale
In principio si concentra sugli aspetti quantitativi dei fatti
aziendali sotto il nome di Ragioneria. (“La Ragioneria” Fabio
Besta 1909)
Si afferma la necessità di una costruzione unitaria della scienza
dell’amministrazione delle aziende.

“scienza che studia le condizioni di
manifestazioni di vita delle aziende”
(“Il reddito d’impresa” Gino Zappa 1937)

esistenza

e

le

• mira a dare norme e precetti per la razionale condotta delle aziende.
• si orienta su casi singoli e propone soluzioni adatte sulla base delle
caratteristiche, dei valori, della storia e dei soggetti che compongono la
singola azienda.


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Economia aziendale
L’ economia aziendale ha le seguenti caratteristiche, proprie
anche dell’ economia politica:

-è una scienza empirica (metodo deduttivo/induttivo);
-è una scienza positiva (interpreta la realtà);

-è una scienza normativa;
-è una scienza sociale (analizza i comportamenti degli
individui nella prospettiva del loro agire economico.)


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L’ ECONOMIA AZIENDALE: I PRINCIPI GENERALI

L’economia aziendale osserva i fenomeni
economici nelle manifestazioni delle
aziende singole, delle classi e degli
aggregati particolari di aziende, così come
dell’ambiente in cui le aziende operano.

L’economia aziendale elabora le
conoscenze e le teorie economiche
utili per il governo delle aziende di
ogni ordine di istituto: famiglie,
imprese, istituti pubblici territoriali.


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L’economia aziendale studia il sistema degli accadimenti
d’azienda che sono riconducibili ai grandi aggregati dei
processi di:
Aspetto oggettivo, contenuto
operazionale dell’attività
amministrativa

Gestione
Organizzazione

Aspetto soggettivo, definizione
Aspetto cognitivo, sistema
degli organi e identificazione
delle rilevazioni quantitative,
delle relazioni e delle funzioni
contabili o statistiche, dei
degli stessi
fatti di gestione aziendale

Rilevazione (ragioneria)


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L’OGGETTO DELL’ECONOMIA AZIENDALE

L’Economia aziendale ha per oggetto l’azienda, ossia
l’ordine economico (il sistema degli accadimenti economici)
di tutti gli istituti nei quali si svolgono attività
significative di produzione e di consumo di beni economici.
Si considerano particolarmente rilevanti tre classi di
istituti:
• LE FAMIGLIE
• LE IMPRESE
• GLI ISTITUTI PUBBLICI TERRITORIALI


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Istituti e Aziende
istituto sono
si presenta
comedicomplesso
di elementi
e di di
fattori,
di e
GliUn
Istituti
Insiemi
elementi,
di fattori,
energie
energie e di risorse personali e materiali. Esso è duraturo…, dinamico…, è
di ordinato
risorse materiali
ed immateriali
il fine dei
secondo proprie
leggi anche che
di perseguono
varia specie (fisiche,
loro
membri economiche,
in modo dinamico,
ordinato,
ed autonomo.
sociologiche,
religiose, ecc.)
e in multiforme
combinazione…,

è un’unità per i rapporti che lo costituiscono,… con vincolo degli elementi
e fattori a carattere di complementarità per essere rivolti ad un fine
L’attività
svolge
per mezzo
dell’azienda,
comune,…economica
è autonomosima
di un’autonomia
relativa
per i nessiossia
con ledell’ordine
altre
componenti della
societàdiumana.
La ricerca intorno ad un istituto è
strettamente
economico
un istituto:
necessariamente di tipo interdisciplinare”. (C. Masini, 1979)

Istituti

Aziende

Istituti pubblici

Processi
di di
consumo e
Produzione
Complessa
processi
di del
gestione
rimunerazioni
realizzazione
patrimoniale
monetariesociale
e di altra
progresso
e
Azienda di produzione
specie
spirituale
dei membri
Perseguono
dell’istituto
obiettivi sociali
Azienda di consumo
Azienda di
diffondendo
erogazione
Azienda composta pubblicadeterminati valori

Enti non profit

Azienda non profit

Impresa

Famiglia


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La dimensione economica degli istituti

Imprese

Famiglie
Enti pubblici

fini economici

fini non economici


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Unità economica di Produzione e Consumo

Specializzazione
Divisione del lavoro
Azienda di
produzione

Azienda di
erogazione

Operazioni di scambio in cui i mezzi monetari hanno radice nell’ attività
produttiva attraverso la remunerazione del lavoro e del capitale. Non può
esserci consumo senza produzione e viceversa.


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Le tipologie aziendali: le aziende di produzione (imprese)
La produzione è una creazione di utilità economiche che può avvenire in vario modo
In funzione della natura specifica dell’ attività produttiva svolta

Le aziende di produzione originaria
sono quelle nelle quali l’ attività svolta
è alla base delle altre attività produttive
(beni così come in natura).

Aziende minerarie
ed estrattive

Le aziende di produzione derivata

aziende industriali
aziende mercantili
aziende di servizi

Aziende agrarie

aziende finanziarie


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Le tipologie di imprese (segue)

Le aziende di produzione derivata:
• aziende industriali trasformano le materie prodotte dalle aziende di produzione
originaria ottenendo beni che sono destinati al consumo o a successive
trasformazioni;
• aziende mercantili , che attuano il processo distributivo, acquisendo beni dalle
aziende produttrici per rivenderli ad altre aziende che debbono consumarli o
impiegarli in altra attività produttiva o collocarli sul mercato dei consumatori finali;
• aziende di servizi, la cui attività consiste nell’offerta di beni immateriali (aziende
di trasporto, aziende di assistenza tecnica, aziende telefoniche, ecc);
• aziende finanziarie, facilitano il movimento finanziario e le correlazioni tra
aziende di consumo e aziende di produzione. Rientrano in tale categoria le
aziende bancarie e le aziende assicuratrici).


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L’ azienda di erogazione deve cercare fuori dal proprio ambito i
mezzi monetari necessari per soddisfare il suo programma di
bisogni.
MONETA
AZIENDA DI EROGAZIONE

MONETA

BISOGNI


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Tipologie aziendali(segue)

Aziende di erogazione
 aziende di consumo sono quelle aziende in cui i
mezzi sono destinati al soddisfacimento dei bisogni
delle persone che fanno parte del sistema aziendale ad
es. famiglia, associazioni (culturali, sportive, politiche),
Stato, Province, Comuni.

 aziende di erogazione in senso stretto sono
quelle in cui i soggetti destinatari della attività di
consumo si trovano all’esterno del sistema aziendale
ed ottengono i beni a titolo gratuito o pagando un
prezzo simbolico (prezzo politico).
Si pensi alle fondazioni, agli istituti di ricerca, alle
organizzazioni di volontariato, agli enti di
beneficenza, alle imprese sociali (aziende non
profit).

beni e servizi

beneficiari

beni e servizi

beneficiari


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Reddito da lavoro del capo famiglia o di
altri componenti della famiglia

Reddito d’ impresa del capo famiglia
o di membri della famiglia

famiglia

Reddito della gestione patrimoniale

Tributi
enti pubblici territoriali
Imprese pubbliche
Gestione patrimoniale


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Aziende di produzione/aziende di erogazione

Servizi forniti dai partecipanti alla produzione
Salari, interessi, profitti, tributi

Aziende di
Produzione

Aziende di
Erogazione

Beni e servizi prodotti e venduti
Acquisti di beni e servizi
Risparmio


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I FATTORI DI PRODUZIONE
ogni elemento che direttamente o indirettamente l’azienda trae
dall’ambiente per alimentare la sua attività economica

CAPITALE

+ LAVORO

 Fattori produttivi generici

=

TRASFORMAZIONE
ECONOMICA
(processo produttivo)

(denaro e disponibilità finanziarie)

 Fattori produttivi specifici
(beni e servizi)

 Fattori produttivi a fecondità semplice
(p.e. materie prime)

 Fattori produttivi a fecondità ripetuta
(p.e. impianti, macchinari)

BENI E SERVIZI


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Mercato
dei fattori
produttivi

Processo Produttivo
complesso di azioni coordinate che consentono
la trasformazione di fattori produttivi in output

• di approvvigionamento

Mercato
di sbocco

• dei capitali

Acquisizione
dei fattori
input
produttivi
materie prime
impianti
lavoro e servizi
denaro

Processi di
Trasformazione
Economica

output

Vendita
prodotti
e sevizi


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Ogni azienda può essere osservata come un sistema di forze
rappresentate da:
i MEZZI, cioè i beni economici destinati alla produzione ed al
consumo;
le PERSONE, ossia gli individui che a vario titolo partecipano
all’attività aziendale;
l’ORGANIZZAZIONE, ossia la componente immateriale che
combina le risorse individuando le azioni da coordinare,
distribuisce le mansioni ed i compiti, attribuisce le
responsabilità.
Le forze del sistema azienda sono:

S = ƒ(M,P,O)

 strumentali;
 complementari;
 interdipendenti.


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L’impresa è
In quanto svolge l’attività
economica di produzione

un
sistema

In quanto evolve per mutamenti e
rigenerazione degli elementi che
lo compongono

sociale
Perché la prevedibiltà del
comportamento
apertoè bassa o

assente poiché caratterizzata
dall’incertezza

complesso

Complesso di molteplici elementi che
interagiscono tra loro e sviluppano una
forte interdipendenza nello spazio e nel
tempo

economico

? strutture
Dove le persone sono riunite in
sociali con una cultura comune ed in cui i
rapporti con l’ambiente esterno sono
fondamentali per la durabilità del sistema

dinamico

Composto da un elevato numero di
elementi con elevate relazioni
reciproche che impediscono di
considerare come significativi i
rapporti tra due o più elementi

probabilistico


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Il sistema impresa ed il suo ambiente

ambiente culturale
Mercati di acquisizione
ambiente
sociale

lavoro

tecnologie materie
prime

fonti di
energia

capitali

ambiente
politico
istituzionale

IMPRESA
ambiente
naturale

beni o servizi
Mercati di sbocco
ambiente economico

ambiente
tecnologico


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Le sfide ambientali
 Competizione globale
 Turbolenza organizzativa

 Gestione dell’informazione e della conoscenza
 E-commerce

 Crescita demografica
 Diversità
 Etica e responsabilità sociale (CSR)
“La maggior parte dei manager oggi ha la sensazione di
volare in un aereo che sta al tempo stesso costruendo”
(Management Review)


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Freeman’s stakeholder perspective...
Conferenti di
capitale proprio

Lavoratori
dipendenti

clienti
fornitori

impresa

finanziatori

……………
Collaboratori
esterni
Amministratori e
funzionari pubblici

Cittadini


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Defining Sustainability
Sustainable development is
development that seeks to meet the
needs and aspirations of the present
without compromising the ability to
meet those of the future.
World Commission on Environment and Development (1987). Our common future. New York: Oxford University Press.


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Business and Sustainability

Civil Society

Governments

Primary roles
Primary roles
Watchdogs, critics,
protect people’s
rights, well being
and the commons

Enforcers, providers,
preserve order,
represent citizens

Corporations

Primary role
Innovators, doers, deliver value to
shareholders, support to customers


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Emergent sustainability
challenges…
Social

Environmental


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The perspective of
markets
Ethical
consumerism

Green
consumerism


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- prestatori di lavoro
- conferenti di capitale proprio
- lavoro
- capitale proprio

input
-ricavi
-beni e servizi
- capitale di prestito
- rimunerazioni e
rimborsi di capitale
fornito a terzi
- beni pubblici
- consenso e competizione

IMPRESA

S=(P,M,O)

-clienti
-fornitori
- conferenti capitale di
prestito
-destinatari di capitale
-Stato
-concorrenti

- retribuzioni
- rimunerazioni
di capitale proprio

output
- beni venduti
- costi
- capitale conferito
a terzi
- interessi e rimborsi
di capitale di terzi
- tributi
- consenso e competizione


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La finalità principale dell’impresa è la creazione durevole
di valore, in termini di produzione e di equa distribuzione
di ricchezza

L’impresa esiste per soddisfare i bisogni espressi dal mercato.
L’output che l’impresa realizza assume valore solo in quanto
esista un soggetto disposto a pagare un prezzo in cambio di
quel bene.
Si ha convenienza economica quando il valore degli output del
processo di produzione economica è superiore alla somma del
valore degli input (creazione di ricchezza)
Una misura della creazione di ricchezza è il Valore Aggiunto che è dato dalla
differenza positiva di valore tra gli output collocati sul mercato e le risorse
consumate nel processo di produzione economica.
Il valore aggiunto viene poi distribuito per remunerare i fattori di produzione
(CAPITALE, LAVORO, STATO) che partecipano al processo produttivo


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IL PRINCIPIO DI ECONOMICITA’

Attitudine a durare
nel tempo in un
ambiente mutevole

Attitudine a vivere
senza interventi
di sostegno e di
copertura

AUTONOMIA

DURABILITA’

- Condizione di funzionamento dell’azienda.
- Perseguimento contemporaneo di più fini economici.
- Rispetto simultaneo di un insieme di condizioni di svolgimento dell’azienda.

ECONOMICITA’


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ECONOMICITA’:CONDIZIONI DA RISPETTARE SIMULTANEAMENTE

EQUILIBRIO REDDITUALE
S Componenti positivi di reddito = S Componenti negativi di reddito
 in relazione al tempo: breve/lungo
 in relazione all’oggetto: aziendale o di gruppo
EQUILIBRIO MONETARIO
gestione finanziaria compatibile con l’equilibrio reddituale:
l’azienda deve perseguire l’equilibrio reddituale conservando
sempre la capacità di far fronte agli impegni di pagamento
CONGRUITA’ DEI PREZZI COSTO E DEI PREZZI RICAVO
 retribuzioni dei prestatori di lavoro
 remunerazione dei conferenti di capitale-risparmio
- FLESSIBILITA’
- EFFICIENZA
- COOPERAZIONE

- INNOVAZIONE
- QUALITA’
- ETICA

- CONOSCENZE
- COMPETENZE
- ……………


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Dimensione economica
Economicità
Condizione da rispettare per
perseguire le finalità generali
d’azienda

Dimensione competitiva
capacità di soddisfare i bisogni
dei clienti

INNOVAZIONE

Dimensione sociale
capacità di rispondere alle
attese dei collaboratori


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la componente personale
S = ƒ(M,P,O)

il SOGGETTO ECONOMICO

è rappresentato dalle persone o dall’insieme di persone che assumono le decisioni
fondamentali e che di fatto governano e controllano l’impresa

 concepisce il progetto aziendale;
 conferisce, in tutto o in parte, i mezzi necessari per la sua realizzazione;
 predispone la struttura aziendale;
 organizza il suo funzionamento
livello volitivo

livello direttivo/amministrativo
livello esecutivo


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L’ORGANISMO PERSONALE

L’organismo personale è l’insieme delle persone che, con il
proprio lavoro, partecipano direttamente allo svolgimento
dell’attività economica dell’istituto.
Si qualifica in termini di variabili individuali (valori, bisogni,
competenze professionali) e di variabili sociali (relazioni
interpersonali).
La dimensione, la dinamica, la composizione e la flessibilità
dell’organismo personale determinano la sua flessibilità al
variare degli altri elementi della struttura aziendale


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La scala dei bisogni di Maslow

B. di realizzazione

Bisogni di stima
Bisogni di socialità
Bisogni di sicurezza
Bisogni elementari


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L’ASSETTO ISTITUZIONALE

Soggetti
Contributi

meccanismi e strutture che
regolano le correlazioni tra
contributi e ricompense e di
esercizio del governo
economico

Ricompense

Prerogative di
governo economico
• Scelte di assetto istituzionale
• Scelte di configurazione delle combinazioni produttive

L’assetto istituzionale fa riferimento ai soggetti primari e
• Scelte di assetto tecnico
alle regole del gioco fondamentali dell’istituto e
• Scelte di assetto organizzativo
dell’azienda, proprio per questo motivo deve essere visto
• Scelte di organismo personale
come elemento sovraordinato della struttura aziendale
• Scelte relative alla configurazione e alla destinazione del patrimonio


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Al soggetto economico competono le prerogative di
governo economico, ossia le decisioni in merito a:

 oggetto della gestione
 struttura degli organi rappresentativi del soggetto
economico, definizione dei relativi compiti e nomina delle
persone componenti
 misura del capitale proprio
 modalità di remunerazione del capitale proprio e del
lavoro

 politiche e piani generali di gestione, di organizzazione e
di rilevazione
 operazioni di fusione e concentrazione di più aziende


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Soggetto Economico

governo aziendale
(principi, istituzioni e meccanismi regolatori)

potere di comando

potere di gestione

(livello volitivo)

(livello direttivo - amministrativo)

Imprenditorialità
Managerialità


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Soggetto Giuridico
“soggetto a cui fanno capo i diritti e le obbligazioni derivanti
dall’attività economica d’impresa.”

Strutture legali d’impresa
Forma individuale

impresa individuale

La scelta della forma aziendale dipende da svariate
impresa
familiare e psicologica
considerazioni sia di natura
soggettiva
che di natura oggettiva.
società in nome collettivo
• Motivazioni
di
carattere
finanziario.
personali

società in accomandita semplice

Forma societaria

• Disponibilità a condividere la gestione aziendale
con potenziali soci.
di capitali

società a responsabilità limitata
società per azioni
società in accomandita per azioni

cooperative


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Soggetto economico e soggetto giuridico
Forma giuridica

Impresa individuale

Società di persone

Società di capitali

Soggetto giuridico

Titolare

Società Soci

Società
Soci (di riflesso)

Autonomia
patrimoniale

Assente

Imperfetta

Perfetta

Soggetto
economico

Titolare

Tutti
i
soci
“amministratori” con
potere di comando e
di indirizzo (nella
s.a.s. esclusi gli
accomandanti)

Soci detentori del
capitale di comando
e
amministratori
legittimati
dalla
proprietà


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CORPORATE GOVERNANCE
INSIEME
DI
PRINCIPI,
ISTITUZIONI
E
MECCANISMI CHE REGOLANO L’ESERCIZIO DEL
POTERE DI GOVERNO DI UN’ IMPRESA.

LE REGOLE DI GOVERNANCE DETERMINANO LE PIU’
IMPORTANTI
DECISIONI
DELL’IMPRESA,
CONSENTONO UN EFFICACE ESERCIZIO DEL
POTERE ED IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
STRATEGICI


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I modelli di Corporate Governance
stabile

S
T
A
B
I
L
I
T
À

grado di
identificazione

Impresa
padronale

Impresa
consociativa

Public
Company

variabile

unitaria

Compagine
proprietaria

potere di influenza

Articolazione della compagine azionaria

articolata


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Impresa padronale
- Il soggetto economico coincide con la figura dell’imprenditore

- L’obiettivo dell’impresa e la massimizzazione del profitto nel
rispetto dei valori extraeconomici, dell’orizzonte temporale (breve
lungo periodo) e della propensione al rischio.
Vantaggi:

Rischi:

 natura imprenditoriale

 debolezza finanziaria

 dedizione

 elevato costo del capitale

 agilità decisionale e
flessibilità operativa

 debolezza manageriale
 successione dell’imprenditore


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Public company
- polverizzazione della proprietà del capitale
- separazione tra proprietà e management
- l’obiettivo dell’impresa è massimizzare il valore del capitale

Vantaggi:

Rischi:

 disponibilità di capitale

 opportunismo del management

 elevato frazionamento del
rischio

 distruzione di ricchezza

 ridotto costo del capitale
 management professionale

 miopia gestionale
 basso livello di investimenti
redditizi


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Impresa consociativa
-Il soggetto economico è formato da un nucleo stabile e ristretto di
azionisti che esercitano il potere di governo.
- L’obiettivo dell’impresa è assicurare continuità dell’impresa e la
crescita.
Vantaggi:
 alta stabilità del capitale
 flessibilità finanziaria

Rischi:
 bassa redditività
 rischio di inefficienza

 basso costo del capitale

 alto conservatorismo e
prudenza

 controllo sul management

 lentezze decisionali

 cogestione

 crescita patologica


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CONCLUSIONI
IL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE IN ATTO, ANPLIA ED
INTENSIFICA LA COMPETIZIONE TRA LE IMPRESE E
DETERMINA L’EVOLUZIONE DI TUTTI I MODELLI DI
CORPORATE GOVERNANCE VERSO FORME CONVERGENTI DI
GOVERNO.

SI SVILUPPANO IN TAL MODO MODELLI DI GOVERNANCE
INTERMEDI CHE RACCOLGONO LE ISTANZE DEI MERCATI
E DEGLI STAKEHOLDER PER PRODURRE RISULTATI
DUREVOLI ED ETICAMENTE PIU’ EFFICACI


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Le strategie di sviluppo dell’impresa
Crescita interna
Attuata attraverso investimenti in
fattori a fecondità semplice o
ripetuta, finanziati con il ricorso a
mezzi
di origine
esterna
o
all’autofinanziamento
Crescita esterna
Attuata mediante aggregazione che
si
traducono
in
forme
di
integrazione (fusioni, acquisizioni) o
in forme di cooperazione non
competitive (alleanze ed accordi
interaziendali)

Acquisizione di nuova tecnologia
Ottimizzazione della localizzazione
Atmosfera di cambiamento
positiva per l’organizzazione

Rapidità
Accrescimento della quota di mercato
Superamento di barriere all’entrata
Facilità di finanziamento
Convenienza


Slide 62

Le strategie di sviluppo dell’impresa

Economie di costo
Integrazione a monte
Economia di scala manageriali,
Integrazione
a valle
organizzative
e
finanziarie
 Sviluppo
monosettoriale
Economie di scopo
Diversificazione
del irischio
Nuovi prodotti per
mercati
tradizionali
Nuovi
prodotti con sinergie di

marketing e/o tecnicoSocietà
facenti
capo
ad un’impresa
produttive,
ingresso
in nuovi
Sviluppo
di attività
non
Sviluppo
Espansione
in altri
Paesi
di diversificazione
dominante
laStrategie
cuile attuali
espansione
avviene
mercati
correlate
con
in
polisettoriale
con
gusti deilaconsumatori
mediante
il controllo
e la
terminipartecipazione,
di prodotti, mercati
e
omogenei
gestione
di imprese operanti in altri Stati
tecnologie

 Sviluppo
internazionale

Sviluppo orizzontale

Sviluppo verticale
Concentrica
Orizzontale

Conglomerativa

Sviluppo internazionale del mercato
Sviluppo multinazionale della gestione


Slide 63

Le aggregazioni aziendali
Informali
senza strutture convenzionali

Gentlemen’s agreements
Distretti industriali
Reti di subfornitura
Associazioni in partecipazione

Joint ventures

Formali

cartelli

relazioni contrattuali o
patrimoniali

consorzi
Affitto d’azienda
Vendita e affitto
Gruppi aziendali


Slide 64

Prerequisiti costitutivi dei gruppi aziendali
 Pluralità di imprese con autonomia giuridica
 Struttura societaria delle imprese
 Legame finanziario attraverso il possesso di partecipazioni di
controllo, prevalentemente azionarie

Modalità di costituzione dei gruppi aziendali
 Acquisto di una partecipazione nel capitale di un’impresa preesistente
 Creazione di una nuova impresa giuridicamente distinta ed
acquisizione di una parte o di tutto il suo capitale
 Scorporo d’azienda conferendo autonomia giuridica ed
acquisendo una partecipazione
 Costituzione di una società capogruppo a cui più imprese conferiscono
i pacchetti di controllo ed affidano la direzione del gruppo


Slide 65

FINALITA’ DEI GRUPPI
•MOLTIPLICARE IL CAPITALE CONTROLLATO PER EFFETTO
DELLE LEVA AZIONARIA

•DISTRIBUIRE IL RISCHIO IMPRENDITORIALE TRA LE
AZIENDE DEL GRUPPO

•ELUDERE VINCOLI GIURIDICI E FAVORIRE L’ACCESSO A
BENEFICI DERIVANTI DALLA NORMATIVA

•TRASFERIRE IL REDDITO IN CORSO DI FORMAZIONE TRA
LE AZIENDE DEL GRUPPO


Slide 66

Il controllo nei gruppi
 Controllo di diritto = totalità o maggioranza assoluta dei diritti di voto
 Controllo di fatto = diritti di voto sufficienti per esercitare
un’influenza dominante

 Collegamento = diritti di voto sufficienti ad esercitare
un’influenza notevole
Controllo indiretto
Controllo diretto
Holding

A

B

Holding

A

Sub-holding

B

C


Slide 67

Strutture di gruppo
struttura semplice

Struttura complessa

A

A

A
F

B C

D

E

B
C
D

Struttura a catena

E

B
C