Transcript DISCIPLINE UMANISTICHE E TIC Formatore Margiotta Genoveffa (1).
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
DISCIPLINE UMANISTICHE
E TIC
LIVELLO BASE
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Polo Formativo PNSD
M.I.U.R. D.D.G. 3573 del 20/12/2013
Una rete di 24 scuole della regione Lazio attiva corsi di
formazione sulle competenze digitali dei docenti.
Ogni corso prevede di norma 2 incontri in presenza di 3 ore
ciascuno, riproposti in periodi diversi nelle cinque sedi
formative afferenti a questo scuola-polo:
- Istituto Magistrale Statale “Margherita di Savoia”
- Liceo Classico Statale “Giulio Cesare”
- Istituto Tecnico Industriale Statale “Vallauri”
- Istituto Comprensivo Velletri Centro
- I Istituto Comprensivo Statale Cassino (FR).
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MODULO 1
Conoscere e sperimentare un word processor per scritture individuali e
collaborative
Il vantaggio delle tic su testi “semplici”: concentrarsi sul testo, la pulizia e la
formattazione significativa. Comando “mostra revisioni”, comandi “trova e
sostituisci”, comando “commenta”, comando “note”.
Strumenti di scrittura collaborativa
Content curation a scuola
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MODULO 2
Strumenti specifici per Storia/geografia/filosofia:
linee del tempo
mappe mentali
mappe concettuali
Scrivere in senso lato: i testi non continui
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Non si impara dalla tecnologia, si impara attraverso il
pensiero …
… il pensiero media l ’apprendimento.
L’apprendimento è il risultato del pensiero”
(D. Jonassen)
Le tecnologie possono potenziare e supportare l’apprendimento
se vengono usate come strumenti e come contesti significativi
che stimolano il pensiero riflessivo sull’azione.
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SCRITTURA E TIC
La scrittura è un’attività complessa e presenta numerose componenti:
definizione degli obiettivi
pianificazione
organizzazione delle idee
composizione del testo
editing
Gli strumenti tecnologici sostengono queste componenti in
contesti di scrittura sia individuale che collaborativa.
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WORD PROCESSOR
Elaboratore testi
Documento
programma che permette di:
scrivere
dare struttura
correggere
archiviare (cioè salvare)
stampare documenti
informazione strutturata con
una struttura logica e una
struttura grafica
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Struttura del documento
Struttura Logica
ruolo che hanno le varie parti di testo nel
documento: titoli, titoli di capitoli, note in
calce, riferimenti bibliografici, citazioni,
didascalie.
Sempre di pezzi di testo si tratta,
ma che giocano ruoli logicamente
molto diversi nel documento stesso.
Struttura Grafica
Come, a livello di stampa o visualizzazione,
dovranno essere rese tipograficamente le varie
parti di documento. La struttura grafica è
spesso direttamente collegata alla struttura
logica.
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FUNZIONI AVANZATE DI UN
ELABORATORE TESTI
Funzioni avanzate (struttura logica):
numerazione automatica di note a piè di pagina
tabelle, paragrafi, capitoli
costruzione automatica di indici (ad es. indice analitico, riferimenti
bibliografici)
controlli ortografici
controlli stilistici (thesaurus per sinonimi e contrari)
scrittura del testo su più colonne
Revisione testo
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Formattazione significativa di un
testo
Quando si lavora su un documento ad un progetto di gruppo, può
essere utile la funzione Revisioni, che consente a un utente di
vedere quali modifiche sono state apportate dagli altri redattori, di
modificare un documento e di sapere (tramite l’uso del colore) chi ha
apportato le modifiche.
Gli strumenti che consentono a più utenti di comporre e modificare
insieme i documenti sono i segni di revisione e i commenti.
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REVISIONE DI UN TESTO in WORD
Dal menu "Strumenti" si seleziona il pulsante "Revisioni“
Se si prova a cancellare una parola e scriverne un'altra al suo posto la
parola cancellata apparirà in rosso, barrata, accanto alla parola
nuova(visualizzazione "Normale“) oppure comparirà una sorta di
fumetto al margine destro della pagina recante il messaggio "Eliminato“
(visualizzazione "Layout di stampa" ).
Qualsiasi tipo di formattazione verrà segnalata in visualizzazione"Layout
di stampa.
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INSERIRE COMMENTI
• C'è un'altra funzione molto pratica, che è possibile utilizzare anche
indipendentemente dall'attivazione dello strumento Revisioni ma vi si
affianca con profitto: i commenti.
• Dal menu "Inserisci" si può inserire un "commento", legato al punto
del testo nel quale ci si trova al momento del clic.
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Tornando alla barra delle Revisioni, c'è anche il menu "Mostra“ che
consente di lasciare visibili o nascondere tutti i tipi di modifiche
fatte (inserimenti ed eliminazioni, formattazioni, commenti; se
lavorate su un file già revisionato da altri, potete scegliere anche di
visualizzare le revisioni di ciascun utente, contrassegnate da colori
diversi).
Le revisioni e i commenti possono anche essere visualizzati in un box
a fondo pagina, come si fa per le note a piè di pagina, cliccando sul
pulsante di colore blu sulla barra delle Revisioni.
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Vantaggi nell’uso di un word
processor
aggiungere, togliere,
trasformare un testo;
espandere una frase, un testo;
ridurre un testo;
evidenziare gli interventi sul
testo (REVISIONE);
riflettere sul processo di
scrittura e controllarlo;
archiviare, recuperare, ampliare
le proprie idee;
rielaborare e revisionare il testo;
cooperare alla stesura di un
testo.
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SCRITTURA COLLABORATIVA
Nel caso della scrittura collaborativa gli alunni collaborano e
negoziano la pianificazione, la stesura, la revisione e la coesione
del testo.
Un processo di scrittura collaborativa:
sviluppa abilità di lavoro di gruppo attraverso la suddivisione di ruoli,
sviluppa relazioni positive tra gli studenti,
crea opportunità per una valutazione tra pari e per l'autovalutazione,
incrementa le sorgenti di idee
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STRUMENTI DI SCRITTURA
COLLABORATIVA
Google drive
Blog
Webquest
Wiki
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GOOGLE DRIVE
“Google drive” è un archivio online, dal quale possiamo
accedere ovunque ci sia una connessione alla rete.
Cosa possiamo fare con Google drive?
Creare, collaborare e condividere, tutto ciò in tempo reale.
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Drive è un servizio gratuito nella
versione basic che consente di
archiviare fino a un massimo di 15
gigabyte di file.
Per utilizzarlo è fondamentale una
connessione Internet, infatti tutti i file
sono archiviati nella nuvola di Google
(cloud = insieme di tecnologie che
fornisce la possibilità di utilizzare un
software remoto, una memoria per
immagazzinare i dati e un hardware
remoto).
Per poter accedere, ovunque e con
qualsiasi dispositivo, è necessaria una
connessione alla rete e un account.
Per le scuole Google offre un
servizio specifico: Google Apps
For Education, ovvero una serie
di servizi a disposizione della scuola
che ha stipulato un accordo di uso
con Google.
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Slide 20
Perché usare Google Docs con la classe?
I documenti sono condivisibili in tempo reale tra diversi utenti,
che possono perciò aprire i file, modificarli e salvarli in
contemporanea.
I documenti possono essere prodotti direttamente all’interno di
Google Docs, importati da una mail o da un preesistente file; il
sistema può salvare in diversi formati (doc, xls, pdf, rtf, html
ecc).
La condivisione: uno o più collaboratori possono essere chiamati a
intervenire sullo stesso documento, e le loro revisioni verranno
integrate in tempo reale, inserendosi a catena nello spazio dedicato
alle diverse versioni del documento.
La pubblicazione di un documento, invece, può essere gestita
dando al file un Url specifico su server Google oppure
pubblicando il documento direttamente sul proprio blog.
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Con Google Drive possiamo sfruttare
gratuitamente sia la condivisione che la
collaborazione.
Gli alunni possono essere divisi in gruppi con l’obiettivo di portare a termine un compito
in comune.
Si crea una cartella per ogni gruppo e la si condivide
In ciascuna cartella si crea un documento che servirà al gruppo per lavorare e
collaborare.
Tutti i componenti del gruppo possono lavorare su un unico file.
Quando più soggetti collaborano alla stesura di un testo, viene attribuito a ciascuno un
colore identificativo.
Attivando la cronologia si può dunque individuare la parte di testo prodotta da ogni
singolo utente in quanto, appunto, è contrassegnata dal colore a lui associato.
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Un Blog è una bacheca personale di
informazioni, riflessioni, notizie, curiosità,
approfondimenti
che
possono
essere
organizzate mediante la pubblicazione di un
articolo (post), di una pagina, di immagini e
video, di documenti allegati.
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Una delle caratteristiche del blog è la possibilità di essere
usato a vari livelli di competenza e coinvolgere una o più classi,
un intero plesso scolastico o una comunità.
Le piattaforme più sviluppate permettono di costruire una vera e propria
comunità di pubblicazione, simile alla redazione di un giornale, dove ogni
membro può avere un compito specifico.
Gli strumenti di classificazione di gestione dei contenuti permettono,
inoltre, organizzare in modo flessibile e complesso il lavoro degli studenti in
compiti di realtà e in una dimensione di cooperative learning.
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ATTRAVERSO IL BLOG POSSO:
Scuola condivisa
http://classeseconda.blogspot.it/
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CREARE UN BLOG CON
Si tratta di una piattaforma di blogging gratuita offerta da Google che si
distingue per la sua semplicità di utilizzo.
Il primo passo da compiere è collegarsi alla pagina principale del
servizio ed eseguire il login utilizzando i dati dell’account
Google/Gmail.
Nella pagina che si apre, cliccare sul pulsante Nuovo
blog per avviare la creazione e digitare il titolo che si
vuole assegnare al blog nell’apposito campo di testo.
Quindi si scrive l’indirizzo attraverso cui si vuol rendere
raggiungibile il sito (sarà qualcosa come tuoblog.blogspot.com) e si sceglie il tema grafico che si
desidera utilizzare per le sue pagine cliccando su una
delle anteprime disponibili. Infine, si clicca su Crea il
blog per confermare le scelte.
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Cl@sse on web
BlogDidattici … AppassionataMente
Maestro Roberto
Progetto 3T
Matemattilandia
Blogghidee
Ragazzi Creattivi
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WEB QUEST
La metodologia di lavoro del WebQuest consiste in un’impostazione di
tipo costruttivista: i saperi sono il prodotto di una costruzione individuale
e/o di gruppo attraverso l’utilizzo delle risorse di internet.
Il processo viene guidato e progettato dall’insegnante, che individua un
argomento attorno al quale la classe inizia un percorso di ricerca analitica,
sintesi e rielaborazione.
Grandi città e i loro fiumi: un legame da preservare
Esempio di web quest
http://www.bibliolab.it/webquest_fiumi/index.htm
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PROCEDURA DEL WEBQUEST
Introduzione
fornisce le informazioni di base
Compito
definisce quale sarà l’attività da
svolgere (“devi preparare una lezione
di 15 minuti o 10 slide con l’ausilio di
una presentazione multimediale...”, “il
gruppo dovrà presentare una
relazione...una mappa...”)
Risorse
link alle risorse Web che possono
essere preselezionate e personalizzate
Processo
Descrivere le fasi del lavoro, la suddivisione in
gruppi, la distribuzione dei compiti;
organizzare i ruoli dei partecipanti, affidando a
ciascuno responsabilità proprie.
Suggerimenti
si possono inserire dei consigli per aiutare i
discenti a organizzare le
informazioni raccolte fornendo per esempio
degli elenchi di domande a risposta più o meno
guidata o mappe concettuali.
Restituzione/Valutazione:
i ragazzi presentano il frutto del loro lavoro. Il
resto del gruppo insieme all’insegnante
“esprime un giudizio”attivando così un
percorso di riflessione.
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Per generare Webquest possiamo usare il
Generatore di WQ Aula 21 ma anche pagine web, strumenti di
presentazione o testo.
Senza parole!
http://sites.google.com/site/webquestgruppoa/home
Galileo Galilei
http://repository.indire.it/repository/working/export/1608
Numerosi altri esempi di Web quest su Bibliolab
http://www.bibliolab.it/webquest.htm
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TIPOLOGIE DI TESTI
I testi possono avere forma continua (tipica, ad esempio, della prosa e della
poesia), non continua, oppure mista.
I testi continui si intendono testi costituiti da più frasi raggruppate in
capoversi che a loro volta possono fare parte di strutture più ampie, come
paragrafi, sezioni o capitoli.
I testi non continui possono essere organizzati in vari modi e
comprendere elementi non verbali: come i grafici, le tabelle, le
mappe, i moduli, gli annunci, ecc.
I testi non continui si differenziano da quelli continui non solo per
la loro diversa organizzazione, ma anche perché richiedono un
diverso approccio di lettura.
I testi misti sono composti da un testo continuo accompagnato da figure, tabelle,
grafici, ecc. Spesso i testi non continui o misti, frequenti nella vita quotidiana,
sono testi funzionali, hanno cioè lo scopo di fornire dati, istruzioni, regole ecc.
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LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
•MAPPE CONCETTUALI
•MAPPE MENTALI
•LINEE DEL TEMPO
Rappresentazione grafica
Modalità di rappresentazione di
concetti in forma sintetica con
una componente visiva forte
fondata su regole di
composizione
Memorizzazione
FACILITA:
Concettualizzazione
Organizzazione dei contenuti
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LE MAPPE CONCETTUALI
Si realizzano alla fine di un percorso di conoscenza e lo
formalizzano rispondendo a una domanda focale che definisce il
punto di vista e l’ambito di interesse da cui si guarda ai contenuti.
La quantità e la qualità
delle conoscenze apprese
La qualità
di una
mappa
attiene a:
La significatività della
domanda focale
Il grado di
concettualizzazione
posseduto
La costruzione di una mappa implica un grosso sforzo di
rielaborazione che facilita l’apprendimento significativo e non è
mai definitiva, mutando all’aumentare delle conoscenze
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Utilizzo didattico delle mappe concettuali
Nel loro utilizzo in classe, le mappe concettuali prevedono due modalità di
lavoro principali:
l’elaborazione da parte dell’insegnante, che può utilizzare la
rappresentazione grafica per illustrare i contenuti di un’unità didattica;
l’elaborazione da parte dell’allievo, che può utilizzare la mappa come
schema riassuntivo e tassonomico per condurre un’esposizione o una
verifica.
L’applicazione delle mappe concettuali può avvenire dunque sia nel corso di
una lezione frontale dell’insegnante ma anche come strumento di verifica
formativa della classe per la valutazione dei livelli di apprendimento, di
concettualizzazione e di riallineamento dei contenuti alle conoscenze
pregresse.
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Costruzione di una
mappa
1. Insegnare a distinguere tra concetti e legamenti
2. Ricondurre a mappa brevi storie o conoscenze semplici
e consolidate
3. Schematizzare testi a complessità crescente (capoverso,
paragrafo, capitolo) introducendo la domanda focale
4. Rappresentare argomenti via via più complessi e non
direttamente riconducibili a un testo
5. Rappresentare il frutto di una ricerca individuale e/o di
gruppo
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CMAP Tools
CMAP Tools è un programma per creare mappe
concettuali, presenta un semplice wizard di installazione
ed è facilmente utilizzabile da studenti e insegnanti.
Permette di creare mappe online (includendo file allegati o
link ad altri siti web) ed offre la possibilità di condividerle
su internet.
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WIKIMINDMAP
WikiMindMap è uno strumento online di enorme utilità per creare mappe
mentali con le voci di Wikipedia.
In pratica si seleziona it.wikipedia.org in alto e sotto si scrive l'oggetto della ricerca.
Verrà restituita una vera e propria mappa concettuale interattiva, con i
collegamenti agli argomenti correlati. Nelle voci correlate che presentano il segno
+ è possibile accedere a livelli subordinati di relazione, mentre le mappe possono
essere "riparametrate", cliccando sulle voci con accanto la doppia freccia verde che
diventano, in tal modo, il nodo centrale della mappa.
WikiMindMap diventa un tal modo una risorsa per l'organizzazione
dello studio e delle conoscenze, oltre ad un efficace strumento
compensativo per i ragazzi con DSA.
La mappa generata può essere salvata con estensione .mm, che si apre con
FreeMind, software Open Source per creare mappe concettuali.
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SOFTWARE PER MAPPE
CONCETTUALI
Popplet
Applicazione molto diffusa e semplice da usare: basta
creare un account gratuito per iniziare a costruire
mappe con Popplet. Per inserire un nodo si clicca sullo
schermo del nostro dispositivo, si apre un riquadro
all’interno del quale è possibile scrivere sia usando la
funzione tastiera che utilizzando la funzione penna che
consente di tracciare e disegnare con il dito. È possibile
inviare la mappa creata per email sia come immagine
Jpeg che come pdf, inoltre è possibile salvare la mappa
come foto Jpeg.
http://popplet.com/app/#/home
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Mappe mentali
Il modello di riferimento per la realizzazione di
una mappa mentale è associazionista: la sua
costruzione procede con la libera associazione
mentale, iniziando dall’elemento centrale,
agganciando progressivamente nuovi elementi
verso l’esterno della struttura oppure
ristrutturando dinamicamente quelli già inseriti.
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Altra
caratteristica
delle mappe
mentali è la
geometria
radiale: una
mappa mentale
possiede sempre
un centro o
comunque un
elemento
principale che, al
contempo, funge
da snodo e da
riferimento per
l’intero schema.
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Uso delle mappe mentali
Le mappe mentali possono dare in una sola pagina la
visione completa e sintetica di un argomento o di
una parte di un argomento. Quindi sono utili per i
soggetti con dislessia che in generale hanno buone
abilità di processare idee, concetti, esperienze
attraverso il processo visivo. Le mappe mentali
riprendono da vicino questo processo visivo e sono
funzionali per l’apprendimento e per la memoria.
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Software per mappe mentali
BLUMIND è un software di semplice utilizzo che permette di
realizzare mappe mentali.
La possibilità di riorganizzare con velocità elenchi di parole/brevi
frasi consente di lavorare con la classe in step distinti:
• raccolta delle parole/frasi conosciute in modo disordinato (sia
durante il brainstorming che in momenti successivi)
• riorganizzazione di ciò che si conosce in una mappa mentale
• verbalizzazione delle aree della mappa, anche con attività di gruppo
XMIND
Software gratuito online che permette a chiunque di creare mappe
mentali condivise integrando diverse risorse, gestire
Brainstorming in tempo reale, creare libere associazioni e
connessioni del pensiero non utilizzando modalità sequenziali.
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PROGRAMMI PER FARE MAPPE CON IL
TABLET
PER ANDROID
Mindomo (mind mapping)
PER IPAD
Mental
Mindomo
SimpleMind Free mind
Mind mapper
mapping
Mindmeister
Bigmind
Mindmeister
Inspiration Maps lite
Popplet lite
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Risorse per mappe
Studio in mappa
Mappe per la scuola
Aiuto dislessia
Tutti a bordo - dislessia
Paradiso delle mappe
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LINEE DEL TEMPO
La timeline rappresenta uno strumento immediato ed efficace per visualizzare in
forma grafica una serie di eventi distribuiti in successione cronologica su un
determinato asse virtuale, variamente definito in scansioni temporali.
Il suo utilizzo sta diventando una prassi sempre più diffusa, come dimostra il
numero crescente di web application disponibili in rete e, contestualmente,
l’aumento della percezione delle sue potenzialità in ambito educativo.
È in grado, infatti, di fornire una visione d’insieme di un argomento di studio e di
proporre un focus tematico su specifici segmenti temporali, risultando pertanto
funzionale all’attività didattica.
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SOFTWARE PER COSTRUIRE LINEE
DEL TEMPO
Dipity
L'iscrizione a questa web app è gratuita, anche se esiste la versione a
pagamento, permette di creare linee del tempo con spazio illimitato
inserendo immagini, commenti, video... Permette anche di creare
mappe dalla linea realizzata.
Tiki-Toki
per creare facilmente splendide linee del tempo. Basta una semplice
iscrizione, funziona con quasi tutti i sistemi ed è possibile scaricare
una app per il desktop. La versione free consente la creazione di una
sola timeline.
Time toast permette, previa registrazione gratuita, di creare linee del
tempo interattive, con possibilità di renderle pubbliche e condividerle
online.
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Content curation
Metodologia di esplorazione conoscitiva personale, che consente di raccogliere,
organizzare e presentare informazioni mirate a creare risorse esaustive su un argomento
specifico.
Alcuni strumenti di Content Curation si rivelano di particolare utilità nella scuola in quanto
consentono di analizzare testi, di selezionarne parti e di aggregare informazioni,
realizzando elaborati testuali o multimediali.
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Content curation e didattica
Nel campo dell’apprendimento la content curation
abitua l’alunno
a valutare l’attendibilità delle fonti
ad un consumo attivo dei contenuti online
a verificare link, testi e citazioni
a condividere i contenuti in maniera appropriata
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Esistono piattaforme online (come Pinterest e Pearltrees)
che hanno esattamente questo scopo e che consentono – a
singoli utenti o a gruppi di utenti – la partecipazione alla
realizzazione di queste “web collection”.
PearlTrees
http://www.pearltrees.com/)
Web application che consente di raccogliere i risultati
delle ricerche effettuate in Internet con i browser Mozilla
Firefox e Chrome.
Una web application per il brainstorming e per aggregare risorse del web in
strutture.
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Come funziona?
creare un account
installare l'estensione del browser
scegliere le pagine web di interesse
organizzare la collezione
condividere
Per raccogliere le risorse che si trovano sull'argomento.
basta essere sulla risorsa stessa e cliccare sul bottone
dell'estensione presente sulla barra del browser (una
stella all'interno di un cerchio celeste)
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LINK UTILI
BIBLIOLAB
LEZIONI LIM DI ITALIANO
CIAO MAESTRA
Il sito dei verbi
Scuola e dintorni
Esercizi sull'avverbio
Il sito di Laura Properzi
Prove Invalsi online
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Bibliografia
Andrea Patassini
«Google Drive e la didattica»
Patrizia Vayola
«Mappe concettuali»
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
DISCIPLINE UMANISTICHE
E TIC
LIVELLO BASE
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Polo Formativo PNSD
M.I.U.R. D.D.G. 3573 del 20/12/2013
Una rete di 24 scuole della regione Lazio attiva corsi di
formazione sulle competenze digitali dei docenti.
Ogni corso prevede di norma 2 incontri in presenza di 3 ore
ciascuno, riproposti in periodi diversi nelle cinque sedi
formative afferenti a questo scuola-polo:
- Istituto Magistrale Statale “Margherita di Savoia”
- Liceo Classico Statale “Giulio Cesare”
- Istituto Tecnico Industriale Statale “Vallauri”
- Istituto Comprensivo Velletri Centro
- I Istituto Comprensivo Statale Cassino (FR).
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MODULO 1
Conoscere e sperimentare un word processor per scritture individuali e
collaborative
Il vantaggio delle tic su testi “semplici”: concentrarsi sul testo, la pulizia e la
formattazione significativa. Comando “mostra revisioni”, comandi “trova e
sostituisci”, comando “commenta”, comando “note”.
Strumenti di scrittura collaborativa
Content curation a scuola
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MODULO 2
Strumenti specifici per Storia/geografia/filosofia:
linee del tempo
mappe mentali
mappe concettuali
Scrivere in senso lato: i testi non continui
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Non si impara dalla tecnologia, si impara attraverso il
pensiero …
… il pensiero media l ’apprendimento.
L’apprendimento è il risultato del pensiero”
(D. Jonassen)
Le tecnologie possono potenziare e supportare l’apprendimento
se vengono usate come strumenti e come contesti significativi
che stimolano il pensiero riflessivo sull’azione.
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SCRITTURA E TIC
La scrittura è un’attività complessa e presenta numerose componenti:
definizione degli obiettivi
pianificazione
organizzazione delle idee
composizione del testo
editing
Gli strumenti tecnologici sostengono queste componenti in
contesti di scrittura sia individuale che collaborativa.
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WORD PROCESSOR
Elaboratore testi
Documento
programma che permette di:
scrivere
dare struttura
correggere
archiviare (cioè salvare)
stampare documenti
informazione strutturata con
una struttura logica e una
struttura grafica
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Struttura del documento
Struttura Logica
ruolo che hanno le varie parti di testo nel
documento: titoli, titoli di capitoli, note in
calce, riferimenti bibliografici, citazioni,
didascalie.
Sempre di pezzi di testo si tratta,
ma che giocano ruoli logicamente
molto diversi nel documento stesso.
Struttura Grafica
Come, a livello di stampa o visualizzazione,
dovranno essere rese tipograficamente le varie
parti di documento. La struttura grafica è
spesso direttamente collegata alla struttura
logica.
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FUNZIONI AVANZATE DI UN
ELABORATORE TESTI
Funzioni avanzate (struttura logica):
numerazione automatica di note a piè di pagina
tabelle, paragrafi, capitoli
costruzione automatica di indici (ad es. indice analitico, riferimenti
bibliografici)
controlli ortografici
controlli stilistici (thesaurus per sinonimi e contrari)
scrittura del testo su più colonne
Revisione testo
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Formattazione significativa di un
testo
Quando si lavora su un documento ad un progetto di gruppo, può
essere utile la funzione Revisioni, che consente a un utente di
vedere quali modifiche sono state apportate dagli altri redattori, di
modificare un documento e di sapere (tramite l’uso del colore) chi ha
apportato le modifiche.
Gli strumenti che consentono a più utenti di comporre e modificare
insieme i documenti sono i segni di revisione e i commenti.
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REVISIONE DI UN TESTO in WORD
Dal menu "Strumenti" si seleziona il pulsante "Revisioni“
Se si prova a cancellare una parola e scriverne un'altra al suo posto la
parola cancellata apparirà in rosso, barrata, accanto alla parola
nuova(visualizzazione "Normale“) oppure comparirà una sorta di
fumetto al margine destro della pagina recante il messaggio "Eliminato“
(visualizzazione "Layout di stampa" ).
Qualsiasi tipo di formattazione verrà segnalata in visualizzazione"Layout
di stampa.
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INSERIRE COMMENTI
• C'è un'altra funzione molto pratica, che è possibile utilizzare anche
indipendentemente dall'attivazione dello strumento Revisioni ma vi si
affianca con profitto: i commenti.
• Dal menu "Inserisci" si può inserire un "commento", legato al punto
del testo nel quale ci si trova al momento del clic.
Slide 13
Tornando alla barra delle Revisioni, c'è anche il menu "Mostra“ che
consente di lasciare visibili o nascondere tutti i tipi di modifiche
fatte (inserimenti ed eliminazioni, formattazioni, commenti; se
lavorate su un file già revisionato da altri, potete scegliere anche di
visualizzare le revisioni di ciascun utente, contrassegnate da colori
diversi).
Le revisioni e i commenti possono anche essere visualizzati in un box
a fondo pagina, come si fa per le note a piè di pagina, cliccando sul
pulsante di colore blu sulla barra delle Revisioni.
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Vantaggi nell’uso di un word
processor
aggiungere, togliere,
trasformare un testo;
espandere una frase, un testo;
ridurre un testo;
evidenziare gli interventi sul
testo (REVISIONE);
riflettere sul processo di
scrittura e controllarlo;
archiviare, recuperare, ampliare
le proprie idee;
rielaborare e revisionare il testo;
cooperare alla stesura di un
testo.
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SCRITTURA COLLABORATIVA
Nel caso della scrittura collaborativa gli alunni collaborano e
negoziano la pianificazione, la stesura, la revisione e la coesione
del testo.
Un processo di scrittura collaborativa:
sviluppa abilità di lavoro di gruppo attraverso la suddivisione di ruoli,
sviluppa relazioni positive tra gli studenti,
crea opportunità per una valutazione tra pari e per l'autovalutazione,
incrementa le sorgenti di idee
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STRUMENTI DI SCRITTURA
COLLABORATIVA
Google drive
Blog
Webquest
Wiki
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GOOGLE DRIVE
“Google drive” è un archivio online, dal quale possiamo
accedere ovunque ci sia una connessione alla rete.
Cosa possiamo fare con Google drive?
Creare, collaborare e condividere, tutto ciò in tempo reale.
Slide 18
Drive è un servizio gratuito nella
versione basic che consente di
archiviare fino a un massimo di 15
gigabyte di file.
Per utilizzarlo è fondamentale una
connessione Internet, infatti tutti i file
sono archiviati nella nuvola di Google
(cloud = insieme di tecnologie che
fornisce la possibilità di utilizzare un
software remoto, una memoria per
immagazzinare i dati e un hardware
remoto).
Per poter accedere, ovunque e con
qualsiasi dispositivo, è necessaria una
connessione alla rete e un account.
Per le scuole Google offre un
servizio specifico: Google Apps
For Education, ovvero una serie
di servizi a disposizione della scuola
che ha stipulato un accordo di uso
con Google.
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Slide 20
Perché usare Google Docs con la classe?
I documenti sono condivisibili in tempo reale tra diversi utenti,
che possono perciò aprire i file, modificarli e salvarli in
contemporanea.
I documenti possono essere prodotti direttamente all’interno di
Google Docs, importati da una mail o da un preesistente file; il
sistema può salvare in diversi formati (doc, xls, pdf, rtf, html
ecc).
La condivisione: uno o più collaboratori possono essere chiamati a
intervenire sullo stesso documento, e le loro revisioni verranno
integrate in tempo reale, inserendosi a catena nello spazio dedicato
alle diverse versioni del documento.
La pubblicazione di un documento, invece, può essere gestita
dando al file un Url specifico su server Google oppure
pubblicando il documento direttamente sul proprio blog.
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Con Google Drive possiamo sfruttare
gratuitamente sia la condivisione che la
collaborazione.
Gli alunni possono essere divisi in gruppi con l’obiettivo di portare a termine un compito
in comune.
Si crea una cartella per ogni gruppo e la si condivide
In ciascuna cartella si crea un documento che servirà al gruppo per lavorare e
collaborare.
Tutti i componenti del gruppo possono lavorare su un unico file.
Quando più soggetti collaborano alla stesura di un testo, viene attribuito a ciascuno un
colore identificativo.
Attivando la cronologia si può dunque individuare la parte di testo prodotta da ogni
singolo utente in quanto, appunto, è contrassegnata dal colore a lui associato.
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Un Blog è una bacheca personale di
informazioni, riflessioni, notizie, curiosità,
approfondimenti
che
possono
essere
organizzate mediante la pubblicazione di un
articolo (post), di una pagina, di immagini e
video, di documenti allegati.
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Una delle caratteristiche del blog è la possibilità di essere
usato a vari livelli di competenza e coinvolgere una o più classi,
un intero plesso scolastico o una comunità.
Le piattaforme più sviluppate permettono di costruire una vera e propria
comunità di pubblicazione, simile alla redazione di un giornale, dove ogni
membro può avere un compito specifico.
Gli strumenti di classificazione di gestione dei contenuti permettono,
inoltre, organizzare in modo flessibile e complesso il lavoro degli studenti in
compiti di realtà e in una dimensione di cooperative learning.
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ATTRAVERSO IL BLOG POSSO:
Scuola condivisa
http://classeseconda.blogspot.it/
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CREARE UN BLOG CON
Si tratta di una piattaforma di blogging gratuita offerta da Google che si
distingue per la sua semplicità di utilizzo.
Il primo passo da compiere è collegarsi alla pagina principale del
servizio ed eseguire il login utilizzando i dati dell’account
Google/Gmail.
Nella pagina che si apre, cliccare sul pulsante Nuovo
blog per avviare la creazione e digitare il titolo che si
vuole assegnare al blog nell’apposito campo di testo.
Quindi si scrive l’indirizzo attraverso cui si vuol rendere
raggiungibile il sito (sarà qualcosa come tuoblog.blogspot.com) e si sceglie il tema grafico che si
desidera utilizzare per le sue pagine cliccando su una
delle anteprime disponibili. Infine, si clicca su Crea il
blog per confermare le scelte.
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Cl@sse on web
BlogDidattici … AppassionataMente
Maestro Roberto
Progetto 3T
Matemattilandia
Blogghidee
Ragazzi Creattivi
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WEB QUEST
La metodologia di lavoro del WebQuest consiste in un’impostazione di
tipo costruttivista: i saperi sono il prodotto di una costruzione individuale
e/o di gruppo attraverso l’utilizzo delle risorse di internet.
Il processo viene guidato e progettato dall’insegnante, che individua un
argomento attorno al quale la classe inizia un percorso di ricerca analitica,
sintesi e rielaborazione.
Grandi città e i loro fiumi: un legame da preservare
Esempio di web quest
http://www.bibliolab.it/webquest_fiumi/index.htm
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PROCEDURA DEL WEBQUEST
Introduzione
fornisce le informazioni di base
Compito
definisce quale sarà l’attività da
svolgere (“devi preparare una lezione
di 15 minuti o 10 slide con l’ausilio di
una presentazione multimediale...”, “il
gruppo dovrà presentare una
relazione...una mappa...”)
Risorse
link alle risorse Web che possono
essere preselezionate e personalizzate
Processo
Descrivere le fasi del lavoro, la suddivisione in
gruppi, la distribuzione dei compiti;
organizzare i ruoli dei partecipanti, affidando a
ciascuno responsabilità proprie.
Suggerimenti
si possono inserire dei consigli per aiutare i
discenti a organizzare le
informazioni raccolte fornendo per esempio
degli elenchi di domande a risposta più o meno
guidata o mappe concettuali.
Restituzione/Valutazione:
i ragazzi presentano il frutto del loro lavoro. Il
resto del gruppo insieme all’insegnante
“esprime un giudizio”attivando così un
percorso di riflessione.
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Per generare Webquest possiamo usare il
Generatore di WQ Aula 21 ma anche pagine web, strumenti di
presentazione o testo.
Senza parole!
http://sites.google.com/site/webquestgruppoa/home
Galileo Galilei
http://repository.indire.it/repository/working/export/1608
Numerosi altri esempi di Web quest su Bibliolab
http://www.bibliolab.it/webquest.htm
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TIPOLOGIE DI TESTI
I testi possono avere forma continua (tipica, ad esempio, della prosa e della
poesia), non continua, oppure mista.
I testi continui si intendono testi costituiti da più frasi raggruppate in
capoversi che a loro volta possono fare parte di strutture più ampie, come
paragrafi, sezioni o capitoli.
I testi non continui possono essere organizzati in vari modi e
comprendere elementi non verbali: come i grafici, le tabelle, le
mappe, i moduli, gli annunci, ecc.
I testi non continui si differenziano da quelli continui non solo per
la loro diversa organizzazione, ma anche perché richiedono un
diverso approccio di lettura.
I testi misti sono composti da un testo continuo accompagnato da figure, tabelle,
grafici, ecc. Spesso i testi non continui o misti, frequenti nella vita quotidiana,
sono testi funzionali, hanno cioè lo scopo di fornire dati, istruzioni, regole ecc.
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LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
•MAPPE CONCETTUALI
•MAPPE MENTALI
•LINEE DEL TEMPO
Rappresentazione grafica
Modalità di rappresentazione di
concetti in forma sintetica con
una componente visiva forte
fondata su regole di
composizione
Memorizzazione
FACILITA:
Concettualizzazione
Organizzazione dei contenuti
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LE MAPPE CONCETTUALI
Si realizzano alla fine di un percorso di conoscenza e lo
formalizzano rispondendo a una domanda focale che definisce il
punto di vista e l’ambito di interesse da cui si guarda ai contenuti.
La quantità e la qualità
delle conoscenze apprese
La qualità
di una
mappa
attiene a:
La significatività della
domanda focale
Il grado di
concettualizzazione
posseduto
La costruzione di una mappa implica un grosso sforzo di
rielaborazione che facilita l’apprendimento significativo e non è
mai definitiva, mutando all’aumentare delle conoscenze
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Utilizzo didattico delle mappe concettuali
Nel loro utilizzo in classe, le mappe concettuali prevedono due modalità di
lavoro principali:
l’elaborazione da parte dell’insegnante, che può utilizzare la
rappresentazione grafica per illustrare i contenuti di un’unità didattica;
l’elaborazione da parte dell’allievo, che può utilizzare la mappa come
schema riassuntivo e tassonomico per condurre un’esposizione o una
verifica.
L’applicazione delle mappe concettuali può avvenire dunque sia nel corso di
una lezione frontale dell’insegnante ma anche come strumento di verifica
formativa della classe per la valutazione dei livelli di apprendimento, di
concettualizzazione e di riallineamento dei contenuti alle conoscenze
pregresse.
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Costruzione di una
mappa
1. Insegnare a distinguere tra concetti e legamenti
2. Ricondurre a mappa brevi storie o conoscenze semplici
e consolidate
3. Schematizzare testi a complessità crescente (capoverso,
paragrafo, capitolo) introducendo la domanda focale
4. Rappresentare argomenti via via più complessi e non
direttamente riconducibili a un testo
5. Rappresentare il frutto di una ricerca individuale e/o di
gruppo
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CMAP Tools
CMAP Tools è un programma per creare mappe
concettuali, presenta un semplice wizard di installazione
ed è facilmente utilizzabile da studenti e insegnanti.
Permette di creare mappe online (includendo file allegati o
link ad altri siti web) ed offre la possibilità di condividerle
su internet.
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WIKIMINDMAP
WikiMindMap è uno strumento online di enorme utilità per creare mappe
mentali con le voci di Wikipedia.
In pratica si seleziona it.wikipedia.org in alto e sotto si scrive l'oggetto della ricerca.
Verrà restituita una vera e propria mappa concettuale interattiva, con i
collegamenti agli argomenti correlati. Nelle voci correlate che presentano il segno
+ è possibile accedere a livelli subordinati di relazione, mentre le mappe possono
essere "riparametrate", cliccando sulle voci con accanto la doppia freccia verde che
diventano, in tal modo, il nodo centrale della mappa.
WikiMindMap diventa un tal modo una risorsa per l'organizzazione
dello studio e delle conoscenze, oltre ad un efficace strumento
compensativo per i ragazzi con DSA.
La mappa generata può essere salvata con estensione .mm, che si apre con
FreeMind, software Open Source per creare mappe concettuali.
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SOFTWARE PER MAPPE
CONCETTUALI
Popplet
Applicazione molto diffusa e semplice da usare: basta
creare un account gratuito per iniziare a costruire
mappe con Popplet. Per inserire un nodo si clicca sullo
schermo del nostro dispositivo, si apre un riquadro
all’interno del quale è possibile scrivere sia usando la
funzione tastiera che utilizzando la funzione penna che
consente di tracciare e disegnare con il dito. È possibile
inviare la mappa creata per email sia come immagine
Jpeg che come pdf, inoltre è possibile salvare la mappa
come foto Jpeg.
http://popplet.com/app/#/home
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Mappe mentali
Il modello di riferimento per la realizzazione di
una mappa mentale è associazionista: la sua
costruzione procede con la libera associazione
mentale, iniziando dall’elemento centrale,
agganciando progressivamente nuovi elementi
verso l’esterno della struttura oppure
ristrutturando dinamicamente quelli già inseriti.
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Altra
caratteristica
delle mappe
mentali è la
geometria
radiale: una
mappa mentale
possiede sempre
un centro o
comunque un
elemento
principale che, al
contempo, funge
da snodo e da
riferimento per
l’intero schema.
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Uso delle mappe mentali
Le mappe mentali possono dare in una sola pagina la
visione completa e sintetica di un argomento o di
una parte di un argomento. Quindi sono utili per i
soggetti con dislessia che in generale hanno buone
abilità di processare idee, concetti, esperienze
attraverso il processo visivo. Le mappe mentali
riprendono da vicino questo processo visivo e sono
funzionali per l’apprendimento e per la memoria.
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Software per mappe mentali
BLUMIND è un software di semplice utilizzo che permette di
realizzare mappe mentali.
La possibilità di riorganizzare con velocità elenchi di parole/brevi
frasi consente di lavorare con la classe in step distinti:
• raccolta delle parole/frasi conosciute in modo disordinato (sia
durante il brainstorming che in momenti successivi)
• riorganizzazione di ciò che si conosce in una mappa mentale
• verbalizzazione delle aree della mappa, anche con attività di gruppo
XMIND
Software gratuito online che permette a chiunque di creare mappe
mentali condivise integrando diverse risorse, gestire
Brainstorming in tempo reale, creare libere associazioni e
connessioni del pensiero non utilizzando modalità sequenziali.
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PROGRAMMI PER FARE MAPPE CON IL
TABLET
PER ANDROID
Mindomo (mind mapping)
PER IPAD
Mental
Mindomo
SimpleMind Free mind
Mind mapper
mapping
Mindmeister
Bigmind
Mindmeister
Inspiration Maps lite
Popplet lite
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Risorse per mappe
Studio in mappa
Mappe per la scuola
Aiuto dislessia
Tutti a bordo - dislessia
Paradiso delle mappe
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LINEE DEL TEMPO
La timeline rappresenta uno strumento immediato ed efficace per visualizzare in
forma grafica una serie di eventi distribuiti in successione cronologica su un
determinato asse virtuale, variamente definito in scansioni temporali.
Il suo utilizzo sta diventando una prassi sempre più diffusa, come dimostra il
numero crescente di web application disponibili in rete e, contestualmente,
l’aumento della percezione delle sue potenzialità in ambito educativo.
È in grado, infatti, di fornire una visione d’insieme di un argomento di studio e di
proporre un focus tematico su specifici segmenti temporali, risultando pertanto
funzionale all’attività didattica.
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SOFTWARE PER COSTRUIRE LINEE
DEL TEMPO
Dipity
L'iscrizione a questa web app è gratuita, anche se esiste la versione a
pagamento, permette di creare linee del tempo con spazio illimitato
inserendo immagini, commenti, video... Permette anche di creare
mappe dalla linea realizzata.
Tiki-Toki
per creare facilmente splendide linee del tempo. Basta una semplice
iscrizione, funziona con quasi tutti i sistemi ed è possibile scaricare
una app per il desktop. La versione free consente la creazione di una
sola timeline.
Time toast permette, previa registrazione gratuita, di creare linee del
tempo interattive, con possibilità di renderle pubbliche e condividerle
online.
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Content curation
Metodologia di esplorazione conoscitiva personale, che consente di raccogliere,
organizzare e presentare informazioni mirate a creare risorse esaustive su un argomento
specifico.
Alcuni strumenti di Content Curation si rivelano di particolare utilità nella scuola in quanto
consentono di analizzare testi, di selezionarne parti e di aggregare informazioni,
realizzando elaborati testuali o multimediali.
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Content curation e didattica
Nel campo dell’apprendimento la content curation
abitua l’alunno
a valutare l’attendibilità delle fonti
ad un consumo attivo dei contenuti online
a verificare link, testi e citazioni
a condividere i contenuti in maniera appropriata
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Esistono piattaforme online (come Pinterest e Pearltrees)
che hanno esattamente questo scopo e che consentono – a
singoli utenti o a gruppi di utenti – la partecipazione alla
realizzazione di queste “web collection”.
PearlTrees
http://www.pearltrees.com/)
Web application che consente di raccogliere i risultati
delle ricerche effettuate in Internet con i browser Mozilla
Firefox e Chrome.
Una web application per il brainstorming e per aggregare risorse del web in
strutture.
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Come funziona?
creare un account
installare l'estensione del browser
scegliere le pagine web di interesse
organizzare la collezione
condividere
Per raccogliere le risorse che si trovano sull'argomento.
basta essere sulla risorsa stessa e cliccare sul bottone
dell'estensione presente sulla barra del browser (una
stella all'interno di un cerchio celeste)
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LINK UTILI
BIBLIOLAB
LEZIONI LIM DI ITALIANO
CIAO MAESTRA
Il sito dei verbi
Scuola e dintorni
Esercizi sull'avverbio
Il sito di Laura Properzi
Prove Invalsi online
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Bibliografia
Andrea Patassini
«Google Drive e la didattica»
Patrizia Vayola
«Mappe concettuali»