La Sindrome Metabolica

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Transcript La Sindrome Metabolica

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Antipsicotici e
Sindrome Metabolica
Francesco Franza

Salerno, 12 giugno 2007


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Premessa
Gli antipsicotici, sia quelli di prima generazione che
di seconda generazione, sono composti che
possiedono un ampio spettro di azione capace di
attenuare una miriade di sintomi psicopatologici.
Come classe farmacologica, gli antipsicotici di
seconda generazione (SGA) possiedono diversi
vantaggi terapeutici rispetto agli antipsicotici di più
vecchia generazione (ad es., miglioramento del
profilo cognitivo, riduzione degli effetti indesiderati
neurologici).
(McIntyre RS et al., 2007)


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Premesse
1. Gli antipsicotici atipici hanno determinato importanti
benefici (ad es., miglioramento del profilo cognitivo,
riduzione della insorgenza degli effetti indesiderati
neurologici).
2. Comparsa di importanti disturbi metabolici che
richiedono una maggiore attenzione nella
somministrazione.
3. Le alterazioni metaboliche si manifestano più
frequentemente nei pazienti psichiatrici, con maggiore
frequenza di gravi malattie metaboliche e
cardiovascolari con conseguente aumento del tasso di
mortalità in questa popolazione.
4. Necessità di imparare ad osservare gli effetti
indesiderati associati al trattamento e di prestare
attenzione alle alterazioni metaboliche ad esso
correlate (Newcomer JW, 2007)


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Alter
CLZ

RSP

boliche

azioni Meta

OLZ

QTP

ZPS

ARP

AMS

‘72 ‘80 ‘90 ‘92 ‘94 ‘96 ‘97 ‘98 ‘01 ‘02 ‘05 ‘07

Sindrome Metabolica
WHO, 1998


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Allarme obesità della OMS:
un’epidemia mondiale
Obesità, Diabete Tipo 2 e Sindrome Metabolica
 >1 milliardo di adulti in tutto il

mondo sono:
- Sovrappesi in 2002 1
- BMI>25 kg/m2
 Almeno 300 milioni sono
clinicalmente obesi 2
- BMI>30 kg/m2

1- World Health Organization. Global strategy on diet, physical activity and health, 2003.
Disponibile a: http://www.who.int/hpr/NPH/docs/gs_obesity.pdf. Accesso Giugno 007
2- International Obesity Task Force. Disponibile a: http://www.iotf.org. Accesso Giugno 2007


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L’ evolutione della Specie Metabolica?

The Economist Newspaper Limited (2003), Cover illustration. The Economist; Dec. 13


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La Sindrome Metabolica
• La Sindrome Metabolica è un disturbo metabolico costituito
da un insieme di fattori di rischio intercorrelati che agiscono
direttamente nel promuovere lo sviluppo di malattie
aterosclerotiche cardiovascolari (ASCVD).

• Questa costellazione di fattori metabolici di rischio
comprende l’ipertensione, le dislipidemie, le alterazioni
glicemiche (→ diabete mellito tipo II) e l’obesità (Bermudes et
al., 2007)

• La definizione della sindrome metabolica è stata per molto
tempo controversa ed è attualmente oggetto di continue
critiche e revisioni (Pratley RE, 2007)


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La Storia della Sindrome
Metabolica
La sua descrizione è iniziata da circa 80 anni
Sindrome Obesità
Androide
Vague 1956

Hypertonie-Hyperglyka
‘mie-Hyperurika’
miesyndrom, Kylin 1923

Sindrome
plurimetabolica

Sindrome Metabolica

Avogaro 1966

WHO, 1998

Sindrome
Ipertensione
dislipidemica
Williams RR 1988

Deadly Quartet
Kaplan 1989

Sindrome
insulinoresistenza
Sindrome X
Reaven GM 1988

Ferrarini,
De Fronzo, 1991
Haffner, 1992

Crepaldi G, Maggi S. The metabolic Syndrome: a Hystorical. Diabetes’Voice, 51, 6-10, 2006


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La Sindrome Metabolica:
l’evoluzione recente
WHO 1998
Working Group
On Diabetes

AACE

EGIR 1999
NCEP ATP III

2003

2001

AHA/NHLBI

IDF

2005

2005-06

Grundy SM, et al. Diagnosis and management of the metabolic syndrome: an American Heart Association/National
Heart, Lung, and Blood Institute Scientific Statement. Circulation. 2005 Oct 25;112(17):2735-52.
Crepaldi G, Maggi S. The metabolic Syndrome: a Hystorical. Diabetes’Voice, 2006, 51, 6-10


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Identificazione clinica della SM *: NCEP-ATP III
National Cholesterol Educational Program (NCEP), Adult Treatment Panel (ATP) III; 2001.

*La diagnosi è stabilita quando > 3 dei seguenti fattori di rischio sono presenti
Fattori di rischio

Livelli di definizione

Obesità addominale
(Circonferenza addominale)
Uomini
Donne
Trigliceridemia

>102 cm (>40 in)
> 88 cm (>35 in)
> 150 mg/dL

HDL-C
Uomini
Donne
Pressione sanguigna
Glicemia a digiuno

< 40 mg/dL
< 50 mg/dL
> 130 / >85 mm Hg
> 110 (> 100**) mg/dL
** 2003 New ADA IFG criteria (Diabetes Care)

Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults. JAMA.
2001;285:2486-2497.
Modificato da http://www.obesityonline.org/


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Criteri Diagnostici per
la Sindrome Metabolica (AHA/NHLBI)
Misure (3 su 5 criteri determinano la diagnosi di
Sindrome Metabolica)
Elevata circonferenza addominale

≥ 102 cm nell’uomo (≥ 40 inches)
≥ 88 cm nella donna (≥ 35 inches)

Elevati Trigliceridi

≥ 150 mg/dl
o trattamento farmacologico per elevati TG

Ridotto HDL-C

< 40 mg/dl (nell’uomo)
< 50 mg/dl (nella donna)
o trattamento farmacologico per ridotto HDL-C

Elevata PA

≥ 130 mmHg della PA sistolica
≥ 85 mmHg della PA diastolica
o trattamento farmacologico specifico

Elevata glicemia a digiuno

≥ 100 mg/dl
o trattamento farmacologico specifico

AHA/NHLBI (American Heart Association/National Heart, Lung, and Blood Institute)
2005


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Diagnosi della Sindrome Metabolica
IDF CRITERIA (2005-2006)
Obesità centrale (definita come circonferenza addominale  94 cm
per gli uomini e  80 cm per le donne, con specifici valori per le
diversità)
Due o più dei seguenti 4 fattori:
TG 150 mg/dl (1.7 mmol/l), o specifici trattamenti per questa
alterazione lipidica
HDL <40 mg/l (1.03 mmol/l) nei maschi e
<50 mg/l (1.29 mmol/l) nelle femmine o specifici
trattamenti per queste alterazioni lipidiche
PA Sistolica 130 o Diastolica 85 mmHg, o trattamenti per
precedente diagnosi di ipertensione
Glicemia a digiuno 100 mg/dl (5.6 mmol/l), o trattamento per
precedente diagnosi di diabete tipo 2
Assmann G, et al. Harmonizing the Definition of the Metabolic Syndrome: Comparison of the Criteria of the ATP III and
the International Diabetes Federation in United States American and European Populations. Am J Cardiol. 2007 Feb
15;99(4):541-8. Disponibile in: www.idt.org/webdata/docs/IDF_Metasyndrome_definition.pdf


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L’importanza della
Sindrome Metabolica
Fattore di rischio per
Diabete Mellito Tipo II
Malattie Cardiovascolari
Mortalità per Malattie Cardiovascolari

Aumenta di 3 volte il rischio di disturbo cardiaco
coronarico e di ictus
Sindrome metabolica in:
10-20% pop. gen. (Finlandia, Svezia)

20-40% pop. gen. (USA)
da A. Rossi, SINPF, 2006


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• L’obesità aumenta il rischio di mortalità
cardiovascolare del 50% (McGee, 2005).

Ogni anno, negli Stati Uniti, tra i
280.000 e i 315.000 decessi sono
attribuibili, direttamente o
indirettamente, all’obesità.


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Fattori di rischio e Prevenzione
cardiovascolare
Diversi fattori di rischio per malattie coronariche sono stati
identificati nella popolazione generale, quali il fumo di sigarette,
l’obesità, l’ipertensione, elevati livelli sierici di lipidi e il diabete
mellito.
Specifici programmi di prevenzione sanitaria hanno reso possibile
diminuire il tasso di incidenza di queste malattie nei soggetti ad
essi sottoposti.
La realizzazione di tali programmi nei pazienti schizofrenici appare
più difficile, i benefici potenziali possono essere garantiti da
notevoli sforzi da parte del paziente stesso, dai sanitari e più in
generale dai caregiver (Goff et al., 2005).


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Adiposità viscerale
 La distribuzione del grasso
(adiposità) nel corpo è il fattore
di rischio chiave per lo sviluppo
sia del Diabete Mellito Tipo 2
che delle malattie
cardiovascolari (CVD)
 La distribuzione del grasso
addominale, particolarmente
l’adiposità viscerale (nel tessuto
adiposo viscerale), aumenta il
rischio di dislipidemia,
dell’intolleranza al glucosio, e
dei disturbi CV


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L’insulino-resistenza (I-R)
 L’adiposità (particolarmente per la quantità di grasso
viscerale) aumenta il rischio di sviluppare l’insulinoresistenza.
 Rischio di sviluppare I-R:
 Sovrappeso (BMI ≥ 25) = 50%
 Sovrappeso + TG > 150 mg/dl = 70%
 Sindrome Metabolica= 78%*

*(Cheal KL et al. Diabetes; 2004)


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L’insulino-resistenza (I-R)
Relazione tra il tessuto adiposo viscerale e l’azione dell’insulina

Grasso Addominale

Acidi Grassi Liberi

Sensibilità Tissutale
all’insulina

Newcomer JW. J Clin Psychiatry, 2007


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Insulino resistenza e malattie
L’insulinoresistenza è
associata con un
peggior controllo
glicemico

aumentato
rischio di
viscosità
vascolare e
aumento dei
markers
infiammatori

aumento dei TG
plasmatici,

CVD
riduzione delle
lipoproteine HD
(HDL-C),

aumento della
pressione
sanguigna


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Grasso viscerale!
Front
Visceral AT

Subcutaneous AT
AT: Tessuto Adiposo

Back

Greg Bondy Metabolic Syndrome: Cardiovascular Risk and Treatment Options, 2004


Slide 22

Misuriamoci la circonferenza vita
AHA/NHLBI 2005

Obesità centrale
(definita come circonferenza addominale):
 102 cm per gli uomini
 88 cm per le donne,
con specifici valori per le diversità)


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Misuriamoci la circonferenza vita
per le Signore

più di 87 cm.

Meno di 80 cm.

ZONA TRANQUILLA
Meno di 94 m

tra 80 e 87 cm.

ZONA PERICOLOSA

Zona
MOLTO PERICOLOSA

Da 94 a 101 cm

Più di 101 cm

per i Signori

ZONA
TRANQUILLA

ZONA PERICOLOSA

ZONA MOLTO
PERICOLOSA

da http://www.adieta.it/circonferenza.html


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Disturbi mentali
e Sindrome
Metabolica


Slide 25

Schizofrenia: cause di morte
Aumento delle percentuali di morte rispetto alla
popolazione generale:
– Diabete
2.7x
– Malattie cardiovascolari:
x 4.7 uomini; x 2.7 donne
– Suicidio:
1.6x maschi 1.9x in donne
– Malattie respiratorie
3.2x
– Malattie infettive
3.4x
Osby et al, BMJ, 2000
Joukamaa M., Br J Psychiatry, 2006
Osborn et al, Arch J Psychiatry, 2007


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Obesità nei pazienti con schizofrenia

Strassing et al, Schizophr Bull 2003, 29, 393-397


Slide 27

Schizofrenia ed Incremento Ponderale

BMI o IMC:
Peso corporeo espresso in
kilogrammi diviso Altezza in
metri al quadrato.
= Peso
Altezza2
Sotto peso
<18.5

Accettabile
18,5 – 25

BMI: > 28 obesità

Sovrappeso
25 – 28

Obesità
> 28

Allison B & Case E J Cin Psychiatry, 2001


Slide 28

L’Epidemia della SM nella schizofrenia?
Rispetto alla popolazione generale gli individui affetti
da schizofrenia e da disturbi affettivi hanno un rischio
più elevato di mortalità > del 20%.
Più di 2/3 dei pazienti con schizofrenia muoiono per
malattie coronariche cardiache (CHD).
La CVD (malattie cerebrovascolari + malattie
cardiache coronariche + malattie vascolari periferiche)
è la principale causa di morte dei pazienti affetti da
schizofrenia (Brown et.al, 1997, Osborn, 2007, Newcomer, 2007)


Slide 29

Atipici e fattori
di rischio per SM
CLZ

‘72

RSP

‘80

‘90

‘92

OLZ

‘94

QTP

‘96

ZPS

‘97

‘98

ARP

‘01

AMS

‘02

‘05

‘07


Slide 30

Studi a breve termine sul Peso Corporeo
Percentuale di Pazienti con  7% Peso Corporeo

Tandon et al. J Ser Res. 1997;4:159-177


Slide 31

Studi a lungo termine: Peso corporeo
• Pazienti trattati con Clozapina:
– Aumento di peso > 40 lbs (18,14 kg)
– > 30% dei pazienti aumentato:
≥ 10% del peso corporeo iniziale

• Risultati a lungo termine:
– 56% dei pazienti con Olanzapina
aumenta il peso corporeo ≥ 7% rispetto
al peso corporeo iniziale
Psychiatric Clinic North Am 2003; 26(1):165-90.


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Confronto tra NL e AP
Review di 81 studi per un periodo di 10 settimane

Risultati:
Placebo: - 0.74 kg
Molindone: - 0.39 kg
Tioridazina: + 3.19 kg
Clozapina: + 4.45 kg
Olanzapina: + 4.15 kg
Sertindolo: + 2.92 kg
Risperidone: + 2.10 kg
Ziprasidone: + 0.04 kg
Quetiapina. Dati insufficienti

Allison DB et al., Am J Psychiat, 1999


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Cambiamento di peso a 10 settimane di trattamento con AP

Aumento peso (Kg)

> Risultati di una metanalisi su 81 studi <

6
5
4
3
2
1
0
-1
-2
-3

QTP

Allison et al. 1999


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Iperglicemia/Diabete
Clozapina e olanzapina: numerosi reports
mostrano una significativa insulino resistenza
e aumento della glicemia1, 2
Risperidone 3, 4 e quetiapina2: pochi reports,
presentano dati contrastanti
1. Henderson et al, Arch Gen Psychiary, 2005
2. Henderson et al. J Clin Psychiatry, 2006
3. Hamanaka S, Kamijo Y. Intern Med. 2007
4. Mithat B, Pharmacopsychiatry. 2005 Mar;38(2):105
5. J Clin Psychiatry 1999;60:783-791
6. Psychosomatics 1999;40:438-443
7. Psychiatric Clinic North Am. 2003; 26(1):165-90


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Dislipidemie
Olofson et al, Am J Psychiatry, 2006

Studi retrospettivi: clozapina ↑ TGs
48% (184 to 273mg/dL) nell’uomo
35% (165 to 223 mg dL) nella donna

•13.133 casi di
iperlipidemia su
72.140 soggetti
controllati
•60 giorni di
trattamento

Numerosi casi
↑ 37% (162 to 222 mg/dl)

Psychiatric Clinic North Am. 2003; 26(1):165-90
Am J Psychiatry 1999;156:14714-1472.
Am J Psychiatry 1999;156(8): 1270-1272.


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Aumento di peso, Diabete, e
Dislipidemie
Antipsicotici Atipici
Clozapina > Olanzapina > Quetiapina >
> Risperidone > Ziprasidone = Aripiprazolo

Olofson et al, Am J Psychiatry, 2006
Lindenmayer JP et al, Am J Psychiatry 2003
Koro CE et al, Arch Gen Psychiatry 2002
Meyer JM, J Clin Psychopharmacol 2001


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Quali meccanismi farmacologici?
Sebbene sia generalmente accettato che gli antipsicotici tipici
differiscono tra di loro per il rischio di effetti indesiderati diabetici, i
sottostanti meccanismi farmacologici sono sconosciuti.
Sono stati condotti esperimenti con radiotraccianti e studi sul
riassorbimento del glucosio nel muscolo scheletrico isolato,
per valutare la differenza tra gli effetti della produzione di
glucosio epatico e il riassorbimento del glucosio periferico

L’olanzapina e la clozapina in acuto (2 ore) danneggiavano la sensibilità
insulinica in maniera dose-dipendente (P<0.001 vs V), mentre lo
ziprasidone e il risperidone non avevano effetto. L’olanzapina e la
clozapina possono quindi rapidamente indurre una marcata
insulinoresistenza, che potrebbe contribuire all’iperglicemia e alla
ketoacidosi riportata nei pazienti che ricevono queste terapie
Houseknecht KL et al. Acute effects of atypical antipsychotics on whole-body
insulin resistance in rats: implications for adverse metabolic effects.
Neuropsychopharmacology. 2007 32(2):289-97.


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SGAs e adipociti


Slide 39

Variazioni Metaboliche da Antipsicotici


Slide 40


Slide 41

Variazioni Peso Corporeo
Variazioni peso corporeo dalla baseline alla fine del periodo di osservazione di 18 mesi

50
45
40
35
P-value <0.001

30
25

QUET
336 pz

RISP

20
15
10

OLZ

PER
337 pz

ZPR

341pz
261 pz

5

185 pz

0
Aumento peso > 7%


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Dati di laboratorio

Variazioni Medie (mg/dL)**

Variazioni peso corporeo dalla baseline alla fine del periodo di osservazione di 18 mesi

**ng/mL


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Confronto peso corporeo
NL vs AP a lungo termine
Multiple clinical trials

Amisulpiride

< 2 kg

Ziprasidone

< 2 kg

Aripiprazolo

< 2 kg

Olanzapina

4 < kg > 10

Clozapina

4 < kg > 10
Newcomer & Haupt Can J Psychiat, 2006;51:480-491


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Alterazioni Metaboliche
con antipsicotici atipici
Farmaco

Incremento
ponderale

Rischio
Diabete

Dislipidemia

Clozapina

+++

+

+

Olanzapina

+++

+

+

Risperidone

++

D

D

Quetiapina

++

D

D

Ziprasidone

+/-

-

-

Aripiprazolo

+/-

-

-

D: risultati discrepanti
+ : incremento; -: nessun effetto
ADA Consensus Statement, Diabetes Care 2004; 27:596-601
http://care.diabetesjournals.org/cgi/content/full/27/2/596

American
Diabetes
Association
American
Psychiatric
Association
American
Association of
Clinical
Endocrinologist
North American
Association for
the Study of
Obesity


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Prevalenza della Sindrome
Metabolica in pazienti con AP
N°: 1691 pazienti
trattati con
antipsicotici:
- Tipici: 17.6%

- Tipici + Atipici: 4.0%
- Risperidone: 40.9%
- Olanzapina: 37.1%
- Quetiapina: 21.6%
- Aripipazolo: < 10%
- Ziprasidone < 10%
- Clozapina: < 10%
Goethe et al. J Clin Psychiatry, 2007


Slide 46

Switching terapia
antipsicotica sui
disturbi metabolici


Slide 47

Switching Antipsicotici sul peso corporeo
Predizione delle variazioni sul peso corporeo con switching dai nuovi antipsicotici

Antipsicotici Post-switch
Aripiprazolo
Aripiprazolo

← Pre-switch →

Olanzapina

Quetiapina

Risperidone

Ziprasidone

↑↑ Peso

↑ Peso

↑ Peso

≈ Peso

↓ Peso

↓ Peso

↓↓ Peso

≈ Peso

↓ Peso

Olanzapina

↓↓ Peso

Quetiapina

↓ Peso

↑ Peso

Risperidone

↓ Peso

↑ Peso

≈ Peso

Ziprasidone

≈ Peso

↑↑ Peso

↑ Peso

↓ Peso
↑ Peso

Weiden PJ, Daniel DG, Loebel AD, et al. Course of weight and metabolic benefits one year after
switching to ziprasidone. Presented at the 157th annual meeting of the American Psychiatric
Association; May 4, 2004; New York, NY. Abstract NR391:145


Slide 48

Switching Antipsicotici sul metabolismo lipidico
Predizione delle variazioni sui lipidicon switching dai nuovi antipsicotici

Antipsicotici Post-switch
Aripiprazolo
Aripiprazolo

← Pre-switch →

Olanzapina

Quetiapina

Risperidone

Ziprasidone

↑↑↑ lipidi

↑↑ lipidi

≈ o ↑ lipidi

≈ lipidi

↓ Peso

↓↓ Peso

↓↓↓ Peso

≈ Peso

↓↓ Peso

Olanzapina

↓↓↓ Peso

Quetiapina

↓↓ Peso

↑ Peso

Risperidone

≈ o ↓ Peso

↑↑ Peso

≈ Peso

Ziprasidone

≈ Peso

↑↑↑ Peso

↑↑ Peso

≈ o ↓ Peso
≈ o ↑ Peso

Weiden PJ, Daniel DG, Loebel AD, et al. Course of weight and metabolic benefits one year after
switching to ziprasidone. Presented at the 157th annual meeting of the American Psychiatric
Association; May 4, 2004; New York, NY. Abstract NR391:145


Slide 49

Variazioni metaboliche
a lungo termine con Aripiprazolo
Variazioni Peso corporeo

Caratteristiche demografiche, cliniche e terapeutiche

Campione pazienti

Totale
Maschi
Femmine

56
42
14

32
28
4

Età media (range)

35,5 (± 23,4) anni

Dose iniziale aripiprazolo (media±DS)

8,59 mg/die (DS= ± 3,17)

Dose di mantenimento

13,07 mg/die (DS± 5,40)

(media±DS)

0

Variazioni Kg da baseline

Periodo osservazione
9 mesi
18 mesi

-0.2
-0.4
-0.6
-0.8
-1
-1.2
-1.4
-1.6
T1

Variazioni metabolismo lipidico e glicidico

T2

T3

T4

T5

Variazioni Pressione Arteriosa
Sistolica

Diastolica

140
120
mmHg

100
80
60
40
20
0
T0

T1

T2

T3

T4

T5

T0: inizio; T1: 1 mese; T2: 3 mesi; T3: 9 mesi; T4: 12 mesi; T5: 18 mesi

Franza F, Aquino K, Fasano V, Poster ECNP 2007


Slide 50

Raccomandazioni del ADA/APA sul Monitoraggio
Metabolico durante Terapia Antipsicotica
Base

4 sett

8 sett 12 sett Trimest Annuale

Storia familiare

X

Peso Corporeo
(BMI)

X

Circonferenza
addominale

X

Pressione
sanguigna

X

X

X

X

Glicemia a digiuno

X

X

X

X

Profilo lipidico a
digiuno

X

X

X

X

X
X

X

X

X

X

X

Meyer JM, Serum Lipid. In: Managing Metabolic Abnormalities (Bermudes RA,
Keck PE, mcElroy SL, American Psychiatric Publishing,239-276, 2007


Slide 51

Correre il rischio?





Elevata efficacia dei AP atipici
La FDA ha disposto l’avvertenza del rischio di diabete
per gli AP atipici, sebbene alcuni studi hanno
evidenziato che lo avrebbero comunque sviluppato.
I nostri pazienti sono più a rischio perché tendono a:
1)
2)
3)
4)

Alimentazione scorretta
Cattive abitudini di vita
Assente o ridotta attività fisica
Ridotta cura della propria persona

Il rischio è che i disturbi metabolici, come il diabete, le dislipidemie non
vengano rilevati o siano sottostimati! (Agrimi E & Poli R, Psichiatri Oggi, Dicembre 2006)


Slide 52

Comunicare?
Bisogna spiegare al paziente e ai cargiver che
• Lo stile di vita, come la sedentarietà e la quantità
di grassi e carboidrati nella dieta sono
responsabili di gravi malattie
• I farmaci utilizzati possono aiutarlo a prevenire e
controllare i sintomi
• Gli antipsicotici atipici sono associati all’obesità,
alla dislipidemia, all’iperglicemia (tre fattori della
sindrome metabolica)


Slide 53

Scegliere?
• Molti nostri pazienti muoiono per malattie
cardiovascolari associati a disturbi del
metabolismo glicidico e lipidico
• La scelta del trattamento farmacologico è nel
bagaglio delle conoscenze scientifiche in nostro
possesso
• Dovremmo fare attenzione alle problematiche
organiche dei nostri pazienti attraverso un
monitoraggio di routine dei principali parametri
biologici


Slide 54

Conclusioni
• Per molti di noi, che abbiamo cercato di mantenere una
chiara separazione tra la psichiatria e le malattie
mediche, è necessario un cambiamento della percezione
del nostro ruolo.
• Gli psichiatri non possono evitare la responsabilità delle
cure mediche dei propri pazienti, assumendosi loro stessi
il compito della valutazione iniziale.
• Non aver timore di collaborare e di chiedere aiuto al
medico di medicina generale e ad altri specialisti
• Molte persone affette da schizofrenia ricevono poche o
nessuna cura medica.
• Bisogna sviluppare nuovi programmi per raggiungere
questo obiettivo.

(Lamberti et al. 2006)

www.neamente.it
Salerno, 12 giugno 2007


Slide 55


Slide 56

La Sindrome Metabolica:
Prospettiva storica
1988: Sindrome X
Insulino
Resistenza

Intolleranza
Glucosio

Iperinsulinemia

 TG

 HDL-C

DISTURBO CARDIACO CORONARICO
Reaven G. Diabetes. 1988;37:1565-1607.

Ipertensione


Slide 57

Calcoliamo il nostro BMI?


Slide 58

CATIE Schizophrenia Trial Design
Phase 1*
Double-blind, random
treatment assignment.

Phase 2
Participants who discontinue
Phase 1 choose either the
clozapine or the ziprasidone
randomization pathways

OLANZAPINE
CLOZAPINE
(open-label)

QUETIAPINE
1460 patients
with SCZ
Comorbidity
Other meds

R

R
RISPERIDONE

OLANZAPINE,
QUETIAPINE or
RISPERIDONE

Phase 3
Participants who discontinue
Phase 2 choose one of the
following open-label
treatments
•ARIPIPRAZOLE
•CLOZAPINE
•FLUPHENAZINE
DECANOATE
•OLANZAPINE
•PERPHENAZINE

ZIPRASIDONE
ZIPRASIDONE

PERPHENAZINE

•QUETIAPINE
R

OLANZAPINE,
QUETIAPINE or
RISPERIDONE

•RISPERIDONE
•ZIPRASIDONE

No one assigned to same
drug as in Phase 1

•2 of the antipsychotics
above

*Phase 1A: participants with TD (N=231) do not get randomized to perphenazine; phase 1B: participants who fail
perphenazine will be randomized to an atypical (olanzapine, quetiapine, or risperidone) before eligibility for phase 2.

Stroup TS et al. Schizophr Bull. 2003;29:15-31.