Protagora-presentazione power point

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Protagora
FONTI

Un Grande Sofista

AUSILIO DIDATTICO
AUSILIO DIDATTICO

ORGANIZZAZIONE INCONTRI

PREREQUISITI
A CHI È RIVOLTO IL MODULO


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Una spolverata sulla vita………………………
Religione:riflettiamo ……………………………
Verità e Conoscieza

Verità->Esperienza->Utile->Efficace………………
Linguaggio
Doppi Discorsi…………….……………

Logos…………….……………
Riassunto…………….……………
Verifica…………….……………


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Una Spolverata Sulla Vita

Protagora nacque ad Abdera, tra il 491 e il 481 a.C.,ma
conobbe la sua fortuna ad Atene, dove Pericle, suo
estimatore, gli diede l'incarico di scrivere le leggi della
colonia di Turi fondata nel 440 a.C. Ad Atene Protagora
svolse con grande successo anche l’attività di
insegnamento ma, purtroppo il suo periodo aureo si
interruppe piuttosto presto, quando affermò che non poteva
ammettere, secondo logica, l'esistenza degli dei, cosa che
gli valse l'esilio in Sicilia. Morì naufragando durante la
fuga nel 420 a.C.


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Religione: riflettiamo
“Degli dei l’uomo non può dire né che sono, né che non sono”.
Con questa frase Protagora voleva dire che l’uomo non può dire
nulla su dio perché non ne può avere esperienza, questa sua
riflessione deriva da una concezione della realtà relativistica, ovvero
non assoluta, perché dipende dall’esistenza umana, e pragmatica,
cioè legata alla prassi e all’azione dell’uomo.
Provagora era un AGNOSTICO: riteneva impossibile affermare sia
che gli dei esistano, sia che gli dei non esistano. È per questo
motivo che egli fu condannato ed espulso da Atene.


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Verità e Conoscenza
"l'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in
quanto non sono".
E' difficile comprendere fino in fondo che cosa intendesse Protagora con “uomo”. Se intendimo
uomo come individuo, allora l’espressione significa che esistono tante verità quante sono gli uomini.
Mentre, se interpretiamo la parola uomo come razza umana, allorà esisterò un’unica verità per tutti
gli uomini. Ma è probabile che Protagora non si riferisse alla razza umana, bensì al singolo uomo.
Con questa frase si sottolinea l'assoluta relatività della verità: ci fa notare che ciascuno vede le cose
alla sua maniera e in modo diverso rispetto agli altri.
Per esempio se io dico che una bevanda è dolce ed un altro dice che è amara, chi ha ragione dei due?
Bisognerebbe avere un parametro che dice la verità, se è dolce o amara, il che è impossibile. Per
Protagora non si può trovare una verità assoluta: non si può stabilire se la bevanda è davvero dolce o
se è amara: la verità è soggettiva. È l’uomo a stabilire la verità sulla base della propria esperienza.
La necessità dell’uomo di distinguere il vero dal falso deriva dal rapporto che ogni uomo ha con il
mondo: solo facendo esperienze l’uomo conosce ciò che è vero, utile, e ciò che è falso, inutile.
In altre parole verità e conoscenza sono legate all’azione dell’uomo. Egli si deve servire della sua
conoscenza per migliorare il mondo. Di conseguenza utile diventa non solo ciò che è vero ma anche
ciò che è efficace. L’azione dell’uomo, perciò si deve muovere vero ciò che per lui è utile e
conveniente.


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Linguaggio
Lo strumento principale con cui lavora il sofista è il linguaggio, che può avere efficacia persuasiva facendo
appello alle esperienze personali dei singoli e contrapponendo non vero e falso, ma utile e dannoso sia per il
singolo sia per la comunità. Protagora afferma che:
"intorno ad ogni oggetto ci sono due ragionamenti contrapposti".
Questa contrapposizione non sta a significare che uno di essi sia vero e l'altro falso, in quanto ogni discorso
non è che la formulazione dell'esperienza personale di ciascuno, la quale (per il relativismo assoluto) è
sempre vera. Ma sul piano dei valori, che sono alla base di una città, i due discorsi non si equivalgono: in
ultima istanza è la comunità che decide su quanto è giusto e su quanto è dannoso. Il sofista insegna ad usare il
linguaggio in modo conforme ed utile alle esigenze della città, per esempio nell'assumere decisioni collettive,
dove può anche essere importante "render più forte l'argomento più debole". I suoi contemporanei, però,
interpretarono in modo errato questa frase; essi pensavano che egli voleva insegnare a far prevalere la tese
dell’argomento peggiore. In realtà Protagora in questa prospettiva, innesta la sua opera di specialista e
procede alla distinzione di vari tipi di discorsi, studiando le loro proprietà, i generi dei nomi, i tempi verbali...
Il linguaggio cessa di essere uno strumento usato inconsapevolmente e diventa esso stesso oggetto di
indagine e d'insegnamento.

La teoria dei doppi discorsi o antilogie spinse Protagora ad affermare che la realtà è oscura e
incomprensibile ed afferma che l’uomo è incapace di comprendere la realtà. Ciò provoca anche una “crisi del
logos”, esso non è in grado di esprimere e comunicare la realtà. Successivamente però attutì un po’ questa
crisi, affermando che, se l’uomo non può stabilire la verità dei discorsi, può però determinare la validità sulla
base della loro utilità..


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-Protagora(491-420 a.C)

luogo di nascita: Abdera.

persona più significativa della sua vita e motico: Pericle conosciuto ad Atena gli diede l'incarico di
scrivere le leggi della colonia di Turi fondata nel 440 a.C.
motivo esilio in Sicilia: Protagora non poteva ammettere, secondo logica, l'esistenza degli dei.
causa si morte: morì naufragando durante la fuga in Sicilia nel 420 a.C.
L’uomo non poteva
affermare niente su dio
perché non ne può avere
esperienza.

ANTILOGIE
Protagora sosteneva che
su ogni argomento era
possibile sostenere 2 tesi
opposte.

AGNOSTICO

Problema della Verità
La verità dipende dalla vita dell’uomo e questo
può conoscere solo ciò di cui ha esperienza.
Verità e Conoscenza dipendono dall’azione pratica
dell’uomo.


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Verifica

Durante quale secolo visse Protagora?
Qual è il principale argomento di riflessione di Protagora? Argomentalo
Perché , secondo Protagora, non è possibile sperimentare l’esistena degli dèi?

Qual è l’ordine giusto dei seguenti termini?
a.

esperienza->conoscenza->verità

b.

conoscenza->esperienza->verità

c.

verità->esperienza->conoscenza

La crisi del logos.


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"la parola può tutto"


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3AL


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SOFISTI


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Libro di Testo
Microsoft Word
Microsoft PowerPoint


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Simposio- Editori la Terza

Wikipedia